ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

giovedì 29 gennaio 2015

Si sente forte? Lo é, lo é..

I laici reclamano a gran voce fedeltà alla Chiesa di sempre


O si sente forte. O ritiene che il prossimo Sinodo rappresenti l’ultima chance da giocare. In tutti e due i casi l’ala progressista della Chiesa sta decisamente affilando le armi e giocando d’attacco. Il che non è una novità. La novità giunge invece dal fatto che i Christifideles laici reagiscano. E, per nulla intimoriti, rispondano a tono. Il popolo dei fedeli non ne può più di certi “furbetti”, introdottisi nelle sacre mura per devastarle. E dice loro a chiare lettere di piantarla con certe “alchimie”.

Il nuovo popolo di Dio

… ora non c’è spazio per lo scisma, perché questo è già avvenuto e ha dato vita ad una religione costruita a tavolino dai teologi sedotti dal pensiero contemporaneo e dalla religione marxista, dalla filosofia politica e dall’economia, dal mito del consenso e dalla utopia democratica, timorosi di essere abbandonati dalla storia.

di Patrizia Fermani

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Il problema è il popolo di Dio. Ormai non abbiamo più parole per esprimere lo sgomento di fronte all’opera di demolizione del cattolicesimo che Bergoglio sta ultimando grazie alla crisi culturale generalizzata, alla volgarità dei tempi e al consenso che raccoglie in virtù dei meccanismi di immedesimazione collettiva. Alcuni hanno avvertito presto di cosa si trattava, altri hanno cercato di sospendere il giudizio e addirittura di congelarlo fino a che il dovere di obbedienza lo potesse consentire.
Ma agli albori di questo 2015, nessuno può più permettersi di rimandare alcunché poiché la posta in gioco è ormai apertamente la sopravvivenza concreta di una religione, e proprio perché i giochi sembrano già fatti in senso contrario e senza possibilità di appello.

La penultima

Papa Francesco, ancora rivoluzione: cancella un’altra tradizione ultramillenaria


La consegna del "pallio" ai nuovi arcivescovi metropoliti non avverrà più a Roma per mano del pontefice, ma direttamente nelle diocesi di appartenenza degli altri prelati. Cancellata una cerimonia istituita nel Nono secolo dopo Cristo.
Papa Francesco, ancora rivoluzione: cancella un'altra tradizione ultramillenaria.

Papa Francesco non finisce mai di stupire: nelle scorse ore ha deciso di cancellare una tradizione che durava da mille e trecento anni, quella di consacrare a Roma gli arcivescovi metropoliti di nuova nomina consegnando loro il cosiddetto “pallio”. La decisione ha effetto immediato: i futuri arcivescovi saranno insigniti nel corso di cerimonie pubbliche che si terranno davanti alla comunità che andranno a guidare ed il pallio sarà messo sulle loro spalle non dal Papa, ovviamente, ma dal nunzio pontificio, cioè dall’ambasciatore vaticano nel Paese estero.

La prima e l'ultima?

AL PAPA SPETTA L’ULTIMA,
NON LA PRIMA PAROLA




Si è sempre detto: Roma locuta, causa soluta, il che significa che i teologi possono discutere come e quanto vogliono con la massima libertà su tutti i temi teologici e morali e che tra gli stessi Pastori ci si confronti e ci si scontri nelle varie controversie teologiche, specie nei Concili e nei Sinodi, ma che alla fine il ministero petrino esercitato dal Vescovo di Roma è chiamato a dire la parola definitiva e a dichiarare qual è la verità da credere e qual è la retta morale da seguire.
L’intervento risolutivo del Papa fa parte della sua missione nella Chiesa affidatagli da Cristo stesso. 

Turbatori e turbati

Responsabilità gesuitiche nell'alta cultura

Fin dalla loro prima fondazione i Gesuiti fecero massimo assegnamento sul prestigioso influsso dell’alta cultura.
Approvati da pochi anni, proprio dei Gesuiti emersero al Concilio di Trento come influenti teologi. Tuttavia, appena qualche decennio dopo, furono causa d’un grave turbamento ecclesiale per aver sposato tesi metafisiche (sulla universalità della Causa Prima) e teologiche (sull’influsso soprannaturale della grazia sull’atto libero della creatura). Quest’indirizzo culturale gesuitico (chiaramente antitomista), chiamato molinismo, è perdurato (nonostante le diffidenze della Santa Sede) fino al Novecento.

Eresia si,no?

