ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

mercoledì 2 dicembre 2015

Quis ut Deus?

Vladimir Putin: "Tu non sei Dio". La rabbia contro Tony Blair nel vecchio vertice


Capire chi oggi va considerato amico o nemico non è un esercizio facile, come conferma l'ex presidente della Commissione europea Romano Prodi che ripercorre alcuni momenti salienti dei primi anni 2000 per lo scenario internazionale. La grave crisi di oggi, tra il ritorno del terrorismo islamico in Occidente e l'avanzata dello Stato Islamico fino alle porte dell'Europa, affonda le sue radici nei tanti e madornali errori fatti nei decenni scorsi dai governi delle principali potenze mondiali.

La strada del Cielo

SIMBOLI DELLA STRADA DEL CIELO

    L’uomo medievale vive in un mondo di simboli che gli indicano la strada del Cielo. L’uomo medievale non assolutizza la vita umana: sa che essa è breve caduca effimera come le cose delle quali l’uomo potrebbe inorgoglirsi di Francesco Lamendola   


Come si fa a capire e gustare l’arte medievale, se non si cerca, in via preliminare, di deporre almeno i più marchiani, i più rumorosi pregiudizi della cultura moderna, a cominciare dal pregiudizio razionalistico e da quello positivistico, insomma se non ci si sforza di spogliarsi dell’io, e di quella forma particolarmente rozza e narcisista dell’io che è l’io dell’uomo contemporaneo, talmente presuntuoso da identificarsi con l’Io assoluto (come nella filosofia dell’idealismo) e non si ha l’umiltà di lasciare che l’anima medievale ci si riveli direttamente, senza filtri e pregiudizi ideologici, nella sua immediatezza, che pur non è certamente una immediatezza “ingenua” (come taluno, incautamente, potrebbe pensare), ma, al contrario, quanto mai raffinata ed elaborata sul piano concettuale?

Chi perde e chi vince

PADRE GEMELLI E SAN PIO 

    L’arroganza scientista di padre Gemelli e la lunga tribolazione di San Pio da Pietrelcina. Gemelli era stato un fanatico ammiratore del Positivismo un acceso anticlericale e un fervente socialista di Francesco Lamendola  




Nel 1920 la fama di Padre Pio da Pietrelcina, al secolo Francesco Forgione, aveva già cominciato a spandersi per tutta l’Italia, l’Europa e il mondo.
Nel marzo del 1920, in veste privata ma, in realtà, su richiesta del papa Benedetto XV, si era presentato a San Giovanni Rotondo l’arcivescovo di Simla, in India, monsignor A. E. J. Kenealy, noto per la sua diffidenza verso i fenomeni mistici e per la sua adesione ai fatti scientificamente provati. Ebbene, al termine della sua visita e del colloquio avuto con Padre Pio, nel corso del quale poté anche osservare le mani stigmatizzate del cappuccino, egli riferì testualmente: «Sono venuto, ho visto e sono stato vinto.»

Soli Deo placere cupiens.

Sulla questione delle radici cristiane dell’Europa


Ci sia consentito dirlo con franchezza: il dibattito politico e teorico intorno alla questione delle radici cristiane dell’Europa ci convince poco.
Occorre anzitutto non confondere alcuni piani, tra loro essenzialmente distinti ma ugualmente appartenenti alla modernità politica, con la vera dimensione ontologica del problema.

Prossimi kommissariati!

Mi consenta..


Obbedienza e infallibilita’ papale: cosa insegna veramente la dottrina cattolica?


Normalmente si sentono espressioni del tipo: “il Papa non può sbagliare”, “è assistito dallo Spirito Santo”, oppure: “bisogna comunque e anzitutto obbedire” perché “l’obbedienza è la prima virtù” e “chi obbedisce non sbaglia mai”, per finire con quelle del tipo: “ma lo Spirito Santo nel Concilio (il Vaticano II, ovviamente) ha stabilito che … ecc. ecc.”. Purtroppo spesso i sostenitori di tali espressioni hanno una conoscenza non adeguata del dogma cattolico e degli insegnamenti della Chiesa sui suddetti argomenti e per questo cadono in errore crededo di parlare per il bene della Chiesa stessa. Di qui la necessità di esaminare, una volta per tutte, questi argomenti alla luce della dottrina cattolica.

