ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

domenica 19 maggio 2019

Spetterà ai laici salvare la Chiesa?

Salvini disprezzato da Spadaro (ce lo aspettavamo), e poi Di Maio e compagnia bella....


https://www.huffingtonpost.it/entry/p... La Madonna in una sua apparizione l'aveva detto: spetterà ai laici salvare la Chiesa che verrà tradita dai sacerdoti.
A la Salette disse: Roma perderà la fede. A Edson Glauber disse che San Pietro ha consegnato le chiavi a Gesù dopo l'elezione di Bergoglio. Sono tutte falsità? Non so, ma da ciò che si vede e si sente, non mi è difficile credere a ciò che la Madonna, sia nelle apparizioni approvate e non, Lei dice. Ma d'altronde quando la predicazione vera viene a mancare, che il peccato mortale non è più denunciato per "rispetto" di chi lo commette, e ci si affida totalmente ai migranti e alla politica dei potenti, il popolo di Dio, che crede ancora ai Suoi interventi, vede come segno positivo tutto ciò. Mamma mia ne hanno combinate così tante in questi anni che la fiducia per la gerarchia vaticana e d'intorni, ora come ora è venuta a mancare, anzi hanno persino il potere di provocare nausea.

Enzina Pasquali Pubblicato il 19 mag 2019
https://www.youtube.com/watch?v=bzjYFUhxpwk



Due chiacchiere con Enzo Bianchi e company....

