Il Cardinale Ciappi, il teologo di papi, da Pio XII a Giovanni Paolo II (all’inizio del suo pontificato): “Il Terzo Segreto dice che la grande apostasia nella Chiesa inizia dal suo vertice. La conferma ufficiale del segreto de La Salette (1846): “La Chiesa subirà una terribile crisi. Essa sarà eclissata. Roma (il Vaticano) perderà la fede e diventare la sede dell’Anticristo “.
ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...
mercoledì 28 marzo 2012
QUESTO VIAGGIO DEL PAPA A CUBA ED IN MESSICO BUTTA MALE:
1- IL CARDINALE DELL'AVANA HA CHIAMATO LA POLIZIA DEI FRATELLI CASTRO PER BUTTARE FUORI DALLA CATTEDRALE UN GRUPPETTO DI FEDELI PERSEGUITATI DAL REGIME. SUBITO ACCONTENTATO - 2- IN MESSICO POI GLI HANNO MANDATO IN LIBRERIA UN VOLUME ("LA VOLUNTAD DE NO SABER") DI JOSE BARBA CHE NARRA LA VICENDA, ORRIBILE, DEL REVERENDO MARCIEL MACIEL, FONDATORE DEI POTENTISSIMI LEGIONARI DI CRISTO, PEDERASTA SERIALE, MORFINOMANE E PADRE DI VARII FIGLI. CON RATZINGER ALLA SBARRA PER AVER TENUTO SULLA PROPRIA DI SCRIVANIA, DA PRESIDENTE DELLA CONGREGAZIONE DELLA FEDE, PER OTTO ANNI UN DOSSIER DETTAGLIATISSIMO SU MARCIEL MACIEL. SENZA MAI INTERVENIRE - 3- IL TUTTO A POCHI GIORNI DALLA RIVELAZIONE CHE LA CHIESA CATTOLICA OLANDESE, NEGLI ANNI CINQUANTA E SESSANTA, AVREBBE PROVVEDUTO A FAR CASTRARE UN GRUPPO DI GIOVANI VIOLENTATI NEI PROPRI SEMINARI. PER NON FARLI CRESCERE GAY... - 4- OGGI L’INCONTRO CON FIDEL CASTRO (PER NON OSCURARE QUELLO DI IERI CON IL FRATELLO RAÚL), NO ALL’UDIENZA AI DISSIDENTI: IL REGIME NON DESIDERA “FUORI PROGRAMMA” -
1- DAGOREPORT
Questo viaggio del papa a Cuba ed in Messico butta male. Il cardinale dell'Avana ha chiamato la polizia dei fratelli Castro per buttare fuori dalla Cattedrale un gruppetto di fedeli perseguitati dal regime. Subito accontentato.
Questo viaggio del papa a Cuba ed in Messico butta male. Il cardinale dell'Avana ha chiamato la polizia dei fratelli Castro per buttare fuori dalla Cattedrale un gruppetto di fedeli perseguitati dal regime. Subito accontentato.
In Messico poi gli hanno mandato in libreria un volume ("La voluntad de no saber") di Jose Barba, per ora pubblicato solo in spagnolo, che narra la vicenda, orribile, del Reverendo Marciel Maciel , fondatore dei potentissimi Legionari di Cristo, pederasta seriale, morfinomane e padre di varii figli.
PAPA A CUBADal 1944 in Vaticano si sapeva di Maciel , secondo l'autore del volume, che afferma di avere avuto accesso a circa 220 documenti che sostiene di aver ottenuto da "ambienti vaticani" (ci risiamo).
E promette di pubblicarli sul sito www.lavoluntaddenosaber.com. Roba forte: dove si sostiene che sin dal 1944 c'erano stati sospetti su Maciel e che, almeno dal 1956 in Vaticano fossero giunti rapporti che descrivevano i crimini del Monsignore. E i messicani violentati, circa venti, imputano in particolare a Benedetto II di aver tenuto sulla propria di scrivania, da Presidente della Congregazione della Fede, per otto anni un dossier dettagliatissimo su Marciel Maciel. Senza, ancora una volta, intervenire.
Il tutto a pochi giorni dalla rivelazione che la Chiesa Cattolica olandese, negli anni Cinquanta e Sessanta, avrebbe provveduto a far castrare un gruppo di giovani violentati nei propri seminari. Per non farli crescere gay...
