ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

giovedì 22 ottobre 2015

Fatima docet!

SE AL SINODO UNA DELLE VOCI PIÙ CATTOLICHE È QUELLA DEL PATRIARCATO DI MOSCA, FORSE C'È UN PROBLEMA

Se al Sinodo una delle voci più cattoliche è quella del Patriarcato di Mosca, forse c'è un problema

Di seguito, il testo del saluto del metropolita Hilarion di Volokolamsk, presidente del Dipartimento per le relazioni esterne della Chiesa ortodossa russa,  al Sinodo in Vaticano (martedì 20 ottobre).
Santità,

Beatitudini, Eminenze e Eccellenze,

a nome di Sua Santità il Patriarca di Mosca e di tutte le Russie Kirill e di tutta la Chiesa ortodossa russa rivolgo il nostro saluto fraterno a tutti voi, in occasione della XIV Assemblea Generale del Sinodo dei Vescovi della Chiesa cattolica, dedicata al tema della famiglia.

Historia docet?


LA RESURREZIONE FATTO STORICO ?                                                                                                                         La resurrezione di Cristo è un fatto storico? Quella tomba vuota così come descritta dagli evangelisti e che turba da secoli la coscienza degli studiosi è una sfida ai canoni della scientificità? di Francesco Lamendola   


Quella tomba vuota, così come descritta dagli evangelisti, turba da secoli la coscienza degli studiosi e delle persone comuni: è una sfida ai canoni oggi universalmente accettati dell’oggettività e della scientificità. Ma che cosa vuol dire “oggettivo”, che cosa vuol dire “scientifico”? Siamo proprio sicuri di saperlo? Di possederne realmente il concetto, oltre che di avere sottomano la definizione formale?
Quella tomba vuota, fuori di Gerusalemme, rimanda, a sua volta, a un evento, presentato come tale dai discepoli di Cristo, ma tenacemente negato non solo dai loro oppositori, allora come oggi, bensì anche da tutti coloro i quali, in nome, appunto, della oggettività e della scientificità, rifiutano di ammettere, in linea di principio, anche la sola possibilità di un fatto come la risurrezione, così come quella di qualsiasi altro miracolo: perché i miracoli, essi dicono – da Voltaire in poi -, non hanno nulla a che fare con la storia.

Umilmente e sommessamente..


Amara eredità


Veni, vidi...?



Sorpresa. Tra Kasper e Ratzinger vince il cardinale Müller, ratzingeriano


muller

Strano ma vero. Nelle attesissime ultime tredici relazioni dei circoli minori, le posizioni più spinte in direzione dell'ammissione alla comunione dei divorziati risposati non si sono viste nel "Circulus germanicus", quello del cardinale Walter Kasper, ma nel "Circulus hibericus A".

Evaporazioni


Con la figura del padre evapora anche quella del papa

(di Cristina Siccardi) Sulla pagina della cronaca di Torino de La Stampa di domenica 11 ottobre campeggiava un articolo di Maria Teresa Martinengo dal titolo La sofferenza delle adolescenti “urlata” con i tagli alle braccia. Crescono i casi di autolesionismo scoperti nelle scuole medie. Non esiste più pietà né per i bambini, né per gli adolescenti; non c’è più amore per loro, ma soltanto miserabile attenzione per se stessi.
Perciò molti genitori non si avvedono neppure più della sofferenza dei propri figli e, quando viene segnalata dalla scuola, essi si appoggiano agli psicanalisti, senza considerare il loro esempio negativo che procura, crudelmente, dolore. Bambini e ragazzi che non riescono a stare fermi nei banchi, che sono aggressivi, che manifestano scarso rendimento, che si isolano, che fanno assenze… fino ad arrivare a farsi del male e ferirsi. Perché sentendo il dolore fisico, chetano il loro dolore morale e spirituale. Una società perversa come l’attuale non può che creare dolore lacerante in chi è ancora innocente o in chi lascia l’innocenza in maniera sregolata, fuori da contesti di rispetto per sé e per gli altri.

