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venerdì 18 novembre 2016

Quando l’ideologia si fa teologia

PIANO KALERGI. L’incomprensibile attrazione fatale della Chiesa per il suo assassino.

1° Concetti umani, troppo umani. L’ideologia si fa teologia- 2° Islamizzazione chi resiste e chi tradisce la sua missione- 3° Mondialismo, ancora mondialismo, mentre tutto il mondo lo rigetta- 4° Qualche utile suggerimento in materia di immigrazione da parte di San Tommaso D’Aquino- 5° Sostituiteli e moltiplicateli. Alcuni Monsignori fans del meticciato- 6° Quando la storia non insegna- 7° I nativi d’America sono i veri africani; l’Africa deve andare agli africani. Ma l’Europa è terra di tutti- 8° Società multietniche Volontà di Dio o affronto del maligno? 9° Questa fatale attrazione della Chiesa per il proprio assassino

-A cura della Redazione di Antimassoneria-

1° CONCETTI UMANI. TROPPO UMANI. L’IDEOLOGIA SI FA TEOLOGIA

FRONT IMAGE VATICANO IMMIGRAZIONE
Dal 2013 a questa parte si sente parlare sempre più instancabilmente del dovere che hanno tutti i popoli dell’Occidente riguardo l’accoglienza dei cosiddetti clandestini definiti “migranti” o profughi soprattutto dopo l’esplosione del conflitto in Siria con il relativo tentativo del rovescio del governo legittimo di Bashar Al Assad per opera degli Stati Uniti d’America sostenuti dalle forze NATO. Il pretesto della guerra è servito a ribattezzare con il nome “profughi” tutti coloro che spinti dall’invito dei governi occidentali approdano sulle nostre coste, benchè i veri profughi (ossia quelli che scappano realmente da guerre o persecuzioni) rappresentano soltanto il 5% dei nuovi arrivati. Ma è soprattutto la gerarchia cattolica che ha iniziato una vera e propria guerra nei confronti di tutti coloro che prendono atto dell’ideologia e del business che si cela dietro l’affare immigrazione. Tutti i sacerdoti sono costantemente esortati con lettere provenienti dalla Santa Sede a conformarsi alle idee, diciamo pastorali di papa Francescoidee pastorali, che comunque sono e rimangono assolutamente personali, non di carattere magisteriale e quindi non infallibili. Tali indicazioni sono poi destinate ad essere diffuse tra il popolo della messa domenicale. Una propaganda martellante e aggressiva quella di molti esponenti del clero che non lascia più lo spazio alla trascendenza della Rivelazione Cristiana che la Chiesa negli ultimi duemila anni, anche nei periodi più bui della sua storia, non ha mai mancato di annunciare, dando così spazio per la prima volta ad un cristianesimo pregno di faccende umane (troppo umane) che parla di Dio solo se ci si riferisce alla disoccupazione, all’immigrazione, ai drammi umanitari.. Possiamo ben dire che oggi l’ideologia si è definitivamente sostituita alla teologia basata su una contraffazione di concetti apparentemente cristiani, ma che celano ideologie che mirano proprio a distruggere quanto è rimasto di cristiano in questo nostro occidente dai principi di tolleranza impazziti come l’accoglienza indiscriminata di chiunque arrivi sulle coste d’Europa senza mai accennare alle conseguenze e al terremoto sociale che ne scaturiscono.  Si parla di poveri di “popoli impoveriti” di gente che scappa da guerre. Ma impoveriti da chi? E chi ha causato la guerra dalla quale i siriani scappano? Chi ha impoverito il Sudan che combatte una guerra civile da 50 anni? Chi ha impoverito Etiopia, Eritrea, Somalia, Congo, Algeria, Guinea-Bissau, Myanmar, Corea del Nord, Tanzania, Haiti, Ruanda, Burundi, Madagascar, Mozambico, Egitto, Repubblica centro-africana, Uganda e via dicendo? E chi avrebbe tratto profitto di tali guerre e tale impoverimento? Non certo i popoli d’Europa dove, la classe media va via via scomparendo, ma un’èlite composta da meno dell’1% della popolazione occidentale.

