ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

domenica 5 marzo 2017

Gospoterismo

L'ASPETTO ESOTERICO ATTESTA IL VERO SU MEDJUGORJE!

     
Sebirblu, 4 marzo 2017

Ripropongo a tutti un articolo che scrissi nel 2015, a motivo delle ultime notizie su Medjugorje inerenti sia alla nomina di un "inviato speciale" per nuove indagini (QUI), che per l'intenzionale pronta risposta del vescovo di Mostar, Ratko Peric (forse punto nel vivo?), il quale dopo 36 anni torna a negare la veridicità delle apparizioni.

Così facendo (come scritto QUIegli annulla di fatto le conclusioni di Camillo Ruinimandato da Benedetto  XVI per guidare l'apposita Commissione istituita nel 2010.

D'altronde, in questi tempi terribili di deriva della Chiesa di Roma, che sempre più sprofonda nell'abisso satanico e in un probabile Scisma (e per questo documentarsi attentamente sulle notizie giornaliere riportate QUI), è essenziale non perdere l'orientamento cristico e analizzare tutto perché, da sempre, "lo Spirito soffia dove vuole!"

Ma ecco il testo che sicuramente offre l'opportunità di una più profonda valutazione sugli eventi di Medjugorje iniziati il 24 giugno 1981 in terra bosniaca.



Gentili Lettori, 

in occasione di quanto il Papa ha esternato sulle apparizioni di Medjugorje, amareggiando moltissimo tutti coloro che da quel luogo hanno ricevuto soltanto del bene, specialmente per la loro fede rifiorita ma talvolta anche per veri e propri miracoli di guarigione fisica, sento il dovere di esporvi quanto da me scoperto, intuitivamente,  nel  corso  della  mia  ricerca  spirituale.

Ogni evento che si manifesta sulla scena del mondo nasconde sempre un motivo esoterico che si inserisce in una trama più ampia di cause e di effetti e, in questo frangente, forma un immenso mosaico raffigurante la storia dell'Umanità e dell'intero Universo.

Non dimentichiamoci che Dio è Sapienza Assoluta e che, per questo, il "caso" non esiste MAI! Ma prima di iniziare a spiegarvi di cosa si tratta, premetto una piccola parte di ciò che ha riportato il quotidiano "la Repubblica" del 9 giugno 2015:



Papa Francesco sulle apparizioni: "Alla fede non servono veggenti"

Dopo il viaggio a Sarajevo, il Pontefice torna sull'argomento delle visioni nell'omelia a Santa Marta e pur senza mai citare Medjugorje parla di chi ha sempre bisogno di novità nell'identità cristiana e chi attende quelli che annunciano «la lettera odierna della Madonna»: "Non annacquate la fede cristiana in una religione soft".

Città del Vaticano.  ‒ Papa Francesco menziona ancora le apparizioni e i veggenti, criticando chi dimentica coloro che sono stati scelti, «unti»; quelli che hanno la «garanzia» dello Spirito.

Critica, con un interrogativo ironico, quelli che si chiedono: "Ma dove sono i veggenti che ci dicono oggi la lettera che la Madonna manderà alle 4 del pomeriggio?...Questa non è identità cristiana ‒ sottolinea il Papa ‒ L'ultima parola di Dio si chiama Gesù e niente di più".


Orbene, nel lontano 24 giugno 1981, giorno dedicato a San Giovanni Battista,appariva per la prima volta la Vergine Maria a sei giovani veggenti in un paesino tra i monti (Medjugorje vuol dire proprio questo) della Bosnia-Erzegovina.

Foto vera rimasta impressa su pellicola.

Ma prima di proseguire debbo, necessariamente, fare una doverosa premessaaffinché possiate avere  un quadro più preciso mettendo al giusto posto ogni tessera del puzzle.

