Il Cardinale Ciappi, il teologo di papi, da Pio XII a Giovanni Paolo II (all’inizio del suo pontificato): “Il Terzo Segreto dice che la grande apostasia nella Chiesa inizia dal suo vertice. La conferma ufficiale del segreto de La Salette (1846): “La Chiesa subirà una terribile crisi. Essa sarà eclissata. Roma (il Vaticano) perderà la fede e diventare la sede dell’Anticristo “.
ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...
domenica 30 settembre 2012
PROCESSO O PROCESSIONE?
(ANCHE IL VATICANO AMA LA SCENEGGIATA) - L’”INFILTRATO DELLO SPIRITO SANTO” RESTA L’UNICO IMPUTATO IN UN PROCESSO-LAMPO. RESTANO SULLO SFONDO MA FUORI DALL’AULA NOMI PESANTI, SCENARI DA INTRIGO INTERNAZIONALE, LOTTE DI POTERE IN CURIA - E IL FINALE E’ GIA’ SCRITTO: RATZINGA ZETA CONCEDERA’ LA GRAZIA - OLTRETEVERE LE RESE DEI CONTI SI SERVONO FREDDE E SI SPARA COL SILENZIATORE…
Giacomo Galeazzi per La Stampa
PAOLO GABRIELE IN AULA
Per chi si definisce un «infiltrato dello Spirito Santo» e si attribuisce la missione di proteggere il Papa, in fondo è una vittoria. Nessuno gli farà più ombra. Paolo Gabriele resta l'unico imputato in un processo-lampo. Restano sullo sfondo ma fuori dall'aula nomi pesanti, scenari da intrigo internazionale, lotte di potere in Curia. Del resto «Paoletto» ha già confessato.
PAPA E PAOLO GABRIELE
Ha agito da solo, ha detto nel corso dell'istruttoria, per creare uno choc salutare, per «aiutare il Papa», che vedeva circondato da «male e corruzione». Ora l'unico protagonista sarà lui: rischia una condanna fino a sei anni. Stralciato Claudio Sciarpelletti, l'informatico che sarà processato «a data da destinarsi», nell'aula vaticana il quadro invece di allargarsi si focalizza sempre più sulle responsabilità di «Paoletto»: i giudici hanno persino deciso di escludere dagli atti del processo l'articolo di «Die Welt» che ipotizzava il coinvolgimento in Vatileaks del cardinale Paolo Sardi, ex responsabile della stesura dei testi papali, del vescovo Joseph Clemens, ex segretario del cardinale Ratzinger, e di Ingrid Stampa, storica collaboratrice del Pontefice tedesco.
Il vaticano e il NWO (New World Order)
Il documento emesso dal pontificio consiglio della giustizia e della pace (vedi qui) dal titolo: “Per una riforma del sistema finanziario e monetario internazionale nella prospettiva di un’autorità pubblica a competenza universale“ lascia molto l’amaro in bocca. Apparentemente è mosso da nobili principi, e cioè quelli riassunti nella prefazione: “la Chiesa, lungi dal pretendere minimamente d’intromettersi nella politica degli Stati, “non ha di mira che un unico scopo: continuare, sotto l’impulso dello Spirito consolatore, la stessa opera del Cristo, venuto nel mondo per rendere testimonianza alla verità, per salvare, non per condannare, per servire, non per essere servito”»
Peccato che poi, sia nel titolo, che nel contenuto, il documento sia una esortazione ad ungoverno mondiale come soluzione dei problemi derivanti dalla crisi economico-finanziaria mondiale. Già sarebbe stato da criticare se fosse stato di provenienza laica, cioè se un qualunque partito o movimento politico lo avesse proposto (e spiego dopo perchè sono contrario alla globalizzazione (*)): ma che venga dalla Chiesa di Cristo, questo no, proprio non lo riesco a mandar giù.
Ad esempio:
Ad esempio:
TEMPI PEGGIORI?
ROMA-ECÔNE
QUALCHE DECENNIO FA. TEMPI PEGGIORI? Mentre qui sul territorio, nella
realtà, le istanze dottrinali sono “l’ultima ruota del carro”
29-IX-2012
S.
Michele Arcangelo
«Troviamo
una [limitata, ndr] soluzione
pratica. Fate una dichiarazione attenuata sul Concilio e il nuovo Messale [che
quindi, nel contesto di una tale presentazione, più che costituire un accordo
dottrinale – e men che meno una piena accettazione generale o un annullamento –
sembra piuttosto avere attinenza con l'istanza del favorire un “clima sociale” non troppo
ostile alla regolazione pratico-canonica della questione, ndr], un po’ nello stile della formula che vi ha presentato Jean
Guitton. In questo caso vi verrebbe accordato un Vescovo per le ordinazioni, si
troverebbe un accomodamento con i Vescovi diocesani e voi continuereste come
avete fatto finora. Chiedete un Cardinale protettore, fate le vostre proposte»
(il card. Joseph Ratzinger a mons. Marcel Lefebvre, colloquio a Roma 14 luglio
1987).
sabato 29 settembre 2012
Quello che (mutatis mutandis..) non sentiremo mai dalla CEI
Ricollocate al centro dell’universo l’uomo e la sua dignità
di Mahmoud Ahmadinejad - 27/09/2012
di Mahmoud Ahmadinejad - 27/09/2012
E’
l’ottavo discorso di Mahmoud Ahmadinejad all’Onu, il più bello, il più
emozionante, il più completo. Il presidente dell’Iran non tralascia un
solo problema del mondo senza averne parlato; parla di tutto quello che
non va, in tutto il mondo ed in questo senso il suo discorso è realmente
qualcosa di unico. Ecco la traduzione della versione integrale del suo
discorso, un’esclusiva di Radio Italia IRIB.
