ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

domenica 19 giugno 2016

In nome del pietismo

Il partito ricco e potente che nella Chiesa vuole smantellare la morale in nome del pietismoIl Sinodo sulla famiglia ha messo in evidenza la determinazione con cui un gruppo di pastori e teologi non esitano a minare la coesione dottrinale della Chiesa. Opera con l'appoggio di alcune delle più alte autorità della Chiesa. E agisce come un partito che cerca il favore dei media e del potere politico. Schooyans: «La santità della Chiesa è in pericolo là dove i casuisti sfruttano la debolezza degli uomini e predicano una devozione facile e dimentica della Croce»

Pubblichiamo in esclusiva per l'Italia la terza e ultima parte di un breve saggio di monsignor Michel Schooyans (Dalla casuistica alla misericordia - Verso una nuova arte di piacere?), dedicato all'eclissi della morale cattolica perseguita da teologi e pastori della Chiesa. Monsignor Schooyans è professore emerito dell'Università di Louvain-la-Neuve (Belgio), membro della Pontificia Accademia di Scienze Sociali e consulente del Pontificio Consiglio per la Famiglia. È autore di numerosi libri e saggi su bioetica, demografia, politiche globali dell'Onu. Su richiesta personale di Giovanni Paolo II, che lo volle come collaboratore della Santa Sede, ha scritto anche una Via Crucis per le famiglie (2001). 

I santi non sono “grandi”, gli basta essere santi.

L’allegro integrismo del card. Biffi, apostolo del sorriso e della verità

Un libro ricorda l’ex vescovo di Bologna. Principe della chiesa e critico letterario, denunciò il politicamente corretto e la fede intossicata dal troppo dialogo

Cardinale Giacomo Biffi Foto LaPresse
Giacomo Biffi fu apostolo del sorriso, della polemica pugnace e beffarda, di una verità fortemente sentita, creduta, ragionata, mai esposta con malevolenza ed esclusivismo. Secondo Romano Guardini, che ne ha scritto a proposito di Pascal e della sua scelta finale del silenzio, non esistono “grandi cristiani”. I santi non sono “grandi”, gli basta essere santi, che non è notoriamente poca roba. E l’intelligenza cristiana delle cose è un essere contenuti nel più piccolo, un loyoliano contineri a minimo, che non prevede, appunto grandezze. Tuttavia le qualità intellettuali e le virtù pubbliche di personalità del mondo cristiano, che giganteggiano nel loro tempo, possono essere definite grandi. Nel caso di Giacomo Biffi questo è per me sicuro.

Una chiesa più povera di dottrina

Chiesa di Bologna: in marcia verso la povertà!
 Svolta "misericordiosa" anche a Bologna; la priorità va a: dialogo con l'islam, lotta all'omofobia, celebrazione della CGIL e accoglienza a immigrati e carcerati.
 Il plauso del "Manifesto - quotidiano comunista": dalla nuova pastorale sembrano scomparsi divorzio, aborto, droga e valori non negoziabili.

Il nuovo arcivescovo di Bologna, insediatosi nel dicembre 2015, procede con decisione a rendere la Chiesa felsinea più povera:

Er mejo "fico" der bigoncio

Papa Bergoglio: “Gesù fa un pò lo scemo…” e altre inaudite espressioni

(di Antonio Socci su www.antoniosocci.com) E’ clamoroso – per un papa – confondere il diavolo (dalla doppia faccia) con Gesù. E’ successo giovedì quando Bergoglio ha evocato erroneamente un capitello della cattedrale di Vézelay: uno “scambio di persone” emblematico di questo pontificato, anche se dovuto probabilmente a qualche ghost writer superficiale.
E’ invece farina del suo sacco il confonderli (Gesù e il diavolo) addirittura per prospettare che Giuda si sia salvato (senza essersi pentito) dando ad intendere così che nemmeno lui è finito all’inferno… Non si sa se questo papa creda all’inferno, ma – a sentire lui – se c’è sembra che ci vadano solo quelli che sono contrari all’immigrazione di massa, quelli che usano condizionatori o bicchieri di plastica e i cristiani che seguono il Vangelo alla lettera.

