ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

mercoledì 16 maggio 2012

I papi della memoria


La scelta è stata quella di circoscrivere la storia del papato a sette secoli, partendo dal Giubileo del 1300 per arrivare all'oggi, mettendo in risalto passaggi chiave e figure di pontefici che maggiormente hanno influenzato tanto le vicende della cristianità quanto il progresso artistico e culturale dell'umanità. Il percorso espositivo, ha proseguito il curatore, sarà articolato in nove sezioni, che toccheranno, dopo il primo Giubileo di Bonifacio VIII, il periodo della cattività avignonese, la conseguente restaurazione nella città eterna del potere papale, i pontefici umanisti Niccolò V, Paolo II e Sisto IV.

Chi torna?


I lefebvriani vicini al ritorno, tra abbracci da figliol prodigo e incubi di prelature

L’ha detto più volte Loris Capovilla, già segretario di Giovanni XXIII che aprì quel Concilio Vaticano II la cui attuazione non è ancora completata: “Occorre avere rispetto per chi torna in seno alla chiesa cattolica come figliol prodigo”. Parole riferite ai lefebvriani i quali, nonostante le divisioni interne relative all’opportunità di accettare il Concilio in ogni sua parte, sono oggi a un passo dal ritorno alla piena comunione con Roma.
La conferma è anche tra le righe di un auspicio che in queste ore fa Nicola Bux, consultore della Congregazione per la dottrina della fede, teologo stimato dal Pontefice.

Falsi profeti ci riprovano..


Mancano ormai solo pochi mesi allo scadere della profezia dei Maya sul 2012, ma sembra che qualcuno stia preparando un’altra profezia per il 2050: un’estinzione di massa per l’umanità. Si tratta di una vecchia conoscenza, il Club di Roma. Ma inaspettatamente c’è qualcos’altro, il movimento Cinquestelle di Beppe Grillo dovrebbe chiarire la sua posizione sulle politiche proposte dal Club di Roma.

Il Club di Roma, sorto alla fine degli anni ’60 e noto per aver pubblicato nel documento “The limits to growth“, un documento dalle apocalittiche previsioni che avrebbero dovuto avverarsi per la fine del XX secolo (poi clamorosamente fallite), in quest ultimi tempi sembra aver rialzato la testa. Mutuando le tecniche utilizzate dai Testimoni di Geova, hanno scoperto che una volta fallita una previsione apocalittica basta semplicemente farne un’altra che sposti un po’ più in là l’evento.

Segreti non più segreti

MAGLIANA PER SEMPRE - QUELLA DI DE PEDIS, DI EMANUELA ORLANDI, DI CALVI È UNA STORIA INCROCIATA. STORIA DI MAFIA, NON DI MALAVITA, DIETRO LE QUINTE C'ERA PIPPO CALÒ, VENUTO A ROMA PER RISOLVERE I GUAI ECONOMICI DI COSA NOSTRA: 250 MILIONI $ CONSEGNATI AL VATICANO E PUFF, FINITI IN POLONIA, PATRIA CARA A PAPA WOJTYLA, DOVE LA BATTAGLIA DI SOLIDARNOSC AVREBBE FATTO CADERE IL GOVERNO JARUZELSKY - IL RAPIMENTO DI EMANUELA, UN RICATTO A WOJTYLA?...

DePedis EnricoDEPEDIS ENRICO
Rita Di Giovacchino per il "Fatto quotidiano"
Quando rapì Emanuela Orlandi, Enrico De Pedis aveva appena 30 anni, quando è stato ammazzato 36, ma tutti lo consideravano già il capo della banda della Magliana. Anzi dei "testaccini", il gruppo più potente e occulto della malavita romana, gente che a torto o ragione fa parte della storia d'Italia. Nel suo libro di memorie Sabrina Minardi, l'ex amante che per prima lo ha accusato di aver rapito la ragazzina vaticana, spiega in modo esplicito il motivo di così mirabolante carriera: "Lo sapevano tutti che Renatino era l'uomo del Vaticano".
EMANUELA ORLANDIEMANUELA ORLANDI
Cosa vuol dire per un boss essere uomo del Vaticano? Nessuno lo sa, ma De Pedis lo era. Qualcuno è tuttora convinto che fosse figlio del cardinal Poletti, il vicario di Roma assai vicino a Giulio Andreotti, proprio quello che venti giorni dopo la sua sciagurata morte a Campo de' fiori firmò il nullaosta che gli ha consentito di riposare in pace nella cripta della chiesa di Sant'Apollinare. Nessuno riusciva a darsi altra spiegazione: Renatino era figlio di Poletti. Figlio no, forse affiliato.