INDISPENSABILE PREAMBOLO

Il Vangelo di Matteo (17, 1-9) narra della Trasfigurazione del Cristo sul Monte Tabor:

"Sei giorni dopo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni suo fratello e li condusse in disparte, su un alto monte. E fu trasfigurato davanti a loro; il suo volto brillò come il sole e le sue vesti divennero candide come la luce. Ed ecco apparvero loro Mosè ed Elia, che conversavano con Lui... " [...]

Cominciamo col notare la presenza di questi tre apostoli che in molte occasioni evangeliche affiancavano la vita del Cristo come ad apporne un sigillo sostanziale.

PIETRO  ‒  rappresenta come sappiamo la Chiesa temporale, la Chiesa del Rito.

GIACOMO  ‒  è colui che ha fondato la Prima Chiesa di Gerusalemme tra la Comunità cristiana.

GIOVANNI ‒ ne è il Prosecutore, con l'instaurazione della Chiesa Mistica dopo il disfacimento di quella petrina.

Lo schema seguente è formato da due triangoli che delineano la Stella di David, ossia la discendenza davidica di Gesù, di Sua Madre e di Giuseppe, nonché il ruolo di Pietro come base granitica del cristianesimo, vista la sua richiesta di essere martirizzato sulla croce a testa in giù, a Roma.



I 2 triangoli intersecati rappresentano, inoltre, non soltanto la Trasfigurazione del Cristo-Amore davanti ai tre apostoli, ma tutta la parabola di Salvezza per il genere umano, messa in atto dal Padre sin dall'epoca del Vecchio Testamento:

in totale 7 millenni: 4000 anni per il tempo dei Profeti ‒ 2000 per la Manifestazione Cristica ‒ 1000 per l'ultimo, come riportato nell'Apocalisse. (Cfr. anche QUI e QUI).

Sul Tabor ai lati del Cristo, splendente nella sua veste candida, appaiono Mosè ed Elia. (Lc. 28,36)

MOSÈ  ‒  emblema della PRIMA LEGGE data da Dio con i Dieci Comandamenti.

ELIA ‒ cioè GIOVANNI BATTISTA (nota dopo l'immagine), l'ultimo dei Profeti,ripresentatosi al momento opportuno per  annunciare al mondo ‒ "la Voce che grida nel deserto" ‒ la "SVOLTA" portata dal Redentore a riscatto dell'Umanità schiava del Maligno sin dai tempi della Caduta; QUI e QUI.


La Trasfigurazione di Carl Heinrich Bloch

NOTA ESSENZIALE AL PROSPETTO COMPLESSIVO 

Dal Vecchio Testamento (2Re 2, 7-13) si legge che Elia e il suo discepolo Eliseo si fermarono al fiume Giordano. Elia prese il mantello, lo arrotolò e percosse con esso le acque, che si divisero di qua e di là; i due passarono sull'asciutto. Mentre passavano, Elia disse ad Eliseo:

«Domanda che cosa io debba fare per te prima che sia rapito lontano». Eliseo rispose: «Due terzi del tuo Spirito diventino miei». Quegli soggiunse: «Sei stato esigente nel domandare. Tuttavia, se mi vedrai quando sarò rapito lontano da te, ciò ti sarà concesso; in caso contrario non l'avrai».

Mentre camminavano conversando, ecco che un carro e cavalli di fuoco si interposero fra loro due. Elia salì nel turbine verso il cielo. [...] ed Eliseo non lo vide più. Allora questi strappò le proprie vesti in due parti, quindi raccolse il mantello che era caduto ad Elia (simbolo della Missione che passava da Elia ad Eliseo), e tornò indietro fermandosi sulle rive del Giordano.



Ora consideriamo il punto in cui Malachia (3,23) profetizza: «Ecco, io invierò il Profeta Elia prima che giunga il giorno grande e terribile del Signore» ‒ ed è per questo che Pietro Giacomo e Giovanni chiedono al Cristo, di ritorno dal Monte Tabor dopo la Trasfigurazione: «Perché  gli  scribi  dicono  che  prima  deve  venire  Elia?»