Enzina Pasquali Pubblicato il 19 mag 2019

Marcia per la Vita: pro-life all’attacco

(di Mauro Faverzani) IX edizione della Marcia per la Vita: da nove anni il popolo pro-life scende nelle strade del centro di Roma per manifestare il proprio sì alla vita senza condizioni ed il proprio no all’aborto, all’eutanasia, alla fecondazione assistita, all’eugenetica ed a tutte le altre forme di attentato alla vita umana, bene prezioso e principio non negoziabile. Ai nove anni dell’evento, che richiama decine di migliaia di persone da tutta Italia e dal mondo, fanno da tragico contraltare i 41 anni dall’introduzione nel nostro Paese della legge sull’aborto.
L’intera manifestazione è stata proposta in diretta e ritrasmessa in tutto il mondo dalla più importante emittente cattolica statunitense, Ewtn.
Ad aprire la Marcia sono stati gli interventi promossi dagli Universitari per la Vita, presieduta da Chiara Chiessi, che ha fornito le motivazioni, per le quali è importante aderire all’evento, tra le quali la possibilità di assicurare un «futuro ai nostri figli ed ai figli dei nostri figli»; Fabio Fuiano ha poi elencato le tragiche cifre dell’aborto, un orrore di dimensioni ormai colossali. Uno studio del 2016, realizzato dall’Oms, ha stimato in circa 56 milioni gli aborti praticati ogni anno, dati che, ovviamente, non tengono conto delle morti provocate dalla cosiddetta «contraccezione d’emergenza» e dalla distruzione degli embrioni, provocata dalla fecondazione assistita.
Il corteo, più imponente degli anni scorsi, è partito alle ore 14 da piazza della Repubblica e si è snodato, tra striscioni e slogan, canti e S. Rosario, occupando, dalla testa alla coda, l’intera via Cavour fino a via dei Fori Imperiali, per poi giungere sino alla chiesa della Madonna di Loreto a piazza Venezia, dove si sono svolti gli interventi conclusivi.
Due eminenti personalità ecclesiastiche hanno sfilato dietro lo striscione della Marcia, i cardinali Raymond Leo Burke e Willem Jacobus Eijk; con loro c’era mons. Luigi Negri, Arcivescovo emerito di Ferrara-Comacchio.  Tra i presenti, Gianna ed Emanuela Molla, figlie di Santa Gianna Beretta Molla, donne di spicco del mondo pro-life Costanza Miriano, Raffaella Frullone e Silvana de Mari. Tra gli altri, il sen. Simone Pillon, la senatrice Isabella Rauti e molti esponenti dell’associazionismo cattolico.
Hanno sfilato quindi i dirigenti delle associazioni pro-life internazionali, come la Manif pour tous francese, Droit de Naître, Pro Malta ChristianaFundacia Metych StópekDerecho de VivirBewegung für das Leben. Delegazioni sono giunte da tutto il mondo, in particolare da Francia, Spagna, Germania, Polonia, Romania, Estonia, Olanda, Croazia, Canada, Stati Uniti, Brasile, Argentina e Nuova Zelanda.
E poi giovani, famiglie, parrocchie (sia romane che di altre città italiane), esponenti di tanti istituti religiosi, sacerdoti (molti più delle precedenti edizioni), seminaristi, gruppi ed associazioni, tra cui la Famiglia Religiosa del Verbo Incarnato, gli Universitari per la Vita, la Pontificia Università San Tommaso d’Aquino, il Comitato Verità e Vita, le Voci del Verbo, l’associazione Pro Vita e FamigliaComitato Famiglia e Vita di Modena, La Luce di CristoAccoglienza della VitaOra et Labora in difesa della Vita – che ha organizzato i 40 giorni di preghiera per la Vita, che hanno preceduto la Marcia -, Generazione Voglio VivereSentinelle Vesuviane, la Comunione Tradizionale, Comitato Beato Miguel Agostin Pro di Varese, Comitato Il Faro di Modena, la Fondazione Lepanto, l’associazione Famiglia Domani, il Movimento dell’Amore familiare, la Vigna di RacheleTradizione Famiglia e ProprietàMovimento con Cristo per la VitaMovimento Mariano Regina dell’AmoreAssociazione Italiana Ginecologi e Ostetrici CattoliciAssociazione Farmacisti Cattolici, Vita Umana Internazionale, Il Popolo della Vita, Federvita Piemonte, il Movimento per la Vita Veneto, il Movimento per la Vita di Bolzano, Generazione Famiglia di Genova, Famiglia Piccola Chiesa, il Centro Vita e Famiglia Santa Maria delle Vergini, la Parrocchia Santissima Trinità dei Pellegrini di Roma, Bergamo Pro Life, numerosi Centri di Aiuto alla Vita, alcune scuole cattoliche e parentali come la Scuola San Pancrazio della Fraternità San Pio X. L’Ordine di Malta, come ogni anno, ha assicurato l’assistenza medica con la sua équipe, con i volontari del Cisom e con la sua ambulanza.
Immancabile anche il gioioso Trenino della Vita, carico di bimbi e di mamme. Giunto a piazza Venezia, l’imponente corteo si è raccolto attorno al grande palco della Marcia, per ascoltare le testimonianze proposte.
Per primo ha preso la parola il magistrato Giacomo Rocchi, consigliere della Corte Suprema di Cassazione, che ha evidenziato come «dieci anni dopo il caso di Eluana Englaro, l’odio verso i soggetti deboli si è scatenato in tutto il mondo». Sulle cosiddette «Dichiarazioni Anticipate di Trattamento» e sull’introduzione dell’eutanasia nel nostro Paese si è appellato al Parlamento, affinché rifiuti le pressioni della Corte Costituzionale.
Poi è intervenuto un parroco romano, Padre Pasquale Albisinni, titolare della chiesa di S. Annibale Maria di Francia, che ha ricordato come la domanda, posta da Dio a Caino, «Dov’è tuo fratello?», verrà da Lui rivolta anche a ciascuno di noi, per chiederci dove siano i milioni e milioni di bambini uccisi nel grembo materno.
È stata quindi la volta di Michelle Kaufmann, che ha parlato a nome della Marcia per la Vita della Nuova Zelanda, per incoraggiare il popolo pro-life di Roma: «Oggi – ha detto – siete una luce di speranza e di gioia, di guarigione e di pace per tutti quelli che soffrono. Oggi siete una voce per quei bambini preziosi. Grazie!!». In Nuova Zelanda, nel dicembre 2017 è stato tristemente celebrato il 40° anniversario dell’approvazione della legge sull’aborto. Da allora, «più di mezzo milione di bambini non nati non saprà mai cosa si provi ad essere tenuti tra le braccia della propria madre».
È intervenuto subito dopo Alejandro Geyer della Marcia per la Vita argentina, che ha ricordato come lo scorso anno nel suo Paese l’aborto sia stato sconfitto al Senato, sia pure per soli 8 voti, ma si debba sempre vigilare: «Qualcosa sta cambiando – ha detto – Per questo adesso possiamo cambiare la legge anche in Italia! Con la preghiera, la penitenza, con iniziative come la Marcia, cui ognuno di noi si deve impegnare a portare altri tre amici».
È stato di seguito proposto un video di mons. Antonio Suetta, Vescovo di Sanremo-Ventimiglia, che, impossibilitato ad esser presente fisicamente alla Marcia, ha esortato comunque alla testimonianza, ricordando come la vita debba «essere considerata sacra e inviolabile da parte di tutti»: «Oggi più che mai è necessario coraggio, franchezza, generosità ed apertura per affrontare temi come questi, che da una parte sono preziosi, indispensabili, irrinunciabili per salvaguardare la dignità della vita e, d’altra parte, sono sempre più costretti ed occultati dal pensiero dominante, che vorrebbe far passare alcuni gravi crimini verso la vita, come ad esempio l’aborto, l’eutanasia e tante manipolazioni come diritti dei singoli o addirittura come conquiste di civiltà; invece, sono delitti gravissimi, abominevoli contro la vita e contro l’uomo, e un cristiano, un uomo di buona volontà non dovrebbe mai perdere la consapevolezza ed il coraggio di denunciare tutto questo».
In un altro video, l’attore Eduardo Verastegui, protagonista di pellicole importanti come quella pro-life Bella e la celebre Cristiada, si è detto «entusiasta» delle tante persone scese in piazza, per difendere la vita «in ogni momento, dall’inizio alla fine. Come produttore di film utilizzo l’arte ed il cinema per celebrare la vita e voi potete fare lo stesso. Non importa chi tu sia, tu sei un essere umano e, se metti in pratica la “regola d’oro” – fai agli altri ciò che vuoi sia fatto a te – riusciremo a trasformare questa bellissima missione in un movimento globale per salvare e celebrare la vita in tutto il mondo».
Virginia Coda Nunziante, presidente della Marcia per la Vita, ha concluso i lavori, evidenziando la crescita della «consapevolezza di combattere una grande battaglia morale e civile,la determinazione a non retrocedere, a non accettare compromessi, perché non sono possibili compromessi sulla vita umana innocente». In Argentina si è sviluppato un grande movimento contro l’aborto, in Brasile il governo ha bloccato tutte le richieste di legalizzazione dell’aborto, negli Stati Uniti è appena stata approvata in Alabama una legge fortemente restrittiva, che vieta quasi completamente l’aborto. Ed altri Stati stanno andando nella stessa direzione: «Ciò dimostra che il processo storico non è irreversibile, perché la storia è fatta dalla libera volontà degli uomini e dall’intervento di Dio. Noi dobbiamo desiderare una società che rispetti la legge naturale e divina e dobbiamo amare una società che riconosca la regalità sociale di Cristo, perché questo è il fine ultimo della nostra azione. L’aborto calpesta la legge divina e naturale. Come immaginare che possa mancare l’aiuto di Dio a chi generosamente si impegna per difendere la vita, materiale e spirituale, che è il primo bene che Dio ci ha donato, quello da cui tutti gli altri beni dipendono? Noi abbiamo un’immensa fiducia nell’esito vittorioso della nostra battaglia. Costituiamo un’unica grande famiglia e respingiamo ogni tentativo di dividerci e di frammentarci, nella convinzione che l’unione attorno alla verità costituisce una forza irresistibile: la forza del bene che avanza e che nulla e nessuno potrà fermare».
Il corteo si è quindi disciolto, dandosi però già sin d’ora appuntamento all’anno prossimo: la Marcia per la Vita, il più significativo evento pro-life promosso a livello nazionale per dire un chiaro e fermo no all’aborto, è già fissata in agenda per il 23 maggio 2020, sempre a Roma.
Per la prima volta quest’anno la Marcia per la Vita di Roma è stata preceduta e seguita da due importanti iniziative internazionali, rispettivamente il Rome Life Forum, svoltosi presso la Pontificia Università S. Tommaso d’Aquino sul tema «Città dell’uomo versus Città di Dio – Ordine mondiale globale versus Cristianità», e poi il secondo convegno organizzato dalla John Paul II Academy for Human Life and Family sul tema «La “morte cerebrale” un’invenzione medico-legale: evidenze scientifiche e filosofiche».
Quel che è certo è che ormai la Marcia per la Vita di Roma rappresenta un riferimento imprescindibile nella battaglia per la vita, un riferimento che non si può ignorare, né si può fare a meno di parlarne.
La Buona Battaglia per la Vita non si ferma, ma procede inarrestabile. I pro-life in Italia sono all’attacco.



