ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

mercoledì 1 marzo 2017

El carnaval argentino

float 'Il Che GuePapa'



Videosintesi completa della prima splendida sfilata dei giganti di cartapesta sui favolosi viali a mare di Viareggio. In rassegna tutte le bellissime opere in concorso e fuori concorso che hanno partecipato al corso mascherato.


Dopo gli ultimi scandali. chiediamo le dimissioni di mons. Vincenzo Paglia e di mons. Marcelo Sanchez Sorondo

(di Roberto de Mattei) Tra i più recenti episodi che hanno suscitato scandalo tra i cattolici, due stanno facendo un particolare clamore. Il primo è costituito dagli sperticati elogi a Marco Pannella fatti da mons. Vincenzo Pagliapresidente della Pontificia Accademia per la Vita, in occasione della presentazione, nella sede del Partito Radicale dell’autobiografia postuma di Marco Pannella, «lo spirito di Marco ci aiuti a vivere in quella stessa direzione».
Il secondo episodio è la relazione svolta in Vaticano, su invito di mons. Marcel Sanchez Sorondo, dal dott. Paul Ehrlich, un noto esponente della “cultura di morte” contemporanea, Ciò che accomuna il biologo tedesco a Marco Pannella è che, come il leader del Partito Radicale, Ehrlich, è un propagatore dell’aborto e un nemico dichiarato della Chiesa cattolica. Ma mentre quelle di mons. Paglia sono state dichiarazioni estemporanee, più o meno deliranti, Sanchez Sorondo ha rivolto ad Ehrlich un invito formale, nella sua qualità di cancelliere delle Pontificie Accademie di Scienze e di Scienze Sociali.

Sanchez Sorondo è, come Paglia, un uomo di fiducia di papa Francesco e «in migliaia hanno chiesto a papa Francesco di far cessare questo scandalo, che invece continua», ha affermato Maria Madise dell’associazione Voice of the Family, comunicando che una petizione con oltre 10.000 firme era stata inviata a papa Francesco, chiedendogli di impedire la partecipazione di Ehrlich alla conferenza in Vaticano.
Come ricorda un comunicato stampa diffuso dalla stessa Voice of Family, con LifeSiteNes.com, la Fondazione Lepanto e l’Associazione Famiglia Domani Ehrlichè uno dei più noti esponenti del neomalthusianesimo e dell’abortismo. Nel 1968 ha pubblicato un bestseller, The Population Bomb, in cui profetizza un futuro di drammatica sovrappopolazione dell’umanità e invoca il controllo forzato delle nascite per arrestarla.
Malgrado le sue predizioni siano state smentite platealmente dai fatti, Ehrlich continua a difendere l’aborto selettivo e la sterilizzazione di massa come legittimo mezzo di controllo delle popolazioni. Queste idee sono state imposte con la forza in paesi come la Cina, l’India, il Kenia e altri e ne fanno un responsabile di milioni di morti e di non nati.
In un’intervista del 2011 con Mara Hvistendahl, Ehrlich continua a difendere l’aborto selettivo, affermando che «sarebbe una buona idea di lasciare al popolo il diritto di scegliere, in modo da avere pochi bambini e solo quelli che vogliono avere», spiegando che la selezione del sesso attraverso l’aborto e perfino l’infanticidio sarebbe per le donne una sorte migliore di quella che le aspetterebbe in un mondo sovrappopolato.
In un articolo del 2015 Ehrlich ha denunciato il cattolicesimo come «pericoloso» per la sua opposizione alla contraccezione e, nello stesso anno, ha apertamente criticato la LaudatoSi’ di papa Francesco, per i passaggi in cui si oppone al controllo delle nascite. Nel 2014 ha affermato: «Il papa e molti tra i vescovi costituiscono un vero male e fanno parte delle forze regressive del pianeta, interessate soprattutto, a mio parere, a mantenere il loro potere».
John Henry Westin, che anima il sito LifeSiteNews.Com, ha affermato che, non intervenendo contro Ehrlich, «Papa Francesco viene meno al suo dovere di proteggere la fede affidata da Cristo alla Chiesa» e ha aggiunto: «In un’intervista con i nostri nuovi servizi, Ehrlich ci detto di essere “elettrizzato”, per la direzione che papa Francesco sta dando alla Chiesa cattolica».
L’invito che è stato rivolto ad Ehrlich dal Vaticano costituisce dunque uno scandalo che aumenta a dismisura la confusione già esistente nella Chiesa. E forse mons. Sanchez Sorondo pensa di Ehrlich quello che mons. Paglia ha detto di Pannella: «è un uomo di grande spiritualità»; «la sua è una grande perdita per questo nostro Paese» e il «suo spirito continua a soffiare». Egli fu l’«ispiratore di una vita più bella non solo per l’Italia, ma per questo nostro mondo, che ha bisogno più che mai di uomini che sappiano parlare come lui… io mi auguro che lo spirito di Marco ci aiuti a vivere in quella stessa direzione» (le citazioni sono verificabili su you tube).
Alcune associazioni e testate, cattoliche hanno opportunamente chiesto le dimissioni di mons. Vincenzo Paglia dal suo incarico di presidente della Pontifica Accademia per la Vita e di Gran Cancelliere del Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per studi su Matrimonio e Famiglia. Per ragioni analoghe chiediamo le dimissioni di mons. Marcel Sanchez Sorondo dalle sue cariche di cancelliere della Pontifica Accademia delle Scienze e della Pontificia Accademia di Scienze Sociali. (Roberto de Mattei)
http://www.corrispondenzaromana.it/dopo-gli-ultimi-scandali-chiediamo-le-dimissioni-di-mons-vincenzo-paglia-e-di-mons-marcelo-sanchez-sorondo/