Circolare..!

Nelle relatio degli undici circoli minori appare una sostanziale varietà di posizioni. Dominante, nonostante le ripetute dichiarazioni contrarie, il tema dell’accesso ai sacramenti dei divorziati risposati, tema sul quale  alcuni circoli chiedono al Papa di istituire di una commissione di studio che approfondisca ancora il tema dopo la fine dei lavori. Insomma, «il Sinodo sta per finire, ma non finirà qui», come ha detto il cardinale tedesco Rehinard Marx.

La via fluida

Aprire no, discernere sì. Sui divorziati arriva in aiuto Wojtyla

Dalla relazione di Schönborn, assai apprezzata, l’indicazione della via fluida che c’è già nella Familiaris Consortio

foto LaPresse
Roma. “Ogni giorno ha la sua pena”, dice padre Federico Lombardi in uno degli ultimi briefing sinodali prima che il gran giorno (sabato) arrivi a determinare quel che sarà su divorziati risposati e altri temi controversi che hanno diviso e continuano a dividere i padri nell’Aula nuova. Così, dopo aver “confermato la smentita” sul presunto tumore benigno al cervello del Papa – “Qui non si sono visti medici giapponesi né voli d’elicottero”, ha sottolineato il direttore della Sala stampa vaticana – si è passati a discutere del tema centrale di giornata: le relazioni dei circoli minori sulla terza parte dell’Instrumentum laboris, quella più delicata che già un anno fa aveva animato dispute non sempre improntate alla fraterna parresìa nel consesso sinodale.

Santo prima..!?

I corvi tornano sul Vaticano È l'ultimo atto del complotto

Un cardinale accusa: "Lo colpiscono sulla salute, avevano già provato quando dovevano eleggerlo". La colpa? Concedere troppe "aperture"

Un Papa che con il Sinodo sta portando la Chiesa alla rovina e che a causa di un tumore al cervello non potrà più avere quella lucidità per guidare la Chiesa.
Uno scenario surreale, un'immagine drammatica, lontana anni luce dalla realtà ma che in tanti oggi vorrebbero fosse credibile per minare il pontificato di Jorge Bergoglio. Dentro le sacre stanze c'è chi grida al complotto, anzi, secondo molti questo sarebbe l'ennesimo atto dell'attacco contro Papa Francesco, «colpevole» di voler concedere troppe aperture, di essere troppo progressista. E così dopo i libri, le pubblicazioni, le lettere contro il Papa, arriva la notizia che Francesco sarebbe malato. E non qualcosa di poco conto: un tumore, benigno, ma comunque tumore.

mercoledì 21 ottobre 2015

Verso una “Nuova Chiesa”

“Progetto Kasper” e attacco alla divina costituzione della Chiesa
Verso una “Nuova Chiesa”, passando dal matrimonio? 




Fra la nozione di matrimonio e quella di Chiesa intercorre un nesso profondo che la Scrittura sancisce a chiare lettere. Osservando quindi attentamente le tesi “kasperiane” si scopre che esse non hanno solo una dimensione di destrutturazione della morale, ma comportano un aspetto - ancora non sufficientemente messo in luce - che finisce per corrompere più o meno indirettamente la stessa nozione di Chiesa cattolica. Walter Kasper non per nulla è un ecclesiologo[1].


La prima gallina che canta..!

Dopo le notizie sulla presunta malattia del Papa, l'Osservatore Romano ammette il complotto anti-Bergoglio


La “nostalgia” del Papa infermo è l’unica, vera sindrome inguaribile, magari non maligna ma di sicuro maliziosa, che emerge da una radiografia multistrato, condotta in profondità fra le righe, e pieghe, dello “scoop” che ha turbato all’alba il risveglio dei vescovi, per riassopirsi e spegnersi all’ora della siesta pomeridiana: la quale peraltro, sulle sponde vaticane del Tevere, rimane in ogni caso un must irrinunciabile, anche in tempi di Sinodo e turbolenze epocali.