Le foglie del fico

   Una Chiesa sempre più divisa


La Chiesa della Misericordia continua a colpire. Ricordate i Francescani dell’Immacolata di Padre Stefano Manelli?Ordine fiorente, centinaia di frati e di suore, benvoluto da Giovanni Paolo II e da Benedetto XVI. Alcuni anni orsono è iniziata l’opera di demolizione, canonica e mediatica. Su Manelli si è detto di tutto, ogni accusa è stata rilanciata da giornalisti compiacenti legati alla Curia, ma sino ad ora non si è visto nulla di concreto.

Orlando..Sardinia, Italy

Se il mostro è un prete contrario alle unioni gayUn sacerdote sardo critica nell'omelia la legge sulle unioni civili, condanna gli atti omosessuali citando San Paolo. E così scoppia il caso, con una petizione online indirizzata al Papa per chiederne la rimozione. È ormai questo il modo per intimidire i preti e ridurre al silenzio qualsiasi forma di dissenso. Senza neanche bisogno della legge Scalfarotto.

Stai a vedere che il vero responsabile della strage di Orlando è un prete della diocesi di Cagliari. È il sospetto che viene leggendo l’ampio servizio che il sito del Corriere della Sera ha dedicato a don Massimiliano Pusceddu, definito «prete anti-gay», e ora addirittura oggetto di una petizione indirizzata al Papa, in cui se ne chiede la rimozione, e che – dice il Corriere – ha già raccolto migliaia di firme.

«Non era infatti quella la stagione dei fichi...»

Lo strano caso del fico di Betania
Cosa si cela dietro il sorprendente episodio del fico di Betania? La ripugnanza divina verso tutto ciò che ha apparenza ipocrita e nessuna consistenza di vera carità verso Dio e il prossimo. Gesù elimina ciò che non dà frutti per la Vita eterna, e andando verso Gerusalemme si dispone ad essere il vero Frutto che, sul legno sterile della croce, dà la Vita agli uomini.

Nostro Signore Gesù Cristo è il Maestro perfetto, il sommo Docente, l’Insegnante sapientissimo e insuperabile della Parola di Dio. Nei tre anni di vita pubblica non cessò mai di predicare nelle sinagoghe, di annunciare il Regno dei cieli in parabole, opere e miracoli strepitosi.
Non perdeva neanche un’occasione per rafforzare la fede, la speranza e la carità nei suoi Discepoli che spesso rimanevano sorpresi, e qualche volta anche sconcertati, per la novità della dottrina e per la potenza taumaturgica che promanava dalla sua Persona.

I loro frutti..


GIOVANNI XXIII, PAOLO VI,
GIOVANNI PAOLO II, FRANCESCO I
E LA MODERNITÀ



Ripreso da SI SI NO NO, anno XLII, n. 10, del 31 maggio 2016

via Madonna degli Angeli, 78, 00043 Velletri
tel. 06. 963.55.68; fax 06.963.69.14
sisinono@tiscali.it


L'immagine sottostante è nostra





1°) Giovanni XXIII nel Discorso di apertura del Concilio (11 ottobre 1962) disse: “feriscono talora l’ orecchio suggestioni di persone […]  che nei tempi moderni non vedono che prevaricazione e rovina; vanno dicendo che la nostra età, in confronto con quelle passate, è andata peggiorando. […]. A Noi sembra di dover dissentire da codesti profeti di sventura (1),  che annunziano sempre eventi infausti […]. Sempre la Chiesa si è opposta agli errori, spesso li ha condannati con la massima severità. Ora, tuttavia, la sposa di Cristo preferisce usare la medicina della misericordia piuttosto che della severità. […]. Non già che manchino dottrine fallaci […], ma oramai sembra che gli uomini di oggi siano propensi a condannarle da se stessi ” (Enchiridion Vaticanum, Documenti. Il Concilio Vaticano II, EDB, Bologna, IX ed., 1971, p. [39] e p. [47]).