Meglio soli?
Sarto, Siri? In un sermone per la Festa di San Pio X, mi è capitato di pronunciare «quasi un’eresia»: mi sono chiesto ad alta voce se Giuseppe Sarto avesse disobbedito a Paolo VI contro la distruzione della Chiesa se, invece di morire come Papa Pio X nel 1914, fosse morto come cardinale nel, diciamo, 1974. All’interno della Fraternità San Pio X questo deve suonare come un’eresia, perché: per favore, come si può svilire in questo modo la saggezza del celeste patrono della FSSPX? Ma la domanda non è oziosa. |
Anamnesi o nemesi?
Un secolo fa l’ergastolo al cameriere infedele
Rudolph Gerlach, un giovane e aitante monsignore di origini bavaresi: una spia anti italiana al fianco di Benedetto XV
Un «cameriere segreto» con la passione dell’intelligence, ben introdotto nell’appartamento pontificio. Un Papa di nome Benedetto, un alto funzionario discreto e affidabile di nome Monti che ha giocato un ruolo chiave per aiutare il Vaticano in un momento difficile… Si apre Oltretevere il processo all’aiutante di camera Paolo Gabriele, reo confesso per aver sottratto e divulgato documenti riservati provenienti dalla scrivania papale, ma la spy story che raccontiamo si è svolta quasi cent’anni fa: il Papa era Benedetto XV, al secolo Giacomo Della Chiesa, il cameriere segreto un giovane e aitante monsignore di origini bavaresi, Rudolph Gerlach. E Monti – Carlo – era il direttore dell’ufficio per gli Affari del Culto nonché ambasciatore ufficioso del governo italiano presso il Vaticano.
Il vero Imputato
Il processo si rivela per quello che è: momento della verità in uno scontro fra una Chiesa in crisi, uno Stato forse fittizio e una Modernità spietata che in realtà accusa il Pontefice
Processo al maggiordomo. Un bel titolo per un thriller d’una volta, di quelli alla Agatha Christie. Il maggiordomo, si sa, è sempre il colpevole. Nel caso poi del processo che sta svolgendosi in Vaticano, la colpevolezza pare provata e il colpevole reo confesso. Il punto è che le cose non si chiuderanno con la sua confessione, che anzi spalanca dinanzi a noi la prospettiva di scenari impensabili e complessi.Se la colpevolezza è certa, il responso della corte e la pena non lo sono altrettanto. Gli osservatori sono colpiti non solo dalla segretezza, ma anche dalla semplicità e quasi dalla povertà dell’apparato.
SONO UN UOMO O UN MAGGIORDOMO?
- PROCESSO LAMPO (E INDOLORE) A PAOLO GABRIELE: SI CHIUDE IL 6 OTTOBRE - STRALCIATA LA POSIZIONE DELL’INFORMATICO SCIARPELLETTI - PAOLETTO PRESENTE IN AULA IN COMPLETO GRIGIO, E’ TESO E SILENZIOSO - ASSENTI DUE TESTIMONI IMPEGNATI COL PAPA: LA “MEMORES” CRISTIANA CERNETTI E DON GEORG - GABRIELE RISCHIA FINO A QUATTRO ANNI PER IL FURTO DI DOCUMENTI RISERVATI MA RATZINGA LO GRAZIERA’, PARAPAPA’…
E' arrivato nell'aula del tribunale vaticano da solo, scortato dai gendarmi ma senza l'accompagnamento di alcun familiare, e con qualche minuto di anticipo sull'orario fissato per l'udienza, le 9.30, Paolo Gabriele, ex maggiordomo del Papa, a giudizio per furto aggravato in seguito all'inchiesta sul trafugamento dei documenti riservati del Papa. Gabriele ha assistito impassibile allo svolgersi della prima udienza durata circa due ore e un quarto.
Spennato il corvo è l'ora degli avvoltoi!
Dai vescovi un sostegno al Monti bis
Cardinale Angelo Bagnasco |
Pesa la buona gestione del dossier Imu sugli immobili ecclesiastici
La competizione resta aperta, e sarà bene che la politica non bruci alcun ponte dietro a sé…». Le parole, all’apparenza un po’ criptiche, pronunciate dal cardinale Angelo Bagnasco nella prolusione di lunedì scorso, possono essere tradotte così: non date per liquidata l’esperienza dell’attuale governo. I vertici della Cei, dopo Monti, vedono ancora Monti. L’annunciata disponibilità che il presidente del Consiglio ha manifestato ieri per la prima volta così esplicitamente, va dunque nella direzione auspicata anche dalla Chiesa.Corvo bianco non avrai il mio scalpo!
Bianchi al sinodo dei Vescovi 2012
dialoghi D.C& G.P
Bianchi nominato come auditore esperto al sinodo dei Vescovi.
Noi che qui sosteniamo diverse tesi e approfondimenti sul Priorissimo, cosa dovremmo dire fare e pensare ?
Chi gioca col corvo?
