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Dio ci chiama a una nuova crociata
Il Signore non abbandonerà la Sua Chiesa. Gli Apostoli erano dodici e il Signore ricomincerà con pochi. Dobbiamo avere fede, speranza e fortezza (il cardinale Carlo Caffarra in lacrime, pochi giorni prima di morire).
Parlare di situazione drammatica è ormai superfluo: solo chi è ipnotizzato dalla propaganda dorme sonni tranquilli, come se tutto fosse in ordine. L’invasione è sotto gli occhi di tutti: migliaia di giovanotti prestanti, che non hanno affatto l’aria di persone denutrite che scappano dalla fame, continuano a sbarcare ogni giorno sulle nostre coste, prelevati dalla nostra stessa Marina militare a pochi chilometri dalle coste libiche. Il ritiro delle “organizzazioni umanitarie” prezzolate ha inciso solo parzialmente sul flusso di migranti indotti, che poi finiscono o nelle maglie del lavoro nero e della criminalità organizzata o in bivacchi improvvisati sulle piazze italiane, dalle quali spostarsi eventualmente di quando in quando, onde ammazzare la noia, per qualche stupro singolo o di gruppo. È notorio, fra l’altro, che la cosiddetta “accoglienza” sia diventata un business molto redditizio. Gridare indignati al razzismo contro chi denuncia quest’incubo è semplicemente da imbecilli; esortare all’accoglienza incondizionata, invece, è da criminali.
Alla prima categoria appartengono i decerebrati della sinistra, che hanno perso l’uso del raziocinio. Il pensiero marxista si può infatti definire il virus HIV della ragione: esso ne distrugge le difese immunitarie, ossia la capacità di riconoscere e respingere gli errori e le assurdità. Bisogna forse compiangerli? No, perché lasciarsi deformare intellettualmente dal marxismo è una colpa, ancor più grave per chi è stato educato nella religione cattolica. Della seconda categoria fanno parte quei leader che sono stati collocati al loro posto dal governo-ombra che domina il mondo. A Roma ce ne sono due particolarmente loquaci. Uno è una donnetta che, dopo essersi creata un’immagine con il “lavoro” (strapagato) presso un’agenzia delle Nazioni Unite, è stata scelta come terza carica dello Stato e, dall’alto del suo scranno, non perde occasione per sciorinare, con l’aria di chi non capisce bene quel che sta dicendo, la lezioncina che le hanno fatto imparare a memoria. Visto che si cruccia tanto per il deficit demografico del nostro Paese, basterà ricordarle che gli Italiani sarebbero molti di più, se sei milioni di loro non fossero stati sterminati nel grembo materno.
L’altro – ahimé – occupa una posizione moralmente e spiritualmente ben più alta; quel che dice è farina del suo sacco, cosa che – con l’insistenza e il tono colpevolizzante con cui lo dice – gli dà una parvenza di credibilità, già solo per il compito che è ritenuto svolgere. È ormai risaputo, però, che anch’egli ha una mentalità marxista: egli stesso ha candidamente confessato di essersi fatto “iniziare” alla politica (in un’epoca in cui l’unico approccio ammesso era proprio quello marxista) da un’ardente apostola del comunismo, che fu ben felice di passare un mucchio di libri proibiti al giovane provinciale dei Gesuiti. Una conquista non da poco… salvo che leggere quei testi fosse – ed è – peccato grave, a meno che non si sia autorizzati per validi motivi. Il succitato, andato poi in crisi esistenziale (come mai?), pensò bene di affidare la propria anima – a un bravo direttore spirituale? Ma no, son cose da preconcilio! – ad un’abile psicanalista ebrea… Ora, se si tien conto del fatto che la psicanalisi freudiana riconduce tutto al sesso e quella junghiana riduce Dio ad archetipo culturale, sarà subito chiaro che non c’è nulla di meglio per demolire un prete.
Mi correggo: demolire non è il termine più pertinente. In realtà si tratta di destrutturare una mente e ristrutturarla in modo contrario al retto funzionamento della ragione, che riflette l’ordine oggettivo della realtà. Questa perversione dell’intelletto, coniugata alla gnosi marxista, causa una disfunzione mentale umanamente irrimediabile: chi non la pensa come me avrà sempre immancabilmente torto perché è un borghese sessualmente represso; io avrò sempre immancabilmente ragione perché ho coscientizzato i veri meccanismi che muovono gli individui e la società… Per guarire ci vorrebbe un miracolo, ma questo tipo di miracoli richiede il libero assenso della persona (proprio quello che chi è mentalmente deformato non è in grado di dare). Come se non bastasse, un cattolico in queste condizioni rimane completamente privo di difese intellettuali contro il modernismo e non può fare a meno di assimilarlo acriticamente senza filtro alcuno. Tirate le somme e avrete l’identikit di molti preti formatisi in quegli anni, poi divenuti vescovi, cardinali e…
Che il personaggio in questione sia stato piazzato al suo posto dall’élite mondialista è altamente verisimile. Le comunicazioni di John Podesta, braccio destro della Clinton, parlano esplicitamente di un piano per innescare una “primavera” rivoluzionaria anche nella Chiesa Cattolica. C’è poi l’esplicita ammissione del cardinal Daneels (ex-arcivescovo di Bruxelles e protettore di un vescovo accusato di pederastia) circa la cosiddetta mafia di San Gallo, nonché la rivelazione concernente un altro suo membro, il cardinal Murphy O’Connor, e la sua attività di coordinamento dei cardinali del Commonwealth in vista dell’elezione dell’argentino che nel 2005 aveva perso la corsa. I cardinali statunitensi, invece, furono convinti dal nunzio Viganò, esiliato dal Vaticano; quelli sudamericani non ne avevano bisogno. Infine fu arruolata la banda di Bertone, a quanto pare con promesse di immunità regolarmente mantenute; i suoi uomini sono in effetti tra i pochi rimasti in sella, per non parlare del famigerato attico da cui nessuno può schiodare il loro promotore…
Si direbbe che gli unici criteri ispiratori, per certi ecclesiastici, siano non certo il bene della Chiesa e tanto meno la fede, quanto piuttosto il denaro e il potere (ed eventualmente qualcos’altro). Peccato che tutte quelle tresche siano proibite, sotto pena di scomunica e con l’effetto dell’invalidità dell’elezione, dalla Costituzione ApostolicaDominici gregis di Giovanni Paolo II. Ma nessuno batte ciglio nella gerarchia; degli unici quattro che hanno aperto becco su un singolo punto, due sono improvvisamente deceduti… Uno dei sopravvissuti ha quasi novant’anni; l’altro hanno tentato di relegarlo in un’isoletta del Pacifico, ma non è stato al gioco: preghiamo per la sua incolumità. Quella gente non scherza: ora che, con la complicità di prelati corrotti nella mente e nei costumi, sono riusciti a piazzare sul Soglio di Pietro un sedicente cattolico che difende con convinzione le loro idee, non tollerano contestazioni. La situazione sembra umanamente senza via d’uscita; ma non tiriamo le somme senza il buon Dio: saremmo simili agli apostati. (continua)
Pubblicato da Elia
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