ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

martedì 8 marzo 2016

Carriera assicurata!

Spotlight e God’s not dead (Dio non è morto)

Spotlight -  Carriera assicurata! Basta sparare a zero sulla
Chiesa Cattolica e Gesù 
God's not dead - Una boccata d'ossigeno puro, in mezzo a
tanto fetore                  
di Patrizia Stella
God's not dead - Spotlight
 Carriera assicurata! Basta sparare a zero sulla Chiesa Cattolica e Gesù 
Hollywood, Los Angeles, USA  – di Patrizia Stella  – A chi mai poteva essere assegnato l’Oscar se non al film “Spotlight” che tratta il solito argomento trito e ritrito della pedofilia nel Clero cattolico? E quale scrittore è stato osannato da vivo e ancor di più da morto come Umberto Eco, talento mediocre a detta di qualche esperto, se non perché ha saputo abilmente rinnegare con i suoi scritti il Cristianesimo presentandolo come brutalità, violenza, superstizione, sullo stile dell’altrettanto acclamato Dan Brown?  (vedi qui L’allegro nominalismo nichilistico di Umberto Eco, secondo Padre Sommavilla, qui Il Dragone, la Massoneria e il mistero dei vangeli apocrifi – Prima Parte  e qui Il Dragone, la Massoneria e il mistero dei vangeli apocrifi – Seconda Parte). E’ risaputo che, se si vuole fare carriera di qualunque tipo e qualità, compresa – a volte, paradossalmente, Ndr - quella ecclesiastica, non occorrono talenti speciali, mabasta presentare qualche scritto, progetto o altro contro la Chiesa CattolicaGesù Cristo e la cultura cristiana in genere. Carriera assicurata!

 "Mea culpa" strategici a senso unico, senza contraddittorio                     
Infatti dopo che il card. Ravasi ha “riabilitato” in una dichiarazione la massoneria (vedi qui'Cari fratelli massoni': così scrive il card. Ravasi), sull’Osservatore Romano è apparso uno scritto a firma di Lucietta Scaraffia, dove si dichiarava che il film in questione non è affatto anticattolico e anticlericale (vedi qui It's not an anti-Catholic film Spotlight) - come invece sosteneva l’ateo-devotoGiuliano Ferrara dalle pagine del Foglio (vedi qui Spotlight e la propaganda anticattolica – Il Foglio) o l’esperto Camillo Langone – ma profondamente realistico di una situazione dentro la Chiesa che deve essere in un certo senso continuamente monitorata.
 Il Card. O'Malley benedice Spotlight                                                             
Sulla stessa linea anche altre dichiarazioni di ecclesiastici, come il card. Seam O’Malley, presidente della Pontificia Commissione per la tutela dei minori che, sulla rubrica Zenit, afferma: “Spotlight è un film importante perché permette a tutti di avere un impatto con la tragedia degli abusi sessuali da parte del clero (…) oltre che del danno arrecato alle vittime e alle loro famiglie ecc.“ (vedi qui Pedofilia, cardinale 'O Malley benedice 'Spotlight'). Meraviglioso! Perfino commovente! Ormai è di moda sputare nel piatto dove si mangia facendo dei plateali “mea culpa” a senso unico, senza contraddittorio, dove la Chiesa appare come unica colpevole da detestare e distruggere.
 Da Spotlight allo spot-propaganda …                                                             
Non vogliamo minimizzare la gravità del problema che comunque riguarda una piccolissima percentuale di sacerdoti nel mondo, pare meno dello 0,1%, molti dei quali falsamente accusati con calunnie disgustose, tanto che alcuni hanno preferito togliersi la vita. Chi risarcirà la memoria di questi martiri? E poi certe strane presunte “vittime”, spuntate misteriosamente per accusare sacerdoti già defunti e quindi nell’impossibilità di difendersi. Eppure considerate dalle autorità ecclesiastiche come fonte di verità e risarcite tutte indistintamente dalla Chiesa Cattolica ufficiale, alla cieca, anzi quasi con tono trionfalistico con dei proclami che suonavano pressapoco così: “C’è qualcuno che, da minore, nell’arco della sua vita ha avuto esperienza di abusi sessuali con qualche sacerdote? Si faccia avanti che provvederemo a risarcire tutti…”.   E quelle accuse ai Vescovi di complicità per aver taciuto di certi loro sacerdoti! Ma un Vescovo non è un PM come vorrebbero le solite lobby e nemmeno un pubblico delatore. Un Vescovo deve cercare di aiutare i suoi preti, anche punendoli se occorre, ma senza metterli sulla pubblica gogna. Questo non è mai stato lo stile della Chiesa di Cristo ma delle peggiori dittature. E come se questo non fosse già abbastanza disgustoso e penoso, mancava solo che ne facessero un film delle cui solite miserie continuare a gloriarsi.
 Lucifer-light - Le grandi conquiste massonico-luciferine                          
Dopo che per decenni i noti poteri occulti massonici hanno presentato pornografia, omosessualità, pedofilia, gender, a recentemente anche mercato di bambini, ecc, come grandi conquiste dell’umanità di cui gloriarsitanto che vengono insegnate perfino nelle scuole come materia d’obbligo, ci si meraviglia che non solo la categoria dei “preti cattolici”, ma anche protestanti, sposati, docenti, medici, ecc., cadano in questi orribili peccati che “fanno venire il voltastomaco al diavolo”, come diceva Santa Caterina da SienaMa adesso guai a parlare di peccato, si tratta di giuste tendenze che vanno soddisfatte sempre e comunque da tutti, meno che… dai preti cattolici per i quali vale sempre la gogna pubblica e la riduzione allo stato laicale!  Questo è il vero trionfo di quella massoneria riabilitata e decantata dal card. Ravasi: la riduzione di un sacerdote allo stato laicale anche se pentito e desideroso di cambiare vita. Un prete in meno che non celebra più la Santa Messa è una grande vittoria per Satana.
 God's not dead – Una boccata d'ossigeno puro, in mezzo a tanto fetore  
Meno male che stanno avanzando altri film, di tutt’altro tenore, quasi una boccata di ossigeno puro in mezzo a tanto fetore immondo.  Dopo il capolavoro del film “Cristiada” che narra la resistenza eroica per la difesa della propria fede cattolica del popolo messicano intorno agli anni 1925/29 (film per molto tempo sottoposto ad una ignobile censura in Italia: vedi qui Cristiada, il film censurato nelle sale italiane), sta avendo enorme successo nelle sale americane il film “God’s not dead” , Dio non è morto.  E’ la forza della fede di un semplice studente il quale, da solo, contro il professore ateo che lo provoca, assieme a tutta la scolaresca, si rifiuta di sottoscrivere che “Dio è morto”. Film avvincente, positivo, ricco di risvolti umani e sociali, esempio di coraggio e di fedeltà. Film da vedere anche se non riscuoterà mai né l’Oscar e nemmeno – probabilmente – il "premio del cinema parrocchiale".
Patrizia Stella (Copyright © 2015 Qui Europa)   
 