Non c’è nessuna “ombra” nel cervello, e nella mente, di Bergoglio, lucido e determinato, nonché in salute nel portare avanti la propria rivoluzione, ma solo il rimpianto dei tempi che furono da parte di un ceto ecclesiastico che, “all’ombra” dei papi anziani, era de facto avvezzo a governare, in autonomia e per lunghi periodi, una delle maggiori potenze del pianeta, tra cerchi magici ed eminenze grigie.

Rondini e lupi d'autunno?

I lupi vestiti da pecora minacciano di strage il gregge


(di Mauro Faverzani) Son troppi ormai i fermenti sospetti e le strane manovre che si scorgono oltre i sorrisi di circostanza al Sinodo. Molti commentatori hanno già notato come, al di là delle questioni di dottrina e di contenuto, vi siano anche problemi di metodo e di forma, tutt’altro che secondari. Disagi e malumori – a dir poco – sono emersi con evidenza nella famosa lettera dei 13 cardinali a papa Francesco con tutto quel che ne è seguito.
Così un evento, presentato sin dall’inizio con l’abito bello della democrazia e della collegialità, si è rivelato, in realtà, facile preda di gestioni arbitrarie da parte di “regie” più o meno occulte, di cui una ben triste anteprima si ebbe già lo scorso 25 maggio coi 50 “illuminati” ritrovatisi a porte chiuse presso l’Università Gregoriana di Roma, proprio per ordire trame presinodali e disegnare nuovi scenari.

"Ad hoc"

Napier, la voce della verità sulla lettera dei tredici cardinali


C'è voluto questo arcivescovo sudafricano per chiarire pubblicamente le vere ragioni della lettera, di cui è uno dei firmatari. Tutto nasce nel sinodo del 2014 e nelle manovre di alcuni per forzarne gli esiti. Ecco testuali le sue parole

di Sandro Magister


ROMA, 21 ottobre 2015 – Già quattro giorni prima che la lettera dei tredici cardinali a Francesco diventasse di dominio pubblico, veniva additato tra i "cospiratori" che volevano sabotare il sinodo e colpire lo stesso papa:

> La lettera dei tredici cardinali. Un antefatto chiave

E dopo la pubblicazione della lettera, l'aggressione contro di lui e gli altri firmatari è continuata con ancor più virulenza, con il fattivo sostegno dei gestori vaticani dell'informazione sinodale.

Finché è venuto il giorno, ieri, martedì 20 ottobre, in cui il cardinale Wilfrid Fox Napier, arcivescovo di Durban, Sudafrica, ha finalmente potuto dire la sua verità, sul sinodo e sulla lettera dei tredici al papa, nella cornice ufficiale della quotidiana conferenza stampa moderata da padre Federico Lombardi:

Di collasso in collasso..

Chi ha capito di più la lettera dei tredici cardinali? Un grande teologo valdese



riforma
È Fulvio Ferrario, professore di dogmatica presso la facoltà valdese di teologia di Roma, docente invitato presso l'istituto di studi ecumenici "San Bernardino" di Venezia, direttore della rivista teologica "Protestantesimo" e autore di molti saggi, tra i quali un eccellente "La teologia del Novecento", edito da Carocci e presentato a suo tempo in questo servizio di www.chiesa:
Sull'ultimo numero del settimanale dei valdesi "Riforma", il professor Ferrario dedica l'intero editoriale di prima pagina alla lettera dei tredici cardinali al papa. E precisamente alla questione sollevata nel suo ultimo capoverso, che egli cita e poi commenta.
L'incontro/scontro tra la Chiesa e il mondo è al centro della sua riflessione da protestante, come lo è anche del sinodo.
Un editoriale tutto da leggere. Eccolo.

Basiti?

