ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

giovedì 6 settembre 2012

Ma dov'è la primavera del Concilio?

Dove sono i suoi frutti?
Editoriale di Radicati nella fede, anno V, n. 9, settembre 2012
Foglio di collegamento della chiesa di Vocogno e della Cappella dell'Ospedale di Domodossola (Provincia di Verbania, Diocesi di Novara)
dove si celebra la Messa tradizionale.
i neretti sono nostri

C'è un dogmatismo nuovo, che non riguarda i dogmi di sempre, le verità eterne rivelate da Dio e custodite dalla Chiesa nel suo Credo; è un dogmatismo di opinione, su una questione che ti vietano di discutere: i frutti della primavera del Concilio. Si può variare quasi tutto nella Chiesa di oggi: le verità di fede ti concedono di reinterpretarle.

Se i comandamenti ti stanno stretti, una schiera di teologi e pastori ti suggeriscono di situazionarli nel contesto attuale, così da addolcirli. Se poi obbedire non ti va, puoi sempre scoprire un nuovo carisma che ti cada su misura. Puoi fare tutto o quasi, tranne mettere in discussione la primavera del Concilio.

La senti questa affermazione sulla bocca di molti addetti ai lavori, dei pastoralisti, la senti come mannaia tranciante se esprimi il desiderio di tornare alla grande Tradizione della Chiesa. Ti concedono una messa antica, purché tu riconosca i frutti del Concilio, senza discutere.

Latinorum


Era colpa del latino se diminuiva la frequenza dei fedeli alla messa?

La decisione di abolire il latino come lingua liturgica e sostituirlo con le lingue moderne, benché non voluta né, forse, auspicata dal Concilio Vaticano II, senza dubbio è stata resa possibile dal clima culturale che il Concilio medesimo ha instaurato nel mondo cattolico.
In realtà, il latino era già da tempo sotto accusa, in taluni ambienti cattolici sedicenti progressisti: gli si imputava la responsabilità, in qualche modo, per la diminuzione della frequenza popolare al rito della messa e, pertanto, più o meno esplicitamente si auspicava che fosse accantonato, per cedere il passo alla lingua italiana.
Il cardinale Giuseppe Siri affrontava la questione, con la ben nota franchezza, in una data non sospetta, il 1958, ossia quattro anni prima dell’inizio del Concilio, in un documento ufficiale, di cui riportiamo alcuni passaggi chiave (da: G. Siri, «Non per noi Signore. Lettere pastorali» (Genova, Stringa Editore, 1971, pp.258 sgg.): 
«Dare al latino la colpa della diminuzione della frequenza popolare alle sacre funzioni è porre così male una questione da slittare nella ingiustizia e nella falsità.

Per una fede più intelligente: il Syllabo.


Nell’epoca in cui tira forte Facebook, capita anche di trovare qualche voce fuori dal coro. Per una volta attingo a Severgnini, che sul Corriere è intervenuto più di una volta in difesa dell’apparentemente esile Twitter.

Twitter non è il fratello minore di Facebook. Semmai il cugino. Parenti e diversi. Facebook ha sette anni, è stato creato da ragazzi per i ragazzi: lo usano anche gli adulti, ma siamo in affitto (morale). Twitter compie cinque anni. È più smaliziato, meno empatico ma più acuminato. Sociale e micidiale: basta saperlo usare.
Microblogging – la definizione ufficiale – è un buon riassunto. Gli interventi di 140 caratteri obbligano alla sintesi. Sono un esercizio quotidiano di igiene mentale, uno spazzolino per il cervello. (QUI)
Uno spazzolino per il cervello. Non perché i contenuti di Twitter debbano essere per forza intelligenti, ma perché lo sforzo metodologico di dover sintetizzare in 140 caratteri costringe a raffinare il pensiero. Anche le baggianate. Ecco il paradosso di Twitter: sforzarsi di formulare un’idiozia in 140 caratteri significa automaticamente avviare un processo di incremento dell’intelligenza. Su Twitter essere idioti è meglio che mostrarsi intelligenti su Facebook. Qui ci vuole Aristotele: l’idiozia in atto di Twitter è intelligenza in potenza maggiore dell’intelligenza in atto di Facebook.
Mi corregga E. Berti se vado errando.
Ci rallegra allora scoprire che Lelefantino con ironico ardore abbia scelto di paragonare il Sillabo di Pio IX a una sorta di Twitter ante litteram.

