Bianchi è venuto, Bianchi ha parlato, ma io non trovo nulla nelle sue parole che possa anche solo in minima parte alimentare un frammento di fede. Troppa critica, troppa convinzione di sapere come il Cattolicesimo dovrebbe essere. Allora…meglio la tradizione di sempre, mille volte meglio.
Se frequenti per motivi famigliari il girone dantesco di un
qualsiasi blog “ abitato da malati di
cancro”, uomini e donne che non di rado vogliono credere nei miracoli e
nei Santi, quale ultima spiaggia concessa dalla vita. Se leggi le storie
di creature fragili che hanno provato ogni risorsa messa a disposizione
dalla medicina, senza riuscire a vincere la battaglia. Se ascolti il
mesto e quotidiano elenco di quelli che non c’è l’hanno fatta. Allora,
con occhio inebetito e spirito lacerato ti chiedi? Perché così tanti
uomini di “ Chiesa odiano la Chiesa istituzione”, la Chiesa delle
cerimonie sacrali, delle litanie, dell’incenso, la Chiesa di sempre,
fatta di santi e peccatori, miracoli e superstizioni? La Chiesa che
crede nel potere sanante della preghiera, che accorre nei luoghi Mariani
implorante, con i passi di un popolo semplice, come i pescatori di
Cristo. Perché la ridicolizzano, questa Chiesa, riducendo tutto il
mistero ad un problema di equilibri interni, di commissioni paritetiche,
di propositi buonisti. Anziché consolare instillando speranza, troppi
uomini di chiesa auspicano una palingenesi politica, da realizzare con
il supporto di disincantati e presuntuosi teologi, ben supportati da
compiacenti amici giornalisti. Quale rinascita della fede credono di
promuovere quei preti così preoccupati di denunciare le rughe di madre
Chiesa, con l’intento di trasformare il cristianesimo in una forma di
umanesimo impegnato a modellare il mondo? Non si rendono conto che in
tal modo finiscono con il caricare la nostra povera vita di pesi
insostenibili. Perché vivere nel mondo e viverci da svegli è possibile
solo fidando in un Oltre. L’uomo di oggi è solo, perché fissa quasi
esclusivamente i propri piedi; nella mente dei giovani corre il veleno
di troppe ideologie relativistiche, tutto è sottoposto a polemica,
scherno; troppi si ergono a paladini di una purezza,pretesa però,
soltanto dagli altri. Cari preti, cari teologi aggiornati; ai malati,
nella carne e nello spirito, non importa nulla delle vostre commissioni,
della vostra idea di “ partecipazione allargata e democratica” alla
vita della Chiesa. Il disperato chiede una dottrina che non muti
continuamente, ma che riaffermi la forza secolare della verità
Cristiana. Si tratta di una verità esistenziale, non di una verità
scientifica; ma pur sempre fonte di orientamento e speranza. Troppi
teologi e troppi pavidi emuli di Don Abbondio hanno ridotto l’esigenza
cristiana ad una dimensione giustificatoria, convinti che la forza dei
grandi ideali non possa accompagnarsi alla Misericordia. Ma un amore che
sia soltanto tenerezza, tradisce se stesso, come ben sanno i genitori.
Tutta la tradizione cattolica e cristiana queste cose le sa da sempre;
il grande Benedetto XVI, il Papa conservatore, il Papa odiato, dai catto
progressisti ebbe modo di dire: “ la storia è in genere la lotta tra
l’amore e l’incapacità di amare, tra l’amore e la risposta negativa
all’amore…; alla fine riconducibile alla formula: sì o no all’amore”.
Sono convinto tutto questo vi stupisca, ma troppi sono i presuntuosi
interpreti della “ vera dottrina cristiana”. Molti di loro, per ragioni
di potere, di prestigio, o per il banalissimo piacere di fare i
dissidenti appestano l’aria di banalità e di vere e proprie eresie. Ma
ormai ogni autorità è svilita, nessuno osa contraddire il libero
pensiero per il timore di risultare intollerante. In tal modo la forza
sanante del Cattolicesimo- termine, si noti, oramai soppiantato dal più
ecumenico cristianesimo- è sopita. La natura del dolore innocente che
rifulge nella Croce è sostituita dall’idea del Cristo risorto e tutte le
grandi domande, come il perché del peccato o il mistero della salvezza o
della dannazione, rimosse. Ma quando il Crocifisso sia rimosso, con
tutta la potenza di condivisione del dolore che esso è e rappresenta,
ogni parola risulterà inutile per i malati che attendono grazia. Oggi si
corre un ultimo rischio gravissimo che La Chiesa della Misericordia
diventi la Chiesa della giustificazione del mondo, un mondo nel quale,
una fitta rete di saggi e pamphlets, afferma tutto e il contrario di
tutto in un gioco nel quale ciascuno anziché cercare la verità, cerca
una conferma alle proprie inclinazioni. E attenzione alle continue
strumentalizzazioni di cui sono oggetto le parole e le azioni di Papa
Francesco. Così, si ripetono sui giornali, nelle conferenze, nelle
televisioni, ardite analisi di epoche passate, scellerati accostamenti
fra Islam radicale e un Cattolicesimo che in passato mostrò
atteggiamenti non dissimili. Si relativizza il valore
dell’indissolubilità matrimoniale, si minimizza sulle problematiche
aperte dalla Gender Teoria. In una parola si vuol compiacere il potere.
Sappiate, che di queste cose, ai più, ma soprattutto ai dolenti, non
importa nulla. E non importa nulla ai giovani i quali sono pieni di
curiosità teologiche e si stupiscono affascinati e provocati dal “
Catechismo della Chiesa Cattolica”. Quel Catechismo che voi, pseudo
intellettuali pensosamente tristi, snobbate, tanto siete inebriati
dall’aggiornamento e da ogni vento mondano. Ricordo un vecchio prete il
cui volto era una maschera come rinsecchita, i capelli cadevano sulla
sua fronte come filacciose stoppie, gli occhi non erano che due fessure
rossicce dalle quali traluceva una nera e minuta pupilla. Aveva un filo
di voce e a fatica sollevava il calice con esili braccia avvolte da lisi
paramenti liturgici. Eppure, quell’uomo così lontano dalle dispute
quotidiane era segno di una fede senza tempo; convinta immagine di una
speranza che fioriva dalla sua sagoma vinta dagli anni, ma non dal
mondo. Egli, per le corsie d’ospedale portava Cristo, portava la vita
che non muore. Firmato: un liberissimo pensatore lontano da ogni odor di
potere,clericale o non.
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.