ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

giovedì 25 maggio 2017

Un Rifugio inaccessibile al demonio

“Dio vuole la Consacrazione al mio Cuore Immacolato”



E’ Maria che ci parla, è Dio che lo chiede, non vogliamo discutere, ma  capire il perché.
In questo video, e in questo articolo vi abbiamo dimostrato come fu il Venerabile Pio XII a far proprio l’Appello di Fatima istituendo la Memoria liturgica al Cuore Immacolato di Maria nel 1942 e che poi, san Giovanni Paolo II rese nuovamente obbligatoria per tutta la Chiesa nel Giubileo del 2000. Ma perchè questa speciale attenzione dei Pontefici verso il Cuore Immacolato di Maria? Perché questa urgenza e questa insistenza?
Se ci fermiamo a contemplare le immagini – tratte dalle parole – che ritraggono il Cuore di Maria, vediamo che esso è circondato da una corona di rose, di fiori che significano la sua purezza, l’immacolatezza, la fragranza di una natura incorrotta, e da una spada che significa i dolori di Maria, quelli profetizzati da Simeone durante la Presentazione di Gesù Bambino al Tempio: «Egli (Gesù) è qui per la rovina e la risurrezione di molti in Israele, segno di contraddizione  perché siano svelati i pensieri di molti cuori. E anche a te una spada trafiggerà l’anima»(Lc.2,34-35).
Per comprendere pienamente questa Devozione è necessario studiare e meditare il Trattato della vera Devozione a Maria e il Segreto ammirabile del Rosario, due libretti scritti profeticamente da san Luigi M. Grignon de Montfort. Pensate a questo fatto raccontato da Giovanni Paolo II: Quando era ragazzo e stava cercando la sua strada nel mondo, cosa dovesse fare della sua vita, ci fu un momento in cui ebbe dei dubbi sulla devozione mariana. Si chiedeva se non fosse troppo eccessiva e si domandava cosa fosse questa “potenza del Rosario” che pur aveva imparato dal padre che lo vedeva pregare con la Corona anche in piena notte, inginocchiato a terra.
A dimostrazione di come opera la Divina Provvidenza, il giovane Wojtyla ne parlò, così semplicemente, ad un suo amico che era un sarto, ma era anche un apostolo di Maria, era iscritto alla Confraternita del Rosario. Così, quando venne a conoscenza di questi dubbi e richieste, disse al futuro Santo di prendere “questo libretto”, il Trattato della vera Devozione a Maria, di leggerlo e rileggerlo, meditarlo giorno e notte e di lasciarsi “guidare dalla verità del Cielo”. Da quel momento, Karol Wojtyla divenne tra i più grandi Apostoli di Maria, come tutti noi abbiamo conosciuto.
Possiamo dire che , nel nostro tempo moderno, da Papa Leone XIII abbiamo avuto tutti “Pontefici mariani”, sensibili alle richieste del Cielo, sensibili a questi Cuori Divini di Gesù e Maria. Con Pio XII e Giovanni Paolo II abbiamo poi avuto una impronta mariologica magisteriale della Chiesa, anche l’avverarsi della profezia del Montfort che aveva predetto questo interessamento della Chiesa nei “Tempi di Maria”. Fu Pio XII, per la prima volta, a dedicare un Anno Mariano.Sì perché, parliamoci chiaro, questi sono i “Tempi di Maria” e non la “fine del mondo”. Facciamo chiarezza su questo punto. 
Non sono poche le persone o gruppi che fanno uso dell’Apocalisse o delle Profezie degli “Ultimi tempi”, associandole solo alle catastrofi e alla fine del mondo! Ciò è sbagliato! Intanto perché Gesù ci dice chiaramente che “quanto al giorno e all’ora nessuno lo sa…”(Mt.24,36), altro aspetto importante è che la Vergine Maria viene dal Cielo non per dirci della “fine del mondo” ma per ammonirci SULLA NOSTRA FINE personale che è o la salvezza se ci convertiremo, o la dannazione se non ascolteremo il Vangelo. E’ questo il primo Appello di Fatima, quando la Vergine farà vedere l’inferno ai tre Pastorelli.
Il Montfort nel descrivere “questi tempi” è chiarissimo! Egli descrive prima l’arrivo di tempi difficili per la Chiesa (la grave apostasia) e per il mondo, descrive una società stolta, ubriaca di modernismo, di ateismo, di peccati gravi…. descrive già nel 1720 di questi tempi futuri in cui il Demonio sarebbe stato lasciato libero da Dio di provocare e governare il mondo degli uomini, ma che proprio per questo non saremmo stati abbandonati a noi stessi, predisse che il Buon Dio ci avrebbe mandato Sua Madre, come fece già nel momento cruciale della Crocifissione del Figlio Divino, quando la profezia di Simeone si avverò nel Cuore di Maria: invece di pensare di vendicarsi per quel trattamento, Gesù morente e dolorante, Ebbe la premura di lasciarci Su Madre.