2° ISLAMIZZAZIONE: CHI RESISTE E CHI TRADISCE LA SUA MISSIONE

PREGHIERA DELL ALPINO CENSURATA DALLA DIOCESI MASSONICA DI VITTORIO VENETODi recente e’ saltato agli onori della cronaca il caso di don Alberto Vigorelli, che durante l’omelia alla chiesa di Santo Stefano a Mariano Comense ha attaccato pesantemente Matteo Salvini affermando che non si può essere allo stesso tempo cristiani e salviniani ha detto don Vigorelli che si è dichiarato fieramente “compagno”(1) Ancora più scalpore ha creato Il delirio di don Giorgio De Capitani che ha pure osato affermare: “Trump andrebbe ammazzato”(2) Inutile dire che nessuno dal Vaticano è intervenuto per rimettere in riga questi consacrati, come invece è successo per padre Cavalcoli, preso di mira dalla lobby LGBT e finito nella gogna mediatica per avere espresso in chiave assolutamente teologica il concetto di punizione divina nella celeberrima trasmissione di Radio Maria. Ovviamente occorre anche ricordare l’impegno massiccio di diversi prelati o della comunità cattolica (soprattutto quella americana) che rimane compatta e fedele alle sue linee originali. Sono stati infatti proprio i Cattolici in America ad aver contribuito grandemente all’elezione di Donald Trump alla presidenza degli USA, con il 23 per cento dei voti.
I CATTO COMUNISTI copyA prescindere da ciò che si dice sulla buona o non buona fede di Donad Trump va comunque ricordato che i voti, sono stati conquistati con le promesse elettorali di preservare l’America dall’ondata di “progressismo”; dal mal costume;dalle leggi contro la difesa della vita e dall’immigrazione selvaggia, soprattutto quella islamica.  Come si possono ignorare gli accorati moniti di tanti alti prelati, come quelli di Mons.Gyula Márfi, arcivescovo di Veszprém, una delle principali autorità ecclesiastiche ungheresi? Il monsignore  ha avvisato sul pericolo imminente di islamizzazione per via demografica e il suicidio del Cristianesimo con il divieto, del tutto inedito, nella storia della Chiesa, oltre che in contrasto con le parole di Cristo stesso, di far proselitismo, a beneficio di un dialogo con tutte le religioni. (3) Voci fuori dal coro della gerarchia mondialista si odono con sempre più insistenza proprio da quell’est che sperimentò bene la “fratellanza” comunista, come quella del vescovo polacco Mons. Hoser che fulmina l’aborto, loda il  governo polacco, parla di islamizzazione dell’ Europa mettendo in guardia dal rischio che le immigrazioni massive, composte per lo più da musulmani, rappresentano per la cristianità che si rifiuta di affrontare il problema, oltre a parlare della riluttanza dei nuovi arrivati nell’accettare le regole e le leggi dei paesi ospitanti. (4)
VIDEO: I NUOVI CONQUISTATORI DIRETTI IN TERRA D’EUROPA AL GRIDO DI ALLAH AK BAR
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3° MONDIALISMO. ANCORA MONDIALISMO MENTRE TUTTO IL MONDO LO RIGETTA

