Uno scisma che sta venendo rapidamente alla luce
Offriamo qui la nostra traduzione di un interessante
articolo di Steve Skojec, pubblicato sul blog onepeterfive.com,
intitolato A Rapidly
Emerging Schism. (un rapido scisma emergente).
Tutti i tentativi che sono
stati fatti per affrontare i gravi problemi posti dai sinodi sul matrimonio e
la famiglia e l'esortazione apostolica post-sinodale sono stati completamente
ignorati da Roma.
Ma dopo la lettera dei quattro cardinali e la successiva -
ed estremamente significativa - intervista esplicativa del Cardinale Burke,
sembra che i più stretti alleati di Papa Francesco stiano serrando i ranghi e
facendo quadrato.
P. Antonio Spadaro -
"portavoce del papa" - ha twittato:
#AmorisLaetitia: Il Papa
ha "parlato chiaro". Quelli a cui non piace quello che sentono
pretendono di non sentirlo! Basta leggere…"
Il tweet offensivo sembra
ora essere stato eliminato. Al suo posto ce ne sono altri due. Il primo:
Il secondo:
Il secondo tweet collega a
una trascrizione parziale di una "Conversazione" di p. Spadaro con il
cardinale Christoph Schönborn su Amoris Laetitia, in cui il cardinale viennese
- indicato da Papa Francesco quale interprete ufficiale di AL - disse, come
ormai è risaputo: "E 'ovvio che questo è un atto di magistero: si tratta
di una Esortazione apostolica".
In seguito, il permaloso p.
Spataro, ha bloccato la mia personale risposta:
Tu ti opponi a Cristo, e
così per quanto potere tu possa avere al momento, tu cadrai. Tu non puoi
vincere.
Altrove, il neo eletto
cardinale Cupich di Chicago, alla domanda circa i vescovi che prendono le
distanze da Francesco e dalla sua visione per la Chiesa, ha risposto:
Sicuramente, ci sono
alcuni che sono i contrasto con la visione offerta dal papa, e, sì, tristemente,
ci sono alcuni che si oppongono a lui e a cui egli non piace, come ha detto il
cardinale Wuerl. Io uso la parola tristemente non per dire che ciò è
triste per il Papa, ma per coloro che si oppongono a lui o lavorano contro di
lui, perché in realtà non hanno una comprensione di ciò che significa essere un
vescovo della Chiesa cattolica.
[A questo punto
dell'articolo, l'autore parla dell'Osservatorio per l'Attuazione della
Riforma della Chiesa di Papa Francesco (OARCPF), incredibile associazione
di cacciatori di non-modernisti, segnalata da Sandro Magister nel suo blog. Omettiamo la traduzione, in quanto lettori di
lingua italiana e quindi in grado di accedere facilmente al testo di Magister]
E in Germania, il cardinale
Lehman - dissidente di vecchia data dall'insegnamento cattolico, e voce
sostenitrice di Papa Francesco - dice che ora è il momento di realizzare il programma
che lui favorisce - perché Francesco lo permetterà.
Di mentalità liberale, il
cardinale Karl Lehmann sta esortando i suoi colleghi vescovi tedeschi a
modificare la disciplina della Chiesa in fretta, mentre Francesco è ancora
Papa.
In un'intervista al sito
tedesco katholisch.de, egli mette fretta ai vescovi utilizzare la
"libertà che è stata concessa dal Papa".
"Francesco ci vuole
fare esplorare nuove strade. A volte non c'è bisogno di aspettare fino a quando
il grande petroliera comincia a muoversi", ha aggiunto, alludendo alla
presunta lentezza della Curia nel fare cambiamenti, un attacco spesso
pronunciato da ecclesiastici liberali tedeschi.
L'osservazione si presta
anche per il problema dell'ammissione di cattolici divorziati e risposati
civilmente alla Comunione.
[...]
Lehmann si è opposto
fortemente a Humanae Vitae ed è stato uno dei firmatari del
"Königsteiner Erklärung" [dichiarazione dei Vescovi tedeschi, in cui
rifutarono l'insegnamento di Humanae vitae, a soli due mesi dalla promulgazione
del documento - N. d. T]. Egli ha continuamente sostenuto la promozione di
ammettere i "risposati" divorziati cattolici all'Eucaristia, secondo
la loro discrezione.
Egli ha appoggiato anche
il rifiuto dei vescovi tedeschi di accettare la monizione di san Giovanni Paolo
dei "Beratungsscheine", ovvero i certificati di consulenza che
consentano alle donne in Germania a subire l'aborto legale.
