ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

giovedì 31 maggio 2012

Ermeneutica della discontinuità?

Come agisce la discontinuità? Con un discorso fluido e mai definitorio.
Parole nuove che velano l’antica Sapienza

Il compito di svelare le sorgenti non è solo del Poeta,
ma anche del Testimone.
E soprattutto del Maestro.

Dice il filologo: “La parola è come l'acqua di fonte, un'acqua che ha in sé i sapori della roccia dalla quale sgorga e dei terreni per i quali è passata”. Le parole hanno il loro peso e incidono nella comunicazione e quindi nella conoscenza nella misura in cui sono portatrici e veicolano tutto lo spessore della realtà che significano. Nella nostra epoca oscura e caratterizzata da confusione e disorientamento anche le parole hanno perso la loro pregnanza, non sono più feconde luminose e incandescenti del fuoco originario della Verità, ma diffondono il pallido chiarore lunare di un significato originario attenuato, diluito o spesso addirittura sovvertito. Molte di esse addirittura sono sparite dall'orizzonte della fede annunciata e trasmessa alle nuove generazioni. Basti pensare a termini come espiazione, vittima, sacrificio, redenzione.
    La studiata ma colpevole strategia modernista ha usato la dichiarata non-dogmaticità del Concilio Vaticano II come varco per introdurre nella Chiesa novità dottrinali attraverso la ‘pastorale’; con l'accortezza, quindi, di non intaccare de voce il Depositum fidei, ma operando de facto la sua mutazione attraverso un linguaggio affascinante e coinvolgente, sentimentale e soggettivista, centrato sull'uomo e sulla sua “nuova consapevolezza” della Chiesa, fondata sul personalismo e non più sulla Rivelazione. Un linguaggio non definitorio per scelta perché solo rimanendo in bilico sul dire e non dire si possono veicolare alcune interpretazioni piuttosto che altre.

In gioco c'è la scelta del suo successore





Sorvegliano il Vaticano
SORVEGLIANO IL VATICANO

L'intelligence: guerra tra fazioni per il dopo Ratzinger. Vecchia guardia contro bertoniani. Il ruolo dei cardinali

GIACOMO GALEAZZI E FRANCESCO GRIGNETTICITTÀ DEL VATICANO
In gioco, come è di tutta evidenza, ci sono gli equilibri più delicati del Vaticano. E lo scontro che si va consumando dietro il Portone di Bronzo riguarda la posta più alta che ci possa essere: la scelta del prossimo Papa. Così la leggono, almeno, gli analisti più fini. Secondo una lettura condivisa anche dall’«intelligence» italiana, è in corso una guerra di posizione tra almeno due schieramenti l’un contro l’altro armati. Da una parte la vecchia guardia, la diplomazia della prestigiosa scuola di piazza della Minerva (Sodano, Sandri). Dall’altra il nuovo che avanza: Bertone e i suoi fedelissimi (Versaldi, Calcagno, Coccopalmerio, Bertello). Che le munizioni siano documenti segreti che finiscono ai media, poco conta.Resta il fatto che i vertici della Santa Sede stanno smottando, una casella alla volta. Tutti gli «infedeli» debbono essere cacciati, nessuno deve rimanere in sella. Prima il segretario generale del Governatorato, l’arcivescovo Carlo Maria Viganò. Poi il presidente dello Ior, Ettore Gotti Tedeschi.

Mito?

Mite ma di governo. Magister vede un Papa tutt’altro che rinunciatario

Dentro la tempesta denominata Vatileaks, Benedetto XVI si mostra calmo e sereno. Conferma la fiducia ai propri collaboratori – “Rinnovo la mia fiducia e incoraggiamento ai miei più stretti collaboratori e a tutti quelli che quotidianamente con fedeltà, spirito di sacrificio e in silenzio mi aiutano nell’adempimento del mio ministero” ha detto ieri al termine dell’udienza generale in piazza San Pietro – e ricorda che molte ricostruzioni dei fatti che stanno scuotendo la Santa Sede oggi sono “illazioni amplificate” e “del tutto gratuite”, illazioni che vanno “ben oltre i fatti, offrendo un’immagine della Santa Sede che non risponde alla realtà”. L’impressione è che egli sappia bene che un tentativo di golpe sia sostanzialmente in atto. Un golpe non contro di lui, ovviamente, quanto contro il segretario di stato vaticano, il cardinale Tarcisio Bertone. Oggi egli rinnova a Bertone la propria fiducia – lo fa anche per dare un segnale ai dissidenti interni per i quali sembra sia stata avviata una procedura di rogatoria all’Italia – e aspetta l’evolversi delle indagini.

