NOBILE E IL PASTROCCHIO GIALLOROSSO. PER I VESCOVI, GRILLO E CIRINNÀ SANTI SUBITO…
Credo che anche ad Agostino Nobile l’indecente pagliacciata che si sta giocando nel chiuso dei Palazzi, e che avrà probabilmente il suo ignobile felice epilogo con l’indecoroso benestare del Palazzo più in alto, stia facendo venire la mosca al naso. E ben a ragione: di rado nella storia di questo travagliato Paese abbiamo assistito a giri di valzer così inverecondi, alle spalle e sulla pelle della volontà – espressa e chiara – dei cittadini. Ma gli interessi sono talvolta, e fino a un certo punto più forti delle circostanze, e Salvini con il blocco del traffico dei nuovi schiavi di interessi sacri e profani ne ha toccati tanti, troppi…Così i preti sembra che vedano con favore l’ipotesi di un governo dai valori più anti cristiani che non si può. E Nobile gliene dice quattro, a questi impudichi Professionisti di Dio.
Cirinnà, piddini e grillini, santi subito
Lo scorso giugno il quotidiano dei vescovi pubblicizza il libro dell’autore giordano Gazi Bin Muhammad “Guida all’islam per persone pensanti. L’essenza dell’islam in 12 versetti del Corano” Come si può immaginare, quel “persone pensanti” significa che tutti coloro che considerano l’islam, diciamo, non pacifico, non sono intelligenti.
Se poi il Corano, Maometto e 1600 anni di storia dimostrano il contrario, tanto peggio per il Corano, Maometto e la storia.
Attraverso i giornali cosiddetti cattolici sappiamo che la maggioranza dei cardinali è compatta nel sostenere la “comunione” Pd-M5s.
Il gesuita Antonio Spadaro, come sappiamo, benedice l’esecutivo giallorosso.
Un altro gesuita, Bartolomeo Sorge, già direttore de La Civiltà Cattolica, con la delicatezza di un cherubino, ha scritto che “la mafia e Salvini comandano con la paura e l’ odio, fingendosi religiosi”.
In una intervista pubblicata sul quotidiano La Stampa, un cardinale (anonimo, perché, dicono, la Chiesa non deve mettere il naso nella politica) afferma: “Vedere Salvini vincere ci farebbe male, sebbene si proclami difensore dei valori cristiani. […]”.
“Su certi argomenti ha ragione (bontà sua) però non interpreta il pensiero di un cristiano vero”.
Continuando: “La sua battaglia affinché i genitori si chiamino papà e mamma e non 1 e 2, la sua voce grossa in Europa su temi a noi cari: tutto questo ci sta bene, ma non possiamo accettare che costringa in mare decine di disperati. Non si può tollerare il clima di istigazione all’odio e al razzismo, e anche di volgarità, che il “salvinismo” ha sdoganato”.
In soldoni: prima i musulmani. Evidentemente l’anonimo sant’uomo ignora che il responsabile immigrati della Lega è Toni Iwobi, un africano che ha studiato in Italia, inserito legalmente e dignitosamente nella società.
Per quanto riguarda l’immigrazione – forse è solo una diceria – sembra che anche i gatti siano a conoscenza del business di schiavisti sostenuti da Bruxelles. Addirittura, i seminatori di odio sovranisti, diffondono false notizie. Secondo i salviniani i nostri benemeriti padri e madri di Bruxelles mirano all’islamizzazione dell’Europa.
Follia! Falsa anche la notizia apparsa sul rapporto del sito tedesco Kronen Zeitung https://www.krone.at/1981360 secondo il quale il 25,5% della popolazione tedesca è costituita da nuovi immigrati, mentre quello dei bambini raggiunge un significativo 42%. Oggettivamente, esistono validi motivi che spingono il Vaticano a sostenere un governo giallorosso. Il programma del PD e del M5stelle si fonda su alcuni valori cristiani irrinunciabili (che noi ci siamo persi), scaturiti dalle sante menti di Agostino d’Ippona e dell’Angelico: aborto libero, eliminazione dell’obiezione di coscienza, eutanasia, eugenetica, fecondazione eterologa, ideologia gender nelle scuole, matrimonio tra persone dello stesso sesso e libertà di adozioni, utero in affitto, divorzio lampo, immigrazione irregolare di giovani musulmani pagati dai contribuenti. Per non farsi mancare nulla i deputati grillini presenti a Montecitorio nel settembre 2013 manifestano l’amore per la dottrina dei papi bimillenari attraverso il bacio gay, omo e saffico.