Veri e falsi discepoli


La beffa della sete nel deserto svela l’equivoco dei falsi discepoli


 
Che cosa distingue il vero discepolo da quello falso?
Il vero discepolo è colui che, dopo lungo e sincero cercare, incapace di progredire da solo, s’imbatte in qualcuno che ha già intrapreso la stessa strada e l’ha percorsa per un tratto assai maggiore, vincendo le difficoltà davanti alle quali egli si era arreso; e che riconosce in quello una guida e un maestro, non tanto proclamandosi suo ammiratore, quanto, soprattutto, cercando di far tesoro della sua esperienza.

Emanuela Orlandi, la polizia torna a cercare nella basilica di S. Apollinare


Emanuela Orlandi (LaPresse)
ROMA – Ieri, 3 settembre, la polizia scientifica, sempre a caccia di eventuali resti di Emanuela Orlandisi è ripresentata a sorpresa nella basilica di S. Apollinare per fare altri prelievi nei sotterranei, cioè la dove c’era la tomba di Enrico De Pedis, ormai cremato, e dove c’è tuttora un cimitero prenapoleonico con oltre 600 piccole bare di metallo con i resti di altrettanti defunti.

- TEMPI DURI PER I CIELLINI


- IL NUVOLONE DEL RICICLAGGIO SUL SETTIMANALE “TEMPI” VICINO A COMUNIONE E FATTURAZIONE - L’INCHIESTA SULLA MEGA EVASIONE FISCALE DELLA FAMIGLIA GIACOMINI RIMBALZA DAL LUSSEMBURGO AL GRUPPO RMJ, DOVE J STA PER JELMONI, IL FINANZIERE FINITO IN MANETTE PER RICICLAGGIO - RMJ GESTISCE IL FONDO D’INVESTIMENTO “TEMPI D’IMPRESA” - E UNA QUOTA DEL PATRIMONIO DEL FONDO VA ALLA COOP EDITORIALE… -

Vittorio Malagutti per il "Fatto quotidiano"
Luigi AmiconeLUIGI AMICONE
Riciclaggio e opere di bene. Una frode fiscale in Lussemburgo e la beneficenza a favore di Tempi, il settimanale vicinissimo a Comunione e liberazione. Il finanziere Alessandro Jelmoni, proprio non ce l'ha fatta a restare in equilibrio tra questi due estremi. La sua veloce carriera di broker internazionale è andata a sbattere contro un'accusa di riciclaggio che gli è costata il carcere.
Jelmoni è sospettato di aver gestito su banche e conti off shore i proventi (oltre 200 milioni di euro) della colossale evasione fiscale della famiglia novarese Giacomini. La trama dei suoi affari, però, era molto più estesa. E, come emerge dalle indagini della procura di Milano, una pista porta fino alla cooperativa che gestisce il periodico ciellino Tempi.

Domande senza risposta


A proposito del cardinale Martini. Chiedo che mi si dia una risposta …

(di Corrado Gnerre su Riscossa Cristiana del 06-09-2012) Mi rivolgo a tutti quei cattolici –gerarchia in testa- che in questi giorni si sono spesi nel cantare le lodi del defunto cardinale Carlo Maria Martini. Mi rivolgo a costoro per dire semplicemente che ciò che avvenuto è assai grave. Il Cammino dei Tre Sentieri –che indegnamente guido- nella sua Rassegna stampa n.14 ha fatto un comunicato che in alcuni suoi passaggi dice:
Per la morte del cardinale Martini stiamo assistendo ad uno spettacolo che, se da una parte era ampiamente prevedibile, dall’altra appare del tutto avvilente.

Dopo Martini, è lite sul suo testamento spirituale


di Sandro Magister

ROMA, 6 settembre 2012 – "Il cardinal Martini non ci ha lasciato un testamento spirituale, nel senso esplicito della parola. La sua eredità è tutta nella sua vita e nel suo magistero e noi dovremo continuare ad attingervi a lungo. Ha, però, scelto la frase da porre sulla sua tomba, tratta dal salmo 119 [118]: 'Lampada per i miei passi è la tua  parola, luce sul mio cammino'. In tal modo, egli stesso ci ha dato la chiave per interpretare la sua esistenza e il suo ministero".