giovanni paolo ii immigrazioneE mentre le ideologie masso-mondialiste naufragano con la scelta dei popoli di optare per un Trump in America; di scegliere la Brexit  in Inghilterra e mentre i tedeschi scendono in piazza per dire no al TTIP e i francesi si vedono in strada per difendere le loro città dall’invasione dei clandestini, l’alta gerarchia continua fermamente nel perseguimento della “Misericordia”,  un concetto cristiano usato a sproposito, volto alla rinuncia dell’ammonimento del peccato, oltre che all’accoglienza indiscriminata dei cosiddetti migranti. Una “misericordia” cieca e scellerata quindi, totalmente priva dell’evangelica scaltrezza alla quale NS Gesù Cristo ci ha esortati. Ma il Vangelo insegna veramente ad accogliere chiunque, dato che sta scritto “Ero straniero e mi avete accolto, ero nudo e mi avete vestito”, (Matteo 25 -35-36)? Cominciamo col dire che l’estraneità cui accenna Cristo in quel passaggio ha a che fare con la sua condizione divina, al suo essere straniero in senso metafisico, e al suo arrivare nudo tra noi, con le fattezze di un bimbo. Non ha nulla a che vedere con l’identità di migrante, con la provenienza da un Paese lontano o da un’altra cultura, né con la conseguente necessità di incentivare le migrazioni di massa o accogliere tutti a tutti i costi ignorando anche le tragiche conseguenze che potrebbero scaturire da questo fenomeno (vedi aumento della criminalità, furti stupri ecc) . Né tanto meno giustifica il bivacco dei migranti e gli espedienti alla quale questi fanno spesso ricorso. I clandestini, che a milioni la Massoneria sta “esodando” verso il vecchio continente, non hanno i requisiti per lavorare regolarmente. È per questo che gli agenti dei poteri occulti insistono per il “Reddito di cittadinanza” altrimenti questi ragazzi, che ci vengono inviati per americanizzarci, si darebbero al crimine o se ne tornerebbero a casa loro, vanificando il progetto di società completamente multirazziale e multireligiosa (cioè, tutte le religioni, o meglio dire nessuna religione). Affermazioni razziste, scevre di qualsiasi speranza e misericordia nei loro confronti? Tutt’altro! Ciò è riportato nello stesso Catechismo della Chiesa Cattolica che afferma testualmente quanto segue:
“L’accoglienza dei MIGRANTI da parte delle nazioni più ricche deve avvenire nella misura del possibile perché un popolo e le sue autorità hanno il diritto di LIMITARE il numero delle nuove entrate in vista del bene comune e di SUBORDINARE l’immigrazione a diverse condizioni giuridiche tra cui l’obbedienza alle leggi del paese che ospita il migrante (CCC n.2241).
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Una linea catechetica sostenuta tra l’altro anche dai papi post-conciliari, da Giovanni Paolo II a Benedetto XVI. La continua trasfusione di giovani che si recano nel Vecchio continente è tra l’altro fonte di preoccupazione per il futuro dei paesi africani, che si vedono privati della loro forza lavoro. E mentre la Cei promuove l’accoglienza, monsignor Nicolas Djomo, vescovo di Tshumbe e presidente della Conferenza Episcopale della Repubblica democratica del Congo, in diversi accorati appelli esorta gli africani che sognano “impieghi da sogno in Europa” (inesistenti tra l’altro) di non lasciare il continente africano. Insomma, monsignor Nicolas Djomo denuncia l’ulteriore impoverimento dell’Africa che l’accoglienza indiscriminata dell’Europa nei confronti di tutti i migranti in cerca di lavoro sta compiendo. E aggiunge: “Voi siete il tesoro dell’Africa. La Chiesa conta su di voi, il vostro continente ha bisogno di voi”. Non è l’Europa ad averne bisogno, né l’Occidente. Ma l’Africa. I governi europei dovrebbero dunque comprendere come i flussi migratori tendono ad impoverire ulteriormente i Paesi di partenza. (5)