In Mt. 11, 13-14, il Cristo dice: «Poiché tutti i profeti e la legge hanno profetizzato fino a Giovanni.  Se  lo  volete accettare,  egli  è  l'Elia  che  doveva  venire».

E proseguendo in Mt. 17, 11-13, Gesù risponde alla loro domanda:

«Certo, Elia deve venire a ristabilire ogni cosa. Ma io vi dico: Elia è già venuto e non l'hanno riconosciuto; anzi, gli hanno fatto tutto quello che hanno voluto [...]».Allora i discepoli capirono che egli aveva parlato loro di Giovanni il Battista.

Come si vede, Gesù stesso attesta il "ritorno" dello Spirito di Elia nella persona di Giovanni Battista come annunciatore della Sua Venuta. (Cfr. QUIQUI e QUI).
Egli è anche l'ultimo dei Profeti, il 24°. 



Dunque, tornando al discorso di prima sullo schema dei triangoli, proviamo a tracciare un'ipotetica linea verticale da Elia fino a Giovanni nel triangolo inferiore eidentifichiamo questi come quell'Eliseo sul quale, attraverso il "mantello" erano state trasfuse le Energie divine per il proseguimento della Missione.

Perciò Giovanni l'Apostolo che prima era Eliseo, il discepolo di Elia, con la sua investitura è diventato il Prosecutore della parabola Cristica.

Ricapitolando:

ELIA  =  GIOVANNI BATTISTA  =  IL PRECURSORE
ELISEO  =  GIOVANNI APOSTOLO  =  IL PROSECUTORE.

Quest'ultimo, come detto dal Cristo, doveva restare nel mondo fino al completamento dell'evoluzione umana e contribuire ad edificare la Nuova Chiesa Mistica sorta dalle ceneri dell'attuale, già in evidente declino:

"Or Pietro, voltatosi, vide che li seguiva il discepolo che Gesù amava, quello che durante la cena era reclinato sul petto di Gesù e aveva chiesto: «Signore, chi è colui che ti tradisce?». Al vederlo, Pietro disse a Gesù: «Signore, e di costui che ne sarà?». Gesù gli rispose: «Se voglio che lui rimanga finché io venga, che te ne importa? Tu seguimi!» (Gv. 21, 20-22)."

Tracciando adesso un'altra immaginaria linea verticale da Mosè a Giacomo, avremo rispettivamente:

La PRIMA LEGGE Mosaica, quella detta del Taglione ‒ "Occhio per occhio e dente per dente".

La SECONDA LEGGE che ha completato e superato la Prima, ossia quella dell'Amore e del Perdono instaurata dal Cristo ed  attuata da Giacomo con la nuova Chiesa di Gerusalemme.

Nello schema dunque:

Il CRISTO  sta a  PIETRO 
come
MOSÈ  sta a  GIACOMO
e come
ELIA = GIOVANNI BATTISTA  sta ad  ELISEO = GIOVANNI APOSTOLO.



IL NESSO ESOTERICO CON MEDJUGORJE

La Chiesa di S. Giacomo, ormai famosa in tutto il mondo, è stata edificata in ben 35 anni per mezzo di immensi sacrifici da parte della comunità locale, ma il fatto straordinario è che quando l'architetto la progettò (un frate francescano) e dette inizio ai lavori di costruzione, ci fu chi disse che era troppo grande e sproporzionataper un villaggio (Medjugorje)  così piccolo.

Ma l'architetto francescano ribatté, profetizzando il futuro: "Verrà il giorno in cui questa Chiesa non riuscirà a contenere i fedeli che verranno qui dai quattro angoli della Terra". E così è stato.