4 commenti:

  1. Salvini non ha il "monopolio"di Maria Santissima:lui,come uomo,come politico,come italiano,ha semplicemente consacrato l'Italia e l'Europa tutta al Cuore Immacolato di Maria.E'un gesto semplice che può fare chiunque,ma che richiede da parte di chi lo fa la fede in Colei a cui ci si consacra:la Madonna non si fa abbindolare dalle semplici parole ma guarda ai cuori;quindi coraggio!!Lo facciano anche gli altri leader politici: Mattarella(si dice che in passato fosse democristiano), Berlusconi,Meloni,Dimaio,Zingaretti(montalbano sogno!!!)Fratoiani(ha già il fra davanti)Renzi,Bonino(sarebbe divertente vedere una seguace di satana consacrarsi a Maria)Casini(altro grande ex cristiano)tutto il parlamento e le due camere!!
    Andiamo oltre Tevere:ATTENDIAMO CON DISUMANA PAZIENZA tale consacrazione da parte del vescovo di Roma(come ama definirsi)monsignor Bergoglio(in arte papa Francesco I,e speriamo anche ultimo)tutti i cardinali che lo hanno eletto,tutta la conferenza episcopale italiana,a partire dal presidente al segretario,nonchè tutti i vescovi,i parroci,i secolari,i consacrati/e e tutti i fedeli,novus-vetus ordo, sedevacantisti, devoti a Benedetto XVI,che lo considerano l'unico vero papa esistente( come chi scrive),chi crede a Medjiugorie,chi non ci crede,chi è un convertito,e chi ancora non ha iniziato questo cammino...FACCIAMO PROPRIO TUTTI QUESTO ATTO DI CONSACRAZIONE AL CUORE IMMACOLATO DI MARIA:sono certo che immediatamente non darà più fastidio il fatto che lo abbia fatto "anche"Salvini(nemmeno alle suore di ogni ordine religioso)!