Un Papa che cadde nell’eresia Giovanni XXII e la visione beatifica dei giusti dopo la morte

(di Roberto de Mattei) Tra le verità più belle e misteriose della nostra fede c’è il dogma della visione beatifica delle anime in cielo. La visione beatifica consiste nella contemplazione immediata e intuitiva di Dio riservata alle anime passate all’altra vita nello stato di Grazia e completamente purificate da ogni imperfezione. Questa verità di fede, enunciata nella Sacra Scrittura e confermata nei secoli dalla Tradizione, è un dogma irreformabile della Chiesa cattolica.
Il Nuovo Catechismo lo ribadisce al n. 1023: «Coloro che muoiono nella grazia e nell’amicizia di Dio e che sono perfettamente purificati, vivono per sempre con Cristo. Sono per sempre simili a Dio, perché lo vedono “così come egli è” (1 Gv 3,2), “a faccia a faccia” (1 Cor 13,12)».

Il divorzio (s)mascherato

«Proposta Kasper»: è un divorzio mascherato

Uno dei temi più scottanti trattati al Sinodo straordinario sulla famiglia è stato quello dei divorziati risposati. È stato notato che soprattutto nei paesi occidentali, questo fenomeno è molto diffuso anche tra i battezzati, con grosse sofferenze sia per i coniugi sia per i figli. C’è anche però un certo numero di divorziati risposati che intende continuare un cammino di fede. Come deve comportarsi con loro la Chiesa? 

Roghi vaganti accendonsi?

IL FALLIBILISMO:
LA PROTERVIA TEOLOGICA

RISPOSTA ALL’ARTICOLO DI ENRICO RADAELLI
Custos quid de nocte
  
di Fra Leone da Bagnoregio 
Alcune settimane orsono pubblicammo su richiesta di amici, un articolo di risposta alla precedente discussione intavolata dal Prof. Enrico Radaelli sulla fallibilità del magistero ecclesiastico, al tale articolo non abbiamo avuto risposta. In questo momento in cui il relativismo sia dottrinale e morale pervade le coscienze di coloro che un tempo erano cattolici e che ora brancolano privi di certezze, in un limbo avvolto dalle nebbie, continuare ad affermare con sofismi un errore più volte condannato dai papi è non solo temerario, ma rasenta quella protervia che conduce ineluttabilmente all’eresia!
Qui lo riproponiamo con alcuni accrescimenti e qualche espunzione, come detto nello studio precedentemente non vogliamo prendere in considerazione i teologi post conciliari, ma abbiamo come riferimento soltanto i teologi preconciliari che sono unanimemente concordi nell’affermare certi principi propri della teologia cattolica.

Parola di gesuita

"La Civiltà Cattolica" non ha sempre ragione. Parola di gesuita


Padre Joseph Fessio si dissocia dalle critiche fatte da un suo confratello della pontificia rivista romana contro i vescovi delle Filippine, rei di essersi opposti strenuamente a una legge sulla "salute riproduttiva"
ROMA, 29 gennaio 2015 – Non sono passate inosservate le dure critiche rivolte da un autorevole gesuita dell'autorevole "La Civiltà Cattolica" ai vescovi delle Filippine, per loro strenua opposizione alla legge sulla "salute riproduttiva" voluta e fatta approvare nel loro paese dal presidente di fede cattolica Benigno "Noynoy" Aquino.

mercoledì 28 gennaio 2015

Non apta nobis

La proposta di legge di “Si alla Famiglia” un passo avanti verso il “matrimonio” omosessuale

(di Claudio Vitelli) Il Comitato Sì alla famiglia, presieduto da Massimo Introvigne, ha lanciato a Roma il 16 gennaio, in una riunione con parlamentari di diversi partiti una proposta di legge dal titoloTesto unico sui diritti dei conviventi. In questa sede non entreremo nel dettaglio delle singole disposizioni, cosa che riserviamo ad un successivo analitico intervento, ma cercheremo di tratteggiare il vulnus alla famiglia naturale costituito dallo stesso testo unico considerato nel suo complesso.

Mascolinizzazione della femmina

"Dì al Papa che se mi gira mi faccio anche vescovo"


Libby Lane, 48 anni, femmina, è vescovo. La notizia è arrivata anche da noi dove “non si ha altra Chiesa all’infuori di quella cattolica” ma comunque alla stampa italiana sembra interessante che quella Anglicana abbia inserito la possibilità per le donne, già reverende, di diventare vescovo. 
E insomma, il fatto è questo: c’è una donna vescovo a capo di Stockport, nel Regno Unito. Una di quelle cose che a guardarle così, superficialmente, sembrano una grande trovata, una pietra miliare nell’emancipazione femminile, una di quelle novità capaci di far parlare per ore gli opinionisti di turno nei talk show, a blaterare di parità di genere e di quanto inserire donne “al potere” sia giusto, sacrosanto e positivo.

Temporibus illis..

