Dall’altare di Aparecida, Mons. Orlando Brandes attacca i tradizionalisti e la destra
Nella omelia della Messa solenne in onore della Patrona del Brasile, l’arcivescovo di Aparecida, Mons. Orlando Brandes, non ha risparmiato parole per attaccare i tradizionalisti e la destra, paragonandoli al drago che, nella lettura della Messa del giorno, è presentato come “il serpente primitivo, il diavolo o Satana”.
Queste le parole dell’arcivescovo:
«Abbiamo il drago del tradizionalismo. La destra è violenta, è ingiusta e sta fucilando il Papa, il Sinodo, il Concilio Vaticano Secondo.Sembra che non vogliamo la vita, il Concilio Vaticano Secondo, il Vangelo, perché nessuno dubita che questa sia la grande ragione del Sinodo, del Concilio, di questo santuario».
Mons. Brandes non riesce a dissimulare l’odio per i cattolici tradizionali e al tempo stesso strappa le vesti del conformismo nei confronti del capo, indossate in massa dai vescovi del Brasile. Ed è meglio che sia così!
Viva Nostra Signora Aparecida, che ancora una volta ha fatto cadere a terra in campo nazionale la maschera di questa sinistra!
Viva Nostra Signora Aparecida, perché ha voluto dimostrare che costoro si sentono fucilati dai laici del paese, che non stanno nascondendo la loro indignazione per questo Sinodo eretico e scismatico.
Costoro sono disperati! Ai vecchi tempi, disprezzavano il popolo fedele. Ora non possono più farlo, e si infuriano come demoni imbestialiti, perché hanno perso la loro egemonia e sono demoralizzati di fronte all’opinione pubblica.
Nessuno crede più in loro!
Che le maschere cadano ancor di più e così costoro mostreranno il loro odio per i fedeli.
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