2- IL PAPA DA FIDEL MA NON VEDE GLI OPPOSITORI
Giacomo Galeazzi per La Stampa
Giacomo Galeazzi per La Stampa
Radio Bugia
MEDJUGORJE: LE MENZOGNE PLURIME DI PADRE LIVIO FANZAGA DAI MICROFONI DI RADIO MARIA, IN DIFESA DI UNA GOSPA ERETICA |
Uno dei messaggi più inquietanti che la Gospa consegnò ai "veggenti" fu sicuramente quello del giorno 1 Ottobre 1981 quando, prima ancora che l'allora Vescovo di Mostar-Duvno smascherasse inganni e blasfemie, ai "chiaroveggenti" di Medjugorje furono poste una serie di domande dottrinali al fine di iniziare un cammino di discernimento verso il riconoscimento della verità o la costatazione della menzogna. I "chiromanti", all'epoca dei fatti, erano molto giovani e non potevano conoscere la Dottrina della Chiesa cattolica ed il Magistero, la loro fede ERA semplice, dunque le domande furono poste in "riunione di gabinetto" a tutti, facendo appunto leva sulla infinita (per Grazia) sapienza della Vergine che, sicuramente, li avrebbe illuminati nei "messaggi". Dalle "Cronache parrocchiali" di Medjugorje, precisamente a pagina 11, si apprende un fatto che può collocarsi nel mezzo fra l'eresia e l'apostasia di una ... ... Gospa che, in base a quantoevidenziato da fatti certi, bestemmiò ed attaccò persino San Paolo quando disse: "Anche se un angelo del cielo vi annuncia un vangelo diverso, sia anatema" (Gal 1,8). |
Con chi ce l’ha veramente Padre Cavalcoli?
Una lezione di stile e di acume:
le precisazioni di Padre Giovanni Cavalcoli
Note a margine del commento di Padre Cavalcoli
circa la lettera aperta di don Nicola Bux a Mons. Fellay
e la risposta pubblica di Mons. Williamson
di Belvecchio
Com’era prevedibile, ecco giungere puntuali le precisazioni di Padre Giovanni Cavalcoli (24 marzo 2012 – sito Riscossa Cristiana) riguardo della Lettera aperta indirizzata da Don Nicola Bux a Mons. Bernard Fellay (19 marzo 2012 - vedi). Puntualizzazioni che fanno particolare riferimento alla risposta pubblica a questa lettera di Mons. Richard Williamson (22 marzo - vedi).le precisazioni di Padre Giovanni Cavalcoli
Note a margine del commento di Padre Cavalcoli
circa la lettera aperta di don Nicola Bux a Mons. Fellay
e la risposta pubblica di Mons. Williamson
di Belvecchio
Sull'argomento scrivemmo già il 14 settembre 2011, in occasione della consegna del famoso preambolo dottrinale (Il 14 settembre 2011 e la carta bollata). Le considerazioni di allora sono valide ancora oggi, anche in riferimento a quanto scritto da don Nicola Bux nella sua Lettera aperta a Mons. Fellay. Sulla Lettera aperta di don Nicola Bux, si veda il nostro articolo: La lodevole inizativa di don Nicola Bux Sulle luci e le tenebre evocate da don Nicola Bux in questa lettera, torna utile leggere le riflessioni di Giovanni Servodio: Esercizio di esegesi della Tradizione: da Giovanni Paolo II a Mons. Bernard Fellay |
Il Padre Giovanni Cavalcoli è una simpatica persona, molto appassionato nei suoi convincimenti, e a volte questa sua foga lo porta a scantonare un po’, magari inavvertitamente.
Com’è esatto che don Nicola Bux si è rivolto, chiaramente e correttamente, a Mons. Fellay, quale Superiore Generale della Fraternità San Pio X, e insieme a tutta la stessa Fraternità, così è del tutto inesatto quanto dice Padre Cavalcoli: che la risposta di Mons. Williamson sia stata formulata “a nome della Fraternità”.
Falsi profeti crescono..
Quando la fede diventa un “Ritengo” e il Magistero viene ignorato
Vedere una famiglia disgregata è sempre molto doloroso. Figli che non rispettano i genitori; genitori che litigano incessantemente; fratelli che si odiano e non riescono a stare più di cinque minuti nella stessa stanza senza scatenare il putiferio, e via discorrendo.
Queste situazioni, purtroppo, stanno diventando sempre più comuni e la famiglia, un tempo luogo privilegiato dell’amore, diventa campo di guerra.
La secolarizzazione della società ha portato ad una graduale perdita dei concetti di rispetto, fratellanza e carità, in favore dell’edonismo e dell’egoismo.
La secolarizzazione della società ha portato ad una graduale perdita dei concetti di rispetto, fratellanza e carità, in favore dell’edonismo e dell’egoismo.
Tutte queste considerazioni fanno ancora più male se ad essere divisa al proprio interno è la grande famiglia costituita dalla Chiesa Cattolica.
Il padre, incarnato dal papa, non viene più rispettato e seguito dai figli; i figli litigano fra di loro per prevaricare uno sull’altro; qualsivoglia regola, rappresentata dal Magistero, non è più percepita come tassativa, bensì come opinabile…
Il padre, incarnato dal papa, non viene più rispettato e seguito dai figli; i figli litigano fra di loro per prevaricare uno sull’altro; qualsivoglia regola, rappresentata dal Magistero, non è più percepita come tassativa, bensì come opinabile…
È questo il difficile contesto in cui la Chiesa è oggi immersa e due “casi” verificatisi in questi ultimi giorni lo testimoniano.