4° QUALCHE UTILE SUGGERIMENTO IN MATERIA DI IMMIGRAZIONE DA PARTE DI SAN TOMMASO D’AQUINO

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Qualche utile indicazione su come gestire il fenomeno dell’immigrazione ci viene direttamente da uno de più illustri Santi e dottori della Chiesa, oggi più che mai inascoltato San Tommaso D’Aquino, che nella sua celebre Summa Theologica (I-II, Q. 105, Art. 3), ispirandosi agli insegnamenti delle Sacre Scritture, relativi al popolo ebreo, il Santo, stabilisce con chiarezza quali siano i limiti dell’accoglienza agli stranieri.
“Con gli stranieri ci possono essere due tipi di rapporti: l’uno di pace, l’altro di guerra. E rispetto all’uno e all’altro la legge contiene giusti precetti”. S. Tommaso afferma, dunque, che non tutti gli immigranti sono uguali, perché i rapporti con gli stranieri non sono tutti uguagli: alcuni sono pacifici, altri conflittuali.  “…E questo perché, ammettendo degli stranieri a trattare i negozi della nazione, potevano sorgere molti pericoli; poiché gli stranieri, non avendo ancora un amore ben consolidato al bene pubblico, avrebbero potuto attentare contro la nazione”. L’Angelico evidenzia che vivere in un’altra nazione è cosa molto complessa. Ci vuole tempo per conoscere gli usi e la mentalità del Paese e, quindi, per capire i suoi problemi. Solo quelli che vi abitano da molto tempo, facendo ormai parte della cultura del Paese, a stretto contatto con la sua storia, sono in grado di giudicare meglio le decisioni a lungo termine che convengano al bene comune. Illustrando questo punto, S. Tommaso nota come gli ebrei non trattavano tutti i popoli in modo uguale. Vi erano nazioni più vicine e, quindi, più facilmente assimilabili. Altre, invece, erano più lontane o addirittura ostili. Alcuni popoli ritenuti ostili non potevano essere accettati in Israele, vista appunto la loro inimicizia. L’immigrazione deve avere sempre come scopo l’integrazione, non la disintegrazione o la segregazione, cioè la creazione di piccole “nazioni” contrastanti all’interno del Paese. Oltre a godere dei benefici offertigli dalla sua nuova Patria, l’immigrante deve assumerne anche gli oneri, cioè la piena responsabilità per il bene comune, partecipando alla vita politica, economica, sociale, culturale e religiosa. (non la religiosità islamica NdR..) (6) 

5° SOSTITUITELI E MOLTIPLICATELI. ALCUNI MONSIGNORI FANS DEL METICCIATO

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L’impeccabile insegnamento di dottrina sociale di San Tommaso per quanto riguarda l’immigrazione stride quindi fortemente con le dichiarazioni di vescovi e cardinali moderni che assistono entusiasticamente all’apertura di nuove moschee, mandando i loro seminaristi a insegnare agli immigrati la lingua italiana senza nemmeno accennare loro un solo passo del Vangelo, non solo un dovere nei confronti di Cristo e della Verità, ma anche un atto di responsabilità per accelerare l’assimilazione e scongiurare la creazione di diversi stati nello Stato che li ospita  rendendo difficile il processo di integrazione. Che ideale hanno in mente per questa Europa in realtà non lo sanno nemmeno loro. Infatti dai discorsi degli alti prelati si evince un’ignoranza stucchevole in materia di antropologia come in materia di Islam, una religione che afferma che non c’è nulla da imparare dagli infedeli anche se questi si fanno in quattro per difendere i loro interessi.
La strada è segnata, ed è quella di accompagnare e governare il processo di “meticciamento” fra le culture.” Più chiaro di così, in tema di immigrazione, l’Arcivescovo di Milano, Cardinale Angelo Scola, non avrebbe potuto essere. Nel corso di un’intervista rilasciata a Repubblica il 3 giugno del 2016, il successore di Sant’Ambrogio non ha usato mezze misure nel dichiarare la sua totale disponibilità nei confronti del progetto di Nuovo Ordine Mondiale. Il Cardinale Angelo Scola – nel solco tracciato dal suo predecessore, Cardinale Dionigi Tettamanzi (il quale invocava la presenza di una moschea in ogni quartiere della città) – si mostra disponibilissimo, in particolare, nei confronti degli immigrati islamici, invocando per loro tutto quanto possa favorirne il radicamento nella diocesi ambrosiana. (7) Mons. Caiazzo arcivescovo della diocesi di Matera-Irsina, arriva persino ad invocare la sistemazione degli immigrati nelle case sfitte del territorio (8) C’è anche mons. Francesco Montenegro, cardinale della diocesi di Agrigento, una della diocesi che più di tutte si ritrovano ad affrontare il problema dei continui sbarchi di clandestini che non scappano da nessuna guerra e rifiutano l’integrazione. Mons. Montenegro, è popolarissimo tra gli agrigentini per la sua “semplicità”. Egli infatti non vuole essere chiamato “eminenza” , ma don Franco. Gira in vespa, si possono scambiare quattro chiacchiere con lui incontrandolo all’Oviesse.. E allo scomodo abbigliamento da cardinale egli preferisce abiti secolari. Così si è guadagnato la stima degli agrigentini che però di Vangelo e catechismo devono sapere ben poco. Ma non importa: il cardinale è simpatico. Punto. Non per nulla don Franco è stato insignito della porpora cardinalizia da papa Francesco proprio per il suo impegno propagandistico in favore dell’immigrazione clandestina. “Il futuro dell’Europa si lega anche alla gente che sta venendo e ci permetterà di affrontarlo, questo futuro. Non ci sarà un’Europa diversa se continueremo a tenere le porte chiuse” (9) Un grande impegno “umanitario” che coincide con gli interessi più materiali degli individui legati al concittadino Angelino Alfanogrande distributore di profughi presso le sue clientele sicule, che possono aprire cooperative di accoglienza, ricevere   i soldi dello Stato per ogni ‘anima’ che alloggiano. Un’industria quella dell’immigrazione che dà lavoro a  decine di migliaia di “volontari”.  Queste organizzazioni della disinteressata misericordia, appena  ai loro protetti viene respinta la domanda d’asilo, li aiutano a fare ricorso su ricorso; data la lungaggine della ‘giustizia’ da noi, sono sussidi garantiti per anni per ogni testa e stipendi di ‘volontari.’ (10)
VIDEO- Sistemazione immigrati, Alfano -Se necessario provvederemo a requisire le proprietà private
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6° QUANDO LA STORIA NON INSEGNA

