ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

domenica 9 settembre 2012

Confusio maxima modernistorum


Alle porte di Todi 2, i cattolici si scoprono di almeno tre partiti diversi

Roma. E’ caldo l’autunno dei cattolici. Svaporata l’idea di un unico partito confessionale complice anche una certa tiepidezza non soltanto del cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza episcopale italiana, ma anche della segreteria di stato vaticana e dunque del cardinale Tarcisio Bertone, il mondo che fa riferimento alla chiesa italiana si interroga su cosa fare. Come concretamente dare ascolto alla richiesta esplicita di Benedetto XVI di “una nuova generazione di politici cattolici”?

“Todi due” è alle porte, in programma i prossimi 21 e 22 ottobre. Le sette sorelle che organizzano l’evento – Cisl, Confartigianato, Acli, Movimento cristiano lavoratori (Mcl), Coldiretti, Compagnia delle Opere, Confcooperative – hanno un progetto preciso: fare gruppo per contare in vista delle elezioni. Contare come? E, soprattutto, dove? In un’area moderata alternativa alla sinistra, questo il loro preciso e dichiarato progetto. Fin qui gli organizzatori. Ma intorno, e cioè in quel mondo cattolico che poi concretamente dovrebbe portare i voti, la base insomma, il popolo, l’unità di intenti è la medesima? Lunedì scorso le sette sorelle hanno incontrato i leader dei movimenti ecclesiali più importanti e le posizioni divergenti e non univoche sono venute alla luce del sole.
Di certo le Acli non parteciperanno a un’aggregazione che tiene fuori il Partito democratico. Non è nel loro Dna, non appartiene alla loro formazione politica e sociale. Dall’altra parte del gruppo, la Cdo – che di fatto significa Comunione e liberazione – sembra decisa, qualora attorno a Mario Monti si crei un partito laico che continui l’agenda dell’attuale esecutivo, a offrire il proprio appoggio. Un cambio di rotta deciso dopo gli anni di infatuazione per Silvio Berlusconi.
Tra i movimenti, i più decisi sull’idea di ricostruire un Pdl a spinta cattolica, che ci sia o che non ci sia Berlusconi in campo, sono loro, i pasdaran del Family day. Chi? Il Rinnovamento nello Spirito e i Neocatecumenali. Due movimenti (il secondo in verità si ama definire soltanto un Cammino e non un movimento in quanto tale) decisi a tornare alle battaglie sul campo, quelle dei princìpi da difendere senza paura (come fu appunto il Family day) anche, e soprattutto, nell’agone politico. Si dice che entrambi abbiano buone, buonissime entrature in segreteria di stato vaticana. Se così fosse, verrebbe confermata l’idea di un Vaticano più vicino al centrodestra perché ancorato alla necessità di non tradire i princìpi “non negoziabili” di ratzingeriana memoria. Intanto sabato prossimo a Chianciano l’Udc fa festa interrogandosi sul futuro. Quali strade prendere?
Ai todini non piace l’idea di una Udc alleata del Pd (e magari degli antigovernativi) ma nemmeno l’ipotesi di aggregarsi a un partito che vuole correre da solo. Il sogno sarebbe che Casini lavorasse per la costruzione della “benedetta” aggregazione di centro alternativa alla sinistra. Un’ipotesi, anche questa, che difficilmente verrà percorsa.
Insomma, un gran bailamme. Nel quale si segnala anche il ritorno sul campo di Dino Boffo, oggi direttore di Tv2000, la tv dei vescovi. Sabato a Senigallia parteciperà al raduno di una delle sette sorelle, l’Mcl, parlando proprio dell’impegno sociale e politico dei laici.

3 commenti:

  1. Se la Chiesa continuerà a dettare condizioni, un partito Cristiano come la vecchia DC che aveva il senso laico dello Stato non potrà mai nascere: parlare solo di "valori non negoziabili" è diventato integralsta e dove li trovi in italia,una decina di milioni di integralisti?(*)
    L'unico tentativo politico serio, fu fatto nel lontano 1993 dai Gesuiti,che fu però stroncato sul nascere in quanto la "Compagnia" già di fatto sotto "commissariamento" era invisa a GPII.
    La Chiesa confonde la politica con il Magistero e pretendendo tutto e subito non si va da nessuna parte.

    Ruben

    (*)Integralismo e tradizionalismo non sono sinonimi.

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  2. Non so bene come fosse concepito il tentativo dei Gesuiti del 93.
    In ogni caso, mi sembra che ridare vita alla "balena bianca", non sia che riproporre un equivoco: ha senso un partito cattolico in un momento, che dura da tanti anni, in cui non esiste un' unica voce di Magistero?
    E la Rerum Novarum di Leone XIII, è finita nel Limbo?

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  3. E' stato soltanto un "pour parler" a livelli locali;ad esempio Padre Sorge venne a parlarne nella mia Parroccchia,poi non se ne fece nulla.
    No, non ha senso, vedo di più un qualcosa di tipo Cristiano Sociale come in Germania e nord europa che comprenda tutte le realtà Cristiane.
    Non dimentichiamo ed è storia, l'opportunismo immediatamente pratico della Chiesa che, per
    compiacere Mussolini sciolse il PP di don Sturzo ed in Germania fece cosa analoga con il partito Cattolico tedesco, spianando di fatto la strada ad Hitler;per non parlare del vergognoso appoggio degli ultimi decenni a Berluconi e cialtroni vari,barattando i valori non negoziabili,con il positivismo il l'edonismo e la dissolutezza dei costumi.

    Ruben

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