Corvo in Vaticano, via al processo
Alla
sbarra l'ex maggiordomo del Papa Paolo Gabriele e un informatico, Claudio
Sciarpelletti
L'ex
maggiordomo del Papa Paolo Gabriele (Ap)
Per
la prima volta nello Stato della Città del Vaticano si celebrerà un processo
vero e proprio. Imputati Paolo Gabriele, ex maggiordomo del Papa e Claudio
Sciarpelletti, informatico che lavora in Vaticano, accusati di furto aggravato
il primo e favoreggiamento il secondo. A giudicare Gabriele e Sciarpelletti un
collegio composto da Giuseppe Dalla Torre del Tempio di Sanguinetto, presidente
del tribunale vaticano e rettore dell'università Lumsa, dal professor Paolo
Papanti Pelletier e dal giudice aggiunto Venerando Marano. A ricoprire il ruolo
dell'accusa, come già nella fase istruttoria, sarà il promotore di giustizia
vaticano Nicola Picardi.
La Verità sulla Magia
Nel 1994 la
Conferenza episcopale toscana ha pubblicato una nota
pastorale del titolo: "A proposito di magia e di demonologia", in cui
si sottolineava che tenendo conto del dilagare delle pratiche magiche, sia
sotto l'aspetto dell'occultismo e dell'esoterismo che del sincretismo religioso
e dei nuovi gruppi settari, si richiede negli operatori pastorali una reale
conoscenza del fenomeno della magia, delle tendenze di pensiero e di prassi a
cui essa rimanda e delle deformazioni mentali che induce negli stessi soggetti
da evangelizzare. Oggi il fenomeno dell'impressionante ritorno alle
pratiche magiche che in Italia
coinvolgerebbe oltre 12 milioni di persone, preoccupa molto i vescovi, perché è
indice di una grave situazione di smarrimento esistenziale, sia per i
presupposti di pensiero che per i comportamenti pratici che suppone. Si può dichiarare senza timore di essere
smentiti che il secolo d'oro della stregoneria e della magia non è il Trecento e
neppure il Seicento, ma è proprio questo nostro ventunesimo secolo.
29 SETTEMBRE DEDICAZIONE DI SAN MICHELE ARCANGELO
Concússum est mare, et contrémuit terra,
ubi Archángelus Michaël descéndit de coelo.
Si scosse il mare e tremò la terra,
quando l'Arcangelo Michele discese dal Cielo Sancte Michaël Archángele, defénde nos in praelio,
contra nequítiam et insídias diáboli esto praesídium.
Imperet illi Deus, súpplices deprecámur:
tuque, Princeps milítiae coeléstis,
Sátanam aliosque spíritus malígnos,
qui ad perditiónem animárum pervagántur in mundo,
divína virtúte, in inférnum detrúde.
Amen.
O San Michele Arcangelo, difendici nella lotta,
sii nostro presidio contro la malizia e le insidie del diavolo.
Che Dio lo soggiochi, noi lo domandiamo supplicando:
e tu Principe delle milizie celesti,
Satana e gli altri spiriti maligni,
che vanno errando a perdizione delle anime,
per la potenza divina, caccia nell'inferno.
Amen.
venerdì 28 settembre 2012
SANTA ILDEGARDA E LA CADUTA DEI DEMONI
Il
7 ottobre 2012 il papa Benedetto XVI proclamerà la monaca benedettina
tedesca santa Ildegarda di Bingen dottore della Chiesa universale. Per
l’occasione l’editrice Gribaudi di Milano stamperà un mio semplice
libretto sulla abbadessa medioevale. E’ interessante la visione di
Ildegarda riguardo alla caduta degli angeli cattivi. Scrive Ildegarda: “
Vidi poi un’enorme moltitudine di lampade viventi, molto luminose che,
ricevendo un fulgore di fuoco, raggiunsero uno splendore purissimo. Ed
ecco apparire un lago molto lago e profondo, che aveva un’apertura come
di un pozzo, da cui esalava un fumo di fuoco con molto fetore. Da essa
usciva una terribile nebbia oscura, allargandosi fino a toccare qualcosa
simile a una vena che sembrava essere piena d’inganno e attraverso cui
penetrò un luminoso paese (il paradiso), soffiandole contro una nube
candida (simbolo di Eva), la quale era uscita da una bella forma di un
uomo, che portava moltissime stelle ...
|
Segui il filo... sorpresa!?
DA QUI A DACCÒ - I SOLDI DELLA REGIONE LOMBARDIA SONO FINITI IN OGNI ANGOLO DEL MONDO - IL MASSONE SVIZZERO SANDRO FENYO, CHE SUBENTRÒ NEL 2010 A GIANCARLO GRENCI COME FIDUCIARIO DI PASSERINO E DACCÒ, DENUNCIA ALTRI 20 MLN € DI INVESTIMENTI NASCOSTI IN SVIZZERA E TRANSITATI IN DIVERSI PARADISI FISCALI PER POI ESSERE PRELEVATI DA DACCÒ PRIMA CHE SCOPPIASSE LO SCANDALO SANITÀ - IL FILO CHE UNISCE MASSONERIA E CL...
1 - LOMBARDIA OFFSHORE. ALTRI 20 MILIONI NASCOSTI IN SVIZZERA. E UNA RETE DI CONTI TRA SINGAPORE E PANAMA. È IL NUOVO FRONTE DELL'INCHIESTA SU FORMIGONI
Paolo Biondani per "l'Espresso"
ROBERTO FORMIGONI MANI ALZATE
Nella saga dei tesorieri ciellini che hanno inguaiato Roberto Formigoni spuntano altri 20 milioni di euro. Una barca di soldi ormeggiati in società anonime nei più impenetrabili paradisi fiscali, da Singapore al Delaware, da Panama alle Bahamas. Ma in gran parte ritirati in contanti alla vigilia degli arresti. Un nuovo tesoro nascosto, insomma, che si aggiunge agli oltre 70 milioni di fondi neri scoperti nei mesi scorsi dai magistrati milanesi che hanno arrestato Piero Daccò e Antonio Simone, i lobbisti sanitari di Comunione e liberazione. Ora accusati tra l'altro di aver corrotto il presidente della Lombardia con regali da sultano per almeno 7,8 milioni.
