ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

mercoledì 30 maggio 2012

FORMINCHIATE


- QUELLA CHE FORMINCHIONI CHIAMA “CASETTA” È UNA VILLA DI 220 MQ E 13 VANI CON PISCINA E VISTA MOZZAFIATO A OLBIA, PROTETTA DA UN SOFISTICATO SISTEMA ANTIFURTO - DACCÒ LA VENDETTE AD ALBERTO PEREGO, AMICO CIELLINO DEL FORMIGA, PER 3 MLN €: IL VALORE REALE È DI CIRCA IL TRIPLO - IL CELESTE PRESTÒ 1,1 MLN € A PEREGO, “UN AMICO MALATO E IN DIFFICOLTÀ CHE NON AVREBBE POTUTO PERMETTERSELA” - E METTE LE MANI AVANTI: “SE MI INDAGANO NON MI DIMETTO”…

Paolo Berizzi per "la Repubblica"
ROBERTO FORMIGONI - LA VILLA ACQUISTATA IN SARDEGNAROBERTO FORMIGONI - LA VILLA ACQUISTATA IN SARDEGNA

CON LE IOR CONTATE


 - LA BANCA VATICANA CORRE AI RIPARI PER EVITARE LA BOCCIATURA DELL’OCSE: COMPRARE UNA BANCA ALL’ESTERO, TROVARE UN PARTNER FINANZIARIO OPPURE RIAPRIRE I RAPPORTI CON LA JP MORGAN AMERICANA? - QUEI 23 MLN € CHE LO IOR VOLEVA TRASFERIRE DA UN CONTO ALL’ALTRO CON LA PRETESA DI ARGINARE LE NORME ANTI-RICICLAGGIO: LA PROCURA E BANKITALIA INDAGANO SUI REALI INTESTATARI DEI SOLDI…

Giacomo Galeazzi per "la Stampa"
banca vaticanabanca vaticana La parola d'ordine è voltare pagina. L'ingresso della Santa Sede nella lista dei Paesi virtuosi è a rischio e in Curia si lavora a una «exit strategy». Comprare una banca all'estero, trovare un nuovo partner finanziario, oppure riaprire i rapporti con la JP Morgan (ma stavolta non con le filiali europee bensì direttamente con la casa madre americana). Per uscire dalla situazione di «ridotta operatività» dello Ior, che ormai lavora quasi esclusivamente con Deutsche Bank, e premunirsi da una possibile «bocciatura» dell'Ocse per la scarsa trasparenza, sono in corso grandi manovre attorno alla «cassaforte del Papa».
VATICANOVATICANO Il cardinale Tarcisio Bertone sta valutando una rosa di tre possibili soluzioni. Ieri, in una colazione d'affari con il manager di fiducia Giuseppe Profiti, presidente dell'ospedale pediatrico Bambin Gesù di Roma, e alcuni esperti di finanza il segretario di Stato (e presidente della commissione di vigilanza sullo Ior) ha discusso del futuro della banca vaticana. Si sta ipotizzando, in particolare, di dare mandato per l'acquisizione di una banca all'estero in modo da poter superare la situazione di stallo determinata dall'adeguamento alle normative richieste per l'ingresso nella «white list» dell'Ocse e dai conti bloccati alla JP Morgan Italia e ad Unicredit in seguito ad inchieste giudiziarie per violazione della normativa antiriciclaggio.

GRAZIE DEI IOR

 - A POCHE ORE DALLA VIOLENTISSIMA SCOMUNICA DI GOTTI TEDESCHI, SI APRE UN’ALTRA FRATTURA IN SENO ALLA CURIA - DOPO LA DICHIARAZIONE DEL PRESIDENTE DELLA CEI ANGELO BAGNASCO (“LA SFIDUCIA NEI CONFRONTI DI GOTTI L'HO APPRESA DAI GIORNALI”), L’EX PRESIDENTE DELLO IOR HA INCASSATO PAROLE DI APPREZZAMENTO DA PARTE DEL DIRETTORE DI “AVVENIRE”, IL GIORNALE DELLA CEI - “L’OSSERVATORE ROMANO” DIRETTO DA VIAN RESTA SOLIDISSIMO ACCANTO A BERTONE…

M.Antonietta Calabrò per il "Corriere della Sera"
Tarcisio Bertone e Angelo BagnascoTARCISIO BERTONE E ANGELO BAGNASCOI Cardinali Bertone e BagnascoI CARDINALI BERTONE E BAGNASCO
Non è stata calendarizzata, ma sarà una nuova riunione della Commissione cardinalizia di vigilanza sullo Ior a stabilire i «passi ulteriori di ridefinizione dell'assetto dell'Istituto per le opere di religione» e della sua «governance» in vista della nomina del nuovo presidente. Cominciano a circolare i primi nomi, ma bisogna dire subito che al momento non esiste né una long list né una short list su cui verrà fatta la scelta.

