le locomotive della società pederastica
Antefatto
dell'annosa incubazione libertaria e pan/omosessualista, il regresso
dell'ateismo moderno (hegeliano/marxiano) all'antico gnosticismo si attuò a
Francoforte, durante gli anni Trenta del xx secolo.
L'ambiente nel quale si perfezionò la degenerazione gnostica
della filosofia moderna [1],
era un esclusivo cenacolo di ebrei eterodossi, i quali, delusi dallo stalinismo
e suggestionati da eresie e superstizioni medievali e rinascimentali,
capovolsero la teologia veterotestamentaria affermando la malvagità del Dio
d'Israele e il fallimento della creazione. Autori della catastrofica riforma anti-teologica furono
alcuni giovani eruditi, insoddisfatti e delusi militanti nell'area comunista:
Walter Benjamin (1892-1940), Gershom Scholem (1897-1982), Ernst Bloch
(1885-1977).
Curiosamente l'inversione della dottrina biblica e la feroce
calunnia contro il Dio dell'Antico Testamento, bizzarrie dedotte facilisticamente dai
saggi dell’erudito Adolf von Harnack sull’eresiarca Marcione Pontico, eranostemmi del cristianesimo
tedesco, dottrina di una invasiva setta marciante in riga con il razzismo
nazionalsocialista.
Gli eretici francofortesi, per giustificare
l'imbarazzante/infamante condivisione sostennero che i nazisti si erano
impossessati di profonde dottrine ebraiche per usarle contro
gli ebrei.
Ora la ferrea associazione della sodomia a stati d'animo
contagiati dall'eresia marcionita è un fatto evidente a chiunque rammenti le
assidue pratiche delle squadre d'azione naziste, le S.
A., comandate dal massiccio e dispotico omosessuale capitano Ernst Rohm.
Chiusa la tragica parentesi nazista, un inquieto studioso,
il rabbino eterodosso Jacob Taubes, rilanciò le tesi di Benjamin
sull'empietà della procreazione, atto di obbedienza al comando - andate
e moltiplicatevi - impartito dal demiurgo malvagio (il
Dio d'Israele).
Di conseguenza Taubes suggeriva ai suo discepoli la pia pratica
del sesso sterile e/o contro natura, ovvero il capovolgimento della morale
ebraica nel furore omofilo in camicia bruna.
Le trasgressioni sessantottine hanno, infatti, origine dagli
insegnamenti impartiti da Taubes dalla cattedra gnostica di una ricca
fondazione americana a Berlino.
L'altra faccia della rivoluzione postmoderna è "La
dialettica dell'illuminismo", un saggio di Theodor Adorno e Max
Horkheimer inteso a dimostrare la perfetta malvagità della storia, dunque
l'urgenza di un ritorno alla vita primitiva, alle sue licenze e ai suoi
stordimenti.
Robert Spaemann ha dimostrato che lo sfondo delle
elucubrazioni francofortesi è la combinazione del mito rousseauiano intorno al buon
selvaggio con l'abbassamento nietzschiano della ragione a stato
d'animodionisiaco.
Di qui un programma fuor di solco, un delirio che
si attua mediante l'esercizio delle passioni pure: la guerra contro
la religione e la ragione, il sesso in tutte le direzioni, il vandalismo, la
disonesta pigrizia, il culto della bruttezza, l'ascolto di musiche assordanti e
demenziali, l'eccitazione drogastica, il disprezzo della normalitàborghese,
l'odio contro l'etica, la ribellione all'ordine civile.
Negli anni Trenta del xx secolo, la metamorfosi dell'ateismo
moderno e la sua precipitosa discesa nel sottosuolo gnostico e sodomitico erano
fenomeni conosciuti ed esaminati, dagli studiosi cattolici. In seguito la
notizia dell'insorgenza neognostica nella ragione moderna circolò
nei più vasti ambienti clericali. Nel 1959, mentre il delirio dei nuovi
teologi stava uscendo dal margine in cui lo aveva confinato l'enciclica Humani
generis di Pio XII, l'ex dossettiano Gianni Baget-Bozzo pubblicò, in
"Studium", la rivista dei laureati cattolici, un saggio,
"Dal razionalismo alla gnosi", in cui erano puntualmente
elencati i segnali della tempesta confusionaria, che l'insorgenza neognostica
stava addensando sopra il pensiero moderno.
Uditore dei dotti ragionamenti del cardinale Giuseppe Siri
sulla riemersione della gnosi ereticale, Baget-Bozzo descrisse l'umiliante
metamorfosi delle verità scientifiche fino ad allora portate in trionfo dagli
atei filosofanti: "Fallito il grandioso tentativo hegeliano di ridurre
alla ragione la natura e la storia, ritorna drammatica l'esperienza della
dualità, il pensiero ricorre a una conoscenza metalogica (l'apertura all'essere
di Heidegger, l'intuizione bergsoniana) distinta e parallela alla conoscenza
scientifica".
Nel nuovo scenario il pensiero laico e democratico capitolava:
difendeva la granitica fede nella Scienza sovrana ma ammetteva la conoscenza
visionaria del soprarazionale.
