Surrexit Christus spes mea
Agli occhi dei credenti, nell’imminenza della gioia pasquale, si schiudono prospettive esaltanti, sebbene i segnali esterni siano di tutt’altro genere; essi ci aiutano però a interpretare i sentimenti dei nemici di Dio.
Quando, nel far questo, ne imito il linguaggio, è solo – casomai qualcuno ne fosse rimasto scandalizzato – per calarmi meglio nei personaggi ed esprimere più efficacemente il loro pensiero. La penetrazione psicologica dell’avversario consente di entrare, per quanto possibile, nella sua forma mentis al fine di anticiparne le mosse. Ora, è risaputo che massoni e adepti delle società segrete amano conferire al loro agire un’aura di sacralità mediante allusioni alla storia biblica e alle antiche profezie; in tal modo cercano di impressionare la gente comune e, forse, pure di convincere sé stessi della presunta ineluttabilità dell’adempimento dei loro piani. È per questo che nella loro propaganda abbondano i riferimenti, più o meno velati o palesi, ai simboli dell’Apocalisse, ma ciò non significa necessariamente che essi si stiano compiendo nel presente.
L’interpretazione dell’ultimo libro della Bibbia è sempre stata oggetto di notevoli sforzi, ma anche fonte di perniciosi errori. Per tale ragione il Magistero ha sempre messo in guardia i fedeli da derive millenaristiche che potessero farli deviare dal retto sentiero. La prudenza è d’obbligo nei confronti di voci estranee alla dottrina dei Santi e all’insegnamento costante della Chiesa. Nell’applicazione all’attualità, oltretutto, occorre rimanere vigilanti rispetto a notizie allarmanti che il sistema stesso può mettere in circolazione per poi ridicolizzare il dissenso, bollato in blocco come inconsistente complottismo. Come ho già altra volta osservato, in ogni caso, le profezie apocalittiche contengono di solito una ricchezza di significati tale da rendere insicura l’individuazione del loro compimento in precisi fatti storici, dato che potrebbero anche essere una chiave di lettura per la comprensione di diverse congiunture analoghe che si ripresentano regolarmente nella vicenda umana.
Più e più volte, nel corso della storia, guerre, disordini e cataclismi han fatto pensare alla fine del mondo. Anche in tempi relativamente recenti, le distruzioni dell’ultima guerra mondiale, seguite dal pervertimento della società e dallo sbandamento della vita ecclesiale, possono essere interpretate come eventi di sapore apocalittico. Il rischio che corre chi è sempre teso a cogliere l’adempimento di profezie, vere o presunte, è quello di sottovalutare i gravi dissesti già verificatisi a livello umano e spirituale, distogliendosi così dall’impegno di porvi rimedio o lasciandosi andare a una fatalistica acquiescenza. Non è da escludere che anche le ondate di millenarismo che regolarmente ritornano in voga in epoche travagliate siano diversivi con cui il nemico impedisce a molti cristiani di affrontare efficacemente i problemi reali. La spasmodica attesa di imminenti sconvolgimenti, in ogni caso, ha per effetto principale quello di ingenerare negli animi ansia, paura e inquietudine; basterebbe già questo per rendersi conto che non è ispirata dallo Spirito Santo, ma da un altro spirito.
Posta tale premessa, sembra evidente che ci troviamo a un momento di svolta epocale, come intuito anche da numerosi non credenti. I cattolici più fedeli e avvertiti hanno un importante compito nel cercare di presagire la direzione del cambiamento e di intervenire per orientarlo. Se non siamo a un passo dalla fine del mondo in assoluto, molto probabilmente sta per finire il mondo postmoderno, che per certi versi ha già anticipato il regno dell’Anticristo. I servitori di Lucifero hanno sì tentato di instaurare il nuovo ordine mondiale, ma pare che neppure questa volta ci siano riusciti e che si stiano rassegnando ad aspettare il prossimo giro. La colossale menzogna dell’Operazione Corona, strettamente connessa alla frode elettorale negli Stati Uniti, si sta inevitabilmente sgonfiando. La vaccinazione di massa sta sostanzialmente fallendo, pur lasciando sul campo numerose vittime della criminale acquiescenza dei governanti ai diktat dell’oligarchia finanziaria. Come per incanto, ora si comincia ad ammettere ufficialmente che sono stati commessi gravi errori sia nella valutazione che nella gestione della pretesa pandemia.
Il cambio di rotta che si sta profilando, secondo i bene informati, è dovuto a un accordo, raggiunto già a novembre, tra la finanza globalista filocinese e l’alleanza di militari e industriali americani che ha sostenuto Donald Trump. La seconda avrebbe dato tempo alla prima fino ad aprile per incassare il massimo dei profitti, ponendo questa scadenza prima di scatenare la controffensiva giudiziaria. La Corte Penale Internazionale ha di recente accettato la denuncia presentata da un gruppo di avvocati israeliani contro il loro governo nazista, ma qualunque cittadino di un Paese aderente può sporgerla a quel tribunale, compresi i dipendenti della Santa Sede obbligati a vaccinarsi: sebbene essa non le sia soggetta, una condanna sarebbe comunque di grave danno per la sua immagine. Come effetto di questi sviluppi, i Rothschild hanno inopinatamente cambiato fronte per apparire come i salvatori dell’umanità minacciata. In realtà, a parte la competizione tra case farmaceutiche concorrenti (che vede quelle tedesche e statunitensi contrapposte a quella britannica), il fatto più sostanziale è che il piano mondialista ha trovato troppi ostacoli.