Insensato, oltre che banale

Il papa e i matrimoni superficiali«Allora è 

meglio prima convivere»

Francesco ammorbidisce nel testo scritto la frase sull’entità delle nozze nulle

Luigi Accattoli  


No ai matrimoni facili, mondani, riparatori: cioè quando lei è incinta e si fa tutto in fretta. Chi si sposa dev’essere consapevole di un impegno che è «per tutta la vita». Meglio un buon matrimonio dopo una convivenza che un matrimonio improvvisato. Tanti matrimoni sono nulli per mancanza di consapevolezza. L’ha detto il Papa giovedì aprendo il convegno annuale della Diocesi di Roma.
I CULTORI DELLE REGOLE
Ce ne sarebbe già abbastanza per far saltare sulla sedia i cultori delle regole, sempre numerosi nella Chiesa. Ma c’è di più: svolgendo la sua argomentazione Francesco, che rispondeva a braccio alla domanda di un convegnista, ha detto che a motivo dell’impreparazione degli sposi «una grande maggioranza dei nostri matrimoni sacramentali sono nulli»; ma il giorno dopo — aveva parlato in serata, dopo le 20 — il testo pubblicato dalla Sala Stampa era meno tranciante: «Una parte dei nostri matrimoni sacramentali sono nulli».

sabato 18 giugno 2016

Qual è la vera Chiesa?


http://www.libertaepersona.org/wordpress/2016/06/qual-e-la-vera-chiesa/

In questo tempo di crisi religiosa

L'Apocalisse secondo i Padri della Chiesa

e l'annientamento dell'anticristo
Il Piccolo Numero degli Eletti, la Mancanza di Fede alla Parusia e il Messaggio dell’Apocalisse: dichiarazioni e documenti dei Padri della Chiesa
di Don Curzio Nitoglia
L'Apocalisse e l'annientamento dell'anticristo, secondo i Padri
 1 – I pochi eletti rispetto ai molti dannati                                                      
Roma – di Don Curzio Nitoglia – In questo tempo di crisi religiosa, che attanaglia specialmente il cattolicesimo, molti interpretano la parabola di Luca (XVIII, 6 ss.) in modo strettamente letterale e la applicano alla maniera di esistere della Chiesa verso la fine del mondo (grande apostasia, anticristo e parusia). Ne deducono, quindi, che la Chiesa allora (e analogicamente nella crisi odierna) non sarà più visibile nella sua gerarchia (Papa e Vescovi); essa si ridurrà a pochissime anime pie, che manterranno la vera fede in maniera totalmente nascosta. Questa concezione, però, cozza contro la natura della Chiesa come è stata istituita da Cristo e si avvicina impressionantemente al concetto luterano di Chiesa, condannato dal magistero ecclesiastico, come società invisibile composta di soli santiPer capire il significato genuino della parabola di Luca (XVIII, 6 ss.) è bene esporre l’analogia che intercorre tra la dottrina del piccolo numero di coloro che si salveranno (Mt., VII, 13) e quella sul piccolo numero di coloro che manterranno la fede verso la fine del mondo. Alla domanda se son più quelli che si salvano o quelli che si dannano, Gesù risponde che la strada la quale porta alla perdizione è larga e sono molti ad imboccarla, mentre la strada che conduce alla salvezza è stretta e son pochi a prenderla. Quindi esorta a fare tutto il possibile per entrare in Paradiso attraverso la via stretta.

Ateologia dei marginali..

E' L'ORA DEL "DISCERNIMENTO"?

    Discernimento per Cristiani omosessuali e Lgtb. La mèta cristiana è conquistare un di più di vita? Ci domandiamo se l’insegnamento della Chiesa sia cambiato, senza peraltro che a qualcuno sia venuto in mente di spiegarcelo 
di Francesco Lamendola  



Pullulano, ormai, in Italia e nel mondo, gruppi che si autodefiniscono di Cristiani omosessuali o di Cristiani LGTB. E cominciano a pullulare sacerdoti, e anche qualche vescovo, i quali indirizzano una specifica missione pastorale verso di essi, chiamandolo “cammino di accompagnamento”. Già, ma accompagnamento verso che cosa? Verso che cosa è in cammino il cristiano, il cristiano in quanto tale, senza sigle o simboli di sorta, ma semplicemente come persona?