VESCOVO HENRI BRINCARD (ASSOCIAZIONE DELLE OPERE MARIANE): QUELLO CHE DICE LA CHIESA SUI FATTI DI MEDJUGORJE
......
Il caso di Medjugorje:
Nel 1999, l'Assemblea dei Vescovi di Lourdes mi ha
chiesto, come Vescovo incaricato di accompagnare l'Associazione delle
Opere Mariane, di rispondere alla domanda posta da uno dei membri della
nostra conferenza episcopale: "C'è una posizione autorizzata ed
ufficiale della chiesa per quanto riguarda i fatti che motivano i
pellegrinaggi a Medjugorje?" Questa nota è stata pubblicata nella
"Documentazione cattolica" del 6 febbraio 2000.
"I Nuovi Libri Mariani" mi hanno chiesto di
precisare, nuovamente, la posizione della Chiesa sui "fatti" di
Medjugorje, fatti che si stanno svolgendo ancora. Non avendo missione
d'emettere un giudizio a nome della Chiesa, limiterò la mia opinione da
riportare a ciò che dicono coloro che hanno autorità per operare in modo
ufficiale i discernimenti necessari. In questo caso, si tratta del
Vescovo del luogo, della conferenza episcopale dell'ex Iugoslavia quindi
di quella della Bosnia-Erzegovina, infine della Congregazione per la
Dottrina della fede.
DIOCESI DI PADOVA. A QUALE CHIESA APPARTIENE?
/ 3
Come è noto, di fronte alla crisi morale e religiosa
del nostro tempo, la diocesi di Padova ha interpretato l’esigenza della nuova
evangelizzazione nel senso di un' inversione dei ruoli: non è la Chiesa che
deve portare l’annuncio cristiano al mondo (cioè trasmettere la fede), ma è il
mondo che deve comunicare alla Chiesa i valori della
propria “cultura”.
[Per questo si potrà dire a buon diritto che, se
il Santo Padre ha indetto l’anno della fede, questo debba essere inteso
propriamente come "anno della fede nel mondo"].
Le linee programmatiche di questo nuovo modo di intendere il
compito della Chiesa, tradotte negli orientamenti pastorali 2012/2013,
da estendere a tutte le diocesi del Triveneto e presentate al recente convegno ecclesiale di Aquileia 2°,
vanno a fondersi con il programma della nuova iniziazione cristiana -di
cui si è già parlato- in un unico corpus, che approda ora in veste patinata
nelle parrocchie diocesane.
Gli estensori, non più avvezzi, per aver abbandonato
San Tommaso, alle geometrie della logica aristotelica e insofferenti agli
schemi sintattici del discorso, adottano spontaneamente il più aggiornato stile
dell’impressionismo linguistico, vicino ai giovani della scuola
dell’obbligo, che con la calda umanità dell’approssimazione si affida più
al suono delle parole che al loro significato.
FORMIGONI SAPEVA
- BASTA LEGGERE GLI ATTI UFFICIALI DELLA GIUNTA LOMBARDA PER “SCOPRIRE” CHE IL GOVERNATORE CONOSCEVA BENE I BILANCI DELLA FONDAZIONE MAUGERI (COSA CHE LUI HA SEMPRE NEGATO) - UNA DELIBERA DEL 2004 E UNA DEL 2008 LO SBUGIARDANO: I BILANCI DELLA MAUGERI ERANO ALLEGATI AGLI ATTI - E’ ACCUSATO DI AVERE INTASCATO 7,8 MILIONI…
Davide Carlucci e Alessandra Corica per "la Repubblica"
ROBERTO FORMIGONI
Formigoni conosceva i bilanci della fondazione Maugeri. Questo si deduce dalla lettura degli atti ufficiali della giunta regionale e del ministero della Salute. L'ultima bugia del governatore lombardo indagato per corruzione proprio per aver preso 7,8 milioni di euro in benefit dai consulenti della clinica pavese Piero Daccò e Antonio Simone, emerge dalla lettura di due documenti.
VIGNETTA BENNY FORMIGONI IN BARCA
Il primo è una delibera del 2004 con il quale la Regione esprime parere favorevole affinché il ministero confermi lo status di Irccs, Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico, alla fondazione: l'atto viene poi recepito da un decreto ministeriale del 2005 controfirmato da Formigoni. Il secondo è una delibera del 2008 seguita da un decreto del 2009.
De fide?
Il papiro
|
Moglie di Gesù, l’Osservatore Romano: “Papiro è un falso”. Ma non l’hanno visto
CITTA’ DEL VATICANO – Non l’hanno visto e non sembrano avere
alcuna intenzione di vederlo, perché per loro è “in ogni caso un falso”:
all’Osservatore Romano, quotidiano del Vaticano, sono certi che il papiro che
parla di una presunta moglie di Gesù non sia autentico.
