ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

sabato 2 marzo 2019

Banzai

I coraggiosi combattenti  degli ultimi tempi
(il giapponese solitario combatte fino alla fine)





Dovrebbe essere chiaro come il sole, ormai, che l’attuale Chiesa Cattolica di cattolico ha solo il nome: di fatto essa è divenuta protestante, comunista, ecumenista, massonica.
Ha capitolato dinanzi alle religioni non cristiane, mirando a formare con esse una religione unica mondiale, intrisa di melenso buonismo e senza più alcun riferimento al Cristianesimo; collabora attivamente con la massoneria (alla quale molti prelati appartengono) alla creazione di un nuovo ordine mondiale, il NWO,  e alla contemporanea distruzione del Cattolicesimo; considera protestanti e ortodossi (un tempo indicati come eretici e scismatici) come facenti parte, assieme ad essa, della Chiesa di Cristo (con il famoso “subsistit in” di Lumen Gentium, 8/b), anziché adoperarsi per il loro rientro in seno a Santa Romana Chiesa; afferma che tutte le religioni conducono alla salvezza (non solo le monoteiste, ma anche quelle degli induisti, dei buddisti, dello sciamanesimo, ecc.), che tutte adorano lo stesso Dio, pur chiamandolo con nomi diversi, per cui ha rinnegato il tradizionale motto cattolico “extra Ecclesia nulla salus” e si rifiuta di convertire i pagani alla Chiesa di Cristo (incarico affidatole direttamente dal Signore Gesù all’atto della Sua Ascensione al Cielo); rifiutando così il suo carattere missionario, che l’ha caratterizzata per quasi due millenni (e per la quale  migliaia di martiri hanno dato la vita), essa rifiuta la ragione prima della sua esistenza, sostituendola con un insipido e parolaio dialogo, che a null’altro tende se non ad un umanesimo laico, lasciando gli interlocutori nei loro errori e nella loro ignoranza della Verità; ha sposato il principio della libertà religiosa, rinnegando così il principio del Regno Sociale di Cristo e la figura stessa di Cristo Re (del Cielo e della Terra, assieme alla Sua SS.ma Madre, Maria, Regina del Cielo e della Terra); ha sostituito la trascendenza con l’immanenza, il sacro col profano (la fissa sul sociale, sulla politica, sull’ecologia, ecc.); ha snaturato il rito della Santa Messa, trasformandola in un ibrido, in una puerile imitazione della cena dei protestanti, per guadagnarsi le loro simpatie, abbandonando così il principio della “lex orandi, lex credendi” (cambiata la Messa cambiata la religione, diceva infatti Martin Lutero) e rendendo così vana la conversione al Cattolicesimo dei protestanti (già Roncalli e Montini, peraltro, sconsigliavano ortodossi e protestanti dal passare al Cattolicesimo, tanto, dicevano, ci ritroveremo tutti assieme, lassù, in Cielo).

Ma allora, se  è vero, come lo è sicuramente, che “portae inferi non praevalebunt”, sorge spontanea una domanda: dove è finita attualmente la vera Chiesa di Cristo? La Chiesa Una, Santa, Cattolica, Apostolica. Secondo noi, essa è dispersa, sta vivendo la sua diaspora, sparpagliata in una miriade di isolette sperdute nell’immenso oceano dell’apostasia della Chiesa ufficiale; fortunatamente queste isolette non sempre sono segnate sulla carta nautica del Vaticano, altrimenti da qui partirebbe una schiera di gerarchi modernisti con il compito di devastarle e cancellare da esse ogni traccia di cattolicità (come è successo con le suore e i frati  Francescani dell’Immacolata).

Supponiamo poi, per un attimo, che in ognuna di quelle isolette ci sia ancora il giapponese solitario che non intende arrendersi e continua a combattere, aprendo il fuoco appena qualcuno si profila all’orizzonte, ignorando che il nemico ha ormai vinto su tutta la linea (in realtà, nel nostro caso, solo apparentemente). Quegli indomiti giapponesi su quelle isolette deserte,  fedeli alla consegna loro affidata a suo tempo sono, uscendo fuor di metafora, gli i cattolici tradizionalisti, laici e chierici, che si  oppongono alla deriva modernista che sta attualmente investendo la Chiesa Cattolica dal suo interno. Questi eroici combattenti, che continuano anche a scrivere, sono  purtroppo sconosciuti al grande pubblico, anestetizzato dal cloroformio modernista a base di astruserie ed utopie cervellotiche (inversione dei concetti di bene e di male, di peccato e di virtù, di trascendenza ed immanenza, di Cristocentrismo ed antropocentrismo, ecc.).

