ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

martedì 29 ottobre 2013

PARE CHE ..

1. COSA SPINSE RATZINGER A RASSEGNARE LE DIMISSIONI DAL SOGLIO DI PIETRO? PARE CHE LA DECISIONE FATALE SIA STATA PRESA ALL’INDOMANI DELLA SCOPERTA DI UN CONTO CORRENTE IOR DI BEN 60 MILIONI DI EURO INTESTATO A UN IMPORTANTISSIMO PRELATO - 2. PERCHÉ ABRAMO BAZOLI, IL PIO BANCHIERE BRESCIANO DI BANCA INTESA, PRIVATO DEI SUOI INTERLOCUTORI CAJOLA E BERTONE, SI AGITA DA QUALCHE TEMPO INTORNO ALLO IOR? - 3. UNA VOCE DELLE VOCI PIÙ ASCOLTATE DA PAPA FRANCESCO È IL CAPO DELLA GENDARMERIA VATICANA, DOMENICO GIANI, CHE PROTEGGE GLI INTERESSI PAPALINI, FACENDO LA SPOLA IN PROCURA PER INTERCETTARE LE MOSSE DEGLI INQUIRENTI ROMANI - 4. IL MAGGIORDOMO DEL PAPA, PAOLO GABRIELE È STATO “ARCHIVIATO” AL BAMBIN GESÙ - 5. LA RIVINCITA: PROSSIMENTE SI ATTENDE IL RITORNO IN VATICANO DI LIN-GOTTI TEDESCHI -

Il ritorno nelle catacombe?

Il giorno 28 ottobre dell’anno 1965 veniva promulgato- da “Paolo Vescovo, Servo dei servi di Dio, unitamente ai Padri del sacro Concilio [Vaticano II N.d.A.]”- il documento Nostra Aetate, “dichiarazione sulle relazioni della Chiesa con le religioni non cristiane”. Nostra Aetate viene presentato come documento di Magistero universale ordinario della Chiesa detto “pastorale”, tuttavia dai contenuti chiaramente dogmatici e dall’orientamento dottrinale, si legge: “a perpetua memoria”.

La ferocia della Chiesa della Misericordia...

"Stiamo sperimentando, in questi giorni, la ferocia della Chiesa della Misericordia...", uno sfogo legittimo di Alessandro Gnocci al Convegno di Rimini della FSSPX. Prime impressioni.


Invio un primo e molto sintetico resoconto del caro Marco Bongi che mi ha fatto pervenire or ora, sul convegno di studi cattolici, organizzato dal distretto italiano della FSSPX fra il 25 e il 27 ottobre a Rimini. L'afflusso di pubblico è parso in forte aumento rispetto alle ultime edizioni, nonostante la concomitanza del Pellegrinaggio romano "Summorum Pontificum".

"Stiamo sperimentando, in questi giorni, la ferocia della Chiesa della Misericordia...".  

Piccole Gospe crescono?

San Bonico, la Medjugorje italiana

Dal 2004 in un paese del Piacentino un uomo sostiene di vedere la Madonna ogni giovedìSan Bonico, la Medjugorje italiana

L'ostia che si sarebbe materializzata davanti agli occhi dei fedeli

di Sabrina Pieragostini
L'appuntamento è alle 18, in un podere nelle campagne piacentine, all'ingresso del paesino di San Bonico . È qui che da 9 anni un uomo afferma di vedere la Madonna, di parlarle, di ricevere da lei dei messaggi destinati all'intera umanità. Ora quell'uomo schivo e riservato è davanti a me, pronto a raccontarmi la più straordinaria delle storie.

I nodi del pastore Bergoglio

Fu lui a importare in Argentina dalla Germania la devozione alla Madonna "che scioglie i nodi". Agli studi preferiva la cura d'anime. E oggi fa lo stesso: lascia ad altri l'esposizione della dottrina. Come nel caso della comunione ai divorziati risposati 

di Sandro Magister


ROMA, 29 ottobre 2013 – Da quando è stato eletto papa, Jorge Mario Bergoglio è costantemente sotto lo sguardo del mondo, che ne scruta ogni gesto e ogni parola.

Ma la sua precedente biografia ancora attende di essere altrettanto investigata.

Timori esorcistici?

