ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

sabato 7 ottobre 2017

Non v’è chi faccia atti di riparazione..

La Grande Promessa dei Cinque Primi Sabati


Lucia, una dei tre veggenti delle apparizioni di Fatima racconta:

Il 10 dicembre 1925 mi apparve in camera la Vergine Santissima e al suo fianco un Bambino, come sospeso su una nube. La Madonna gli teneva la mano sulle spalle e, contemporaneamente, nell’altra mano reggeva un Cuore circondato di spine. In quel momento il Bambino disse:

- Abbi compassione del Cuore della Tua Madre Santissima avvolto nelle spine che gli uomini ingrati gli configgono continuamente, mentre non v’è chi faccia atti di riparazione per strapparglieLe.


E subito la Vergine Santissima aggiunse:

- Guarda, figlia mia, il mio Cuore circondato di spine che gli uomini ingrati infliggono continuamente con bestemmie e ingratitudini. Consolami almeno tu e fa sapere questo:

A tutti coloro che per cinque mesi, al primo sabato, si confesseranno, riceveranno la santa Comunione, reciteranno il Rosario e mi faranno compagnia per quindici minuti meditando i Misteri, con l’intenzione di offrirmi riparazioni, prometto di assisterli nell’ora della morte con tutte le grazie necessarie alla salvezza”.

Con infinita generosità, la Beata Vergine Maria promette in questo modo la grazia delle grazie, la più sublime tra tutte, quella della perseveranza finale.

Ma c’è di più in questa promessa. La devozione Riparatrice ci viene raccomandata anche come mezzo per convertire i peccatori, la cui anima è a rischio gravissimo di essere persa, e come strumento efficacissimo di intercessione per ottenere la pace nel mondo da parte del Cuore Immacolato di Maria.

Se guardiamo più in profondità, la grande richiesta di Pontevedra sembra essere il culmine gioioso di un intero movimento devozionale. Iniziato spontaneamente, esso è stato incoraggiato e codificato a Roma, e sembra essere nient’altro che la preparazione provvidenziale di ciò che sarebbe giunto più in avanti.
Il 13 giugno 1912, San Pio X concesse nuove indulgenze a pratiche che, quasi interamente, prefiguravano quelle richieste a Pontevedra: “Per promuovere la pietà dei Fedeli verso il Cuore Immacolato di Maria, Madre di Dio, e per compiere Riparazione per le offese compiute da uomini empi contro il Suo Santo Nome ed i Suoi privilegi, San Pio X concesse un’indulgenza plenaria per il primo sabato di ciascun mese, applicabile alle anime in purgatorio. Condizioni: confessione, comunione e preghiere per le intenzioni del Pontefice Regnante e pratiche spirituali con l’intenzione Riparatrice in onore della Vergine Immacolata.” Esattamente cinque anni dopo, il 13 giugno 1917 avvenne la grande manifestazione del Cuore Immacolato di Maria, a Fatima: “circondato da spine che sembravano trafiggerlo”. Suor Lucia disse anni dopo al riguardo: “Capimmo che si trattava del Cuore Immacolato di Maria, offeso dai peccati dell’umanità, che chiedeva Riparazione.”

Il 13 novembre 1920, Papa Benedetto XV concesse nuove indulgenze a questa stessa pratica, ove fosse compiuta nei primi sabati di otto mesi consecutivi.
Una Devozione tradizionale … Che meraviglia assistere al Cielo che si accontenta di incoronare un grande movimento di pietà Cattolica, non facendo altro che precisare alcune decisioni di un Papa, (e che Papa!) San Pio X! Allo stesso modo, la Beata Vergine Maria apparve a Lourdes per confermare le infallibili dichiarazioni di Papa Pio IX.

Ma è una Devozione del tutto nuova… Tuttavia, quanti nuovi elementi possiamo trovare in questo messaggio di Pontevedra! Per prima cosa, nella concessione di facoltà eccessive, che solo il Cielo può prendersi la libertà di concedere: il 10 dicembre la Vergine Maria non chiede più che Le vengano dedicati quindici, dodici e neanche otto sabati, ma ci chiede solamente cinque sabati – tanti quanti le decine del Rosario.