”In ogni caso un falso”, ha detto il direttore
dell’Osservatore Romano Gian Maria Vian sulla vicenda della presunta
”moglie” che sarebbe attestata da un frammento papiraceo ”molto problematico e
controverso”, oggetto del ”clamoroso annuncio” del 18 settembre scorso dalla
studiosa americana Karen L. King, durante il decimo congresso internazionale di
studi copti, che era ospitato dall’Istituto Patristico Augustinianum.
Serva Chiesa in servo stato
Germania, fuori dalla chiesa se fuori da anagrafe
dalla Santa Sede, in cui si chiarisce che quanti tra i fedeli dichiarano all’anagrafe civile di non appartenere più alla Chiesa cattolica non potranno più partecipare in modo attivo alla vita della comunità ecclesiale e quindi alla vita sacramentale. Lo riferisce allaRadiovaticana in un servizio con intervista al padre gesuita Hans Langendoerfer.
In un servizio di Radio Vaticana i dettagli del decreto della chiesa tedesca su quanti dichiarano di non essere più cattolici: parla il gesuita Hans Langendoerfer
La Conferenza episcopale tedesca ha pubblicato un Decreto, approvatodalla Santa Sede, in cui si chiarisce che quanti tra i fedeli dichiarano all’anagrafe civile di non appartenere più alla Chiesa cattolica non potranno più partecipare in modo attivo alla vita della comunità ecclesiale e quindi alla vita sacramentale. Lo riferisce allaRadiovaticana in un servizio con intervista al padre gesuita Hans Langendoerfer.
La nuova Sistina ?
Paoletto pittore
Paolo Gabriele si è dato alla pittura.
Forse per passare il tempo o forse per svuotare la mente dai mille
pensieri, l’ex aiutante di camera del Papa arrestato a maggio (e agli
arresti domiciliari da luglio) per il furto dei documenti riservati, “ha
tirato fuori la vecchia passione per il disegno che coltivava sin da
ragazzo”.
La nuova evangelizzazione Cei
Il Dio dei Simpson? È uno di famiglia (e ci puoi scherzare)
l'ironia non è peccato: ecco il lato religioso delle icone della "middle class"
l'ironia non è peccato: ecco il lato religioso delle icone della "middle class"
«Di solito non sono un uomo religioso, ma se tu sei lassù, salvami, Superman!».
Homer Simpson
Il parroco durante la messa: “La nostra chiesa infestata dal demonio”
Il
prete di campagna ogni domenica invita a "guardarsi dal maligno e a
pregare con lui". Avrebbe chiamato anche un esorcista, senza ottenere
risultato
Domenica 23 settembre, anno del Signore 2012. Durante la celebrazione della messa delle 10.45, i fedeli di un paesino in provincia di Ferrara sono stati informati dal loro sacerdote che la chiesa parrocchiale è parzialmente infestata dal demonio.
Non si sa se il maligno abbia piede caprino e coda biforcuta, di certo
c’è che è solito accanirsi soprattutto – come agiografia comanda – sui
banchi della fila di sinistra (di qui la specifica del “parzialmente”).
La fila di sinistra, assicurano gli oranti, avrebbe solo una
connotazione geografica.
La notizia arriva da uno dei devoti frequentatori della chiesa di campagna. Le successive conferme, giunte sia tra i presenti che da fonti ecclesiastiche e amministrative, hanno comprovato la veridicità della bizzarra curiosità.
La notizia arriva da uno dei devoti frequentatori della chiesa di campagna. Le successive conferme, giunte sia tra i presenti che da fonti ecclesiastiche e amministrative, hanno comprovato la veridicità della bizzarra curiosità.
XLV° giorno di Quaresima di S.Michele
UNA DELLE PRATICHE DI DEVOZIONE PIÙ RACCOMANDABILI AI FEDELI CATTOLICI IN ONORE DEL GLORIOSO ARCANGELO, È LA RECITA DELLA CORONA ANGELICA, DETTA IL ROSARIO DI SAN MICHELE. QUESTA DEVOZIONE, APPROVATA DALLA CHIESA FIN DAL 1851, È ARRICCHITA DA NUMEROSE INDULGENZE. QUESTA PRATICA DI DEVOZIONE È MOLTO ANTICA, POICHÉ SAN MICHELE L'HA PORTATA LUI STESSO DAL CIELO ALLA TERRA.
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FATIMA: “Infine, il Cuore Immacolato di Maria trionferà!” - di padre Stefano M. Manelli F.I.
Il Fondatore dei Francescani dell'Immacolata spiega l'amore per la Madonna
di padre Stefano M. Manelli F.I.
ROMA, lunedì, 13 agosto 2012 (ZENIT.org) - Per imitare la Madonna bisogna amarla. È ben difficile imitare una persona che non si ama.
Al contrario, più si ama, più si desidera imitare e somigliare alla
persona amata. Se amiamo molto la Madonna, la imiteremo molto; se poco,
la imiteremo poco.
Un Santo di questi tempi, fratel Carlo De Foucauld, diceva giustamente che «l’imitazione è la misura dell’amore», e si può ugualmente dire che l’amore è madre dell’imitazione.
Per imitare la Madonna, quindi, è necessario amarla. Ma come amarla? E quanto amarla? Se ci fosse possibile, dovremmo subito dire: amarla come Gesù e quanto Gesù. Ma ciò non è possibile, perché l’amore di Gesù è l’amore di un uomo-Dio, mentre noi siamo soltanto povere creature.