A Baget Bozzo non fu difficile dimostrare che la
svalutazione dell'essere rovesciava l'esausto razionalismo nell'occultismo:
"una conoscenza che non può intendere il sensibile che come mito o al
massimo come simbolo, non può porsi che come una nuova gnosi. ... Il postulato
razionalistico, nella forma decadente dell'esistenzialismo offre l'identico
supporto che il postulato anti-materiale forniva alla prima gnosi. Oggi come
allora, la gnosi nasce dall'incontro delle grandi religioni orientali con il
Cristianesimo e dal desiderio, se non di una fusione, di
un'omogeneizzazione".
Alla vigilia del Vaticano II la filosofia dei moderni
apostati stava affondando nelle sabbie mobili dello gnosticismo a conclamata
trazione pederastica.
E' pertanto lecito chiedere quale infido consigliere
comunicò a Giovanni XXIII l'illusoria notizia che gli erranti contemporanei
stavano correggendo i loro errori. L'abbaglio, riverberato sul papa buono,
infatti, fu causa del gaudio dichiarato nella locuzione inaugurale del Concilio
Vaticano II e delle successive, incaute aperture al mondo moderno e ai suoi
oscuri momenti.
Le farfalle buoniste, volanti nell'aula del Vaticano II,
hanno abbassato le difese immunitarie della Chiesa cattolica, indicando le
piste percorribili a passo veloce dal delirio teologico e
dalla trasgressione a tutto giro.
La conseguente ripetizione di scandali penosi e infami - la
vergognosa vicenda del Forteto, ultimamente - ha mortificato la
Cristianità ostacolando la sua attitudine a contrastare la trionfante moda
pederastica.
La ferma e intrepida opposizione di Benedetto XVI al
matrimonio pederastico e l'epurazione interna interrompono, finalmente, la
lunga sequela di distrazioni conclamate, di gaudi infondati, di trionfi
immaginati, di silenzi colpevoli e di sordide complicità.
Gli strascichi scandalosi rimangono, purtroppo. E'
innegabile che le turpi insorgenze pedofile nel mondo cattolico sono il
risultato della mancata vigilanza e/o della festante complicità di teologi
dalla condotta disordinata in tutte le direzioni.
L'obbligata sospensione del giudizio ultimo non
impedisce la citazione degli illustri protagonisti di trasgressioni parlate o
compiute: i cardinali Lercaro e Suenens, e i teologi Rahner,
Danielou, Schillebeeckx, e Teilhard de Chardin.
Di qui la spaventosa, incontrollata irruzione della
pederastia nei circoli cattolici inquinati dal delirio sadocomunista , ad
esempio la citata comunità del Forteto,.
La comunità cattocomunista del Forteto fu costituita
nell'agosto del 1977 da trentatre pionieri, che si trasferirono nella campagna
intorno a Prato.
Il progetto dei trentatre fondatori contemplava l'abolizione
della famiglia tradizionale e la conseguente fondazione di una comunità
totalizzante.
Il capo della comunità era il sedicente profeta Rodolfo
Fiesoli, un semi analfabeta che si avvaleva della collaborazione dell'ideologo
Luigi Goffredi. Nel giornale on line "Il Covile" si legge
al proposito: "Sono già noti gli ampi orizzonti sessuali di entrambi [Fiesoli
e Goffredi] e la preferenza del Fiesoli per i giovani acerbi".
L'oscura notorietà del duo Fiesoli/Goffredi non rallenta la
pioggia di elogi dotti e di pubblici finanziamenti sul Forteto. Si leva tuttavia
un ostacolo imprevisto. Il 30 maggio del 1978, il giudice Carlo Casini fa
arrestare il profeta Fiesoli accusandolo di abusi sessuali su minori. Fine di
una torbida storia? Interviene il presidente del tribunale, l'illuminato
Giampaolo Meucci, il quale sentenzia che il Forteto è una comunità "accogliente
e idonea".
Scarcerato, Fiesoli riprende la sua "benemerita"
attività sul fronte riformista e sulla gloriosa trincea dell'efebofilia.
Nel 1985 un altro intoppo. Il profeta è condannato a due
anni di reclusione per maltrattamenti, atti di libidine violenta e corruzione
ai danni di una ragazzina a lui affidata. La difficoltà è tuttavia rimossa dal
Tribunale dei minori, che in perfetta tranquillità continua a decidere affidi
di minori al Forteto.
Intanto la prestigiosa casa editrice Il Mulino,
inespugnabile castello degli scolastici dossettiani e
lercariani, pubblica tre saggi apologetici dedicati all'opera del profeta. Un'attività
che emana il soave profumo della guerra alla tradizione civile degli italiani
merita l'elogio della scolastica antifascista
Nel 2012 - dopo 35 anni di attività sociale sotto
l'applaudito vessillo della pederastia cattocomunista - Fiesoli è indagato
seriamente e costretto agli arresti domiciliari. Si costituisce il comitato
delle vittime del Forteto ed inizia la liquidazione della pia opera.
Gli italiani si augurano che il vento della verità cattolica
faccia finalmente abbassare le ali impolverate delle farfalle volanti nel cielo
oscurato dal buonismo e dai suoi umilianti e osceni esiti.
[1] L'esistenza
di tracce gnostiche nell'idealismo era stata segnalata da un discepolo di
Hegel, Johann Karl Rosenkranz (1805-1878). Di recente tracce di suggestioni
gnostiche (marcionite) sono state scoperte da Massimo Borghesi nel carteggio
Schelling-Hegel.
di Piero Vassallo
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