POI TUTTI A MESSA…?

PORTO CERVO, PORTO SICURO - IN OGNI ANGOLO DELLA COSTA SMERDATA DACCÒ E FORMINCHIONI HANNO LASCIATO UNA TRACCIA (DI CARTE DI CREDITO) - A TESTIMONIARE LA BELLA VITA A CUI IL CELESTE CIELLINO SI DEDICAVA COL SUO FACCENDIERE PREFERITO, SONO IN MOLTI, FRA CUI RISTORATORI E PRETI - PRIMA IL CORPO, POI LO SPIRITO: SONO LEGGENDARIE LE TAVOLATE DEL FORMIGA CON GLI AMICI (5 MILA € DI CONTO), LE ARAGOSTE E LE SERATE AL BILLIONAIRE - POI TUTTI A MESSA…

Paolo Berizzi per "la Repubblica"
Che la Costa Smeralda, e in particolare Porto Cervo, non siano luoghi da frati trappisti è abbastanza noto. Ma che nel buen retiro billionario si possano trovare perfettamente a loro agio - tra crociere in yacht, «casette» con tredici vani e piscina, e cene pantagrueliche dai conti hard -, anche persone tenute a vivere, per loro scelta, secondo il precetto evangelico della povertà, non è così scontato. Incalzato sulle sue «vacanze di gruppo», Roberto Formigoni sostiene: «Non ho avuto alcun vantaggio da Daccò né lui ha avuto vantaggi da me».
mal23 piazzetta Porto CervoMAL23 PIAZZETTA PORTO CERVOmal20 Porto CervoMAL20 PORTO CERVO
A smentire il governatore lombardo, almeno per la parte che lo riguarda, è stato lo stesso Daccò («... ho sostenuto io tutti i costi»). Mentre i magistrati continuano a trovare «riscontri» tracciando le infaticabili carte di credito del faccendiere ciellino finito in carcere, a mettere sempre più in imbarazzo il presidente della Lombardia, assieme ai report della Procura sui movimenti bancari (anche suoi), emergono i ricordi di chi, di quelle vacanze in Costa Smeralda, è stato testimone oculare. Marinai, comandanti di navi, ristoratori.
Persino un prete.

Abuso di Santi & santini

Santi™, guerre e altre imprese

La signora Cynthia P. LeMay di Atlanta, Georgia, negli Stati Uniti, fa di mestiere la mediatrice di divorzi per soli miliardari, e collabora con la Chiesa Metodista Unificata di Mount Bethel.
La stessa signora LeMay sostiene di essere mamma e zia di ben sei soldati e soldatessedell’esercito degli Stati Uniti, e in tale veste,  ha messo in piedi una ditta denominataBattlefield Saints – “santi per il campo di battaglia” – che pubblicizza aggirandosi per l’aeroporto di Atlanta, uno dei principali punti di transito di reclute statunitensi in partenza per luoghi lontani.[1]
La vera pubblicità però gliela fanno la CNN, CBS e soprattutto Fox News, che hanno fatto conoscere al mondo il suo prodotto: i braccialetti Battle Saint™. la merce deve rivolgersi a un pubblico ampio – e quindi la signora definisce il suo un prodotto “interdenominazionale” – ma deve anche presentarsi in maniera incisiva, per cui la venditrice accenna discretamente anche ai poteri miracolosi dei braccialetti.

Si affilan le armi..

IL VATICANO HA SETE DI VENDETTA E FA PARTIRE LE ROGATORIE PER I ‘CORVI’ RESIDENTI IN ITALIA - IL CARDINALE RE, ASCOLTATO MA NON COINVOLTO NELLA VICENDA. PERÒ CHE TRA LE ‘’MENTI’’ CI SIA (ALMENO) ‘’UN CARDINALE’’ È PIÙ DI UN SOSPETTO - IL SOSTITUTO DELLA SEGRETERIA DI STATO, ANGELO BECCIU, LANCIA LA CROCIATA CONTRO NUZZI CHE RIBATTE CHE “LA CASSAZIONE HA STABILITO CHE PER UN GIORNALISTA NON ESISTE LA RICETTAZIONE DI UN DOCUMENTO USATO A FINI INFORMATIVI: È L'ACQUISIZIONE DI UNA NOTIZIA”…

