ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

lunedì 4 settembre 2017

La triste realtà della fallibilità papale

Padre Nichols ha ragione quanto alla crisi dottrinale. Ma c’è una risposta migliore

Nella festa di S. Rosalia di Palermo rilanciamo volentieri questo contributo suggeritoci dal nostro amico Epifanio.

Nel post di sabato 2 settembre avevamo riportato la Proposta del P. Nichols, pubblicata il 18 agosto scorso, circa le possibilità giuridiche di una correzione formale di un Papa che fosse caduto in eresia e si fosse rivelato pervicace nel sostenerla. The Catholic Herald, il più storico e significativo periodico cattolico britannico, proponeva quello stesso giorno un altro intervento per mezzo di un articolo ragionato, il cui autore è P. Brian Harrison, O.S., teologo australiano, docente emerito di teologia alla Pontifical Catholic University of Puerto Rico, dal momento che parla fluentemente lo spagnolo.

Epifanio
Padre Nichols ha ragione quanto alla crisi dottrinale. Ma c’è una risposta migliore

Di P. Brian Harrison, traduzione di F. S.

La riforma proposta sarebbe difficile da attuare. Ecco un altro modo per cambiare la norma canonica.

Come molti fedeli cattolici, P. Aidan Nichols è preoccupato per l’inasprirsi della crisi dottrinale e pastorale derivante dall’esortazione apostolica di Papa Francesco Amoris Laetitia. Questo documento magistrale è senza precedenti, in quanto sembra essere in conflitto con diversi insegnamenti tradizionali della Chiesa: quelli che, per esempio, vietano la comunione per i cattolici divorziati risposati e quelli che affermano l’esistenza di atti intrinsecamente cattivi, che non possono mai essere giustificati in nessuna circostanza. Alcuni di questi insegnamenti certamente soddisfano le condizioni circa l’infallibilità stabilite dal Concilio Vaticano II nella Lumen Gentium, n. 25.
Tuttavia, ho alcune riserve attorno alla soluzione proposta da P. Nichols: una nuova procedura canonica «per richiamare all’ordine un Papa che insegni un errore dottrinale».

Due Chiese molto diverse


Tutti i rimbrotti del cardinale Sarah al gesuita Martin su Chiesa e Lgbt      


È noto come il tema dei rapporti tra la Chiesa di Roma e il mondo omosessuale rappresenti un ambito di discussione molto delicato, sia per l’importanza che i cattolici gli attribuiscono, in termini tanto culturali e sociali quanto – da qualche anno a questa parte – di dottrina, che per l’esposizione alle critiche che ne derivano. Ciò accade in modo particolare negli Stati Uniti, dove l’argomento accende un certo interesse nell’opinione pubblica anche per via della sua corrispondenza con le posizioni – e le polarizzazioni – dei principali esponenti politici, o di rilevanti personaggi pubblici.

Vedendo quello che succede nelle chiese di tutto il mondo

ROMA: SI CELEBRA IL RITO ANTICO. DAL 14 AL 17 SETTEMBRE PELLEGRINAGGIO, ADORAZIONE E UN CONVEGNO.





È un appuntamento importante, quello che si terrà a Roma dal 14 al 17 settembre, per celebrare i dieci anni di vita del Motu proprio di Benedetto XVI “Summorum Pontificum”, con cui si allargavano le possibilità di celebrazione della messa secondo il vetus ordo. È importante perché rappresenta una conferma di vitalità e di interesse nei confronti di una celebrazione liturgica che nonostante tutto la virulenza ideologica di una larga parte di Chiesa non è riuscita a cancellare. Anzi; se come dicono alcuni, molti giovani, non gli ottuagenari, trovano affascinante e carica di significato questa celebrazione un qualche motivo ci sarà…

Un'altra delle profezie di Nostradamus si è avverata?

Guareschi aveva capito che Montini stava distruggendo la Chiesa



[
Se don Camillo e Guareschi vedessero la situazione di oggi, chissà cosa scriverebbero....Da Una Vox]

Il Papa si chiama Giuseppe
Lettera a Don Camillo



Caro Don Camillo,
so che Lei è nei guai col Suo nuovo Vescovo. Ero a conoscenza che Lei aveva dovuto distruggere l'altare della chiesa parrocchiale e sostituirlo con la famosa « Tavola calda » modello Lercaro, relegando il Suo amato Cristo crocifisso in un angolo, vicino alla porta, in modo che l'Assemblea gli voltasse le spalle.
Ed ero pure a conoscenza che Lei, la domenica, celebrata la « Messa del Popolo », andava a celebrarne una clandestina, in latino, per i cattolici nella vecchia intatta cappella privata del Suo amico Perletti.