Cultura cattolica: Mons. Antonio Livi critica Enzo Bianchi e Piero Coda
(di Fabrizio Cannone) Mons. Antonio Livi non fa parte di quelle correnti insipide della cosiddetta “teologia contemporanea” per la quale la parola teologia non significa affatto studio, amoroso, di Dio e della sua Parola-Legge, ma mero conseguimento di titoli accademici presso uno dei tanti pontifici istituti della Penisola. Eppure, di mons. Livi, già Decano e docente di Filosofia alla Lateranense, è impressionante la produzione teologica e filosofica, con decine di volumi pubblicati (l’ultimo e decisivo contributo è Vera e falsa teologia. Come distinguere l’autentica “scienza della fede” da un’equivoca “filosofia religiosa”, Casa Editrice Leonardo da Vinci, Roma 2012).
Fedifraghi
MEDJUGORJE: LE VERITÀ DELLA CHIESA CATTOLICA SULLE TRAVAGLIATE VICENDE E SULLA DISOBBEDIENZA DI FRA JOZO ZOVKO |
Dal sito ufficiale della Chiesa cattolica, quella Romana ed Apostolica (non quella eretico pentecostale / carismatica / con imposizioni delle mani e delle Bibbie in stile Vanna Marchi) della Diocesi di Mostar-Duvno: "Biskupova odluka fra Jozi Zovki, OFM". Reverendo fra Jozo, Seguo il Suo comportamento in questa Chiesa e in genere non l’approvo da più di dieci anni. Infatti da quando ho preso il governo delle Diocesi, nel 1993, L’ho trovata nel Suo status ecclesiastico irregolare, nel quale Lei vive anche oggigiorno. Qui riassumerei tale status, il Suo comportamento ed insegnamento. La corrispondenza tra la Curia diocesana e il Provincialato, 1989 L’Ordinario diocesano mons. Pavao Žanić, dopo un triplice ammonimento al Provincialato, con la lettera, nr. 622/89, del 23 agosto 1989, mentre Lei faceva il parroco a Tihaljina, Le ha tolto “ogni giurisdizione e missione canonica nelle Diocesi di Mostar-Duvno e Trebinje-Mrkan” a causa del Suo comportamento .. non ecclesiastico, il che Le aveva più volte personalmente comunicato e giustificato, informandone il Suo Superiore religioso, con la lettera, nr. 624/89, della stessa data: “In data odierna Le ho tolto la giurisdizione e la missione canonica (il documento in allegato alla presente), ed è sospeso da qualsiasi ufficio nel territorio delle Diocesi di Mostar-Duvno e Trebinje-Mrkan”. |
La fitta agenda dell’esorcista
[1]Tempo fa vi ho parlato di Federico Caravaggio [2]. Oggi vi presento suo fratello. Entrambi appartengono ad una famiglia di sensitivi, giacché anche mamma e nonna hanno avuto le loro esperienze ESP. Il che m’induce a sospettare che tale “dote” sia ereditaria per via genetica, oppure per qualche altra via che a me sfugge. Affermare che sia trasmissibile per via culturale mi sembrerebbe riduttivo.
Come si vede dalla foto, Eugenio Caravaggio è quel che si dice un bel ragazzo e cosa fanno i demoni quando vedono un bel ragazzo? S’invaghiscono di lui, per lo meno quei demoni che storicamente si presentano all’uomo sotto forma di Succubi, versione femminile degli Incubi. Se la cosa suona strana, ci si dovrebbe chiedere intanto cosa intendeva il Genesi quando diceva che gli angeli si unirono con le “figlie degli uomini”. Che si tratti di un’attrazione non tanto erotica quanto spirituale? E poi, la stirpe dei giganti Nephilim, frutto dell’unione tra angeli e donne, è esistita veramente?
Come si vede dalla foto, Eugenio Caravaggio è quel che si dice un bel ragazzo e cosa fanno i demoni quando vedono un bel ragazzo? S’invaghiscono di lui, per lo meno quei demoni che storicamente si presentano all’uomo sotto forma di Succubi, versione femminile degli Incubi. Se la cosa suona strana, ci si dovrebbe chiedere intanto cosa intendeva il Genesi quando diceva che gli angeli si unirono con le “figlie degli uomini”. Che si tratti di un’attrazione non tanto erotica quanto spirituale? E poi, la stirpe dei giganti Nephilim, frutto dell’unione tra angeli e donne, è esistita veramente?
martedì 27 marzo 2012
I sempre più ligi al NWO
La Conferenza episcopale statunitense dovrebbe rileggersi la Deus Caritas est prima di criticare Obama. In particolare, dovrebbe rileggersi quel passaggio dove si dice che “la dottrina sociale cattolica non vuole conferire alla chiesa un potere sullo stato. Neppure vuole imporre a coloro che non condividono la fede prospettive e modi di comportamento che appartengono a questa. Vuole semplicemente contribuire alla purificazione della ragione e recare il proprio aiuto per far sì che ciò che è giusto possa, qui e ora, essere riconosciuto e poi anche realizzato”.