Gian Guido Vecchi per il "Corriere della Sera"
Padre Federico Lombardi l'ha messa in forma ipotetica. Per la Santa Sede, ufficialmente, prima si tratterà di «approfondire quanto risulterà» dall'interrogatorio di Paolo Gabriele «o da altre eventuali indagini per avere un quadro più chiaro delle responsabilità». Quindi bisognerà «valutare le dimensioni di queste responsabilità rispetto ad altre persone o iniziative». E infine «vedere se interpellare la giustizia italiana tramite rogatorie o altri passi». Il percorso è questo, l'indagine «ha i suoi tempi», ma da Oltretevere filtra che i giudici vaticani hanno già fatto partire l'iter delle rogatorie.
CARDINALE TARCISO BERTONECARDINALE TARCISO BERTONEGIANLUIGI NUZZIGIANLUIGI NUZZI
Un lavoro complesso, che passa attraverso la nunziatura della Santa Sede in Italia e i ministeri degli Esteri e della Giustizia. Però ci siamo. Se il reato al momento contestato al maggiordomo è «furto aggravato», le altre persone coinvolte si potranno veder contestare reati ben più gravi: dalla ricettazione alla violazione della corrispondenza di un capo di Stato.

E il latino si estinse dal Vaticano II

Avvenire ha avuto il coraggio di pubblicare un’intervista dal titolo “E il latino rinacque dal Vaticano II”.
Ma il contenuto è l’esatta negazione del titolo. Il cardinale Giovanni Coppa, esperto latinista al Concilio, si contraddice di continuo.
Prima constata: «Vi fu molta cura e ricercatezza nelle traduzioni. Penso ad alcuni documenti o dichiarazioni come quello sulla libertà religiosa laDignitatis Humanae o le costituzioni Dei Verbum,Lumen Gentium o la Sacrosanctum Concilium. In questi casi si legge un latino limpido, intriso di reminiscenze bibliche e patristiche.»

Cosa fare quando la terra trema?





 da: Storia dei Papi Roma 1962 Vol. 15
Pagg. 375-379 
(...) Perché anche disastri naturali della peggiore specie diffusero tra la popolazione angoscia e spavento. (...) I disastri dovevano essere per la città eterna solo il preludio di altri guai. La sera del 14 gennaio 1703 Roma venne scossa da un terremoto accompagnato da torrenti d'acque e da bufere. La scossa fu breve, ma molto violenta e le campane delle chiese suonarono da se

Suonò anche Il campanello del tavolo del Papa che da quel momento sentiva Il rapporto del segretario dei memoriali. Clemente corse nella sua cappella dove si trovavano molti dei suoi familiari per confessarsi. Anche nelle altre chiese della città si radunarono a pregare molti cittadini di ogni classe. Il giorno seguente Il Papa scese due ore prima della levata del sole in San Pietro ove disse Messa in presenza di una grande folla. Poi convocò i cardinali in un concistoro e li esortò a placare l'ira di Dio con esercizi di penitenza. 

Caccia al ladro in Vaticano

Carte trafugate. Veleni. Arresti. Nella curia romana è guerra. Il licenziamento del presidente della banca. Le manovre del cardinale Bertone. I falsi amici del papa 

di Sandro Magister


ROMA, 31 maggio 2012 – C'è del metodo in questa follia. Da quando il maggiordomo di Sua Santità è finito in prigione, lo spettacolo è improvvisamente cambiato. Al centro della scena non c'è più la disputa sul contenuto delle carte trafugate. Ci sono i ladri. Intenti a tramare all'ombra di un vegliardo vestito di bianco.

VATICANO, GUERRA PER BANDE


 - FAIDA TRA LA VECCHIA GUARDIA E I BERTONIANI PER IL SUCCESSORE DI RATZINGA - SI ANNUNCIA UN NUOVO CONCISTORO “DI RISARCIMENTO” PER DICEMBRE PERCHÉ DOVREBBE RISTABILIRE GLI EQUILIBRI DESTABILIZZATI DALL’ULTIMA INFORNATA DI PORPORATI TUTTI LEGATI A BERTONE - TARCISIO VERSO LA PENSIONE: IL PAPA DOVRÀ SCEGLIERE TRA CONTINUITÀ (IL MINISTRO DEGLI ESTERI MAMBERTI) O CAMBIO DI DIREZIONE (SANDRI)…

Giacomo Galeazzi, Francesco Grignetti per "La Stampa"
TARCISIO BERTONETARCISIO BERTONE In gioco, come è di tutta evidenza, ci sono gli equilibri più delicati del Vaticano. E lo scontro che si va consumando dietro il Portone di Bronzo riguarda la posta più alta che ci possa essere: la scelta del prossimo Papa. Così la leggono, almeno, gli analisti più fini. Secondo una lettura condivisa anche dall'«intelligence» italiana, è in corso una guerra di posizione tra almeno due schieramenti l'un contro l'altro armati.

Demoni sul lettino


La parapsicologia può diventare il varco inconsapevole della possessione diabolica?