Di falsi ne faranno altri..

La moglie di Gesù era un falso.
Vi ricordate il papiro scritto in copto che qualche anno fa fece tanto discutere, in cui si parlava della moglie di Gesù? Molto probabilmente si trattava di un falso; adesso lo ammette anche la professoressa universitaria di Harvard che aveva rivelato l’esistenza del documento.

MARCO TOSATTI
18/06/2016
Vi ricordate il papiro scritto in copto che qualche anno fa fece tanto discutere, in cui si parlava della moglie di Gesù? Ne scrivemmo all'epoca QUI. 

“Non hanno più vino”

                                                           L’èra dello “spirito”

La visione gnostica della storia la pensa come un inarrestabile progresso interno, come un processo mosso dal di dentro e articolato in fasi successive delle quali ognuna rappresenta il superamento delle precedenti ed è destinata ad essere a sua volta superata da qualcosa di ancora migliore. Tale, per esempio, era la tesi dell’abate cisterciense Gioacchino da Fiore († 1202), che parlava di tre età, una del Padre, una del Figlio e una dello Spirito Santo. Inutile dire che l’ultima, la più perfetta, doveva coincidere proprio con la diffusione delle sue teorie, purtroppo condannate – come sempre per l’opposizione dei potenti, attaccati allo statu quo! – dal Concilio Lateranense IV (1215). A parte il crasso errore in materia di teologia trinitaria (le tre Persone non agiscono mai indipendentemente e come in concorrenza, poiché condividono la stessa natura e compiono sempre, insieme, un’unica e medesima operazione), è ovvio che chiunque potrebbe svegliarsi un mattino e pretendere che le sue folgoranti intuizioni diano inizio a un’èra nuova…

Mentre impazzano i grilli sparlanti..

Spaemann: "Anche nella Chiesa c’è un limite di sopportabilità"

                                                      spaemann

Il professor Robert Spaemann, 89 anni, coetaneo e amico di Joseph Ratzinger, è professore emerito di filosofia presso la Ludwig-Maximilians-Universität di Monaco di Baviera. È uno dei maggiori filosofi e teologi cattolici tedeschi. Vive a Stoccarda. Il suo ultimo libro uscito in Italia è: "Dio e il mondo. Un'autobiografia in forma di dialogo", edito da Cantagalli nel 2014.
Lo scorso 28 aprile fece colpo in tutto il mondo l'intervista sulla "Amoris laetitia" che egli diede a Catholic News Agency, rilanciata lo stesso giorno in italiano da Settimo Cielo:
> Spaemann: "È il caos eretto a principio con un tratto di penna"
Questo che segue è un ulteriore intervento del filosofo sulla "Amoris laetitia", questa volta pubblicato il 17 giugno sul giornale tedesco "Die Tagespost" e rilanciato lo stesso giorno sull'edizione tedesca di Catholic News Agency:
> "Die Kirche ist nicht grenzenlos belastbar"

venerdì 17 giugno 2016

Non ascolterà ma legge..



01:32:18
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Attacco alla famiglia Attacco alla civiltà

Riflessioni sui fondamenti spirituali,etici e storici della famiglia. Relazione della Dott.ssa Elisabetta Frezza. Moderatore Prof. Massimo Viglione. Incontro tenutosi presso la Sala Caritas di Teramo, l'11 giugno 2016.

Talis pater..

Libertà e eguaglianza,le parole che hanno fatto la storia moderna,
hanno Lutero come padre… e la menzogna come madre
 



Lutero appende le sue 95 tesi alla porta della chiesa di Wittenderg


UGUALI, MA NON TROPPO


L’uguaglianza va ristabilita: sacerdozio universale. Papi, vescovi, abati, religiosi, vanno azzerati. Lutero stabilisce che le ricchezze da loro amministrate (si calcola che la chiesa imperiale possedesse un terzo della ricchezza nazionale) vadano regalate ai princípi. I cavalieri si ribellano perché vogliono parte del bottino tanto miracolosamente piovuto dal cielo? I cavalieri vanno combattuti così come i contadini.
A loro riguardo Lutero stabilisce:
Chiunque lo possa deve colpire, strozzare, accoppare in pubblico o in segreto, convinto che non esiste nulla di più velenoso, nocivo e diabolico di un sedizioso, appunto come si deve accoppare un cane arrabbiato, perché, se non lo ammazzi tu, esso ammazzerà te e tutta la contrada con te”.


