Una vicenda sta scuotendo gli animi del campo “pro-family” negli Stati Uniti. La “resa” della catena di fast food a base di pollo fritto Chick-fil-A alle pressioni e al bullismo degli attivisti LGBT.
Ripercorriamo la vicenda servendoci di brani tratti da alcuni articoli e proviamo, insieme a Rod Dreher, a capire cosa ci aspetta in futuro alla luce di questa ennesima vicenda che mescola la libertà di pensiero e la pressione mediatica ed economica delle lobby progressiste.

TORONTO, 6 settembre: Un sostenitore religioso a destra discute con i sostenitori pro-LGBQT a sinistra. (Richard Lautens/Toronto Star via Getty Images) 
Negli ultimi anni Chick-fil-A è salita nella classifica dei più popolari fast-food in gran parte grazie alla sua orgogliosa identità cristiana. Ma con una sorprendente inversione a U, la catena di fast-food specializzati in pollo fritto, lunedì ha annunciato che metterà fine alle donazioni di beneficenza a diversi gruppi cristiani marchiati dagli attivisti pro-LGBT come “anti-gay”.
Per anni, gli attivisti LGBT hanno tentato di bollare Chick-fil-A come “diffusore di odio” a causa delle prese di posizione del CEO, cioè l’amministratore delegato, Dan Cathy contro il “matrimonio” tra persone dello stesso sesso e delle donazioni dell’azienda a gruppi conservatori come il Family Research Council e Focus on the Family. Ma mentre alla società non sono mancati i detrattori tra i politici e nei media, tra i clienti reali le lamentele sono rimaste inascoltate.
Il costante successo della catena di fronte alle campagne di pressione della sinistra – le sue vendite sono effettivamente raddoppiate da quando sono iniziati i boicottaggi – sembrava avesse chiuso la questione, ma Bisnow riferisce che a partire dal prossimo anno, Chick-fil-A smetterà di donare all’Esercito della Salvezza, a Fellowship of Christian Athletes (FCA), e alla Casa per i Giovani “Paul Anderson” a favore di un riorientamento delle donazioni verso chi si occupa di educazione, senzatetto e lotta alla fame, attraverso le organizzazioni Junior Achievement USA e Covenant House, nonché a vari banchi alimentari locali.
Tutte e tre le suddette organizzazioni erano state attaccate come “anti-LGBT” per aver preso sull’omosessualità posizioni tradizionaliste basate sulla Bibbia.
La società riferisce il cambiamento non come un espresso rifiuto dei precedenti destinatari, ma come parte di un riorientamento verso “questioni critiche nelle comunità degli Stati Uniti in cui operiamo”, ma le dichiarazioni dei funzionari dell’azienda sembrano riconoscere anche una motivazione legata alle relazioni pubbliche.
“Non c’è dubbio che sappiamo che, mentre entriamo in nuovi mercati, dobbiamo essere chiari su chi siamo”, ha detto a Bisnow il presidente e amministratore delegato della Chick-fil-A, Tim Tassopoulos . “Sono usciti molti articoli sui giornali e in TV su Chick-fil-A e abbiamo pensato che dovevamo essere chiari sul nostro messaggio”.
“Abbiamo assunto impegni pluriennali con l’Esercito della salvezza e FCA e abbiamo adempiuto a tali obblighi nel 2018”, ha detto a Reuters una portavoce di Chick-fil-A . Non ha risposto alla domanda se le proteste pro-LGBT avessero influenzato la decisione dell’azienda.
La notizia è stata accolta con sconcerto e rammarico da vari commentatori conservatori e pro-famiglia.
L’ultima mossa di Chick-fil-A è in netto contrasto con la difesa della compagnia delle cosiddette donazioni “anti-LGBT” di recente, a maggio, quando il direttore esecutivo della Fondazione Chick-fil-A Rodney Bullard e il vicepresidente delle relazioni pubbliche Carrie Kurlander hanno difeso il buon lavoro svolto da tutte e tre le organizzazioni verso i bambini.
“In fin dei conti, la chiamata per noi è quella di garantire di essere rilevanti e di impatto nella comunità, e di aiutare i bambini e aiutarli ad essere tutto ciò che possono essere”, aveva detto Bullard al tempo. “Per noi, questa è una chiamata molto più alta di qualsiasi guerra politica o culturale in corso. Si tratta in realtà di un problema autentico che è in campo, che è presente e sempre più crescente nella vita di molti bambini che non sono in grado di cavarsela da soli”.
Rod Dreher, dal canto suo, riflette con amarezza:
“questa è una giornata triste. Anche se Chick-fil-A ha un business estremamente redditizio, è comunque capitolata al bullismo progressista.
Consentitemi di spiegare bene: Chick-fil-A è riuscita a diventare la terza catena di fast-food negli Stati Uniti, nonostante abbia attirato su di sé così tanto odio progressista per onorare ciò che una volta la sua leadership affermava fosse la fedeltà a ‘una vocazione molto più alta.’ Ma ora, nel 2019, mentre si trova al punto più alto del successo aziendale, Chick-fil-A scopre improvvisamente che non può più permettersi di seguire quella ‘chiamata superiore’.
Per molti di noi, la calma e sorridente resistenza di Chick-fil-A è stata un modello di come aggrapparsi ai propri valori cristiani, nonostante il disprezzo dei progressisti, e avere ancora successo. Il lavoro di qualità e un buon prodotto vinceranno sempre, anche contro i pregiudizi della sinistra. Era possibile guardare Chick-fil-A e trarre questa conclusione … fino ad oggi.
Quasi ogni giorno sento miei lettori – nel mondo accademico, nel mondo aziendale, anche nelle chiese – parlare della crescente minaccia nei loro luoghi di lavoro da parte del ‘politicamente corretto’. Sempre più persone stanno arrivando a capire che la Legge della Meritata Impossibilità (“È una completa assurdità credere che i cristiani subiranno qualche conseguenza negativa dall’espansione dei diritti degli omosessuali, e comunque, si meritano quello che gli succederà”) descrive davvero una dinamica reale nella vita americana quando si tratta di questioni LGBT. Per molti cristiani conservatori, il rifiuto di Chick-fil-A di sottomettersi ai ricatti commerciali era fonte d’ispirazione. Era una piccola cosa, forse, ma almeno c’era qualche grande azienda che non si lasciava far dare ordini da questi bulli.
Se i dirigenti di Chick-fil-A pensano che questo scrollerà il pregiudizio dei progressisti nei loro confronti, beh, scopriranno che le cose andranno diversamente – e meriteranno quello che otterranno. Chick-fil-A dovrà iniziare a pagare pegno de facto verso le organizzazioni LGBT per acquistarne la benevolenza. Lo faranno anche perché hanno già dimostrato che obbediscono agli ordini.
Simbolicamente, questo è un grosso problema per coloro che tengono fede a ciò che il cristianesimo, l’ebraismo e l’islam insegnano tradizionalmente sull’omosessualità e sui fenomeni correlati. Invia il segnale che la resistenza è futile. Se anche Chick-fil-A – la società che prende così seriamente i suoi valori cristiani da tener chiuso la domenica, e nonostante quella perdita di entrate, era comunque in grado di diventare il terzo più grande franchising di fast food in America – se anche Chick-fil- A capitola alle richieste illiberali degli attivisti LGBT, quindi che possibilità hai nella vita professionale, tu e la tua religione, disprezzati dalle élite del potere?
Oggi gli attivisti del boicottaggio e gli LGBT hanno tutti i motivi per gongolare.  Con la resa di Chick-fil-A, hanno dimostrato il loro potere – e la loro natura autoritaria. Se pensi che sia possibile scendere a compromessi con questi progressisti, stai mentendo a te stesso. Non saranno contenti fino a quando tu e tutti quelli come te non saranno spinti ai margini della vita pubblica – e anche allora, per alcuni di loro ciò non sarà sufficiente. Deve esservi chiaro che la posta in gioco qui non è denaro; è rispettabilità borgheseQuesta sarà negata ai Cristiani che rimangono fedeli agli insegnamenti biblici sul sesso e la sessualità. Faresti meglio a impararlo subito, Cristiano. Non potrai nasconderti. Potresti anche riuscire a guadagnarti da vivere nel tuo campo – Chick-fil-A sicuramente ci riusciva – ma sarai sempre un emarginato.”