Una porta che non esiste

Sinodo. Burke smentisce Spadaro
La verità sul Sinodo.
Così si intitola un commento del cardinale Raymond Burke pubblicato sul National Catholic Register, un giornale cattolico statunitense molto autorevole e serio; e il bersaglio del commento è il direttore de La Civiltà Cattolica, padre Antonio Spadaro sj.

Più che Pilato, Caifa di sicuro!

PRESUNZIONE DI COLPEVOLEZZA


Perché ai fondatori dell’Ordine dei francescani dell’Immacolata è stato negato il diritto alla difesa? Sono forse dei “presunti colpevoli”? Che il Romano Pontefice non faccia come Ponzio Pilato!
Che il Santo Padre Francesco ci abbia abituati da tempo a delle stranezze, che simpaticamente, filialmente, definiamo bergoglionate, è un dato oggettivo che chiunque con sana onestà mentale può individuare, ma che proprio lui parli di “diritto alla difesa” e poi lascia il caso dei Frati dell’Immacolata – e del ramo femminile delle Suore – in balia dei lupi voraci, senza potersi difendere ci fa rimanere senza parole.

martedì 1 dicembre 2015

L’evidenza

Stati Uniti: un’ostia consacrata sanguina
in una chiesa di Salt Lake City
La diocesi ha aperto un'inchiesta per stabilire se si tratti o meno di un miracolo
Secondo vari resoconti sui mezzi di comunicazione locali, la diocesi di Salt Lake City (Utah, Stati Uniti) sta compiendo un’indagine su un possibile miracolo avvenuto nella chiesa di San Francesco Saverio nella località di Kearns, a una quindicina di chilometri a sud della capitale dello Stato.
Come hanno riferito i media locali, l’ostia consacrata, il Corpo di Cristo, è stata ricevuta da un bambino che a quanto pare non aveva fatto la Prima Comunione. Quando se ne è reso conto, un familiare del minore ha restituito il Corpo di Cristo al sacerdote, che ha collocato l’ostia consacrata in un bicchier d’acqua perché si dissolvesse.

Insidiato dal Diavolo ?

La più grande menzogna dei nostri tempi ansiosi

L'aumento delle temperature indotto dall'uomo è un falso: non c'è nesso con le emissioni di Co2
Quella del riscaldamento globale indotto dalle attività umane è la più grande menzogna del secolo scorso. Ripetuta tante di quelle volte che alla fine i più si sono convinti che è vera.








Perfino Papa Bergoglio, che con la Sua ultima Enciclica ha dato prova di essere stato insidiato dal Diavolo. Non sarebbe la prima volta: chi sennò insidiò Urbano VIII quando costrinse Galileo a sottoscrivere l'atto di abiura?Bergoglio oggi come Urbano allora si appella al consenso scientifico. Il fatto è che mai ci si può appellare al consenso scientifico per sostenere l'attendibilità di qualsivoglia affermazione.

Porta di servizio

ROMA, DA RIBALTATA A DECENTRATA



La stampa, concorde anche questa volta con il gesto rivoluzionario di Papa Bergoglio - in visita pastorale nei paesi africani - ha salutato con entusiasmo da stadio la decisione papale di aprire ufficialmente l’Anno Santo, il Giubileo della Misericordia – tautologia meramente mediatica e sovrabbondante dacché il Giubileo è, di per sé, istituzione della Misericordia stessa – non più in Roma, sede del Vicario di Cristo, della tomba dei due Apostoli Prìncipi della Chiesa, centro e faro irradiante del Cristianesimo, ma in Bangui, capitale della Repubblica Centrafricana, definita, per l’occasione “Capitale del mondo” (Il Giornale, 30 novembre 2015).

Abbiamo titolato Roma come ‘ribaltata’, mutuando l’espressione dall’ottimo e prezioso saggio di Enrico Maria Radaelli (La Chiesa ribaltata – Ed. Gondolin 2014) per indicare come il primato della prassi e della pastorale bergogliana stia operando un completo sovvertimento della dottrina e della bimillenaria  storia, che la Chiesa, cioè Gesù Cristo, ha fissato e tracciato nel corso dei secoli.

Requiescat in pace!?