Bignaminus Laetitiae

Come fare bella figura in salotto senza necessariamente sapere quel che si dice

L'Apocalisse prossima ventura

Segni dell’imminente fine dei tempi o gigantesco coacervo di bufale mediatiche? Schierarsi non è necessario, basta spararle grosse con grande sicurezza.

- La Brexit potrebbe essere il principio della fine. Di seguito chiosare che, peraltro, gli inglesi non l'hanno mai veramente digerita l'Europa, quindi che se ne vadano pure e la finiscano di remare contro.

- Se a Roma eleggono il sindaco sbagliato, di qui a sei mesi la chiudiamo questa città. Dirlo con un fondo di rancore: non è necessario chiarire nei confronti di chi.

Dos e' meglio che one?

Non un papa ma due, uno "attivo" e uno "contemplativo"


È la novità senza precedenti che Ratzinger sembra voler mettere in pratica. L'ha annunciata il suo segretario Georg Gänswein. Raddoppiando le già tante ambiguità del pontificato di Francesco

di Sandro Magister



ROMA, 17 giungo 2016 – La rivoluzione di papa Francesco sta mettendo sottosopra la Chiesa. Ma anche il suo mite predecessore di nome Benedetto non è da meno.

La rinuncia al papato non è stato il suo ultimo atto. Già nel suo ritirarsi dal soglio di Pietro, in quel memorabile febbraio del 2013, Joseph Ratzinger tenne a dire che nella sua elezione a papa c'era stato qualcosa che sarebbe rimasto "per sempre".

Per accontentare tutti?

Così, in nome della compassione, divorzio, aborto ed eutanasia saranno accettati anche dalla Chiesa

La nuova morale perseguita dentro e fuori la Chiesa dai “neo casuisti”, cioè coloro che stravolgono la dottrina adattandola ai casi particolari, porta a conseguenze paradossali e drammatiche. I sacramenti vengono stravolti e resi inutili, così come l’indissolubilità del  matrimonio. In nome della compassione. Non solo, con la stessa strategia (la “tecnica del salame”: una fetta alla volta)  si rendono accettabili l’omicidio, l’aborto e l’eutanasia. Seconda parte della pungente analisi del teologo Michel Schooyans. 

Guardatevi dal predicare la verità!

La cattedrale di Orléans illuminata con i colori Lgbt. La decisione approvata dal vescovo

                          La cattedrale di Orléans illuminata con i colori Lgbt. La decisione approvata dal vescovo

La cattedrale della Santa Croce ad Orléans, in Francia, è stata illuminata con i colori simbolo del movimento Lgbt in omaggio alle vittime della strage di Orlando in Florida. Il sito Risposte Catholique riferisce che una persona ha contattato la Cattedrale, si presume rappresentanti del clero o della custodia della storica chiesa, ricevendo «un’accoglienza piuttosto fredda».

Gesù era cattolico, Dio no?

NON PREGO PER IL MONDO


    Distruggere l'identità Cristiana? La pretesa di certi teologi modernisti e di certi preti demagoghi e confusionari di sostenere che le porte della Chiesa sono e devono essere spalancate a tutto è una pretesa assurda e blasfema
di Francesco Lamendola  
 
 
 
Qualcuno vorrebbe ridurre il cristianesimo, in questo inizio del terzo millennio, alla misura di una religione buonista e relativista, sciropposa e tranquillizzante, dove tutto va bene, tutto viene accettato, tutti sono accolti - anzi, “inclusi”, secondo il vocabolario demagogico ora di moda -, compresi Lutero e Maometto, cioè quelli stessi che hanno lacerato l’unità della Chiesa e le hanno dichiarato una guerra senza misericordia; compresi i peccatori che non si pentono, compresi gli eretici, coloro che praticano l’aborto, coloro che praticano la sodomia, i bestemmiatori, i divorziati, i paladini dell’eutanasia e della droga libera: anzi, può succedere perfino (come è accaduto per le esequie a Marco Pannella) che questi ultimi vengano elogiati dalle massime autorità della Chiesa, le più vicine al Pontefice, e portati ad esempio per le loro “virtù” umane, e dichiarati meritevoli di stima per il loro impegno civile.

giovedì 16 giugno 2016

Se cent'anni vi sembran pochi..