PAPA FRANCESCO, PADRE AMORTH: “NON VORREI CHE FACESSE LA STESSA FINE DI LUCIANI”
Il timore dell’esorcista è dovuto ai punti “in comune” tra i due Papi. In cinque mesi Francesco ha parlato più volte degli scandali che hanno travolto il Vaticano, così come forse avrebbe fatto anche Giovanni Paolo I. Che, peraltro, inaugurò uno stile di catechesi che richiama molto quello del pontefice argentino

CRISTO CHE ROCK!



 - IL CARDINAL RAVASI TWITTA LOU REED: “IT’S SUCH A PERFECT DAY”

E’ la Chiesa di Bergoglio, baby! Il capo della cultura vaticana dedica un tributo al poeta maledetto del rock, nato ebreo e morto ateo, che ha dedicato canzoni all’eroina, al “wild side” e subì elettroshock per la sua bisessualità. Ma cantò anche davanti a Papa Wojtyla nel 2003…

Morsus lingua a Santa Marta..!?


Ancora panico, stamane a Santa Marta: alla lettura  del brano di S.Paolo, molti hanno pensato che si riferisse alla lettera inviata da Bergoglio a Scalfari e hanno temuto che il vescovo di Roma avesse una colica intestinale.
Macché, pare sia stato solo un lieve imbarazzo, forse pensando che avrebbe potuto benissimo rispondere così ad un quesito di Scalfari..Il tutto sarebbe durato pochi attimi..giusto il tempo di passare al Vangelo,...
Per favore, cambiategli le letture della Messa!....

Prima Lettura  Rm 8, 18-25
L’ardente aspettativa della creazione è protesa verso la rivelazione dei figli di Dio.

lunedì 28 ottobre 2013

Ma non ce la può fare..!

Riaprite i pulpiti

Sono stati chiusi dopo il Concilio. E’ meglio una scintillante predica che una noiosissima omelia. Lo dice pure Francesco

“L’ufficio de’ Pastori è il predicare, essi che in oggi furono eletti da Dio a’ suoi testimonj, né mai dover i medesimi starsene muti, giacché i testimonj parlano” (San Carlo Borromeo)

Era come se fosse l’araldo di Dio, quasi come i venti dell’Apocalisse trattenuti dagli angeli – quel prete, quel monaco, quel frate: arrancava su per gli scalini del pulpito, la gente giù in chiesa sembrava trattenere il respiro e chinava la testa, giunto lassù levava in alto le mani, la veste come una vela nell’aria. Ad abbracciare; ad ammonire, il più delle volte. Tonante/mormorante/orante – tonante, quasi sempre. Severo. Accigliato. Da segnarsi con la croce al solo sentirlo: a onorare Dio, certo; a mitigare il predicatore, pure. Il castigo annunciava, prima di proclamare la salvezza. Di Dio l’uno, come di Dio l’altra. Cosa temeraria il predicare, temibile il predicatore. “

La fede ai tempi di Franci

Clerical chic, l'intellettuale illuminista diventa devoto

Da Augias a Scalfari l'intelligentia atea e razionalista riscopre la religione. Perché fa tendenza e aiuta a vendere libri.

PSPE *

Antonio Socci su Libero: “Papa Francesco pentito dell’intervista a Scalfari” 

ROMA – “Papa Francesco pentito dell’intervista a Scalfari”, Antonio Socci, dalle pagine di Libero riporta l’indiscrezione: “Pare che il Papa se ne sia rammaricato e che il 4 ottobre, durante la visita ad Assisi, se ne sia lamentato col direttore Gian Maria Vian”.
Si parla del colloquio tra Papa Francesco e Scalfari, colloquio, parole, intervista che, segnala Socci, ha fatto “indispettire” molti cattolici in giro per il mondo. “C’è anche un video – scrive Scalfari – che probabilmente immortala proprio la protesta di papa Francesco per quell’im – provvida iniziativa”.

S.o.s. PAPA: finalmente un'assistente sociale alla Celentano sul trono!