Il sinodo della commozione o della profanazione ? di Antonio Socci
Ieri ho ricevuto questo messaggio mail:
“DUNQUE, LA PROFANAZIONE DELL’EUCARISTIA COMPIUTA DA UN RAGAZZO CHE SI IMPOSSESSA DELL’OSTIA CONSACRATA, LA SPEZZA E NE CONSEGNA LA META’ AL PADRE DIVORZIATO, VIENE PORTATA AD ESEMPIO DA UN PADRE SINODALE. MA DOVE VOGLIONO ARRIVARE QUESTI?”

Sono basito anche io perché – stando a quanto è stato detto in conferenza stampa dai bergogliani – questo racconto, fatto da un vescovo (!!!) al Sinodo, avrebbe “commosso” molti padre sinodali.

Tradurre ( o tradire) la Tradizione?

Non si riduca la dottrina a disciplina medievale, al Sinodo serve profezia

Nel Sinodo che si è aperto lo scorso 4 ottobre sta avvenendo un passaggio decisivo per la chiesa postconciliare

Foto LaPresse
Nel Sinodo che si è aperto lo scorso 4 ottobre sta avvenendo un passaggio decisivo per la chiesa postconciliare: esso riguarda non lo scontro tra chi è favorevole e chi è contrario al matrimonio indissolubile, ma piuttosto la questione di come si possa e si debba assicurare alla indissolubilità una disciplina ecclesiale adeguata. Il problema è invece: “Come si traduce la dottrina in una disciplina”? Su questa traduzione le idee sono legittimamente diverse.

Io, speriamo che me la cavo..

La battaglia nella chiesa di Francesco

Il cardinale George Pell spiega perché dietro il Sinodo si scontrano ancora due grandi visioni teologiche: la dottrina Kasper contro quella Ratzinger. Il posizionamento del Papa tra stagioni da chiudere e “specialisti del logos”

Papa Francesco (foto LaPresse)
George Pell, cardinale, ha risposto così alla domanda del Figaro sul Sinodo dei vescovi: “Assistiamo alla terza battaglia teologica simbolica tra due teologi tedeschi e dunque due visioni, quella di Kasper e quella di Ratzinger. Questo scontro dura da parecchio. Papa Francesco incoraggia certamente la discussione, ma spero che presto questa stagione si chiuda e che da questo Sinodo emerga la chiarezza”. Pell, australiano massiccio e sanguigno, è stato chiamato, preso anche lui dalla fine del mondo, a un posto eminente di governo della chiesa da Francesco, ma è convinto che il Sinodo non abbia nemmeno l’autorità per decidere che, nonostante il vangelo, il sacramento del matrimonio può essere obliterato offrendo la consacrazione di rito a un divorzio seguito da seconde nozze civili. Per questo il cardinale ha messo in guardia il Papa con la famosa lettera pubblicata da Sandro Magister: guarda, fratello, che i revisionisti della dottrina ti vogliono consegnare una soluzione precostituita, e questo non va bene. Da quale parte militi Pell, nello scontro che “dura da parecchio”, è chiaro.

martedì 20 ottobre 2015

Gesù non teme di affrontare la battaglia

LE OMELIE DI PADRE BROWN
9 ottobre 2015
Prima lettura: Gioele 1,13-15; 2,1-2 Il giorno del Signore, giorno di tenebra e di caligine.

 Salmo 9

 Vangelo: Lc 11,15-26 Se io scaccio i demòni con il dito di Dio, allora è giunto a voi il regno di Dio.

Questo brano – come altri tratti dal Vangelo di Luca – è un brano drammatico, perché Gesù non teme di affrontare il nocciolo della questione, cioè la battaglia mortale tra lo spirito della vita e lo spirito che è contro Dio, il demonio.

Battaglia nella quale siamo in mezzo anche noi. In questi giorni, in queste ore, dobbiamo decidere da che parte stare: o con Gesù o contro di Lui. Non si può trovare una via di mezzo, è illusoria la mediazione.