Gli antieretici contemporanei

LA PERSECUZIONE DEI “CACCIATORI DI ERESIE”

All’inizio di questo secolo [l'autore scrive venticinque anni fa, quindi qui fa riferimento ai primi anni del Novecento, ndt], alcune tendenze nella Chiesa – le quali miravano a riconciliare il pensiero cristiano con la cultura moderna, ma in realtà svuotavano del loro contenuto essenziale molte convinzioni centrale del Cattolicesimo – furono severamente condannate come Modernismo dal Papa san Pio X.
É oggi generalmente riconosciuto che quella risposta, benché necessaria, fu talvolta attuata con eccesso di zelo, tanto che un certo numero di fedeli chierici (tra i quali il futuro Papa Giovanni XXIII) furono, nel generale clima di sospetto, ingiustamente penalizzati o denunciati. In effetti, lo stesso santo Pontefice Pio X riconobbe che alcune persone erano state accusate senza reale fondamento. Si trattava, in un certo senso, di una “caccia aperta” agli eretici.

Immemores Domini

Formigoni: “Non me ne vado. Neanche se arriva un avviso di garanzia”

Il governatore della Lombardia è sotto pressione per i suoi rapporti con Daccò, a cui la Procura contesta di avere incassato oltre 70 milioni di euro dalla Fondazione Maugeri. Il faccendiere avrebbe “ringraziato” il presidente con vacanze ai Caraibi e yacht a disposizione

formigoni roberto_interna nuova
Più s’avvicina la resa dei conti e più Roberto Formigoni s’allontana da ciò che egli stesso aveva promesso: “Se qualcuno dimostrasse che Daccò ha avuto un vantaggio dai rapporti con me, mi assumerò le mie responsabilità e mi dimetterò”, aveva detto. Ieri ha fatto marcia indietro, mettendo le mani avanti: “Non vedo perché dovrei dimettermi, anche se ricevessi un avviso di garanzia.

Siamo tutti fratelli...

1- SUL VATICANO SI ALLUNGA L’OMBRA DELLA MASSONERIA: “AFFILIATI ANCHE DEI CARDINALI” - 2- LA PAROLA UFFICIALMENTE VIETATA, L’HA PRONUNCIATA QUASI IN LACRIME UNO DEI TRE FUNZIONARI VATICANI CHE ORA RISCHIANO L’ARRESTO RIVELANDO DI “ESSERE AL SERVIZIO DI UNA LOGGIA MASSONICA CHE OPERA DENTRO IL VATICANO E DELLA QUALE FANNO PARTE ANCHE DEI CARDINALI”, ANSIOSA “DI ARRIVARE ALLA SOSTITUZIONE DI BERTONE, ALLA GUIDA DELLA SEGRETERIA DI STATO”, IL CUI MANDATO SCADE A DICEMBRE - 3- A BENEDETTO XVI RIPORTATI ANCHE I NOMI DI ALCUNI CARDINALI IN ODORE DI “GREMBIULINO E COMPASSO”, SUI QUALI SAREBBERO IN CORSO ACCERTAMENTI ASSAI “DISCRETI” - 4- I MANDATI DI ARRESTO PER TRE LAICI CHE LAVORANO NELLA SEGRETERIA DI STATO, NON ESEGUITI PERCHÉ SI TRATTA DI PERSONE CHE HANNO SOLO LA CITTADINANZA ITALIANA -

Francesco Bonazzi per Il Secolo XIX
TARCISIO BERTONETARCISIO BERTONE
La parola ufficialmente vietata, una sorta di arma finale contro la fronda interna contraria al cardinal Bertone, l'ha pronunciata quasi in lacrime uno dei tre funzionari vaticani che ora rischiano l'arresto: "massoneria". Interrogato nei giorni scorsi dalla commissione d'inchiesta sulle fughe di notizie, l'uomo ha ammesso di "essere al servizio di una loggia massonica della quale fanno parte anche dei cardinali", ansiosa di "mettere fine, per il bene della Chiesa, all'attuare situazione di anarchia".
JULIAN HERRANZ DELL OPUS DEIJULIAN HERRANZ DELL OPUS DEI
Anarchia che sarebbe colpa dell'attuale gestione della Segreteria di Stato, affidata a Tarcisio Bertone. Questo racconto è già stato prontamente riferito al Papa, con tanto di nomi dei possibili porporati con doppia - e incompatibile - "affiliazione". Visto che l'appartenere alla massoneria, anche se non è più esplicitamente sanzionato con la scomunica, è comunque un peccato mortale. E quindi impedisce al cattolico di accostarsi ai sacramenti.

Il corvaccio..