martedì 15 maggio 2012

Disputationes non si lascia imbavagliare


13 maggio 2012, Madonnna di Fatima

La chiesa patriottica cinese
Abbiamo ricevuto, a nome della Pontificia Commissione Ecclesia Dei, l'ingiunzione di togliere questi due articoli:

"Magliana investiva allo Ior"


«Sono anni che dico che la Magliana è viva. I magistrati mi danno retta a intermittenza, ma nessuno ha la forza di smentirmi. Io non ho opinioni. A domanda rispondo e se non so, sto zitto», dice in una lunga intervista al Fatto Quotidiano il collaboratore di giustizia Antonio Mancini, uno dei componenti del primo nucleo della banda: «quando la cavalcata epica si è trasformata in una pozzanghera di sangue - dice -, ho detto basta». De Pedis, afferma, «non era più un bandito, si era imborghesito. Oggi sarebbe in Parlamento. Dalla nuova banda che si era creato tra Tor Pignattara e Marranella si faceva chiamare Presidente». «Era entrato in un giro strano con Massimo Carminati - prosegue -, un fascista che oggi fa i miliardi con i ristoranti. Sabrina Minardi l'ex compagna di De Pedis dice che tutti sapevano che Renatino era l'uomo del Vaticano».

COMUNIONE E INIZIAZIONE

- I FONDI NERI ACCUMULATI DAL CIELLINO DACCÒ PASSANO ANCHE ATTRAVERSO LA “MANFRID” FIDUCIARIA DI SANDRO FENYO, ACCUSATO DI RICICLAGGIO E SINO ALL'ANNO SCORSO MAESTRO VENERABILE DELLA LOGGIA DI LUGANO - GREMBIULINI SVIZZERI IN FIBRILLAZIONE: “DIETRO FENYÖ CI SONO VECCHI MASSONI PROTAGONISTI DI COMPORTAMENTI OPACHI CHE, GRAZIE A COMPLICITÀ POLITICHE, SONO USCITI INDENNI DA OGNI BUFERA” - DA TEMPO SI DICE CHE È IN CANTON TICINO IL FORZIERE DEL MOVIMENTO DI DON GIUSSANI…

1- COMUNIONE E INIZIAZIONE
Libero D'Agostino per "il Caffè"
ROBERTO FORMIGONI jpegROBERTO FORMIGONI JPEG
Dalla sede della Norconsulting a quella della Manfid ci sono solo poche centinaia di metri. Ma in mezzo c'è la Massoneria. Tra Giancarlo Grenci - l'ex direttore della fiduciaria di via Balestra che ha svelato alla magistratura milanese gli affari di Pierangelo Daccò - e Sandro Fenyö, l'altro fiduciario al servizio dell'astuto faccendiere di Comunione e liberazione, sono comparsi pure i Liberi Muratori di Lugano.
Un servizio che, secondo qualificate fonti del Caffè, sarebbe stato propiziato e officiato da autorevoli esponenti della massoneria cittadina, coinvolgendo direttamente la Manfid di Fenyö, sino all'anno scorso Maestro Venerabile della Loggia Brenno Bertoni.
Un'operazione le cui ricadute giudiziarie hanno inasprito lo scontro all'interno della massoneria luganese: da una parte i vecchi Fratelli, che in questi anni hanno gestito nell'ombra affari e potere, dall'altra una fronda, tanto consistente quanto decisa, che vorrebbe fare pulizia una volta per tutte nell'Ordine.
LOGO FONDAZIONE MAUGERILOGO FONDAZIONE MAUGERI
Intanto, dalla società di Fenyö, la pista seguita degli investigatori ha imboccato un'altra strada. Verso gli uffici di Paolo Mondia, titolare della fiduciaria di via Frasca, che potrebbe aver gestito una fetta consistente dei fondi neri accumulati da Daccò grazie alle sue entrature nel sistema sanitario lombardo.
L'ex Venerabile Fenyö e Daccò il gran cerimoniere di CL che teneva "al guinzaglio come un cagnolino" Roberto Formigoni, il Memore domine che governa la Lombardia. Un massone e un ciellino: il diavolo e l'acqua santa. Il libero pensiero dei "grembiulini bianchi" e l'integralismo religioso di Comunione e liberazione, due mondi antitetici. Ma Daccò a Lugano non macinava farina per ostie.

