ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

giovedì 18 settembre 2014

Carrozze vacanti cercansi..


Chi voleva mandare don Bosco in manicomio ?
Un episodio che mi veniva raccontato fin da piccolo (e che l'agiografia contemporanea ha molto edulcorato) è il seguente:
Le idee grandiose di don Bosco avevano suscitato l'invidia e la gelosia di alcuni ambienti ecclesiastici (Nihil sub sole novum, già Clemente Romano parlava di questo) per cui fu riferito ad Alessandro Riccardi di Netro, arcivescovo di Torino, che don Bosco era completamente matto ed aveva bisogno di un lungo periodo di ricovero in manicomio (chissà che cure gli avrebbero fatto all'epoca !) .

Continua la svendita del papato

Le Iene mettono all’asta la papalina di Papa Francesco

Grande successo dell'iniziativa benefica lanciata ieri sera dal programma di Italia 1







Le Iene mettono all’asta la papalina di Papa Francesco<1/10>





Le Iene mettono all’asta la papalina di Papa Francesco
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Ha superato i 90.000 euro in poche ore l’asta bandita ieri sera durante il programma televisivo de Le Iene, che ha messo in vendita su eBay una papalina indossata da Papa Francesco con l’obiettivo di devolvere il ricavato all’associazione a una Onlus operante in un villaggio della Repubblica Democratica del Congo.
Foto: eBay
Foto: eBay

Pochi dubbi in proposito..!

Kasper attacca: "Vogliono la guerra, ma io ho concordato tutto con il Papa"

Il cardinale Walter Kasper non ha preso bene la pubblicazione del libro "Permanere nella verità di Cristo" (edito da Cantagalli) in cui cinque cardinali, tre accademici e un arcivescovo (il gesuita curiale Cyril Vasil), contestano le tesi da lui presentate nel corso del Concistoro straordinario dello scorso febbraio, ouverture al Sinodo del prossimo ottobre.

Il cibo della mensa aziendale

Effetto 'Santa Marta': Indigestione o confusione e disorientamento?

Su segnalazione di un lettore, esaminiamo un passaggio della meditazione mattutina dello scorso 16 settembre dalla Domus Sanctae Marthae, la nuova inedita Santa Sede, se così possiamo ancora chiamarla [qui].
Si tratta pur sempre di magistero ordinario, e come tale criticabile col dovuto rispetto. È una critica che ci risparmieremmo volentieri se non fosse perché la diffusione mediatica così ampiamente enfatizzante diventa un problema a causa delle interpretazioni plurime di cui sono suscettibili i contenuti. Interpretazioni che dovrebbero essere escluse dall'eloquio petrino, ma che invece ci vengono praticamente riproposte ogni giorno. E forse sarebbe anche ora che qualcuno prendesse atto che questa pletora di divulgazioni a tappeto è foriera di confusione anche solo per la info-pollution1 inflazionante e banalizzante sia la persona del pontefice che la sua alta funzione nonché il messaggio che trasmette; il che - anche a prescindere dalle anomale interpretazioni plurime - non può non generare confusione. Ne avevo parlato anche [qui].
Ed ecco il brano segnalato:

La guerra preventiva con tanto di false flag*

Intervista al cardinale Kasper: «Vogliono la guerra al Sinodo, il Papa è il bersaglio»*


«Alcuni al prossimo Sinodo vogliono una guerra ideologica. La dottrina della Chiesa è aperta, loro vogliono una verità cristallizzata. Il bersaglio delle polemiche non sono io, ma il Papa». Parla il cardinale Walter Kasper, il teologo che Francesco ha elevato a teorico contemporaneo della «teologia in ginocchio», capace di ascoltare la società e, soprattutto, i drammi esistenziali dell’uomo, «non per condannarlo ma per camminare insieme a lui».

Qualis pater tales pecora

La comunione ai divorziati: cardinali divisi, parroci no

Il Papa apre sul sacramento ai separati e cinque cardinali scrivono un libro contro. Ma già tanti sacerdoti lo concedono


«Teologia in ginocchio». Così Papa Francesco ha definito la relazione del cardinale Walter Kasper, base di discussione per il Sinodo sulla famiglia che si aprirà il 5 ottobre in Vaticano.







Un testo in cui si parla di tante cose, ma quel che ha più agitato le acque della Chiesa riguarda la svolta proposta per i divorziati risposati che, dopo un periodo di penitenza, chiedono di essere riammessi ai sacramenti e ricevere la comunione. «Teologia in ginocchio», dice il Papa, cioè dottrina legata alla preghiera e alla misericordia.