LA  VERGINE MARIA  
è  apparsa  la  prima  volta  a  Medjugorje  il  24 giugno 1981, 

il giorno di SAN GIOVANNI BATTISTA, 
sul Monte Podbrdo, nella circoscrizione della 

Parrocchia di SAN GIACOMO, 
e già così, per chi ha gli occhi per vedere, 

prendiamo atto che un disegno straordinario voluto dal Cielo 
ha iniziato a manifestarsi.

(Cfr. il piccolo triangolo interno nello schema soprastante)

Ma ciò che risulta veramente incredibile è la strana "coincidenza" dei nomi dei sei veggenti:

VICKA IVANKOVIĆ  ‒  il cognome significa GIOVANNI

MIRIJANA DRAGIČEVIĆ  ‒  il nome significa MARIA

MARIJA PAVLOVIĆ ‒  il nome significa MARIA

IVAN DRAGIČEVIĆ  ‒  il nome significa GIOVANNI

IVANKA IVANKOVIĆ ‒  il nome e il cognome significano entrambi GIOVANNI

JAKOV ČOLO  ‒  il nome significa GIACOMO

Per concludere, aggiungo che il Cristo rivolgendosi a Sua Madre e a Giovanni che erano ai piedi della Croce disse:

"Donna, (non usa il termine Madre ma Donna, sigillando così il rapporto fra Dio e Creatura) ecco Tuo Figlio!" (Riferendosi a Giovanni che, rimanendo nel Tempo, rappresentava tutta l'Umanità).

E rivolto a Giovanni aggiunse:

"Figlio, ecco tua Madre!" (Gv. 19, 26-27).

Eredità sublime! In quell'attimo il Cristo affidava a Maria Santissima tutta l'Umanità della quale diventava Madre-Spirito e, nel contempo, chiedeva a Giovanni-Umanità di prendersene cura e considerarla come Madre.


William Dyce  (1806 - 1864)

Tanto è vero che l'Apostolo la condusse con sé ad Efeso per il resto dei suoi giorni, mentre suo fratello Giacomo fondava la Prima Chiesa tra i discepoli di Cristo a Gerusalemme.

Come si vede, è come se la Sapienza Divina avesse voluto apporre il Suo Sigillo sulle apparizioni di Medjugorje, checché ne dica la Chiesa di Roma e il suo attuale Pontefice che, a mio avviso, potrebbe anche esimersi dai suoi commenti sarcastici che denigrano lui agli occhi di tutti e rattristano molto coloro che invece sperano ancora in un suo positivo pronunciamento ufficiale.

Post Scriptum di Sebirblu

Se a qualcuno sta a cuore che si conosca davvero la Verità sull'Operato della Vergine Maria, sappia che la diffusione di questo post è profondamente gradita. Grazie a chi vorrà mettere in atto ciò che domando.

Pubblicato da 


MEDJUGORJE, IL VESCOVO DI MOSTAR: «LA MADONNA NON È MAI APPARSA»

03/03/2017  Alla vigilia della missione dell’inviato speciale del Papa incaricato di “acquisire più approfondite conoscenze sulla situazione pastorale di quella realtà”, il presule – sotto la cui giurisdizione rientra anche la località bosniaca meta di pellegrinaggi – dice che c'è nulla di soprannaturale.