Una Chiesa che impedisce ai propri figli di inginocchiarsi di fronte a Dio (Eucaristia) è ormai sterile

" Immagine di un tempo oramai tramontato dove tra gli uomini regnava il Timore di Dio... speriamo che qualcuno ricominci ha riflettere, laici e clero... (*)
Un sacerdote, vestito con la talare e la bianca cotta, attraversa le strade fangose recando con sé le ostie consacrate, Carne e Sangue di Cristo da portare a malati e moribondi; al suo passaggio gli uomini si inginocchiano incuranti del fango, perché è Cristo che passa davanti a loro. 

Neo Marxismo

L’episcopato tedesco, l’arcivescovo Marx, le dimissioni di Ratzinger. Ipotesi di Socci torna sul tavolo?


Marx2Il nome già di per sé è tutto un programma: si chiama Reinhard Marx è l’arcivescovo di Monaco e Frisinga, presidente della Conferenza episcopale tedesca ed esponente ultra progressista della Chiesa. E’ un fedelissimo del cardinale Walter Kasper, il teologo di fiducia di Bergoglio, il porporato che nell’ultimo Sinodo sulla Famiglia, insieme all’italiano Bruno Forte ha guidato il fronte dei favorevoli alla riammissione dei divorziati risposati all’Eucaristia e all’accoglienza delle coppie gay.
Tesi che il Sinodo ha accolto molto tiepidamente, se si pensa che alla fine i progetti riformatori di Kasper sono stati approvati da una maggioranza semplice, non schiacciante come quella che ci si sarebbe aspettati.

Rediscovered in action

“Omosessualità controcorrente”. Essere gay e credenti? “Soluzione è continenza”

Philippe Ariño, attivista gay e cattolico, teorizza la violenza dei rapporti omosessuali. E spiega: "Ho scoperto come conciliare le mie pulsioni e il cristianesimo attraverso la castità"

Symbolum

Il viaggio del Vescovo di Roma in Sri Lanka e nelle Filippine
di Alessandro Gnocchi

Il viaggio di Francesco in Sri Lanka e nelle Filippine ha lasciato segni profondi nelle coscienze di molti cattolici. Il Vescovo di Roma che indossa paramenti altrui e le profanazioni dell’Eucaristia. C’è una logica nella successione degli eventi…

martedì 27 gennaio 2015

Sono pervenute in Redazione:

Gentilissimo dottor Gnocchi,
magari esagero, ma vorrei parlare ancora dell’ultimo viaggio del Papa per chiederle un chiarimento. Nelle immagini che abbiamo visto tutti, specialmente in quelle che mostrano il Vicario di Cristo con rappresentanti di altre religioni, c’è qualcosa che istintivamente mi turba, ma non riesco a mettere a fuoco di che cosa si tratta. Sarei persino tentato di pensare che sono io a vedere il male dove non c’è, ma poi mi dico che tutto quanto vedo ha poco a che fare con il cattolicesimo.
Mi può aiutare a capire se c’è qualcosa che non va in queste manifestazioni e, in tal caso, di che cosa di tratta?
Grazie per l’attenzione

Piergiorgio Tomassoni

Missing in action

Omosessualità, il Magistero scomparso
Sono ormai moltissimi i vescovi che si sono espressi a favore delle unioni omosessuali «purché non si chiamino matrimonio». Tra le tante, ricordiamo la presa di posizione di monsignor Bruno Forte che, durante la presentazione della «Relatio post disceptationem» del recente Sinodo straordinario ha esclamato: «Non si può escludere la codificazione di diritti per le coppie omosessuali, è un discorso di civiltà!». Anche molti laici influenti hanno ammesso la possibilità di riconoscere pubblicamente le unioni omosessuali «purché non si chiamino matrimonio» e purché non si pretenda l'adozione di bambini da parte di genitori con tendenze omosessuali.
Eppure – se non m'inganno, non essendo un esperto - il Magistero si è già espresso in maniera chiara su questo tema.

Meteo

NEBBIE IN VAL VATICANA
   

1 - In punta di piedi.



Nell’udienza del 24 gennaio scorso tenutasi  nella Sala Clementina, in occasione del 50° del Pontificio Istituto Studi Arabi e Islamici (PISAI), il Papa, davanti ai convenuti, ha svolto il tema dell’incontro secondo la prospettiva pedagogica. Riandando alle passate esperienze, si è complimentato per il clima fiduciario che si sta instaurando fra i due monoteismi (?) e per la reciproca comprensione. Inutile replicare, da parte nostra, innanzi tutto sulla faccenda dei monoteismi, eretica frottola conciliarista su cui si è già detto e scritto tutto, inutile replicare dicevano perché i fatti attuali smentiscono questa ottimistica visione, ma tant’è. La smania di dialogare, dialogare e dialogare impedisce di vedere una realtà molto, ma molto diversa e più acerba. 