La parapsicologia è quella scienza, o presunta tale, che in anni recenti ha cercato di fare materia di studio oggettivo e sperimentale i fenomeni insoliti e inspiegabili della psiche, nei loro rilessi con la dimensione fisica: dalla telepatia alla precognizione, dalla chiaroveggenza alla telecinesi, dal viaggio astrale alla bilocazione, e così via.
Il parapsicologo, dunque, è colui che ritiene di poter studiare, misurare, verificare, l’insorgenza di fenomeni psicofisici anomali e di darne una spiegazione esaustiva di tipo scientifico; in altre parole, di gettare un fascio di luce sul mistero della relazione esistente tra gli stati alterati di coscienza e determinate manifestazioni di ordine fisico.
Sorge, però una questione preliminare, la cui mancata soluzione rischia di porre tutta l’indagine parapsicologica su di un binario morto o, peggio, su di un binario pericolosissimo, dagli esiti assolutamente imprevedibili: psiche e anima sono la stessa cosa?

Per teologi modernisti


Darwin era un invasato che sottometteva la ricerca scientifica alla sua  virulenta teofobia

La religione scientista oggi imperante ci ha trasmesso, insieme alla clamorosa falsificazione della verità circa la teoria dell’evoluzione delle specie per selezione naturale, indebitamente presentata come un fatto certo e dimostrato, anche l’immagine agiografica di un Darwin perfettamente sereno e imparziale nel valutare i pro e i contro della sua teoria, non mosso dal benché minino pregiudizio ideologico, ma solo e unicamente da un ardente e spassionato amore per la verità, quale che essa si riveli all’indagine scientifica.

Ad usum Redaktionsgeschichte

Gesù è morto il 3 aprile del 33 Tre ricercatori americani e tedeschi studiando i sedimenti rocciosi di Ein Gedi, vicino a Gerusalemme, hanno trovato prove di un terremoto locale nel periodo che racchiude la data della crocifissione.

                           MARCO TOSATTI

La International Geology Review indica come la data più probabile della Crocifissione venerdì 3 aprile del 33 dopo Cristo. Questo in base alle ricerche più recenti, che hanno messo a fuoco attività sismica nella zona del Mar Morto, a circa venti chilometri da Gerusalemme. Il vangelo di Matteo menziona una scossa tellurica nel momento in cui Gesù stava morendo sulla croce.

IL CARDINALE BERTONLIEU


 - PADRE GEORG GAENSWEIN STA PAGANDO LA SUA VICINANZA A BENEDETTO XVI: CON IL TEMPO È DIVENTATO IL SUO CONSIGLIERE, COLUI CHE RICEVE LA POSTA E CHE INDIRIZZA IL PAPA NEGLI INCONTRI E NEI LIBRI DA SCRIVERE - MEDIATICAMENTE FORTE, SI È ATTIRATO L’INVIDIA DI CHIUNQUE NON SOPPORTI UN “FILTRO” CON LE STANZE PAPALI - IN PRIMA FILA, OVVIAMENTE, LA SEGRETERIA DI STATO DI TARCISIO BERTONE…

Marco Ansaldo per "la Repubblica"
brg79 padre george gaensweinbrg79 padre george gaenswein «Il vero motivo degli attacchi contro padre Georg? Semplice: è lui la persona che ha staccato Bertone dal Papa. Possiede fascino, influenza, e nell´ultimo periodo ha sempre più assunto visibilità esterna, oltre che spazio presso il Pontefice. Un potere che ha finito per dare molto fastidio alla Segreteria di Stato».

mercoledì 30 maggio 2012

FORMINCHIATE


- QUELLA CHE FORMINCHIONI CHIAMA “CASETTA” È UNA VILLA DI 220 MQ E 13 VANI CON PISCINA E VISTA MOZZAFIATO A OLBIA, PROTETTA DA UN SOFISTICATO SISTEMA ANTIFURTO - DACCÒ LA VENDETTE AD ALBERTO PEREGO, AMICO CIELLINO DEL FORMIGA, PER 3 MLN €: IL VALORE REALE È DI CIRCA IL TRIPLO - IL CELESTE PRESTÒ 1,1 MLN € A PEREGO, “UN AMICO MALATO E IN DIFFICOLTÀ CHE NON AVREBBE POTUTO PERMETTERSELA” - E METTE LE MANI AVANTI: “SE MI INDAGANO NON MI DIMETTO”…

Paolo Berizzi per "la Repubblica"
ROBERTO FORMIGONI - LA VILLA ACQUISTATA IN SARDEGNAROBERTO FORMIGONI - LA VILLA ACQUISTATA IN SARDEGNA