Con queste parole pronunciate il 3 settembre nell'omelia dei funerali del suo predecessore cardinale Carlo Maria Martini, l'arcivescovo di Milano, cardinale Angelo Scola, ha revocato la qualifica di "testamento spirituale" all'intervista di Martini pubblicata il giorno dopo la sua morte dal "Corriere della Sera":

> L'ultima intervista: "Chiesa indietro di 200 anni. Perché non si scuote, perché abbiamo paura?"

In effetti, se davvero questa intervista fosse la quintessenza del lascito di Martini alla Chiesa e al mondo – come i curatori della stessa hanno voluto far credere – la figura del defunto cardinale corrisponderebbe proprio a quell'etichetta di "antipapa" che gli è stata applicata negli anni da circoli interni ed esterni alla Chiesa, ma che cozza clamorosamente con le alte e commosse attestazioni di stima espresse più volte nei suoi confronti dallo stesso Benedetto XVI, da ultimo nel suo inusuale messaggio all'arcidiocesi di Milano nel giorno dei funerali di colui che ne fu l'arcivescovo dal 1979 al 2002:

RICEVIAMO E RISPONDIAMO AL QUESITO.

 La storia infinita (per il male di tutta la Chiesa) e la nuovissima razza dei “lefebvriani” di parrocchia
3-IX-2012
San Pio X, Papa e Confessore
 Anniversario della beatificazione del nostro Pio IX

Domenica [nel tal centro ecumenico di Messa antica, il tal responsabile di un’associazione della Parrocchia dei Francescani dell’Immacolata e il talaltro studente dell’Università dell’Opus Dei] mi hanno detto che i lefebvriani fanno bene a non fare l’accordo, perché la Santa Sede li ha ingannati, cambiando i testi da firmare. Io ho risposto che tanto prima o poi li pubblicheranno pure questi testi, lì vedremo come stanno le cose! Come sarà questa storia?

Risposta (breve, sia perché è una materia di cui questo sito si è già occupato – pur essendo vero, d’altra parte, che repetita iuvant – sia perché soprattutto in Italia, e specialmente nelle Marche, non è tanto qui il problema): “terza posizione”! Ovvero?

XXIV° giorno di Quaresima di S.Michele Arcang...


Il Rosario di San MicheleUna delle pratiche di devozione più raccomandabili ai fedeli cattolici in onore del glorioso arcangelo, è la recita della corona Angelica, detta il Rosario di San Michele. Questa devozione, approvata dalla Chiesa fin dal 1851, è arricchita da numerose indulgenze. Questa pratica di devozione è molto antica, poiché  San Michele l'ha portata lui stesso dal cielo alla terra.

SANCTE MICHAEL.. IN INFERNUM DETRUDE!

Che dice il Papa circa il popolo che ha rifiutato e ucciso Cristo e i profeti

Mer Set 5, 2012 17:59
La giudaizzazione della Chiesa

Dell'omelia diamo di seguito una nostra traduzione italiana.

Cari fratelli e sorelle,

risuonano ancora profondamente in me le parole con cui, tre anni fa, il Cardinale Schönborn ci ha fatto l'esegesi di questo Vangelo: la misteriosa correlazione dell'intimo con l'esterno e quello che rende l'uomo impuro, quello che lo contamina e quello che è puro. Oggi, perciò, non voglio fare anch'io l'esegesi di questo stesso Vangelo, o la farò soltanto marginalmente. Proverò invece a dire una parola sulle due Letture.

mercoledì 5 settembre 2012

Chi saranno i cardinali adatti?

Il progetto Blue Beam
 Il progetto Blue Beam è organizzato dagli appartenenti al 'Nuovo Ordine Mondiale' (NWO), e si prefigge come unico scopo la fondazione di una nuova religione unificata mondiale. Perché andare ad intaccare i vari culti delle popolazioni? Semplice, chi controlla la religione controlla il popolo, e controllare il popolo su scala mondiale significa unificare politicamente e socialmente sotto un'unica ala protettrice ogni individuo sulla Terra. Una volta ottenuto il pieno controllo religioso, sociale e politico di tutti i popoli, al New World Order non resta che tirare le fila a suo piacimento sul destino degli uomini unificati.

Pax liturgica?