 IL CANTO DEL GALLO- IL PRETE “DISUBBIDIENTE” DON GALLO SCOMUNICA IL VATICANO - “IL PAPA È DEBOLE, A ROMA COMANDA L’OPUS DEI - TRA BERTONE E BAGNASCO IL PIÙ PERICOLOSO È IL CARDINALE PIACENZA - RATZINGER HA NEGATO IL SACERDOZIO FEMMINILE ‘PERCHÉ NON C’È ALCUNA INDICAZIONE IN MERITO DA NOSTRO SIGNORE’, HA DETTO. MA ALLORA DIO HA DATO INDICAZIONI PIÙ PRECISE PER FONDARE LO IOR? LA CRISI SPAVENTOSA DI VOCAZIONI È ANCHE COLPA DELL’OBBLIGO DI CELIBATO”…

Fabrizio d'Esposito per il "Fatto quotidiano"
DON ANDREA GALLODON ANDREA GALLO
Prete di strada, con fama di disubbidiente, don Andrea Gallo stavolta ha bisogno di fare una premessa: "Sono un prete da oltre 52 anni e sai perché? Perché ho aderito a Gesù e alla Chiesa, pensa un po'. Mi chiamano contestatore ma io non contesto nulla. Ho avuto cinque cardinali arcivescovi e accetto la correzione fraterna. Non me ne vado ma non taccio".
Sulla Chiesa del potere e del denaro volano corvi nerissimi.
Finalmente i mass media stanno pubblicando queste lettere. Qui ormai siamo di fronte a un imponente apparato finanziario che opera a livello mondiale. La Chiesa già aveva avuto uno scossone cercando di occultare lo scandalo dello pedofilia. Ecco perché il messaggio di Gesù e del Vangelo non raggiunge più gli uomini. Questa è la mia vera amarezza.
DON ANDREA GALLODON ANDREA GALLO
I protagonisti sono genovesi come lei: Bertone, Bagnasco, l'ambizioso cardinale Piacenza che vuole fare il segretario di Stato.
Li conosco benissimo tutti e tre e dico che il più pericoloso è il cardinale Piacenza.

PAOLETTO IL CORVETTO

 - IL MAGGIORDOMO DEL PAPA È STATO INCASTRATO DA UN DOCUMENTO CHE PADRE GEORG HA VISTO PUBBLICATO SUL LIBRO DI NUZZI - QUEL FOGLIO (A DIFFERENZA DEGLI ALTRI) POTEVA ESSERE STATO TRAFUGATA SOLO DALLA CERCHIA DI RATZINGER, NON DAI DIPENDENTI DELLA SEGRETERIA DI STATO - A REMARE CONTRO GABRIELE C'È UNA VOCE CHE LO INDICA TROPPO VICINO A PERSONE ESTERNE ALLA CHIESA - PADRE GEORG LO AFFRONTA, LUI NEGA, E IL GIORNO DOPO VIENE ARRESTATO…

Fabio Tonacci per Repubblica.it

C'è un documento riservato, tra quelli trafugati nella Santa Sede, che parla più degli altri. E che inchioda l'ex assistente di Camera del Papa, Paolo Gabriele, al sospetto di essere la "talpa". Non l'unica e forse nemmeno la più prolifica. Ma di sicuro quella che padre Georg Ganswein, il segretario personale di Benedetto XVI, ha individuato sfogliando le pagine del libro del giornalista Gianluigi Nuzzi. E poche ore prima che la Gendarmeria arrestasse Gabriele, tra i due c'è stato un colloquio. Dai toni drammatici.
PAOLO GABRIELEPAOLO GABRIELE
Facciamo un passo indietro, fino a martedì 22 maggio. Da quattro giorni era uscito il libro di Nuzzi. Tra i fogli pubblicati ce n'era uno che aveva attirato l'attenzione di padre Georg. È il documento di bilancio della Fondazione vaticana Joseph Ratzinger. Un pezzo di carta recente, risalente forse a marzo, che certifica un avanzo di bilancio nel 2012 di un milione di euro. Ad inviarlo direttamente al Papa per l'approvazione è stato il presidente della Fondazione, monsignor Giuseppe Scotti.
PAOLO GABRIELE COPRE LE SPALLE DEL PAPA jpegPAOLO GABRIELE COPRE LE SPALLE DEL PAPA JPEG
Non è certo la più compromettente delle carte. Ma ha una particolarità. Doveva essere rispedita, dopo visto papale, direttamente alla Fondazione senza finire, a differenza di altri documenti, negli archivi della Segreteria di Stato. Chi se ne è impossessato per girarla al giornalista, dunque, o l'ha presa dalla Fondazione (ipotesi subito scartata) o ha attinto direttamente dalla scrivania di padre Georg.

SE PREFERISCONO GUARDARE IL DITO E NON LA LUNA...


