Non si placano gli echi seguiti al Sinodo sulla Famiglia dove si sono confrontate le diverse anime della Chiesa sulle tematiche di più stretta attualità.
"Lo stato secolare deve regolare le relazioni tra omosessuali e noi come chiesa non possiamo avere una posizione contraria, anche se il matrimonio è un’altra cosa" ha commentato Marx come riporta in un articolo Il Foglio.
Insomma secondo Marx la Chiesa dovrebbe seguire il secolarismo, adeguandosi al vento della modernità e dunque procedere quasi parallelamente agli stati laici riconoscendo valore alle unioni gay.
Dichiarazioni che hanno fatto storcere la bocca a parecchi.
"Dio c’aiuti!", ha twittato ad esempio il cardinale Wilfrid Fox Napier, arcivescovo sudafricano di Durban il quale ci va pesante fino ad evidenziare come le considerazioni del porporato tedesco siano in netta contraddizione con il Vangelo.
"La prossima volta dovremo chiedere scusa per aver insegnato che l’adulterio è un peccato! Il politicamente corretto è la più grande eresia di oggi", ha scritto Napier.
Eppure come spiega Il Foglio non si tratta affatto di un conservatore. Prima del Sinodo straordinario del 2014 era annoverato addirittura tra i cosiddetti progressisti.
Ma evidentemente Napier non ha gradito il fatto che, nonostante il Sinodo abbia ribadito una posizione di accoglienza per le persone gay ma escludendo al contempo possibilità di riconoscimenti per le coppie omosessuali, ci sia ancora chi come Marx tenti ogni volta di ritornare alla carica.
Dopo le dichiarazioni di Napier l'economista cattolico Ettore Gotti Tedeschi contattato da Intelligonews l'ha buttata sull'ironia ragionando sulla trasformazione "marxista" della Chiesa.
Una Chiesa che ormai da tempo sembra aver mandato in soffitta la difesa ad oltranza dei temi etici in favore di altre e diverse priorità.
"Pare - commenta Gotti - che i 4 peccati che gridano vendetta al cospetto di Dio siano in corso di revisione nella prassi e dovrebbero diventare: omicidio volontario di animali; rapporti sessuali con la propria moglie orientati a generare figli naturali oltre il numero di due figli a coppia; abuso e devastazione dell'ambiente; frode alla Cei negandole l'8 per mille".
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