La famiglia? "Prego, grazie, scusa". Papa Francesco accoglie 100 mila pellegrini

di Antonino D'Anna
Un amore paziente è quello che tiene insieme la famiglia, centro della fede e piccola chiesa domestica, specie se si ritrova attorno alla recita del Rosario. E non solo: una famiglia in cui la pace deve prevalere sempre sulle difficoltà, in cui ognuno possa imparare a dire: “prego, grazie, scusa”. Papa Francesco ha salutato ieri i 100.000 pellegrini accorsi da 70 paesi del mondo in San Pietro per la Giornata della Famiglia tenutasi quasi alla fine di questo Anno della Fede indetto dal predecessore, Benedetto XVI.

LA PREGHIERA- L'omelia è in tre brevi punti, discorsiva come nello stile di Jorge Mario Bergoglio. Il Papa prende le mosse dal libro del Siracide e osserva che la preghiera del pubblicano “arriva fino alle nubi”. “Alla luce di questa Parola, - dice Bergoglio - vorrei chiedere a voi, care famiglie: pregate qualche volta in famiglia? Qualcuno sì, lo so. Ma tanti mi dicono: ma come si fa? Ma, si fa come il pubblicano, è chiaro: umilmente, davanti a Dio. Ognuno con umiltà si lascia guardare dal Signore e chiede la sua bontà, che venga a noi”. Ma nella famiglia la preghiera non è solo un momento personale: “Sì, è vero, ma è anche questione di umiltà, di riconoscere che abbiamo bisogno di Dio, come il pubblicano! E tutte le famiglie, abbiamo bisogno di Dio: tutti, tutti! Bisogno del suo aiuto, della sua forza, della sua benedizione, della sua misericordia, del suo perdono. E ci vuole semplicità: per pregare in famiglia, ci vuole semplicità! Pregare insieme il “Padre nostro”, intorno alla tavola, non è una cosa straordinaria: è facile”. E ancora: “E pregare insieme il Rosario, in famiglia, è molto bello, dà tanta forza! E anche pregare l’uno per l’altro: il marito per la moglie, la moglie per il marito, ambedue per i figli, i figli per i genitori, per i nonni … Pregare l’uno per l’altro. Questo è pregare in famiglia, e questo fa forte la famiglia: la preghiera”.

LA FEDE- La seconda lettura fa perno sulla famiglia che custodisce la fede. Bergoglio osserva però che: “Tutti sappiamo che le famiglie, specialmente quelle giovani, sono spesso “di corsa”, molto affaccendate; ma qualche volta ci pensate che questa “corsa” può essere anche la corsa della fede? Le famiglie cristiane sono famiglie missionarie. Ma, ieri abbiamo sentito, qui in piazza, la testimonianza di famiglie missionarie. Sono missionarie anche nella vita di ogni giorno, facendo le cose di tutti i giorni, mettendo in tutto il sale e il lievito della fede! Conservare la fede in famiglia è mettere il sale e il lievito della fede nelle cose di tutti i giorni”.

LA GIOIA- Nel terzo punto dell'omelia, il Papa commenta il Vangelo. Qui il Papa tocca il tema della gioia: “Eh… a me piacerebbe fare una domanda, oggi. Ma, ognuno la porta nel suo cuore, a casa sua, eh?, come un compito da fare. E si risponde da solo. Come va la gioia, a casa tua? Come va la gioia nella tua famiglia? Eh, date voi la risposta”. Quale gioia? “La gioia vera viene da un’armonia profonda tra le persone, che tutti sentono nel cuore, e che ci fa sentire la bellezza di essere insieme, di sostenerci a vicenda nel cammino della vita. Ma alla base di questo sentimento di gioia profonda c’è la presenza di Dio, la presenza di Dio nella famiglia, c’è il suo amore accogliente, misericordioso, rispettoso verso tutti. E soprattutto, un amore paziente: la pazienza è una virtù di Dio e ci insegna, in famiglia, ad avere questo amore paziente, l’uno con l’altro. Avere pazienza tra di noi. Amore paziente”.