E’ quanto sostiene, in un editoriale dai toni molto duri, la prestigiosa rivista dei gesuiti statunitensi, America. Da sempre voce del cattolicesimo più liberal, America entra nel vivo della diatriba che contrappone le gerarchie della chiesa cattolica a Obama e, a differenza dei vescovi, si schiera apertamente con quest’ultimo. Contestano, i gesuiti, la presa di posizione del cardinale Timothy Dolan, arcivescovo di New York e capo della Conferenza episcopale, in merito alla vexata quaestio dell’obiezione di coscienza rispetto alla riforma sanitaria.QUANDO I "VEGGENTI" E LA GOSPA DISUBBIDIRONO A GIOVANNI PAOLO II
MEDJUGORJE: PAPA E VESCOVO NON AVEVANO VALORE E LA GOSPA LI AVREBBE "GIUDICATI"! Durante l’occupazione turca dell’Erzegovina (1474-1878), mentre gli altri religiosi fuggirono per sottrarsi alle persecuzioni, i francescani rimasero, da soli, a fornire coraggiosamente assistenza spirituale ai fedeli. Dal 1881, fu restaurata la gerachia ecclesiastica ordinaria ed i Vescovi tornarono ad occupare le proprie sedi. Di fatto, però, le parrocchie continuarono a esser rette dai francescani, per la gioia delle popolazioni locali, che non hanno mai smesso di provare riconoscenza nei confronti dei frati minori. Tuttavia, nel 1975 (quindi 6 anni prima delle “apparizioni”), Papa Paolo VI emanò il decreto “Romanis Pontificibus”, con cui stabiliva che i frati rendessero al Vescovo metà delle proprie parrocchie. Una nutrita minoranza di francescani rifiutò, però, di obbedire alle ingiunzioni papali: iniziò, di fatto, uno scisma. Di particolare importanza è il caso dei padri Ivica Vego ... ... e Ivan Prusina. |
Un triste avvenire
Antonio livi, Lettera aperta al Direttore di AvvenireSeguiamo, al solito ciò che accade. C'è un aggiornamento alla questione Enzo Bianchi - Antonio Livi e il Direttore di Avvenire, tratto da La Bussola quotidiana di oggi.Come i lettori de La Bussola Quotidiana sanno bene, l'articolo di monsignor Antonio Livi che criticava alcuni interventi di Enzo Bianchi, ha provocato la durissima reazione del direttore di Avvenire, Marco Tarquinio. Una prima, immediata, risposta a Tarquinio è venuta dal direttore de La Bussola Quotidiana, ma molte sono anche le lettere - arrivate in questi giorni a noi ed anche ad Avvenire - di solidarietà a monsignor Livi. Ora è lo stesso monsignor Livi a rispondere al direttore di Avvenire con questa lettera aperta che pubblichiamoSig. Direttore,
Il 23 marzo scorso Lei sul Suo giornale mi ingiunge di vergognarmi per quello che avevo scritto su La Bussola Quotidiana a proposito di Enzo Bianchi, accusandomi di aver orchestrato squallide manovre diffamatorie basate sulla menzogna. Siccome alcuni lettori (anche se non tutti) e i cattolici italiani in generale possono aver pensato che queste accuse (che costituiscono – queste sì – denigrazione e diffamazione nei miei confronti) siano fondate, mi vedo costretto a fornire loro pubblicamente alcune spiegazioni.
- Io non ho scritto contro Enzo Bianchi come persona ma contro la sua “fama di santità”, ossia contro la presentazione che se ne fa come di un vero mistico, di un autorevole interprete della Scrittura, di un venerato maestro di dottrina cristiana, di un eroico combattente per la riforma della Chiesa e per l’ecumenismo. Io vorrei invece richiamare l’attenzione di chi ha responsabilità pastorale sul fatto che i suoi scritti e i suoi discorsi – che certa stampa utilizza come se potessero essere dei validi sussidi per la catechesi ? sono inficiati di un’ideologia neognostica, incentrata sul progetto di una religione universale a carattere etico (la Welthethik), secondo la prospettiva del suo autore di riferimento, che è Hans Küng.
LA CRISI DELLA CHIESA E' IN GRAN PARTE DOVUTA AL PROGETTO DI DISTRUZIONE DELLA SANA DEVOZIONE ...