«Le apparizioni della Madonna di Medjugorje non sono autentiche per il semplice fatto che la Madonna non è mai apparsa». Lo ha ribadito il vescovo di Mostar Ratko Peric in una nota pubblicata sul sito della sua diocesi, che si può leggere integralmente qui http://www.md-tm.ba/clanci/le-apparizioni-dei-primi-sette-giorni-medugorje. Peric è ordinario del luogo dove si trova Medjugorje e dove avverrebbero le presunte apparizioni. Finora nessuna autorità della Chiesa ha limitato i suoi poteri canonici. Non è la prima volta che si pronuncia sulle presunte apparizioni.
Sul sito della diocesi di Mostar (http://www.md-tm.ba/) si possono leggere, anche in italiano i suoi interventi e molto altro sulla vicenda in un'apposita sezione. Né la missione dell’inviato speciale del Papa monsignor Henryk Hoser, vescovo polacco della diocesi di Varsavia-Praga, cioè del popoloso quartiere Praga nella capitale polacca (quasi un milione mezzo di abitanti ad est della Vistola) con, spiega una nota della Santa Sede, “la missione di acquisire più approfondite conoscenze della situazione pastorale di quella realtà e, soprattutto, delle esigenze dei fedeli che vi giungono in pellegrinaggio e, in base ad esse, suggerire eventuali iniziative pastorali per il futuro”, esautora il potere del vescovo di Mostar.
La nota della Santa Sede con la nomina precisa che la missione “avrà, pertanto, un carattere esclusivamente pastorale” e quindi non si deve occupare della validità delle presunte apparizioni. Monsignor Peric ha pubblicato la sua dichiarazione alla vigilia della missione del vescovo polacco, proprio per sottolineare la posizione dell’ordinario del luogo. Peric non è uno qualsiasi. E’ un specialista di diritto canonico e le sue valutazioni sugli accadimenti di Medjugorje sono sempre state tenute in seria considerazione dalla Congregazione della dottrina della fede che deve, secondo il diritto canonico, pronunciarsi sulle apparizioni con un parere da affidare al Papa, che poi decide in accordo con il vescovo del luogo. Così è sempre accaduto per tutte le apparizioni del mondo.
La posizione di Peric è contenuta sicuramente anche nell’analisi della vicenda fatta dalla Commissione Ruini, l’ultima che ha indagato,nominata da Benedetto XVI nel 2010, che ha lavorato in modo riservatissimo e che ha consegnato un “parere documentato e motivato” alla Congregazione della Dottrina della Fede il 17 gennaio 2014. Ruini ha parlato una sola volta del suo lavoro: “Io non so quale sarà il giudizio conclusivo. Noi abbiamo fatto solo un proposta articolata, dopodiché sarà la Congregazione per la Dottrina della fede a prendere le decisioni che poi saranno presentate al Papa: l’ultima parola, com’è naturale, sarà quella del Santo Padre”. La vicenda è molto complessa sotto diversi profili. Monsignor Peric nella sua ultima nota spiega molto bene la vicenda soprattutto all’inizio delle presunte apparizioni. Altre volte aveva fatto il punto, mantenendo sempre una posizione molto chiara. Quasi mai ha citato la Madonna ma solo “l’apparsa figura di Medjugorje”.
Il cuore della sua convinzione è che “si è schierata fin dall’inizio decisamente dalla parte di alcuni francescani allora disobbedienti”. Peric ha ricordato qualche tempo fa che ci sono 9 ex-francescani che, pur sospesi a divinis, si comportano nelle parrocchie “come sacerdoti legali” e che altri due, Tomislav Vlasic e Jozo Zovko, sono stati il primo ridotto allo stato laicale, su sua richiesta, dal Papa e all’altro è stato vietato dai suoi superiori “ogni contatto con Medjugorje”. La figura di Tomislav Vlasic è una figura chiave, perché egli più volte, anche in una lettera a Giovanni Paolo II, si è sempre definito il direttore spirituale dei sedicenti veggenti fin dall’inizio e venne definito nel 1990 dal vescovo Zanic, predecessore di Peric a Mostar, “l’autore di Medjugorje”.
Vlasic è stato ridotto allo stato laicale con un provvedimento firmato dal prefetto della Congregazione della dottrina delle fede, il cardinale Levada nel 2009, nel quale per la prima volta si associa il fenomeno di Medjugorje a “sospetti di eresia e di scisma”. E tra le accuse, oltre a quella di divulgazione di “dubbia dottrina” c’era anche quella di “addebiti contra sextum”. Vlasic era accusato di aver avuto rapporti sessuali con una suora “aggravati da motivazioni mistiche”. Ha evitato un processo solo perché ha chiesto di essere ridotto allo stato laicale. Il documento firmato dall’allora segretario della Congregazione della dottrina della fede, ora cardinale, Angelo Amato è un documento ufficiale vaticano: Decreto della Congregazione per la dottrina della fede prot. 144/1985 del 25 gennaio 2008. Anche l’altro francescano all’origine della vicenda il notissimo padre Jozo ha avuto sanzioni canoniche ed è stato accusato di abusi sessuali.