PREGO, GRAZIE, SCUSA- Il Papa ha anche invitato le coppie a camminare: “Mano nella mano, sempre e per tutta la vita! E non fare caso a questa cultura del provvisorio, che ci taglia la vita a pezzi! Con questa fiducia nella fedeltà di Dio si affronta tutto, senza paura, con responsabilità”. La ricetta per un matrimonio felice? “Ma sentite questo consiglio: non finire la giornata senza fare la pace. La pace si rifà ogni giorno in famiglia! Senza chiedersi scusa: 'scusatemi' ecco e si rincomincia di nuovo. Permesso, grazie, scusa! Lo diciamo insieme? Permesso, grazie e scusa! Facciamo queste tre parole in famiglia! Perdonarsi ogni giorno!”. Vivere insieme, con amore, passare tempo con i figli, pregare restando sempre uniti a Cristo: “E portatelo a tutti con la vostra testimonianza”. Se Giovanni XXIII chiedeva di portare una carezza ai bambini, Francesco chiede alle famiglie di portare la fede. Che non gioca in difesa.

  1. Adriano Celentano - Graziepregoscusi (1963) - YouTube

    www.youtube.com/watch?v=ue_fXGTb18c

    30/gen/2013 - Caricato da UnGrandeAmore12
    Adriano Celentano - Graziepregoscusi (1963) (Del Prete,M - Massara,N ... grazie. Prego, grazie ...

    IL PAPA E IL MONELLO - FRANCESCO PARLA ALLA FOLLA E UN BIMBO SALE SUL TRONO PONTIFICIO

    Uno spettacolo: papa Francesco durante un’omelia in piazza San Pietro accoglie accanto a lui un bambino “sfuggito” alla folla - Lo tiene accanto a sé mentre parla a migliaia di fedeli estasiati - Il piccolo arriva anche a sedersi sul trono pontificio…

    Paolo Di Stefano per "Il Corriere della Sera"
    Il piccolo saltella intorno al Papa e arriva a sedersi sul trono pontificio. È successo in piazza San Pietro, durante un'omelia, al cospetto di migliaia e migliaia di fedeli. Un quadretto tenero, come se papa Francesco e quel piccolo fossero nonno e nipote. Il bimbo sfuggito alla folla e il nonno che gli accarezza la testa, tornando ogni tanto ad abbracciarlo.
    un bimbo con papa francesco bergoglio alla giornata per la famigliaUN BIMBO CON PAPA FRANCESCO BERGOGLIO ALLA GIORNATA PER LA FAMIGLIA
    Nonno Francesco parlava nel suo modo affabile di sempre, e il bambino gli saltellava intorno, come fosse nel giardino di casa. Come se il nonno stesse sistemando una siepe in un pomeriggio qualunque di sole autunnale lasciando che il nipotino si muovesse liberamente con la promessa di non allontanarsi troppo. Avrebbe potuto anche dirgli:
    «Attento che cadi», come dice un vecchio un po' ansioso al bambino irrequieto.
    Isolato dal contesto, poteva essere un quadretto intimo, di famiglia, invece eravamo in piazza San Pietro, durante un'omelia, al cospetto di migliaia e migliaia di fedeli increduli. Un quadretto tenero e comico insieme, perché il nonno era niente meno che il Papa e il bambino era sfuggito alla folla per rimanere lassù, accanto al nonno che gli accarezzava la testa, tornando ogni tanto ad abbracciarlo per un richiamo irresistibile di affetto e di quella complicità che solo i nonni riescono ad avere con i nipotini.
    un bimbo con papa francesco bergoglio alla giornata per la famigliaUN BIMBO CON PAPA FRANCESCO BERGOGLIO ALLA GIORNATA PER LA FAMIGLIA
    Questo Papa sa dare naturalezza a parole e a gesti che fino all'altro ieri sembravano impensabili. Tutto di una semplicità disarmante, come il primo «buonasera» del 13 marzo. Come le smorfie sorridenti e confidenziali con il piccolo. Come quell'agitarsi del bambino «impertinente» che con la sua maglietta gialla dalle maniche troppo lunghe andava a sedersi per un attimo sul trono pontificio.
    un bimbo con papa francesco bergoglio alla giornata per la famigliaUN BIMBO CON PAPA FRANCESCO BERGOGLIO ALLA GIORNATA PER LA FAMIGLIA
    Forse ignaro di tutto, forse ben consapevole di quei pochi minuti di celebrità, mentre nonno Francesco continuava tranquillo a parlare all'oceano di piazza San Pietro, senza badare troppo al monello che ora gli stava già al fianco sfiorandogli con una mano le pieghe dell'abito bianco.
    un bimbo con papa francesco bergoglio alla giornata per la famigliaUN BIMBO CON PAPA FRANCESCO BERGOGLIO ALLA GIORNATA PER LA FAMIGLIAun bimbo con papa francesco bergoglio alla giornata per la famigliaUN BIMBO CON PAPA FRANCESCO BERGOGLIO ALLA GIORNATA PER LA FAMIGLIA
    Era il raduno delle famiglie, ma di bambini, intorno a nonno Francesco, ne abbiamo già visti tanti. In luglio, a Rio de Janeiro, ha abbracciato Nathan, un ragazzino di nove anni sfuggito alla folla per raggiungere il Papa che per poterlo salutare ha chiesto all'autista di fermare la macchina. In settembre ha voluto telefonare a Federico, sei anni, che da Chivasso gli aveva mandato un disegno di fiori colorati.
    un bimbo con papa francesco bergoglio alla giornata per la famigliaUN BIMBO CON PAPA FRANCESCO BERGOGLIO ALLA GIORNATA PER LA FAMIGLIAhttp://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/il-papa-e-il-monello-francesco-parla-alla-folla-e-un-bimbo-sale-sul-65475.htm

