ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

mercoledì 25 giugno 2014

E ora un bel niente (non è necessario sempre il commissario)

Decine di preti dichiarano di aver “sposato” divorziati e gay

Decine di preti dichiarano di aver “sposato” divorziati e gay(di Mauro Faverzani) L’inchiesta condotta dalla Ccbf, la Conferenza cattolica dei battezzati e delle battezzate francofoni, è choccante, ma parla chiaro: 75 preti e diaconi ammettono tranquillamente di violare la disciplina della Chiesa in fatto di nozze.
Come? Accettando di celebrare le unioni tra persone divorziate, ciò che è del tutto contrario all’indissolubilità del Matrimonio. Il Codice di Diritto Canonico, in questo, non lascia il benché minimo spazio a dubbi: «Le proprietà essenziali del matrimonio sono l’unità e l’indissolubilità» (can. 1056). Ma, per loro, le regole sono saltate. Oltre il 60% dei sacerdoti intervistati, infatti, ha dichiarato di non chiedere alcun permesso, in questi casi, al Vescovo o al Parroco, celebrano e tanti saluti a tutti. Non solo: da veri trapezisti liturgici, tentano di giustificare l’ingiustificabile, spiegando come la loro cerimonia, in realtà, sia una semplice benedizione, non un Sacramento.

Commissariata la Caritas? certo che no..! (Lampedusa docet)

“Sesso con i migranti in cambio dell’asilo” arrestato il prete a capo della Caritas
Trapani, a Sergio Librizzi contestati otto episodi 
intercettato: “Sono uno che conta, tu che mi dai?”
di Laura Spanò


TRAPANI. «La mia vita è finita», ha detto quando si è trovato davanti gli agenti della sezione di polizia giudiziaria della Forestale che dovevano notificargli un ordine di custodia chiesto dalla procura. Don Sergio Librizzi, direttore - ormai sospeso - della Caritas trapanese, si stava preparando per celebrare la messa. Adesso è accusato di violenza sessuale e concussione.

Non serve, ma è vatican trendy..!

Non mi serve la demagogia. Non mi servono i balletti e i letti predisposti nelle chiese. Potete soltanto ridarmi la fede di mio padre?

Leggo su Avvenire, il quotidiano dei vescovi [qui]:
Periferie che accolgono altre periferie. La Chiesa di Palermo offre quello che ha di più caro e prezioso per accogliere centinaia di migranti, che portano sul corpo e nell’anima i segni della paura, del dolore, del naufragio. Nella parrocchia di San Giovanni Maria Vianney Curato d’Ars, a Falsomiele, don Sergio Mattaliano e i volontari hanno svuotato l’aula liturgica dalle panche e l’hanno riempita di letti, così come il salone e le stanze del piano terra: 225 ragazzi africani hanno trovato rifugio sotto le braccia del crocifisso. [...]
E, su Traditio catholica [qui], questo testo di un sacerdote (peccato l'anonimato):
Non mancano altri locali per ospitare gli immigrati.
Perché non aprono loro le moschee?
" In questi giorni scorrono immagini diverse, sicuramente scaturite da un desiderio sincero di soccorrere i poveri.
( Secondo qualcuno si tratta invece di un furbesco business : soldi statali ed europei spacciati per carità cristiana - non c'è nulla di evangelico ... -  N.d.R. )

Attento al commissariamento..!

L inutile 'Buongiorno' nella Messa

MANILA, 23 giugno 2014-Chi dice il cardinale tanto amato delle Filippine non ha un lingua dura?
Manila Mons. Luis Antonio G. Tagle Cardinal (Foto: CBCP News)
Nella sua omelia per la messa del Corpus Domini presso la Chiesa di Santa Cruz Domenica 22 giugno, Manila Mons. Luis Antonio G. Tagle cardinale ha criticato gli altri sacerdoti che, secondo lui, salutano le loro congregazioni durante la messa "buongiorno" "buon pomeriggio", o "buona sera", sottolineando che il gesto, anche se espresso con la più pura delle intenzioni, è superfluo.
"Con tutto il rispetto, i miei fratelli sacerdoti, ma non vedo la necessità di dire 'buongiorno' e simili saluti quando la presenza reale di Dio nella sola Santa Eucaristia basta", ha detto i membri del clero presenti in Filippino.

Chi è lui per giudicare..?