Montfort spiega come proprio nei momenti cruciali della nostra vita, il nostro rifugio è il Cuore Immacolato di Maria. E perché mai? Perché Maria è l’unica Creatura al mondo che, preservata dal Peccato originale, conservò un Cuore inaccessibile al demonio! In questo modo, spiegavano anche san Padre Pio, Suor Lucia do Santos, il beato Bartolo Longo, ed altri Santi, questo Cuore Immacolato è l’unico accesso che noi uomini abbiamo quale RIFUGIO SICURO NEL NAUFRAGIO. Che cosa ripetiamo a fare le Litanie o le Suppliche se non ne comprendiamo il senso e la portata? Cerchiamo di fare lo sforzo della meditazione…
Il Cuore Immacolato di Maria è UN RIFUGIO inaccessibile al demonio, e per questo è per noi sicurezza di favori Celesti e di conversione al Cristo. Infatti – la Vergine Santa – non ha bisogno di essere glorificata per se stessa…. non esultiamo e non cantiamo le Sue lodi per farne una dèa, la Sua intercessione è una continua lotta per strapparci dalle grinfie di Satana che ci allontanano dal Figlio Gesù. La Sua lotta (cf.Gn.3,15 e Apoc.12) è per portarci a Gesù e non ad un cristo qualsiasi, ma a quel Cristo Gesù che Ella concepì prima nel suo Cuore Immacolato, per poi darlo alla luce, al mondo, agli uomini, a tutti noi in ogni tempo e per l’eternità.
Il 21 luglio 1947, nel discorso tenuto ai pellegrini convenuti a Roma per la canonizzazione di San Louis Marie Grignion de Montfort, così affermava Pio XII: «L’autore del Trattato della vera devozione a Maria Vergine distingue con pochi tratti questa autentica devozione da una falsa devozione più o meno superstiziosa… La vera devozione, quella della tradizione, quella della Chiesa, quella, diremo Noi, del buon senso cristiano e cattolico, tende essenzialmente all’unione con Gesù, sotto la guida di Maria. La forma e la pratica di questa devozione possono variare a seconda del tempo, dei luoghi e delle inclinazioni personali. Nei limiti della dottrina sana e sicura, dell’ortodossia e della dignità del culto, la Chiesa lascia ai suoi figli un giusto margine di libertà».
Se parliamo di un Montfort “profeta del nostro tempo” è chiaro, siamo in un mare di guai seri!! Non si tratta di essere apocalittici, ma realisti: il mondo va verso una autodistruzione a causa del suo superbo modo di voler vivere come se Dio non esistesse. Tra le sue Memorie così ebbe a specificare Suor Lucia do Santos: “…la mia missione non è quella di indicare al mondo il castigo materiale che certamente lo attende se non si converte per tempo alla preghiera e alla penitenza. No! La mia missione è di ricordare a ciascuno il pericolo imminente di perdere le nostre anime per l’eternità, se ci ostineremo nel peccato…”
Questa è la Missione della Chiesa e di ogni Veggente autentico, chiamato da Dio a dare certe testimonianze che definiamo “eccezionali, profetiche, di Apparizioni”. Purtroppo molti oggi si concentrano solo sulla “curiosità” di una Apparizione, sui “segreti”, sui Messaggi quasi fossero solo “PER GLI ALTRI” e che in definitiva non riguardano noi! Al contrario, questi Messaggi, Appelli, Apparizioni, quando riconosciuti autentici dalla Chiesa, riguardano proprio ciascuno di noi e LA NOSTRA FINE, il nostro fine, essi parlano principalmente ad ognuno di noi, ci richiamano alla nostra personale conversione, alla nostra preghiera, alle nostre PENITENZE.
E’ questo che insegna il Montfort nel suo Trattato, e forse proprio per questo il libretto – se viene letto – viene poi accantonato oppure usato per richiamare gli altri, ma non noi, non ci convertiamo, non facciamo sacrifici e penitenze. Sta qui il monito del Cristo Gesù del “non giudicare”, o dell’esempio della pagliuzza e della trave…(Mt.7,3). Se prima non ci convertiamo noi, se non siamo noi per primi a diventare Santi come Dio ci chiede, diventa superbia quel voler sottolineare la pagliuzza nell’occhio del fratello che non crede o che vive nel peccato!