L'“epoca glaciale mariana”

Maria SS., la Benedetta fra le donne: "DONNA FERIALE"?



Purtroppo, amici e fratelli, gli ultimi 50 anni di storia sono stati segnati, tra le tante rovine, anche da quello che si definisce “minimismo mariologico”: la Madonna cioè ridotta ad una donnetta feriale, una come noi (si pensi solo in proposito alle affermazioni insulse scritte dal vescovo Tonino Bello portato sul palmo della mano pressoché da tutti i formatori dei seminari italiani), erede come noi di tutte le passioni e miserie da cui è reso schiavo il genere umano. Peggio di Lutero che almeno ammetteva che la Vergine Maria fosse modello di fede per i credenti ma niente di più. "Sorella" e non "Madre".. Oggi, nell'attuale contesto della mariologia, neppure più questo!

La dottrina e la pietà mariane ridotte ad un “ectoplasma”, secondo l’efficace espressione di R. Laurentin.

Il cardinal Suocera


Fattoria vaticana: di conclavi, uova, galline e asini


Stabilito che è nato prima l’uovo, cerchiamo di risalire all’identità della gallina. Che poi, vale ricordare, è quella che canta.
L’uovo. Il dibattito sulla legittimità dell’elezione di papa Francesco lo si deve soprattutto ad Antonio Socci con la pubblicazione del libro “Non è Francesco”. Ha risposto Don Francesco Cupello su Unavox. In questi giorni anche Guido Ferro Canale scrive sulla vicenda. Naturalmente i contributi e i riferimenti sono assai più numerosi, quello di Ferro Canale è appena l’ultimo. In nuce: l’elezione di Jorge Mario Bergoglio sarebbe illegittima perché compromessa da numerosi vizi di forma (la vicenda della scheda in più alla penultima votazione) e di sostanza, come le infelici battute del Cardinale Daneels sulla cosiddetta “mafia di Sangallo” che avrebbe brigato a sostegno del cardinale argentino.

Il latte, non si può più rimettere nel cartone?


Il Riassunto del lunedì. Delirio autodistruttivo negli USA


Fine della civiltà statunitense. Negli Stati Uniti è esploso definitivamente il delirio autodistruttivo. O forse è solo un aumento del consumo estivo di allucinogeni? Fatto sta che dopo aver distrutto le statue dei confederati, si sono rivolti alle statue di Cristoforo Colombo, reo in pratica di aver scoperto l'America e di aver poi sterminato i nativi americani. Ripetiamo. Gli statunitensi accusano Colombo di aver scoperto l'America. In realtà è un fenomeno relativo a qualche grande città però certe immagini sono davvero apocalittiche. La rimozione della statue sembra una specie di rimozione della civiltà. Sicuramente del cervello.

La messa dei giovani? Il Catholic Herald ha pubblicato un numero dal titolo "Is this the Mass young people want?". All'interno si parte dalle frasi papali sulla riforma liturgia irreversibile, per giungere ad alcune considerazioni sulla partecipazione dei giovani alla messa tridentina. "Pope Francis con irreversibilità vorrà dire che una volta rovesciato il latte, non si può più rimettere nel cartone?", spiega un simpatico Matthew Schmitz. Nei prossimi giorni proveremo a tradurre l'articolopubblicato sul sito internet del Magazine. 
Postilla. Ci sono in corso isterie collettive fra i sostenitori dello sfascio liturgico. Stanno urlando NO da due giorni, per rispondere al titolo del settimanale inglese. La loro voce stridula si sente a chilometri di distanza: poveretti, gli hanno rovinato l'estate. 
  

In buona compagnia..?

Il gesuita, l'islam jihadista e quel silenzio del Papa
Padre Boulard, gesuita 86enne, tutta una vita in Egitto, punta il dito contro l'università di Al Azhar, una delle massime istituzioni sunniti, a torto ritenuta moderata. In realtà è una fucina di radicalismo. Intervistato in Tv, scrive al Papa la sua denuncia. Ma non riceve alcuna risposta dal Pontefice.

domenica 3 settembre 2017

Il vangelo secondo Freud?