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Gli immigrati sono il nostro futuro secondo il cardinale Montenegro, che sembra ignorare completamente la storia dei suoi predecessori che si ritrovarono ad affrontare molti secoli prima di lui i disastri della società multiculturale. E’ il caso del grande,patrono della città di Agrigento San Gerlando  alla quale si deve la riorganizzazione della diocesi agrigentina dopo la lunga occupazione musulmana che durò dall’829 al 1086. Per quanto riguarda l’aspetto religioso, gli storici non parlano di violente persecuzioni contro i cristiani. Ma sicuramente non sono mancati degli episodi, che seppur isolati, hanno assunto va­lore intimidatorio. Subdolamente intelligente e sistematica inve­ce, fu la persecuzione incruenta, finalizzata ad uno scopo preci­so: emarginare il cristianesimo e favorire sempre più massiccia­mente l’affermazione dell’Islam. Così veniva incoraggiato con ogni mezzo l’impegno a diffondere la dottrina di Maometto e privilegi ed esenzioni da imposte venivano assicurati, a quanti professava­no la fede in Allah. Insomma, con tutti gli accorgimenti e le risor­se del potere, si favoriva il dominio incontrastato della cultura e religione islamiche. La pratica della religione cristiana fu consentita solo nel priva­to: niente suono di campane, proibita la costruzione di nuove Chie­se, ma, ancora più grave, divieto assoluto di ogni forma di an­nuncio di Cristo, salvatore e redentore. In questa situazione, mentre gli Arabi, con lucido e perfido di­segno, portavano avanti il loro programma di conquista culturale e religiosa, dopo quella territoriale, ecco l’arrivo di un popolo del Nord: i Normanni. Gli Arabi vengono sconfitti e cacciati, anche dalla terra agrigentina, dove più a lungo avevano tentato di resistere. La Si­cilia tutta così viene restituita all’Italia ed all’Europa, la cultura cristiana può tornare ad essere diffusa, il Vangelo annunziato. (11) E’ veramente un peccato che in una delle zone più disastrate dell’Italia, sia a livello spirituale che materiale, dove l’indice di disoccupazione arriva a toccare livelli stratosferici spingendo i giovani -oltre che alla disperazione- all’allontanamento da qualsiasi pratica religiosa, a distrazioni deleterie come sesso, droga e altri vani piaceri, la massima autorità religiosa della diocesi si occupi di propaganda pro-Kalergi, invece di raccogliere attorno alla Verità evangelica questi diseredati. Quindi se i nostri giovani sono sempre più avvezzi all’indifferentismo religioso, a differenza dei nuovi arrivati musulmani, dovremmo dedurre che il “futuro” di cui parla mons. Montenegro sia quello di una civiltà composto da individui di fede musulmana. Quanto tempo occorrerà prima che ogni territorio d’Europa possa avere il suo San Gerlando?