Questi eroici combattenti, come il giapponese dimenticato sull’isola deserta sperduta in mezzo all’oceano Pacifico, continuano a sparare; le loro munizioni sono costituite dalle parole di NSGC, dalle verità eterne ed immutabili, dai cd principi non negoziabili, tutte cose che gli apparenti vincitori (i neomodernisti) hanno dimenticato o rinnegato, rifiutandosi apertamente di proclamarle e difenderle “fino all’effusione del sangue” (il proselitismo? no, no, no, è una solenne sciocchezza, paralizza), diventando  in tal modo traditori di quel Cristo che ha assegnato loro il compito di evangelizzare tutte le genti, fino ai confini della terra.

Vediamo quindi un piccolo campionario delle munizioni a disposizione di questi eroici combattenti degli ultimi tempi :

a) Il cristiano deve sì camminare sulla terra, cercando con impegno ed onestà di risolvere i problemi della vita terrena, ma sempre con gli occhi fissi al Cielo ed il cuore aperto, anzi spalancato, a Cristo ed al Suo Vangelo, perché, ricordiamocelo bene, Cristo non si è incarnato e fatto crocifiggere per insegnarci semplicemente la fratellanza terrena, la giustizia sociale, la coesistenza pacifica (o addirittura la raccolta differenziata!), ma bensì per redimerci, dopo la caduta del peccato originale e la cacciata dall’Eden, per riaprirci le  porte del Paradiso  ed indicarci la strada per farvi ritorno: tutto il resto è sovrappiù “Cercate prima il Regno e la sua giustizia, tutto il resto vi sarà dato in sovrappiù”, ci dice infatti Nostro Signore Gesù Cristo.

b) Pertanto bisogna coltivare la Trascendenza e non fossilizzarsi sull’immanenza, sui soli problemi di quaggiù, di questa “valle di lacrime” (infatti “ad ogni giorno basta la sua pena”, inutile quindi tirarcene addosso altre per inseguire  utopie terrene). Bisogna mettere al centro della nostra vita (individuale e sociale) Cristo Gesù, non l’uomo, poiché il bene dell’umanità si persegue partendo da Cristo, dalla Rivelazione, non dagli uomini (“maledetto l’uomo che confida nell’uomo” si legge infatti nella Sacra Scrittura). Quindi bisogna aderire al teocentrismo, non all’antropocentrismo, e guardarsi bene dal seguire quanto espresso da Paolo VI all’ONU con le parole “…anche Noi abbiamo il culto dell’uomo”. Il c.d. culto dell’uomo è un errore pernicioso, un inganno luciferino.

c) Bisogna inoltre riscoprire il concetto di “Regno Sociale di Cristo”, perché con il laicismo ed i suoi falsi miti (illuministi, liberali, comunisti, massoni) non si va da nessuna parte, si scatenano solo conflitti, guerre e distruzioni. La difesa della laicità, tanto cara ai politici di sinistra, altro non è che odio mascherato contro Cristo ed i cristiani, e contro il concetto di Regno Sociale di Cristo, cioè di una  società dove anche lo Stato persegue gli obiettivi indicatici dalla Verità tutta intera (Cristo stesso che, come ben sappiamo, è “Via, Verità e Vita”). Questo modo di argomentare, di pensare e di ragionare, (coincidente con quello molto ben espresso dal cardinal Ottaviani al CV II) è diametralmente opposto a quello della c.d. “libertà religiosa” tanto cara ai modernisti vecchi e nuovi.

d) La parificazione di tutte le confessioni cristiane (cattolicesimo, calvinismo, luteranesimo, anglicanesimo, religione ortodossa, ecc.), considerate tutte come parti dell’unica Chiesa di Cristo (tramite il concetto truffaldino conciliare  del “subsistit in”) è un pernicioso errore, dato che l’unica vera Chiesa di Cristo è la Cattolica, apostolica, romana, mentre le altre (scismatiche ed eretiche) sono frutto dell’abbandono della Chiesa Cattolica da coloro che le hanno fondate; è quindi necessario, come è stato sempre insegnato dai Papi fino al 1958, che questi fratelli separati rientrino nella Chiesa Cattolica, magari domandando anche scusa per esserne usciti.

e) La parificazione di tutte le religioni, cristiane e non cristiane,  specialmente ebraismo ed islam, considerate tutte portatrici di salvezza, è una solenne eresia, assolutamente falsa e ingannatrice, tendente a far apparire inutile l’Incarnazione e la Redenzione operate da Gesù Cristo, vero Dio e vero uomo.
In conseguenza di quanto appena detto, l’ecumenismo è un errore, un’eresia, un inganno satanico, oltremodo pericoloso, e questo sia che lo si limiti alle sole confessioni cristiane, sia che lo si estenda anche alle religioni non cristiane.