PER UNA PACE LITURGICA’ DI MONS. BRUNERO GHERARDINI, OVVERO: DAGLI AMICI MI GUARDI IDDIO - di Luciana Cuppo
Per una pace liturgica’ è il titolo di uno studio di Monsignor Gherardini pubblicato suDivinitas (gennaio 2012). Esso va letto assieme a ‘LITURGIA, cioè?’ che potete trovare su‘Chiesa e postconcilio,’del 19 gennaio 2012.
bgIl titolo succitato trae origine dalla constatazione che – dice Gherardini in ‘LITURGIA, cioè?’ il Sommo Pontefice “voleva avviare una pace liturgica ed ha – per colpa dei ribelli – incentivato la guerra” fra i gruppi ecclesiali favorevoli alla Messa tradizionale (VO) e quelli contrari, ed il saggio su Divinitas è una proposta volta a conseguire quella pace così elusiva e così agognata.
Senonché, la proposta di Mons. Gherardini ha suscitato qualche perplessità nei circoli cosiddetti tradizionalisti, sostenitori e promotori del VO. E tali perplessità, annunciate subito dopo la pubblicazione degli articoli succitati, non si sono affievolite; c’è chi ha alluso (senza peraltro fare il nome di Gherardini; ma qui non è il nome, bensì le soluzioni proposte che contano) a “spluzioni liturgiche accomodanti” e chi ha commentato sull’internet (peraltro cancellando poi il commento) che le proposte di Monsignore sono da prendersi con le pinze. Alla base di queste obiezioni sembra ci sia il timore che Monsignore voglia proporre una contaminazione – in senso filologico, s’intende! – o commistione dell’antico e del nuovo rito; il che comprometterebbe l’integrità del VO e non gioverebbe a quanti sono impegnati nella diffusione della Messa tradizionale.

UN MARTINI PER DIMENTICARE


 - BORRELLI RICORDA CON COMMOZIONE IL CARDINALE E SORVOLA SUL BRACCIO DI FERRO DEL ’95 TRA LA CURIA DI MILANO E IL POOL DI MANI PULITE - UN’INCHIESTA SU UNA TANGENTE SCATENO’ BORRELLI: “IN ITALIA CI SONO PRETI CHE HANNO SENTITO IL NOSTRO IMPEGNO ETICO. MA PER I VERTICI NON SAPREI” - IL PORTAVOCE DI MARTINI REPLICO’ DURISSIMO: “FORSE I GIUDICI SONO STATI COLTI DA QUALCHE FORMA DI AMNESIA…”

Luca Fazzo per "il Giornale"
Milano, 1995. Politica allo sbando. Città disorientata. Due soli poteri forti all'ombra della Madonnina. Uno è Carlo Maria Martini, che all'epoca è da quindici anni arcivescovo della città. L'altro ­ assiso a trecento metri di distanza, al quarto piano del palazzo di giustizia - è il pool Mani Pulite.
cardinal-martiniCARDINAL-MARTINI
Nei giorni scorsi, a leggere molti degli articoli pubblicati in occasione della morte di Martini, è sembrato che in quegli anni convulsi Procura e Curia marciassero affiancate nella crociata che doveva purificare la politica, che Borrelli e i suoi pm avessero nel gesuita divenuto cardinale una sponda morale e un alleato affidabile.
borrelliBORRELLI
Intervistato, lo stesso Borrelli conferma questa ricostruzione e traccia di Martini un ritratto commosso e quasi affettuoso. Ma davvero le cose andarono così? In realtà, appannata nelle nebbie dei ricordi dei cronisti e degli articoli di giornale, c'è anche una storia diversa. È la storia di alcune settimane convulse, tra l'inverno e la primavera del 1995, in cui sembrava che neppure la Chiesa milanese dovesse passare indenne nella tempesta scatenata dal pool.

APOSTATI AL GALOPPO!!




NUOVI PRETI DELLA NUOVA CHIESA


Chiesa di San Salvatore ad Arras, Passo di Calais, Francia

IL CORANO  SI  INSEDIA  NELLE  CHIESE  CATTOLICHE DELLA FRANCIA

Il 26 ottobre del 2011, nella chiesa di San Salvatore ad Arras, nel nord della Francia, si è voluto commemorare “degnamente” il famoso incontro interreligioso di Assisi del 1986, in occasione del 25° anniversario di questa triste e blasfema iniziativa voluta da Giovanni Paolo II.

Sul sito della diocesi di Arras si trova il resoconto di questa splendita giornata in cui si sono onorati… tutti… tranne Dio.

Mossi da uno stesso slancio - dice il testo - credenti di diverse confessioni si sono riuniti in «nome di Dio, il clemente, il misericordioso». Come dice il Corano.