Il vescovo di strada alza bandiera bianca

Natale a Padova, mons. Claudio Cipolla: “Passi indietro sulle tradizioni pur di stare in pace”
Il vescovo di Padova, mons. Claudio Cipolla
Roma. “Io farei tanti passi indietro pur di mantenerci nella pace, nell’amicizia e nella fraternità. Non dobbiamo presentarci pretendendo qualsiasi cosa che magari anche la nostra tradizione e la nostra cultura vedrebbero come ovvio. Se fosse necessario per mantenere la tranquillità e le relazioni fraterne tra di noi, io non avrei paura a fare marcia indietro su tante nostre tradizioni”. L’oggetto della disquisizione sono le celebrazioni natalizie, presepi inclusi, e a parlare a Rete Veneta (quindi a prova di smentite) è il novello vescovo di Padova, Claudio Cipolla.

Bizzarro?

Quella sera al Bataclan suonava un prete

Jesse Hughes, leader degli Eagles of Death Metal è un sacerdote, un fan delle armi e discretamente ostile ai musulmani
Tornare alla mente a quanti hanno parlato a vanvera di «musica satanica» suonata al Bataclan e poi scoprire che il leader degli  Eagles of Death Metal era un target molto più appetibile di qualsiasi inno demoniaco. Jesse Hughes è infatti una bizzarra figura di rocker sui generis, tanto da essere anche un sacerdote.

La Chiesa ammalata, e gravemente..


LA GRAZIA E NON LA RIVOLUZIONE
  Il Natale cristiano pone il principio della grazia. Dio viene sulla terra, si fa uomo, per caricarsi del peccato degli uomini e pagare sulla Croce il prezzo del nostro riscatto.


 La redenzione è opera di Gesù Cristo, Dio fatto uomo; è opera del suo sacrificio, della sua Croce, che continua nel tempo con il sacrificio propiziatorio che è la Messa cattolica.

 Non ci possiamo salvare con le nostre forze, nessuno può riscattare se stesso; nessuno può, con la propria azione, darsi la vita eterna. Tutto il nostro desiderio di bene, fosse anche in noi sincero e puro, non ci salverà senza la grazia di Cristo, senza la grazia di Dio.

Cosa ci dice, invece, la Chiesa?

Bergoglio. C’è un solo modo per vincere una guerra: non farla. Cosa ci dice la Chiesa?

di CdP Ricciotti.
Partiamo con alcune riflessioni di Bergoglio:
«La guerra è proprio la scelta per le ricchezze: “Facciamo armi, così l’economia si bilancia un po’, e andiamo avanti con il nostro interesse”. […] C’è una parola brutta del Signore: “Maledetti!”. Perché Lui ha detto: “Benedetti gli operatori di pace!”. Questi che operano la guerra, che fanno le guerre, sono maledetti, sono delinquenti» (RAI News).
«C’è un solo modo per vincere una guerra: non farla […] Dobbiamo camminare insieme, è sempre meglio l’amicizia che la lotta, la pace che la guerra […] Camminare uniti ci aiuta a essere solidali» (TgCom24).
«La guerra porta distruzione e moltiplica le sofferenze delle popolazioni. Speranza e progresso vengono solo da scelte di pace» (Il Giornale).
«In questi casi, dove c’è un’aggressione ingiusta, posso soltanto dire che è lecito fermare l’aggressore ingiusto. Sottolineo il verbo: fermare. Non dico bombardare, fare la guerra, ma fermarlo (???  come, con i fiori ???, NdA).

La congiura contro la Chiesa dei precursori dell'Anticristo

Vorrei tornare su un punto molto importante cui ho accennato nel mio articolo A grandi passi verso la religione universale bergogliana. Invito i miei lettori a leggerlo con la massima attenzione, perché temo che si tratti di un argomento cruciale per comprendere i fatti presenti. 

Nel commentare l'omelia tenuta da padre Raniero Cantalamessa a Westminster, avevo trovato a dir poco interessante la ricorrenza del riferimento alla profezia di Aggeo, che era stata utilizzata anche da Kiko Arguello in occasione dell'incontro con Benedetto XVI il 3 Giugno 2006. 