PSICANALIZZATO O POSSEDUTO?           
          
Al Vangelo secondo Bergoglio bisognerà aggiungere il vangelo secondo Freud?
Il messaggio papale è chiaro: se un cattolico è in difficoltà vada con fiducia dallo psicanalista piuttosto che rivolgersi a un sacerdote e a Cristo 
di Francesco Lamendola  


 

"Non esiste distinzione tra magia bianca e magia nera.
Quando la magia funziona, è sempre opera del demonio". 
                                                         Padre Gabriele Amorth

Da quando è sorta fino agli anni ’70 del Novecento, la psicanalisi è sempre stata giudicata negativamente dalla Chiesa cattolica, e per una ragione ben precisa: ignorando l’esistenza dell’anima, essa muove da una concezione del tutto immanentistica dei fatti della mente e concepisce lo “scavo interiore” non come una tappa nel cammino verso la chiarificazione spirituale, di cui non le importa nulla, ma come una operazione puramente intellettuale, nella quale i fattori morali non contano affatto e il cui unico scopo è arrivare alla “verità” dell’inconscio, come se in questo vi fosse la parola definitiva a proposito di ciascuno. La condanna, perché di una condanna si è trattato, con la proibizione per sacerdoti e seminaristi di rivolgersi alle sue tenere cure, riguardava dunque sia questioni di merito che di metodo: la sopravvalutazione e quasi l’assolutizzazione dell’inconscio, da un lato, e, nell’inconscio, della sfera degli istinti sessuali; e la “discesa agli inferi”, dall’altro, condotta con la spregiudicatezza e con la superbia intellettuale di chi ritiene di poter padroneggiare tutte le forze in gioco, senza alcuna percezione dei rischi e senza la minima traccia di umiltà e di deferenza, non diciamo di devozione, verso le dimensioni superiori e le forze in esse operanti, qualificano la psicanalisi come una concezione ed una pratica (pseudo) scientifica fondamentalmente non cristiana, se non proprio anti-cristiana; se è vero, come è vero, che al nocciolo della concezione cristiana dell’uomo vi è la consapevolezza della sua natura spirituale e della sua vocazione soprannaturale. È chiaro che la psicanalisi giudicata più negativamente era quella freudiana, apertamente materialista, razionalista e pansessualista, apertamente atea e a-morale; più possibilista era l’atteggiamento nei confronti di quella adleriana e soprattutto di quella junghiana, non però del tutto positivo, anzi, carico di riserve e di cautele, per la loro comune origine immanentista e per la somiglianza di molti loro procedimenti.

La strategia del fraintendimento

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«MOLTI ANTICRISTI SONO APPARSI»


      Dicevamo la volta scorsa che le tesi del magistero morale di Bergoglio sono sovrastate da due certezze: l’assenza del fidem servavi e le tendenze centrifughe con gli orientamenti antiromani. Orientamenti deplorati, con pubbliche proteste, anche da elementi della Gerarchia fedeli al valore e alla forza della Chiesa Dogmatica. Sono stati proprio costoro a “beneficiare” della rimozione (dai loro incarichi) confermata dalla moltiplicazione di nomine allineate all’ideologia del Padrone del Palazzo. Ai malcapitati defenestrati si contrappone la sistematica avanzata dei Presuli “ammanicati” ed in sintonia con la pastorale del Magistero dittatoriale e ambivalente.
      Intendiamo ora concentrarci sulla fedeltà dottrinale aderente alla narrazione biblica riguardante i segni dei tempi e l’avvento dell’anticristo precisando che l’indiscussa realtà che affronteremo non può essere posta, con faziose e disgustose insinuazioni, sullo stesso piano della mitologia. Una simile e doverosa precisazione rimanda al tono personalistico del Magistero romano le cui disquisizioni consolidano l’ampia libertà di sciogliere e legare con l’oscuramento dell’ortodossia, della serietà scientifica, della purezza della fede e della carità fraterna. Va anche precisato che in mancanza di precise norme di Fede nessuna valida risposta viene data alle domande angoscianti, allo smarrimento e alle già fragili miserie del popolo contemporaneo.

"Ogni popolo ha i governanti che merita".