CON LE IOR CONTATE


 - LA BANCA VATICANA CORRE AI RIPARI PER EVITARE LA BOCCIATURA DELL’OCSE: COMPRARE UNA BANCA ALL’ESTERO, TROVARE UN PARTNER FINANZIARIO OPPURE RIAPRIRE I RAPPORTI CON LA JP MORGAN AMERICANA? - QUEI 23 MLN € CHE LO IOR VOLEVA TRASFERIRE DA UN CONTO ALL’ALTRO CON LA PRETESA DI ARGINARE LE NORME ANTI-RICICLAGGIO: LA PROCURA E BANKITALIA INDAGANO SUI REALI INTESTATARI DEI SOLDI…

Giacomo Galeazzi per "la Stampa"
banca vaticanabanca vaticana La parola d'ordine è voltare pagina. L'ingresso della Santa Sede nella lista dei Paesi virtuosi è a rischio e in Curia si lavora a una «exit strategy». Comprare una banca all'estero, trovare un nuovo partner finanziario, oppure riaprire i rapporti con la JP Morgan (ma stavolta non con le filiali europee bensì direttamente con la casa madre americana). Per uscire dalla situazione di «ridotta operatività» dello Ior, che ormai lavora quasi esclusivamente con Deutsche Bank, e premunirsi da una possibile «bocciatura» dell'Ocse per la scarsa trasparenza, sono in corso grandi manovre attorno alla «cassaforte del Papa».
VATICANOVATICANO Il cardinale Tarcisio Bertone sta valutando una rosa di tre possibili soluzioni. Ieri, in una colazione d'affari con il manager di fiducia Giuseppe Profiti, presidente dell'ospedale pediatrico Bambin Gesù di Roma, e alcuni esperti di finanza il segretario di Stato (e presidente della commissione di vigilanza sullo Ior) ha discusso del futuro della banca vaticana. Si sta ipotizzando, in particolare, di dare mandato per l'acquisizione di una banca all'estero in modo da poter superare la situazione di stallo determinata dall'adeguamento alle normative richieste per l'ingresso nella «white list» dell'Ocse e dai conti bloccati alla JP Morgan Italia e ad Unicredit in seguito ad inchieste giudiziarie per violazione della normativa antiriciclaggio.

GRAZIE DEI IOR

 - A POCHE ORE DALLA VIOLENTISSIMA SCOMUNICA DI GOTTI TEDESCHI, SI APRE UN’ALTRA FRATTURA IN SENO ALLA CURIA - DOPO LA DICHIARAZIONE DEL PRESIDENTE DELLA CEI ANGELO BAGNASCO (“LA SFIDUCIA NEI CONFRONTI DI GOTTI L'HO APPRESA DAI GIORNALI”), L’EX PRESIDENTE DELLO IOR HA INCASSATO PAROLE DI APPREZZAMENTO DA PARTE DEL DIRETTORE DI “AVVENIRE”, IL GIORNALE DELLA CEI - “L’OSSERVATORE ROMANO” DIRETTO DA VIAN RESTA SOLIDISSIMO ACCANTO A BERTONE…

M.Antonietta Calabrò per il "Corriere della Sera"
Tarcisio Bertone e Angelo BagnascoTARCISIO BERTONE E ANGELO BAGNASCOI Cardinali Bertone e BagnascoI CARDINALI BERTONE E BAGNASCO
Non è stata calendarizzata, ma sarà una nuova riunione della Commissione cardinalizia di vigilanza sullo Ior a stabilire i «passi ulteriori di ridefinizione dell'assetto dell'Istituto per le opere di religione» e della sua «governance» in vista della nomina del nuovo presidente. Cominciano a circolare i primi nomi, ma bisogna dire subito che al momento non esiste né una long list né una short list su cui verrà fatta la scelta.

Gli antieretici contemporanei

LA PERSECUZIONE DEI “CACCIATORI DI ERESIE”

All’inizio di questo secolo [l'autore scrive venticinque anni fa, quindi qui fa riferimento ai primi anni del Novecento, ndt], alcune tendenze nella Chiesa – le quali miravano a riconciliare il pensiero cristiano con la cultura moderna, ma in realtà svuotavano del loro contenuto essenziale molte convinzioni centrale del Cattolicesimo – furono severamente condannate come Modernismo dal Papa san Pio X.
É oggi generalmente riconosciuto che quella risposta, benché necessaria, fu talvolta attuata con eccesso di zelo, tanto che un certo numero di fedeli chierici (tra i quali il futuro Papa Giovanni XXIII) furono, nel generale clima di sospetto, ingiustamente penalizzati o denunciati. In effetti, lo stesso santo Pontefice Pio X riconobbe che alcune persone erano state accusate senza reale fondamento. Si trattava, in un certo senso, di una “caccia aperta” agli eretici.