Anche nella nuova traduzione della Bibbia troviamo la modifica di alcune parole che tendono intenzionalmente a minimizzare la figura della Madonna. Non è un mistero che numerosi Vescovi non pregano la Madonna e ne parlano nelle omelie per inevitabilità! Non è un mistero che cercano di svalutare in tutti i modi la Madre di Dio, infatti vogliono l’ecumenismo con i protestanti e l’eliminazione della devozione alla Madre di Dio. Anche all’interno dei seminari non viene recitato il Rosario giornaliero e la sua recita è facoltativa.
Ecco perché il “caso Lautsi” è stato un dono al cristianesimo
A distanza da un anno dalla sentenza definitiva, il caso Lautsi contro Italia, più noto come il caso del crocifisso, ha una grande importanza, non semplicemente dal punto di vista politico e giuridico, ma anche religioso. Ne ha parlato Grégor Puppinck, Direttore del Centro europeo per la legge e la giustizia, affermando che «mai nella storia della Corte e del Consiglio d’Europa un caso aveva suscitato così tanta attenzione e dibattito pubblico». In un percorso senza precedenti, infatti, «ventuno Stati membri della Convenzione europea dei diritti dell`uomo si sono uniti all`Italia per riaffermare la legittimità della presenza del cristianesimo nella società e nell’identità europee. E la Corte lo ha confermato, riconoscendo – in sostanza – che nei Paesi a tradizione cristiana, il cristianesimo possiede una legittimità sociale specifica che lo distingue dalle altre credenze filosofiche e religiose».
La Vergine Maria nella Teologia di Karl Rahner
Conferenza Cattolica -
“Karl Rahner: un’analisa critica” – “Rilievi critici sulla Mariologia di Karl Rahner” – “La deriva Modernista”.
7a Conferenza al convegno di studi su Karl Rahner tenutasi a Firenze il 22-23 novembre 2007.
Conferenza di Padre Alessandro M. Apolloniohttp://feedproxy.google.com/~r/TradizionalistaCattolico/~3/1pjVKkNHSks/conferenza-cattolica-la-vergine-maria.html
lunedì 26 marzo 2012
Chi Sarà il Nuovo Capo della Chiesa Anglicana? Decide Twitter….
La rinuncia dell’arcivescovo di Canterbury, Rowan Williams, alimenta le divisioni dottrinali interni e il pericolo di scisma.
Dopo un intenso dibattito interno, la Chiesa Anglicana ha deciso di fare uso delle reti sociali, tra cui Twitter, per collaborare nell'elezione del nuovo capo della Chiesa d'Inghilterra dopo le recenti dimissioni dell'arcivescovo di Canterbury, Rowan Williams.
Il processo di consultazione si aprirà anche ad altre aree esterne alla confessione anglicana e deve terminare con i nomi dei due possibili successori, che saranno finalmente sottomessi al parere del primo ministro.
Secondo il “Telegraph”, in pole position si trova l’arcivescovo di York, John Sentamu, che conta con 21.558 “followers” nella rete sociale. Al secondo posto il vescovo di Bradford, che conta con 3.953 “followers” e al terzo posto il vescovo di Durham, con 562.
Finanze vaticane. L’altra tromba
L’articolo di Andrea Gagliarducci di cui ha dato notizia il precedente post ha prodotto in Vaticano una burrasca. E c’era da aspettarselo. Perché la sua dettagliata ricostruzione su come la Santa Sede stia riordinando le proprie finanze era decisamente di parte. Con due bersagli grossi nel mirino: il cardinale Attilio Nicora, presidente della neocostituita Autorità di Informazione Finanziaria, ed Ettore Gotti Tedeschi, presidente dell’Istituto per le Opere di Religione.
L’accusa di fondo che viene rivolta ad entrambi – ma soprattutto a Gotti Tedeschi sui cui si concentra il fuoco – è di aver messo in pericolo l’autonomia della Città del Vaticano come Stato sovrano, introducendo uomini e norme tali da configurarlo piuttosto come una “enclave” alla mercé dell’Italia e dei suoi poteri bancari e giudiziari.
L’accusa di fondo che viene rivolta ad entrambi – ma soprattutto a Gotti Tedeschi sui cui si concentra il fuoco – è di aver messo in pericolo l’autonomia della Città del Vaticano come Stato sovrano, introducendo uomini e norme tali da configurarlo piuttosto come una “enclave” alla mercé dell’Italia e dei suoi poteri bancari e giudiziari.
Don Francesco Ricossa e il "protestantesimo" di Ratzinger...