Gli Apostoli di Maria degli “ultimi tempi”, descrive il Montfort, sono quelle anime che pur vivendo nel mondo non si lasceranno corrompere dalle sue mode, dalle sue culture anticristiche, dall’ateismo, dalle ideologie… ma saranno pronte a vivere una vita umile e nascosta sotto l’impero del Vangelo di Cristo Re, guidati da Maria stessa, protetti da Lei, istruiti da Lei come la stessa Suor Lucia ci racconterà nelle sue Memorie. Ognuno di noi, del resto, vivendo nel mondo, affronterà il proprio “ultimo giorno” e come ci troverà Gesù nel venirci a prendere?
A Gesù e a Maria non interessa fare oroscopi sulla fine del mondo oppure sugli antefatti storici, o sui vari cataclismi: questi sono certamente inseriti nel piano salvifico divino poiché essendo elementi naturali, sono anche elementi per noi sensibili, più comprensibili, ma il tutto ha un solo fine LA NOSTRA PERSONALE CONVERSIONE, LA SALVEZZA DELLA NOSTRA ANIMA. Nella sua esistenza storica e umana Gesù si interessa solo di ciò che riguarda la sua missione, ossia instaurare le basi del regno di Dio (o come diceva san Pio X Instaurare omnia in Christo), il progetto di salvezza, di liberazione delle nostre anime dal giogo di Satana. Montfort fa capire perfettamente che non si tratta della fine del mondo, ma di un tempo specifico che riassumiamo così:
le Apparizioni di Maria, ma anche di Gesù, si cominciano a riscontrare fin dai primi secoli della Chiesa, tanti sono gli episodi raccontati dai Padri della Chiesa e pure da qualche Pontefice come san Gregorio Magno, ma la loro caratteristica era davvero “personale” ossia, queste Apparizioni riguardavano per lo più edificazioni personali e sviluppi dottrinali in campo della devozione autentica. Tanto per fare un esempio la devozione al Rosario quale arma potente che condusse alla vera Vittoria nella famosa Battaglia di Lepanto sotto il pontificato del domenicano san Pio V, oppure come la devozione a Maria da parte del popolo messicano durante proprio lo stesso periodo con l’Apparizione della Vergine a Guadalupe…
Ma la prima Apparizione che cominciò a riguardare tutta la Chiesa e a coinvolgere il magistero ecclesiale universale, fu il Cuore Divino di Gesù. Era la festa di san Giovanni evangelista, il 27 dicembre del 1673, quando Gesù apparve alla visitandina santa Margherita Maria Alacoque (1647-1690), invitandola a prendere il posto che san Giovanni aveva occupato durante l’Ultima Cena, ovvero posare il capo sul suo Cuore e le disse: «Il mio divino Cuore è così appassionato d’amore per gli uomini, che non potendo più racchiudere in sé le fiamme della sua ardente carità, bisogna che le spanda. Io ti ho scelta per adempiere a questo grande disegno». Margherita Maria ebbe tali apparizioni per 17 anni, sino alla morte.
La storia ci racconta, in altre apparizioni autenticate, come Gesù rimase ADDOLORATO a causa del fatto che la Sua Chiesa non avesse dato riscontro a questi appelli… Ci vollero cento anni prima che la Chiesa fece proprio questo magistero del CieloSolo dal 1856, con il beato Pio IX, la festa del Sacro Cuore divenne universale. Sull’esortazione di questo Pontefice si diffusero gli Atti di Consacrazione al Cuore di Gesù della famiglia e delle nazioni, come da Lui richiesto. Sorsero ovunque cappelle, oratori, chiese, basiliche, santuari dedicati al Sacro Cuore di Gesù. Proliferarono quadri e stampe; si iniziò la pia pratica della Comunione nel primo venerdì del mese e si composero le Litanie del Sacro Cuore, dedicando il mese di giugno al suo cultoIn questo link troverete la bellissima spiegazione dell’allora cardinale Ratzinger sulla enciclica di Pio XII Haurietis aquas sulla devozione al Cuore di Gesù e la crisi attuale della fede della Chiesa.
Tornando un attimo indietro troviamo il 1700 un tempo preparatorio, potremo dire, all’agguerrita opera di Satana, così da comprendere l’insistenti Apparizioni di Gesù e Maria in difesa delle Anime e della Chiesa. In questo tempo nascono le prime “messe nere” in offerta a Satana; nasce la Massoneria, si sviluppano culture anticattoliche, si inventano storie false sulla Chiesa per spingere le genti alle prime Rivoluzioni popolari contro la Chiesa, contro il Clero, contro il Pontefice, il Protestantesimo dilaga diffondendo l’eresia. Tra il 1700 e il 1800 la Chiesa e il mondo vissero momenti davvero apocalittici! Pensiamo solo ai DIECIMILA SACERDOTI DISPERSI, di cui non si seppe più nulla, durante l’accanimento della soppressione del Clero in Francia e in Europa, pensiamo al martirio delle claustrali carmelitane di Compiègne ghigliottinate solo per essersi mantenute fedeli alla Chiesa e al Suo Gesù.
