La sindrome dell’eletto
Non
si creda che ce l’abbiamo con qualcuno in particolare: sono semplici
osservazioni di vita su un difetto che si riscontra fra militanti di fronti
opposti, ma accomunati da atteggiamenti analoghi. Proviamo, per cominciare, a
fare una breve lista di sintomi caratteristici (simili nella sostanza e
differenziati nell’apparenza), descritti con brevi proposizioni alla prima
persona singolare, quasi dando voce ai segreti pensieri di due rappresentanti
delle rispettive categorie.
-
Mi faccio la legge a modo mio; decido io quali norme osservare e quali no.
- Nel sistema che ho in tal modo costruito, osservo con
il massimo scrupolo le più piccole regole, ma il mio cuore può pure essere di
ghiaccio verso Dio e verso il prossimo.
-
Può anche non importarmi nulla dell’amore, l’importante è che io mi senta a
posto.
-
Qualsiasi cosa faccia o non faccia, ho sempre una giustificazione.
-
Chi non ha esattamente le mie idee, anche in cose secondarie o inessenziali, è
eretico, perché mette in discussione il mio sistema.
-
Tutto mi è dovuto, mentre io non devo niente a nessuno.
-
Mi faccio la legge a modo mio; decido io quali sono i veri valori.
-
Nel sistema che ho in tal modo costruito, sono convinto di avere tanto amore per
il mondo e per il prossimo quanto più i miei princìpi sono trasgressivi.
-
Può anche non importarmi nulla della correttezza, l’importante è che io mi
senta a posto.
-
Qualsiasi cosa faccia o non faccia, ho sempre una giustificazione.
-
Chi non ha esattamente le mie idee, anche in cose secondarie o inessenziali, è
reazionario, perché mette in discussione il mio sistema.
-
Tutto mi è dovuto, mentre io non devo niente a nessuno.