L'unica Chiave per Ottenere la Pace nel Mondo

documentario -L'unica Chiave per Ottenere la Pace nel MondoL’umanità ha sempre cercato di ottenere la pace, tuttavia il mondo sembra essere continuamente in uno stato di guerra. Come può essere? Siamo forse noi i primi a voler frustrare deliberatamente i nostri più intimi desideri, per una qualche recondita ragione? Il fatto è che l''umanità desidera la pace, ma solo alle proprie condizioni.
Vogliamo stabilire da soli le regole sulle quali basare la nostra vita, e vogliamo farlo solo basandoci sulla nostra saggezza. Ma come disse San Paolo, la saggezza dell’uomo è follia agli occhi del Signore. Esiste tuttavia una soluzione Divina che può portare all’umanità la pace tanto agognata: l'obbedienza alla Madonna di Fatima! Solo grazie a Lei, infatti, e all’obbedienza alle Sue richieste potremo ottenere un mondo di pace e di beatitudine.
Fonte: www.fatimatv.it 

lunedì 14 maggio 2012

"Vienna chiarisca"


La congregazione vaticana per la Dottrina della fede avrebbe chiesto chiarimenti all'arcivescovo di Vienna, il cardinale Christoph Schoenbron, circa la vicenda di un giovane gay eletto nel consiglio pastorale di una parrocchia austriaca, riporta la stampa austriaca.

AUSTRIA - NUOVI ABUSI NELLA LITURGIA


Austria semper infelix

Parrochia di Weiz - Predica di padre Hannes Biber. Cliccare sull'immagine per il video:

Biber
 Parrocchia di Hartberg:

Hartberg Pfarrei

tratto da: FSSPX Germania - (Weiz) - (Hartberg)

De foeminis est disputandum


Usa, ragazze Scout sotto "inchiesta" dei vescovi

Alcune ragazze scout statunitensi
ALCUNE RAGAZZE SCOUT STATUNITENSI

Dopo le suore, tocca all’organizzazione femminile giovanile. I motivi? Il distacco dalla dottrina cattolica in materia di sessualità, aborto e contraccezione

MARIA TERESA PONTARA PEDERIVAROMA
   
Suor Viviana Ballarin l’aveva ripetuto solo una settimana fa: le donne nella Chiesa costituiscono ancora un problema irrisolto. Intervistata da Il Messaggero, la presidente dell’USMI – l’organismo che riunisce le superiore maggiori italiane alla guida di oltre 70 mila religiose nel nostro Paese – aveva dichiarato: “Il cosiddetto genio femminile è una ricchezza per la società e anche per la Chiesa, ma molto spesso si ha paura del diverso; ciò che è diverso rappresenta per molti non tanto una ricchezza, ma anche una minaccia e io credo che in gran parte per questo anche negli ambienti ecclesiastici si preferisce non confrontarsi con il diverso”. E se don Armando Matteo titola il suo ultimo libro “La fuga delle quarantenni” (Rubettino 2012), forse tra non molti anni le donne nella Chiesa – e non solo le consacrate - potrebbero diventare una rarità.

Messa in volgare, sì. Ma almeno sia tradotta bene


di Sandro Magister

Nel passaggio dal latino alle lingue moderne molte ricchezze dei testi originali sono andate perdute. In un libro, il liturgista più stimato dal papa fa l'inventario dei danni. E spiega come rimediare 

ROMA, 14 maggio 2012 – La discussione sui criteri per la traduzione dei testi latini del messale romano è più che mai vivace, dopo la lettera scritta da Benedetto XVI ai vescovi tedeschi e riprodotta integralmente in www.chiesa:

> Diario Vaticano / "Per molti" o "per tutti"? La risposta giusta è la prima


Ma in questi stessi giorni è uscito negli Stati Uniti un libro che accenderà ancor di più la discussione:

Uwe Michael Lang, "The Voice of the Church at Prayer. Reflections on Liturgy and Language", Ignatius Press, San Francisco, 2012.