Rod Dreher a questo punto ricorda alcuni brani del suo libro Opzione Benedetto nei quali ricorda ai Cristiani che difendere la loro identità costerà sempre più caro:
I Cristiani dovrebbero essere pronti a sostenersi reciprocamente economicamente, offrendo posti di lavoro, patrocinando imprese, reti professionali e così via. […] Se Policarpo (un martire romano, n.d.t.) è stato disposto a perdere la vita anziché negare la sua fede, come possiamo oggi noi cristiani non essere disposti a perdere il lavoro se messi alla prova? 
Potremo scegliere coraggiosamente e nel modo giusto nel momento della prova solo se ci saremo preparati in ogni modo possibile. …

Rod Dreher, in un successivo articolo illustra la pervasività della narrazione LGBT che ha invaso praticamente ogni ambito commerciale e di marketing. Fa esempi di numero pubblicità che abbracciano l’ideologia LGBT e la promuovono attivamente come, ad esempio, l’ultimo video pubblicitario della Sprite per poi concludere così:

Comunque, vergognatevi, Chick-fil-A. Non avevate motivo di arrendervi. Avevate resistito con successo ad un mobbing pesante per anni e, nonostante ciò, avevate costruito un’attività in forte espansione!  Ma alla fine vi siete arresi. 
di  Annarosa Rossetto