Scena da "Gli Uccelli" di Alfred Hitchcock
di Francesco Colafemmina

I corvi "vestono" di nero. E' per questa ragione che nel gergo mafioso il "corvo" corrisponde al "magistrato". E' la toga a ricoprire di nero un uomo vissuto come un parassita fastidioso da abbattere, silenziare. Nel paradosso in questi giorni gravati dall'attentato brindisino e dall'anniversario della strage di Capaci, i giornalisti sempre meno fantasiosi e sempre a caccia di immagini ed evocazioni, hanno rispolverato questa espressione, "il corvo/i corvi", per connotare coloro che dal Vaticano hanno iniziato a concentrare l'attenzione dei media e del mondo cattolico sul grumo di potere, ambizione e gestione spregiudicata del denaro all'interno delle mura leonine.

Santi non modernisti

Sainte Jeanne de France - festa liturgica

Santa Giovanna d’Arco prega per la Chiesa

  
SANTI: è sotto gli auspici della Vergine che Giovanna ha ricevuto la missione di salvare la Francia

Per quanto concerne la Pulzella d'Orleans, che il nostro predecessore ha elevato agli onori supremi dei santi, nessuno può dubitare che è sotto gli auspici della Vergine che ha ricevuto e compiuto la missione di salvare la Francia.

All'inizio sotto il patronato della Madonna di Bermont, sotto quello della Vergine d'Orleans, infine della Vergine di Reims, ella intraprese, con cuore virile, un'opera così grande, senza paura di fronte alle spade sguainate e, senza macchia, liberò la sua patria dal pericolo supremo e ristabilì le sorti della Francia.
Dopo aver ricevuto il consiglio delle sue voci celesti, aggiungerà sul suo glorioso vessillo il nome di Maria a quello di Gesù, vero Re di Francia. Salita sul rogo, è mormorando in mezzo alle fiamme, in un grido supremo, i nomi di Gesù e Maria, che Giovanna si involò al cielo.
Fonte: Sua Santità il papa Pio XI - Lettera apostolica Galliam Ecclesiæ filiam primogenitam, 2 marzo 1922

Cosa prova un papa, quando è derubato in casa

gabriele
A cinque giorni dall’arresto del maggiordomo del papa, Paolo Gabriele, “L’Osservatore Romano” ha rotto il totale silenzio fin qui mantenuto sul caso, nel numero che porta la data del 30 maggio.
L’ha fatto con un’intervista del direttore, Giovanni Maria Vian, al sostituto della segreteria di Stato per gli affari generali, l’arcivescovo Giovanni Angelo Becciu.
Ecco le due domande e risposte centrali dell’intervista.
D. – Come ha trovato Benedetto XVI?
R. – Addolorato. Perché, stando a quanto sinora si è potuto appurare, qualcuno a lui vicino sembra responsabile di comportamenti ingiustificabili sotto ogni profilo. Certo, prevale nel papa la pietà per la persona coinvolta. Ma resta il fatto che l’atto da lui subito è brutale: Benedetto XVI ha visto pubblicate carte rubate dalla sua casa, carte che non sono semplice corrispondenza privata, bensì informazioni, riflessioni, manifestazioni di coscienza, anche sfoghi che ha ricevuto unicamente in ragione del proprio ministero. Per questo il pontefice è particolarmente addolorato, anche per la violenza subita dagli autori delle lettere o degli scritti a lui indirizzati.

martedì 29 maggio 2012



MAGISTERO PONTIFICIO

    ESSERE  PAPA?   

    cosa afferma la bolla di PAOLO IV

"CUM EX APOSTOLATUS OFFICIO"
(1559)


IL DOCUMENTO


Qui di seguito è pubblicata integralmente (per la prima volta in lingua italiana), la Costituzione Apostolica emanata in forma Bullae “Cum ex Apostolatus officio” il 15 marzo 1559.
La traduzione della Bolla, a causa della grand’estensione dei periodi nell’originale in lingua latina, è parsa opera difficile, perciò certe traduzioni pubblicate in altre riviste appaiono scorrette. La causa di tale infedeltà è dovuta non solo alla tendenziosità di certi traduttori che distorsero il senso originale a favore di opinioni opposte, ma alla difficoltà di certi periodi latini, molto lunghi e di forme verbali assai complicate. Il testo in lingua latina è tratto dal “Bullarium Romanum” edizione tipica pubblicata a Torino nel 1860.


Paolo, Vescovo,

Servo dei servi di Dio

“Ad perpetuam rei memoriam”

Esordio :
Impedire il Magistero dell’errore

Poiché, a causa della carica d’Apostolato affidataci da Dio, benché con meriti non condicevoli, incombe su di noi il dovere d’avere cura generale del gregge del Signore. E siccome per questo motivo, siamo tenuti a vigilare assiduamente per la custodia fedele e per la sua salvifica direzione e diligentemente provvedere come vigilante Pastore, a che siano respinti dall’ovile di Cristo coloro i quali, in questi nostri tempi, indottivi dai loro peccati, poggiandosi oltre il lecito nella propria prudenza, insorgono contro la disciplina della vera ortodossia e pervertendo il modo di comprendere le Sacre Scritture, per mezzo di fittizie invenzioni, tentano di scindere l’unità della Chiesa Cattolica e la tunica inconsutile del Signore, ed affinché non possano continuare nel magistero dell’errore coloro che hanno sdegnato di essere discepoli della verità.