f) L’impegno della Chiesa per la soluzione della cd “questione sociale”, la lotta alla povertà (come il finto pauperismo, mediatico, di maniera, tipico dell’attuale pontefice), il perseguimento della giustizia sociale intesa come lotta di classe (come fa la Teologia della Liberazione di Leonardo Boff) è un errore; l’attuale ”cattocomunismo” che permea tutta la gerarchia ecclesiastica è una vera e propria deriva satanica. Bisogna avere il coraggio di denunciare e condannare il comunismo ateo e omicida, come hanno fatto i Papi preconciliari (Pio XI e Pio XII in particolare). La svolta filocomunista d Roncalli e Montini è stato un madornale errore, un colpo mortale inflitto alla Chiesa di Cristo proprio dai suoi Vicari, che in tal modo si sono dimostrati servitori di Satana e non di Nostro Signore.

g) Bisogna avere il coraggio di coltivare apertamente e con orgoglio le devozioni tipicamente cattoliche (alla Madonna ed  ai Santi) e di affermare che la nuova liturgia (voluta da Paolo VI ed attuata dal massone Mons. Annibale Bugnini, coadiuvato da 6 pastori protestanti, invitati da Montini per rendere la  Messa Novus Ordo il più gradita possibile ai protestanti) è un rito protestante, un misto di cattolicesimo (poco) e protestantesimo (molto). La santa Messa non è una cena protestante, una commemorazione, un ricordo, ma è il rinnovamento incruento del Sacrificio della Croce, attuata dall’alter Christus che è il celebrante (non è il popolo, l’assemblea, che celebra, come erroneamente affermano i modernisti, ed il celebrante non è solo “colui che presiede la celebrazione”). Quindi il cd NOM è stato un grave errore di Montini, tra l’altro commesso in aperta mala fede.

Da tutto ciò deriva l’orgoglio di sentirsi  e dichiararsi apertamente cattolici, di   gridare forte e chiaro il nostro

NO al protestantesimo parificato al Cattolicesimo. NO al Cattolicesimo trasformato in una brutta imitazione del protestantesimo per compiacere i protestanti.
NO  alla simpatia ed all’apertura verso il comunismo, all’attuale cattocomunismo imperante nella gerarchia  e tra il clero.
NO all’ecumenismo, alla parificazione di tutte le religioni, considerate tutte valido strumento per la salvezza eterna, anche se limitato alle sole tre religioni monoteiste, al dialogo sterile e parolaio con i nemici di Cristo e della Chiesa (che debbono essere evangelizzati e convertiti, non intrattenuti con discorsi a vanvera).
NO all’apertura della Chiesa agli ideali massonici, quali il nuovo ordine mondiale (NWO), la religione unica mondiale (laica e antropocentrica, cioè atea), l’asservimento dei popoli ad oscure trame massoniche (il cd “Piano Kalergi”);

Il modernismo è un’eresia, un’illusione e un’utopia imposte con arroganza e disprezzo per la Verità Rivelata.

Prendendo spunto quindi dal banzai! del coraggioso e indomito  soldato giapponese, concludiamo dicendo:

Viva il Regno Sociale di Cristo !

Viva Cristo Re !


di Catholicus


http://www.unavox.it/ArtDiversi/DIV2853_Catholicus_Combattenti_degli_ultimi_tempi.html

EMILIA, PADOVA, ROMA: APPUNTAMENTI DI PREGHIERA STUDIO E PROTESTA DEI PROSSIMI GIORNI.