Un assalto lungo cent’anni- 5° Cap- breve storia e obiettivi del vescovo venuto dalla fine del mondo


5° e ultimo Capitolo. Sintesi:
La Chiesa contraffatta nelle profezie dei Santi e della Madonna; La massoneria al lavoro per l’intronizzazione del papa di nuova generazione; La Vera Chiesa Cattolica perseguitata; Un progetto divenuto realtà; Esultanza dei nemici della Chiesa; Chi è Jorge Mario Bergoglio?; Ai tempi della dittatura argentina; Il ruolo poco chiaro di Bergoglio ai tempi della dittatura; Gli Stati Uniti e Bergoglio contro i Kirchner; L’ improbabile cardinale conservatore; Bergoglio: il “tradizionalista” molto particolare; Sostegno al piano Kalergi; La nuova Chiesa gay-friendly- Rigetto della Verità evangelica; Dottrina ecologista e invocazione di un Nuovo Ordine Mondiale; La distruzione del pilastro
primo concilio vaticano anatema

Ciò che Egli promette a quanti credono in Lui

Padre Elia Giacobbe: "Il miracolo è un segno che anticipa la vita celeste"
Immagine per il risultato di tipo notizie 
Il miracolo per la Sacra Scrittura è una manifestazione di Dio, un segno efficace della sua grazia salvifica. I termini che nel V.T. designano i miracoli superano la semplice nozione di azione prodigiosa e sono detti “segni” - in ebraico ôtot e in greco semèia (Es 10,1) - e “segni e prodigi” - in ebraico môftim e in greco térata (Dt 7,19), per indicare già nel nome la dimensione di segno e di simbolo a cui ogni prodigio religioso rimanda. In realtà, l’A.T. ricorre a tre termini per indicare lo stesso evento: tératon che indica il prodigio non tanto nella sua dimensione di evento straordinario e clamoroso, quanto come intervento che rivela l’agire di Jahvè; tháumasion che espri¬me maggiormente lo stimolo allo stupore e parádoxon che accentua la dimensione della meraviglia per la novità di un evento incredibile . Il NT preferisce la terminologia di seméion e érgon, per indicare le opere che rivelano la potenza (dýnamis) del Figlio di Dio nell’instaurare il suo Regno (Marco), nel mostrare la misericordia di Dio verso gli afflitti e i malati (Matteo), nel rivelare Gesù come il liberatore del suo popolo (Luca) e nel rivelare la sua gloria che sfolgora sul trono regale della Croce (Giovanni).

Il Papa si chiama Francesco?

LATINO E LETTERA A DON CAMILLO

    Guareschi e il "Latino" e lettera di Giovannino Guareschi al suo Don Camillo. Pubblichiamo una lettera scritta da Giovannino Guareschi al suo Don Camillo subito dopo il Concilio Vaticano II e pubblicata sulla rivista "Il Borghese" del 19 maggio 1966


Guareschi e il "Latino" e lettera di Giovannino Guareschi al suo Don Camillo

“Il latino è una lingua precisa, essenziale. Verrà abbandonata non perché inadeguata alle nuove esigenze del progresso, ma perché gli uomini non saranno più adeguati a essa.
Quando inizierà l’èra dei demagoghi, dei ciarlatani, una lingua come come quella non potrà più servire e qualsiasi cafone potrà impunenemente tenere un pubblico discorso e parlare in modo tale da non essere cacciato a calci giù dalla tribuna. E il segreto consisterà nel fatto che egli, sfruttando un frasario approssimativo, elusivo e di gradevole effetto, potrà parlare un’ora senza dire niente.
Cosa impossibile col latino!”