martedì 27 gennaio 2015

L'arte satanica

Come Satana attacca le anime

Satana nel tentarci ha per fine, come egli stesso recentemente disse in Francia per bocca di un ossesso, di screditare Dio presso la creatura e la creatura presso Dio. Egli cerca d'influire nelle nostre cose, per turbare l'ordine della Provvidenza e per farcelo apparire illogico e tiranno. Anche nelle piccole cose, specialmente quando, noi ci agitiamo, interviene come un maligno che si diletta a far cattiverie e dispetti. Complica certi malanni e cerca di confondere i medici in modo da dare al male il carattere della spietatezza; cerca d'influire su quelli che ci fanno del male in modo da renderli più maligni, per poi farci agitare contro la Divina Provvidenza; fa apparire come una fresca e deliziosa spensieratezza la vita del mondo e come una oppressione quella dello spirito; è pronto sempre ad intervenire ad ogni nostra preghiera, per complicare le incresciose situazioni proprio quando preghiamo, a fine di screditare la nostra elevazione a Dio, e nello stesso tempo c'illude con qualche effimera prosperità quando non preghiamo per convincerci che è più prosperato chi mena una vita materiale e spensierata.

La nuova religione obbligatoria

Germany Daily Life

La Shoah, il Sacro e l’Occidente

Il 27 gennaio non è altro che un giorno religioso svuotato di religiosità, dunque, patetico.
DI  - 27 GENNAIO 2015
Il termine “Shoah” (in ebraico significa “catastrofe”) nemmeno esisteva ai tempi del processo di Norimberga (1946). Venne introdotto successivamente nel linguaggio collettivo, quando da tragico evento storico, le deportazioni degli ebrei nei campi di concentramento, dovevano diventare un episodio memoriale, dunque, sacro. Sono le nuove generazioni, quelle nate dopo la seconda guerra mondiale (sic!), a subire la ritualizzazione martellante di questa nuova religione.

Il curato di campagna

Papa Francesco rienta in Vaticano

Il bosco sacro e la legna

Bergoglio ha chiaramente scelto quest'ultima. Ha scelto l'immersione nel mondo. E nel mondo divenuto immagine della società dello spettacolo, questo calarsi nel saeculum è costantemente esposto al rischio della mediatizzazione; del "populismo spirituale" per lo schermo che sovverte l'umiltà e la semplicità nel loro contrario. Rischia di diventare personaggio, e non più figura, simbolo, ponte. La mediazione sparisce, e il Papa diventa un curato di campagna.

Siamo alienati !?

Papa Francesco: Gesù era un alieno


IL 25 ottobre nell’Aula Paolo VI, Papa Francesco incontra il Movimento Apostolico Schoenstatt , l’aula è gremita di fedeli, almeno 7.500 persone accorrono per salutare il Santo Padre. In questo incontro Papa Francesco come sempre, invita i fedeli nel seguire il Vangelo, di edificare una vita basata sull’amore Cristico e sull’azione. E aggiunge, il vero Cristiano deve essere da esempio per gli altri, deve essere testimone di un modo di vivere basato sulle opere e le azioni. E proprio in questo discorso, Papa Francesco fa una incredibile affermazione! 

PAPA FRANCESCO

<< Noi non siamo salvatori di nessuno, siamo trasmettitori di un “alieno” che ci salvò tutti e questo possiamo trasmetterlo soltanto se assumiamo nella nostra vita, nella nostra carne e nella nostra storia la vita di questo “alieno” che si chiama Gesù >>.

Profeti di sventura?

Apocalisse
C'è una visione apocalittica dietro l'attivismo di Papa Bergoglio? Un noto vaticanista americano John Allen getta il sasso sul blog «The Crux», notando che questo pontefice sta cercando di fare in pochi anni quanto i suoi predecessori hanno fatto in decenni. Tre gli elementi che spingono il veterano della Santa Sede a costruire la sua tesi: da un lato un libro, dall'altro uno dei prossimi viaggi del Papa . E una frase attribuita a uno dei principi della Chiesa americana, il Cardinale Francis George, ex arcivescovo di Chicago che di recente ha lasciato la cattedra per gravi motivi di salute.

«davanti alle piante velenose, cioè le eresie»

Müller avverte: senza la fede, cresce l'erba del diavolo
Si è concluso il 15 gennaio l'incontro tra i Presidenti delle Commissioni Dottrinali delle Conferenze Episcopali Europee, le task force dei vescovi che vegliano sulla custodia del “deposito” della fede. Alla presenza dei Superiori della congregazione vaticana dell'ex Sant'Ufficio, tra cui il cardinal Gherard Müller e monsignor Ladaria, i vari rappresentanti europei si sono incontrati nel cuore religioso dell'Ungheria. All'apertura dei lavori, Müller ha dato lettura di una missiva inviata da Papa Francesco dove si sottolinea l'importanza di questi organismi, «la loro responsabilità per l’unità e l’integrità della fede nonché per la sua trasmissione alle giovani generazioni» .