Nuovi chiodi per il portone di Wittenberg

I vescovi tedeschi hanno pronte le “tesi” da inchiodare all’uscio del Sinodo

Il cardinale tedesco Reinhard Marx (Foto LaPresse)

Roma. Su famiglia e matrimonio, i vescovi tedeschi stanno con il cardinale Walter Kasper. Le tesi del teologo scelto dal Papa per aprire in ambito concistoriale la discussione sui temi oggetto del Sinodo biennale ormai alle porte, sono appoggiate e condivise dalla grande maggioranza dell’episcopato di Germania. Lo ha spiegato, durante la tavola rotonda sul dialogo nella chiesa che ha avuto luogo la scorsa settimana a Magdeburgo, il cardinale Reinhard Marx, arcivescovo di Monaco e Frisinga, da pochi mesi capo dei vescovi tedeschi e considerato in forte e rapida ascesa in Vaticano, dove è anche membro del gruppo dei nove porporati che studiano la riforma della curia, nonché coordinatore del nuovo Consiglio per l’economia. Il gruppo dei favorevoli all’aggiornamento della pastorale familiare su tutte quelle “situazioni inedite fino a pochi anni fa” che nel Sinodo wojtylano sulla famiglia del 1980 furono discusse, se lo furono, solo marginalmente, ha voluto dirlo senza intermediari direttamente al cardinale Gerhard Ludwig Müller, prefetto della congregazione per la Dottrina della fede.

Papa Bergoglio, auguri!

La vera pace di papa Bergoglio

Prima e dopo la realizzazione della geniale idea di papa Bergoglio: una partita di calcio “interconfessionale” per esortare il mondo alla pace, diversi cattolici hanno espresso le loro riserve per questa commistione fra sacro e profano, dove ciò che finisce col contare è quello cheAlessandro Gnocchi ha acutamente definito: “forma rituale dotata di un linguaggio universale”, funzionale all’“Onu delle religioni”.

Ora, al di là dell’evento in sé, è stato notato poco il contesto preparatorio, dal carattere spettacolare tipicamente moderno dello “show” di massa.
La partita è stata preceduta dall’esibizione canora di una diva canzonettiera di marca rigorosamente argentina, tale Martina Stoessel; è in tale esibizione che si può cogliere il senso vero che della pace ha papa Bergoglio.

mercoledì 17 settembre 2014

Dove pende il pendolo del sinodo?



La linea dell’accoglienza chiesta da Bergoglio su famiglia e sacramenti. L'invito alla Chiesa a non chiudersi in se stessa    
Corriere della Sera
 
(Gian Guido Vecchi) «Vicinanza e compassione: così il Signore Gesù visita il suo popolo. Quando noi vogliamo annunziare il Vangelo, questa è la strada. L’altra strada è quella dei dottori della legge, degli scribi... Parlavano bene, insegnavano la legge bene. Ma lontani. Mancava la compassione e cioè patire con il popolo ».
C’è una coerenza profonda nelle parole di Francesco. Quelle pronunciate ieri a Santa Marta richiamano innumerevoli interventi, a cominciare dalla prima domenica del suo pontificato, il 17 marzo 2013, la misericordia di Dio come «abisso incomprensibile» contrapposto all’ipocrisia dei «puri»,

Bagliori di Fatima? Meglio gli ortodossi dei greco cattolici..!

Chiesa ortodossa ucraina: I nostri politici non amano il popolo
di Nina Achmatova
Il capo del servizio stampa della Chiesa obbediente a Mosca punta il dito contro i "troppi leader" del Maidan e fa il paragone con la Scozia che si prepara al referendum sull'indipendenza: "Lì nessuno ha minacciato i separatisti di essere rasi al suolo".

Mosca (AsiaNews) - Le autorità ucraine sono colpevoli dell'aver scatenato la guerra nel Paese. E' la dura accusa del capo del servizio stampa della Chiesa ortodossa ucraina, Vasily Anisimov, che ha rilasciato un'intervista al sito ortodosso Radonezh. "Non amano gli ucraini e non li comprendono - ha dichiarato - se lo facessero, non li avrebbero mandati a morire sul Maidan, non li avrebbero condotti nella guerra fratricida in Donbass, non li avrebbero condannati alla fame, al freddo e a un'esistenza di povertà che secondo gli economisti ci aspetta questo inverno". 