Poi, soprattutto, la promessa unita ad essa è stata aumentata enormemente: non è più una questione di indulgenze (ovvero la remissione del castigo per i peccati già perdonati), ma un segnale assai più forte di grazia: l’assicurazione di ricevere, in punto di morte, “tutte le grazie necessarie per la salvezza.” Questa è una promessa che riguarda il successo od il fallimento nel “nostro affare più importante, quello della nostra salvezza eterna.”
CONDIZIONI -
Per ottenere la promessa del Cuore di Maria si richiedono le seguenti condizioni:

1 – L’intenzione - L'intenzione deve essere quella di offrire riparazione al Cuore Immacolato di Maria dei numerosissimi oltraggi, sacrilegi, bestemmie di cui viene fatto oggetto. E' lo scopo con il quale dobbiamo offrire questo atto di amore. Nel segreto dell'anima rinnoveremo il nostro umile atto di riparazione confortati che servirà a strappare qualche spina che affligge il Cuore Immacolato. Senza quest’intenzione generale, senza questo desiderio d’amore che vuole compiere Riparazione verso la Madonna, per consolarLa, tutte queste pratiche esterne non saranno di per sé sufficienti ad ottenere la magnifica promessa.

2 – Confessione - Fatta entro gli otto giorni precedenti, con l’intenzione di riparare le offese fatte al Cuore Immacolato di Maria. Se uno nella confessione si dimentica di fare tale intenzione, può formularla nella confessione seguente.

3 – Comunione - Fatta in grazia di Dio con la stessa intenzione della confessione. La Comunione deve essere fatta nel primo sabato del mese. Il 15 febbraio 1926 a Suor Lucia apparve Gesù Bambino... La giovane religiosa gli chiese occorreva confessarsi esattamente il primo sabato del mese: infatti sapeva bene che molti, pur avendo la buona volontà, non potevano trovare sempre e subito la possibilità di confessarsi quando volevano! Con meravigliosa condiscendenza, Gesù Bambino, spiegò a Suor Lucia:

“La confessione può essere fatta anche in altro momento; l'importante è che sia fatta con l'intenzione di fare un atto di riparazione al Cuore di Maria e che, in ogni caso, siano in stato di grazia nel momento di ricevere la Comunione.”

La confessione dunque non deve essere per forza compiuta durante il primo sabato. Per una qualsiasi necessità, essa può essere compiuta persino dopo oltre otto giorni. Tuttavia, è sicuramente preferibile che la confessione venga fatta, per quanto possibile, in un giorno vicino al primo sabato.

La Comunione Riparatrice, ovviamente, è l’atto più importante della devozione di Riparazione. Tutti gli altri atti ruotano attorno ad essa. Per capire il suo significato e la sua importanza, bisogna considerarla in collegamento con la miracolosa Comunione dell’autunno del 1916; quella comunione infatti, era orientata completamente all’idea di Riparazione, grazie alle parole dell’Angelo. La Comunione Riparatrice deve essere inoltre considerata in relazione alla Comunione dei nove Primi Venerdì del mese, richiesta dal Sacro Cuore a Paray-le-Monial.

Padre Gonçalves, il confessore di Lucia, in una lettera del 29 maggio 1930 fa la seguente domanda:
“Se una persona non può adempiere alle condizioni durante il sabato, può farlo di domenica?”
Il Signore dette la risposta a Suor Lucia durante la notte tra il 29 ed il 30 maggio del 1930:

“La pratica di questa devozione sarà ugualmente accettabile durante la domenica che segue al primo sabato, quando i Miei sacerdoti, per una giusta causa, lo permettano alle persone.”

Per questo non solo la Comunione, ma anche la recita del Rosario e la meditazione sui misteri possono essere trasferiti alla domenica, per giusti motivi, che sta ai sacerdoti giudicare. È facile chiedere questo permesso durante la confessione. Notate ancora una volta il carattere Cattolico ed ecclesiale del Messaggio di Fatima. È ai Suoi sacerdoti, e non alla coscienza di ciascuno, che Gesù da la responsabilità di concedere questa ulteriore possibilità.

4 – Periodicità - La Confessione e la Comunione devono ripetersi per cinque mesi consecutivi, senza interruzione, altrimenti si deve ricominciare da capo. Bisogna essere perfetti anche nelle cose più piccole per amore di Dio

5 – Recitare la corona del Rosario - Almeno la terza parte, con la stessa intenzione della confessione.