LA CATENA DI SAN GABRIELE


- SULLE CARTE SEQUESTRATIE A CASA DEL MAGGIORDOMO C’ERANO GLI INDIRIZZI DEI DESTINATARI: PRELATI, GIORNALISTI ED EMINENZE GRIGIE INSERITI IN AMBIENTI CATTOLICI - “PAOLETTO” ERA IL SOSPETTATO NUMERO UNO PER VIA DEL SUO RAPPORTO PRIVILEGIATO COL PAPA: SEI MESI FA LA PRIMA SEGNALAZIONE - IL CORVO AVREBBE GIÀ SPIFFERATO UNA VENTINA DI NOMI: L’INCHIESTA SI SPOSTA OLTRE LE MURA VATICANE (AVVISI DI GARANZIA ‘ILLUSTRI’ IN ARRIVO)…

Fiorenza Sarzanini per "Il Corriere della Sera"
PAOLO GABRIELE COPRE LE SPALLE DEL PAPA jpegPAOLO GABRIELE COPRE LE SPALLE DEL PAPA jpeg I tasselli che avevano raccolto nelle ultime settimane sembravano combaciare alla perfezione. E così, quando sono entrati nell'appartamento di via di Porta Angelica, gli agenti della Gendarmeria vaticana sapevano esattamente dove cercare, soprattutto che cosa. Erano consapevoli del clamore che quell'irruzione avrebbe suscitato in tutto il mondo e dopo aver ottenuto il via libera delle alte gerarchie, hanno pianificato i dettagli dell'operazione.
PAPA E PAOLO GABRIELEPAPA E PAOLO GABRIELE Nella consapevolezza di non poter fallire. Perché avevano già la conferma che lettere e documenti segreti erano custoditi tra quelle mura dove Paolo Gabriele vive con la moglie Manuela Citti e i tre figli. Ben prima di effettuare la perquisizione conoscevano gli atti che il maggiordomo del Papa custodiva a casa. E avevano la certezza che altre consegne stessero per essere effettuate.
IL PAPA PADRE GEORG E PAOLO GABRIELE jpegIL PAPA PADRE GEORG E PAOLO GABRIELE jpegI nomi dei destinatari
L'arresto è dunque servito a impedire che nuove carte riservate fossero portate all'esterno della Santa Sede e, presumibilmente, rese note. Comunque utilizzate in una guerra interna al Vaticano che ha già avuto numerose ripercussioni anche fuori da quelle mura. Misura preventiva che rappresenta soltanto una tappa in questa ricerca della verità avviata dopo la pubblicazione di carte riservate.
IL PAPA E PAOLO GABRIELE jpegIL PAPA E PAOLO GABRIELE jpeg E potrebbe non essere sufficiente a fermare ulteriori «fughe». Perché la «rete» che si è mossa all'ombra della segreteria di Stato e dell' entourage più stretto dello stesso Papa Benedetto XVI appare in parte ricostruita, però ci sono altri responsabili da individuare, altri presunti colpevoli da fermare.
Le indicazioni già raccolte dagli investigatori coordinati dal comandante Domenico Giani appaiono comunque sufficienti a comprendere quale fosse il «sistema» messo in piedi per veicolare informazioni e atti ufficiali.
PAOLO GABRIELE ASSISTENTE DI CAMERA DEL PAPAPAOLO GABRIELE ASSISTENTE DI CAMERA DEL PAPA Su alcuni plichi c'erano infatti annotazioni che riguardano coloro che avrebbero dovuto ricevere gli incartamenti. Prelati, ma anche giornalisti e personaggi ben inseriti negli ambienti del mondo cattolico che avrebbero potuto utilizzare - ognuno con scopi diversi - i nuovi documenti trafugati all'interno degli uffici vaticani.
PAPA RATZINGER IN PREDA AL VENTOPAPA RATZINGER IN PREDA AL VENTO Una catena di cui Gabriele appare soltanto un anello e neanche quello più forte. Ma è proprio per chiarire il suo ruolo che bisogna ripercorrere quanto accaduto qualche mese fa, quando nessuno sapeva che i «corvi» avevano già cominciato a volare.
La vecchia segnalazione
Nei viaggi ufficiali come nella vita di tutti i giorni, nelle cerimonie ma anche durante le vacanze, Gabriele era sempre accanto al Pontefice. E proprio questa sua vicinanza può averlo trasformato in una fonte preziosa per chi - anche soltanto per riempire le cronache giornalistiche - aveva necessità di carpire un dettaglio inedito, una curiosità sulle abitudini private di Benedetto XVI.