Naturalmente il tutto “battezzato” nel sacro nome dell’Illuminismo, della Rivoluzione Francese al grido di “Liberté, Égalité, Fraternité”, che in soldoni significava: libertà dalla Chiesa; uguaglianza nei diritti dell’ateismo; una fraternità laicista contro Dio, contro la Chiesa, vedi anche quiNon vi annoi la vera storia, altrimenti non saprete mai di cosa stiamo parlando!
Sappiamo poi come si concluse questo secolo di devastazione, con il rubare alla Chiesa tutte le donazioni ricevute, confisca dei beni, confisca del potere temporale, il Papa rinchiuso nella Città del Vaticano. A ben vedere è ragionevole pensare al Trattato del Montfort, scritto intorno al 1720. Il Cielo non si è fermato a guardare gli eventi, ma “vi è sceso” a fianco della Sua Chiesa per proteggerla e guidarLa, e guidare i Figli come del resto Gesù aveva promesso: “Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo” (Mt 28,20). E non è da “solo”… ora c’è Maria, la Santissima Madre con Lui. La Sua opera di Mediatrice, di Cooperatrice e Corredentrice continua perché, chi è di Cristo, con Cristo e per Cristo, lo sarà per sempre e non soltanto per un tempo limitato in terra!
E così arriviamo alle tante Apparizioni mariane riconosciute dalla Chiesa, che mettendo in pratica gli Appelli del Sacro Cuore di Gesù, ci offrono le cosiddette “profezie” atte a spiegare L’URGENZA della nostra conversione a questo Cuore. Ma siccome siamo di testa dura e non bastando neppure queste, la Madre Santissima ha fatto di più: non si è limitata ad apparire per dare Messaggi, ma ci ha aperto IL SUO CUORE IMMACOLATO, rifugio sicuro nel naufragio. Le Apparizioni più imponenti e riconosciute dalla Chiesa, in ordine cronologico sono 16:
– Laus (Francia) 1664-1718, Benôite Rencurel;
– Medaglia miracolosa (o Medaglia della Madonna delle Grazie, o Medaglia dell’Immacolata)  a santa Caterina Labouré, durante la seconda apparizione (27 novembre 1830) — come segno di amore, pegno di protezione e sorgente di grazie;
– Roma 1842, la significativa conversione di Alfonso Ratisbonne, grazie alla Devozione della Medaglia miracolosa;
– La Salette (Francia) 1846, Massimino Giraud e Melania Calvat;
– Lourdes  (Francia) 1858, Bernadette Soubirous;
– Champion (Usa) 1859, Adele Brise;
– Pontmain (Francia) 1871, Eugène e Joseph Barbedette, François Richer e Jeanne Lebossé;
– Gietrzwald (Polonia) 1877, Justine Szafrynska e Barbara Samulowska;
– Knock (Irlanda) 1879, Margaret Beirne e diverse persone;
– Fatima (Portogallo) 1917, Lucia Dos Santos, Francesco e Giacinta Marto;
– Beauraing (Belgio) 1932, Fernande, Gilberte e Albert Voisin, Andrée e Gilberte Degeimbre;
– Banneux (Belgio) 1933, Mariette Béco;
– Amsterdam (Olanda) 1945-1959, la Signora di tutti i popoli, Corredentrice, a Ida Peerdemann;
– Akita (Giappone) 1973-1981, Agnes Sasagawa;
– Betania (Venezuela) 1976-1988, Maria Esperanza Medano;
– Kibeho (Ruanda) 1981-1986, Alphonsine Mumereke, Nathalie Ukamazimpaka Marie-Claire Mukangango.
Guardando a questi “tempi” con tutta l’onestà dell’intelletto, non è poi così difficile capire il perché di tutte queste Apparizioni, perché il Cielo E’ DIVENTATO INSISTENTE.
