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domenica 23 febbraio 2020

La Santa Sede ne è certa?

Medjugorje, ora spunta un caso sul dossier ufficiale

Dopo l'emersione del parere della commissione del Vaticano su Medjugorje, viene dato alle stampe un libro. Ma il Papa non si è ancora pronunciato


La Vergine Maria è apparsa davvero a Medjugorje. Almeno per le prime sette volte, che riguardano gli inizi degli anni 80'.
La Santa Sede ne è certa. Le conclusioni sono state tratte da un commissione, che è stata presieduta dal cardinal Camillo Ruini e che è stata voluta, ai tempi, da Benedetto XVI.
Questa storia del parere finale proveniente dalla "commissione Ruini" era già stata resa nota qualche settimana fa. Un blog - quello del giornalista David Murgia - aveva anticipato i contenuti della relazione. La novità principale, adesso, è di natura editoriale: la casa editrice San Paolo, che certo non è troppo distante dalle posizioni di piazza San Pietro, ha dato alle stampe un testo relativo proprio a quelle conclusioni. Può essere affermato senza troppi dubbi: la pubblicazione dell'opera libraria coincide con una sorta di crisma d'ufficialità. Per quanto il Vaticano non si sia ancora espresso mediante dichiarazioni pubbliche. E questo non è proprio un dettaglio secondario. Papa Francesco non ne parla da tempo. Qualche anno fa, il pontefice argentino aveva decantato il lavoro fatto da Camillo Ruini e dagli altri. Poi però il silenzio. Una sospensione del giudizio vale, e varrà, per quello che accadrebbe ancora oggi in quella zona di mondo. I "miracoli" non possono essere definiti o ufficializzati in corsa. Ma quello che raccontano i veggenti sull'inizio del fenomeno viene ritenuto vero. Per quanto il vescovo di Roma non abbia ancora apposto il suo sigillo su l'ultima versione.
C'è quindi un però: qualcuno ha iniziato a domandarsi il perché della fuoriuscita del libro. Lo sfondo è costituito proprio dal mancato commento ufficiale di piazza San Pietro. Il rapporto del cardinal Ruini e degli altri membri della commissione, grazie al libro che è commentato dal giornalista Saverio Gaeta e che è intitolato "Dossier Medjugorje", è sostanzialmente divenuto pubblico. Ma Jorge Mario Bergoglio non si è ancora pronunciato. A notare come negli ambienti vaticani circoli più di qualche quesito sul caso, tra gli altri, è stato il quotidiano La Verità. Nella relazione - come avevano rimarcato qualche settimana fa - c'è spazio per altre considerazioni. Si va dalla esclusione di una "origine demoniaca" delle apparizioni alle critiche, abbastanza palesi, sul rapporto che "alcuni veggenti" avrebbero con il "denaro". Questo virgolettato è già balzato agli onori delle cronache: "Quel che la Commissione Internazionale ha potuto accertare, a proposito dell’accusa di un’eventuale ricerca del lucro, è che i testimoni del segno soprannaturale a loro originariamente indirizzato hanno ora effettivamente un rapporto per alcuni aspetti ambiguo con il denaro...". Si tratta di una delle "sentenze" contenute nel "dossier". Un altro passaggio che, almeno per ora, non è stato giudicato per mezzo di dichiarazioni da Santa Marta o dalla Sala Stampa. Il Papa della Chiesa cattolica, però, si fida di quella commissione. Bergoglio lo ha fatto già capire.
Vale la pena sottolineare come la fonte sopracitata abbia raccontato un retroscena: nel libro edito da San Paolo viene riportato un virgolettato di Chiara Amirante. Jorge Mario Bergoglio le avrebbe confidato di aver in qualche modo ribaltato l'opinione della commissione. Ma i fedeli attendono comunque che il Papa, su questa storia di Medjugorje, dica la sua.

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