Un consulente vaticano per i Legionari di Cristo. Per portare a termine la purificazione
Padre Gianfranco Ghirlanda è stato nominato consulente pontificio dei Legionari di Cristo. Li aiuterà a sistemare i nuovi statuti, a migliorarli e renderli più precisi. Perché la nuova vita della Legione riparte proprio dalla riscrittura dei loro Statuti, dopo che c’erano già state tante revisioni di una struttura che era stata pensata da Marcial Maciel, il fondatore e “padre” che più che un padre era stato un patrigno dalla doppia vita, con figli illegittimi, tossicodipendenze e persino abusi sui seminaristi. La Legione però ha portato avanti con forza il cammino delle purificazione. Forte delle vocazioni che sono sempre moltissime (appena la scorsa settimana sono stati ordinati 38 nuovi sacerdoti tra i Legionari di Cristo) si sono affidati alla Santa Sede per un cammino guidato che li portasse a valorizzare il lavoro svolto, più che a perderlo. E forse siamo davvero ad una svolta. Una svolta simboleggiata in qualche modo dalla morte, prematura, a soli 57 anni, di Alvaro Corcuera, il direttore generale. Accusato di essere tra quelli che non potevano non sapere della doppia vita di Maciel. Ma allo stesso tempo amatissimo per il suo lavoro di accompagnamento spirituale.
La scelta di padre Ghirlanda rappresenta un segno di continuità con il percorso svolto. Ghirlanda era uno dei quattro esperti canonici che avevano affiancato Velasio de Paolis, colui che Benedetto XVI aveva scelto per seguire la Legione nella difficile transizione. Al momento in cui aveva preso l’incarico, de Paolis non era ancora cardinale, ma era prefetto della Prefettura degli Affari Economici. E un giurista con competenze in ramo economico era proprio quello che ci voleva per mettere ordine ad una Congregazione messa in ombra dal fondatore, ma anche dalla rete di soldi e di interessi che gravitavano intorno al gruppo Integer. Il vero problema, raccontano, è che tutto era nelle mani di un governo centrale di pochi. Che ci fosse un solo superiore per tutti i rami della congregazione (consacrati, consacrate, laici). Che solo in pochi potessero partecipare alle decisioni, e conoscessero il reale stato delle cose.
Sono partiti da qui de Paolis con Ghirlanda, l’altro canonista Agostino Montan (che con Ghirlanda era a favore dell’azione rinnovatrice) e poi il legionario Brian Farrel e Mario Marchesi, definito il più conservatore tra i quattro, fautore della linea della continuità, un tempo professore proprio nell’Ateneo dei Legionari di Cristo.
Non era stato un percorso semplice, c’erano state resistenze. Ma l’azione riformatrice era andata avanti con forza. Alla fine, lo scorso febbraio, la Legione di Cristo si era data un nuovo governo centrale, e aveva steso una prima bozza degli Statuti, in attesa dell’approvazione della Santa Sede. Padre Eduardo Robles-Gil era diventato il nuovo direttore generale della Legione di Cristo, con un mandato di sei anni. Anche lui, uno impegnato nell’azione riformatrice: nel gennaio del 2011 era nominato dal Cardinal Velasio De Paolis membro della commissione di avvicinamento per occuparsi delle persone vittime di P. Maciel.
La Legione aveva subito fatto sapere di voler continuare ad attuare il rinnovamento sotto le indicazioni della Santa Sede. Il 3 luglio, il cardinal Joao Braz de Aviz, prefetto della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica, ha così fatto una lunga visita alla Legione di Cristo insieme al suo numero 2, l’arcivescovo Josè Rodriguez Carballo.
È stato durante quell’incontro che il card. Braz ha annunciato la nomina di Ghirlanda come consulente pontificio. Sarà a fianco del governo della Legione nei prossimi anni, e si occuperà specialmente delle relazioni tra i differenti componenti di Regnum Christi (il ramo laico di Legionari) e della ricerca di una configurazione canonica dell’intero movimento.
Una nomina che il direttore della Legione Robles ha accolto con gratitudine a nome di tutto il consiglio. E da parte sua, Braz de Aviz ha sottolineato come il ruolo del consulente sarà meramente consultivo. Ghirlanda non farà parte del governo della Legione, anche se potrà partecipare agli incontri del consiglio generale come consulente ogni volta che lo ritiene opportuno. I Legionari tramite in comunicato hanno fatto sapere che “è auspicabile che sarà capace di continuare a supportare la Legione di Cristo nel superare la crisi istituzionale che ha avuto luogo negli ultimi anni”.
Le nuove costituzioni sono state presentate a Papa Francesco lo scorso 25 febbraio, e sono state analizzate da una commissione istituita ad hoc dalla Congregazione dei religiosi. Dopo che i suoi esperti hanno passato al microscopio gli statuti, Braz de Aviz ha potuto dire di essere soddisfatto del testo approvato dal capitolo, e ha fatto comunque le sue osservazioni.
Come rendere il testo ancora più trasparente? Per esempio, ha notato Braz – rendendo espliciti i i riferimenti ai testi del Concilio Vaticano Secondo e del magistero post-conciliare. Così come indicando i canoni del Codice di Diritto Canonico che sono alla base delle norme, in modo che sia più facile fare riferimento al canone esatto quando sia necessario di interpretare il testo.
E c’è poi il problema dei laici del Regnum Christi. Si deve chiarire la relazione tra i laici e la parte dei consacrati. Per questo ci vorrà l’aiuto di padre Ghirlanda. “Prima era tutto centralizzato, c’era un solo superiore generale per tutti. Ora stiamo lavorando per dare più attenzione ai provinciali, per cambiare prospettiva. Non sono solo cambiamenti strutturali, sono cambiamenti che si fanno nella vita”, dice un membro della Legione.
di Andrea Gagliarducci
(foto copyright LC Photo Service)
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