Mi era parso quantomeno strano che il capo dei neocatecumenali avesse scelto un passo così specifico, presentandolo come se esso avesse un qualche rapporto con il Salmo 146 (Laudate Dominum, quoniam bonus est psalmus) appena cantato ai Vespri di Pentecoste. E mi era parso ancor più strano che proprio quel passo facesse parte della liturgia celebrata all'apertura del Sinodo Anglicano. Vi prego quindi di aver pazienza e di seguire il mio pensiero, perché credo meriti di esser meditato  e condiviso in tutta la sua gravità.

lunedì 30 novembre 2015

Attualità di sant'Atanasio

Il diavolo si traveste anche da monaco per ingannare i credenti

Attualità di sant'Atanasio: oggi come allora è in pericolo l'ortodossia della fede



LA GRANDE CRISI DELLA ORTODOSSIA
L'epoca in cui visse sant'Atanasio fu di grande crisi della ortodossia, cioè della dottrina autentica. Siamo intorno al 360. In quel periodo (così come oggi) la verità cattolica rischiava di scomparire. Celebre è la frase di San Girolamo che descriveva quei tempi: "E il mondo, sgomento, si ritrovò ariano."
In tale contesto, sant'Atanasio non si piegò. Egli era un giovane vescovo di Alessandria d'Egitto. Rimase talmente solo a difendere la purezza della dottrina che per quasi mezzo secolo la sopravvivenza della fede autentica in Gesù Cristo si trasformò in una diatriba tra chi era per e chi non per Atanasio.

Cambia, che ti passa..!


Mons. Grech e il Sinodo: necessità di un cambiamento della teologia morale


grechIl vescovo Mario Grech è interventuo in seminario a Malta e ha espresso alcune valutazioni in merito ai lavori del recente sinodo. In particolare si è soffermato su tre punti principali.
Il primo è una questione di ecclesiologia. L’atmosfera nell’Aula del sinodo, ha detto, era quella simile alla battaglia tra due chiese: la prima – “l’ospedale da campo” – è quella che non teme di guarire le ferite dell’umanità, mentre la seconda è una chiesa “autoreferenziale, difensiva e interessata al potere, soprattutto il potere sulla coscienza delle persone.” Il vescovo Grech, noto per le sue posizioni favorevoli ad un nuovo approccio pastorale, ritiene che se si abbraccia una ecclesiologia lontana dal mondo, il rischio è quello di non avere alcun dialogo con il mondo.

Tu esci dalle stalle?

Fonte Nuova, via Gesù dentro i migranti: l'ideologia "violenta" il presepe

30 novembre 2015 ore 11:33, Americo Mascarucci
Fonte Nuova, via Gesù dentro i migranti: l'ideologia 'violenta' il presepe






Dopo il "caso Rozzano", con la decisione del dirigente scolastico che ha rinviato il concerto di Natale di un mese trasformandolo in un generico "concerto d'inverno" ed escludendo dal repertorio i canti della tradizione natalizia per rispetto degli alunni delle altre fedi, adesso si scopre che a Fonte Nuova, piccolo comune vicino Roma, nella locale scuola materna, si è deciso di allestire un presepe sui generis; non ci sarà Gesù Bambino e i magi avranno le sembianze di tre migranti. 

Pannoloni per i corvi?


CORVI CHE CHIACCHIERANO TROPPO - I PM DI ROMA INDAGANO FRANCESCA CHAOUQUI E IL MARITO SULLA BASE DELLE INTERCETTAZIONI DELLA PROCURA DI TERNI - RIVELATA DAL ''CORRIERE'' UN MESE FA, L'INCHIESTA È UN FILONE DI QUELLA (ARENATA) SULLE COMPRAVENDITE DEL COMUNE DI NARNI E SU MONSIGNOR PAGLIA (ARCHIVIATO)

I due sono indagati per estorsione e intrusione informatica: atto dovuto dopo che dall'inchiesta di Terni era nata questa ''costola'' e il fascicolo era stato inviato per competenza alla Procura di Roma - Secondo la pm di Terni, i due ricattavano al telefono e entravano in computer del Vaticano...

Blues brothers?