Il paese d'uscita del libro, gli Stati Uniti, è anche quello nel quale – dalla prima domenica di Avvento dello scorso anno – è entrata in uso una nuova traduzione in inglese del messale romano che risponde proprio ai criteri esposti da Benedetto XVI e magnificamente argomentati e documentati nel libro: criteri da cui la traduzione precedente era lontanissima.

Tra l'autore del libro e Joseph Ratzinger, già da prima che questi fosse eletto papa, c'è una profonda comunanza di vedute.

Faith killers



Pubblichiamo il commento di S. Ecc. Mons. Richard Willamson relativo alla impossibilità oggettiva per la Fraternità San Pio X di stabilire un accordo con  la Roma conciliare. 

Questi commenti sono reperibili tramite il seguente accesso controllato:
http://www.dinoscopus.org/italiano/italianiprincipale.html

Eleison comments CCLII: 

Commenti settimanali di 
di S. Ecc. Mons. Richard Williamson
Vescovo della Fraternità Sacerdotale San Pio X

  12 maggio 2012


Uccisori della Fede

Ma se Roma offre alla Fraternità San Pio X tutto quello che essa vuole, perché la FSSPX deve rifiutare? Apparentemente ci sono dei cattolici che credono ancora che un accordo pratico che soddisfi tutte le richieste pratiche della FSSPX, dovrebbe essere accettato. Così, perché no? Perché la FSSPX venne costituita da Mons. Lefebvre non per se stessa, ma per il bene della vera Fede cattolica, minacciata dal Vaticano II come mai era accaduto prima. Ma vediamo qui perché le autorità della Neo-Chiesa tenteranno un accordo pratico, mentre invece la FSSPX deve rifiutarlo, quale che sia.

Caso Orlandi, aperta la tomba di De Pedis



La tomba di De Pedis
LA TOMBA DI DE PEDIS

L'ispezione sui resti del boss della Magliana nella basilica di Sant'Apollinare che sarà trasferito. Il fratello di Emanuela spera in un primo passo per fare finalmente chiarezza

GIACOMO GALEAZZIROMA
Dopo 22 anni termina lo scandalo del gangster sepolto in basilica. L'ispezione sui resti del boss della Magliana è finalmente stata realizzata stamattina dalla procura di Roma e ora la tomba di Renatino De Pedis verrà spostata. Il magistrato che indaga sulla scomparsa di Emanuela Orlandi, ha (a sorpresa)fatto assistere alla traslazione della salma del bandito il fratello della cittadina vaticana.

A nobis avertat Dominus


Il rebus dei vescovi tra Passera e Casini


Invitato in queste ore alla “Todi due”, il cardinale Angelo Bagnasco, capo dei vescovi italiani, non ha risposto «, che per ora rimane soltanto tale ma che in futuro potrebbe divenire anche qualcosa di più, è che i cattolici collaborino da protagonisti alla rifondazione di un centro destra moderato e riformista. Bagnasco è consapevole che la “Todi uno” non ha avuto suo malgrado altro risultato che quello di dare una spallata decisa al governo Berlusconi, ma nello stesso è conscio che è ancora lì, nel summit che le principali associazioni cattoliche intendono organizzare ancora una volta a Todi, che la ricostruzione potrà in qualche modo avvenire.
Domani queste stesse associazioni si ritrovano a Roma al Centro Luigi Sturzo per decidere le prossime mosse. Per ora l’unica certezza è la presentazione, la data scelta è quella del prossimo 29 maggio, di un manifesto programmatico in cui il progetto di una nuova legge proporzionale resta centrale.

domenica 13 maggio 2012

Sequestro Orlandi: si apre la tomba del boss De Pedis



I manifesti affissi a Roma dopo la scomparsa di Emanuela Orlandi

La svolta: l’operazione prevista per domattina alle 9. Nella basilica Sant’Apollinnare l’ultima scoperta: sepolto in un sarcofago di tre bare come papi e re