Il buffone sul pulpito



NUOVI PRETI DELLA NUOVA CHIESA


povera Germania!


Si tratta del prete, non del parroco, che ha predicato durante la Messa di Domenica 19 agosto a Hopfen am See (Ostallgäu) in Baviera, Germania, vestito da Till Eulenspiegel (personaggio del folklore tedesco).

SE NE TENGA CONTO


ANCHE NELLA MORTE IL CARDINAL MARTINI HA DISORIENTATO E SCANDALIZZATO I FEDELI.  

Pontifex.RomaI telegiornali ed i grandi mezzi di comunicazione, sempre ben allineati e coperti al potere, ci hanno mostrato folle che piangono, si commuovono, salutano il cardinal Martini. Qualcuno di loro avrà forse letto i testi del defunto porporato contenenti concetti contrari al cattolicesimo? Non credo. Certo, la processione ci sta, ed è evidente. Ma occorre vedere quanto queste folle siano frutto di spontanea determinazione o invece di sapiente manipolazione mediatica.

Ci si può scommettere"!

Un mea culpa per Riforma e Controriforma nel 2017?

Ratzinger Schülerkreis
Ratzinger Schülerkreis

Un’ipotesi nata nel corso dell’incontro del papa con gli ex alunni

Maria Teresa Pontara Pederiva Roma
C’è un’idea che circola ancora sottovoce in quel di Roma, ma sono anni che nel mondo tedesco è ben radicata soprattutto dopo l’ultimo viaggio in Germania del papa con la precisa scelta di tappe e incontri che indicavano la volontà di ben più di un dialogo ecumenico.

XXIII° giorno di Quaresima di S.Michele Arcang...


Il Rosario di San MicheleUna delle pratiche di devozione più raccomandabili ai fedeli cattolici in onore del glorioso arcangelo, è la recita della corona Angelica, detta il Rosario di San Michele. Questa devozione, approvata dalla Chiesa fin dal 1851, è arricchita da numerose indulgenze. Questa pratica di devozione è molto antica, poiché  San Michele l'ha portata lui stesso dal cielo alla terra.

SANCTE MICHAEL.. IN INFERNUM DETRUDE!


Israele, oltraggio a Gesù

L'oltraggio sull'abbazia di Latrun
L'oltraggio sull'abbazia di Latrun

Un insulto in lingua ebraica è comparso sull’abbazia di Latrun, a due passi da Gerusalemme

Giorgio Bernardelli rOMA
«Gesù è una scimmia». La scritta in ebraico è comparsa questa notte sul muro accanto all’ingresso dell’abbazia benedettina di Latrun, a due passi dalla grande autostrada che unisce Gerusalemme a Tel Aviv. Pochi dubbi su chi siano gli autori del gesto oltraggioso accompagnato dall’incendio della porta di legno: si tratta di gruppi dell’estrema destra religiosa ebraica, legata al movimento dei coloni. Sono stati loro a mettere la firma scrivendo sotto l’insulto la parola Migron, che corrisponde al nome di un insediamento in Cisgiordania illegale per la stessa legge israeliana che - dopo un tira e molla durato anni - è stato sgomberato domenica.

martedì 4 settembre 2012

PADRE PIO NON PIGLIA PIU’ (grazie al tempio satanico)


 (ANCHE I MIRACOLI HANNO UN LIMITE) - LA CRISI ARRIVA, PREPOTENTE, ANCHE NEL LUOGO IN CUI LA FEDE È STATA SPEZZATA E IL BUSINESS MOLTIPLICATO: SAN GIOVANNI ROTONDO - PER I FEDELI DI PADRE PIO, CONDOTTI IN MASSA IN PELLEGRINAGGIO DAL SANTO SONO STATI COSTRUITI 132 ALBERGHI - MA ADESSO LA PACCHIA SEMBRA ESSERE FINITA: LE STRUTTURE RICETTIVE SONO IN MISERIA, CALANO LE OFFERTE PER I FRATI…