Cristiani e musulmani sono fratelli? 

zzzzfrgbrg
.
Se ci atteniamo con rigore alla dottrina cattolica, musulmani e cristiani non sono fratelli. Per il semplice motivo, tanto evidente e da sempre insegnato fino a una cinquantina di anni fa, che i musulmani non sono battezzati e perciò non sono figli di Dio ma solo sue creature, sebbene chiamate a diventare suoi figli per vie misteriose che solo Dio conosce oppure tramite il battesimo.

Frecciarossa o nera?

Mi chiedono un commento su Negri...

La notizia non è che "Negri (il miglior vescovo italiano) si augura che Bergoglio faccia la fine di Luciani".

No.

La notizia è il contorno:
Monsignor Negri, il 28 ottobre 2015, sul Frecciarossa partito da Roma-Termini (testimoni oculari hanno riferito l’accaduto), ha dato libero sfogo ai suoi pensieri a voce alta, come pare sia sua abitudine, incurante dei pochi presenti nella carrozza di prima classe, con il suo segretario, un giovane pretino dal look della curia che conta, doppio telefonino, pronto a filtrare le telefonate dell’arcivescovo.
E cos'è che farebbe infuriare il Negri? Veder Bergoglio calpestare la dottrina cattolica? Vederlo perseguitare i Francescani dell'Immacolata? Vederlo devastare quotidianamente il munus petrinus?

La prassi del "fatto compiuto"

L’ “intercomunione” coi Luterani


Negli scorsi articoli abbiamo cercato di indicare la gravità delle teorie che predicano un accesso indiscriminato all’Eucarestia, teorie che spesso sottendono una nozione di Chiesa cattolica - ma anche di Eucarestia - che a ben vedere non è più cattolica. L’intima connessione dei due dogmi fa sì che tali attacchi coinvolgano inevitabilmente l’una e l’altra verità. Nello stesso terreno dottrinale nasce la possibilità di ammettere la cosiddetta “intercomunione” coi Luterani. Su questo argomento pubblichiamo la risposta di Mons. Brunero Gherardini, il quale per anni ha tenuto la cattedra di Ecclesiologia ed Ecumenismo alla Pontificia Università Lateranense, scrivendo numerosi saggi sull’argomento ed offrendo spesso la sua consulenza su tale materia ai Dicasteri romani. Dalle sintetiche espressioni del teologo emerge quanto preoccupante sia - specialmente sul piano ecclesiologico - il diffondersi di certe tesi e della prassi del "fatto compiuto.                  

                                                                                        *** 
Cosa s’intende per “intercomunione”?

“Per rispondere in maniera adeguata analizzando anche i documenti più recenti ci vorrebbe non un articolo, non più articoli, ma un’intera monografia. Si rilevi anzitutto l’improprietà del termine, non solo perché l’idea d’intercomunione già di per sé contiene un chiaro riferimento all’idea di partecipazione e non ha quindi bisogno di sottolinearla con il prefisso inter, ma anche perché il suo ambito semantico s’estende, secondo la tradizione cristiana più antica, dal sacramento eucaristico alle singole chiese, colorandosi d’una tonalità ecclesiologica. Il termine insomma indica non solo la consumazione delle offerte sacramentali, ma anche un rapporto tra chiesa e chiesa o tra confessione e confessione”. 


Cosa comporta tale teoria e cosa vuol significare?

“Dirò subito che per intercomunione deve intendersi la traduzione sintetica anche se non onnicomprensiva dell’espressione classica communicatio in sacris. Coloro che son separati dall’unità visibile della Chiesa o per scisma o per eresia, son per ciò stesso impediti, o tagliati fuori dalla comunione ecclesiale, e di conseguenza anche dalla comunione eucaristica; come tali né posson partecipare alla liturgia dei cattolici, né posson comunicarsi alla loro mensa eucaristica, così come i cattolici sono impediti di partecipare ai culti di scismatici ed eretici. A fronte di tale dottrina e relativa prassi, sta la situazione odierna, fiorita in ambienti ecumenici e tendenzialmente avversa ai limiti dellacommunicatio in sacris. La tendenza non raramente scioglie le briglie della “scapigliatura” ecumenica e l’intercomunione con scandalo negli uni e negli altri, diventa cosa fatta: quasi il segno dell’auspicata ed in tal modo iniziata unità”.   

E’ possibile l’intercomunione coi Luterani?