In questa più recente
intervista con katholisches.de, Lehmann ha inoltre sostenuto l'abolizione del
celibato per il clero, sulla base di una presunta mancanza di sacerdoti:
"Che cosa in realtà
ci impedisce di ordinare diaconi permanenti sposati, che fanno un grande
servizio alla Chiesa, in modo che possano anche assumere servizi
sacerdotali?"
Ho già scritto che lo scisma
c'è già, solo che non ancora stato pienamente sviluppato. Questi movimenti, sia
a favore che contro l'insegnamento di Cristo, tra le più alte sfere del potere
Chiesa sono indicatori che il movimento scismatico nella Chiesa sta
accelerando.
Se non avete ancora iniziato
a pregare Dio per la salvezza e la riforma della sua Chiesa - e per il Trionfo
del Cuore Immacolato - ora è un buon momento per cominciare.
Con questo post, vogliamo
esprimere tutta la nostra solidarietà al Card. Burke, accusato vigliaccamente
di essere fondamentalista e scismatico. Conoscendolo personalmente, siamo
certi che favorire uno scisma è l'ultima intenzione di Sua Eminenza; a meno che
non si voglia accusare di scisma e fondamentalismo anche San Paolo.
Dopo la sua venuta in
Antiochia fu rimproverato da Paolo, ma la causa del rimprovero non
fu perché egli si atteneva alle costumanze giudaiche, cioè del popolo nel quale
era nato ed era stato educato, anche se poi non le rispettava quand’era fra i
pagani.
Fu rimproverato perché tali costumanze egli voleva imporle ai pagani, a ciò indotto dalla presenza di alcuni, provenienti da Giacomo, cioè dalla Giudea e dalla Chiesa di Gerusalemme, presieduta da Giacomo.
Costoro erano ancora convinti che la salvezza dipendesse
dalle pratiche legali, e Pietro, impaurito dalla loro presenza, evitava di
frequentare i pagani, mostrando con la sua ambiguità d’essere d’accordo
nell’imporre ai pagani i pesi di quell’asservimento legalistico. Ciò appare
abbastanza chiaramente dal rimprovero di Paolo. Non dice infatti:
Se tu, che sei un giudeo, vivi alla maniera dei pagani, come fai a tornare alle
costumanze giudaiche?, ma dice: Come fai a costringere i pagani a vivere da
giudei?
L’avergli poi rivolto il rimprovero alla presenza di
tutti è perché vi fu costretto dalla necessità. Dal suo rimprovero infatti
doveva essere sanata l’intera comunità, e pertanto correggere in segreto un
errore palesemente nocivo sarebbe stato del tutto inutile.
Da notarsi inoltre la maturità spirituale e il progresso
nella carità raggiunti da Pietro, cui dal Signore era stato detto per tre
volte: Mi ami tu? Pasci le mie pecore.
Per la salvezza del gregge egli seppe accettare
volentieri un simile rimprovero, anche se a lui rivolto da un pastore di grado
inferiore. E in effetti colui che veniva rimproverato desta più stupore e
rimane più difficile a imitarsi che non colui che lo rimproverava. In realtà è
abbastanza facile scorgere il difetto da correggere nell’altro e intervenire
con parole di disapprovazione o di rimprovero perché si corregga.
Correggere l’altro infatti è certamente più facile che non
vedere in te stesso cosa tu abbia da correggere, e accettare di buon animo la
correzione, anche se fatta da te stesso, peggio poi se te la faccia un altro,
per di più inferiore, e te la faccia alla presenza di tutti.
Il comportamento di Pietro ha pertanto valore come grande
esempio di umiltà, che è il sommo dell’ascesi cristiana in quanto con l’umiltà
si tutela la carità, mentre nulla più della superbia ha potere di demolirla.
Per questo non disse il Signore: "Prendete il mio giogo
e imparate da me, poiché io risuscito i morti da quattro giorni e li fo uscire
dal sepolcro o perché scaccio dal corpo dell’uomo ogni sorta di demoni e
guarisco tutte le malattie", e così di seguito; ma disse: Prendete il mio
giogo e imparate da me che sono mite ed umile di cuore.
S. Agostino, Esposizione sulla lettera ai Galati,
15.
Cattivo esempio del vescovo di Roma che ambiva alla collegialità togliendo il "potere" al papa....quindi vuole tutti proni al pensiero unico rigorosamente il "suo"...ma Dio ha altri progetti!La Madonna ci protegga e Gesù ci esaudisca!Sia Lodato Gesù Cristo!
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