Immemores Domini

Formigoni: “Non me ne vado. Neanche se arriva un avviso di garanzia”

Il governatore della Lombardia è sotto pressione per i suoi rapporti con Daccò, a cui la Procura contesta di avere incassato oltre 70 milioni di euro dalla Fondazione Maugeri. Il faccendiere avrebbe “ringraziato” il presidente con vacanze ai Caraibi e yacht a disposizione

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Più s’avvicina la resa dei conti e più Roberto Formigoni s’allontana da ciò che egli stesso aveva promesso: “Se qualcuno dimostrasse che Daccò ha avuto un vantaggio dai rapporti con me, mi assumerò le mie responsabilità e mi dimetterò”, aveva detto. Ieri ha fatto marcia indietro, mettendo le mani avanti: “Non vedo perché dovrei dimettermi, anche se ricevessi un avviso di garanzia.

Siamo tutti fratelli...

1- SUL VATICANO SI ALLUNGA L’OMBRA DELLA MASSONERIA: “AFFILIATI ANCHE DEI CARDINALI” - 2- LA PAROLA UFFICIALMENTE VIETATA, L’HA PRONUNCIATA QUASI IN LACRIME UNO DEI TRE FUNZIONARI VATICANI CHE ORA RISCHIANO L’ARRESTO RIVELANDO DI “ESSERE AL SERVIZIO DI UNA LOGGIA MASSONICA CHE OPERA DENTRO IL VATICANO E DELLA QUALE FANNO PARTE ANCHE DEI CARDINALI”, ANSIOSA “DI ARRIVARE ALLA SOSTITUZIONE DI BERTONE, ALLA GUIDA DELLA SEGRETERIA DI STATO”, IL CUI MANDATO SCADE A DICEMBRE - 3- A BENEDETTO XVI RIPORTATI ANCHE I NOMI DI ALCUNI CARDINALI IN ODORE DI “GREMBIULINO E COMPASSO”, SUI QUALI SAREBBERO IN CORSO ACCERTAMENTI ASSAI “DISCRETI” - 4- I MANDATI DI ARRESTO PER TRE LAICI CHE LAVORANO NELLA SEGRETERIA DI STATO, NON ESEGUITI PERCHÉ SI TRATTA DI PERSONE CHE HANNO SOLO LA CITTADINANZA ITALIANA -

Francesco Bonazzi per Il Secolo XIX
TARCISIO BERTONETARCISIO BERTONE
La parola ufficialmente vietata, una sorta di arma finale contro la fronda interna contraria al cardinal Bertone, l'ha pronunciata quasi in lacrime uno dei tre funzionari vaticani che ora rischiano l'arresto: "massoneria". Interrogato nei giorni scorsi dalla commissione d'inchiesta sulle fughe di notizie, l'uomo ha ammesso di "essere al servizio di una loggia massonica della quale fanno parte anche dei cardinali", ansiosa di "mettere fine, per il bene della Chiesa, all'attuare situazione di anarchia".
JULIAN HERRANZ DELL OPUS DEIJULIAN HERRANZ DELL OPUS DEI
Anarchia che sarebbe colpa dell'attuale gestione della Segreteria di Stato, affidata a Tarcisio Bertone. Questo racconto è già stato prontamente riferito al Papa, con tanto di nomi dei possibili porporati con doppia - e incompatibile - "affiliazione". Visto che l'appartenere alla massoneria, anche se non è più esplicitamente sanzionato con la scomunica, è comunque un peccato mortale. E quindi impedisce al cattolico di accostarsi ai sacramenti.

Il corvaccio..

 IL CANTO DEL GALLO- IL PRETE “DISUBBIDIENTE” DON GALLO SCOMUNICA IL VATICANO - “IL PAPA È DEBOLE, A ROMA COMANDA L’OPUS DEI - TRA BERTONE E BAGNASCO IL PIÙ PERICOLOSO È IL CARDINALE PIACENZA - RATZINGER HA NEGATO IL SACERDOZIO FEMMINILE ‘PERCHÉ NON C’È ALCUNA INDICAZIONE IN MERITO DA NOSTRO SIGNORE’, HA DETTO. MA ALLORA DIO HA DATO INDICAZIONI PIÙ PRECISE PER FONDARE LO IOR? LA CRISI SPAVENTOSA DI VOCAZIONI È ANCHE COLPA DELL’OBBLIGO DI CELIBATO”…

