ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

martedì 20 agosto 2019

Chi scommetteva sulla tempistica?

Morra: "Salvini col rosario ha mandato messaggio per 'ndrangheta"

Il pentastellato Nicola Morra attacca Matteo Salvini: "Ostentare un rosario, votarsi alla Madonna dove c'è il santuario in cui la 'ndrangheta ha deciso di votarsi, significa mandare messaggi in codice ai mafiosi"

"Salvini ha preso per i fondelli il Parlamento e un ministro della Repubblica non può prendere per i fondelli il Parlamento e i cittadini".
Così il senatore pentastellato Nicola Morra ha attaccato il ministro dell'Interno nel corso del suo intervento a Palazzo Madama.
Secondo Morra, uno dei grillini più critici per l'alleanza con la Lega, ha ricordato a Matteo Salvini che non si possono chiedere "pieni poteri" in quanto la sovranità, in base alla Costituzione"appartiene al popolo". Ma l'attacco più veemente, il presidente della commissione Antimafia in Senato, lo ha riservato per quanto riguarda l'uso e l'abuso del rosario, dato che "la laicità dello stato è un valore indiscutibile" per qualsiasi uomo politico. E, poi, ha attaccato Salvini "che l'8 agosto ha fatto sapere urbi et orbi, dando la benedizione del Papeete che bisognava interrompere l'esperienza di governo" e, poco dopo, è partito per la Calabria dove ha ostentato un rosario."Ostentare un rosario, votarsi alla Madonna dove c'è il santuario in cui la 'ndrangheta ha deciso di votarsi, significa mandare messaggi in codice che uomini di stato debbono combattere e non favorire. Ma sicuramente è stato per ignoranza e non per intenzione", ha chiosato Morra.
La replica di Salvini non si è fatta attendere:"Il senatore Morra, ha detto che il rosario in Calabria è un omaggio alla 'ndrangheta. Io rifacendomi a Maria e al buon Dio, secondo Morra, ho mandato un messaggio alla ndrangheta. Ma vi rendete conto? Ora in Calabria non si può pregare la Madonna. Alla faccia della libertà".

http://www.ilgiornale.it/news/politica/morra-salvini-col-rosario-ha-mandato-messaggio-all-1741944.html

I pm sequestrano la Open Arms e fanno sbarcare tutti i migranti

Col sequestro di Open Arms arriva l'assist dei pm all'ong: tutti i migranti a terra a Lampedusa