GOTTI TEDESCHI SMS:


 ‘’PRONTO A FARMI INTERROGARE DA UNA COMMISSIONE SULLO IOR (CHE PERO’ RIFERISCA SOLO A PAPA RATZINGER)’’ - LO SCONTRO SUL SAN RAFFAELE TRA IL BANCHIERE MESSO ALLO IOR DA TREMONTI E BERTONE CHE VOLEVA SALVARE L’OSPEDALE A TUTTI I COSTI - GOTTI TEDESCHI, SUPPORTATO DAGLI ANTI-BERTONIANI SCOLA, BAGNASCO E SODANO, ERA GIA’ IN ALLARME PER IL BILANCIO IN ROSSO DEL POLICLINICO GEMELLI…

1- GOTTI TEDESCHI: PRONTO A FARMI INTERROGARE DA UNA COMMISSIONE SULLO IOR (CHE PERO' RIFERISCA SOLO A PAPA RATZINGER)
Michele Arnese per www.michelearnese.it - Stasera alcuni amici dell'economista Ettore Gotti Tedeschi, dimissionato da presidente dello Ior in maniera inusitata per le ovattate stanze vaticane, hanno ricevuto un sms scritto dall'economista e banchiere.
TARCISIO BERTONETARCISIO BERTONE GOTTI TEDESCHIGOTTI TEDESCHI

In Paradisum deducant te angeli..!



UNA TRAVE È CROLLATA GLI È FINITA ADDOSSO E LUI È DECEDUTO
Don Ivan, il parroco morto per aver tentato di portare in salvo la statua della Madonna
Il sacerdote stava perlustrando la sua chiesa lesionata, ma si è attardato per recuperare l'opera d'arte sacra

Don Ivan Martini (dal sito della Voce di Carpi)
MILANO - È morto per seguire quello che gli diceva il suo cuore e la sua fede. Don Ivan Martini è deceduto nel crollo della chiesa della Stazione di Novi, a Rovereto, nel Modenese, dove era parroco, perchè avrebbe tentato di mettere in salvo una piccola statua della Madonna durante il sisma che ha distrutto la sua chiesa.

IL CORVO GRACCHIA, IL VATICANO TRAMA

 - “PAOLETTO” PRONTO A COLLABORARE CON GLI INQUIRENTI “PER APPURARE LA VERITÀ”: CORVO ESPIATORIO O PEDINA DI MANDANTI OCCULTI? - PUR DI CUCCARSI I DOMICILIARI, IL MAGGIORDOMO INFEDELE POTREBBE ANCHE DECIDERE DI ‘CONFESSARE’ QUALCHE NOME - IL PORTAVOCE DEL PAPA: “NON CI SONO CORVI, TANTOMENO CARDINALI COINVOLTI. ATTENTI ALLE POLPETTE AVVELENATE”…

Pier Francesco Borgia per "il Giornale"
PAOLO GABRIELE COPRE LE SPALLE DEL PAPA jpegPAOLO GABRIELE COPRE LE SPALLE DEL PAPA JPEGPAOLO GABRIELE ASSISTENTE DI CAMERA DEL PAPAPAOLO GABRIELE ASSISTENTE DI CAMERA DEL PAPA
Il «corvo» potrebbe presto uscire di gabbia. E tornare al nido domestico. I legali di Paolo Gabriele, l'aiutante di camera di Benedetto XVI arrestato mercoledì scorso con l'accusa di aver trafugato documenti riservati dagli appartamenti papali, hanno annunciato che faranno richiesta dei domiciliari per il loro assistito, che per il momento rimane l'unico punto fermo dell'inchiesta. Pardon, delle inchieste, come tiene a precisare padre Federico Lombardi, responsabile della Sala stampa vaticana. Già, perché padre Lombardi sostiene che non c'è relazione tra le dimissioni del presidente dello Ior, Enrico Gotti Tedeschi, e l'arresto dell'assistente di camera del pontefice.

TRA CORVI


1-  CHE S'IMPROVVISANO DIFENSORI DEL SEGGIO DI PIETRO, SEGRETARI DI STATO AMBIZIOSI MA INCAPACI DI GOVERNARE E UN VICARIO DI CRISTO CHE APPARE DEBOLE PER GESTIRE LA SUA ANARCHICA CORTE, IL VATICANO APPARE SPACCATO IN DUE FAZIONI: DA UNA PARTE BERTONE, DALL’ALTRA LA VECCHIA GUARDIA DI SODANO E G.B. RE - 2- IL NEMICO PUBBLICO NUMERO UNO, PER BERTONE, È SEMPRE STATO ANGELO SODANO, CAPO INDISCUSSO DELLA FAZIONE DEI "DIPLOMATICI" CHE DA SUBITO S'È OPPOSTA AL SALESIANO: NEL 2006 SODANO CERCÒ DI CONVINCERE TARCISIO A RINUNCIARE ALL'INCARICO E LUI HA REAGITO CON DUREZZA, ARRIVANDO A SPEDIRNE UNO IN AFRICA - 3- UN GRUPPO A CUI APPARTENGONO ANCHE BAGNASCO, ANGELO SCOLA E CARLO VIGANÒ - 4- SOLO LE DIMISSIONI DI TARCISIO BERTONE INGABBIERANNO PER SEMPRE I “CORVI” -

