Pubblichiamo in esclusiva per l'Italia la terza e ultima parte di un breve saggio di monsignor Michel Schooyans (Dalla casuistica alla misericordia - Verso una nuova arte di piacere?), dedicato all'eclissi della morale cattolica perseguita da teologi e pastori della Chiesa. Monsignor Schooyans è professore emerito dell'Università di Louvain-la-Neuve (Belgio), membro della Pontificia Accademia di Scienze Sociali e consulente del Pontificio Consiglio per la Famiglia. È autore di numerosi libri e saggi su bioetica, demografia, politiche globali dell'Onu. Su richiesta personale di Giovanni Paolo II, che lo volle come collaboratore della Santa Sede, ha scritto anche una Via Crucis per le famiglie (2001).
Giacomo Biffi fu apostolo del sorriso, della polemica pugnace e beffarda, di una verità fortemente sentita, creduta, ragionata, mai esposta con malevolenza ed esclusivismo. Secondo Romano Guardini, che ne ha scritto a proposito di Pascal e della sua scelta finale del silenzio, non esistono “grandi cristiani”. I santi non sono “grandi”, gli basta essere santi, che non è notoriamente poca roba. E l’intelligenza cristiana delle cose è un essere contenuti nel più piccolo, un loyoliano contineri a minimo, che non prevede, appunto grandezze. Tuttavia le qualità intellettuali e le virtù pubbliche di personalità del mondo cristiano, che giganteggiano nel loro tempo, possono essere definite grandi. Nel caso di Giacomo Biffi questo è per me sicuro.