Falso ecumenismo Conciliare "del non ritorno degli eretici e scismatici in seno alla chiesa Cattolica... ...Ed ora chiediamoci: che cosa significa ristabilire l'unità di tutti i cristiani? Sappiamo tutti che esistono numerosi modelli di unità e voi sapete anche che la Chiesa cattolica si prefigge il raggiungimento della piena unità visibile dei discepoli di Gesù Cristo secondo la definizione che ne ha dato il Concilio Ecumenico Vaticano II in vari suoi documenti (cfr “Lumen Gentium”, nn. 8;13; “Unitatis Redintegratio”, nn. 2; 4 ecc.). Tale unità, secondo la nostra convinzione, sussiste, sì, nella Chiesa cattolica senza possibilità di essere perduta (cfr “Unitatis Redintegratio”, n. 4); la Chiesa infatti non è scomparsa totalmente dal mondo. D'altra parte questa unità non significa quello che si potrebbe chiamare ecumenismo del ritorno: rinnegare cioè e rifiutare la propria storia di fede. Assolutamente no! Non significa uniformità in tutte le espressioni della teologia e della spiritualità, nelle forme liturgiche e nella disciplina. Unità nella molteplicità e molteplicità nell'unità: nell'omelia per la solennità dei santi apostoli Pietro e Paolo, lo scorso 29 giugno, ho rilevato che piena unità e vera cattolicità nel senso originario della parola vanno insieme. Condizione necessaria perché questa coesistenza si realizzi è che l'impegno per l'unità si purifichi e si rinnovi continuamente, cresca e maturi. |
Il vescovo prodiano imbarazza un poco i colleghi divisi.
Reintegrare Bregantini. Il lavoro non è una merce, ma la Cei non è la Cgil. Attendendo Bagnasco
26 marzo 2012 -
Ridimensionare la critica sul licenziamento economico esternata dall’arcivescovo di Campobasso e presidente della commissione Cei per il lavoro, Giancarlo Bregantini – “Il lavoratore non è merce”, ha detto – ma insieme far capire la preoccupazione della chiesa per il lavoro, per la dignità dei lavoratori, per quelle necessarie riforme nei confronti delle quali, come ha detto il cardinale Angelo Bagnasco a Genova il 19 marzo nella giornata della manifestazione della Fiom per salvare l’articolo 18, “non servono no pregiudiziali”.E’ questa la linea che dovrebbe seguire l’attesa prolusione di Bagnasco dopodomani a Roma in apertura del Consiglio permanente della Cei. Quanto a Bregantini, vescovo prodiano che nel 2001 elogiò in pieno G8 la disobbedienza citando l’Apocalisse e “i grandi abbattuti dai loro troni” del “Magnificat”, vale più di tante parole lo spazio che Avvenire ha spietatamente voluto riservare ieri alle sue parole: un piccolo box il cui titolo (e foto) sono riservati non a lui bensì a Domenico Pompili, portavoce della Cei, che pochi minuti dopo l’uscita del vescovo ha cercato di calmierare la situazione chiedendo una “soluzione ampiamente condivisa” della riforma del lavoro.
L’impressione è che la chiesa viva di sentimenti ambivalenti,
Il cavaliere laico animalista
Come collocarsi nella Chiesa?
Don Pierre Berrère, Priore del Priorato San FrancescoRegis, Francia, della Fraternità San Pio X.
L'articolo è stato pubblicato sul n° 226, febbraio 2011, delgiornale “Sainte Anne” .
(Testo diffuso da La Porte Latine, sito della Fraternità in Francia e tradottoda Unavox)
(Testo diffuso da La Porte Latine, sito della Fraternità in Francia e tradottoda Unavox)
Gli ultimi avvenimenti sopraggiunti ad iniziativa del Papa BenedettoXVI, non fanno che confermare ancora oggi la giustezza dei comportamentiadottati a suo tempo da Mons. Lefebvre di fronte alle autorità ufficiali allorain carica.
Poiché spesso il magistero oggi non si esercita più in maniera normale e coerente, è impossibile sottomettersi assolutamente alle sue direttive, come se niente fosse.
Poiché spesso il magistero oggi non si esercita più in maniera normale e coerente, è impossibile sottomettersi assolutamente alle sue direttive, come se niente fosse.
La lodevole iniziativa di Don BUX
Posto qui un interessante articolo del sempre ottimo Belvecchio che commenta la lodevole iniziativa di Don Bux (lodevole davvero), ma che porta in sé le stesse identiche contraddizioni di sempre dovute ad un’ermeneutica inconciliabile con la Fede di sempre, a tal proposito si veda anche il post: http://lux-hominum.blogspot.it/2012/01/un-effetto-senza-causa-e-il-dogma-della.html. Tutti vedono i risultati del concilio ma nessuno osa mettere mano alla causa.
Note a margine della lettera aperta di don Nicola Bux
a Mons. Fellay e alla Fraternità San Pio X
a Mons. Fellay e alla Fraternità San Pio X
di Belvecchio
Il 19 marzo, Solennità di San Giuseppe, Patrono della Chiesa Universale, don Nicola Bux ha pubblicato sul sito a lui vicino, Ecclesia Mater, di Bari, una lettera aperta a S. Ecc. Mons. Bernard Fellay e a tutta la Fraternità Sacerdotale San Pio X, esortandoli con le parole di Santa Caterina da Siena: Venite sicuramente a Roma.
domenica 25 marzo 2012
La Tradizione avanza in Inghilterra
Quella di ieri, sabato 24 Marzo 2012, é stata una giornata memorabile per i cattolici tradizionali in Inghilterra: due Messe solenni celebrate nella Forma Straordinaria. Entrambe - udite, udite - presiedute dal Vescovo locale!