7° I NATIVI D’AMERICA SONO I VERI AMERICANI; L’AFRICA DEVE ANDARE AGLI AFRICANI. MA L’EUROPA E’ TERRA DI TUTTI…

safe_imageCAH3H50J copyPer un cristiano non c’è sentimento più estraneo del razzismo, in quanto ogni razza creata da Dio e presente sulla terra è cosa buona e giusta. Se consultiamo un qualsiasi vocabolario troveremo che razzismo è un termine secondo cui una razza possa essere definita superiore o inferiore ad un altra. Dice infatti San Paolo in Galati 3,28: “Non c’è più giudeo né greco; non c’è più schiavo né libero; non c’è più uomo né donna, poiché tutti voi siete uno in Cristo Gesù”. Vista la facilità di certi lettori nel fraintendere, vorrei precisare che San Paolo si riferiva al livellamento di dignità, non si riferiva al fatto che una donna è uguale ad un uomo, che un uomo può allattare o una donna può svolgere mansioni tipicamente maschili che per questioni biologiche mal vi si adatterebbe. Allo stesso modo va intesa l’uguaglianza delle stirpi, che infatti, non comporta l’eguaglianza delle civiltà, le quali sono edificate dallo spirito  (da quello religioso, in particolare) e non dalla razza di un popolo. E’ la Grazia, infatti, che affina e perfeziona le qualità individuali che la natura ha concesso a ciascuno.Affermare quindi che chiunque si opponga all’invasione di milioni di clandestini sul suolo europeo è un razzista è un pretesto alquanto offensivo per eludere vilmente gli inevitabili argomenti che ci si ritroverebbe ad esaminare. E’ anche vero che soltanto i popoli europei (di razza bianca) non vengono protetti da nessuna centrale di potere o dalle lobbies, mentre a distanza di secoli sentiamo ancora ripetere che l’uomo bianco non aveva il diritto di defraudare i nativi d’America del loro territorio.  «L’Africa va lasciata agli africani» gridavano i compagni ai tempi delle colonizzazioni europee. Siamo d’accordo, ma perchè oggi ci si rifiuta di gridare “L’Europa agli europei”? Le contraddizioni sono quanto mai stridenti e raramente domande a tal riguardo ricevono risposte adeguate. Perchè oggi anche dall’ambone delle Chiesa durante le omelie si parla dei concetti di Jean Jacques Rousseau che sosteneva che “l”uomo è cittadino del mondo”? O di diritti inalienabili, come il perseguimento della Felicità, frase ripresa pari pari dalla dichiarazione d’Indipendenza americana e pronunciata da papa Francesco in occasione della tragedia in mare del 2015 al largo delle coste libiche che costò la vita a centinaia di clandestini. Frasi che nulla hanno a che vedere con le Sacre Scritture che non ci esortano mai a cercare la felicità, ma a cercare la Verità e la Giustizia. Come non è riferito nessun passo in cui si evince la cittadinanza universale dell’uomo.

8° SOCIETA MULTIETNICHE. VOLONTA’ DI DIO O AFFRONTO DEL MALIGNO?