Specchietti per catto-allodole


L’anticipazione dei contenuti di un libro-intervista rilasciata da Francesco ad un sociologo ha suscitato molto clamore su un punto particolare della vita di Bergoglio: ha ammesso di essere ricorso alla psicanalisi (freudiana) per un periodo della sua vita.
Questo aneddoto ha monopolizzato l’attenzione dei vari commentatori e rinfocolato le passioni sul web, con interventi di ogni genere. Una cosa che però è stata notata molto meno è che – per l’ennesima volta – i cattolici sono caduti in una trappola mediatica, focalizzando la loro attenzione su una cosa del tutto trascurabile tra i contenuti del libro che uscirà a breve, i cui contenuti che per il momento sono stati fatti trapelare sono veramente sconvolgenti per la Fede cattolica, dato che sono il pensiero dell’occupante del Soglio di Pietro.


La Chiesa democratica voluta da Papa Francesco

Oggi la Neo-Chiesa non può salvare,è chiusa per restauro



La chiesa vicino a casa mia è sempre in ristrutturazione, per questo viene chiusa frequentemente. Incredibilmente ogni settimana la sua facciata viene dipinta con un colore diverso; una settimana il bianco e l’altra il verde. Il parroco non decide mai per un colore, vuole essere democratico e segue la scelta del colore fatta da un fedele. 
In realtà, egli ha spiegato che nel fare così tanti cambiamenti, presenta ai fedeli la Chiesa democratica voluta da Papa Francesco. Secondo lui, cambiare il colore tutti i giorni trasmette ai fedeli l’idea della Chiesa in cammino, perché i fedeli sanno che il bianco precede il verde e così via. Il problema è che raramente si ha la confessione, la Messa e l’Eucaristia, perché la ristrutturazione è sinonimo di chiusura e nessuno rimane in un ambiente in costante restauro.

Contro il “Regno sociale di satana”

IL SACRO CUORE DI GESÙ E IL CUORE IMMACOLATO DI MARIA



Prologo

Pio XII nell’Enciclica Haurietis aquas (1956) “dopo aver trattato ampiamente del culto di latria dovuto al S. Cuore di Gesù, espone sinteticamente le ragioni per cui ad un tale culto va intimamente associato anche quello dovuto al Cuore Immacolato di Maria” (G. ROSCHINI, Dizionario di Mariologia, Roma, Studium, 1960, p. 333).

Maria Madre di Dio e Corredentrice secondaria è anche Madre dei cristiani e della Chiesa di Cristo

Il Papa scrive: “Era giusto, infatti, che Colei, la quale era stata associata nell’opera della rigenerazione dei figli di Eva alla vita della grazia, fosse da Gesù stesso proclamata Madre spirituale dell’intera umanità” (AAS 38 [1956] p. 332).

Siccome Maria è Madre di Dio e Corredentrice (secondaria e subordinata a Cristo, unico Redentore principale) del genere umano è anche  Madre dei cristiani e di coloro che hanno in sé la vita soprannaturale della grazia santificante. Infatti come riceviamo, in maniera principale, la grazia per la morte cruenta di Cristo; così la otteniamo, in maniera secondaria, per la morte mistica di Maria ai piedi della croce. Ella è Madre dei cristiani, dei santi e della Chiesa, che è il Corpo Mistico di cui Cristo è il Capo, Maria il collo e lo Spirito Santo l’anima.


In Infernum detrusi?

Amoris Laetitia, l'ambiguità è un grande pericolo


Padre Vincent Twomey, importante teologo morale, si aggiunge alla lista di teologi e vescovi preoccupati per le conseguenze che sta avendo nella Chiesa la molteplicità di interpretazioni dell'esortazione post-sinodale. A dimostrazione che a quasi un anno e mezzo dalla sua pubblicazione, e a quasi un anno dalla nascita dei Dubia, la mancanza di una risposta continua a suscitare disagio e a generare perplessità.

Ogni occasione è buona per modificare..

A proposito del logo “LOVE & PEACE”scelto da papa Francesco  per il suo viaggio in Myanmar (la Birmania dei vecchi testi scolastici)




Lo stile grafico ricorda molto il logo scelto per il giubileo della misericordia, un perfetto stile modernista, ambiguo e ingannevole, che dice e non dice, adatto a tutti i climi politici e religiosi.
Un cattolico che conservi ancora un  barlume di lucidità, di vera fede, non può non chiedersi subito ”ma la vera pace, non è quella che ci ha porta Nostro Signore Gesù Cristo?” (“Io vi do la pace, non come ve la dà il mondo…”), e allora di quale pace parla Bergoglio, cosa vuol darci ad intendere tacendo o apertamente negando le parole di Cristo, lui che è (o dovrebbe essere) il Suo Vicario? Ha forse dimenticato il severo ammonimento di Nostro Signore ”chi mi rinnegherà dinanzi al mondo anch’io lo rinnegherò dinanzi al Padre Mio”?

