Sta per arrivare il colpo di grazia?
Et gloriati sunt qui oderunt te in medio sollemnitatis tuae (Sal 73, 4 Vulg.).
C’era da aspettarselo. Quei signori dicono sempre il contrario di ciò che pensano; le loro affermazioni vanno quindi interpretate in senso opposto.
L’uomo di ghiaccio ossessionato dalla paura di sbagliare, pochi mesi orsono, aveva dichiarato di non essere disponibile a guidare un governo. Qualche giorno fa, invece, al termine della solita pantomima inscenata secondo un copione già scritto, il liquidatore dell’industria pubblica italiana, già membro della famigerata banca Goldman Sachs, ha accettato l’incarico di formare l’ennesimo esecutivo tecnico. Nel 1992, del resto, il giovane affarista d’assalto fu invitato sul panfilo reale “Britannia” con il fior fiore della finanza internazionale e – vedi i casi della vita – con un attore comico che passava per castigatore di pubblici imbrogli. Era l’anno della speculazione sulla lira ad opera di George Soros e del colpo di Stato giudiziario che spazzò via una classe politica di statisti preparati, benché corrotti, per sostituirla con un’altra spuntata dal nulla. Nel 2011 sarà rimosso anche il capo del nuovo centro-destra, rivelatosi troppo indisciplinato, ma questa volta con il pretesto finanziario dello spread, in una manovra che coinvolse proprio Mario Draghi, iniziato di ben altro rango rispetto alla nullità che lo ha preceduto.
Dato che, di solito, gli illuminati preferiscono lavorare dietro le quinte, lasciando l’amministrazione della cosa pubblica ai pupazzi “democraticamente” eletti, il fatto che scenda in campo un pezzo così grosso fa pensare. A quanto pare, l’oligarchia ha una maledetta fretta di portare a compimento i suoi perversi disegni, come se presagisse un pericolo imminente. Malgrado la sistematica manipolazione delle masse ad opera dei mezzi di comunicazione, infatti, non si può escludere che la gente, prima o poi, si svegli dal torpore indotto e si renda conto del colossale inganno della “pandemia” perpetrato da tutte le istituzioni, nazionali e internazionali, con una unanimità che ha del miracoloso. C’è da temere che quanto rilevato da sparute voci inascoltate sia preso sul serio da un numero più ampio: che cioè l’attuale Parlamento, scelto con una legge elettorale dichiarata incostituzionale, è privo di mandato e che, di conseguenza, è invalida l’elezione del Presidente della Repubblica, come pure sono illegittimi i governi formatisi su mandato di quest’ultimo; nemmeno i membri della Corte Costituzionale da lui nominati hanno alcuna autorità.
La grossa bolla di sapone, dunque, potrebbe scoppiare da un momento all’altro, se qualcuno, dotato di sufficiente potere politico o mediatico, decidesse di sollevare la questione. Questa simulazione di Stato non può comunque durare molto a lungo, ma finirà inevitabilmente con l’implodere. L’unica chance che rimane ai truffatori riposa sulla possibilità di tenere in piedi, finché non ottengano il completo dominio di tutto, il palcoscenico di cartapesta su cui si muovono e che regge solo grazie al controllo dell’informazione, il quale sta però sfuggendo loro di mano: sono sempre più numerose le persone che reagiscono al lavaggio del cervello e si collegano per condividere opinioni e notizie, nonostante la censura messa in atto dai proprietari delle reti sociali. Lo spauracchio della malattia conserva ancora la sua efficacia, ma i morsi della fame saran presto più forti di qualunque argomento usato per mantenere la sottomissione. Che si stia dunque verificando un risveglio delle coscienze? Anche tanti non credenti, applicando la retta ragione, giungono a conclusioni analoghe a quelle degli autentici cattolici, disintossicatisi per grazia dalle mistificazioni del postconcilio.
Se gli italiani, imbattibili per acutezza d’ingegno e senso critico, si son fatti abbindolare in modo così banale, è perché hanno subìto per decenni un processo di deformazione mentale che capovolge la visione della realtà: ciò che è manifestamente cattivo e dannoso appare buono e desiderabile, mentre quel che è davvero utile viene inesorabilmente respinto come la cosa più detestabile. Per ottenere tal risultato (almeno da noi, dove la Chiesa Cattolica ha avuto una forte funzione educativa e culturale) non ci si è limitati a un massiccio utilizzo della finestra di Overton, ma ci si è altresì avvalsi dei deleteri effetti di una propaganda chiesastica che ha fatto sistematicamente leva sulla sfera emotiva piuttosto che sull’intelletto e sulla volontà. Il risultato è che, quando una volontà dominata dal sentimentalismo decide a priori, sotto l’effetto di uno stato d’animo artificiale, che un fatto è vero o un fenomeno è buono, anche i dati negativi vengono interpretati in senso favorevole, perché l’intelletto vede in chiave positiva anche ciò che dovrebbe chiaramente metterlo in allarme o almeno suscitare qualche dubbio. È così che, oggi, tanti cattolici considerano un “sacramento” di salvezza un farmaco sperimentale che ha già ampiamente dimostrato tutta la sua pericolosità e, nel migliore dei casi, non serve a nulla, se non a riempire ulteriormente le casse di chi lo produce.