Perciò san Massimiliano può giustamente gridarci con il suo cuore ardente: «Non temete di amare troppo l’Immacolata perché non arriverete mai ad amarla come l’ha amata Gesù».
giovedì 27 settembre 2012
Il disastro Müller
di Christopher A. Ferrara
Non ci sono alternative: umanamente parlando, la nomina di Papa Benedetto del vescovo di Ratisbona Gerhard Ludwig Müller a capo della Congregazione per la Dottrina della Fede (CDF) è un disastro per la causa della restaurazione cattolica nel contesto della devastata vigna del post Vaticano II che ha “rinnovato” la Chiesa.
A mio avviso, il problema non è tanto che gli scritti di Müller contengano delle dichiarazioni che minano i dogmi della transustanziazione e della perpetua verginità di Maria. Lascerò ad altri il compito di accertare, sulla base dell’opportuno esame dei testi originali tedeschi visti nel loro contesto, se Müller abbia espresso eresie definitive, proposizioni temerarie o qualche tipo di errore teologico.
Per quanto mi riguarda, gli ultimi scritti di Müller non sono più o meno problematici delle numerose sorprendenti dichiarazioni che si possono trovare nei lavori dell’ex cardinale Ratzinger, che sono state esaminate nel mio libro The Great Façade e in molti altri lavori.
Articolo pubblicato su Catholic Family News
Non ci sono alternative: umanamente parlando, la nomina di Papa Benedetto del vescovo di Ratisbona Gerhard Ludwig Müller a capo della Congregazione per la Dottrina della Fede (CDF) è un disastro per la causa della restaurazione cattolica nel contesto della devastata vigna del post Vaticano II che ha “rinnovato” la Chiesa.
A mio avviso, il problema non è tanto che gli scritti di Müller contengano delle dichiarazioni che minano i dogmi della transustanziazione e della perpetua verginità di Maria. Lascerò ad altri il compito di accertare, sulla base dell’opportuno esame dei testi originali tedeschi visti nel loro contesto, se Müller abbia espresso eresie definitive, proposizioni temerarie o qualche tipo di errore teologico.
Per quanto mi riguarda, gli ultimi scritti di Müller non sono più o meno problematici delle numerose sorprendenti dichiarazioni che si possono trovare nei lavori dell’ex cardinale Ratzinger, che sono state esaminate nel mio libro The Great Façade e in molti altri lavori.
L’INTIFADA cristiana…
L'intifada cattolica: si limitano a lanciare preghiere. Da otto anni
recitano il rosario accanto al "muro" israeliano, ma i media nostrani
(anche e soprattutto quelli "di destra") non li ritengono degni di
attenzione:
E’ quella che si svolge ogni venerdi’. Da otto anni alle h.18.00
sotto il muro del Check point di Betlemme con il Rosario e da un anno
alle h. 17.00 sotto gli ulivi di Cremisan con la Celebrazione
Eucaristica. E’ il modo che abbiamo escogitato per resistere alla
prepotenza dell’Occupazione ed alla violenza del muro di divisione. Oggi
e’ successo qualcosa di straordinario : non e’ venerdi’ ma dato che
alle 16.00 e’ iniziato il Campo Estivo della Pastorale Giovanile della
Diocesi di Gerusalemme che quest’anno vede la partecipazione di 27
ragazzi italiani della diocesi di Reggio Emilia accompagnati da abuna
Davide, abbiamo pensato che non c’era miglior cosa che partire con la
preghiera e cosi’ due pulman di ragazzi da BetSahour si sono incamminati
verso il check point.
Un (altro?) frutto, bacato, del ciellismo (bollito) *
Sallusti, Farina conferma :«Dreyfus sono io »
Mentana su Twitter: «Oramai è tardi, infame»
Renato Farina, onorevole del Pdl, è l'autore del pezzo per cui è stato condannato Sallusti: «Obbligo di coscienza»
Renato Farina (LaPresse)
«Intervengo per un obbligo di coscienza. Se Sallusti conferma la sua intenzione di rendere esecutiva la sentenza accadrà un duplice abominio: sarebbe sancito con il carcere l'esercizio del diritto di opinione e Sallusti finirebbe in prigione per errore giudiziario conclamato. Quel testo a firma Dreyfus l'ho scritto io e me ne assumo la piena responsabilità morale e giuridica». Sui cattolici al governo. Cose da non credere
Il professor Pietro De Marco torna sulla presenza dei cattolici nella
sfera politica nell’analisi che segue. Come sempre originale, acuta e
fuori degli schemi, al pari di altre da lui già pubblicate, sullo stesso
tema, su “Il Foglio”, su “l’Occidentale” e in www.chiesa:
> Poco praticanti e poco virtuosi. Ma sono loro che fanno “Chiesa di popolo”
Come per altre vie fa anche il recente libro di Luca Diotallevi, “L’ultima chance”, Rubbettino editore, lanciato in anteprima da Settimo Cielo, le analisi di De Marco demistificano molti ingannevoli luoghi comuni sulla presenza politica della Chiesa e dei cattolici, in Italia: luoghi comuni puntualmente tornati in auge in queste ultime settimane, col convegno di Todi e col varo del governo Monti.
*
> Poco praticanti e poco virtuosi. Ma sono loro che fanno “Chiesa di popolo”
Come per altre vie fa anche il recente libro di Luca Diotallevi, “L’ultima chance”, Rubbettino editore, lanciato in anteprima da Settimo Cielo, le analisi di De Marco demistificano molti ingannevoli luoghi comuni sulla presenza politica della Chiesa e dei cattolici, in Italia: luoghi comuni puntualmente tornati in auge in queste ultime settimane, col convegno di Todi e col varo del governo Monti.