Chi non andrà a Malta..

Arcivescovo di Canterbury: i miei dubbi sull'esistenza di Dio

Justin Welby dice si chiede 'esiste un Dio?' e dice che i cristiani non possono spiegare il motivo per cui c'è sofferenza nel mondo

L'arcivescovo di Canterbury, la maggior parte Rev Justin Welby, ha rivelato che lui chiede se Dio esiste.
Ecclesiastico più anziano della Gran Bretagna, che è di fatto il leader di quasi 80 milioni di anglicani in tutto il mondo, ha ammesso che ci sono momenti in cui si chiede "C'è un Dio?" E "Dov'è Dio?

Esorcismo laicista..un altro posto per Malta!?

IL CARDINALE ROUCO VARELA, GRAN CAPO DELLA CHIESA DI SPAGNA PER VENT’ANNI, NON ACCETTA IL PENSIONAMENTO IMPOSTO DA BERGOGLIO E VUOLE RESTARE AVVINGHIATO AI SUOI PRIVILEGI - PRETENDE ANCORA AUTO, AUTISTA, SEGRETARIA E ALLOGGIO SUPERLUSSO

Il cardinale Antonio María Rouco Varela, 78 anni, ha avuto un legame strettissimo sia con Wojtyla che con Ratzinger - Ecco perché non riesce a spiegarsi ancora quello che considera un “affronto”: pensava di poter scegliere lui il momento del ritiro, e comunque di poter esercitare pressioni sulla scelta del successore…

I prossimi gitanti per Malta

Chiesa, comunione ai divorziati: cinque cardinali contro le aperture del papa

In un libro il niet alla novità: «Niente dispensa dai comandamenti».

È uno dei grandi tabù della Chiesa. Ed è destinato a rimanere tale ancora per molto tempo. A chiudere alla comunione per i divorziati, questa volta sono stati cinque cardinali e quattro studiosi che hanno replicato a quanto espresso dal cardinale Walter Kasper, l'incaricato da papa Francesco di stendere la relazione davanti al Concistoro del 20 e 21 febbraio.

Pejus adveniens

Dalla padella islamica
alla brace omosessualista 


di 
Alessandro Gnocchi    martedì 16 settembre 2014

Premessa
Non è per pigrizia, ma questa settimana mi pare che le tre lettere riportate nella rubrica formino un vero e proprio pezzo che non ha bisogno di risposte o di commenti. Mi limito a una breve chiosa per la quale ci troviamo al termine dell’ultima lettera…

sono pervenute in Redazione:

Gent. Dott. Gnocchi,
le voglio raccontare una domenica mattina a Messa, nemmeno tanto strana e inconsueta, e condividere con lei alcuni pensieri.
La Messa è celebrata da un sacerdote esterno alla parrocchia che viene ogni domenica. Va bene: sobria, ben celebrata, bella omelia. Fino alla preghiera che segue la comunione, prima del congedo finale, quando arriva il parroco con i cosiddetti avvisi (che sono puntualmente pubblicati sul foglio periodico e affissi sulle bacheche disposte agli ingressi della chiesa…). Oltre cinque minuti buoni ricordando il più e il meno: due o tre appuntamenti ordinari (nessun momento di catechesi o di formazione, da noi è raro trovarli); un prossimo incontro cittadino (o qualcosa di simile, non presto molto ascolto) per dibattere sulle sorti del locale ospedale che rischia di venire chiuso; la ricorrenza dell’ingresso del parroco in parrocchia. Seguono applausi. Appena finita la Messa, inizia il chiacchiericcio, tra saluti, abbracci e strette di mano; il tutto in chiesa. Niente canto o musica finale, tanto quando c’è nemmeno si sente, soffocata dalle voci di chi ha già rotto le file.
Mi dirigo verso una cappella laterale per pregare un po’ in silenzio. Intanto ci si sta preparando per la Messa successiva.

Misericordina trombante

Diario Vaticano / Esilio a Malta per il cardinale Burke

Da impeccabile prefetto del supremo tribunale della segnatura apostolica, è sul punto d'essere declassato al ruolo puramente onorifico di "patrono" di un ordine cavalleresco. Per volontà di papa Francesco

di Sandro Magister

CITTÀ DEL VATICANO, 17 settembre 2014 –  La “rivoluzione” di Papa Francesco nel governo ecclesiastico non perde la sua spinta propulsiva. E così, come avviene in ogni rivoluzione che si rispetti, continuano a cadere teste di ecclesiastici ritenuti meritevoli di questa metaforica ghigliottina.

