ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

giovedì 26 dicembre 2019

Lunghi giorni felici

Non c'è più niente da fare … è stato bello sognare
(la “chiesa” bergogliana: un’incessante delusione)




Cosi cantava nel 1967 Bobby Solo, aggiungendo che “anche se... non c’è più niente da fare, è stato bello sognare; la vita ci ha regalato dei lunghi giorni felici”; sì, per chi ha superato la settantina, quelli della Chiesa quando era ancora cattolica, cioè fino alla scomparsa di Pio XII. Dopo, è stato tutto un precipitare degli eventi: Roncalli, Montini, il CV II (Unitatis Reintegratio, Dignitatis Humanae, Nostra Aetate, ecc.), l’accordo di Metz, l’Ostpolitik di Casaroli, il NOM, la rinuncia a convertire ebrei e seguaci di false religioni, l’autodemolizione progressiva della sola, vera Chiesa, al di fuori della quale non c’è salvezza, e ciò ad opera di tutti i papi postconciliari.

 Siamo così giunti fino a Bergoglio, il liquidatore fallimentare di quel poco di cattolico che rimaneva nella Chiesa di Cristo dopo oltre mezzo secolo di gestione neomodernista, e con lui è arrivato il “motus in fine velocior”, una corsa pazza verso l’abisso infernale, verso il Regno dell’Anticristo, con la riabilitazione di Lutero e della sua rivoluzione anticattolica e antipapista, la copertura degli scandali sessuali dilaganti nel clero e l’implicito avallo allo sdoganamento del comportamento omosessuale dai peccati che gridano vendetta al cospetto di Dio, la sfacciata partigianeria per le forze comuniste, da sempre nemiche giurate della Chiesa Cattolica, la propaganda immigrazionista suicida (per la nostra civiltà occidentale cristiana), l’odio viscerale contro Salvini, l’unico che si è apertamente opposto al diabolico piano Kalergi per il meticciato in Europa, di cui l’attuale occupante il soglio pietrino è il principale propugnatore, la demolizione della figura di Cristo Unico Salvatore del mondo (con la spudorata dichiarazione di Abu Dhabi, indegna perfino di un semplice battezzato, figurarsi di colui che si fa passare per papa), così pure come la demolizione dell’Immacolata Concezione  (Maria non è nata santa, lo è divenuta), l’adorazione di feticci tribali nei giardini vaticani e la loro intronizzazione nella basilica di San Pietro e, “last but not least” la demolizione della figura di Maria SS.ma Corredentrice, Mediatrice di tutte le Grazie ed Avvocata nostra presso il Suo Divin Figlio.
Ma vediamo adesso in dettaglio le ultime tappe di questo “motus in fine velocior” di Bergoglio e delle sue truppe d’assalto, volte a far naufragare la barca di San Pietro nei gorghi che la dovrebbero trascinare, assieme a tutti i suoi occupanti (noi inclusi, quindi) fin nelle profondità dell’oceano in tempesta,  all’ingresso dell’abisso infernale, tanto per rimanere in tema di metafora evangelica.

Alla fine del mese di settembre di quest’anno in piazza San Pietro è stato esposto un monumento ai migranti, un barcone carico di profughi (?) rigorosamente islamici






Il 12 dicembre, Bergoglio, parlando della Vergine di Guadalupe, la cui solennità ricorreva quel giorno, ha affermato che la Madonna «si è voluta meticcia per noi, si è meticciata. E non solo con Juan Dieguito, ma con il popolo. Si è meticciata per essere Madre di tutti, si è meticciata con l’umanità. Perché? Perché ha “meticciato” Dio. Ed questo è il grande mistero: Maria Madre “meticcia” Dio, vero Dio e vero uomo, nel suo Figlio» (L’Osservatore Romano, 13 dicembre 2019); così riporta un articolo apparso su Corrispondenza Romana, ma la notizia ha suscitato scalpore e indignate proteste su molti organi d’informazione, sia laici che cattolici.

Il 16 dicembre, la Pontificia Commissione Biblica ha pubblicato  un volume, intitolato “Cos’è l’uomo? Un itinerario di antropologia biblica”, un lavoro fatto per espresso desiderio di papa Francesco, secondo quanto  riferito dal gesuita padre Pietro Bovati, segretario della  Commissione. Ebbene, incredibile a credersi, ma purtroppo vero, secondo gli estensori di questo documento Sodoma e Gomorra  sarebbero state distrutte non a motivo della loro condotta sessuale dissoluta, ma a causa del loro rifiuto di accogliere i migranti (sic!). Nel libro si sostiene infatti che  “La storia della città di Sodoma … illustra un peccato che consiste nella mancanza di ospitalità, con ostilità e violenza verso lo straniero, un comportamento giudicato molto grave e quindi meritevole di essere sanzionato con la massima severità”.
Come non inserire questo falsificazione della Sacra Scrittura nel diabolico  progetto di invasione islamica propugnato da papa Francesco?
Ma il bello è che, in tal modo, viene dato del bugiardo all’ex Segretario della CEI, mons. Galantino, che qualche anno fa insegnava ai giovani che Sodoma e Gomorra non furono distrutte, ma risparmiate grazie all’intercessione di Abramo. Incidenti di percorso, questi, in chi si ostina a manipolare e falsificare la realtà storica.


Per volere del papa, il 19 dicembre, è stata posta all'ingresso del Palazzo Apostolico, una croce rivestita con un giubbotto salvagente di un migrante forse morto nel Mediterraneo. Un altro atto blasfemo di colui che si sta dedicando anima e corpo alla delenda Cartago del cattolicesimo.