A New Brighton, vicino a Liverpool, é stata ufficialmente riaperta, alla presenza del vescovo di Shrewsbury, Mark Davies, la chiesa dei Santi Pietro e Paolo, affidata alla cura dell'Istituto Cristo Re Sommo Sacerdote (ne ho parlato in un precedente post). D'ora in poi sará un santuario dedicato all'adorazione eucaristica e alla celebrazione della Messa nella Forma Straordinaria. Piú di seicento persone hanno partecipato alla celebrazione.
L'altro evento di rilievo é stato il pellegrinaggio tradizionale a York (cui ho avuto la fortuna di partecipare) in onore di santa Margaret Clitherow, una straordinaria figura di donna martirizzata sotto il regno di Elisabetta I per aver dato rifugio a dei preti cattolici.
Oltre che per l'ottima affluenza di fedeli (circa duecento), il pellegrinaggio é stato un successo soprattutto per la presenza dell'ordinario del luogo, Terry Drainey, un vescovo che fino ad ora non si é certo distinto per la promozione della Messa antica. Segno che qualcosa si muove.
Qui di seguito alcune immagini dei due eventi (un grazie a Padre Simon Henry per le immagini da New Brighton pubblicate sul suo blog Offerimus Tibi Domine).
New Brighton
Il sacro deve restare sacro
Probabilmente senza volerlo, il regista Monicelli ironizzando e insinuando che le Eminenze non s' importano dei problemi della gente comune, ma solo dell' apparenza, ha centrato in pieno la situazione della Chiesa di oggi, nel farci vedere la reazione del popolo, che stanchi dei preti che danno importanza al sociale e alle cose mondane, senza risolvere niente, sono ancora sensibili al sacro, al divino, alla liturgia.
Dio ci ha creati cosi: preghiamoLo e adoriamoLo con tutti i sensi!
Dio ci ha creati cosi: preghiamoLo e adoriamoLo con tutti i sensi!
simone: Il sacro deve restare sacro
Dure parole del direttore di Avvenire nei confronti di Antonio Livi, in difesa del 'priore' (!?) di Bose
Riguarda il testo di cui al thread precedente. Un lettore, che ringrazio, mi segnala il seguente scambio di messaggi apparso su Avvenire, che ci dà la misura del grado di inquinamento raggiunto nella Chiesa e, soprattutto, di quella che non saprei se definire connivenza o incapacità di discernimento da parte del Direttore del "quotidiano dei cattolici italiani", il quale non esita a parlare di buona dottrina cattolica, riferendosi ai controversi contenuti del "priore" di Bose. [che potete consultare qui] Uno dei corrispondenti parla di "campagna diffamatoria" nei confronti di un "uomo di Chiesa", evidentemente senza cogliere le motivazioni addotte... Percezioni diverse di una deformazione della verità ormai dolorosamente attestata. E proprio per questo non cesseremo di dare le nostre ragioni. Livi lo ha fatto in termini veramente cattolici, ma la cultura di regime non lo riconosce.
Le difficoltà anglicane e le illusioni cattoliche
Williams ha tenuto aperto il dibattito su sessualità e donna nella chiesa. L'illusione cattolica è che queste questioni scompariranno.
A pochi giorni dal viaggio di Benedetto XVI in Messico e a Cuba, l'arcivescovo di Canterbury Rowan Williams ha annunciato le proprie imminenti dimissioni, e la notizia ha un impatto che va ben al di là degli 80 milioni di fedeli della Comunione Anglicana e chiarisce alcune questioni centrali per il futuro della chiesa cattolica.
Un primo motivo è il fatto stesso delle dimissioni, a soli 61 anni, per il capo di una chiesa mondiale come la Comunione Anglicana. Questo esempio si presenta come un caso estremo di ridefinizione funzionale dell'ufficio di primate di una chiesa cristiana: per opposizione non solo al capo della chiesa cattolica, papa Benedetto XVI, che ha la possibilità giuridica di dimettersi ma che a 85 anni (uno dei pontefici più longevi dell'era moderna) non ha alcuna intenzione di farlo, nonostante i malcelati desideri di Giuliano Ferrara di disfarsi di un pontefice che sembra ritenere una sua creatura politico-culturale.
sabato 24 marzo 2012
Pecunia olet
I MIRACOLI DEL SAN RAFFAELE (IL CERCHIO SI ALLARGA!) - INTERROGATORIO DI UN FIDUCIARIO DI DACCO: UNA FINTA CONSULENZA 500 MILA EURO SAREBBE FINITA SU UN CONTO ESTERO CHE FA RIFERIMENTO AD ANTONIO SIMONE, EX ASSESSORE REGIONALE LOMBARDO ALLA SANITA’, VICINO A COMUNIONE E FATTURAZIONE - ANCORA: SPUNTA DA BARI DEGENNARO - SECONDO UN INDAGATO DALLA PROCURA DI MILANO AVREBBE CONSEGNATO DENARO AL BRACCIO DESTRO DI DON VERZÉ….