Adesso arriva l'assist dei pm a Open Arms. La procura di Agrigento ha disposto il sequestro della nave.
E questa scelta, da parte della procura implica lo sbarco di tutti i migranti a bordo. Dunque le toghe, dopo aver agevolato il ritorno in mare delle ong con i dissequestri delle navi, adesso danno una mano a Open Arms con un sequestro. Una situazione paradossale che però porterà allo sbarco di tutti i migranti a Lampedusa. La mossa della procura è arrivata proprio nel giorno in cui la Spagna ha annunciato l'invio di una nave militare per dare assistenza ai migranti e per procedere al trasbordo per poi dirigersi verso un porto iberico.
E sul caso Open Arms, subito dopo il dibattito parlamentare sulla crisi di governo, è tornato a parlare il ministro degli Interni, Matteo Salvini: "Molto probabilmente mi arriverà un’altra denuncia perchè la procura di Agrigento ha aperto un fascicolo per abuso di ufficio contro ignoti", ha affermato il titolare del Viminale. Insomma adesso lo scenario si complica. I migranti sbarcheranno a Lampedusa e molto probabilmente si aprirà un altro braccio di ferro tra il ministero degli Interni e la procura di Agrigento. Questa mattina il pm Patronaggio è salito a bordo della nave per una ispezione. Con questo sequestro dunque viene messa la parola fine all'ipotesi di uno sbarco in Spagna. Madrid si è svegliata in ritardo e ha indicato un porto sicuro per l'ong ben 17 giorni dopo il salvataggio dei migranti. Intanto dalla Francia proprio nelle ultime ore era arrivata la richiesta di uno sbraco immediato con le parole del ministro degli Interni, Cazeneuve. Parigi, insieme a Berlino, ha dato la sua disponibilità ad ospitare alcuni dei migranti salvati da Open Arms. Intanto Salvini, impegnato anche sul fronte della crisi, sottolinea come possa cambiare la musica con un nuovo governo dell'inciucio tra Cinque Stelle e Pd: "Qualcuno nel nome del governo dell'inciucio vuole riaprire i porti ma finchè campo io difenderò la sovranità del mio paese e quindi sono corso dal Senato al Viminale. Rischio altra denuncia per abuso d'ufficio perchè avrei dovuto far sbarcare immigrati di questa Ong spagnola".
I (veri) responsabili della fine del governo Conte
LP_7976867Un anno e rotti. Non è durato tanto l’esperimento gialloverde, nato da una pessima legge elettorale e da un contratto di governo che sin dall’inizio era difficile vedersi realizzato fino alla fine. E così, dopo cinque settimane di duri scontri, il premier Giuseppe Conte ha risposto alla sfiducia presentata dalla Lega dimettendosi. Nel farlo ha addossato tutte le colpe a Matteo Salvini accusandolo di aver “inseguito interessi personali”.
Che Salvini abbia sempre tirato dritto, perseguendo gli interessi del proprio elettorato, è fuor di dubbio. In alcuni casi si è anche visto costretto a cedere su temi che ai propri sostenitori proprio non andavano giù. Lo ha fatto, ovviamente, in virtù di quel contratto sottoscritto con l’alleato Luigi Di Maio. A ben guardare il film di questo ultimo anno, segnato da continui alti e bassi, i veri responsabili della fine del governo Conte vanno ricercati altrove. È vero che la sfiducia è stata presentata dal Carroccio. Ma gli uomini di Salvini hanno reagito allo strappo dei grillini sulla Tav. Quando i Cinque Stelle hanno votato contro, in spregio alle stesse direttive di Conte, il ministro dell’Interno ha colto la palla al balzo e ha rotto. Per molti è stato un azzardo che non porterà a elezioni ma a una nuova maggioranza giallorossa. Persino Giancarlo Giorgetti ha preso le distanze da questa fuga in avanti. In realtà tutto era già evaporato ancor prima che la sfiducia venisse presentata. Tanto che Steve Bannon aveva detto in tempi non sospetti che anche i matrimoni finiscono.
Le colpe, dunque. A mio avviso vanno cercate tra chi oggi sbraita a più non posso. Di Maio è colpevole di non aver mai tenuto i suoi: sebbene alla fine abbiano sempre votato tutti i decreti del governo (anche i più invisi come le due versioni del dl Sicurezza), i grillini non hanno mai mancato di accalcarsi sui giornali per attaccare l’alleato. Dichiarazione sguaiate non hanno fatto altro che alzare la tensione senza produrre risultati. Non solo. I continui “no” dei pentastellati in Consiglio dei ministri e in parlamento hanno bloccato riforme importanti come l’autonomia e messo a rischio investimenti consistenti che dovrebbero contribuire allo sviluppo del Paese. Più volte il ministro Danilo Toninelli ha pericolosamente ammiccato ai No Tav e ai movimenti contrari a qualsiasi infrastruttura. E, se Conte non si fosse dimesso oggi, Alfonso Bonafede avrebbe portato avanti a testa bassa una riforma manettara della giustizia.
La litigiosità nel governo non è stata alimentata soltanto dagli uomini di Di Maio ma anche dai ministri da lui scelti. Una su tutti la titolare della Difesa, Elisabetta Trenta, che ha più volte preso le distanze dalle scelte del Viminale creando all’estero una dicotomia che ha indebolito il Paese. Lo stesso dicasi per Giovanni Tria che, facendo sponda con Bruxelles, ha a più riprese messo i bastoni tra le ruote al taglio delle tasse chiesto dalla Lega.
Lo stesso Conte non può chiamarsi fuori. Lui, che si è sempre definito l’avvocato del popolo, è finito per fare l’avvocato dei Cinque Stelle. Non poteva che concludersi così, questo matrimonio tra partner tanto diversi. Ora però il premier uscente spera in Sergio Mattarella affinché non porti il Paese alle urne e unisca il Movimento 5 Stelle e il Partito democratico in seconde nozze. Un matrimonio riparatore che farebbe solo il male dell’Italia.


2 commenti:

  1. Domani mattina ore 11,00 su radio domina nostra Don Minutella dirà un rosario per Matteo Salvini,per il coraggio che ha dimostrato in senato oggi nel difendere i valori cristiani;a chi ha a cuore il proprio futuro e quello dei propri figli e nipoti si unisca a tale preghiera di intercessione a Maria Santissima perchè lo sostenga in questa battaglia apocalittica:ATTENZIONE,NON E' IN BALLO IL FUTURO DEL MINISTRO DAL PUNTO DI VISTA POLITICO,MA QUELLO DEGLI ITALIANI!!!A CHI NON SE NE FOSSE ANCORA L'ITALIA E' IN GUERRA,UNA COMMERCIALE VOLUTA DALLA GERMANIA CHE STA DISTRUGGENDO TUTTE LE NOSTRE INDUSTRIE,UNA MORALE VOLUTA DA BERGOGLIO & CO.CHE CI STA TRASFORMANDO IN PROTESTANTI E L'ALTRA UNA VERA PROPRIA GUERRA DI INVASIONE DI FALSI PROFUGHI VOLUTA DALLA MASSONERIA MONDIALE PER SOSTITUIRE LA POPOLAZIONE ITALIANA CON QUELLA SUBSAHARIANA E NON PREVALENTEMENTE MUSSULMANA!!!!










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  2. Nella parte finale, prima del prevalentemente,manca una virgola:faccio ammenda e leggetela anche se non c'è.La frase va letta quindi POPOLAZIONE ITALIANA CON QUELLA SUSAHARIANA E NON,PREVALENTEMENTE MUSSULMANA

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