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Martedì, Marzo 8th, 2016
- di Patrizia Stella -
Spotlight e God's not dead (Dio non è morto)
 
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 Trailer dei film                                                                                                 
 

3 commenti:

  1. Concordo con tante affermazioni di Patrizia Stella, soprattutto con quella che denuncia l'ipocrisia (tutte le più turpi voglie son diventate diritti per tutti sanciti per legge, ma se un prete cade si grida allo scandalo mondiale).
    E' risaputo anche che negli Stati Uniti ci sono studi legali penali, con cinquantine di avvocati ciascuno, che hanno fatto della pedofilia clericale la loro 'mission' (si fa per dire) contando sulla paura della Chiesa istituzione di creare scandali.
    Navigando però nel web ho trovato la testimonianza di don Ariel Levi Di Gualdo, che nel problema 'pedofilia nel clero' è inciampato denunciando casi conclamati, e ne ha pagato duramente il prezzo.
    Ritengo che, per rispetto e amore alla Verità tutta intera, dovremmo leggere anche questa denuncia, che riguarda questa volta la Chiesa italiana:
    http://isoladipatmos.com/pedofilia-il-caso-spotlight-e-una-ottima-raffigurazione-filmica-della-piaga-dellomerta-clericale/
    Marisa

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    1. Se é per quello, non é l'unico, come segnalò a suo tempo il buon Angheran su mons Stenico (vedi ad es.http://www.huffingtonpost.it/2013/06/11/monsignor-tommaso-stenico-sei-anni-fa-mi-dichiarai-gay-per-smascherare-chi-lo-e-veramente_n_3423086.html).
      Che io non conosco ma non mi sembra un super presuntuoso come la gatta ipazia...!

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  2. Se l'episcopato italiano e i vertici ecclesiastici in genere sono così abbondantemente infiltrati dalla lobby gayona, si deducono almeno due cose: 1) il perché è speranza vana attendersi prese di posizione 'virili' di fronte alla dilagante apostasia - 2) il perché è speranza vana attendersi sospensioni a divinis di preti appartenenti alla lobby, quando i meccanismi di copertura reciproca vanno di norma in direzione opposta.
    Questo non per voler fare un fascio di tutta l'erba.
    Marisa

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