Se il vescovo consegna un prete alla pubblica gogna
Monsignor Franco Giulio Brambilla
Fare il parroco non è mai stato facile, tanto più di questi tempi in Italia dove i cattolici da maggioranza assoluta si sono trasformati in una minoranza che, oltretutto, è affetta in gran parte da analfabetismo religioso. Però se a questo si aggiunge che oggi un parroco – colpevole solo di spiegare il catechismo - può anche aspettarsi che il vescovo, per mantenere buoni rapporti con i “nuovi pagani”, lo esponga al pubblico ludibrio, bè, allora la faccenda si fa davvero difficile.

L’enigma continua...


Giudicare sì o no? Il rompicapo di Francesco


santamarta
In meno di un paio di giorni papa Francesco ha prima emesso un tremendogiudizio di condanna che ha conquistato le prime pagine di tutti i giornali, e poi ha dedicato un’intera sua omelia mattutina a Santa Marta per dire che non bisogna mai giudicare e condannare, ma solo farsi difensori e intercessori per gli altri.

Gattopardi in fieri?

La svolta epocale di papa Francesco secondo il quotidiano "La Repubblica". Affinché nulla cambi, tutto deve sembrar rinnovato


Sulle pagine online del quotidiano "La Repubblica" si legge:

“Gli uomini della ‘ndrangheta non sono in comunione con Dio, sono scomunicati”. Le parole di Papa Francesco fanno entrare la Chiesa in una nuova era. -

Perché nell'era precedente gli altri papi, o qualsiasi altro credente cattolico, pensavano forse che i mafiosi fossero in comunione con Dio?

martedì 24 giugno 2014

In gita col kapò

Il “partito” del Commissario Volpi in udienza dal Papa

Francescani dell'Immacolata(di Fabio Cancelli) L’incontro del Papa con i giovani studenti (e altri meno giovani) dei Francescani dell’Immacolata è avvenuto nella mattina del 10 giugno scorso, presso la Cappella di S. Marta, ma la notizia esce solo il 23 giugno, con un articolo di Tornielli e con qualche foto postata su Facebook, ma nella totale ignoranza dei media vaticani. Come mai solo dopo 13 giorni viene data la notizia? Già questo inizia ad essere fonte di numerosi dubbi, che si infittiscono esaminando il tutto.

Non prevalebunt

(2)

Troppi dignitari ecclesiastici si sono lasciati andare alla perversione modernista dell'intelligenza; sono giunti a non trovare più mostruosa l'abitudine di affermare nello stesso discorso proposizioni incompatibili, perché considerano l'intelligenza inetta a cogliere il vero. Essi suppongono che esista in un qualche luogo, non si sa dove, una sorta di noumeno religioso, inconoscibile, intorno al quale la mente fabbrica dei sistemi ingegnosi, indefinitamente variabili in rapporto all'evoluzione della nostra specie, ma sempre impotenti ad attingere ciò che è. Una sola cosa conta: che questi sistemi, ideologie, teologie, siano messi dal pregresso dell'umanità: li si valuterà dalla loro potenza di stimolare un'ascensione grandiosa verso la libertà e il progresso.

Datato ma pertinente

Una giornata senza Vangelo
di Ida Magli

  La giornata della canonizzazione dei papi è una giornata senza Vangelo e senza Gesù, contro il Vangelo e contro Gesù. L’esaltazione che la Chiesa fa di se stessa dichiarando “santi”, ossia perfetti seguaci di Gesù, i rappresentanti del potere della Chiesa incarnato nei Papi, è veramente degna della pompa medioevale, quando appunto erano i Re, i Principi, i Fondatori degli Ordini a essere immediatamente posti sugli altari in qualità di Santi, proposti alla venerazione dei popoli per le loro virtù nell’esercitare il potere. Ovviamente la maggior parte di coloro che si precipitano a Roma in questa occasione non conosce quasi per nulla i motivi che hanno spinto Ratzinger prima, e subito dopo Bergoglio, ad affrettare al massimo la canonizzazione di Roncalli e di Wojtyla; ma questi motivi sono quasi totalmente dovuti al bisogno di mettere fine, in modo che non fosse più possibile discuterne da parte di nessuno, ai dubbi che hanno accompagnato fino ad oggi le tesi del Concilio Vaticano II, Concilio voluto da Roncalli e avallato da Wojtyla (oltre che ovviamente da Ratzinger il quale è stato per oltre vent’anni, in qualità di Prefetto della Congregazione della Fede, il braccio destro e la guida teologica di Wojtyla).

Proposta per il Vaticano III

La chiesa affrescata a fumetti


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Quando la Fede incontra la modernità. Esternamente sembra una chiesa di provincia, come tante altre che siamo abituati a vedere. E’ invece la Parrocchia di San Martino in Riparotta nei pressi della nuova Fiera di Rimini.