ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

venerdì 5 ottobre 2012

Bonus Pastor


E IL DIVINO PASTORE SUSCITÒ SAN PIO X

È del giorno in cui si commemora San Francesco di Assisi la prima Lettera Enciclica E Supremi del Papa San Pio X, il Sommo Pontefice suscitato dalla Misericordia divina per affrontare i gravissimi problemi della Chiesa e del mondo iniziati nel XXº secolo.
Come Gesù crocefisso chiese a Francesco di Assisi di restaurarela Sua Casa, nel nostro tempo rovinoso, diede l’incarico a Giuseppe Sarto, divenuto Papa Pio X, a svolgere uno straordinario «lavoro profetico» per rinnovarela Sua Chiesa.
Sentiamolo nella sua prima Lettera Enciclica:

I punti oscuri?...

Vaticano: domani sentenza Gabriele, "restano molti punti oscuri"

(AGI) - CdV, 5 ott. - Domani il presidente del Tribunale Vaticano Giuseppe Dalla Torre pronuncera' la sentenza al primo processo su Vatileaks che vede un unico imputato: Paolo Gabriele, il maggiordomo infedele di Benedetto XVI. Di processo pero' ce ne sara' presto un altro, al tecnico informatico Claudio Sciarpelletti, la cui posizione e' stata stralciata, e c'e' un'inchiesta che continua per i reati piu' gravi, come l'attentato alla sicurezza dello Stato. Sembra scontata una condanna mite (fino a 4 anni, come ha detto il pm d'appello Giovanni Giacobbe, mentre a detta del giudice a latere Paolo Pellanti con tutte le aggravanti si potrebbe arrivare ad 8 anni) per Paolo Gabriele, reo confesso di aver sottratto documenti riservati dall'Appartamento Pontificio. Come e' noto nella perquisizione del 23 maggio sono stati trovati a casa sua anche un assegno di 100mila euro intestato al Papa, una pepita d'oro e un libro del '500 che vale altre migliaia di euro e nel processo e' emerso che proprio lui aveva l'incarico di consegnare i doni portati al Pontefice nelle udienze.

Euronazi


La Germania continua a perseguitare Mons. Williamson


TRIBUNALE TEDESCO VUOLE L’AMMENDA CONTRO IL VESCOVO INGLESE WILLIAMSON PER NEGAZIONISMO DELL’OLOCAUSTO

Di Associated Press, 4 ottobre 2012[1]

BERLINO – Un tribunale tedesco sta effettuando un nuovo tentativo di punire un vescovo cattolico ultraconservatore inglese per aver negato l’Olocausto in un’intervista televisiva.

Il tribunale regionale della città meridionale di Regensburg ha emesso un’ordinanza contro Richard Williamson, dopo che una precedente condanna era stata rovesciata l’anno scorso per un cavillo legale.

BOTTI PER FORMIGONI


RENATO BOTTI, EX DG DELL’ASSESSORATO ALLA SANITÀ LOMBARDA, VUOTA IL SACCO DEI SOUVENIR SU DACCÒ - “DISSE CHIARAMENTE CHE AVREI DOVUTO FAVORIRE IMPRENDITORI OVVERO ENTI OSPEDALIERI, ISTITUZIONI PRIVATE CHE MI FOSSERO STATE SEGNALATE DA FORMIGONI, ABELLI E BORSANI - “QUANDO MI RIFIUTAI DI AUMENTARE I RIMBORSI PER ALCUNE ATTIVITÀ PRIVATE, LUI SI INCAZZÒ MOLTISSIMO”...

Davide Carlucci e Emilio Randacio per "la Repubblica"
RENATO BOTTIRENATO BOTTI
Il "sistema Daccò" raccontato da chi lo ha vissuto, anzi subito. Un metodo fatto di relazioni personali (incurante delle competenze), di «pressioni sulle istituzioni pubbliche» e sui manager privati, di spregiudicate manovre per incamerare una quota sempre più grande della grande torta dei finanziamenti pubblici alla sanità. All'indomani della condanna a 10 anni del faccendiere per il crac dell'ospedale San Raffaele e per aver partecipato alla dissipazione dei fondi dell'ospedale fondato da don Luigi Verzè, leggendo tra le carte dell'inchiesta si intuisce sempre più nitidamente il ruolo dell'imputato.