Paola Zanca per "il Fatto Quotidiano"
padre pio3PADRE PIO3
Anche oggi, come ogni giorno, a San Giovanni Rotondo "tira la vòria". C'è vento, tanto vento, e sulla spianata di ulivi che conduce alla chiesa che Renzo Piano ha costruito per San Pio, le transenne che dovrebbero servire a incanalare i pellegrini sono cadute a terra. Poco male. Di turisti da mettere in fila, anche se è domenica, anche se è agosto, a San Giovanni Rotondo ce ne sono pochi.
LA FINE DEI MIRACOLI
Era successo solo una volta, subito dopo la santificazione, nel lontano 2003. Poi vennero i grandi eventi, l'ostensione delle spoglie nel 2008, la visita del Papa nel 2009, un crescendo culminato nel 2010, quando il santo è stato traslato nella cripta d'oro della nuova chiesa. Ora, invece, di giravolte per portare i fedeli a San Giovanni Rotondo non se ne possono inventare più. E non è nemmeno detto che possano servire: costi spropositati per eventi che si riducono a 2-3 giorni di gloria. Così, è con una certa drammaticità che bisogna leggere questo numero: tra il 2011 e il 2010, nella terra di Padre Pio, c'è stata una flessione del 2,2 per cento.

Bianco, rosso o dry?

Martini eletto anti Papa da chi non va in chiesa

Ieri i funerali nel Duomo di Milano. Opinionisti e giornali radical chic hanno trasformato il porporato in un santino laico



Michele Serra, noto biblista con laurea alla Fgci, ha defini­to il cardinal Martini «il capo dell'opposizione» della Chiesa.
Un momento dei funerali del Cardinale Carlo Maria Martini nel Duomo di Milano
Il professor Guido Rossi, celebre per raggiunge­re livelli celestiali quando emette le parcelle, l'ha nominato a po­steriori fan della giunta Pisapia. E Eugenio Scalfari è arrivato a far­gli dire che fra pregare e pensare, in fondo, per un sacerdote non c'è nessuna differenza. Ora che i funerali si sono conclusi si può dire che è impressionante il trattamento che i grandi giornali hanno riservato all'ex arci­vescovo di Milano: da uomo della gerar­chia ecclesiastica, qual è sempre stato, nel bene e nel male, l'hanno trasformato in una specie di santino dei radical chic, un Papa perfetto per coloro che non credono al Papa, guru di una religione cattolica che piace molto a coloro che si professano non cattolici. Ma vi pare? Credo che torto più grande non si possa fare al cardinale Martini che eleggerlo Pontefice Massimo Alter­nativo, mentre è nella bara e non può ri­spondere.

Parla il maggiordomo del Papa

Paolo Gabriele: «È stato lo Spirito Santo a guidarmi»
Il maggiordomo con il Papa
Il maggiordomo con il Papa

Giacomo Galeazzi

Città del Vaticano

Si descrive come un benefattore della Chiesa e chiama in causa la «centralità» dello Spirito Santo per spiegare le motivazioni del suo gesto. Ieri sera la trasmissione di La7 «L’Infedele» ha trasmesso l’intervista integrale a Paolo Gabriele, il maggiordomo del Papa arrestato a maggio con l’accusa di aver sottratto documenti dall’appartamento di Benedetto XVI. Una parte dell’intervista era già andata in onda su La7 senza però svelare l’identità di Gabriele. L’ex maggiordomo traccia l’identikit di chi ha reso possibile la pubblicazione dei documenti: si tratta di persone, almeno una ventina, non legate a cordate di potere ma che «si riconoscono nella volontà di pulizia della loro guida» cioè del Pontefice.

quattro amici al meeting


COMUNIONE E SUCCESSIONE - GIÀ SI AVVENTANO SULLA CARCASSA DI FORMINCHIONI - NEL MEETING DI RIMINI SI CONSUMA UNA SPACCATURA STORICA FRA CHI SOSTIENE E CHI ATTACCA IL CELESTE (INTERVENTO A DIR POCO IMBARAZZANTE) - FRA TUTTI SEMBREREBBE SPUNTARLA MARIO MAURO, L’EUROPARLAMENTARE PIDIELLINO PIÙ VOTATO IN ITALIA - MA SUBITO DIETRO C’È, AGGUERRITO, MAURIZIO LUPI, CHE SOGNA IL PIRELLONE…

Ignazio Ingrao per "Panorama"
ROBERTO FORMIGONI MANI ALZATEROBERTO FORMIGONI MANI ALZATEMARIO MAUROMARIO MAURO
C'è un solo politico che il premier Mario Monti ha citato dal palco del Meeting di Rimini: l'europarlamentare Mario Mauro. Una citazione che qualcuno, nel magmatico movimento di Cl, ha accolto con un travaso di bile e qualcun altro come l'annuncio di una nuova leadership. Sì, perché il 33mo Meeting di Cl è stato a suo modo storico: ha segnato la fine del «pensiero unico» nel movimento fondato da don Luigi Giussani.