6 – Meditazione - Per un quarto d’ora fare compagnia alla Santissima Vergine meditando sui misteri del Rosario.
In aggiunta alla recita del Rosario, la Madonna chiede quindici minuti di meditazione sui quindici misteri del Rosario. Questo non vuol dire, ovviamente, che per ciascun mistero si debba meditare un quarto d’ora! Vengono richiesti solamente quindici minuti in tutto! Né è indispensabile meditare ciascun mese sui quindici misteri. Si può fare per esempio un’unica meditazione su alcuni dei misteri, a libera scelta

Perché il giorno di Sabato?
Il giorno deve essere il primo sabato di ogni mese: da sempre questo giorno è consacrato in modo speciale alla Madre di Dio e prelude alla Domenica, giorno del Signore. È una preparazione al giorno santo della Domenica: non c'è miglior modo di prepararsi all'incontro con il Signore. Devono essere i primi del mese: iniziare il mese con l'amore della Madre.

Perchè cinque?
Gesù appare a Suor Lucia nella notte fra il 29 e il 30 maggio 1930, e con dolcezza le spiega come mai i sabati sono proprio in numero di cinque:
“Figlia mia, il motivo è semplice. Ci sono cinque specie di offese e di bestemmie proferite contro il Cuore Immacolato di Maria:

1) le bestemmie contro l’Immacolata Concezione,
2) le bestemmie contro la sua verginità,
3) le bestemmie contro la sua maternità divina, rifiutando al tempo stesso di riconoscerla come Madre degli uomini,
4) le bestemmie di coloro che cercano pubblicamente di infondere nel cuore dei bambini l’indifferenza o il disprezzo od anche l’odio nei riguardi di questa Madre Immacolata ,
5) le offese di coloro che la oltraggiano direttamente nelle sue sante immagini.


Ecco, figlia mia, il motivo per cui il Cuore Immacolato di Maria mi ha ispirato di richiedere questa piccola riparazione, ed in considerazione di questa, di commuovere la mia misericordia per perdonare le anime che hanno avuta la disgrazia di offenderlo.
…Quanto a te, cerca continuamente, con le tue preghiere ed i tuoi sacrifici, di commuovere la mia misericordia riguardo a queste povere anime.”

Certo continuare oltre i cinque è auspicabile, anzi rappresenta una fedeltà che sicuramente sarà premiata. In ogni caso devono essere almeno in numero di cinque per soddisfare le richieste della Madonna.

La pratica della Comunione Riparatrice deve essere attenta e costante. Nostro Signore l’ha spiegato a Suor Lucia nella Sua apparizione del 15 febbraio 1926:
È vero, figlia Mia, che molte anime iniziano (la pratica dei quindici sabati) ma poche perseverano fino alla fine", e coloro che perseverano ricevono le grazie promesse. Le persone che praticano i Primi Cinque Sabati con fervore, e per compiere Riparazione al Cuore della vostra Madre Celeste, Mi fanno più piacere di coloro che ne recitano quindici, ma che sono freddi e distaccati…”.
La Madonna chiede così poco, ma proprio perché così ci si può applicare con tutto il nostro cuore. Secondo la grande massima spirituale: “voler amare vuol dire amare.”
Le poche parole pronunciate dal Bambino Gesù e dalla Madonna il 10 dicembre 1925, spiegano tutto. Sono sufficienti a capire il vero spirito di questa devozione Riparatrice:

“Guarda figlia Mia, il Mio Cuore circondato di spine che gli uomini ingrati in ogni momento Mi configgono con bestemmie e ingratitudini… senza che vi sia nessuno che faccia un atto di riparazione per toglierle… Almeno tu vedi di consolarMi.”

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L'appello della Vergine del Rosario di SAN NICOLAS: «FIGLI, RECITATE MOLTO IL ROSARIO»!




Le splendide rivelazioni della Santa Vergine in Argentina, a San Nicolas (ufficialmente approvate dalla Chiesa il 22 maggio 2016), richiamano con una forza tutta speciale la necessità di fare del Rosario la preghiera privilegiata della vita cristiana.

Quello della recita della Santa Corona è uno dei messaggi forti di queste apparizioni, da collocare nel contesto generale delle armi da impiegare nella battaglia spirituale che ferve e in cui i soldati di Maria sono chiamati a prendere parte. È uno degli elementi “fondamentali” per vivere la consacrazione, come ricorda la Madonna nei suoi celesti messaggi.