Cari amici di Stilum Curiae, ci sembra utile darvi conto di alcuni appuntamenti che avranno luogo nei prossimi giorni, e che certamente possono essere interessanti. Cominciamo dal corteo di Padova di sabato 9 marzo, per sostenere un’iniziativa referendaria di abrogazione della legge 194. E a questo proposito pubblichiamo il comunicato che in ha inviato l’avvocato Pietro Guerini, organizzatore della manifestazione.
CORTEO DI PADOVA NO194 DI SABATO 9-3-19 (CHE PARTIRA’ DA PIAZZALE STAZIONE) : QUALI SONO LE CONDIZIONI DELLA NOSTRA DEMOCRAZIA SE NON INTERVIENE IL MINISTRO DELL’INTERNO SALVINI?
Per sabato 9 marzo, alle ore 15, è fissato da mesi il nostro corteo per l’abrogazione referendaria della 194, già contestato da forze locali della sinistra radicale, in merito al quale è bene precisare che :
a) per la scelta del percorso, onde evitare il compimento di discriminazioni o favorire la loro individuazione e denuncia, ho optato per il medesimo tragitto, anche se in direzione opposta, rispetto a quello concesso per il Gay Pride del 30-6-2018;
b) i preavvisi previsti per legge sono stati dal sottoscritto inoltrati sin dal mese di novembre 2018;
c) la piazza prevista per la conclusione del corteo, Prato della Valle, risulta essere la seconda più grande d’Europa, il che implica che non possa essere esclusa la sua praticabilità ;
d) il nostro Comitato non si è mai reso protagonista di episodi contrari all’ordine pubblico e quindi mai nessuno potrà documentare diversamente;
e) ad abundantiam, non ci sono pretesti restrittivi di carattere politico, comunque assolutamente antidemocratici, quale potrebbe essere la presenza di Fn, impegnata a Roma in un memorial.
Ebbene, ieri pomeriggio (martedì 26 febbraio, pomeriggio n.d.r.) mi è stata notificata l’allegata ordinanza da parte del Questore di Padova con la quale tale percorso mi è stato negato con una copiosa serie di impedimenti e problematiche prospettate da questura e comune, ritenuti viceversa del tutto inesistenti per il Gay Pride di soli 8 mesi or sono.
E’ evidente il carattere discriminatorio del provvedimento in questione, come sono evidenti i due pesi e le due misure utilizzati nella circostanza.
L’evento si svolgerà ugualmente, stante il mutamento delle “caratteristiche indicate in premessa” come sono state definite, riportate nel mio preavviso inoltrato ieri sera alle 19,47, con partenza sempre alle 15 ma da piazzale Stazionecon percorso modificato in linea con le indicazioni della questura, che implicano tra l’altro a nostro discapito il mancato accesso nella piazza principale della città veneta e un percorso decisamente più breve e meno centrale.
Se non interviene il Ministro dell’Interno Salvini la situazione democratica nel nostro paese rimarrà molto delicata.
Ricordiamo che il questore di Milano lo scorso 13-10-18 ha addirittura negato il nostro corteo, giunto alla decima edizione senza incidenti, a motivo della presenza, in realtà costante anche in passato, tra i partecipanti degli esponenti di Forza Nuova, partito del tutto legittimo e regolarmente ammesso alle consultazioni elettorali.
Una situazione del genere può essere risolta solo a livello politico, gli strumenti a nostra disposizione come cittadini sono al riguardo sul piano sostanziale del tutto inadeguati ed inefficaci.
Avv. Pietro Guerini-Presidente nazionale Comitato NO194 ed omonima associazione (no194.org, no194@hotmail.it)
C’è evidentemente una sorta di pregiudizio da parte delle autorità, non solo locali ma anche di Pubblica Sicurezza nei confronti di certe tematiche e manifestazioni. E ha ragione l’avvocato Guerini a sottolinearlo, e a elevare la sua protesta contro queste limitazioni pretestuose e illegittime della libertà di espressione e manifestazione.

Oggi invece, sabato 2 marzo, gli amici del Family Day e di Fatti Sentire di Carpi sono chiamati a un Santo Rosario perché sia respinta la “Scalfarotto”  emiliano-romagnola.
“Proponiamo a tutti i nostri 2.700 lettori di unirsi spiritualmente in preghiera per chiedere a Maria Santissima di far fallire i propositi dei nemici della vita e della famiglia.
Per i bolognesi alle 21:15, adorazione e corona intera per la vita e la famiglia nella Basilica di San Domenico: 
«… offriremo al Signore e a Maria la nostra preghiera di riparazione per le ferite inferte alla creazione di Dio, alla vita, al matrimonio e alla famiglia»”.
Qui troverete la notizia relativa alla legge. 

Lunedì 4 marzo invece il Comitato Papa Pacelli e l’Associazione Pio XII promuovono un convegno dedicato a Eugenio Pacelli, papa Pio XII, intitolato “Un uomo nella tempesta”. Il convegno sarà presieduto dal cardinale Dominique Mamberti, Prefetto della Segnatura apostolica, e ne saranno relatori il dott. Alessandro Bellino e il prof. Matteo Luigi Napolitano. 
L’evento avrà luogo all’Istituto Maria Santissima Bambina, via Paolo VI 21, Roma.

Il 13 marzo inoltre alla Casa Bonus Pastor, via Aurelia 208, sotto l’egida di Fede, Scienza Coscienza avrà luogo un convegno, organizzato da Fede, Scienza e Coscienza, sull’utilizzo di feti abortiti per la preparazione farmaceutica. L’evento, che vedrà la partecipazione straordinaria del card. Raymond Leo Burke, s svolgerà alla Casa Bonus Pastor, Via Aurelia 208, non lontano dalle mura vaticane.  Parleranno diversi esperti, fra cui la dott.ssa Debi Vinnegde, il prof. Stefano Montanari, Cristiano Lugli, il dott. Roberto Dal Bosco e la dott.ssa Martina Collotta.
Marco Tosatti

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