Famiglia Cristiana intervista padre Livio Fanzaga, direttore di Radio Maria

http://www.famigliacristiana.it/articolo/medjugorje-il-vescovo-di-mostar-la-madonna-non-e-mai-apparsa-.aspx

Negare le apparizioni a Medjugorje. Padre Nike: “Il ridicolo delle notizie”


(Massimo Masiero) Livorno. 4 marzo. Il vescovo Ratko Peric, nel territorio delle cui diocesi Mostar Duvno è situato il Santuario di Medjugorje, ha negato che si verifichino apparizioni e miracoli della Madonna, che vi siano le apparizioni narrate dalle veggenti e che anche Papa Benedetto XVI e il cardinale Camillo Ruini, che è stato capo della commissione pontificia dal 2010 al 2014, ne sarebbero convinti. E’ quanto ha scritto nel sito della sua diocesi in Bosnia Erzegovina. Che ne pensa Padre Maurizio De Sanctis, parroco di Santa Rosa, dell’omonimo quartiere, padre Nike perchè calza scarpe da trekking ed è stato amante della danza, membro dell’associazione nazionale di mariologia, che ha invitato le veggenti del Santuario a portare le loro testimonianze di fede?...
..

3 commenti:

  1. Gentilissimo signor Sauro Brontolo,

    La ringrazio infinitamente di aver accolto il mio invito, come d'altronde tante altre volte ha fatto. Speriamo che la nostra assidua opera di informazione induca le coscienze a risvegliarsi e ad acquisire un maggior discernimento insieme ad un rinnovato spirito critico, indispensabile per vederci chiaro nell'oscurità che ci circonda.

    La decisione di ripubblicare il post su Medjugorje è scaturita dalla profonda indignazione e tristezza nell'aver visto l'oltraggio inqualificabile di cui è stata fatta oggetto la Madre nostra Santissima a Carrara, senza, e questo è il peggio, che una SOLA VOCE autorevole ne abbia preso DOVEROSAMENTE e CON FORZA le difese! Che Vergogna!

    Speriamo che presto il Cielo intervenga ascoltando le nostre preghiere accorate, per mettere fine alla cloaca che ormai è diventata la nostra Terra, onde sentire di nuovo il profumo dei fiori e il canto degli uccellini che ringraziano il Signore, dando l'esempio all'uomo dimentico del suo Creatore!

    Un abbraccio fraterno, Sebirblu.

    RispondiElimina
  2. Si vabbè, Sebir, se la veridicità della apparizioni dovessero dipendere da certi calcoli, povera Chiesa poveri noi! Il 'sigillo' non è detto che venga dal Signore perchè i fatti si incastrano così bene. Devi sapere che pure il maligno sa fare certi 'Sigilli' che tu manco ti immagini! Con questo non voglio dire che non credo in Medjugorje , ma la conclusione della vicenda deve arrivare da indagini e rilevamenti che siano in regola con ciò che da sempre la Chiesa utilizza per arrivare a una conclusione certa di qualsiasi vicenda di cui sia tenuta a interessarsi. Poi, ma solo dopo, puoi metterci anche quello che tu dici. Amen.

    RispondiElimina
  3. E se la Chiesa dovesse prendere una svista? dirai tu, o io, o altri. Beh, ti dico, meglio sbagliare seguendo la Chiesa che farlo stando appresso ad altri. Amen

    RispondiElimina

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.