Fabrizio d'Esposito per il "Fatto quotidiano"
DON ANDREA GALLODON ANDREA GALLO
Prete di strada, con fama di disubbidiente, don Andrea Gallo stavolta ha bisogno di fare una premessa: "Sono un prete da oltre 52 anni e sai perché? Perché ho aderito a Gesù e alla Chiesa, pensa un po'. Mi chiamano contestatore ma io non contesto nulla. Ho avuto cinque cardinali arcivescovi e accetto la correzione fraterna. Non me ne vado ma non taccio".
Sulla Chiesa del potere e del denaro volano corvi nerissimi.
Finalmente i mass media stanno pubblicando queste lettere. Qui ormai siamo di fronte a un imponente apparato finanziario che opera a livello mondiale. La Chiesa già aveva avuto uno scossone cercando di occultare lo scandalo dello pedofilia. Ecco perché il messaggio di Gesù e del Vangelo non raggiunge più gli uomini. Questa è la mia vera amarezza.
DON ANDREA GALLODON ANDREA GALLO
I protagonisti sono genovesi come lei: Bertone, Bagnasco, l'ambizioso cardinale Piacenza che vuole fare il segretario di Stato.
Li conosco benissimo tutti e tre e dico che il più pericoloso è il cardinale Piacenza.

PAOLETTO IL CORVETTO

 - IL MAGGIORDOMO DEL PAPA È STATO INCASTRATO DA UN DOCUMENTO CHE PADRE GEORG HA VISTO PUBBLICATO SUL LIBRO DI NUZZI - QUEL FOGLIO (A DIFFERENZA DEGLI ALTRI) POTEVA ESSERE STATO TRAFUGATA SOLO DALLA CERCHIA DI RATZINGER, NON DAI DIPENDENTI DELLA SEGRETERIA DI STATO - A REMARE CONTRO GABRIELE C'È UNA VOCE CHE LO INDICA TROPPO VICINO A PERSONE ESTERNE ALLA CHIESA - PADRE GEORG LO AFFRONTA, LUI NEGA, E IL GIORNO DOPO VIENE ARRESTATO…

Fabio Tonacci per Repubblica.it

C'è un documento riservato, tra quelli trafugati nella Santa Sede, che parla più degli altri. E che inchioda l'ex assistente di Camera del Papa, Paolo Gabriele, al sospetto di essere la "talpa". Non l'unica e forse nemmeno la più prolifica. Ma di sicuro quella che padre Georg Ganswein, il segretario personale di Benedetto XVI, ha individuato sfogliando le pagine del libro del giornalista Gianluigi Nuzzi. E poche ore prima che la Gendarmeria arrestasse Gabriele, tra i due c'è stato un colloquio. Dai toni drammatici.
PAOLO GABRIELEPAOLO GABRIELE
Facciamo un passo indietro, fino a martedì 22 maggio. Da quattro giorni era uscito il libro di Nuzzi. Tra i fogli pubblicati ce n'era uno che aveva attirato l'attenzione di padre Georg. È il documento di bilancio della Fondazione vaticana Joseph Ratzinger. Un pezzo di carta recente, risalente forse a marzo, che certifica un avanzo di bilancio nel 2012 di un milione di euro. Ad inviarlo direttamente al Papa per l'approvazione è stato il presidente della Fondazione, monsignor Giuseppe Scotti.
PAOLO GABRIELE COPRE LE SPALLE DEL PAPA jpegPAOLO GABRIELE COPRE LE SPALLE DEL PAPA JPEG
Non è certo la più compromettente delle carte. Ma ha una particolarità. Doveva essere rispedita, dopo visto papale, direttamente alla Fondazione senza finire, a differenza di altri documenti, negli archivi della Segreteria di Stato. Chi se ne è impossessato per girarla al giornalista, dunque, o l'ha presa dalla Fondazione (ipotesi subito scartata) o ha attinto direttamente dalla scrivania di padre Georg.

SE PREFERISCONO GUARDARE IL DITO E NON LA LUNA...


Scena da "Gli Uccelli" di Alfred Hitchcock
di Francesco Colafemmina

I corvi "vestono" di nero. E' per questa ragione che nel gergo mafioso il "corvo" corrisponde al "magistrato". E' la toga a ricoprire di nero un uomo vissuto come un parassita fastidioso da abbattere, silenziare. Nel paradosso in questi giorni gravati dall'attentato brindisino e dall'anniversario della strage di Capaci, i giornalisti sempre meno fantasiosi e sempre a caccia di immagini ed evocazioni, hanno rispolverato questa espressione, "il corvo/i corvi", per connotare coloro che dal Vaticano hanno iniziato a concentrare l'attenzione dei media e del mondo cattolico sul grumo di potere, ambizione e gestione spregiudicata del denaro all'interno delle mura leonine.