Qual’è il progetto per la nuova Europa? Perchè si vuole spogliarla dei suoi valori, impoverendo i suoi cittadini, invasandola di immigrati islamici e perseguitare così ferocemente la società cristiana, intendo: la società cristiana che ancora resiste? Il progetto multietnico in realtà nonostante le parvenze bonarie e umanitaristiche odora di un insopportabile puzza di zolfo. Per comprendere bene a cosa mira la setta è sufficiente osservare il logo ufficiale della UE.
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Nella rappresentazione si nota una torre, in costruzione e lavori in corso. Una  gru in bella vista e degli individui meticci festanti e gioiosi. Lo slogan è: “ Europe, many tongues, one voice” (Europa molte lingue, una sola voce). Il grafico ci rimanda immediatamente alla raffigurazione della Torre di Babele, la famosa torre biblica demolita da Dio.  Cosa si narra nella Bibbia sulla Torre di Babele? (Genesi 11, 1,19)
“Tutta la terra, aveva una sola lingua e tutti gli abitanti facevano parte di un’unica tribù. Ma gli abitanti decisero di innalzare una torre alta fino al cielo per sfidare Dio. Il Signore punì la malvagità degli uomini, facendo di quella torre macerie, disperse i popoli in tutta la terra confondendo le loro lingue per aver osato sfidarlo”.
I massoni, nemici acerrimi di Dio, desiderano riunire tutti i popoli delle terra trasformandoli in un solo gregge e scioglierli nel satanico Nuovo Ordine Mondiale, privandoli del loro passato, della loro cultura e persino della loro razza. Ciò non è altro che il proverbiale dito medio verso quel Dio crudele che secondo gli Illuminati soccomberà con l’avvento della l’era luciferica. E la torre di Babele ricostruita e trionfante appare un po’ ovunque, dagli show televisivi ai giochi olimpici alle riviste di attualità e finanza
La maggior parte della popolazione è indotta a considerare i racconti della Bibbia come leggende primitive e oscurantiste, ciò che dovrebbe colpire i signori razionalisti è che coloro che tengono in mano le sorti dell’umanità non solo credono alla Bibbia, ma rilanciano satanicamente la sfida a Dio volendo costruire un mondo e una società agli antipodi di quella che Dio ha stabilito ribaltando tutti gli equilibri naturali e sociali, in nome di una falsa tolleranza e una falsa fratellanza. E’ soprattutto la Chiesa che dovrebbe tenere a mente il progetto massonico di dissoluzione cristiana, soprattutto quei consacrati che hanno intrapreso una vera e propria guerra nei confronti di chi si oppone all’invasione.