domenica 27 ottobre 2013

Arriva la Cristoteca.

 Dal Brasile all’Italia con furore Gospel remixato. Ecco il video

Anche in Italia arriva la Cristoteca, ovvero la discoteca in cui si ballano brani religiosi e versi della Bibbia. 
padre-dj-zetonLa moda giunge direttamente dal Brasile grazie all’iniziativa di Padre Joseph Anthony, che con lo scopo di avvicinare i giovani alla Chiesa, ha inventato questo nuovo “genere musicale”.
Il parroco, con le sue cuffie e la sua consolle, organizza ormai da anni a Rio de Janeiro serate con il suo gruppo, con cui suona brani religiosi rivisitati in chiave house, appunto, per coinvolgere i più giovani ed è conosciuto come Dj Zeton.

Non ne bastava uno?

C’è un doppio Bergoglio? (parte II) di Maurizio Blondet

La seconda parte di un articolo tutto da leggere! La prima mi è risultata indigesta, ma questa parte mi piace non solo perchè tocca un punto nevralgico a me caro, come l'odiosa vicenda dei NeoCatecumenali, ma perchè Blondet, sintetizza con eccellenza il metodo anzi il procedere del progressismo pretesco tirannico mascherato da agnello che si accanisce con chi ha avuto la "colpa" nella Chiesa di rimanere  sempre identico.

bosecuriosemodenesi


Parroco modenese bosiano scrive cose curiose sul tabernacolo. 
Don Chisciotte allucinato nel leggere (per caso) cosa scrive un parroco notoriamente devoto al priore, a proposito del tabernacolo.
Mi sembrano discorsi molto luterani. (leggere per farsi un idea)
L'importanza del tabernacolo, viene ridotta e la presenza del Santissimo dopo la Messa, non è come dovrebbe...
Sentiamo il nostro amico Grillo parlante cosa ci spiega in proposito.

Papalatria

Perplessità e disagi da Papalatria dilagante... idee, pensieri e opioni, diverse dal pensiero dominante. Don Chisciotte è sempre più d'accordo con G&P e sempre meno con...
Questo Papa non ci piace. Di Gnocchi e Palmaro  da Il Foglio 9/10/2013.Questo articolo ha aperto in questi giorni un dibattito, che ha trovato spazio non solo tra gli appassionati o addetti ai lavori, ma anche nella stampa nazionale. Due giornalisti che io stimo e apprezzo moltissimo, hanno pubblicato sul foglio un pezzo molto forte. Lungo articolato circostanziato con anche alcune spiegazioni molto dotte, non per tutti (sineddoche e metonimie), ma che in sostanza dicono questo: alcuni gesti e parole di Bergoglio in questi sei mesi hanno portato delle conseguenze.
"Visto il consenso praticamente unanime nel popolo cattolico e l’innamoramento del mondo, contro il quale però il Vangelo dovrebbe mettere in sospetto, verrebbe da dire che sei mesi di papa Francesco hanno cambiato un’epoca."leggi tutto il bellissimo articolo.
L'argomento è molto delicato e pieno di insidie e possibili strumentalizzazioni. Io credo sia doveroso e utile farlo. Nel modo giusto, con rispetto per la persona e per il compito che è chiamato a svolgere; questo non vuole dire che non si possano esprimere opinioni e scriverle. Rinnovo ai due autori la mia stima. I contenuto dell'articolo sono condivisibili totalmente, SE SIA STATO GIUSTO, e le conseguenze che ne deriveranno ora... non lo possiamo sapere. Sono interrogativi che in questi giorni sto approfondendo. Riflessione e preghiera, sono d'aiuto. Intanto ci facciamo aiutare dal Sacerdote, nostro caro amico Grillo parlante.
 Ecco cosa ci ha scritto.