GIACOMO GALEAZZI CITTÀ DEL VATICANO

Era il capo della più pericolosa organizzazione criminale romana ma ha riposato per 22 anni tra principi e cardinali nella centralissima basilica di Sant’Apollinare. Domani mattina verrà trasferito il triplice sarcofago dentro cui è stato sontuosamente consegnato al sonno eterno Renatino De Pedis, boss della banda della Magliana. L’apertura della tomba (che avverrà domattina alle 9) dopo il «nulla osta» del Vicariato e lo scandalo per l’eccellente sepoltura concessa al gangster il cui nome è stato messo in relazione alla misteriosa scomparsa nel 1983 di Emanuela Orlandi, figlia di un commesso pontificio. «Sono stato in settimana dal capo della Procura di Roma, Pignatone- racconta a “La Stampa”, Pietro Orlandi, fratello della ragazza-. Finalmente dopo due anni vengono prese in considerazione le nostre richieste di chiarezza. Ci aspettiamo che l’apertura della tomba sia il primo passo verso la verità attraverso una collaborazione trasparente».

“Il Vaticano sapeva della fine dei desaparecidos”

Buenos Aires, plaza de majo: la protesta delle madri dei desaparecidos
Buenos Aires, plaza de majo: la protesta delle madri dei desaparecidos

Secondo un quotidiano argentino un documento segreto inviato dai vescovi a Paolo VI nell’aprile del 1978 metteva in evidenza il ruolo della Chiesa negli anni della dittatura

«La Santa Sede sapeva». Durante gli anni della dittatura, le forze armate fecero sparire un numero imprecisato di persone. Le stime vanno dalle 7.000-8.000 riconosciute dallo stesso Videla alle quasi 30.000 denunciate da vari associazioni umanitarie. Prima dei mondiali di calcio del 1978, la Conferenza Episcopale Argentina informa il Vaticano di quanto stava accadendo nel paese: della repressione, degli omicidi e del fenomeno dei desaparecidos.

Il Segretario del Papa



Irapuato: Il Segretario del Papa Giovanni XXIII


Può sussistere la Chiesa senza Papa in atto?


Quanto abbiamo letto e scritto in questi giorni intorno alle complesse e tormentate vicende storiche e spirituali della nostra Chiesa, mi induce a proporre questa riflessione, che credo faccia bene a tutti.


Su SisiNono del 15 febbraio 2012 è stato pubblicato un articolo molto interessante che, nella prima parte, richiama come nei momenti bui [come questo] dobbiamo far tesoro delle due fonti della Rivelazione (Tradizione e S. Scrittura) nonché del Magistero che interpreta e insegna autorevolmente il significato sia della Scrittura (contro il sola Scriptura di Lutero) che della Tradizione (contro l'ortodossismo scismatico greco della sola Traditio). Ricordando che per Magistero vivo s'intende l'organo vivo di trasmissione della Verità Rivelata e non un organo di nuove verità. E, quindi, sviluppa la seguente basilare riflessione.
Gravità e pericolosità della situazione odierna.
Nella crisi attuale ci si può smarrire anche in perfetta buona fede, seguendo tre vie diverse.

L'ultima possibilità


Potete sintonizzarvi suFatima TV, 24 ore al giorno. Attualmente, il segnale viene trasmesso sul canale 213 del Digitale Terrestre, nel territorio di Roma e Lazio.                          

         Il nostro obiettivo:
Solo grazie all’intercessione della Beata Vergine Maria e al vostro prezioso aiuto, Fatima TV sarà in grado di diffondere al meglio il Messaggio che la Madonna di Fatima ha donato all'umanità. Fatima TV si impegna a realizzare una programmazione televisiva che possa glorificare la Beata Vergine Maria, l’intero Suo messaggio di Fatima e tutte le Sue richieste.

sabato 12 maggio 2012

Disgrazia prossima ventura ?!


Wojtyla santo in Polonia?