Giovannino Guareschi (Candido, 18, 1956)
  


Olet pecunia?

Il Vaticano rifiuta assegno del governo argentino

Su richiesta di Papa Francesco la fondazione "Scholas Ocurrentes" ha respinto una donazione di oltre un milione di euro proveniente dal governo argentino. Quel numero "666" che non è piaciuto a Bergoglio
Il Vaticano ha respinto al mittente una ricca donazione (un milione di euro) proveniente dal governo argentino.









Il beneficiario, come riposta La Stampa, era "Scholas Ocurrentes", fondazione internazionale di diritto pontificio per la promozione dell'integrazione sociale e la cultura dell'incontro. Ne fanno parte circa 430mila scuole, sparsi in ogni angolo del mondo.

Inutilmente i martiri hanno dato la loro testimonianza?


Il tradizionalista a intermittenza … pur celebrando la Messa in rito antico e vestendo talari inappuntabili e colletti romani alti tre dita se è un sacerdote, pur organizzando meritori convegni e comitati se è un laico, in forza della saltuarietà con cui estrae dal cassetto la Tradizione, si comporta come quegli eretici che secondo San Gregorio Magno “invitano la Santa Chiesa al mattino della verità, come se essa si trovasse nella notte dell’errore”.
Giovedì 16 giugno 2016

È pervenuta in Redazione:

Gentilissimo Alessandro Gnocchi,
stufa di una Chiesa in cui non mi sento più da tempo a mio agio, mi sono avvicinata con sempre più interesse all’ambiente tradizionalista, non so se questo è il termine giusto. Mi rimane però una perplessità riguardo al concetto di Tradizione e al relativo utilizzo che alcuni ne fanno. Dico utilizzo perché mi pare che spesso la tradizione è considerata come un oggetto di proprietà da impiegare quando conviene ma da mettere da parte se diventa imbarazzante. Mi perdoni se non mi sono spiegata bene, ma la domanda che ho in testa è semplice: che cosa è la Tradizione e chi la serve veramente?
Grazie per l’attenzione
Manuela Schiaffino

La vicinanza spirituale è molto più importante dell' aiuto economico.

Un gruppo di profughi di Qaraqosh (città che prima dell’arrivo dei miliziani jihadisti contava 50 mila abitanti) accolti a Erbil (LaPresse)

La fuga da Mosul, la salvezza in Kurdistan. Tra i profughi iracheni di Erbil, il racconto di mons. Cavina, vescovo embedded: "Il mondo non conosce questo martirio"


(Matteo Matzuzzi) Nel mondo non si conosce il martirio che la chiesa in Iraq sta vivendo", dice al Foglio mons. Francesco Cavina, vescovo di Carpi, che lo scorso aprile ha compiuto un viaggio nel Kurdistan iracheno, raccogliendo in un diario le impressioni, i dialoghi, gli incontri avuti in quei quattro giorni che - ammette - hanno lasciato tracce profonde: "Riconosco che ho ricevuto un dono molto più grande di quello che ho portato; dono che si esprime nella dignità con cui questi fratelli vivono la loro condizione". E' impressionante, spiega il presule, vedere come queste persone "sono grate per tutto quello che ricevono d' aiuto e grati a Dio per aver conservato la loro vita. Ma ancor di più per aver conservato la fede per la quale sono stati disposti a rinunciare a tutto pur di non perdere il vero tesoro della vita che è Cristo e la propria appartenenza al suo corpo mistico, che è la chiesa". La situazione sul terreno è drammatica, l' appello costante è a non essere dimenticati, a non essere lasciati soli. "I cristiani percepiscono un senso profondo di solitudine in quanto con l' avanzare delle milizie jihadiste si sono sentiti traditi dalle istituzioni del governo, ma ancor più dolorosamente da coloro che ritenevano amici, che non solo non li hanno difesi, ma denunciati. E una volta che i cristiani hanno abbandonato le loro case, le hanno occupate. Dei loro beni, hanno fatto razzia". Non vogliono rassegnarsi a essere profughi per sempre; il loro massimo desiderio è di tornare nelle città e nei villaggi in cui sono nati e hanno vissuto.