Santi non modernisti

Sainte Jeanne de France - festa liturgica

Santa Giovanna d’Arco prega per la Chiesa

  
SANTI: è sotto gli auspici della Vergine che Giovanna ha ricevuto la missione di salvare la Francia

Per quanto concerne la Pulzella d'Orleans, che il nostro predecessore ha elevato agli onori supremi dei santi, nessuno può dubitare che è sotto gli auspici della Vergine che ha ricevuto e compiuto la missione di salvare la Francia.

All'inizio sotto il patronato della Madonna di Bermont, sotto quello della Vergine d'Orleans, infine della Vergine di Reims, ella intraprese, con cuore virile, un'opera così grande, senza paura di fronte alle spade sguainate e, senza macchia, liberò la sua patria dal pericolo supremo e ristabilì le sorti della Francia.
Dopo aver ricevuto il consiglio delle sue voci celesti, aggiungerà sul suo glorioso vessillo il nome di Maria a quello di Gesù, vero Re di Francia. Salita sul rogo, è mormorando in mezzo alle fiamme, in un grido supremo, i nomi di Gesù e Maria, che Giovanna si involò al cielo.
Fonte: Sua Santità il papa Pio XI - Lettera apostolica Galliam Ecclesiæ filiam primogenitam, 2 marzo 1922

Cosa prova un papa, quando è derubato in casa

gabriele
A cinque giorni dall’arresto del maggiordomo del papa, Paolo Gabriele, “L’Osservatore Romano” ha rotto il totale silenzio fin qui mantenuto sul caso, nel numero che porta la data del 30 maggio.
L’ha fatto con un’intervista del direttore, Giovanni Maria Vian, al sostituto della segreteria di Stato per gli affari generali, l’arcivescovo Giovanni Angelo Becciu.
Ecco le due domande e risposte centrali dell’intervista.
D. – Come ha trovato Benedetto XVI?
R. – Addolorato. Perché, stando a quanto sinora si è potuto appurare, qualcuno a lui vicino sembra responsabile di comportamenti ingiustificabili sotto ogni profilo. Certo, prevale nel papa la pietà per la persona coinvolta. Ma resta il fatto che l’atto da lui subito è brutale: Benedetto XVI ha visto pubblicate carte rubate dalla sua casa, carte che non sono semplice corrispondenza privata, bensì informazioni, riflessioni, manifestazioni di coscienza, anche sfoghi che ha ricevuto unicamente in ragione del proprio ministero. Per questo il pontefice è particolarmente addolorato, anche per la violenza subita dagli autori delle lettere o degli scritti a lui indirizzati.

martedì 29 maggio 2012



MAGISTERO PONTIFICIO

    ESSERE  PAPA?   

    cosa afferma la bolla di PAOLO IV

"CUM EX APOSTOLATUS OFFICIO"
(1559)


IL DOCUMENTO


Qui di seguito è pubblicata integralmente (per la prima volta in lingua italiana), la Costituzione Apostolica emanata in forma Bullae “Cum ex Apostolatus officio” il 15 marzo 1559.
La traduzione della Bolla, a causa della grand’estensione dei periodi nell’originale in lingua latina, è parsa opera difficile, perciò certe traduzioni pubblicate in altre riviste appaiono scorrette. La causa di tale infedeltà è dovuta non solo alla tendenziosità di certi traduttori che distorsero il senso originale a favore di opinioni opposte, ma alla difficoltà di certi periodi latini, molto lunghi e di forme verbali assai complicate. Il testo in lingua latina è tratto dal “Bullarium Romanum” edizione tipica pubblicata a Torino nel 1860.


Paolo, Vescovo,

Servo dei servi di Dio

“Ad perpetuam rei memoriam”

Esordio :
Impedire il Magistero dell’errore

Poiché, a causa della carica d’Apostolato affidataci da Dio, benché con meriti non condicevoli, incombe su di noi il dovere d’avere cura generale del gregge del Signore. E siccome per questo motivo, siamo tenuti a vigilare assiduamente per la custodia fedele e per la sua salvifica direzione e diligentemente provvedere come vigilante Pastore, a che siano respinti dall’ovile di Cristo coloro i quali, in questi nostri tempi, indottivi dai loro peccati, poggiandosi oltre il lecito nella propria prudenza, insorgono contro la disciplina della vera ortodossia e pervertendo il modo di comprendere le Sacre Scritture, per mezzo di fittizie invenzioni, tentano di scindere l’unità della Chiesa Cattolica e la tunica inconsutile del Signore, ed affinché non possano continuare nel magistero dell’errore coloro che hanno sdegnato di essere discepoli della verità.