Programma di governo pastorale

Chiesa, Matrimonio e identità sessuale secondo Marx


Il cardinale Reinhard Marx, arcivescovo di Monaco e Frisinga e capo della Conferenza episcopale tedesca
Roma. Ma quale ostia ai divorziati risposati, qui a cambiare deve essere la teologia del matrimonio nel suo complesso. Donne al posto di comando, apertura alle coppie omosessuali, riforma della chiesa ed eucaristia per tutti.

Uno schiaffo di qua, un pugno di là..

I vescovi delle Filippine sotto schiaffo. Esaminati e bocciati

Il gesuita de "La Civiltà Cattolica" Pierre de Charentenay rimprovera i vescovi per la loro strenua opposizione alle leggi sui contraccettivi, sul divorzio, sul matrimonio omosessuale. E il papa non li difende

di Sandro Magister



ROMA, 27 gennaio 2015 – L'impatto sull'opinione pubblica mondiale del viaggio di papa Francesco nelle Filippine è stato soverchiato dalla sfortunata sua battuta sui "buoni cattolici" che "non fanno come i conigli":

> Francesco, figli e conigli. Con un "Post scriptum"

Ma anche dall'insieme dei suoi discorsi ora agli atti – sia scritti che detti a braccio – poco si può ricavare sulla specificità di questo paese dell'Asia che è l'unico a larga maggioranza cattolico:

lunedì 26 gennaio 2015

Piccola e artigianale indagine romana


PAPA FRANCESCO: COMUNICAZIONE ED INTERROGATIVI - di GIUSEPPE RUSCONI – suwww.rossoporpora.org – 21 gennaio 2015

Alcune riflessioni su quel che è presumibilmente restato nella nostra opinione pubblica del viaggio apostolico di papa Francesco nello Sri Lanka e nelle Filippine. Elefanti, folla sterminata, pugno, conigli: potenza dei media che sanno evidenziare, anche in modo non innocente, ciò che stupisce l’occhio e che attira l’attenzione del cervello.
Che cosa è restato nell’opinione pubblica alle nostre latitudini (che non è specializzata in cultura cattolica e che le informazioni le trae in gran parte dai titoli dei media) del viaggio apostolico di papa Francesco nello Sri Lanka e nelle Filippine? Da una nostra piccola e artigianale indagine romana si può arguire quanto segue.

Coraggio: era tutto preannunciato..


Un mondo di indemoniati?


In quel capolavoro di analisi psicologica e spirituale che sono I posseduti, Dostojevskij descrive l’ambiente dei rivoluzionari russi della seconda metà del XIX secolo, allora sparuta minoranza di individui senza scrupoli caratterizzati da un cinismo, una falsità, una violenza e un disprezzo smisurato nei confronti della verità, del bene, dell’ordine e della vita stessa, sacrificati alle loro assurde idee e a un’insaziabile volontà di auto-esaltazione. Questi erano d’altronde i frutti del loro cieco ateismo, che imponevano a se stessi con un tirannico razionalismo e mantenevano per partito preso con un volontarismo perverso, capace di soffocare anche la voce del cuore.
Guardando indietro dal nostro attuale punto di osservazione, ci rendiamo conto che – forse inconsapevolmente – l’insuperabile romanziere russo ha profeticamente descritto ciò che sarebbe diventata l’intera società occidentale, corrosa dall’interno da quella visione nichilistica che si è diffusa in essa come un cancro: la follia, la doppiezza, la perversione, l’insensibilità e la cattiveria dei cospiratori, motivate con ipocriti obiettivi sociali, sono oggi moneta corrente in questo mondo che, avendo cancellato il sentimento delle proprie origini e del proprio fine, vive così, senza ragione e senza scopo, soffrendo e facendo soffrire in modo disumano.

Famiglia (o “famiglie”?) e trappole.