Ogni occasione è buona, per il Nostro, per rifilarci vecchi slogan sessantottini fritti e rifritti, che nessun contestatore sopravvissuto all’epoca della contestazione generale si sognerebbe più di proporre (penso a Mario Capanna, a Daniel Cohn Bendit, ai cd “capelloni”, ecc.) .

Riflettere se modificarle..


RVC HA FINITO LE VACANZE. CON UNO SCOOP: UN DOCUMENTO INEDITO DELLA CONFERENZA GNOSTICA ITALIANA.


Romana Vulneratus Curia, RVC per gli amici, sembra finalmente aver deciso di concludere le sue lunghissime vacanze, e ci ha mandato un aggiornamento di carattere pastorale e spirituale. Ve lo offriamo a vostra edificazione, soprattutto domenicale. Pare che questa volta abbia messo le mani su un documento della, Conferenza Gnostica Italiana ( CGI), destinata a sostituire con misericordia, ovviamente, precedenti obsolete organizzazioni ecclesiali, che non rispondevano più alle esigenze della Nuova Chiesa.

sabato 2 settembre 2017

Cosa ci attende nel prossimo futuro?


01_“Regnum Christi” per “Regnum Mariae”: Il Trionfo ed il Cuore di Maria

Cosa ci attende nel prossimo futuro? Secondo la promessa di Maria, il Trionfo del suo Cuore Immacolato che si imporrà nel mondo dopo tutta la purificazione che la Giustizia divina attuerà per mezzo di castighi esemplari che l’umanità empia sta attirando inesorabilmente su di sé. Ma cosa stiamo aspettando veramente? Se come dice san Pietro il credente deve essere « pronto sempre a rispondere a chiunque (…) domandi ragione della speranza » (1 Pt 3, 15) che è in lui, il discorso vale anche per quella nella realizzazione della promessa relativa al Trionfo del Cuore Immacolato. Dobbiamo essere in grado di determinare la natura di questa realtà che nutre le aspettazioni dei giusti. Di cosa si tratta?
 Una prima luce in proposito si scopre a partire dalla relazione che intercorre tra il Cuore di Maria e il Trionfo.
Si può dire che esso sia l’estensione nel mondo della dimensione più intima che interessa il Cuore di Maria: la VITTORIA DEFINITIVA, PERFETTA E COMPLETA SUL REGNO DEL MALE, DEL PECCATO, IL TRIONFO DEL BENE, LA PERFETTA E PIENA CONFORMITÀ ALLA VOLONTÀ DEL SIGNORE, RE DEL CIELO E DELLA TERRA.

La perdita della speranza


CHE DIAVOLO CI STA SUCCEDENDO?

Incubi progressisti e la voce del pifferaio magico. La benda che abbiamo sui nostri occhi: siamo stati condizionati a non pensare con la nostra testa ma a lasciare che qualcun altro pensi per noi e guai a svegliarci dal sonno 
di Francesco Lamendola  
 

A volte si cercano le risposte sui libri, o nella filosofia, o chissà dove, quando le si ha lì davanti, proprio lì, sotto il naso. Succede. E succede che si pensa sempre che le risposte a una domanda difficile debbano essere, anch’esse, estremamente difficili; talmente difficili, che solo in pochi, in pochissimi, potrebbero essere capaci di decifrarle, posto che riescano ad arrivarci. E invece, magari, le risposte sono semplici, di una semplicità addirittura disarmante: proprio perché nessuno pensa che lo siano, tutti ci girano attorno e non le notano neppure, non le degnano d’uno sguardo, benché siano proprio lì, chiare ed evidenti, purché si lasci cadere la benda dagli occhi. Perché è la benda che abbiamo sugli occhi, che c’impedisce di vedere le cose che abbiamo davanti; e, fuor di metafora, è il blocco mentale da cui siamo affetti, che ci inibisce di trarre le logiche deduzioni da tutti quei fatti che pure la nostra mente è in grado di registrare; ma poi si rifiuta di fare la somma e si perde in ricerche astruse, si mette a cercare la verità lungo strade improbabili, si dilunga e si attarda per sentieri impossibili, che non conducono da nessuna parte. In altre parole, siamo stati condizionati a non pensare con la nostra testa, ma a lasciare che qualcun altro pensi per noi; siamo stati programmati per vedere solamente le cose che fanno comodo a qualcun altro, e per non vedere assolutamente le cose che tornerebbero utili a noi.