Emiliano Fittipaldi per l'Espresso
«Tarcisio Bertone è ormai troppo potente, troppo accentratore, troppo ambizioso. E' un uomo pericoloso, e va fermato». Così ripetono come pappagalli gli anonimi "corvi" che stanno spiegando ai giornalisti il motivo per cui fanno fuoriuscire documenti riservatissimi della Santa Sede, lettere personali e atti ufficiali usati come armi di una guerra combattuta «solo e soltanto per difendere il Papa».
PAOLO GABRIELE ASSISTENTE DI CAMERA DEL PAPAPAOLO GABRIELE ASSISTENTE DI CAMERA DEL PAPATARCISIO BERTONETARCISIO BERTONE
A due giorni dall'arresto del maggiordomo di Joseph Ratzinger, è quasi certo che dietro Paolo Gabriele detto "Paoletto", considerato persino dai bertoniani un uomo buono «ma facilmente manovrabile», ci sono altri burattinai, e che il cameriere di Benedetto XVI probabilmente non sarà l'unico a finire nei guai nella spy story vaticana.

CASA CIELLE - ECCO DOVE I COMPARI DI “COMUNIONE E FATTURAZIONE” TRASCORREVANO LE VACANZE


BARCA E VILLA, VACANZE CIELLE - UNA MEGAVILLA DA 13 STANZE IMMERSA IN UNA DELLE PIÙ BELLE BAIE DELLA SARDEGNA - LA COMPRAVENDITA NERO SU BIANCO: DACCÒ VENDE A PEREGO PER 3 MLN € (“MENO DI UN TERZO DEL VALORE DI MERCATO”) MA 1 MLN E 100 MILA € PER IL “MUTUO CONCORDATO” CE LI METTE FORMINCHIONI: PERCHÉ TUTTA QUESTA GENEROSITÀ? - DENTRO LO YACHT ERA STATO REALIZZATO UN PICCOLO ALTARINO...

Paolo Berizzi per "la Repubblica"
ALBERTO PEREGOALBERTO PEREGOROBERTO FORMIGONI jpegROBERTO FORMIGONI JPEG
Eccolo nero su bianco, e fuor di «gossip», il pedigree della villa dove Roberto Formigoni trascorreva le sue vacanze a Porto Cervo. L´atto di «compravendita» è datato 28 ottobre 2011 e porta la firma di un notaio di Tempio Pausania. Sui quattro fogli intestati all´Agenzia del Territorio c´è il nome del venditore - la società «Limes srl» di Maria Erika Daccò (figlia di Pierangelo, l´uomo d´affari finito in carcere per il crac del San Raffaele e che pagava le vacanze al presidente della Lombardia) - e dell´acquirente, il commercialista milanese Alberto Perego, confratello di Formigoni nei Memores Domini e suo convivente nella ovattate stanze della comunità ciellina. Anche lui un uomo col fiuto per gli affari, non c´è che dire.
Il rogito di fine ottobre con cui i Daccó gli vendono la loro magione con vista sul golfo del Pevero viene depositato con un prezzo d´acquisto che qualunque immobiliarista della Costa Smeralda definisce, per usare un eufemismo, «poco congruo», o «fuori mercato». Tre milioni di euro. E cioè, spiega un operatore del settore che tratta solo megaville, «meno di un terzo del suo valore».

IOR ALL’OCCHIELLO

- LIN-GOTTI TEDESCHI NON CI STA A PASSARE PER IL PUZZONE DELLA BANCA DEL PAPA E CHIEDE UNA COMMISSIONE CHE VALUTERÀ LA SUA POSIZIONE PRESIEDUTA DAI TRE DELL’AVE MARIA DELL’ANTI-BERTONISMO: RUINI, SCOLA E SODANO - DALL’INCHIESTA SPUNTANO BONIFICI DA 20 MILA € PER “SANTE MESSE” IN AFRICA E 250 MILA € PER “VINO DA MESSA” IN SUD AMERICA - GOTTI TEDESCHI SCORGE NELLA DEFENESTRAZIONE “L’OMBRA DI GERONZI E DEL SUO FIDATISSIMO MARCO SIMEON”...
Giacomo Galeazzi per "La Stampa"
GOTTI TEDESCHIGOTTI TEDESCHI
Si sente colpito dalla nemesi che in poche ore l'ha trasformato da uomo della trasparenza a nemico della «glasnost» finanziaria della Santa Sede. Il presidente sfiduciato dello Ior, Ettore Gotti Tedeschi, non ci sta a passare per ostacolo alla «purificazione» delle finanze vaticane e annuncia battaglia.
TARCISIO BERTONETARCISIO BERTONE
Agli ex collaboratori che nell'Istituto gli sono ancora legati, spiega di attendersi una commissione di inchiesta che lo ascolti e chiarisca le accuse mosse alla sua gestione triennale.
A presiederla dovrebbe essere non un esponente dell'attuale dirigenza d'Oltretevere ma una figura indipendente, una «personalità di indiscusse autonomia e autorevolezza» come l'ex cardinale vicario Camillo Ruini, l'arcivescovo di Milano Angelo Scola o il decano del Sacro Collegio, Angelo Sodano.