 Parole chiare sulle proposte di Introvigne  

… la “mappa dei diritti” è un preciso programma modellato sull’accoglimento di tutte le pretese che, a parole, si dice di respingere: tutte le convivenze vengono equiparate indipendentemente dal sesso dei componenti e quindi, nonostante si continui a rassicurare il pubblico che non si vuole il “matrimonio” tra omosessuali, nella realtà viene predisposto il terreno con cui si arriva proprio a quel risultato…
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di Elisabetta Frezza e Patrizia Fermani
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Clicca qui e qui per leggere i due precedenti articoli su questo argomento
Clicca qui per leggere la relazione di Introvigne al convegno tenuto a Milano sabato 17 gennaio
Clicca qui per leggere la proposta di Testo Unico sulla tutela dei “diritti dei conviventi”
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zzfmgl1La famiglia vera è l’ultima isola di libertà e di autonomia morale, che ora va abbattuta. È stata minata dal divorzio, dalla dissoluzione del principio di responsabilità verso i figli e dalla negazione del principio di autorità.
Il facsimile omosessuale serve a dare il colpo di grazia alla istituzione matrimoniale, che neppure la Chiesa si sente più di difendere.
Ma poiché il matrimonio tra persone dello stesso sesso suona ancora male e suona peggio la conseguente possibilità di adozioni, bisogna tenere conto di questo e tranquillizzare anzitutto quel mondo, cattolico e no, che continua a rifiutare questa aberrazione.

La ceseta de transaqua

UN TRANS IN VATICANO - IL PAPA RICEVE IN UDIENZA PRIVATA UNA EX DONNA DI 48 ANNI DIVENTATA UOMO: AVEVA SCRITTO TEMPO FA AL PAPA DENUNCIANDO DI ESSERE STATO EMARGINATO DALLA CHIESA DOPO IL CAMBIO DI SESSO

Dopo aver ricevuto la lettera, il Papa ha telefonato due volte in dicembre e sabato scorso ha ricevuto a Santa Marta il transessuale, accompagnato dall'attuale fidanzata - Diego Neria Lejarraga aveva denunciato di essere stato emarginato dalla Chiesa, dopo il cambio di sesso…

Italia in arrivo..

UCCELLI DI ROVO IN BAGNA CAUDA IL PARROCO DI UN PAESE NEL CUNEESE ANNUNCIA DURANTE LA MESSA CHE DIVENTERÀ PAPÀ. E I PARROCCHIANI LO APPLAUDONO

Don Cavallo ha 50 anni, la futura mamma 47, ed è una sua parrocchiana, conosciuta quando si è trasferito dalla missione in Africa in Piemonte - Della relazione sapevano molti, ma non era uno scandalo: “E’ un prete bravo e preparato, ma anche un uomo. Che male c’è se ha trovato una compagna e si amano?”…

Matteo Borgetto per “la Stampa

don claudio cavalloDON CLAUDIO CAVALLO
Uscendo dalla chiesa, tutti a dire «lo sapevo che era vero e sarebbe finita così». Ma non era affatto scontato che don Claudio Cavallo, parroco della chiesa di San Dalmazzo di Pedona a Borgo, nel Cuneese, concludesse la messa domenicale di ieri annunciando alla comunità che quella era la sua ultima celebrazione. Perché a marzo diventerà padre di un bambino e dunque deve lasciare l’abito religioso.

Olanda senza Cristo, Inghilterra fra poco..

Olanda senza Cristo

Cattolici quasi scomparsi nel cuore d’Europa. Disarmano anche i protestanti. Città aperte all’islam


L’assalto alle chiese olandesi, nel 1566: i calvinisti distruggono le immagini dei santi (dipinto di Dirck van Delen)


Dicono che per capire l’Olanda di oggi, atea e laica, multiculturale e accogliente, bisogna tornare con la memoria agli anni Settanta, quando sui campi di calcio d’Europa imperversava la mitica Arancia meccanica di Rinus Michels, monumento nazionale di cui parlò bene perfino Johan Cruijff, che in morte del tecnico che rivoluzionò il calcio oranje mise da parte la sua proverbiale boria e riconobbe nel maestro la grandezza del leader. Era, quella, la prima Nazionale di calcio libertina della storia, che rifiutava quei codici etici o pseudo-etici che tanto di moda vanno oggi, che infranse il divieto quasi parasacrale dell’astinenza dai rapporti sessuali prima delle partite. Così, mentre gli altri si preparavano con rassegnazione a passare un mese sulle lavagne tattiche a studiare mosse e contromosse per portarsi a casa il trofeo, loro si divertivano. Talmente spavaldi che si potevano permettere di stravolgere ogni norma fin lì codificata; così forti da piazzare tra i pali della porta in un Mondiale un gentiluomo trentaquattrenne che neppure era professionista. Furono loro i primi a portarsi mogli e fidanzate e amanti in ritiro.

