ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

mercoledì 16 ottobre 2019

I sicari apostolici

Senza pietà: don Stefano Manelli sospeso a 85 anni

Il 1° febbraio, don Stefano Manelli, fondatore dei Frati Francescani dell'Immacolata, è stato sospeso dal sacerdozio dal salesiano don Sabino Ardito, commissario Vaticano dei Francescani di Manelli dal 2015.



L'informazione è stata divulgata da VeritaCommissariamentoFFI.wordpress.com (15 ottobre) che pubblica soprattutto insulti contro Manelli.

Il motivo sembra essere che Manelli si rifiuti ancora di aiutare il Vaticano ad entrare in possesso dell'importante patrimonio della sua comunità.

Il responsabile di questo passaggio è il cardinale di curia Braz de Aviz.

Foto: Stefano Manelli, #newsBchoyulhjy


https://gloria.tv/article/oS2KzPYjjwYh3jfisuTfoU2xH

Funerale a un Gran Maestro massone nella Cattedrale di Perugia

(Fabio Cancelli) L’8 ottobre è morto a 91 anni di età il senatore Giorgio Casoli (1928-2019), sindaco di Perugia dal 1980 al 1987, militante del Partito Socialista Italiano, sottosegretario del Governo Amato. L’indomani alle 10 si è svolto il funerale nella Cattedrale di San Lorenzo a Perugi. Funerale cattolico in Duomo a un socialista del vecchio PSI ? Nulla di strano. Siamo nella “rossa” Perugia e la nostra Chiesa da decenni, pur di non essere tacciata di fascismo e integralismo, si diletta della compagnìa politica e culturale del centro-sinistra. Ma il senatore Casoli non era solo l’ex sindaco socialista di Perugia, era anche un massone dichiarato, un maestro libero muratore, ossia terzo e ultimo grado del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani. Al giornalista Alvaro Fiorucci, su La Repubblica del 15 novembre 1992, Casoli dichiarava di essere «massone per tradizione di famiglia», non lo teneva nascosto, ne parlava spesso in pubblico. Casoli ha avuto anche (parole di Fiorucci) una «folgorante carriera in magistratura»: pretore ad Assisi, Giudice Istruttore a Perugia, Presidente di Corte d’Assise d’Appello a Milano, Magistrato di Cassazione in aspettativa. Come ha ricordato pochi giorni fa il Grande Oriente d’Italia (GOI), Giorgio Casoli apparteneva alla Loggia “Ver Sacrum” n° 961 di Perugia.
Qualche dettaglio in più lo abbiamo dal Quotidiano dell’Umbria, on-line, del 10 ottobre: «Nella cattedrale gremita anche un gran numero di esponenti della massoneria perugina. La loggia perugina “Ver sacrum” ha fatto affiggere un necrologio per tutta la città dove vengono rimarcate “le straordinarie qualità morali, professionali, civili e spirituali” di Giorgio Casoli, mentre il collegio dei maestri venerabili dell’Umbria, guidato da Luca Nicola Castiglione, ne sottolinea lo spessore “di uomo libero e di grande massone”». Casoli non era soltanto un maestro di loggia: nel 2010 ha ricevuto dal Grande Oriente d’Italia la carica di Gran Maestro Onorario (cf. Erasmo notizie, bollettino del GOI, Anno XI, n° 7-8-9/2010, p. 11).
Il sito del GOI ha riproposto un articolo del Fratello Casoli, La Massoneria come valido ausilio per gli europeisti comunitari, già pubblicato su Erasmo notizie del 31 maggio 2014. Casoli è convinto che la Massoneria, con i suoi princìpi «universali», può dare «un valido contributo» per rimuovere «gli ostacoli di ordine religioso, linguistico, politico, economico, culturale ed organizzativo» che si frappongono all’«unificazione dell’Europa». I princìpi della Massoneria sono: «Il principio della tolleranza come primo aiuta a superare ogni divergenza religiosa ed ideale […]. Il principio della “ragione” che, come unica fonte di conoscenza, aiuta a rifuggire da ogni forma di dogmatismo e di verità rivelata. […]. Il principio della fratellanza che serve a correggere le diversità razziali, religiose ed economiche». Questi princìpi «sono di prezioso ausilio culturale, storico e pratico a chiunque voglia, per tappe, procedere alla unificazione del vecchio continente e successivamente alla unificazione universale del mondo intero». 