Ciò che più stupisce, di primo acchito, è che buona parte del mondo tradizionalista, che ha finora aspramente contestato sia la Chiesa gerarchica che il sistema liberale, si sia di colpo allineato alla narrazione ufficiale e sottomesso alla dittatura sanitaria. Il fatto più scandaloso è che un noto sito di informazione abbia avuto l’impudenza di interpellare un esponente dell’Istituto Giovanni Paolo II, rifondato tre anni fa dopo la soppressione di quello creato e diretto dal compianto cardinal Caffarra, che alla notizia morì di crepacuore; l’omonimia suggerisce una continuità puramente apparente, dato che l’indirizzo dottrinale è completamente cambiato. Il contributo a favore della vaccinazione fornito dal teologo del nuovo corso ha un carattere così sfacciatamente sofistico da essere offensivo nei confronti di chiunque abbia una coscienza retta. Come osservato da monsignor Schneider, bastano il sensus fidei e il sensus communis per smascherare inconsistenti pseudoargomenti il cui vuoto formalismo intellettuale non regge all’evidenza dei fatti; ma, in presenza di un “magistero liquido”, la Chiesa discente (che evidentemente ne sa più di quella docente) declassa come incompetente un vescovo fino a ieri considerato un faro nella notte.
Certi modernisti e “tradizionalisti” si ritrovano così sulla stessa barca, probabilmente perché sono anche sullo stesso libro-paga (che è poi ancora quello dei politici, che appartengano alla maggioranza o alla finta opposizione). Oltre alla convergenza nelle scelte pratiche, c’è un’altra somiglianza che si impone all’attenzione: il modo disonesto di sfruttare le proprie competenze, il quale denuncia una radicale estraneità al Signore. La conoscenza, priva dell’amore alimentato dall’amicizia con Dio, diventa una clava con cui colpire chi la pensa diversamente e uno strumento per manipolare le menti ignare, anziché un aiuto per il progresso di tutti. Si tratta però di conoscenze presentate in maniera artificiosa, in funzione dello scopo che si vuole raggiungere, piuttosto che condivise con semplicità e rettitudine, a reale beneficio degli altri; è un metodo tipicamente massonico, che nasconde i veri intendimenti di chi si presenta come portatore di verità superiori che dovrebbero liberare gli uomini, ma li asserviscono facendo leva sulla vanità e sull’orgoglio.
«Coloro che ti odiano si son vantati nel bel mezzo del tuo santuario» (Sal 73, 4): sì, Dio ha permesso ai nemici di penetrare fin nel cuore della Sua casa, ma lo ha fatto per illuderli di esser prossimi alla vittoria e per prenderli in trappola con i loro complici ecclesiastici. Nella crociata di preghiera a san Giuseppe gli chiederemo di intercedere presso il Signore perché, sventando le manovre avversarie, affretti il trionfo del Cuore Immacolato di Maria. Singoli e gruppi potranno liberamente partecipare secondo modalità differenziate, di cui – senza voler per questo scoraggiare altre iniziative – indico di seguito alcuni esempi. Il passo principale e più immediato, tuttavia, è la consacrazione al Santo, sul cui significato teologico e spirituale mi soffermerò nel prossimo articolo. La data più propizia è quella della sua solennità, il 19 marzo. Ci prepareremo quindi con un itinerario di trentatré giorni che richiederà, nell’arco di ogni giornata, un impegno di meditazione di venti o trenta minuti sulla base dei contenuti che, di volta in volta, indicherò in un apposito sito. L’intenzione comune deve essere semplice, chiara, univoca e ben mirata: il crollo della tirannia occulta che ci opprime nello Stato e nella Chiesa, in vista dell’avvento del regno di Maria.
PROPOSTE PER LA CROCIATA DI PREGHIERA A SAN GIUSEPPE (a scelta)
1) Consacrazione a san Giuseppe (da effettuare venerdì 19 marzo 2021, al termine del percorso di preparazione che inizierà lunedì 15 febbraio 2021): richiesta a tutti
2) Recita quotidiana del Sacro Manto (per trenta giorni o per un anno intero, in una delle diverse edizioni): per chi ne ha tempo e modo
3) Recita quotidiana o settimanale (ogni mercoledì) delle Litanie di san Giuseppe e di una coroncina in Suo onore (per chi non può fare il Sacro Manto, che le comprende): impegno di base
4) Recita quotidiana della formula A te, o beato Giuseppe (composta da Leone XIII): partecipazione minima
5) Lettura e meditazione di uno scritto agiografico su san Giuseppe o sulla devozione a Lui (al fine di incrementarne e motivarne il culto): raccomandata a tutti
6) Impegno di carità che aiuti a imitare le virtù di san Giuseppe e attiri le persone a Dio per mezzo di Lui (direttamente o indirettamente): consigliato a tutti
7) Fioretto settimanale (da offrire a san Giuseppe secondo l’intenzione comune): impegno generale
Sono graditi ulteriori suggerimenti per mezzo dei commenti o della posta elettronica: parrocchiavirtuale.slmgm@gmail.com
https://crociatasangiuseppe.blogspot.com/
Pubblicato da Elia
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