ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

mercoledì 19 settembre 2012

XXXVII° giorno di Quaresima di S.Michele

Il Rosario di San MicheleUNA DELLE PRATICHE DI DEVOZIONE PIÙ RACCOMANDABILI AI FEDELI CATTOLICI IN ONORE DEL GLORIOSO ARCANGELO, È LA RECITA DELLA CORONA ANGELICA, DETTA IL ROSARIO DI SAN MICHELE. QUESTA DEVOZIONE, APPROVATA DALLA CHIESA FIN DAL 1851, È ARRICCHITA DA NUMEROSE INDULGENZE. QUESTA PRATICA DI DEVOZIONE È MOLTO ANTICA, POICHÉ  SAN MICHELE L'HA PORTATA LUI STESSO DAL CIELO ALLA TERRA.

NUOVA EVANGELIZZAZIONE ED ECUMENISMO CONCILIARE: CHE FARE?

  

  
Pontifex.Roma
Papa Benedetto XVI ha indetto, a partire dal prossimo 11 Ottobre, un anno per la fede, una sorta di percorso di ri-evangelizzazione. Una idea sicuramente valida e buona, in tempi caratterizzati da una sorta di auto-paganesimo e fede fai da te. Ossia: ciascuno si crea la sua idea della fede e poco importa la Verità. Sulla carta, dunque, ci siamo. Ora, bisogna vedere come questo anno si svilupperà.
Se verrà ricalcata la strada mondana e festaiola del Grande Giubileo di Papa Giovanni Paolo II saremo nei guai. Quella esperienza, a parte possibili malversazioni sulla quali occorrerebbe indagare, si rivelò non sempre positiva e lo stesso cardinal Ratzinger ebbe qualche perplessità nella indizione del Giubileo. Ma la stessa data in cui questo anno verrà inaugurato, 11 Ottobre, deve fare riflettere e forse allarmare. Si celebrano i 50 anni dal Vaticano II e dunque pare proprio che questa ri-evangelizzazione voglia partire dai principi conciliari. Nessuno qui intende ...
... demonizzare il Vaticano II che aveva una sua necessità: cambiare la pastorale ... ed infatti fu concilio pastorale, ma i guai sono cominciati quando da pastorale si è cercato di dare veste dottrinale ai lavori e ai documenti.
Ovviamente, ci sono stati coloro che, più papisti del Papa, hanno letto il Concilio come "rompete le righe" e la crisi ha smarrito, poco alla volta, senso di autorità, rigore, dottrina certa e pura; ed è arrivata la dispersione di oggi alla quale anche le mirabolanti imprese di Giovanni Paolo II hanno contribuito molto. Ma uno dei pilastri negativi dell'eredità post conciliare è l'ecumenismo inteso nella maniera errata. Cercare il dialogo va bene, ma l'ecumenismo sensato non è quello attualmente adottato da alcuni uomini di Chiesa.
La Chiesa cattolica, la sola e vera Chiesa di Cristo, sotto la guida del Successore di Pietro, ha il dovere di cercare l'unità, ma convertendo e non adeguandosi. Dunque, il vero ecumenismo, incompatibile col Vaticano II, sta nell'altrui conversione, da attuarsi con carità nella Verità: altrimenti che fine fa il mandato missionario comandato da Gesù?
Bruno Volpe
http://www.pontifex.roma.it/index.php/editoriale/il-fatto/12741-nuova-evangelizzazione-ed-ecumenismo-conciliare-che-fare-

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