Ricapitolando i punti salienti dell’articolo del Fratello Casoli: europeismo e unificazione del mondo (ma dove va a finire la sovranità degli Stati?), indifferentismo religioso, razionalismo assoluto, rifiuto dei dogmi. Non risulta che il massone Casoli abbia riveduto le sue posizioni filosofiche e religiose. Nonostante ciò la sua salma è stata portata, non in una semplice chiesa parrocchiale o cappella di cimitero, ma addirittura nella Cattedrale di Perugia il cui Arcivescovo è il Card. Bassetti, Presidente della Conferenza Episcopale Italiana. Qualcuno dirà che il Casoli ha meritato questo onore in quanto senatore ed ex sindaco della città. Può essere. Ma come si fa a dimenticare che lo stesso Casoli era anche massone notorio e Gran Maestro Onorario del Grande Oriente d’Italia, la Massoneria italiana maggioritaria, laicista, anticlericale ed esoterica? Si. Il Grande Oriente d’Italia è Massoneria esoterica. Ecco solo qualche esempio umbro.
Il 9 marzo 2019 presso la Casa Massonica di Perugia in Via Cavour 97, si tenuto il seminario “Giuliano Kremmerz e l’Esoterismo” organizzato dal Collegio dei Maestri Venerabili dell’Umbria del Grande Oriente d’Italia, con introduzione di Luca Castiglione e conclusioni di Augusto Vasselli, rispettivamente Presidente e Vice-presidente del Collegio. Il relatore era Sebastiano Fusco, detto “Sabellicus”, noto autore di testi di magia. Per chi non lo sapesse Giuliano Kremmerz (1861-1939) era un mago, esperto di magia sessuale. Lo stesso Collegio Umbro del GOI ha tenuto il 23 novembre 2018 il convegno “Rudolf Steiner e l’Esoterismo”, relatrice Paola Giovetti, nota scrittrice esoterica, e il 10 novembre 2018 il convegno “Julius Evola e l’Esoterismo”, relatore Gianfranco de Turris, presidente della “Fondazione Julius Evola”. Anche se il Fratello Casoli non si sia mai interessato a personalità e teorie esoteriche, non così il GOI.
In un altro comunicato il Grande Oriente d’Italia ha ribadito che il Gran Maestro Onorario Giorgio Casoli era «orgoglioso membro della Massoneria e convinto europeista». Da un’altra testata umbra on-line apprendiamo che nella cattedrale gremita c’era «un gran numero di esponenti della massoneria perugina». La loggia di Casoli, “Ver Sacrum”, «raccoglie – pare, un buon numero di intellettuali e professionisti di vari rami del capoluogo umbro». Inoltre «lo stesso celebrante ha sottolineato, nell’omelia, la “generosa disponibilità” di Casoli. “Ringraziamo il Signore di avercelo dato” (…) Nelle case del padre mio ci sono molte dimore: dove sono io, siate anche voi”». Anche questo evento perugino è sintomatico della grande confusione e crisi che pervade la nostra Chiesa, ad esempio dal caso Amoris laetitia al Sinodo amazzonico in corso che è stato preceduto da una cerimonia paganeggiante avvenuta nei Giardini Vaticani il 4 ottobre, solennità di san Francesco d’Assisi. Chi ha visto il video della cerimonia e alcune foto on-line avrà potuto notare sul lenzuolo simbolico la statua della Madre Terra (donna nuda, incinta) e la statuina di un idolo, uomo o dio, fallico; attorno al lenzuolo prostràti un frate minore e laici indigeni, con la presenza benedicente del Pontefice accompagnato da cardinali, prelati, giornalisti.
Insomma, da un lato vediamo Vescovi (apparentemente pochi e per lo più “emeriti” o marginali), sacerdoti e laici che con prudente parresia combattono eresie ed apostasia dilaganti rischiando ogni giorno di venire colpiti da “fuoco amico”, da ingiuste censure o da ulteriore emarginazione. Dall’altro lato invece uomini della politica, della cultura, dell’economia, dello spettacolo, notoriamente laicisti, e persino alti dignitari della Massoneria, che possono facilmente trovare onori tra la gerarchia cattolica con tanto di funerale in chiese o cattedrali. Questo avviene nella Chiesa oggi. 

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