“In merito alla comunione fra i cattolici e i fratelli separati come eredi della Riforma o di chiese ad essa ispirate, il loro rifiuto dei sacramenti e della teologia della transustanziazione e quindi delle presenza sostanziale rende illecita ed insulsa ognicommunicatio in sacris coi cattolici”. 

Il sentimento prende forse il posto della dottrina?

“In materia tanto delicata, la pressione emotiva non è buona consigliera. Apprezzo Von Allmen quando, sottraendosi all’emozione, vuol trattarne “una buona volta per tutte senza sotterfugi e mezze parole”. Anche a costo di una chiarezza brutale. Ecumenicamente parlando, proprio questa sembra mancare ai protagonisti del dialogo interconfessionale. So bene anch’io che la testimonianza di cristiani, divisi sui fondamenti della loro stessa fede, è meno credibile, oltre che meno efficace. Ma non sarà un’intercomunione “ad ogni costo” il motivo d’una loro maggiore credibilità ed efficacia”.

Riflessioni di Mons. Gherardini

26 novembre 2015, San Silvestro Abate


La Redazione di Disputationes Theologicae

I protagonisti sono sempre gli stessi

Lo scorso 25 Novembre padre Raniero Cantalamessa, Predicatore della Casa Pontificia, ha tenuto un'omelia durante la celebrazione liturgica di inizio del Sinodo della Chiesa d'Inghilterra. Ne dà notizia il sito ufficiale della Comunione Anglicana, riportando il testo integrale dell'intervento. Questa presenza ad un rito acattolico presso l'Abbazia di Westminster a Londra segue di pochi giorni la visita di Bergoglio al tempio luterano di Roma e precede di poche ore la visita al tempio anglicano di Namugongo in Uganda (che La Nuova Bussola Quotidiana, zelantissimo defensor Pontificis, non manca di elogiare). 

domenica 29 novembre 2015

La polverizzazione del soprannaturale

IL FUMO DI SATANA
Non abbiamo la pretesa di illustrare il valore incomparabile delle verità cristiane trasmesse ai battezzati dall’orientamento conciliare. Vogliamo solo sottolineare lo sconcerto ma anche la recriminazione del più eccellente tra i santi fautori della devastazione il quale ne sintetizzò gli effetti con l’unico termine confacente al problema. L’autodemolizione della Chiesa, infatti, era la parola chiave della sentenza emessa da Montini. Le conseguenze, amplificate dal degrado liturgico e dottrinale, sarebbero state completate nel tempo dall’opera nefasta dei banchieri e dall’oscura gestione di attività finanziarie e commerciali. Eppure la costruzione di miti e disquisizioni eretiche che aveva suscitato l’allarmismo (collaudato da prove) di Montini non è oggi confrontabile con l’ateismo da cui è pervaso il raziocinio di buona parte del clero alto e basso.

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Papa, papato e papismo

La Santa Chiesa fondata da Gesù Cristo è una società visibile e “gerarchicamente ordinata” (LG 20). Tale costituzione centralistica ebbe in origine il suo vertice nella persona di Pietro, al quale il Signore aveva dato il supremo potere di governo. Dopo la morte dell’Apostolo, la perpetuità della sua carica fu assicurata man mano da un altro “Pietro vivente”, ossia dai Vescovi di Roma suoi successori. In tal modo la Chiesa è governata in ogni istante mediante un potere di trasmissione che parte da Pietro e si perpetua nei secoli.

Vescovi di tutto il mondo unitevi! A che??^

L’appello del Vaticano ai vescovi: “Tutti in marcia contro il climate change”

Il papa in Kenya: “Basta con i combustibili fossili"

Il cardinale Peter Turkson il giorno della presentazione dell'enciclica Laudato si' (LaPresse)
Roma. Vescovi di tutto il mondo unitevi e marciate per sostenere la battaglia sul clima. E’ più o meno questo il senso della lettera inviata dal cardinale Peter Turkson, presidente del Pontificio consiglio Giustizia e pace, a tutte le diocesi del globo terracqueo in vista dei grandi appuntamenti cittadini a corredo del summit parigino che dovrebbe occuparsi di ridurre le emissioni nocive nell’atmosfera, chiudere qualche miniera di carbone e controllare lo stato dello scioglimento dei ghiacciai in Artide e Antartide.