Se ciò non vi basta andiamo a spulciare un fatto di cui fu protagonista un altro grande papa mariano, Leone XIII, il Papa che visse tutto il suo pontificato costretto in Vaticano come un prigioniero e che scrisse ben oltre 30 Documenti papali sulla vera mariologia. L’episodio va raccontato perché per la prima volta nella storia della Chiesa un Pontefice faceva “un esorcismo” per proteggere LA CHIESA si legga qui la vicenda…. L’Esorcismo contro Satana e gli angeli ribelli è stato composto da Papa Leone XIII (1810-1903), ed è stato incluso nel Rituale Romanum nel 1903, ultimo anno del suo pontificato. Secondo la tradizione, egli compose questa preghiera il 13 ottobre 1884, dopo avere celebrato la Santa Messa nella Cappella vaticana. Al termine della celebrazione, il Papa rimase per circa dieci minuti ai piedi dell’altare, come in estasi. Ritiratosi, sconvolto, nei suoi appartamenti, davvero illuminato compose la preghiera a San Michele, ordinando che fosse recitata alla fine di ogni Messa, e l’esorcismo che segue. Secondo il racconto stesso di Leone XIII, egli aveva avuto una visione in cui intese un dialogo tra Satana e Gesù Cristo durante il quale il Signore avrebbe concesso al demonio un certo periodo di tempo di accresciuto potere sulla Terra. Da qui la meravigliosa Preghiera-esorcismo a San Michele Arcangelo, davvero ispirata, che lo stesso Giovanni Paolo II, clicca qui, chiese che venisse ri-adottata dopo che, l’abusivismo della riforma liturgica degli anni ’70, l’aveva tolta…
Sancte Michaël Archangele, defende nos in prælio, contra nequitiam et insidias diaboli esto praesidium.  Imperet illi Deus, supplices deprecamur: tuque, Princeps militiæ cælestis,  Satanam aliosque spiritus malignos, qui ad perditionem animarum pervagantur in mundo, divina virtute, in infernum detrude.  Amen.
San Michele Arcangelo, difendeteci nella battaglia; siate nostro aiuto contro la malvagità e le insidie del diavolo. Che Dio eserciti su di lui il suo dominio, Vi preghiamo supplichevoli: e Voi, o Principe della milizia celeste, col divino potere ricacciate nell’inferno Satana e gli altri spiriti maligni che si aggirano per il mondo per perdere le anime. Così sia.
Perdonateci se la storia vi appare così lunga, ma di fatto lo è e noi la stiamo molto sintetizzando, ed è importante conoscerla almeno nei tratti essenziali per comprendere le insistenze del Cielo, e per non chiuderci nella curiosità dei Messaggi, quanto piuttosto crescere nella Fede, convertirci a Gesù Vivo e vero nell’Eucaristia e a chiedere protezione dal Cielo, fare e vivere concretamente le CONSACRAZIONI che il Cielo ci chiede a nostro vantaggio e beneficio.
Quando a Fatima, innocentemente Lucia chiede a nome di tutti e tre i piccoli: “che cosa volete da noi?”, la Vergine Santa, proprio alla prima Apparizione, farà una richiesta sconcertante per la mentalità del nostro tempo, annuncia subito la morte prematura dei due cuginetti Giacinta e Francesco, annuncia per loro grandi sofferenze, ma che se ben accolte la grazia di Dio sarebbe stata il loro sostegno.
Così poi racconta Lucia questa prima Apparizione: “… Allora, a causa di un impulso interno che ci era anche comunicato, siamo caduti in ginocchio ed abbiamo ripetuto dal profondo del nostro cuore: “O Santissima Trinità, vi adoro! Mio Dio, mio Dio, Vi amo nel Santissimo Sacramento!..”  Dopo qualche momento la Madonna aggiunse: Si reciti il Rosario tutti i giorni per ottenere la pace, per la fine della guerra! Poi cominciò ad innalzarsi dolcemente, nella direzione del levante, fino a sparire nella immensità del cielo…”
Il Tabernacolo con Gesù Ostia-Santa, Dio Vivo e vero e l’Immacolata, il suo Rosario; Eucaristia e Maria Santissima Ausiliatrice, proprio la famosa immagine del sogno profetico di san Giovanni Bosco delle due Colonne, i due approdi sicuri per la nave-Chiesa sbattuta dalle onde delle tempeste di questo tempo in mano ai demoni… Vedete come è importante conoscere, allora, la nostra storia, quella che ci riportano i Santi? Vedete come tutto è collegato e come il tutto prende forma?
Si discute molto sui Segreti delle Apparizioni e tuttavia rischiamo di perdere le testimonianze più essenziali di questi eventi. Per esempio: se Giacinta e Francesco sono stati canonizzati non è certo per le Apparizioni, e neppure per i Segreti di cui furono  custodi, piuttosto sono Santi per la loro conversione e testimonianza di vera Fede. Nel primo volume delle Memorie, Suor Lucia descrive così l’ultimo ricovero di Giacinta: ” Di nuovo la Vergine Santissima si degnò di visitare Giacinta per annunciarle nuove croci e sacrifici. Me ne diede notizia, e diceva: – Mi ha detto che andrò a Lisbona, in un altro ospedale che non rivedrò più né te né i miei genitori. Che, dopo aver sofferto molto, morirò sola. Ma che non abbia paura; che verrà Lei là a prendermi per portarmi in Cielo….