9° QUELLA FATALE ATTRAZIONE DELLA CHIESA PER IL PROPRIO ASSASSINO

13319705_867358366709722_3225579746839525211_n copyNei capitoli precedenti abbiamo più volte parlato del Piano Kalergi, ripreso dall’ONU con il suo “Replacement Migration” (letteralmente migrazioni per la sostituzione) che mira a sostituire definitivamente al rimpiazzo dei vecchi popoli europei per mischiarli in un calderone multietnico e multiculturale. “Dio è morto”, ma Allah sta benissimo! Lo ha scritto anche Gorbaciov nel suo libro di memorie che lo scopo del Comunismo in Russia fu unicamente quello di annientare la religione cristiana, il resto fu una montatura per celare tale fine. Niente gulag ai tempi di oggi. I comunisti oggi divenuti radical chic propensi a caviale e champagne, vedono nelle invasioni musulmane la strategia migliore per spazzare via i residui di quell’Occidente che fu cristiano. Basti pensare alla Nigeria, un paese a grande maggioranza cristiana, prima che sopraggiungesse la religione islamica ed i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Con la stessa violenza di oggi, allora imposero al nord la legge islamica. Accecati dall’odio nei confronti della chiesa e dei cristiani, con la mente offuscata dall’ideologia di sinistra, con la loro superbia nel voler imporre il meticciato a tutti i costi hanno stretto alleanza con i musulmani provocando e sottacendo i massacri ai cristiani del Sudan, delle Filippine, dell’Eritrea, della Thainlandia, di Timor, dell’Indonesia, del Borneo, della Bosnia, del Kosovo, del Centro Africa ed ovunque i musulmani raggiungano almeno il 6% della popolazione ed avere così la forza militare di imporre la loro legge – la legge Islamica, la Sharia. (12) Anche negli stessi centri  di accoglienza, dove i profughi sono in schiacciante maggioranza islamici, i pochi profughi cristiani vengono  quotidianamente insultati, minacciati fisicamente, angariati   – insomma perseguitati  per la loro fede, esattamente come quand’erano in Siria, Irak, Pakistan  sotto il tallone di Daesh o  dei takfiri.
C’è una data, che il clero e tutti i cattolici che alle urne hanno favorito l’invasione extracomunitaria, in particolare coloro che in buona fede votano per l’ex PCI, il cosiddetto Partito Democratico dovrebbero ricordare. Questa data è il 18 settembre 1988, il luogo è Campi Bisenzio, un comune confinante con Firenze, l’evento è il Festival Nazionale de “L’Unità” , un Festival importante, ove si presentava alle “masse” il nuovo segretario nazionale Achille Occhetto che in quell’occasione ebbe l’ardine di affermare pubblicamente:
“Compagni, vi vedo preoccupati, ma non ne capisco la ragione… il Partito si è mosso. Sì all’Est siamo in crisi e può anche darsi che salti tutto per aria… Ma da noi non succederà niente. Per certi versi anzi è meglio… non ci potranno più accusare di essere i servi di Mosca…Dal prossimo anno faremo arrivare in massa gli extracomunitari, ci serviranno per rilanciare la lotta di classe, disarticolare l’Occidente e la Chiesa Cattolica.”(13)
Erano gli anni della prima invasione cinese, alla quale seguì quella senegalese, sembra che questa fosse sponsorizzata da Bettino Craxi, amico del loro corrottissimo governo, la scusa di questa invasione era “l’impoverimento” del Senegal, oggi la scusa è semplicemente quella di un falso concetto di misericordia  con la quale la Chiesa Cattolica ha deciso di costruirsi la propria bara grazie alla percentuale ormai considerevolissima di prelati alti massoni che spingono all’edificazione di una chiesa contraffatta e stravagante, i cui principi devono essere abilmente reinterpretati in favore dell’ideologia.
Ho l’impressione che tutto ciò potrebbe andare a finire male constatando la grave tendenza dell’alta gerarchia di soddisfare i piani del mondialismo massonico più sfrenato, proprio quando il mondo prende sempre più coscienza del fallimento del mondialismo e ne chiede il seppellimento. Forse gli stessi prelati che oggi invocano a gran voce l’accoglienza di tutta l’Africa in terra d’Europa potrebbero soffrire le tragiche conseguenze dovute ad inviti irresponsabili, irrazionali e privi di qualsiasi fondamento teologico. Da ricordare anche le profezie di Santi e mistici che oggi suonano come farfugliamenti irrazionali come la profezia di Alois Irlamier nel 1957:
“La città con la torre di ferro (Parigi?) diviene vittima della propria gente. Bruciano tutto. E’ La rivoluzione, e tutto va in modo selvaggio. “La grande città con l’alta torre di ferro è in fiamme, ma questo è stato fatto dalla propria gente, non da quelli che sono venuti dall’est. (…) Posso vedere esattamente che la città è rasa al suolo e anche in Italia sta andando selvaggiamente. Uccidono molta gente là e il Papa fugge, ma molti ecclesiastici saranno uccisi, molte chiese crolleranno”.
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1 commento:

  1. Ho appena letto su di un altro blog tradizionalista che durante un esorcismo il diavolo è stato costretto a rivelare il vero scopo dell'accoglienza degli immigrati che sta tanto a cuore a Bergoglio ed alla sua ciurma modernista . il diavolo ha detto testualmente che essa è organizzata e diretta dai poteri forti (=massoneria, laica e religiosa) allo scopo di distruggere definitivamente la Chiesa Cattolica. se c'era bisogno di un parere autorevole per capire chi sta servendo Bergoglio adesso lo abbiamo; proprio ieri, infatti, si è gloriato di esse definito luterano, aggiungendo che tali epiteti "non gli tolgono il sonno" (ma forse il suo sonno eterno non sarà così felice come lui pensa...)

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