Oltre gli Esercizi spirituali di Sant’Ignazio?


Papa Francesco e la psicanalisi           


Per sei mesi, una volta a settimana, padre Jorge Mario Bergoglio ha incontrato una psicoanalista ebrea. “Mi ha aiutato molto, quando avevo 42 anni”. C’è tanto altro, ma anche questo, nel racconto di Papa Francesco che emerge da un nuovo libro intervista con il sociologo francese Dominique WoltonPolitique et société (edizioni L’Observatoire), in uscita il 6 settembre. Come documenta Fabio Martini sulla Stampa, la confessione del pontefice è rivoluzionaria. La Chiesa ha lungo guardato con sospetto, spesso con aperta ostilità, a Sigmund Freud e alla psicoanalisi.

Questo fatto sembra sconosciuto a molti?

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Un eminente teologo: cambiare il diritto canonico per correggere gli errori del papa

Il dibattito circa l’ambiguità e l’errore dottrinali, evidenti o sottesi, al documento papaleAmoris Laetitia è sempre vivo (cfr., su questo dibattito nell'ultimo mese, ad es., Paolo Pasqualucci, La pastorale della Via Larga di papa Francesco, in Chiesa e postconcilio, 22.8.2017; Maria Guarini, 'AL, correzione o no? Canonisti al lavoro'. Osservazioni ad un articolo de La Nuova Bussola Quotidianaivi, 23.8.2017Mons. Fernández (Toucho): 'Il Papa ha cambiato la disciplina sulla comunione dei divorziati risposatiivi, 24.8.2017). Nelle ultime settimane l’attenzione internazionale a tale su tale dibattito è stata rilanciata dal noto domenicano p. Aidan Nichols, Maestro in Sacra Teologia, che è il più alto grado accademico che l’Ordine domenicano conferisca a un suo membro. Nichols è titolare di quella che, dopo secoli, è la prima cattedra di teologia cattolica all’università di Oxford.
Qui di seguito riportiamo la traduzione di un articolo che sintetizza l’intervento di Nichols, articolo apparso su The Catholic Herald, il prestigioso settimanale britannico, fondato nel 1888 e che divenne presto il punto di riferimento per tutti i cattolici inglesi. Nell’articolo si espone la proposta del noto ecclesiologo per una soluzione giuridica che possa affrontare l’eventualità di errori dottrinali formulati in modo pubblico da un papa. Nei prossimi giorni pubblicheremo anche la risposta positiva a p. Nichols, data da un altro teologo, p. Brian Harrison, il quale espone alcune proposte giuridiche con maggiore realismo e concretezza. Anche in questo caso la fonte sarà The Catholic Herald e nella medesima data, il 18 agosto 2017.

Epifanio

La cosa più importante è abbracciare le piante!


Le eco-avventure di «fratel» Enzo Bianchi


La dottrina cattolica è letteralmente andata a funghi. Lo scenario sono i boschi del biellese, nella piccola frazione del comune di Magnano chiamata Bose, dove dal 1965 ha sede la «comunità monastica» fondata da «fratel» Enzo Bianchi. Il quale, di monastico, ha una lunga veste nera tipo Neo nel film Matrix e poco altro: non è un consacrato e, anzi, esortato due volte a prendere i voti ha preferito «restare un semplice cristiano» (evidentemente i sacerdoti sono cristiani complicati).

Sul suo profilo Twitter l’ex «priore» ha superato ogni soglia del «cattolicamente corretto»: ha postato una foto che lo ritrae abbracciato a una quercia tricentenaria, che «ogni anno mi dona ovuli buoni». 
Chissà che quei funghetti non contengano qualche neurotossina, che lentamente ha condotto la mente di «fratel» Enzo a realizzare la profezia di Giorgio Gaber in Il potere dei più buoni: «In questi tempi così immorali / io penso agli habitat naturali / penso alla cosa più importante / che è abbracciare le piante». 

