Il 24 aprile, il film Fatima sarà proiettato su 1.000 schermi negli Stati Uniti. Parla della notevole serie di apparizioni della Madre a tre giovani pastorelli a Fatima, in Portogallo, nel 1917. “Questo film è stato fatto perché entrasse nei media mainstream”, mi ha detto la produttrice Natasha Howes in un’intervista. “È bellissimo, e tutti dovrebbero andare a vederlo”. Aspettatevi lo splendore”.
Ecco l’intervista fatta da Patti Armstrong a Natasha Howes, pubblicata sul National Catholic Register. Ve la propongo nella mia traduzione.
E’ difficile credere a tali elogi quando vengono espressi da qualcuno che ha effettivamente prodotto il film, quindi sono stata prudente. Dopo tutto, non tutti i film cristiani sono stati… beh, sapete. Sapevo che aveva un cast di prima categoria e che il compositore italiano Paolo Buonvino aveva creato l’intera partitura, compresa “Gratia Plena” (Full of Grace), la canzone dei titoli di coda eseguita dal tenore superstar Andrea Bocelli. E la storia stessa è un messaggio avvincente di cui il nostro mondo ha disperatamente bisogno. Sono stata felice, dopo aver visto in anteprima il film, di vedere che Howe avesse detto davvero la verità: è un bel film.
Le apparizioni della Madonna di Fatima hanno generato più devozione di qualsiasi altra apparizione mariana approvata dalla Chiesa. I messaggi riguardavano la riparazione del peccato, l’inferno che è un vero e proprio luogo dove i peccatori vanno, la recita del rosario ogni giorno per la pace. Fatima (il film) racconta la storia attraverso gli occhi di Lúcia Santos, 10 anni, era la più grande dei bambini. Francisco e Jacinta Martos, i suoi due giovani cugini, avevano 8 e 7 anni.
Uno dei messaggi chiave era un invito a pregare per la pace. In quel momento, la prima guerra mondiale stava infuriando e la gente si uccideva a vicenda in numeri mai sentiti prima. I bambini hanno trasmesso il messaggio della Madre perché ci si allontanasse dal male e si tornasse a Dio per guarire la loro terra. È un messaggio che vale ancora oggi,
Le rivelazioni dei bambini attirarono folle di credenti, ma fecero arrabbiare sia i funzionari della Chiesa che quelli del governo, che cercarono di costringerli a ritrattare la loro storia. All’ultima apparizione del 13 ottobre, una folla stimata di 70.000 persone rimase sotto la pioggia battente ed fu testimone del “miracolo del sole”. [Quell’evento] fu ampiamente riportato con foto e testimonianze oculari dai giornali dell’epoca.
Di Sabino Paciolla
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