1- FINTA CONSULENZA 500 MILA EURO FINITA AD EX ASSESSORE VICINO A CL
(Adnkronos) - La somma relativa a una finta consulenza pagata dal San Raffaele sarebbe finita su un conto estero che fa riferimento ad Antonio Simone, ex assessore regionale lombardo alla Sanita'. E' quanto emerge dall'interrogatorio di Giancarlo Grenci, fiduciario di Pierangelo Dacco' e indagato nell'ambito della prima tranche di inchiesta sul dissesto della Fondazione Monte Tabor ormai chiusa. E' lo stesso Grenci a spiegare che fu lo stesso 'Dacco'" ad indicare "di trasferire quella somma', cioe' '500 mila euro' su 'un conto nominativo di Antonio Simone'.
IN PUNTO DI MORTE A CHI SARAI FIDEL: A DIO O A MARX?
CARLITO ROSSELLA SUL “FOGLIO” SVELA I RETROSCENA DELLA VISITA DI BENEDETTO XVI A CUBA - NON È SOLO UN VIAGGIO DIPLOMATICO PER SCONGELARE I RAPPORTI CON UNO STATO COMUNISTA E ATEO. E’ STATO CASTRO A VOLER INCONTRARE IL PAPA, A CUI VUOLE PORRE QUELLE DOMANDE ‘RELIGIOSE’ SULLA VITA E SULLA MORTE, CHE CHIUNQUE, A 86 ANNI, SI PONE…
Dal nostro agente a l'Avana, Carlo Rossella - Da "il Foglio"
PAPA WOJTYLA FIDEL CASTRO
Siboney non è solo il titolo di uno struggente bolero. E' anche il nome di un affascinante quartiere dell'Avana. Posto di ville sequestrate ai ricchi fuggitivi dopo la rivoluzione, prati verdi, palme, tamarindi, frangipane. Fidel Castro, 86 anni, ritirato dal potere ma sempre, per chi lo ama, líder máximo, vive qui, in una residenza circondata da un grande parco.
CATTOLICI NEI TEMPI DEI SOMMI INGANNI
L’EDITORIALE DEL VENERDI
di Araì Daniele
Quale il segno ricorrente di questi tempi se non quello di un inganno senza pari?
Le parole di Gesù, innanzitutto quelle escatologiche (Mt 24), sono insegnamenti profetici per i Suoi beati, che “non videro, ma hanno creduto” (Gv 20, 29) e ora sono in un mondo, dove si riduce gravemente il numero di quanti serbano la fede, per cui Gesù dice: “Quando il Figlio dell’uomo tornerà, incontrerà ancora la Fede?” (Lc 18, 8). Sì, perché l’inganno assume la forma di seduzione «estrema»: “Badate che nessuno vi seduca! Poiché molti verranno nel mio nome dicendo: “Io sono il Cristo”, e molti saranno ingannati. Non vi turbate se sentirete di guerre o voci di guerre,; è necessario che tutte queste cose avvengano; ma non è la fine. Infatti, si vedrà popolo contro popolo e regno contro regno: e vi saranno carestie, pestilenze e terremoti in vari luoghi; tutto ciò non è che l’inizio delle tribolazioni. Allora vi consegneranno ai boia e vi uccideranno; sarete odiati da tutte le genti a causa del mio nome” (Mt 24, 4-9).
di Araì Daniele
Quale il segno ricorrente di questi tempi se non quello di un inganno senza pari?
Le parole di Gesù, innanzitutto quelle escatologiche (Mt 24), sono insegnamenti profetici per i Suoi beati, che “non videro, ma hanno creduto” (Gv 20, 29) e ora sono in un mondo, dove si riduce gravemente il numero di quanti serbano la fede, per cui Gesù dice: “Quando il Figlio dell’uomo tornerà, incontrerà ancora la Fede?” (Lc 18, 8). Sì, perché l’inganno assume la forma di seduzione «estrema»: “Badate che nessuno vi seduca! Poiché molti verranno nel mio nome dicendo: “Io sono il Cristo”, e molti saranno ingannati. Non vi turbate se sentirete di guerre o voci di guerre,; è necessario che tutte queste cose avvengano; ma non è la fine. Infatti, si vedrà popolo contro popolo e regno contro regno: e vi saranno carestie, pestilenze e terremoti in vari luoghi; tutto ciò non è che l’inizio delle tribolazioni. Allora vi consegneranno ai boia e vi uccideranno; sarete odiati da tutte le genti a causa del mio nome” (Mt 24, 4-9).
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