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  2. Ma diamoci una svegliata, per favore!

    Il gesto di Salvini è pura recitazione da campagna elettorale.

    Ho votato Salvini.

    Lo voterò ancora, se servira a contrastare la sinistra e i massoni infami.


    Ma dopo la sua pubblica e oscena dichiarazione a sostegno della stramaledetta legge sull'aborto, non lo supporterò più.
    Sarà solo, per il momento, "il male minore".


    Il suo affidamento al Cuore Immacolato non ha più valore di quello che farebbe un qualsiasi cittadino comune, con idee anticristiane come quella de "la 194 non si tocca"!

    Ha fatto l'affidamento specificando "io personalmente":
    Quindi non l'ha fatto in qualità di ministro, di governante.
    Questa è una differenza DETERMINANTE quando si consacra una nazione!

    La sua incoerenza di "mariano da comizio" e abortista dichiarato, svela il resto, quanto all'effetto che possa avere il suo affidamento "a titolo personale".


    Cari fratelli nella Fede, votiamo Salvini (al momento attuale) ma non fatevi illusioni

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  3. Caro Gialuigi,consacrarsi al Cuore Immacolato di Maria non vuol dire aver fiducia che Salvini sia il santo che ripristinerà la Fede sulla terra!
    Vuol proprio dire il contrario:che, come cristiano,non ci si può più aspettare nulla di buono degli uomini e che si deve fare totale affidamento a Colei che ha chiesto e che chiede tuttoggi di consacrarsi al Suo Cuore per salvare la Fede(ovviamente in Cristo come Unico Salvatore e non in un dio generico)sulla terra:se gli italiani fossero stati veramente cristiani e mi permetta avessero fatto tale atto al tempo dei referendum,oggi in Italia non avremmo leggi favorevoli a divorzio,aborto,coppie di fatto,sul fine vita,sui gender,sui matrimoni tra omosessuali e così via.Non è stato Salvini a permettere la strage degli innocenti ma tutti quei cattolici ben pensanti che la domenica 17 maggio 1978, prima sono andati a messa e poi con disinvoltura si sono precipitati a votare sì' all'omicidio di stato:se si votasse oggi la stragrande maggioranza di italiani voterebbe sempre sì!!E mi permetta un'ultima considerazione:se qualcuno avesse ancora dei dubbi,o se qualcuno si ponesse ancora la fatidica domanda"come mai Dio ha permesso che il soglio pontificio fosse occupato da un eretico-apostata"la risposta è molto semplice:è il "papa"che si merita questa generazione malva
    gia e perversa.Vada pure sereno a votare chi vuole per l'europee,ma non si faccia lei delle illusioni:questa generazione passerà,ma alla fine il Cuore Immacolato di Maria trionterà(con o senza Salvini)

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  4. Caro innominato,

    Cerco di sintetizzare al massimo il concetto:

    Se la consacrazione di una nazione fosse fatta da un governante (o dal Papa validamente eletto), in forma pubblica e solenne, Avrebbe un effetto prodigioso a prescindere dall'indegnitá del popolo, che anzi ne uscirebbe convertito, come nostra Signora di Fatima diede chiaramente ad intendere.


    Quindi tutti i fratelli che si entusiasmano per l'affidamento meramente comiziale di salvini, fatto a titolo personale, non in veste di ministro, sono degli illusi.


    Quanto a noi che non abbiamo autorità nè civile, nè ecclesiale sulla nostra Patria, per avere effetti apprezzabili, dovremmo consacrare il Paese a milioni, come i rosari di massa dei polacchi.


    E quanto al voto: in mancanza di un candidato realmente cristiano, è nostro dovere votare il male minore, per non permettere colpevolmente (da ignavi o giansenisti) il ritorno del male molto peggiore (la sinistra).


    Tutto qui

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