Un ecumenismo contro l'unità e l'unicità della Chiesa? Il caso di Don Alfredo Jacopozzi su "Toscana Oggi"


P. Serafino M. Lanzetta scrive al Direttore di "Toscana Oggi", settimanale cattolico toscano  d'informazione, in seguito a un duplice intervento del Prof. Don Alfredo Jacopozzi, docente alla Facoltà teologica dell'Italia Centrale e direttore dell'ufficio culturale della Diocesi di Firenze, sull'ecumenismo. 
Caro Direttore,
leggendo la risposta di Don Alfredo Jacopozzi (pubblicata su Toscana Oggi del 3 giugno 2012, p. 19) ad un lettore che si chiedeva perché i cristiani sono divisi e non sono riuniti in un’unica Chiesa, non si può che restare esterrefatti. Muovendo dalle modalità del nuovo dialogo, che sarebbe iniziato grazie al Concilio Vaticano II, sembra che si metta in discussione lo stesso mistero della Chiesa, una santa cattolica e apostolica, come professata nel Simbolo della fede.

giovedì 4 ottobre 2012

“…e noi suoneremo le nostre campane!”


 

(di Giovanni Tortelli) Quale rimedio per un cattolico che ha appena intravisto – nella sua prima fanciullezza – l’altare rivolto verso il tabernacolo, la balaustra che divideva il presbiterio dall’aula, il sacerdote splendidamente rivestito coi pesanti e luccicanti paramenti che bisbigliava parole allora incomprensibili, il popolo che si inginocchiava al momento della comunione, davanti alle imminenti e di sicuro fragorose celebrazioni di quell’evento che cancellò con un colpo di spugna tutta questa realtà?

Le primizie del Concilio: Enzo Bianchi e la comunità di Bose



Quando so di aver commesso qualche peccato un po’ troppo grosso – come atto di dolore – sfoglio il Corriere della sera, sperando di trovare qualche articolo scritto da Enzo Bianchi. Così – il 24 settembre scorso, aprendo il Corriere a pagina 37 – ho letto: Il balzo in avanti di papa Giovanni nell’annuncio del Vangelo eterno. Con il Vaticano II una nuova pentecoste per la Chiesa cattolica. Ecco ciò di cui avevo bisogno per rimettere in regola – almeno in parte – la mia anima col buon Dio. 

Più che analizzare l’articolo nella sua completezza (i miei peccati sono gravi, ma non così tanto da dover commentare per intero un articolo del priore di Bose), mi soffermerò sul lunghissimo titolo celebrativo.

IL VESCOVO DI MEDJUGORJE RIBADISCE: «A MEDJUGORJE LA MADONNA NON E' MAI APPARSA»


Pontifex.Roma
Dichiarazione del Vescovo di Mostar - Duvno, Mons. Ratko Peric, in occasione della visita del card. Schönborn a Medjugorje Il cadr. Christoph Schönborn con la sua visita a Medjugorje ha suscitato un’impressione errata, come se con la sua presenza abbia riconosciuto l’autenticità delle “apparizioni” di Medjugorje, ma tempestivamente il Vescovo di Mostar - Duvno, sotto la cui giurisdizione ricade Medjugorje, ci tiene a ribadire che la Chiesa ha negato l’autenticità di quelle apparizioni e mette ancora una volta in evidenza l’irregolare e assurda posizione di quei “francescani” disubbidienti e sospesi a divinis che hanno gestito e gestiscono tutto l’imbroglio.

Apparizioni (?) "on demand"!

"Apparizione" della Madonna "coram Sanctissimo"???
Sono rimasto alquanto colpito e turbato dagli ultimi video che mi sono stati inviati e che riguardano le presunte apparizioni alla veggente Marija Pavlovic il 22 settembre scorso allo stadio di Cassola. Dal video emergono abusi liturgici difficilmente tollerabili e su cui, non nutro molti dubbi, indagheranno le competenti autorità. La cosiddetta "veggente", alla presenza del Santissimo Sacramento appena esposto sull'altare, con totale noncuranza della presenza di Gesù (che evidentemente non le appare) si inginocchia davanti alla statua  (!) della Vergine Maria e inizia la preghiera del rosario. Come al solito, ad un certo punto (min. 5:41, si estranea dalla preghiera e pare colloquiare con qualcuno che non vediamo. 