Ricordate il progetto della nuova linea Internet tra Los Angeles e Hong Kong che, per spostare il baricentro sulla Cina, mirava ad annientare il monopolio americano? Ebbene, il consorzio di colossi cinesi e statunitensi, presieduto da Lynn Forester de Rothschild (la stessa che dirige pure il Council for Inclusive Capitalism, la cosca di grandi banchieri e affaristi ricevuti pochi mesi fa da “Francesco”), ha chiuso i battenti ed è stato sciolto, nonostante la mancata rielezione del presidente che aveva bloccato la posa del cavo sotto il Pacifico, quello stesso presidente che ha ripreso il controllo della Federal Reserve e ripristinato la struttura repubblicana degli Stati Uniti, con la conseguente chiusura della corporation che la aveva di fatto sostituita. Il suo attuale domicilio a Mar-a-Lago, in Florida, è nientemeno che l’ex-residenza invernale dei presidenti americani, presumibilmente ben protetta e attrezzata; davvero un buen retiro in attesa dell’esito delle inchieste sui brogli elettorali. Il presidente ufficialmente eletto, oltre a non reggersi in piedi, non riceve gli onori previsti dal cerimoniale… tutto molto strano anche per i più alieni al complottismo.
Il presidente russo, dal canto suo, ha sventato la macchinazione sanitaria producendo in proprio un vaccino sostanzialmente innocuo (poco più di un qualunque antinfluenzale) che gli ha permesso di sottrarsi alle pressioni delle multinazionali farmaceutiche controllate dai gruppi finanziari globalisti. La Cina, fortemente legata alla Russia da accordi militari e commerciali, non ha alcun interesse a inimicarsela per compiacere i Rothschild, pur avendone, almeno apparentemente, assecondato le mire coloniali, come fa da quasi due secoli. Il Giappone, poi, non ha mai realmente accettato l’ingerenza occidentale, impostagli con due bombe atomiche. I ricercatori indiani han scoperto subito l’inganno della pandemia, mentre il Brasile si rifiuta di sottomettersi al programma. In sintesi, sono molti i Paesi che rimangono fuori dal coro, così importanti da rendere irrealizzabile, almeno per ora, il folle progetto del governo mondiale. Solo le marionette dell’Unione Europea persistono in una stolida obbedienza, sia pure fortemente divise a causa della pretesa tedesca di supremazia economica.
In tutto questo i vertici della gerarchia cattolica – non la Chiesa, che è la santa Sposa di Cristo – si ostinano a propagandare e sostenere l’insano inganno mondialista, fino al punto di mettere le chiese a disposizione delle autorità civili per la cosiddetta vaccinazione, cioè per la somministrazione di un intruglio altamente nocivo prodotto mediante lo sfruttamento di feti umani abortiti. Il fatto più scandaloso è che in molte diocesi sia stato scelto, per questa immonda messinscena, proprio il Sabato Santo, il giorno in cui di solito si amministra il Battesimo, come se quei dannati massoni in abito clericale volessero sostituirlo con una sorta di battesimo del diavolo. Quid est, quod dilectus meus in domo mea fecit scelera multa? […] Pastores multi demoliti sunt vineam meam […] gladius Domini devorabit (Come mai il mio diletto ha commesso tanti crimini nella mia casa? Molti pastori hanno devastato la mia vigna; la spada del Signore li divorerà; Ger 11, 15; 12, 10.12).
Anche il governo nazionale propiziato dall’intruso argentino sembra deciso a pigiare l’acceleratore, ma il disegno di decreto-legge che dovrebbe obbligare alla vaccinazione gli operatori sanitari è del tutto incostituzionale; se il Parlamento non lo blocca, bisognerà ricorrere alla giustizia insistendo fino all’ultimo grado di giudizio. I medici e infermieri che accettano il cosiddetto “vaccino” per convinzione, in ogni caso, ricevono così il castigo dei crimini commessi rifiutandosi di curare gli ammalati o somministrando cure sbagliate; gli altri devono invece opporre un rifiuto categorico e farsi difendere da studi legali competenti e battaglieri. Pure gli insegnanti devono resistere ad ogni forma di pressione appellandosi al diritto. Quand’anche il nostro Paese fosse l’ultimo a liberarsi, sarebbe da sciocchi subire un’imposizione così dannosa nell’imminenza di una svolta. Non cediamo allo scoraggiamento, ma all’indecente prostituzione dei falsi capi politici e religiosi opponiamo la ferma e serena professione della signoria di Gesù risorto: Christus vincit! Christus regnat! Christus imperat!
Pubblicato da Elia
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.