Francescheide di Lorenzo Stecchetti junior                                            

(di Emmanuele Barbieri) Tra le conseguenze più gravi di questo pontificato c’è la mancanza di rispetto che circonda sempre di più la Cattedra di Pietro, verso la quale ogni cattolico non può che provare profonda venerazione. Ma non bisogna confondere questa Cattedra con chi la occupa, l’uomo con l’istituzione.
Sotto questo aspetto, le critiche che sempre più frequentemente vengono rivolte a papa Bergoglio, sono una forma di “correzione popolare” espressa in maniera talvolta inappropriata, ma inevitabile conseguenza non solo delle sconcertanti novità introdotte da papa Francesco, ma soprattutto del suo del suo stile di governo “anti-sacrale” e del suo modo di esercitare l’autorità all’interno della Chiesa. Non sorprende dunque che alla falsa pagina dell’Osservatore Romano e ai manifesti che hanno tappezzato Roma nello scorso mese di febbraio, si sia aggiunta una raccolta di pungenti epigrammi contro papa Bergoglio.
La pubblicazione, dal titolo Francescheide, è firmata con lo pseudonimo di Lorenzo Stecchetti jr. e raccoglie 200 epigrammi, che spaziano dal bisillabo al dodecasillabo Il sottotitolo è Pasquinate per papa Francesco.
La tradizione a cui l’autore si richiama è quella di Pasquino, la celebre statua dello Stato pontificio a cui nei secoli venivano appese satire e invettive anonime contro il malcostume dei prelati romani e contro gli stessi Papi. I sonetti romaneschi di Giuseppe Gioacchino Belli (1791-1863) si situano in questa tradizione poetica.
Alcune pagine della Francescheide appaiono eccessivamente irriverenti e provocano un sincero disagio, altre sono gustose e divulgabili. Ma a chi lo accusa di mancanza di rispetto verso il Papa, l’autore risponde: «Cos’è di peggio mettere alla berlina il papa o che il papa metta alla berlina la fede?». E aggiunge: «questi epigrammi in fondo sono quasi un atto di riparazione per ben più gravi oltraggi». Riportiamo qualcuno di questi epigrammi:
– L’antefatto è la causa dell’effetto: fuggì davanti ai lupi Benedetto.
– Fuggì davanti ai lupi Benedetto, ma sia ben chiaro: non ne fu costretto.
– Entrò il fumo da un qualche spiraglio ed il conclave prese un abbaglio.
– Per la Sistina il fumo s’è aggirato, poscia da nero in bianco s’è mutato.
– Per ubriacare il popolo, che è branco, dopo il Martini rosso quello bianco.
– S’affaccia e con la voce sua sincera: hic optime manebo e buona sera.
– Sono un nonnulla, un uomo pio. Sono una freccia che punta ad Io.
– Che al papa piaccia Marco sono guai; che lui piaccia a Pannella è peggio assai.
– Come non disse il vescovo d’Ippona: amare e poi peccare è cosa buona.
– I meriti di Castro sono immani: ha popolato il cielo di cristiani.
– E’ una cosa la coerenza di cui un papa può far senza.
– Decideremo in tre: Bergoglio, il papa e me.
– Non mi piacciono i francescani veri: erano azzurri ed io li faccio neri.
– Son Francesco, papa ed argentino: non all’Ostia, ma al secolo mi inchino.
– E’ un centenario di tutto rispetto: prendo Lutero e la Madonna getto.
– Non date i sacramenti ai divorziati, a meno che non siano risposati.
– Grazie al papale indulto, gradino per gradino, il cattolico adulto divenne adulterino.
– Il matrimonio non si scioglie, ma si potrà cambiare moglie.
– Risponderò a quei quattro cardinali, lasciando i loro dubia tali e quali.
Non è difficile identificare l’anonimo autore di questa forte critica a papa Francesco espressa attraverso il filtro della satira poetica.: nato a Torino, laureato in scienze dell’informazione, ha ottenuto un dottorato in teologia, ed è autore di un denso studio cristologico e di più leggeri madrigali. Il volume  è reperibile su Internet bookshop: https://www.ibs.it/francescheide-ebook-lorenzo-stecchetti/e/9788892629264. (Emmanuele Barbieri)

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