Io chiedo: è mai possibile che la Madonna non dica niente alla veggente, non la rimproveri almeno un po' per la poca attenzione che rivolge al suo adorabile Figlio, sacramentalmente presente in Corpo, Sangue, Anima e Divinità?

Orantes fratres..?

IL “SISTEMA DACCO’” FA IMPALLIDIRE ER BATMAN - NELLE TASCHE DEL “FACILITATORE” DEL PIRELLONE SAREBBERO FINITI 80 MILIONI DI SOLDI PUBBLICI, ALCUNI DEI QUALI SAREBBERO “GIRATI” AL CELESTE - SAN RAFFAELE E FONDAZIONE MAUGERI I POZZI SENZA FONDO DELLA CORRUZIONE - IL SUICIDIO DI MARIO CAL CONVINSE LA “TALPA” DONATI A VUOTARE IL SACCO - “CANTA” ANCHE IL PRIMARIO SPANEVELLO…
Piero Colaprico per "la Repubblica"
DACCO' - FORMIGONIDACCO' - FORMIGONI
Di lui, all'inizio dello scandalo, il presidente Formigoni diceva: «Mi pare faccia il consulente nel settore della Sanità». Poi emersero cinque lussuosi capodanni insieme. Yacht con equipaggio messi a disposizione. Cene senza limiti, eventi, feste. Da ieri sull'ex semisconosciuto Pierangelo Daccò sono piovuti 10 anni di carcere.
Cinquantasei anni, residenza in Svizzera ma dalla metà del novembre 2011 detenuto a Opera, assiduo della Regione, del "capo casa" di Formigoni Alberto Perego, dello stesso presidente che ha beneficiato per vari milioni di euro, Daccò è stato dunque condannato per concorso esterno in bancarotta. Quella dell'ospedale San Raffaele.

MAGGIORDOMO, MA DI CHI?


 IN CASA DI PAOLO GABRIELE UN ARCHIVIO VATICANO “PARALLELO” - UN MIGLIAIO DI DOCUMENTI TRA I QUALI TESTI CIFRATI DELICATISSIMI DESTINATI ALLE AMBASCIATE E LETTERE DEL PAPA ALLA SUA FAMIGLIA - “APPASSIONATO DI INTELLIGENCE” O AL SERVIZIO DI QUALCHE SERVIZIO? IL NOSTRO AGENTE IN VATICANO ERA “OPERATIVO” ALMENO DAL 2006 - RITROVATE ISTRUZIONI SU COME REGISTRARE VIDEO E USARE IL CELLULARE “IN MODO VELATO”…

Gian Guido Vecchi per il "Corriere della Sera"
PAOLO GABRIELE IN AULAPAOLO GABRIELE IN AULA
Documenti «riservatissimi», dice il gendarme in aula, e Paolo Gabriele abbozza un sorriso sarcastico. Non che ci sia molto da ridere. In casa del maggiordomo c'erano pure carte sulle quali Benedetto XVI aveva scritto di suo pugno «zu vernichten», da distruggere, e che l'aiutante di Camera s'era portato a casa. Perfino lettere private «riguardanti la totale privacy e la vita familiare del Santo Padre», spiega ai giudici Stefano De Santis, uno dei quattro uomini della Gendarmeria che il 23 maggio fecero la perquisizione.

Opus de che?


Emanuela Orlandi e i festini

satanici. 

Amorth, esorcista: avevo detto a Pietro..i

Nel rileggere il libro di don Gabriele Amorth, “L’ultimo esorcista”, mi sono accorto che dove parla di Emanuela – solo in parte delle pagine 227, 228 e 229 – m’erano sfuggiti quattro piccoli particolari. Piccoli, ma interessanti e che aggiungono motivi di perplessità sulla poca coerenza dei comportamenti di Pietro Orlandi alla ormai lunga lista formulata nel tempo.                                              A pagina 227 c’è scritto:
“Emanuela, infatti, suona il flauto presso la chiesa di Sant’Apollinare in Classe, dove c’è una sorta di conservatorio”.
Questa affermazione non corrisponde al vero, per ben due ragioni. In primo luogo, nella chiesa non c’era alcun conservatorio né nulla di simile. Il conservatorio si chiamava Ludovico da Victoria e si trovava al quarto piano del palazzo omonimo e contiguo, oggi interamente occupato dall’Università della Santa Croce creata dall’Opus Dei.

mercoledì 3 ottobre 2012

E QUESTO SAREBBE UN MAGGIORDOMO?