Cracovia. Una gigantografia di papa Wojtyla
CRACOVIA. UNA GIGANTOGRAFIA DI PAPA WOJTYLA

Il quotidiano Rzeczpospolita scrive che Giovanni Paolo II potrebbe essere canonizzato a Cracovia nel 2015. Ma l’aureola potrebbe arrivare anche prima

ANDREA TORNIELLICITTÀ DEL VATICANO

Il quotidiano polacco Rzeczpospolita ha scritto stamani che lacanonizzazione di Giovanni Paolo II potrebbe essere celebrata a Cracovia nell’estate 2015, in occasione della Giornata Mondiale della Gioventù. Rzeczpospolita sembra rivelare così due notizie: la prima è quella che riguarda la data della proclamazione definitiva della santità del Pontefice scomparso il 2 aprile 2005 e beatificato in tempi record dal suo successore Benedetto XVI il 1° maggio 2011. La seconda invece è quella riguardante il luogo in cui si terrà la Gmg del 2015.

Il Codice Melloni.




 Complotto antisemita o complotto contro il Papa?
Complotto antisemita in Vaticano? Lo ha sostenuto Alberto Melloni, storico, esponente della Scuola di Bologna, ovvero dell’officina che più di tutte si è battuta per l’interpretazione del Concilio Vaticano II come rottura. E che, in un articolo sul Corriere della Sera del 6 maggio scorso, ha  accusa "qualcuno" che “lavora o ha lavorato per il sito della Santa Sede” il quale “è riuscito a depositare nel sito web vatican.va, per sfregio, una riga sulla «razza» ebraica”. La riga sarebbe stata inserita nella Nostra Ætate, la dichiarazione della Chiesa sulle religioni non cristiane pubblicata il 28 ottobre del 1965. Melloni rivendica che il “misfatto” era stato segnalato cinque mesi fa, senza successo. E padre Lombardi, direttore della Sala Stampa della Santa Sede, ammette che sì, c’è stata una segnalazione, e l’errore era stato prontamente corretto, ma non era stato recepito dal sistema informatico. Ci tiene a sottolineare, però, che “comunque, l’interpretazione data da Melloni di questa vicenda, cioè che la parola ‘razza’ fosse stata inserita nella traduzione a ragion veduta e ciò manifestasse chissà quali tendenze razziste in Vaticano, so per certo che è priva di qualsiasi fondamento e del tutto gratuita”

Lefebvriani, la battaglia interna


Lefebvriani

Lo scambio di lettere avvenuto nelle scorse settimane ai vertici della Fraternità San Pio X: tre vescovi contro l’accordo

Andrea Tornielli Città del Vaticano
Un sito web ha reso noto lo scambio di lettere avvenuto un mese fa tra i vescovi Tissier de Mallerays, Alfonso de Gallareta e Richard Williamson, e il superiore della Fraternità San Pio X Bernard Fellay. La lettera dei tre vescovi, inviata a Fellay il 7 aprile, contiene un appello perentorio perché il superiore non firmi il preambolo dottrina e non accetti l’accordo proposto dalla Santa Sede, che – com’è noto – intende inquadrare i lefebvriani in una prelatura personale.

venerdì 11 maggio 2012

Le promesse di Maria, avvengono in pochi mesi, le prese in giro del demonio, neanche dopo 30 anni...


FATIMA: il “miracolo del sole” raccontato da testimoni – di Mons. Angelo Comastri 



“Io sono la Madonna del Rosario. Continuate a recitarlo tutti i giorni…È necessario che i peccatori si convertano, che chiedano perdono dei loro peccati”. – Questo è il primo messaggio della Vergine ai tre pastorelli.

La Madonna, per il 13 Ottobre, aveva promesso ai veggenti di Fatima un grande miracolo, affinché tutti credessero: man mano che si avvicinava il giorno fatidico, l’attesa diventava sempre più impaziente e mobilitava folle mai viste precedentemente.
Riferisce il giornale portoghese ‘O Dia’ in un reportage del 19 Ottobre 1917, che oggi sappiamo essere stato citato da Dona Madalena de Martel Patricio: “Si erano spopolati paesi, villaggi e città vicine. Fin dalla vigilia sulle strade gruppi di pellegrini si avviavano a Fatima…”.
E il giornale ‘O Seculo’, per la penna di Averlino de Almeida, dà questa descrizione: “Sulla strada s’incontrano i primi gruppi di pellegrini che vanno verso il luogo santo, distante ben più di venti chilometri. Uomini e donne sono quasi tutti scalzi.
Al sorger dell’alba, nuovi gruppi si avviano intrepidi e attraversano l’abitato, il cui silenzio viene rotto dall’armonia dei loro canti. Il sole nasce, ma la volta del cielo minaccia la pioggia. Le nubi nere si ammucchiano proprio verso Fatima, ma nulla può arrestare coloro che, da tutte le strade e con tutti i mezzi di locomozione, confluiscono al paese.
A mezzogiorno del 13 Ottobre 1917 la vallata era un mare di gente: era piovuto durante tutta la notte e continuava a piovere, ma l’attesa era grande…, anche se qualcuno era venuto per deridere e assistere allo spettacolo del grande fiasco”.