Nei suoi primi mesi da vescovo di Roma, papa Bergoglio provvide subito a trasferire a incarichi di minor rango tre personalità curiali di spicco: il cardinale Mauro Piacenza, l'arcivescovo Guido Pozzo e il vescovo Giuseppe Sciacca, considerati per sensibilità teologica e liturgica tra i più “ratzingeriani” della curia romana.

martedì 16 settembre 2014

Fra giornate del creato & encicliche verdi

Delfina e Totò: I cattolici e la decrescita.

Canosio, 6 settembre 2014
Caro Totò,
domani, domenica 7 settembre, la Chiesa cattolica celebrerà la giornata del Creato. Non è il primo anno che lo fa, ma, a quanto pare, questa iniziativa non incide minimamente sul  cambiamento degli stili di vita delle persone, nemmeno di quelle che vanno a messa la domenica e nei giorni comandati. Quasi tutti, almeno nei paesi ricchi in termini di reddito monetario pro-capite, continuano a saccheggiare il pianeta, consumando grandi quantità di energia fossile ed emettendo grandi quantità di CO2 negli spostamenti automobilistici e nel riscaldamento eccessivo di edifici così mal coibentati che disperdono più dei due terzi del calore; mangiando quantità spropositate di cibo e buttandone altrettanto; lavorando tutto il giorno per produrre quantità sempre maggiori di cose e avere sempre più soldi per comprarle e buttarle sempre più in fretta. Del resto nemmeno la maggior parte dei sacerdoti, per non parlare dei vescovi e dei cardinali, hanno iniziato a vivere in maniera più sobria. I soli religiosi che lo stanno facendo appartengono a qualche ordine monastico, in genere di recente istituzione.

Come riciclare medjugorje

Segreti, Brosio in esclusiva: “Siamo al conto alla rovescia. I segni, i 100 anni a Satana, la Madonna e Papa Francesco”

paolobrosio3“Siamo al conto alla rovescia, non c’è più tanto tempo perché i segreti si compiano”. Così Paolo Brosio, giornalista e scrittore, su IntelligoNews ragiona sui segni dei tempi e sulle profezie della Madonna. E il discorso tocca Papa Francesco, la consacrazione del pontificato alla Madonna di Fatima, i cataclismi a cui stiamo assistendo e anche le persecuzioni contro i cristiani “che non sono solo fisiche, ma anche culturali”.
Terzo segreto di Fatima (o quarto come afferma Antonio Socci) e la Madonna di Medjugorje. Tempi di guerra e segni per Brosio…
“Sono in linea con il pensiero di Antonio Socci, lui ben prima di me ha scritto e spiegato benissimo tutto. Dobbiamo metterci in testa che i famosi 10 segreti di Medjugorje non sono altro che la prosecuzione dei tre di Fatima. E finora è stata svelata solo la metafora e non la profezia di Fatima”.

Non potest?

Martino: «Il Sinodo non può tradire la dottrina»


«Al Sinodo ci saranno sicuramente espressioni e interventi che non collimeranno con la dottrina della Chiesa, ma alla fine non potrà che essere riaffermato ciò che la Chiesa ha sempre detto sulla famiglia». Il cardinale Renato Raffaele Martino, un “veterano” delle battaglie alle Nazioni Unite sulla famiglia, è tranquillo sull’esito del Sinodo straordinario che inizierà il prossimo 5 ottobre. Tranquillo e sicuro perché – dice - «la Chiesa non può cambiare ciò che ha sempre proclamato».

ANCHE BERGOGLIO DOVRÀ SCENDERE A PATTI CON L’OPUS DEI

- IL PAPA, A DIFFERENZA DI WOJTYLA, NON HA “FIGLI PREDILETTI” MA L’OPERA E’ FONDAMENTALE PER SFONDARE IN CINA E A HONG KONG

Con i suoi oltre duemila sacerdoti e novantamila aderenti, con la sua rete di università, scuole, collegi, centri di formazione, fondazioni culturali, cliniche e centri di assistenza l’Opus può svolgere un ruolo di presenza lì dove il cattolicesimo non è maggioritario - E ora incassa anche la beatificazione di Alvaro del Portillo, erede di Escrivà de Balaguer…

"Santo subito" marketing enterprise

Pino Nicotri: “Triplo inganno”. Emanuela Orlandi, documenti inediti sul mistero

Esce il nuovo libro di Pino Nicotri sul mistero di Emanuela Orlandi, basato in gran parte su documenti giudiziari totalmente inediti: Vaticano, apparati, mass media hanno montato in questi 30 anni il caso Orlandi. Stampa e tv non solo hanno assecondato la grande menzogna di Papa Wojtyla, ma hanno anche trasformato il caso Orlandi in uno show mediatico di supertestimoni fasulli, false rivelazioni e notizie inventate.