DALLA LUNGA PERQUISIZIONE A CASA DI PAOLETTO, SPUNTANO MIGLIAIA DI DOCUMENTI RIGUARDANTI LA MASSONERIA, IN MEZZO AI QUALI C'ERANO CARTE RISERVATISSIME, ALCUNE ANCHE AUTOGRAFE, DEL PAPA - DOCUMENTI “RIGUARDANTI LA TOTALE PRIVACY E VITA FAMILIARE DEL SANTO PADRE”, ALTRI ANCORA “RISERVATISSIMI” E CON LA SCRITTA IN TEDESCO “DISTRUGGERE” - UN “CORVO” AL SOLDO DI QUALCHE SERVIZIETTO STRANIERO? -
Giacomo Galeazzi per "La Stampa"
PAOLO GABRIELEPAOLO GABRIELE
Lo strano archivio da 007 del corvo. Lettere di politici, corrispondenza tra i cardinali e il Papa, documenti su massoneria e servizi segreti. Durante la perquisizione del 23 maggio nella casa di Paolo Gabriele sono state ricercate carte trafugate dall'appartamento pontificio anche nelle camere dei figli dell'ex maggiordomo.
Dato anzi che la perquisizione andava per le lunghe e che lo stesso Gabriele aveva deciso di non far allontanare la sua famiglia, il capo della Gendarmeria Domenico Giani, ha ordinato a un certo punto che si affrettasse il lavoro nelle camere dei figli per arrecare minor danno ai ragazzi e permetterli di andare a dormire. Durante la terza udienza del processo, i quattro gendarmi ascoltati dal tribunale hanno fatto luce sulla scena del ritrovamento dei dossier del corvo.

Visioni?

LA VISIONE “SPIRITUALE” DELLA GOVERNANTE-TRADUTTRICE (TEDESCO-ITALIANO) DEL PAPA INGRID STAMPA - “PAOLO GABRIELE AMA IL PAPA E LA CHIESA, NON ERA SUA INTENZIONE FARE DANNI. È UNO CHE STUDIA MOLTO, CREDO ABBIA FATTO TUTTO DA SÉ” - I RUMORS VORREBBERO INGRID AL CENTRO DI UN FITTO GIOCO DI INVIDIE, TANTO DA ESSERE STATA ALLONTANATA DALLA SEGRETERIA VATICANA - LEI NEGA: “SOLO CALUNNIE”...
G. G. Vecchi per il "Corriere della Sera"
Ingrid stampaINGRID STAMPA
Che ne dice di ciò che è successo, professoressa?
«Se Paolo Gabriele avesse parlato con me di ciò che stava facendo gli avrei detto: fermati. Magari avremmo potuto cercare un'altra strada. Se aveva delle preoccupazioni poteva parlarne al Santo Padre, magari avrei potuto farlo io per lui. Ma così no...». Ingrid Stampa viene descritta talvolta come la «ex governante» del Papa, ma è una definizione riduttiva: professoressa e studiosa di musica medievale e di viola da gamba, ha curato le traduzioni italiane e il lavoro di editing di una quantità di opere di Joseph Ratzinger.

Padri e figli (o figliastri?)


Da Siri a Bertone. Giovanni Cereti: “Genova, giansenismo e potere nella Chiesa”

Non era forse mai accaduto nella millenaria storia della Chiesa genovese che il suo clero esprimesse, in uno stesso periodo storico, quattro cardinali, quattro principi di Santa Romana Chiesa, pronti a sedersi assieme nel prossimo Conclave, quello per il quale in Vaticano si stanno combattendo battaglie senza esclusione di colpi.


Sembra di essere tornati indietro di secoli e proprio mentre nelle più segrete stanze si celebra il processo al maggiordomo infedele, Pietro Gabriele, il primato genovese si perfeziona.