I lupi non ballano da soli


Le avanguardie del Sinodo tornano all'attacco

Lo schema è lo stesso di un anno fa: passate le feste di Natale, iniziato l’anno, il fronte novatore che auspica cambiamenti sulla pastorale familiare fin qui seguita dalla chiesa cattolica, fa sentire la sua forza.
In contemporanea e con alcuni dei suoi più illustri (e agguerriti) esponenti. La differenza è che stavolta la posta in palio è ben più grossa, visto che dopo l’assise del prossimo ottobre verrà il momento di tirare le somme. E a farlo sarà il Papa, nessun altro. Dopotutto, il segretario generale del Sinodo, il cardinale Lorenzo Baldisseri, lo diceva qualche giorno fa ad Avvenire: “Riteniamo che questo periodo tra i due Sinodi sia il più importante”. Un anno fa era stato il cardinale Walter Kasper ad aprire le danze, con la sua relazione dal taglio teologico presentata al Collegio cardinalizio riunito in concistoro. Nessuna risposta, ma solo tante domande, aveva precisato il porporato tedesco, benché l’orientamento delle sue tesi fosse assai chiaro, e non solo perché sul tema Kasper aveva già avuto modo di dire la sua vent’anni prima.
Questa volta, a mettere il carico da novanta sul tavolo c’ha pensato il cardinale Reinhard Marx, arcivescovo di Monaco e Frisinga e presidente della conferenza episcopale tedesca.

Parresia !?

Anche i bergogliosi sono sconcertati da Bergoglio

La mia risposta alla canonista sulla validità del conclave del 2013.
ANTONIO SOCCI
Ci sono due insistenti messaggi che mi arrivano da Oltretevere. Il primo è questo: “Al Conclave è successo di tutto”. Questa voce c’entra – lo vedremo dopo – col secondo messaggio che filtra: “Ormai abbiamo le mani nei capelli”. Una battuta pronunciata da chi era, all’inizio, “bergogliano” e che riguarda il recente viaggio in Asia, ma non solo.
VIAGGIO RIVELATORE
In questi giorni ci sono stati scivoloni papali che hanno fatto clamore e scandalo: quello sul “pugno” a chi dice una brutta parola “alla mia mamma” (incredibile commento alla strage di Parigi per le vignette). E quello sui cattolici che fanno figli “come conigli” (che non è solo una battuta infelice perché tutto il contesto era discutibile). Ha suscitato smarrimento fra i cattolici anche il rimprovero alla donna con otto figli e i parti cesarei: se avesse detto che usava la pillola o aveva divorziato, Bergoglio le avrebbe detto “chi sono io per giudicare?”. E ogni volta le toppe sono state peggiori del buco: il papa è arrivato a definire il Vangelo “una teoria”, che è altra cosa dalla vita umana. Ma è accaduto pure di peggio. Anche sul piano dottrinale.

domenica 25 gennaio 2015

Non è Antonio, o Francesco? Modernisti confusi!

Quando Antonio Socci difendeva Papa Francesco dai «ratzingeriani»


Antonio Socci
Lo scrittore Antonio Socci in questi ultimi anni ha voltato le spalle a  “Comunione e Liberazione”, movimento ecclesiale a cui è sempre appartenuto (lo ha rivelato il direttore di “Tempi” Luigi Amicone), ha voltato le spalle a Medjugorje e ai messaggi dati ai veggenti (lo abbiamo mostrato pochi giorni fa), ed infine -recentemente- ha voltato le spalle anche alla Chiesa e al cattolicesimo. Fu lui stesso, infatti, a “scomunicare” dal cattolicesimo chi criticava Francesco dubitando sulla sua persona e, dunque, si è di fatto auto-scomunicato dato che oggi è lui stesso passato all’antipapismo militante (non lo diciamo noi, ma una fonte tradizionalista come il noto blog “Messainlatino.it”).

WHAT’S IOR NAME?

 SCHIAFFO AL VATICANO: LA SVIZZERA TOGLIE IL SEGRETO BANCARIO E RIVELA AI PM DI ROMA NOMI E MOVIMENTI DEL CONTO IOR ALLA UBS: TREMANO VESCOVI, CARDINALI, E LAICISSIMI EVASORI

Si tratta di operazioni nel biennio 2006-2007, quando la trasparenza tanto sbandierata era di là da venire. Vescovi e cardinali che muovevano soldi in paradisi fiscali per conto di ‘amici’ laici, che speravano nel muro dell’irretroattività introdotta nel 2011 da Bertone. Invece proprio gli svizzeri gli hanno tirato uno scherzetto...

Sudore freddo


Ricordate quell’improbabile “preghiera per la pace” pronunciata su un prato triangolare da tre rappresentanti di religioni diverse, fra cui un imam musulmano che, facendolo in ogni sua preghiera, non si è potuto astenere, nemmeno in quella circostanza, dal chiedere ad Allah la distruzione degli infedeli, proprio nel luogo in cui il Principe degli Apostoli e centinaia di martiri, al tempo di Nerone, hanno dato la vita per Cristo mediante supplizi disumani…? Subito dopo, la firma di una “dichiarazione” di impegno comune – sempre per la pace – nell’adiacente Pontificia Accademia delle Scienze, retta per pura coincidenza da un solerte prelato argentino.