Illusi/delusi?

UNA SCOTTANTE DELUSIONE

Il 13 ottobre u.s. Papa Francesco ha convocato la gente a Piazza San Pietro davanti alla Statua della Madonna di Fatima fatta venire appositamente da Fatima.
Il suo predecessore aveva pubblicamente riconosciuto che la Chiesa aveva l’obbligo d’una risposta alla richiesta avanzata dalla Madonna di Fatima, perciò molti in Roma attendevano che il Papa decidesse alfine di adempiere a questo obbligo, comprensivo della Consacrazione della Russia al Cuore Immacolato della Celeste Messaggera.
Abbiamo vissuto una grande delusione, proprio nei giorni in cui la Russia si rendeva protagonista d’un’iniziale importante mediazione di pace.

Re e sguatteri

La Festa di N.S. Gesù Cristo Re

L'istituzione della festa
L'ultima domenica di ottobre, secondo il calendario liturgico del Rito Romano extraordinario, si festeggia la Regalità di Cristo. La festa fu introdotta nel 1925 da Papa Pio XI, con l'Enciclica "Quas Primas", a coronamento del Giubileo che si celebrava in quell'anno.

GIRA LA SACRA ROTA!

ECCO A COSA SERVE LA VIA CATTOLICA AL DIVORZIO: FAR DECADERE EVENTUALI ASSEGNI DI MANTENIMENTO (NEL 2011 ANNULLATI 2515 MATRIMONI)

Le storie di matrimoni annullati sono spesso pittoresche come quella della ragazza avviata alla vita religiosa che resta incinta, chiede lumi al padre spirituale e si sposa o quella del carabiniere che fugge con una minorenne e poi viene costretto “con minacce” a sposarsi…

Sursum corda!?

Ieri, migliaia di pellegrini giunti a Roma da vari Paesi dell'orbe cattolico, hanno avuto la grazia di poter assistere al Santo Sacrificio della Messa celebrato nella Basilica di San Pietro dal Cardinale Dario Castrillon Hoyos, Presidente Emerito della Pontificia Commissione Ecclesia Dei. È stato un successo strepitoso! Un eventuale flop  sarebbe stato disastroso per il movimento tradizionale, infatti i modernisti avrebbero avuto un'occasione imperdibile per dipingerci come “quattro gatti” che fanno solo caciara.

sabato 26 ottobre 2013

“LE LOBBY DEL VATICANO”

- DITE A BERGOGLIO DI LEGGERE, TRA UNA TELEFONATA E L’ALTRA, IL LIBRO CHE IMPALLINA I GRUPPI INTEGRALISTI “AL SERVIZIO DI DIO”, DA CL A SANT’EGIDIO

Nel libro anche la storia di un uomo che racconta della “strana devozione” dalla moglie alla Comunità di Sant’Egidio del pio Riccardi - Una lobby in cui viene chiesta obbedienza assoluta, devozione al capo, e dove i fidanzamenti vengono “controllati”: niente può accadere senza il consenso della madre o del padre spirituale…

Etteparèva..sotto sotto è colpa del "tradizionalismo"!

Sospeso da Francesco. E ora?