    
Il prossimo Concistoro chiamerà ad indossare la porpora e tutte le relative insegne sua eccellenza monsignor Francesco Moraglia, oggi Patriarca di Venezia, cinquantaseienne genovese della nidiata Siri, passato come un fulmine per la Diocesi di La Spezia e Luni, dopo una anonima carriera all’ombra della Curia genovese, diventato arcivescovo in Laguna dopo un “cannone” della Chiesa, Angelo Scola, colui al quale hanno affidato la diocesi di Milano e la successione “normalizzatrice” di grandi personaggi come l’appena compianto Carlo Maria Martini e Dionigi Tettamanzi.

Il cappone/pavone nel cortile










   






























       


Dopo la nomina al sinodo dei vescovi il finto monaco "cavallo di troia nella città di Dio" non poteva mancare nel novero dei saggi laici che discuteranno nel cortile dei gentili su questo sconosciuto Dio.
Basta scorrere la lista dei "vip" non credenti che discuteranno su "lo sconosciuto".
Quale sia il "pro di questa iniziativa, cosa serva magari Ravasi lo potrebbe spiegare meglio...
Una domandina molto terra terra: Chi paga ? sono soldi spesi bene in questo momento ?
Pubblichiamo due pezzi scritti da tre dei nostri 7 coraggiosi cavalieri Cristina Siccardi e i due giganti Gnocchi e Palmaro.
leggete cosa ne pensano i due autori del sito. Metodo
Dopo la nomina al sinodo dei vescovi il finto monaco "cavallo di troia nella città di Dio" non poteva mancare nel novero dei saggi laici che discuteranno nel cortile dei gentili su questo sconosciuto Dio.
Basta scorrere la lista dei "vip" non credenti che discuteranno su "lo sconosciuto".
Quale sia il "pro di questa iniziativa, cosa serva magari Ravasi lo potrebbe spiegare meglio...
Una domandina molto terra terra: Chi paga ? sono soldi spesi bene in questo momento ?
Pubblichiamo due pezzi scritti da tre dei nostri 7 coraggiosi cavalieri Cristina Siccardi e i due giganti Gnocchi e Palmaro.
leggete cosa ne pensano i due autori del sito.




Un simpatico detto emiliano per esprimere stupore dice "sono rimasto basito"... qui potremmo adattarlo alla nostra inutile e tragicominca impresa bosecuriose affermando che io ed il mio stimatissimo amico sacerdote siamo sempre più       bositi.

IL GRANDE ASSENTE DEL PROCESSO A PAOLO GABRIELE?


MONSIGNOR VIGANÒ - TUTTI A IMPALLINARE IL “CORVETTO”, NESSUNO CHE ABBIA ASCOLTATO LE ACCUSE DELL’EX NUNZIO A NEW YORK, CHE NELLE SUE LETTERE DENUNCIÒ FURTI, INTERESSI DI ALTI PRELATI E CASI DI CORRUZIONE DENTRO LE MURA LEONINE - È L’UOMO CHIAVE DELLE INDAGINI: FURONO LE SUE AZIONI A ISPIRARE GABRIELE NELL’OPERA DI “PULIZIA”. EPPURE NESSUNO, NEANCHE LA DIFESA, LO HA CHIAMATO A TESTIMONIARE…

Marco Lillo per il "Fatto quotidiano"
CARLO MARIA VIGANO jpegCARLO MARIA VIGANO JPEG
C'era un grande assente ieri nella seduta fiume del processo a Paolo Gabriele: monsignor Carlo Maria Viganò. Il suo nome è stato solo evocato nella sala del Tribunale di piazza Santa Marta nell'imbarazzo del presidente Giuseppe Della Torre e del promotore di giustizia (il pm del Vaticano) Nicola Picardi, e subito rimosso.
PAOLO GABRIELE IN AULAPAOLO GABRIELE IN AULA
L'assistente di camera del Papa che tutti continuano a chiamare Il Corvo alludendo a presunte torbide manovre mentre - per restare in tema di volatili - Gabriele sembra somigliare più a un piccione viaggiatore impallinato dai gendarmi vaticani, ha provato a porre all'attenzione della giustizia vaticana, le lettere nelle quali Viganò denunciava con nomi e cognomi furti, corruzione e altri misfatti.