Piccoli pappagalli crescono..

Francesco suggerisce, Cento rifà il verso

Da quando Francesco ha suggerito al mondo intero che il cristianesimo si è nutrito di violenza al pari dell’Islam (a mo’ d’esempio si veda la conferenza stampa durante il volo di ritorno dalla Polonia, 31 luglio 2016), crescono qua e là piccoli pappagalli che gli rifanno il verso.

Questa volta citiamo il caso di Cento, in provincia di Ferrara, diocesi di Bologna, dove un gruppo di parrocchiani abbeverati alla fonte inquinata dell’inquilino di Santa Marta hanno organizzato nientemeno che una “Festa dei Popoli”, a cui dovrebbero intervenire persone di ogni etnia e religione.

Cento è un comune di oltre 30.000 abitanti, in cui ormai vivono, com’è invalso in questi ultimi dieci anni in tutta Italia, circa 6.000 stranieri provenienti da vari paesi, di cui la metà sono musulmani.
Indigeni e stranieri hanno pensato di organizzare per il 17 settembre 2017 una bella manifestazione comune dove si mangerà “multietnico” e si discetterà secondo il pensiero unico dell’immigrazionismo forzato.

Noi abbiamo appreso dell’infausto evento da un volantino, trasmessoci dagli amici di Cento, confezionato e distribuito da quattro parrocchie locali, intitolato “Cristiani e Musulmani nell’Europa del Futuro”.




Titolo che testimonia il tranquillo e compiaciuto convincimento che l’Europa del futuro sarà occupata anche dei musulmani. E la prima cosa che ci è venuta da pensare è che dopo più di mille anni di tentativi, i musulmani alla fine ce l’hanno fatta a occupare l’Europa, con il sostegno e il concorso dei figli di quegli Europei che per più di mille anni hanno respinto il tentativo di invasione musulmana, molto spesso a partire proprio dalle parrocchie.

La peggiore delle povertà

http://ladivinavolonta.org/consacrazione-a-dio-come-maria/

Come si riforma la Chiesa?


Quoniam non intellexerunt opera Domini et in opera manuum eius, destrues illos et non ædificabis eos (Sal 27, 5).

Nella Vulgata non è un’imprecazione, ma una costatazione di dolente preveggenza. Quanti non hanno compreso le opere del Signore, né sono penetrati in esse con l’intelletto, saranno da Lui distrutti piuttosto che edificati, cioè abbandonati al vuoto da loro scelto e all’inconsistenza dei loro vaneggiamenti. Purtroppo questo risultato, anche prima del giudizio finale, è già visibile nella condotta di molti chierici, che sfigura il volto della Chiesa militante e ne destituisce la credibilità dell’annuncio. La “fortuna” è che, finché siamo quaggiù, possiamo ancora cambiare, con la grazia di Dio. Chi scrive lo riconosce con umiltà e gratitudine: la consacrazione alla Madonna, compiuta per la prima volta diciotto anni fa, ha portato frutti che mai avrebbe immaginato. È tuttavia necessario che ogni ministro prenda coscienza del bisogno che ha di essa per corrispondere alla volontà di Dio e che faccia la scelta di realizzarla.

Il seminario, pur appellandosi ossessivamente alla Parola, non ci ha formati in base al Vangelo, ma ci ha incastrati in uno stampo che corrispondeva alla visione del rettore di turno, ai suoi chiodi fissi e alle sue affinità elettive. Così, a seconda dell’ambiente in cui ci siamo formati, siamo venuti fuori con un tipo diverso. Il più comune sembra quello di un uomo che si gode la vita da buon viveur e propone un cristianesimo bonario, rilassato e gaudente in cui preghiera e penitenza sono termini del tutto desueti. Di riparazione ed espiazione vicaria, neanche a parlarne: Dio è misericordia e perdona tutto con un colpo di spugna, come recita un mantra che non è certo comparso solo quattro anni fa. Un altro ripete che Dio ti ama così come sei (ma proprio perché ti ama – bisognerebbe aggiungere – non ti lascia così come sei, egoista e peccatore, giacché in questo modo il Suo amore rimane senza frutto e rischi di dannarti; se invece lo riconosci e, con il Suo aiuto, ti decidi seriamente a cambiare, la grazia ti trasformerà e potrai addirittura farti santo).