*
Il Papa ha scritto a Fellay: «Per rientrare accettate il Concilio»
Fellay |
L’esistenza della lettera di Benedetto XVI rivelata durante una conferenza dal vescovo lefebvriano Tissier de Mallerais, che ha dato come impossibile l’accordo con la Santa Sede
Il 30 giugno scorso, a pochi giorni dall’inizio del capitolo
generale della Fraternità San Pio X, Benedetto XVI ha scritto una
lettera al superiore lefebvriano, il vescovo Bernard Fellay. L’esistenza
della missiva è stata rivelata da monsignor Bernard Tissier de
Mallerais, uno dei quattro vescovi della Fraternità, notoriamente su
posizioni contrarie all’accordo con Roma, nel corso di una conferenza tenuta il 16 settembre in Francia, al Priorato St. Louis-Marie Grignon de Monfort. qui tradotta in italiano
Ecco quanto ha detto il prelato: «Il 30 giugno 2012 – è un segreto che vi rivelo, ma che sarà reso pubblico – il Papa ha scritto di suo pugno una lettera al nostro superiore generale, monsignor Fellay: “Le confermo effettivamente che per essere veramente reintegrati nella Chiesa occorre veramente accettare il concilio Vaticano II e il magistero post-conciliare”».
Dove non c'è posto per Dio: nel cortile (e nel porcile)!
Le Nazioni Unite si basino sulla fede nell’uomo. Il ministro degli Esteri vaticano Mamberti all’ONU |
La Carta delle Nazioni Unite si basa sulla fede sull’uomo. Ed è dall’uomo, dallo sviluppo umano integrale, che si deve ripartire per far sì che il diritto non sia solo una mera procedure, e che gli stessi principi di giustizia sanciti dal preambolo della Carta delle Nazioni Unite. Lo dice Dominique Mamberti, segretario per i Rapporti con gli Stati della Segreteria di Stato vaticana, che è intervenuto alla riunione di alto livello dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite sullo stato di diritto lo scorso 24 settembre.
Il rispetto della dignità umana è il perno fondamentale del discorso di Mamberti.
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Il pollaio del cortile
IL CORTILE DI RAVASI E L'UMANITARISMO DEL FUTURO SEGRETARIO DI STATO
di Francesco Colafemmina
Mentre il Cardinal Ravasi organizza un'ulteriore sfilata di guru del
laicismo italiota ad Assisi, il futuro Segretario di Stato (questo
dicono voci insistenti), Dominique Mamberti, parla all'ONU. E il suo
discorso è un vero e proprio manifesto dell'umanitarismo. Basta
controllare quante volte ricorre la parola "uomo" (in tutte le sue
declinazioni "umano", "umanitario", "diritti umani"): ben 38 volte. E
Dio? Dio ricorre una sola volta, Cristo mai.
Per darvi un'idea di come la Chiesa Cattolica si presenta alla comunità internazionale, ecco un illuminante estratto del discorso:
Per darvi un'idea di come la Chiesa Cattolica si presenta alla comunità internazionale, ecco un illuminante estratto del discorso:
Processo al corvo, Padre Georg va in aula?
“In linea di principio è possibile che
Mons. Gänswein vada in aula a testimoniare. Saranno accusa e difesa a
decidere se convocarlo”, fanno sapere dal Vaticano e lo stesso discorso
vale per le memores che curano l’appartamento di Benedetto XVI
(anche loro già sentite dagli inquirenti). Le laiche consacrate e il
monsignore tedesco (secondo molti uno dei bersagli dei corvi) risultano
infatti già nell’elenco dei testimoni sentiti e quindi a disposizione
per eventuali approfondimenti.
XLV° giorno di Quaresima di S.Michele
UNA DELLE PRATICHE DI DEVOZIONE PIÙ RACCOMANDABILI AI FEDELI CATTOLICI IN ONORE DEL GLORIOSO ARCANGELO, È LA RECITA DELLA CORONA ANGELICA, DETTA IL ROSARIO DI SAN MICHELE. QUESTA DEVOZIONE, APPROVATA DALLA CHIESA FIN DAL 1851, È ARRICCHITA DA NUMEROSE INDULGENZE. QUESTA PRATICA DI DEVOZIONE È MOLTO ANTICA, POICHÉ SAN MICHELE L'HA PORTATA LUI STESSO DAL CIELO ALLA TERRA.
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Dal «Discorso sui pastori» di sant'Agostino, vescovo
«Vanno errando tutte le mie pecore in tutto il paese e nessuno» tra quei cattivi pastori «va in cerca di loro e se ne cura» (Ez 34, 6). Non c'è, tra i pastori umani, chi le ricerchi.
Perciò, o pastori, ascoltate: Com'è vero che io vivo, dice il Signore Dio (cfr. Ez 34, 7). Vedete come comincia? E' come un giuramento di Dio, prende la sua vita a testimonianza. «Come è vero che io vivo, dice il Signore». I pastori sono morti, ma le pecore sono al sicuro, c'è il Signore che vive. «Come è vero che io vivo, dice il Signore».
Ma quali pastori sono morti? Quelli che cercavano i propri interessi e non già gli interessi di Gesù Cristo. Ma vi saranno dunque e si troveranno ancora dei pastori, che cercano non i loro interessi ma quelli di Gesù Cristo? Certamente ce ne saranno. Certamente se ne troveranno, perché non mancano, né mancheranno.
mercoledì 26 settembre 2012
Quando liturgia fa rima con eresia
Proseguendo il suo ciclo di catechesi sulla preghiera, Benedetto XVI è
passato oggi, mercoledì 26 settembre, dalla preghiera nella Scrittura
alla preghiera nella liturgia.