Sei mesi più tardi, nella medesima Pontificia Accademia, nuova riunione di capi religiosi riunitisi per firmare un’altra dichiarazione (questa volta contro le moderne forme di schiavitù), ma non più soltanto in tre, bensì in dodici, non più in rappresentanza delle sole religioni monoteistiche, ma dei principali culti diffusi sull’orbe terracqueo. La delegazione più numerosa – curiosamente – quella di un’ideologia guerresca che da quattordici secoli minaccia seriamente il cristianesimo; non potevano poi mancare i rappresentanti di una filosofia immanentistica che promette la felicità come dissolvimento nel nulla e di un’atavica credenza politeistica, oggi più che mai virulenta, che con le sue pratiche e litanie incomprensibili procura immancabili infestazioni maligne ai suoi adepti, specie se occidentali…

Meglio non sfidare le profezie...e i corvi..




Papà Francesco "abolisce" il Lancio delle colombe: "Meglio i palloncini"

Papà Francesco Nell'incontro con l'Azione Cattolica Papa Francesco rinuncia al tradizionale "Lancio" delle colombe ...Quella che vedete è una istantanea del “tradizionale” lancio delle colombe bianche dalla finestra papale, con papa Ratzinger che completava il cerimoniale dell’incontro con i giovani dell’Azione Cattolica. Un incontro atteso con grande trepidazione da migliaia di ragazzi che quest’anno, a differenza di quanto sempre avvenuto, non ha visto la liberazione delle colombe da parte del Pontefice.

Miracoli cercansi

Radio Maria - Ad Erba (Como) la Gospa non fa più miracoli … 

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Effetti del boicottaggio di Radio Maria (Erba) - Fonte: RadioMaria.it [qui]

Ascolta si fa notte..

Eucarestia ai divorziati e gay: ultime di Marx, il cardinale
Mentre il Segretario Generale del Sinodo, cardinale Lorenzo Baldisseri, ci informa che l’Instrumentum Laboris verrà pubblicato in giugno, il cardinale Reinhard Marx, intervistato daAmerica, la rivista dei gesuiti d’oltreoceano, dice che le questioni poste dal Sinodo si riducono ad un problema di “aggiornamento”. «Per trovare in modo nuovo il senso di quanto ha detto Gesù», dice il capo dei vescovi tedeschi e membro del gruppo di 9 cardinali consiglieri del Papa.

Settimana ecumenista (7)


Anglicani dimenticati


ratzinger inghilterra
Esistono due tipi di ecumenismo. Uno ufficiale e di facciata, fatto di esperti, incontri, conferenze, buffet, scuole della Parola (che dovrebbe agire ex opere operato al posto dei Sacramenti?), dialoghi, dichiarazioni congiunte. Il risultato è che i protestanti protestano meno e i cattolici sono meno letteralmente meno cattolici nel senso che si convincono che la loro è solo una posizione tra le altre anziché essere “universale” e quindi per tutti.

Apostasia nella Chiesa



Mons. Georg Gänswein : non è colpa dei tradizionalisti


Interessante articolo di TradiNews (Actualité(s) du Traditionalisme Catholique) del 22 gennaio scorso. 

«SOURCE - Guillaume Luyt in collaborazione con Notions Romaines - 22 gennaio 2015 

Intervista del supplemento religioso giornale tedesco Die Zeit, all’Arcivescovo Gänswein, Prefetto della Casa Pontificia e  Segretario del Papa emerito che ha risposto inequivocabilmente al giornalista mettendolo alla corda quando viene incalzato sui presunti avversari “tradizionalisti” di Papa Francesco.

sabato 24 gennaio 2015

Sull’orlo della catastrofe

Roma insiste. È aperto il supermarket delle religioni, tutte salvano 

Dopo averci spiegato che la “interreligiosità è una grazia”, si rincara la dose, a beneficio di chi non avesse capito bene. Bisogna avvertire Sant’Atanasio che si era sbagliato.

di Paolo Deotto

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Lasciamo perdere tutti i discorsi su conigli, pugni in faccia e calci dove non batte il sole. Lasciamo perdere ogni considerazione su stile, improvvisazione, linguaggio, esibizionismo e così via. Troveremo migliaia di zelanti normalisti che ci spiegheranno che non abbiamo capito niente, che questo è il papa che proprio col suo modo di fare cordialone riavvicina la gente alla Chiesa (però le chiese continuano ad essere vuote…). E poi ci diranno anche che possono esserci sempre difficoltà con l’uso dell’italiano (già, per lui che viene dall’Argentina, dove l’italiano è la seconda lingua. E il papa polacco e il papa tedesco come mai non avevano questo problema?).