Vivere con fede

FEDE NELLA PROVVIDENZA

   
Vivere con fede significa affidare a Dio il timone della propria navicella. La fede è, prima di tutto, non un agire o un essere, ma un atteggiamento complessivo dell’anima di fronte a Dio, la pre-condizione di tutto il resto 
di Francesco Lamendola  




Si parla della fede come se fosse una qualità o una virtù; sovente la si contrappone alla religione, come lo spirituale starebbe al materiale; si trascura il fatto – essenziale, secondo noi – che la fede è, prima di tutto, non un agire o un essere, ma un atteggiamento complessivo dell’anima di fronte a Dio; in un certo senso, la pre-condizione di tutto il resto: l’essere religiosi e il sentire, il pensare, l’agire in coerenza con tale modo di essere.

Morituri te salutant!?

Il cardinale Martini, Bergoglio e le riflessioni di un cattolico qualunque 

di Paolo Deotto

zzzz2mttccLa notizia è su Zenit di ieri, e, data la serietà dell’agenzia, non c’è da dubitare di una riga. La riportiamo per intero in calce a questo articolo.
Dopodomani uscirà, edito da Bompiani, il volume dal titolo “Le cattedre dei non credenti”, che riunisce gli interventi della «Cattedra dei non credenti», iniziativa avviata nel 1987 dal card. Martini, all’epoca arcivescovo di Milano.
La prefazione è di Bergoglio, che parte con entusiasmo: “L’eredità che ci ha lasciato il cardinale Martini è un dono prezioso”. Insomma, lo sdoganamento di uno dei più discussi cardinali, da non pochi teologi definito anche eretico, è immediato. Bene, meglio che non ci siano equivoci, meglio partire subito con la massima chiarezza.

La “premorienza”

Il teologo Grillo e le sue tesi disinvolte sul matrimonio fallito

Chiedo scusa, ma la scomparsa del coniuge non ha alcuna relazione analogica con il fallimento di un matrimonio

Al direttore - Sono un ammiratore entusiasta del teologo sacramentale Andrea Grillo. Martedì faceva bella mostra il suo pensiero in uno splendido numero del Foglio con molti interventi sul tema del Sinodo, che è questo al di là delle confusioni e distinzioni di rito: se sia prudente e giusto, pastorale dottrinale o profetico, o magari apocalittico, l’introdurre adulterio e divorzio nella chiesa di Roma.

Per un voto in più

http://opportuneimportune.blogspot.com/2015/10/sinodini.html

Il motivo interno per cui questo Sinodo andrà comunque male sta nel fatto che in aula, come del resto nella Chiesa tutta, hanno libera cittadinanza, se non ancora manifesta maggioranza, dottrine che contrastano con quelle insegnate da Cristo, contenute nella Parola di Dio e nella Tradizione. Ormai queste eresie non vengono più considerate per quello che sono, ma soltanto come libere opinioni in attesa di ottenere un voto in più rispetto a quelle ritenute superate…

Martedì 20 ottobre 2015 

È pervenuta in redazione:


Gentile Alessandro Gnocchi,
le confesso che la chiusura di questo Sinodo sulla famiglia ormai prossima mi mette molta ansia e anche qualche brivido. Chissà che cosa ne uscirà, viste le premesse. Spero che tutto vada bene e che la dottrina in tema di matrimonio non venga cambiata. Lei che previsione fa?
La ringrazio per l’attenzione
Giovanni Beretta

Il compromesso è dogma conciliare


Un mio breve commento all'articolo I tiepidi allo sbando di Danilo Quinto, 
pubblicato su Chiesa e postconcilio.


Caro Danilo Quinto,

il compromesso è dogma conciliare, indefinito e mai proclamato ma proclamato come tale da ormai sessant'anni. Un compromesso che scende a compromessi anche con se stesso, per ottenere sempre più cedimenti alla scomoda fedeltà a Cristo. Che sa alternare la cospirazione occulta, l'attesa paziente e la precipitazione di chi si sente ormai impunito. 


Vaccinate la gatta dell'Ipazia!

http://opportuneimportune.blogspot.com/2015/10/le-macine-al-collo.html

Risposte alla risposta di padre Cavalcoli