Il Nuovo Ordine Religioso Mondiale


"È molto facile trarre l'idea che dobbiamo 'unirci' per sconfiggere il Nuovo Ordine Mondiale o risolvere le controversie religiose. La realtà è che ciò che può sembrare uno sforzo per ridurre il conflitto religioso è in realtà un tentativo di fare in modo che l’umanità adori collettivamente Lucifero." Revolution Harry


Sotto vi presentiamo un articolo molto interessante, scritto da
Gary Kah, dal titolo The New Religious Order. Come abbiamo già detto in altri post correlati alla Nuova Religione Mondiale (che trovate elencati in fondo), uno dei principali obiettivi del Vaticano, dei Gesuiti e dell'elite mondiale, è quello di raggiungere l'unità di tutte le religioni al fine di portare a compimento il progetto di globalizzazione, arrivando così all'edificazione di un Governo Mondiale. Secondo alcuni autori che hanno studiato l'argomento, la religione New Age dovrà essere la base stessa del nuovo governo mondiale, perché senza questa religione la dittatura del NWO sarà del tutto impossibile [Serge Monast].

Riciclaggio di "padri" conciliari




Per il cardinale messo al bando è finita la quarantena

Un convegno ha rotto il silenzio su Jean Daniélou, uno dei più grandi teologi del Novecento. Il giallo della sua morte. L'ostilità dei confratelli gesuiti. L'intervista che non gli perdonarono 


di Sandro Magister



ROMA, 11 maggio 2012 – "Finestre aperte sul mistero": è questo il titolo del convegno con cui due giorni fa la Pontificia Università della Santa Croce ha rotto il silenzio su uno dei maggiori teologi del Novecento, il francese Jean Daniélou, gesuita, fatto cardinale da Paolo VI nel 1969.

Un silenzio durato quasi quarant'anni e cominciato con la sua scomparsa nel 1974.

In effetti, il ricordo di Daniélou si riduce oggi, per tanti, al mistero della sua morte per infarto, un pomeriggio di maggio, nella casa di una prostituta, al quarto piano di rue Dulong 56, a Parigi.

Quando in realtà il vero mistero su cui Daniélou aprì a molti le finestre, nella sua attività di teologo e uomo spirituale, è quello del Dio trinitario. Una delle sue opere maggiori ebbe per titolo: "Saggio sul mistero della storia". Una storia non governata dal caso, né dalla necessità, ma riempita dalle "magnalia Dei", dalle grandiose meraviglie di Dio, una più stupefacente dell'altra.

Oggi, pochi dei suoi libri sono ancora in commercio. Eppure sono tuttora di straordinaria ricchezza e freschezza. Semplici eppure profondissimi, come pochi teologi hanno saputo fare nell'ultimo secolo, oltre a lui e a quell'altro campione di chiarezza che ha nome Joseph Ratzinger.

Daniélou si accompagna all'attuale papa per l'impianto biblico e storico più che filosofico della sua teologia, per la competenza nei Padri della Chiesa (innamorato l'uno di Gregorio di Nissa, l'altro di Agostino), per il ruolo centralissimo dato alla liturgia.

Daniélou, assieme al confratello gesuita Henri De Lubac, fu il geniale iniziatore nel 1942 di quella collana di testi patristici denominata "Sources Chrétiennes" che ha segnato la rinascita della teologia nel secondo Novecento e ha preparato il meglio del Concilio Vaticano II.

Un autore, insomma, assolutamente da riscoprire.

Ma va sciolto anche il giallo della sua morte e della taciturna squalifica che ne seguì.