Beppe Grillo, in odore di santità, nell’aprile 2016 dà la “comunione” con grilli-ostia ai fedeli del Movimento.
Il PD non è da meno, basti ricordare i missionari che aiutano con zelo apostolico i bambini del Forteto e di Bibbiano, senza dimenticare il famoso “Dio, patria, famiglia che vita de merda!” della beata (tra i gay) Cirinnà da Roma.
Vuoi mettere col mafiosetto aizza popoli della Lega che si ostina a promuovere un tipo di famiglia anacronistica, chiude i porti ai musulmani e, invece di mostrare nelle piazze italiane una bella mezzaluna, ostenta un retrivo rosario.
Agostino Nobile
Marco Tosatti
Le cronache di queste ore parlano di un accordo vicinissimo fra il Pd e il Movimento Cinque Stelle con l’incontro, svoltosi oggi, tra le delegazioni dei due partiti. Da una parte il premier Giuseppe Conte e il vicepremier e leader 5 Stelle Luigi Di Maio, dall’altra il segretario dem Nicola Zingaretti e il suo vice Andrea Orlando. Sul tavolo, la trattativa per la formazione del nuovo governo del ribaltone.
Se tale accordo dovesse – come sembra – concretizzarsi, si tratterebbe di una vittoria delle stesse élite che avevano osteggiato l’esperimento – per molti versi contraddittori del controverso – del governo “giallo-verde”. Dalla ribellione di un governo senza dubbio anomalo e non privo di criticità a un esecutivo che perderebbe di vista ogni approccio realistico nei confronti dei partner europei per suonare la fanfara europeista- il tutto mentre Emmanuel Macron tenta di approfittare della crisi della Germania per diventare protagonista.
Pd-Cinque Stelle, accordo vicino
Il presidente francese, anche se gli euro-ottimisti non lo ammetteranno mai, rappresenta un Paese che ha interessi geopolitici molto diversi dai nostri, a cominciare dalla Libia, e con il nuovo governo filo-europeista formato da Movimento Cinque Stelle e Partito Democratico avrebbe la strada ulteriormente spianata più di quanto non l’avesse fino ad ora. I Cinque Stelle, dopo aver incarnato per diversi mesi le sembianze di un partito “anti-establishment”, andrebbe a formare un governo con i rappresentanti di quella politica che fino ad oggi avevano osteggiato in tutti i modi: un paradosso per chi prometteva di aprire metaforicamente il Parlamento come una scatoletta di tonno.
Cinque Stelle: così si piegano alle élite
Ma la mancanza di cultura e storia politica saranno fatali per un Movimento che sembra mutare le proprie sembianze a seconda delle circostanze e l’accordo con il Pd è più che un azzardo: se dovesse fallire anche questo tentativo di governo “giallo-rosso”, la disfatta sarebbe pressoché totale. Perché se a Matteo Salvini possiamo imputare tutte le colpe che volete nell’aver fatto cadere la coalizione “giallo-verde”, nulla ha obbligato i Cinque Stelle a resuscitare i democratici coni n testa Matteo Renzi, vero protagonista di queste ore.
Pur legittimo sotto il profilo giuridico-costituzionale, il governo “giallo-rosso” è la vittoria delle élite, un esecutivo minoritario nel Paese e ostile agli umori della maggioranza della popolazione, che vorrebbe ben altro, piegato sulle volontà del direttorio franco-tedesco e di Bruxelles. Poiché piace alle élite, l’Europa si dimostrerà da subito più clemente sui conti pubblici e magari sull’immigrazione: ma sarà come prendere un’aspirina mentre il corpo è assediato dal cancro.
di Roberto Vivaldelli
Fonte: Oltre la Linea
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