Ma per capire il ruolo che il Rosario occupa del quadro generale di questi messaggi della Madre di Dio, bisogna ricordare la dinamiche con cui Ella ha scelto di manifestarsi.

Era il 24 settembre del 1983 quando a San Nicolás, località dell’Argentina a 232 Km da Buenos Aires, Gladys Quiroga de Motta vide che il rosario che aveva appeso nella sua abitazione si era illuminato. Anche altre persone assistettero al fenomeno. Allora insieme a queste persone iniziò a recitare il Rosario. Il giorno dopo, domenica 25, Gladys stava recitando nuovamente il Rosario, quando improvvisamente vide la Madonna con Gesù Bambino in braccio, erano entrambi immersi in una luce straordinaria.

La breve ma efficace catechesi rosariana che la Vergine presenta nei messaggi lungo il corso degli anni si inserisce in modo naturale e genuino all’interno di un’atmosfera pervasa dal “segno” e della “presenza” del Rosario, a partire dal nome con cui si è presentata: “Regina del Rosario”.

Anche la statua che la Vergine di San Nicolás ha voluto si onorasse nel suo santuario ha a che fare con il Rosario. Infatti il 15 di novembre Ella apparve col titolo di Nostra Signora del Rosario e disse a Gladys: «Sono la patrona di questa regione; fate valere i miei diritti».

Gladys diede una perfetta descrizione dell’immagine che vedeva, descrizione che stupì padre Carlos Pérez, direttore spirituale della veggente, poiché una statua di Nostra Signora del Rosario, con caratteristiche simili a quelle indicate dalla veggente, in passato si trovava nella cattedrale di San Nicolás (la cattedrale era stata inaugurata nel 1884). La statua, che era stata benedetta da papa Leone XIII, era stata donata da una signora che l’aveva portata da Roma. È di legno, poco più alta di una donna di statura media ed è stata realizzata circa due secoli fa. Dopo essere stata sistemata in diverse parti della cattedrale, a causa del deterioramento subìto con gli anni venne riposta nel campanile, in attesa di un futuro restauro.

Quando padre Pérez condusse Gladys nel campanile della cattedrale perché vedesse la statua, la veggente la riconobbe immediatamente, nonostante all’immagine mancasse una mano e non avesse il rosario. In quello stesso momento, la Vergine le apparve dicendole: «Mi hanno dimenticata, ma sono risorta; mettetemi là in modo che mi vedano come sono...».

Per espresso desiderio della Vergine, l’immagine sarebbe stata poi trasferita nel nuovo santuario che venne costruito qualche anno più tardi.

Da ciò, è facile comprendere che la devozione peculiare che la Madonna ha voluto suggerire in questo luogo è proprio quella al Santo Rosario e gli appelli che si incentrano sulla valorizzazione di questa preghiera, lungi dall’essere una novità, in realtà si presentano come lo sviluppo organico all’interno del contesto largo di tutte le apparizioni di Maria, a partire da quelle francesi del sec. XIX.

A seguire, alcuni messaggi salienti della Vergine riguardo al Santo Rosario:

- «amati figli, recitate molto il Rosario»;

- «recitate il Santo Rosario ma fatelo con la devozione e l’amore che esige il Signore»;

- «recitate ogni giorno il Santo Rosario pregando con fervore cristiano. Perfezionate la vostra vita, arricchendola spiritualmente»;

- «recitate il Santo Rosario meditato, vi assicuro che le vostre preghiere si leveranno come un vero canto d’amore al Signore»;

- «figli miei, è necessario recitare il Santo Rosario, perché le preghiere che lo compongono aiutano a meditare. Nel Padre nostro, vi mettete nelle mani del Signore chiedendo aiuto. Nell’Ave Maria, imparate a conoscere vostra Madre, umile interceditrice dei suoi figli davanti al Signore. E nel Gloria, glorificate la Santissima Trinità, fonte divina di Grazie. Vi chiedo: meditate questo messaggio, per poter pregare come piace al Signore»;

«la preghiera, la recita del Santo Rosario, può cambiare il cuore degli uomini.Dio si aspetta un popolo che prega. Dio si aspetta dagli uomini il pentimento, l’ansia di essere nuovi».

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