I tre Pastorelli mantennero fede alla promessa fatta alla gravosa richiesta della Madre di Dio, pensate, siamo sempre alla prima Apparizione e che cosa chiede Maria? SACRIFICI E PENITENZE a tre bambini, ecco le sue parole: “Volete offrirvi a Dio, disposti ad accettare tutte le sofferenze che Egli vi manderà, in atto di riparazione per i peccati con cui è offeso e di supplica per la conversione dei peccatori?” “Sì, vogliamo.” “Dovrete soffrire molto, ma la grazia di Dio sarà il vostro conforto.
Lucia, nelle Memorie spiegherà che tutte le richieste fatte a loro dalla Vergine Maria, erano poi domande che si rivolgevano AD OGNI PERSONA disposta ad accogliere la Grazia. Come risponderemo, o come rispondiamo noi oggi a queste richieste urgenti? Ci pensiamo mai seriamente, oppure ci fermiamo solo alla curiosità del contenuto dei Messaggi e dei Segreti?
Avviandoci  alla conclusione ritorniamo al Cuore Immacolato di Maria, una devozione “voluta da Gesù”. Così la racconta Lucia nella seconda Apparizione: “Vorrei chiederle di portarci in cielo”, disse Lucia. “Sì, Giacinta e Francesco li porterò tra poco, tu però devi rimanere quaggiù più a lungo. Gesù vuole servirsi di te per farmi conoscere ed amare. Egli vuole stabilire nel mondo la devozione al mio Cuore Immacolato; a chi la praticherà prometto la salvezza; queste anime saranno predilette da Dio, e come fiori saranno collocati da Me dinanzi al Suo trono“. Domandò Lucia:”Resterò qui sola?”, “Non ti scoraggiare: io non ti abbandonerò mai. Il mio Cuore Immacolato sarà il tuo rifugio e la via che ti condurrà a Dio”.
Dunque è Gesù che vuole questa devozione, non si scandalizzino gli allergici alle Apparizioni e alla potenza di Maria, vedi qui qualche esempioanche qui, il Montfort aveva previsto anche questo. Qualcuno ci ha chiesto se questa devozione è OBBLIGATORIA…. La prima osservazione che vogliamo fare è questa: quando parliamo di Vangelo, di Gesù, di Messa, ecc… NULLA E’ OBBLIGATORIO. In tutto il Vangelo Gesù inserisce sempre la fatidica domanda: “VUOI TU”? E questo atteggiamento di Gesù è naturale, non si può obbligare qualcuno ad amare. Certo che le prime parole di Gesù all’inizio della sua predicazione sono forti ed impegnative: “CONVERTITEVI E CREDETE AL VANGELO”….(Mc.1,15), Lui è venuto per questo, ma la nostra risposta è libera, come sarà libera la sua adesione al progetto salvifico del Padre, fino alla morte di Croce!
Seguire Gesù sul Calvario prima e nella gloria poi, quindi, lo si può fare solo SE SI AMA (Mt.16,24); solo un cuore che AMA può capire il Calvario e tutto il resto, unirsi a questo percorso ricevendone così ogni gloria e ricompensa. Certo è che chi rifiuta la GRAZIA, non può pretendere né di salvarsi o, se si salvasse per vie traverse, pretendere poi la pari glorificazione che spetta ai veri Santi….Seguire Gesù NON è obbligatorio, ma è vincolante PER SALVARSI… Quindi la domanda più corretta non è se è obbligatoria la devozione, il sacrificio, la preghiera, ecc… ma se, e come, è necessario SALVARSI! Quindi non se certa devozione è obbligatoria, ma cosa debbo fare per essere salvato?