ROMA – La prima copia del mio ultimo libro l’ho voluta inviare a Papa Francesco con la seguente dedica: “A Papa Francesco con sincerità e lealtà. Senza nulla nascondere e senza nulla esagerare”. Il libro si intitola “Triplo inganno”, è basato in gran parte su documenti giudiziari totalmente inediti e arriva in libreria in questi giorni con Kaos Edizioni. Il sottotitolo elenca gli autori e l’oggetto dei loro inganni: “Il Vaticano, gli apparati, i mass media e il caso Orlandi”. La quarta di copertina spiega in dettaglio:
“Il primo inganno è quello del “rapimento politico”, la fantasiosa tesi imposta a colpi di appelli da papa Karol Wojtyla impegnato nella lotta anticomunista nell’Est europeo. Il secondo inganno è quello delle autorità e degli apparati, vaticani e italiani, impegnati ad assecondare la messinscena del “rapimento politico” della Orlandi. Il terzo inganno è quello di stampa e tv, che non solo hanno assecondato la grande menzogna papale, ma hanno anche trasformato il caso Orlandi in uno show mediatico di supertestimoni fasulli, false rivelazioni e notizie inventate”.

Vino vecchio in otri bucati

I gesuiti d’America vogliono cambiare la dottrina

L’endorsement a Bergoglio (via Kasper). No unanimismo, sfida negli States

Papa Francesco (foto LaPresse)
Roma. Rompe gli indugi la direzione di America Magazine, il periodico della Compagnia di Gesù edito nella East Coast americana, per vocazione liberal. Sul Sinodo convocato da Francesco per discutere di famiglia dà il suo endorsement, a ormai poche settimane dall’apertura solenne in piazza San Pietro, alla “modesta proposta del cardinale Kasper”, al quale va un appoggio totale e incondizionato. Dopotutto, spiegano i vertici del magazine in un editoriale, la chiesa ci chiama a “versare vino nuovo in otri nuovi”. L’ha detto – ricorda America – anche il Papa qualche giorno fa in una delle consuete omelie mattutine all’alba di Santa Marta, quando aveva spiegato che “non si deve avere paura di cambiare le cose secondo la legge del Vangelo”, cosa ben diversa dai codicilli “di questi dottori della legge rinchiusi nei loro comandamenti, nelle loro prescrizioni”.

Solo alcuni?

ALCUNI CARDINALI E VESCOVI DELLA CHIESA CATTOLICA NON CREDONO NELL'ESISTENZA DEL DIAVOLO - e dunque non credono nel Vangelo -
Articolo di Paolo Rodari

Sabato scorso con questo lungo pezzo ho parlato sul Foglio del libro scritto con padre Amorth e da pochi giorni in libreria: “L’ultimo esorcista” (Piemme).

Un giorno padre Gabriele Amorth, l’anziano sacerdote paolino divenuto esorcista della diocesi di Roma nel 1986 per mandato firmato dal cardinale vicario di allora Ugo Poletti – da poco ha dato alle stampe “L’ultimo esorcista” (Edizioni Piemme, 266 pagine, 16,50 euro) –, viene ricevuto da un’eminenza importante della Santa Sede.

“Buon giorno eminenza, sono padre Gabriele Amorth. Sono un sacerdote paolino. Abito a Roma. Sono anche l’esorcista ufficiale della…”.
“So chi è lei. Ho sentito parlare di lei. Mi dica. Cosa vuole?”.
“Avrei bisogno di incontrarla”.
“Per quale motivo?”.
“Be’, vede, ho messo insieme un’associazione di esorcisti. Ci riuniamo a Roma per confrontarci e aiutarci. Sa, nel mondo siamo talmente pochi”.
“Senta. Adesso non ho tempo. Se vuole può venire a casa mia domani. Così mi dice quello che vuole. Saluti”.