Il 21 dicembre Papa Francesco ha voluto fare una sorpresa agli studenti del Liceo classico Pilo Albertelli di Roma, visitando l'Aula delle migrazioni realizzata con la collaborazione di docenti e studenti, inaugurata agli inizi di ottobre alla presenza del ministro dell’istruzione Fioramonti.
Bergoglio  ha rivolto agli studenti  l’invito a non convertire nessuno di coloro che sbarcano a migliaia nel nostro Bel Paese, lasciandoli tutti nelle loro false religioni, dicendo loro: “Tu sii coerente con la tua fede”, “non si può dire” ai ragazzi ebrei o musulmani, “vieni e convértiti… Non siamo nei tempi delle crociate”.
Chissà cosa avranno pensato questi studenti sentendosi vietare dal Papa di fare “proselitismo”, sentendosi  ordinare di non invitare nessuno a convertirsi all’unica vera religione, la sola in grado di assicurare a tutti gli uomini la salvezza eterna dell’anima.


Nell’imminenza delle festività natalizie, il parroco di Sant’Ambrogio di Trebaseleghe, in  provincia di Padova, ha pensato bene di realizzare il Presepe dentro ad un gommone: cos’altro poteva fare, dopo aver sentito il suo principale affermare che la Sacra Famiglia era in realtà una famiglia di migranti, di meticci in cerca di asilo? La reazione di parrocchiani e residenti, però, non si è fatta attendere molto; fin da subito sono iniziate ad apparire le foto sui social, con la gente comune che si  scagliava apertamente contro il parroco. “Ridateci le nostre tradizioni”,  gridavano in coro i parrocchiani “Rivogliamo la rappresentazione della nostra natività”.  Alla fine qualcuno si è fatto coraggio ed è andato a distruggere  il gommone su cui era stato realizzato il blasfemo ed offensivo presepe.



Grazie al Cielo c’è chi si ribella a queste sceneggiate blasfeme e dissacranti, come ha fatto quel giovane viennese gettando nel fiume le statue pagane della Pachamama !

L’ennesima iniziativa politica e dissacratoria del vescovo Zuppi: il pranzo dei poveri a Bologna (nonostante tanti altri spazi a disposizione)  all’interno della Basilica, ennesima dissacrazione delle nostre chiese.
Come se non bastassero le continue  profanazioni nelle chiese, trasformate in ristoranti con la scusa di dar da mangiare ai poveri,  sabato 21 dicembre a Bologna, nella Basilica dei Servi, si è ripetuto l’annuale pranzo per i poveri. Sotto lo sguardo compiaciuto dell’arcivescovo Matteo Zuppi, il protagonista della serata è stato sicuramente il nuovo “salvatore della Sinistra”, il  leader delle Sardine Mattia Santori.


Conclusione :
Ecco i nostri nemici, nemici non soltanto in campo politico, ma nemici del popolo italiano che, seguendo il loro capo Bergoglio, vogliono rendere schiavo di un’orda di invasori islamici, attuando il famigerato pino Kalergi, che già nell’immediato dopoguerra prevedeva la sostituzione etnica, politica, culturale e religiosa dell’Europa, con la creazione di un meticciato-serbatoio di mano d’opera a costi irrisori, e l’azzeramento di tutte le istanze dei lavoratori italiani.
Come disse la Boldrini tempo fa, il nostro tenore di vita dovrà diventare come quello di queste orde di nuovi  invasori. Ma per raggiungere questo obiettivo devono prima sconfiggere Salvini, la Lega e tutti gli odiati sovranisti, populisti, difensori della nostra identità nazionale, delle nostre radici culturali, sociali religiose.
Ecco cosa sono questi prelati modernisti: politicanti che si nascondono dietro immeritate vesti religiose per meglio ingannare e imbrogliare gli italiani, estorcendo loro voti che saranno poi  adoperati per distruggere la nostra civiltà, basata su duemila anni di cristianesimo.
Forse riusciranno sconfiggere Salvini, e chiunque altro si  porrà sulla loro strada, intralciando i loro piani diabolici, ma non riusciranno mai a sconfiggere la “Donna vestita di sole, con la luna sotto i Suoi piedi, e sul Capo una corona di dodici stelle” (Ap 12, 1), “terribile come esercito schierato a battaglia”, come recita una preghiera di S. Giovanni Bosco, e come affermava papa Pacelli  nel discorso tenuto in occasione della solennità dell’Immacolata Concezione  l’8 dicembre 1953 :
Maria è bella in se stessa come la luna, è fulgida intorno a sé come il sole; ma contro il «nemico» è forte, è terribile, come un esercito schierato in battaglia – «acies ordinata». Vi è il «nemico», che preme alle porte della Chiesa, che minaccia le anime. Ed ecco un altro aspetto – presentissimo – di Maria: la sua forza nel combattimento. Quando si avvicina Maria, il demonio fugge; così come scompaiono le tenebre, quando spunta il sole. Dove è Maria, non è Satana; dove è il sole, non è il potere delle tenebre”. (http://www.papapioxii.it/bella-come-il-sole-eletta-come-la-luna-forte-come-un-esercito/).




Confidiamo quindi in Lei che ci ha assicurato che “quando tutto sembrerà perduto, allora Io sarò con voi … alla fine il Mio Cuore Immacolato trionferà

https://www.admadonbosco.org/preghiere-a-maria-ausiliatrice.html

di Catholicus





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