Falsi e veri maestri


«Io ritengo che ciascuno di noi abbia in sé un non credente e un credente che si parlano dentro, che si interrogano a vicenda che rimandano continuamente domande pungenti l’uno all’altro. Il non credente che è in me inquieta il credente che è in me e viceversa. È importante l’appropriazione di questo dialogo interiore, poiché permette a ciascuno di crescere nella coscienza di se. La chiarezza e la sincerità di tale dialogo si pongono come sintomo di raggiunta maturità umana».
Card. Carlo Maria Martini

IL WORLD JEWISH CONGR. E I MASSONI DEL GOI OMAGGIANO UFFICIALMENTE IL CARD. MARTINI


Gran Maestro Gustavo Raffi: addio a un uomo di dialogo, grande espressione della Chiesa-Parola

“Un uomo di dialogo e di profonda cultura, che ha saputo parlare ai giovani ed è stato sempre aperto al confronto e al cambiamento. Una spiritualità forte, grande espressione della Chiesa-Parola, cioè di quel ‘kerigma’ che è oltre ogni struttura e convenzione”. Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, ricorda così il cardinale Carlo Maria Martini, morto oggi all’età di 85 anni.
Ha creduto nell’ecumenismo e nel dialogo con la società civile e con le altre religioni a cominciare dall’ebraismo – prosegue Raffi – e mancherà a credenti e non credenti la sua grande umanità e l’esempio di una riflessione che ha affrontato i grandi temi della vita umana. In ogni occasione – conclude il Gran Maestro – ha saputo sempre guardare l’altro negli occhi, cercando insieme la verità”.
Roma, Villa il Vascello 31 agosto 2012 (http://www.grandeoriente.it/comunicati/2012/08/martini-raffi-%28goi%29,-addio-a-un-uomo-di-dialogo,-grande-espressione-della-chiesa-parola.aspx)

DAL CASAROLI DEMOCRISTO AL ‘’CASINO’’ ANTICOMUNISTA DI WOJTYLA:

-  STORIA DELLE DUE DIVERSE “OSTPOLITIK” - DAGLI ANNI ’60 AGLI ULTIMI ANNI ’80 IN VATICANO C’ERANO PIU’ AGENTI SEGRETI COMUNISTI CHE SCULTURE SACRE - CASAROLI ERA PER UNA LINEA “MORBIDA” VERSO L’URSS, MA “PIÙ LA SANTA SEDE ERA ACCOMODANTE, PIÙ AGGRESSIVI SI FACEVANO IL KGB, LA STASI, I SERVIZI SEGRETI UNGHERESI, QUELLI BULGARI E TUTTO IL LORO SQUALLIDO APPARATO…” -
Roberto de Mattei per Il Foglio
GIOVANNI PAOLO II AL PC jpegGIOVANNI PAOLO II AL PC JPEG
George Weigel è un noto teologo e storico americano, autore del bestseller "Testimone dalla speranza. La vita di Giovanni Paolo II". Sorprende che Mondadori, che lo ha pubblicato in Italia (Milano 1999, 2001 e 2005), si sia lasciato sfuggire il secondo volume della biografia, stampato dall'editore Davide Cantagalli, con un'ottima traduzione di Giovanna Ossola ("La fine e l'inizio. Giovanni Paolo II, la vittoria della libertà, gli ultimi anni, l'eredità", Siena 2012, 621 pp., 29 euro).
BOB DYLAN E GIOVANNI PAOLO IIBOB DYLAN E GIOVANNI PAOLO II
Eppure questo libro è per molti aspetti più importante del precedente, di cui rappresenta il seguito e il compimento. Weigel ha avuto il privilegio di trascorrere decine di ore accanto a Giovanni Paolo II, raccogliendo molte testimonianze dalla sua viva voce. Ma l'autore ha anche consultato fonti di straordinario interesse, come gli archivi del Kgb, dello Sluzba Bezpieczenstwa (Sb) polacco e della Stasi della Germania dell'est, traendone documenti che confermano come i governi comunisti e i servizi segreti dei paesi orientali siano penetrati in Vaticano per favorire i loro interessi e infiltrarsi nei ranghi più alti della gerarchia cattolica.