E’ necessaria la conversione? Sì! Le Devozioni allora sono lo STRUMENTO necessario e perfetto atto a guidarci su questa strada che è tutta in salita, fra molti ostacoli tra i quali – le Devozioni autentiche: i Cuori di Gesù e Maria, la Preghiera, il Rosario, i Primi Venerdì del mese, i Primi Sabati del mese, la Messa in stato di grazia, le stesse opere pie e così via – sono STRUMENTI, LE ARMI necessarie a questa battaglia per la nostra salvezza, per sconfiggere le nostre debolezze, i nostri vizi, i nostri peccati… Una battaglia che non è contro le persone, spiega san Paolo: “Rivestitevi dell’armatura di Dio, per poter resistere alle insidie del diavolo. La nostra battaglia infatti non è contro creature fatte di sangue e di carne, ma contro i Principati e le Potestà, contro i dominatori di questo mondo di tenebra, contro gli spiriti del male che abitano nelle regioni celesti. Prendete perciò l’armatura di Dio, perché possiate resistere nel giorno malvagio e restare in piedi dopo aver superato tutte le prove.”(Ef.6,10-20)
E’ qui che intende parare Gesù quando sollecita a pregare il Padre affinché a chi chiede “venga aperto, chiedete e vi sarà dato”…(Lc.11,9-13). Ma attenzione, l’Apostolo Giacomo ci mise in guardia: ” chiedete e non ottenete perché chiedete male, per spendere per i vostri piaceri.  Gente infedele! Non sapete che amare il mondo è odiare Dio? Chi dunque vuole essere amico del mondo si rende nemico di Dio.  O forse pensate che la Scrittura dichiari invano: fino alla gelosia ci ama lo Spirito che egli ha fatto abitare in noi?  Ci dà anzi una grazia più grande; per questo dice: Dio resiste ai superbi; agli umili invece dà la sua grazia. Sottomettetevi dunque a Dio; resistete al diavolo, ed egli fuggirà da voi…”(Gc.4,3-7).
Riceve grazia chi umilmente accetta il progetto di Dio, prega perché questo progetto si compia in lui (lo diciamo continuamente nel Padre Nostro “sia fatta la tua volontà”), non cercando soddisfazioni materiali, quelle saranno date in aggiunta perché nulla manca a chi confida in Dio: “Perciò vi dico: per la vostra vita non affannatevi di quello che mangerete o berrete, e neanche per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita forse non vale più del cibo e il corpo più del vestito?  Guardate gli uccelli del cielo: non seminano, né mietono, né ammassano nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non contate voi forse più di loro?  E chi di voi, per quanto si dia da fare, può aggiungere un’ora sola alla sua vita?  E perché vi affannate per il vestito?….. Non affannatevi dunque per il domani, perché il domani avrà già le sue inquietudini. A ciascun giorno basta la sua pena.”(Mt.6,25-34)
Il Cuore Immacolato di Maria è “armatura di Dio”, per questo è RIFUGIO, che ci viene OFFERTA per questa battaglia! Chi sarebbe così stolto e superbo da voler andare in battaglia senza alcuna protezione, o pretendere di vincere senza armi davanti ad un nemico così feroce e agguerrito quale è Satana e tutti i suoi demoni, ribelli a Dio? Possiamo dire che in questi “ultimi tempi” nei quali è chiaro il gioco di Satana, Maria è mandata da Dio quale ULTIMA OPPORTUNITA’ per la nostra conversione vera ed autentica al Figlio Gesù. Possiamo dire che Dio ha messo in campo il suo “asso nella manica, l’asso vincente”, per questo Maria può dire con tutta certezza: “alla fine il mio Cuore immacolato trionferà“. Alla fine di che cosa? Non del mondo per la qual fine sarà Cristo Re a ritornare glorioso e tutti lo vedranno (Att.1,11), ma a chiusura di un ciclo storico devastante per gli uomini e per la Chiesa che dura già da trecento anni ma nei quali abbiamo visto come proprio in questi “ultimi tempi” il demonio si è davvero scatenato.
Profetizzava così il Montfort: « 114. Prevedo molte belve arrabbiate, che arriveranno con furia per strappare con i loro denti diabolici questo piccolo scritto e colui del quale lo Spirito Santo si è servito per scriverlo, o almeno per avvolgerlo nelle tenebre e nel silenzio di un baule, affinché non venga Lui conosciuto; costoro anzi attaccheranno e perseguiteranno quelli e quelle che lo leggeranno e cercheranno di metterlo in pratica. Ma non importa! Anzi, tanto meglio! Questa previsione mi incoraggia e mi fa sperare un grande successo, cioè una grande schiera di valorosi e coraggiosi soldati di Gesù e di Maria, dell’uno e dell’altro sesso, per combattere il mondo, il demonio e la natura corrotta, nei tempi difficili che sempre più si avvicinano! “Chi legge comprenda”. “Chi può capire, capisca” (Trattato della Vera Devozione a Maria)».
“Chi legge comprenda, chi può capire, capisca…”, non c’è alcun obbligo, nessuna imposizione, ma rifiutare la Consacrazione al Cuore Immacolato di Maria non è da persone sagge…. Rifiutare un Dono così immenso è da sciocchi, è superbia… perché delle due l’una: se non ci si consacra a Dio, si scivola lentamente in una consacrazione di fatto al Demonio. Lo dice Gesù: “Chi non è con me è contro di me.” (Mt.12,30) dove siamo messi di fronte a un dibattito con i farisei riguardo al tema della lotta contro Satana. Gesù è lapidario, in questa battaglia non si possono concedere attenuanti o accordi, nessun compromesso: il male deve vederci schierati in un duello e chi non sta dalla parte del bene, di Gesù, è da considerarsi come un avversario. Chi non è con Cristo in questa lotta è contro di Lui. E ancora dice Gesù: “Chi non è contro di noi è per noi” (Mc.9,40) rivolto ad una apertura nella Chiesa a cooperare con chi – pur “non dei nostri” – non agisce però neppure contro Dio….