Nella liturgia è Dio che “ci offre le parole”, ha detto il papa. “Noi dobbiamo entrare all’interno delle parole [liturgiche], nel loro significato, accoglierle in noi, metterci noi in sintonia con queste parole; così diventiamo figli di Dio, simili a Dio”.
Se dalla dottrina, però, si passa alla pratica, le cose cambiano. Si sa che vari preti hanno un concetto “creativo” della liturgia, nel quale gli attori e gli inventori sono loro.
In una parrocchia della Toscana, ad esempio, c’è un prete che fa e parla a modo suo, quando distribuisce la comunione. Evidentemente perché non crede nella presenza reale di Gesù nel pane e nel vino consacrati.
La cosa è arrivata all’orecchio del professor Pietro De Marco, che da Firenze ci ha trasmesso questo commento acuminato.
Nella liturgia è Dio che “ci offre le parole”, ha detto il papa. “Noi dobbiamo entrare all’interno delle parole [liturgiche], nel loro significato, accoglierle in noi, metterci noi in sintonia con queste parole; così diventiamo figli di Dio, simili a Dio”.
Se dalla dottrina, però, si passa alla pratica, le cose cambiano. Si sa che vari preti hanno un concetto “creativo” della liturgia, nel quale gli attori e gli inventori sono loro.
In una parrocchia della Toscana, ad esempio, c’è un prete che fa e parla a modo suo, quando distribuisce la comunione. Evidentemente perché non crede nella presenza reale di Gesù nel pane e nel vino consacrati.
La cosa è arrivata all’orecchio del professor Pietro De Marco, che da Firenze ci ha trasmesso questo commento acuminato.
DUELLO SULLA BARA DI CARDINALE MARTINI
- IL TEOLOGO VITO MANCUSO: “MA QUALE EUTANASIA! CHIESE SEMPLICEMENTE DI ESSERE ADDORMENTATO” - MA SCALFARI NON MOLLA E RIVELA IL QUINTO SEGRETO DI FATIMA: “LA SEDAZIONE È UN EUFEMISMO CHE SIGNIFICA DARSI LA MORTE SENZA SOVERCHIO DOLORE A DISTANZA DI POCHE ORE. TRA LA SEDAZIONE VOLONTARIA E IL DISTACCO DA MACCHINE NON C'È ALCUNA DIFFERENZA …”
1- LETTERA DI VITO MANCUSO A "LA REPUBBLICA"
Sia per la cosa in sé sia per l'importanza nel dibattito politico, la fine del cardinal Martini richiede un chiarimento anche su questo giornale. Il 1° settembre Scalfari ha scritto che Martini avrebbe "deciso di essere staccato dalle macchine che ancora lo tenevano in vita", affermazione poi ripresa da Roberto Esposito. Si tratta di un'inesattezza, attribuibile, come comunicatomi da Scalfari, "al fatto che così scrissero alcune agenzie". Come andarono invece le cose?
VITO MANCUSOEUGENIO SCALFARISia per la cosa in sé sia per l'importanza nel dibattito politico, la fine del cardinal Martini richiede un chiarimento anche su questo giornale. Il 1° settembre Scalfari ha scritto che Martini avrebbe "deciso di essere staccato dalle macchine che ancora lo tenevano in vita", affermazione poi ripresa da Roberto Esposito. Si tratta di un'inesattezza, attribuibile, come comunicatomi da Scalfari, "al fatto che così scrissero alcune agenzie". Come andarono invece le cose?
Lo apprendiamo da una testimone diretta, la nipote di Martini, avvocato Giulia Facchini, la quale, rivolgendosi allo zio, ha scritto su La Stampa del 4 settembre: "Quando non ce l'hai fatta più, hai chiesto di essere addormentato" e così una dottoressa "esperta di cure che accompagnano alla morte, ti ha sedato". Il cardinale quindi non è stato staccato da nessuna macchina, ma ha piuttosto scelto, in libera determinazione, di staccare la sua presenza mentale (l'anima spirituale) dal suo corpo.
Bufale recidive
L’ipotesi del papiro falso
Dopo l'annuncio e le polemiche dei giorni scorsi altre rivelazioni sul frammento copto
MARCO TOSATTIROMA
La scorsa settimana una studiosa americana, Karen King, dell’università di Harvard ha presentato a Roma un frammento di papiro copto, a Roma, con anticipazione a New York sul New York Times, acquisito – secondo quanto dichiarato – da un collezionista che vuole mantenere l’incognito, in cui Gesù diceva: “Mia moglie e lei potrà essere discepola a me”…
Naturalmente la sola allusione a una possibile moglie di Gesù, negli Stati Uniti dell’era Obama diventa subito interessante. Anche se non lo era ai tempi di Gesù: Pietro era sposato, e c’era comunque una tradizione ben viva nell’ebraismo di celibi dedicati a Dio.
Ma adesso uno studioso britannico, Francis Watson, dell’università di Durham, lancia l’ipotesi che ci si trovi di fronte a una falsificazione, o comunque a un paprio “costruito”. Francis Watson, uno specialista del settore e che a quanto pare ha nel suo curriculum la scoperta di altri documenti presunti storici, e poi rivelatisi falsi, sostiene che il testo costruito. E lo argomenta in sei pagine di elaborazione, di cui alleghiamo il link. http://markgoodacre.org/Watson.pdf.
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