A CIASCUNO IL SUO “CORVO”/1 e 2

 - UNA GOLA PROFONDA PER “REPUBBLICA”: “SIAMO UN GRUPPO: LE VERE MENTI SONO PORPORATI, POI CI SONO MONSIGNORI, SEGRETARI, PESCI PICCOLI. IL MAGGIORDOMO È SOLO UN POSTINO CHE QUALCUNO HA VOLUTO INCASTRARE. LE CARTE ESCONO FUORI A MANO. L’INTELLIGENCE VATICANA HA SISTEMI DI SICUREZZA PIÙ EVOLUTI DELLA CIA” - “ RATZINGER HA PIANTO PER LA CACCIATA DI GOTTI TEDESCHI MA NON VOLEVA FRATTURE CON BERTONE”…
Marco Ansaldo per "la Repubblica"
PAPA E PAOLO GABRIELEPAPA E PAOLO GABRIELEPAOLO GABRIELE ASSISTENTE DI CAMERA DEL PAPAPAOLO GABRIELE ASSISTENTE DI CAMERA DEL PAPA
Chi sono i "corvi" del Vaticano? 
«La mente dell´operazione non è una sola, ma sono più persone».
«Ci sono i cardinali, i loro segretari personali, i monsignori e i pesci piccoli. Donne e uomini, prelati e laici. Tra i "corvi" ci sono anche le Eminenze. Ma la Segreteria di Stato non può dirlo, e fa arrestare la manovalanza, "Paoletto" appunto, il maggiordomo del Papa. Che non c´entra nulla se non per aver recapitato delle lettere su richiesta».
Un quartiere alto di Roma nord, un tavolino di un bar, sempre un po´ di traffico intorno. All´ora di pranzo di una domenica mattina finalmente tersa uno dei "corvi", gli autori della fuoriuscita di lettere segrete dalla Santa Sede, spiega i dettagli dell´operazione.
«Chi lo fa - dice subito - agisce in favore del Papa».
Per il Papa? E perché?
«Perché lo scopo del "corvo", o meglio dei "corvi", perché qui si tratta di più persone, è quello di far emergere il marcio che c´è dentro la Chiesa in questi ultimi anni, a partire dal 2009-2010».

Anche gli eretici all'attacco...?!

KUNG-FU STENDE IL PAPA - L’ANALISI PIÙ SPIETATA DELLO SCANDALO DEL VATICANO ARRIVA DAL TEOLOGO TEDESCO HANS KÜNG - “QUESTI EVENTI DANNO L´IMPRESSIONE DI UNA INCAPACITÀ PAPALE” - “RATZINGER DEDICA ORE OGNI GIORNO ALLA SCRITTURA DI LIBRI, ANZICHÉ GOVERNARE LA CHIESA” - “IL VATICANO È RIMASTO UNA CORTE AL CUI VERTICE SIEDE ANCORA UN REGNANTE ASSOLUTO, CON COSTUMI E RITI MEDIEVALI”…
Andrea Tarquini per "la Repubblica"
«È una situazione molto grave e dolorosa, e come si dice in tedesco mancano cinque minuti alla mezzanotte: il tempo massimo non è ancora scaduto per salvare la Chiesa e la Fede dal sistema della Curia romana». Il professor Hans Küng, forse il massimo teologo ribelle del nostro tempo, in gioventù amico e compagno di studi di Benedetto XVI. Analizza così a caldo lo scandalo del Vaticano. Ascoltiamolo.
HANS KUNGHANS KUNG
Professor Küng, quanto è grave secondo lei la situazione creatasi in Vaticano con lo scandalo della fuga di notizie?
«È triste quando, proprio in coincidenza con la festa dello Spirito Santo, dal Vaticano apprendiamo di tanti eventi e comportamenti avvenuti là, che davvero non sono proprio qualcosa di santo né di sacro. Gli scandali relativi alle fughe di notizie confidenziali ad opera del servitore di camera, le questioni che hanno investito la banca Ior, e anche in contemporanea l´intenzione apparente di papa Benedetto di andare alla riconciliazione con la confraternita dei fratelli di San Pio X (ndr: gli ultraconservatori epigoni di monsignor Lefèbvre) secondo la mia opinione tutto questo purtroppo è un insieme di eventi, scelte, tendenze che fa parte di un tutto, non sono casi isolati l´uno dall´altro».