Consacrarsi al Cuore Immacolato di Maria, specialmente in questo Centenario di Fatima, è chiaro che è un rifugio in questa battaglia, un rifugio in cui il Demonio non può accedervi, non può ingannarci, non può prenderci l’anima…. Ciò che questa Consacrazione elargisce è molto più dei sacrifici che ci chiede. Quando parliamo di “gratuità” non significa che in cambio non dobbiamo dare nulla, ma che qualunque cosa daremo è nulla al confronto delle grazie che riceveremo e della beatitudine eterna promessa che riceveremo, e questi doni sono gratuiti perché mentre Dio “non deve nulla a noi”, noi dobbiamo TUTTO a Dio a cominciare dal dono della vita, e Maria ci facilita questa meravigliosa adesione, che ci condurrà nella visione beatifica per l’eternità.
Ave Maria! Laudetur Jesus Christus.

ATTO DI CONSACRAZIONE A MARIA del Montfort e rinnovo

Io, N..,  peccatore infedele, rinnovo oggi e ratifico nelle Tue mani, o Maria Immacolata, i voti del mio Battesimo mediante l’Atto di Consacrazione al Tuo Cuore purissimo.
Rinunzio per sempre a Satana, alle sue pompe e alle sue opere e mi do’ interamente a Gesù Cristo, la Sapienza incarnata, per portare la mia croce dietro a Lui tutti i giorni della mia vita. E affinché io gli sia più fedele che pel passato, ti scelgo oggi, o Maria, alla presenza di tutta la Corte celeste, per mia Madre e Padrona.
A Te, come uno schiavo, io consegno e consacro il corpo e l’anima mia, i miei beni interni ed esterni e il valore stesso delle mie opere passate, presenti e future, lasciandoti intero e pieno diritto di disporre di me e di tutto ciò che mi appartiene, senza alcuna eccezione a Tuo piacimento, per la maggior gloria di Dio nel tempo e nell’eternità.
Così sia.
rinnovo della Consacrazione da farsi ogni anno nello stesso giorno, e se non fosse possibile lo stesso giorno, si scelga una data significativa come il 19 marzo, Solennità di San Giuseppe o altra Festa mariana.
Io, N..,  peccatore infedele, rinnovo oggi e ratifico nelle Tue mani, o Maria Immacolata, i voti del mio Battesimo e l’Atto di Consacrazione al Tuo Cuore purissimo.
Rinunzio per sempre a Satana, alle sue pompe e alle sue opere e mi do’ interamente a Gesù Cristo, la Sapienza incarnata, per portare la mia croce dietro a Lui tutti i giorni della mia vita.
E affinché io gli sia più fedele che pel passato, ti riscelgo oggi, o Maria, alla presenza di tutta la Corte celeste, per mia Madre e Padrona.
A Te, come uno schiavo, io riconsegno e riconsacro il corpo e l’anima mia, i miei beni interni ed esterni e il valore stesso delle mie opere passate, presenti e future, lasciandoti intero e pieno diritto di disporre di me e di tutto ciò che mi appartiene, senza alcuna eccezione a Tuo piacimento, per la maggior gloria di Dio nel tempo e nell’eternità.
Così sia.
(Roma 23 martii 1952 – Imprimatur Clemente + cardinale Micara)
https://cooperatores-veritatis.org/2017/05/25/dio-vuole-la-consacrazione-al-mio-cuore-immacolato/

La musica trovata sul mantello della Madonna di Guadalupe, anticipo di quella del Paradiso

Questa musica è stata scoperta nelle stelle del mantello al centro dei fiori del vestito della Vergine di Guadalupe. Tracciando linee verticali in ogni punto, e mettendo sopra una tastiera ad ogni linea arriva una nota musicale e secondo gli esperti tracciando una linea orizzontale dall’alto al basso e poi dal basso all’alto si tocca la nota che appartiene a ogni punto che sta sulla linea, (come nel cilindro di una cassa musicale), il risultato sono note e accordi completamente armoniosi.
Da questo nasce una melodia che pensano sia quella che San Juan Diego ha sentito quando ha visto la Nostra Madre il 9 dicembre del 1531. Gli scienziati hanno registrato le vibrazioni dell’abito della Madonna di Guadalupe…. Questa è la musica del Fiat.

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