Bergoglio e Ratzinger si sfidano sul vescovo “sprecone”

Il vescovo di Limburg, del cerchio magico di Ratzinger, avrebbe speso 40 mln per la nuova sede
Papa Francesco e il Papa emerito Benedetto XVI
La Chiesa povera per i poveri di papa Francesco ha incontrato il suo primo vero ostacolo a Limburg, in Germania, e forse altri avversari in Curia. Nella diocesi tedesca, infatti, il vescovo Franz-Peter Tebartz-van Elst, è da mesi al centro di furiose polemiche per via delle somme impressionanti spese per la nuova sede vescovile. Ufficialmente si parla di 31 milioni di euro ma secondo gli organi d’informazione tedeschi si arriverebbe a 40. Tebartz è stato contestato dai fedeli, da diversi altri vescovi e dall’opinione pubblica, sul caso è intervenuta anche il cancelliere Angela Merkel attraverso il suo portavoce, Steffen Seibert, auspicando che la crisi esplosa a Limburg trovasse presto una soluzione per restituire alla gente fiducia nella Chiesa. Eppure le dimissioni del ‘vescovo di lusso’, come è stato sopranominato, non sono arrivate: dopo un lungo braccio di ferro che ha coinvolto le diverse anime dell’episcopato tedesco e il Vaticano, papa Francesco è però riuscito comunque a vincere ai punti il primo round.

I carcerati di Bergoglio


Gentile redazione,

Sono sempre più confuso dal "Vescovo di Roma". Adesso Bergoglio dice che i detenuti sono i “più deboli”, parla dei carcerati come se fossero tutti condannati ingiustamente, e sopratutto mette Gesù condannato nello stesso piano dei detenuti. Ma questo è bestemmiare! Abbiamo un Papa che bestemmia?
Uno che ti entra in casa e ti massacra di botte per rapinarti, che vende droga a tuo figlio, che ti fa paura il solo incrociarne lo sguardo, non è il “più debole”.
Trovo poi ridicolo il paragone con la delinquenza di alto livello che spesso rimane più impunita poiché ha più protezioni. Se i ricchi se la cavano più facilmente non è un pretesto per concedere benefici sconsideratamente, ma per costruire un ordinamento giudiziario sempre più equo tramite appropriati interventi legislativi. Sono sicuro che se una persona uccide per legittima difesa chi cerca di rubargli l’auto comprata con tanti sacrifici, Bergoglio è capace di bollarlo come il peggiore dei criminali, ed a fare strenua opposizione a qualsiasi proposta per estendere il diritto all’autodifesa. Sono un disoccupato, quindi apparterrei a quella categoria che Bergoglio dice di prediligere, ma da lui non mi sento rappresentato, perché lo sento dalla parte dei più furbi e di quelli che sono protetti dal sistema.
A. G.

CIRCITERISMI E DINTORNI:

DIVORZIO E COMUNIONE

L’arcivescovo Gerhard Ludwig Müller, Prefetto della S. C. D. F., con un intervento sull’Osservatore Romano del 23 ottobre 2013, ha presentato le linee pastorali che un prossimo Sinodo straordinario, da tenersi nell’ottobre 2014, dovrà proporre, discutere e fissare sullo specifico tema della famiglia, con ovvia incursione nel tema del divorzio.

IOTA UNUM

 – La caduta di papa Liberio e il trionfo di sant’Atanasio

sant anastasio(di Cristiana de Magistris) Nel 325 il Concilio di Nicea definì la consustanzialità (homooùsion) del Padre e del Figlio, ossia decretò che il Padre e il Figlio hanno la medesima natura divina. Il termine homooùsion era dottrinalmente perfetto per indicare la consustanzialità del Padre e del Figlio e confutare l’eresia ariana, secondo cui il Padre, ingenerato, non poteva condividere con altri la propria ousìa, cioè la propria sostanza divina. Il termine homooùsion era dunque l’unica parola che gli ariani non potevano pronunciare senza rinunciare alla loro eresia e perciò divenne la cartina al tornasole dell’ortodossia cattolica.

venerdì 25 ottobre 2013

Siamo giunti al Vaticano III?

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LA GRAVITÀ DELLA SITUAZIONE ECCLESIALE ATTUALE
Siamo giunti al Vaticano III?

Francesco I intervistato sulla situazione religiosa odierna da Eugenio Scalfari ha risposto così: “Il Vaticano II, ispirato da papa Giovanni e da Paolo VI, decise di guardare al futuro con spirito moderno e di aprire alla cultura moderna. I padri conciliari sapevano che aprire alla cultura moderna significava ecumenismo religioso e dialogo con i non credenti. Dopo di allora fu fatto molto poco in quella direzione. Io ho l’umiltà e l’ambizione di volerlo fare” (Repubblica, 1° ottobre 2013, pag. 3).
Si noti: