ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

martedì 5 settembre 2017

Passo dopo passo..?

NEL CENTENARIO DI FATIMA I VESCOVI RIUNITI CONSACRANO LA SCOZIA AL CUORE IMMACOLATO DI MARIA

Nel centenario di Fatima i vescovi riuniti consacrano la Scozia al Cuore Immacolato di Maria
«Consacriamo la Scozia a te: tutto ciò che abbiamo, tutto ciò che amiamo, tutto ciò che siamo. A te doniamo le nostre menti e i nostri cuori, i nostri corpi e le nostre anime. Ci mettiamo al tuo servizio nelle nostre case e nelle nostre famiglie, nelle nostre parrocchie e nelle nostre scuole: desideriamo che tutto ciò che è in noi e attorno a noi appartenga a te, Maria, e possa godere dei benefici della tua materna protezione».
Questa la preghiera che è stata recitata domenica 3 settembre al santuario di Carfin, 50 km da Edinburgo, durante la Messa con cui i vescovi hanno consacrato la Scozia a Gesù attraverso il Cuore Immacolato di Maria, nel centenario delle apparizioni di Fatima. 

L'epicentro dei Tempi di Maria

Le apparizioni della Vergine del Rosario a Fatima: « epicentro » dei Tempi di Maria




Parlare di Fatima in questo Centenario è d’obbligo, come sto facendo con una rubrica apposita su questo sito (FATIMA. SPECIALE CENTENARIO).
Avendo scelto la categoria dei “Tempi di Maria” per illuminare e legittimare il fenomeno delle epifanie mariane degli ultimi due secoli, vorrei trovare il suo contesto della mariofania portoghese cornice ideale.
E, ad essere onesto, l’operazione non mi sembra particolarmente difficile. Si potrebbe dire che se i Tempi di Maria sono stati complessivamente anticipati e preannunciati a Quito da Maria del Buon Successo (XVI sec.), hanno fatto il « solenne ingresso » nel 1830 a Rue di Bac (Parigi) e sono stati inquadrati programmaticamente nel messaggio di Marienfried, essi hanno pure un « epicentro » ovvero un momento manifestativo centrale che si presenta come una sorta di « crinale », uno spartiacque tra il prima ed il dopo, un’ « implosione » dei contenuti e delle finalità di tutta la ricca e complessa trama delle apparizioni mariane moderno-contemporanee: questo epicentro dei Tempi di Maria è, appunto, Fatima.

Qui si cela il veleno


L'INDIFFERENTISMO MODERNISTA

L’indifferentismo religioso modernista e la perdita dello stato di grazia: «Non conformatevi alla mentalità del mondo». L'eresia modernista è tutta qui: nel desiderio di uniformare la vita cristiana alla vita del mondo di Francesco Lamendola   
 

Scrive san Paolo nella Epistola ai Romani, 12, 1-2, ed è un mirabile compendio di ciò che deve essere la vita del cristiano in mezzo alla realtà di questo mondo: Vi esorto dunque, fratelli, per la misericordia di Dio, ad offrire i vostri corpi come sacrificio vivente, santo e gradito a Dio; è questo il vostro culto spirituale. Non conformatevi alla mentalità di questo secolo, ma trasformatevi rinnovando la vostra mente, per poter discernere la volontà di Dio, ciò che è buono, a lui gradito e perfetto. In effetti, qui c’è tutto: tutto quel che si deve fare e quel che si deve evitare. Qui c’è la misura della nostra fedeltà al Vangelo: perché se ci si uniforma al mondo, non si ama Cristo; e se si ama Cristo, non ci si può uniformare al mondo L’una cosa esclude l’altra. La grande eresia modernista è tutta qui: nel desiderio di uniformare la vita cristiana alla vita del mondo: alla sapienza del mondo, alla scienza del mondo, alla sentimentalità del mondo, alla storia, alla natura, a tutto ciò che è immanenza, materialità, illusione, disordine, superbia.

La mafia di Sankt Caponem

GRAN BRETAGNA. UN LIBRO RIVELA L’AZIONE DI LOBBYING PER ELEGGERE BERGOGLIO AL SOGLIO DI PIETRO. 



Un libro che sta per uscire in Gran Bretagna offre nuovi elementi per capire come, e portati da chi, Jorge Mario Bergoglio è diventato papa. Il libro è scritto da Catherine Pepinster, che è stata direttrice del giornale cattolico inglese The Tablet, e si intitola: “The Keys and the Kingdom” (Le chiavi e il regno). In esso si afferma che il cardinale Cormac Murphy-O’Connor, ex arcivescovo di Westminster, scomparso nei giorni scorsi, organizzò a Roma, nei locali dell’Ambasciata britannica, almeno un incontro per convincere i cardinali votanti del Commonwealth a votare l’arcivescovo di Buenos Aires. Escluse però volontariamente dall’invito sia il card. Marc Ouellet, canadese, prefetto della Congregazione per i vescovi, sia il card. George Pell, australiano. Probabilmente temeva che avrebbero sconsigliato la sua azione di lobbying.

Influenze infere

Svelata da Bergoglio una delle cause della sua sconsideratezza




In questi giorni sono comparse un po’ dovunque le ultime confidenze giornalistiche di papa Bergoglio, contenute in un’intervista rilasciata al sociologo Dominique Wolton, che sarà pubblicata in un libro in francese. Alcuni passi sono stati anticipati dal Figaro Magazine e ripresi, tra gli altri, da Andrea Tornielli su Vatican Insider. Qui si legge: “Ho consultato una psicanalista ebrea. Per sei mesi sono andato a casa sua una volta alla settimana per chiarire alcune cose. Lei era medico e psicanalista, ed è sempre rimasta al suo posto. … Era una persona molto buona. Per sei mesi mi ha aiutato molto, quando avevo 42 anni.”

Pare che questa esigenza sia nata in Bergoglio in seguito alle difficoltà da lui incontrate nello svolgere il suo compito di responsabile nelle istituzioni gesuitiche argentine. La cosa lascia alquanto perplessi, non tanto per il ricorso alla psico analisi, quanto per il fatto che un gesuita di 42 anni non riuscisse a trovare un soddisfacente equilibrio interiore nonostante la pratica degli esercizi spirituali di Sant’Ignazio. Se ne deve dedurre che: o gli esercizi praticati allora a Buenos Aires non erano come avrebbero dovuto essere, o Bergoglio era già allora una personalità instabile e restia a seguire delle regole di comportamento.

La realtà è molto diversa


Il papa in Myanmar. La faccia violenta del buddismo     

Lunedì 28 agosto la sala stampa vaticana ha dato l'annuncio ufficiale del viaggio che papa Francesco compirà in Myanmar e Bangladesh dal 30 novembre al 2 dicembre.
Curiosamente, però, il giorno prima, al termine dell'Angelus domenicale, Francesco è incappato in un incidente col primo dei due paesi. Ha detto, un po' leggendo e un po' improvvisando, le seguenti parole, assenti dal testo anticipato ai giornalisti:
"Sono arrivate tristi notizie sulla persecuzione di una minoranza religiosa, i nostri fratelli Rohingya. Vorrei esprimere tutta la mia vicinanza a loro. E tutti noi chiediamo al Signore di salvarli e suscitare uomini e donne di buona volontà in loro aiuto, che diano loro i pieni diritti. Preghiamo per i fratelli Rohingya".
Nelle ore successive, le reazioni a queste parole sono state, in Myanmar, decisamente negative. Non solo sui media allineati al governo, che nemmeno tollerano che si definiscano "Rohingya" i musulmani che abitano la regione del Rakhine al confine con il Bangladesh, da anni vittime di una persecuzione feroce, ma anche da parte di esponenti della minuscola Chiesa cattolica locale.

I corifei della conservazione

Liturgia al centro I progressisti ora sono conservatori
Riconciliazione liturgica o riforma irreversibile? Il fronte progressista è arroccato in una posizione conservatrice per cui la riforma conciliare non si può toccare. Però 50 anni fa si toccò la messa gregoriana che di anni ne aveva 1500. La posta in gioco è grande: la forma liturgica esprime la fede. E oggi si stanno compiendo epocali cambiamenti di contenuti dottrinali bimillenari che produrranno un cambiamento di contenuto della Messa e dei Sacramenti.

lunedì 4 settembre 2017

La triste realtà della fallibilità papale

Padre Nichols ha ragione quanto alla crisi dottrinale. Ma c’è una risposta migliore

Nella festa di S. Rosalia di Palermo rilanciamo volentieri questo contributo suggeritoci dal nostro amico Epifanio.

Nel post di sabato 2 settembre avevamo riportato la Proposta del P. Nichols, pubblicata il 18 agosto scorso, circa le possibilità giuridiche di una correzione formale di un Papa che fosse caduto in eresia e si fosse rivelato pervicace nel sostenerla. The Catholic Herald, il più storico e significativo periodico cattolico britannico, proponeva quello stesso giorno un altro intervento per mezzo di un articolo ragionato, il cui autore è P. Brian Harrison, O.S., teologo australiano, docente emerito di teologia alla Pontifical Catholic University of Puerto Rico, dal momento che parla fluentemente lo spagnolo.

Epifanio
Padre Nichols ha ragione quanto alla crisi dottrinale. Ma c’è una risposta migliore

Di P. Brian Harrison, traduzione di F. S.

La riforma proposta sarebbe difficile da attuare. Ecco un altro modo per cambiare la norma canonica.

Come molti fedeli cattolici, P. Aidan Nichols è preoccupato per l’inasprirsi della crisi dottrinale e pastorale derivante dall’esortazione apostolica di Papa Francesco Amoris Laetitia. Questo documento magistrale è senza precedenti, in quanto sembra essere in conflitto con diversi insegnamenti tradizionali della Chiesa: quelli che, per esempio, vietano la comunione per i cattolici divorziati risposati e quelli che affermano l’esistenza di atti intrinsecamente cattivi, che non possono mai essere giustificati in nessuna circostanza. Alcuni di questi insegnamenti certamente soddisfano le condizioni circa l’infallibilità stabilite dal Concilio Vaticano II nella Lumen Gentium, n. 25.
Tuttavia, ho alcune riserve attorno alla soluzione proposta da P. Nichols: una nuova procedura canonica «per richiamare all’ordine un Papa che insegni un errore dottrinale».

Due Chiese molto diverse


Tutti i rimbrotti del cardinale Sarah al gesuita Martin su Chiesa e Lgbt      


È noto come il tema dei rapporti tra la Chiesa di Roma e il mondo omosessuale rappresenti un ambito di discussione molto delicato, sia per l’importanza che i cattolici gli attribuiscono, in termini tanto culturali e sociali quanto – da qualche anno a questa parte – di dottrina, che per l’esposizione alle critiche che ne derivano. Ciò accade in modo particolare negli Stati Uniti, dove l’argomento accende un certo interesse nell’opinione pubblica anche per via della sua corrispondenza con le posizioni – e le polarizzazioni – dei principali esponenti politici, o di rilevanti personaggi pubblici.

Vedendo quello che succede nelle chiese di tutto il mondo

ROMA: SI CELEBRA IL RITO ANTICO. DAL 14 AL 17 SETTEMBRE PELLEGRINAGGIO, ADORAZIONE E UN CONVEGNO.





È un appuntamento importante, quello che si terrà a Roma dal 14 al 17 settembre, per celebrare i dieci anni di vita del Motu proprio di Benedetto XVI “Summorum Pontificum”, con cui si allargavano le possibilità di celebrazione della messa secondo il vetus ordo. È importante perché rappresenta una conferma di vitalità e di interesse nei confronti di una celebrazione liturgica che nonostante tutto la virulenza ideologica di una larga parte di Chiesa non è riuscita a cancellare. Anzi; se come dicono alcuni, molti giovani, non gli ottuagenari, trovano affascinante e carica di significato questa celebrazione un qualche motivo ci sarà…

Un'altra delle profezie di Nostradamus si è avverata?

Guareschi aveva capito che Montini stava distruggendo la Chiesa



[
Se don Camillo e Guareschi vedessero la situazione di oggi, chissà cosa scriverebbero....Da Una Vox]

Il Papa si chiama Giuseppe
Lettera a Don Camillo



Caro Don Camillo,
so che Lei è nei guai col Suo nuovo Vescovo. Ero a conoscenza che Lei aveva dovuto distruggere l'altare della chiesa parrocchiale e sostituirlo con la famosa « Tavola calda » modello Lercaro, relegando il Suo amato Cristo crocifisso in un angolo, vicino alla porta, in modo che l'Assemblea gli voltasse le spalle.
Ed ero pure a conoscenza che Lei, la domenica, celebrata la « Messa del Popolo », andava a celebrarne una clandestina, in latino, per i cattolici nella vecchia intatta cappella privata del Suo amico Perletti.

L'“epoca glaciale mariana”

Maria SS., la Benedetta fra le donne: "DONNA FERIALE"?



Purtroppo, amici e fratelli, gli ultimi 50 anni di storia sono stati segnati, tra le tante rovine, anche da quello che si definisce “minimismo mariologico”: la Madonna cioè ridotta ad una donnetta feriale, una come noi (si pensi solo in proposito alle affermazioni insulse scritte dal vescovo Tonino Bello portato sul palmo della mano pressoché da tutti i formatori dei seminari italiani), erede come noi di tutte le passioni e miserie da cui è reso schiavo il genere umano. Peggio di Lutero che almeno ammetteva che la Vergine Maria fosse modello di fede per i credenti ma niente di più. "Sorella" e non "Madre".. Oggi, nell'attuale contesto della mariologia, neppure più questo!

La dottrina e la pietà mariane ridotte ad un “ectoplasma”, secondo l’efficace espressione di R. Laurentin.

Il cardinal Suocera


Fattoria vaticana: di conclavi, uova, galline e asini


Stabilito che è nato prima l’uovo, cerchiamo di risalire all’identità della gallina. Che poi, vale ricordare, è quella che canta.
L’uovo. Il dibattito sulla legittimità dell’elezione di papa Francesco lo si deve soprattutto ad Antonio Socci con la pubblicazione del libro “Non è Francesco”. Ha risposto Don Francesco Cupello su Unavox. In questi giorni anche Guido Ferro Canale scrive sulla vicenda. Naturalmente i contributi e i riferimenti sono assai più numerosi, quello di Ferro Canale è appena l’ultimo. In nuce: l’elezione di Jorge Mario Bergoglio sarebbe illegittima perché compromessa da numerosi vizi di forma (la vicenda della scheda in più alla penultima votazione) e di sostanza, come le infelici battute del Cardinale Daneels sulla cosiddetta “mafia di Sangallo” che avrebbe brigato a sostegno del cardinale argentino.

Il latte, non si può più rimettere nel cartone?


Il Riassunto del lunedì. Delirio autodistruttivo negli USA


Fine della civiltà statunitense. Negli Stati Uniti è esploso definitivamente il delirio autodistruttivo. O forse è solo un aumento del consumo estivo di allucinogeni? Fatto sta che dopo aver distrutto le statue dei confederati, si sono rivolti alle statue di Cristoforo Colombo, reo in pratica di aver scoperto l'America e di aver poi sterminato i nativi americani. Ripetiamo. Gli statunitensi accusano Colombo di aver scoperto l'America. In realtà è un fenomeno relativo a qualche grande città però certe immagini sono davvero apocalittiche. La rimozione della statue sembra una specie di rimozione della civiltà. Sicuramente del cervello.

La messa dei giovani? Il Catholic Herald ha pubblicato un numero dal titolo "Is this the Mass young people want?". All'interno si parte dalle frasi papali sulla riforma liturgia irreversibile, per giungere ad alcune considerazioni sulla partecipazione dei giovani alla messa tridentina. "Pope Francis con irreversibilità vorrà dire che una volta rovesciato il latte, non si può più rimettere nel cartone?", spiega un simpatico Matthew Schmitz. Nei prossimi giorni proveremo a tradurre l'articolopubblicato sul sito internet del Magazine. 
Postilla. Ci sono in corso isterie collettive fra i sostenitori dello sfascio liturgico. Stanno urlando NO da due giorni, per rispondere al titolo del settimanale inglese. La loro voce stridula si sente a chilometri di distanza: poveretti, gli hanno rovinato l'estate. 
  

In buona compagnia..?

Il gesuita, l'islam jihadista e quel silenzio del Papa
Padre Boulard, gesuita 86enne, tutta una vita in Egitto, punta il dito contro l'università di Al Azhar, una delle massime istituzioni sunniti, a torto ritenuta moderata. In realtà è una fucina di radicalismo. Intervistato in Tv, scrive al Papa la sua denuncia. Ma non riceve alcuna risposta dal Pontefice.

domenica 3 settembre 2017

Il vangelo secondo Freud?


PSICANALIZZATO O POSSEDUTO?           
          
Al Vangelo secondo Bergoglio bisognerà aggiungere il vangelo secondo Freud?
Il messaggio papale è chiaro: se un cattolico è in difficoltà vada con fiducia dallo psicanalista piuttosto che rivolgersi a un sacerdote e a Cristo 
di Francesco Lamendola  


 

"Non esiste distinzione tra magia bianca e magia nera.
Quando la magia funziona, è sempre opera del demonio". 
                                                         Padre Gabriele Amorth

Da quando è sorta fino agli anni ’70 del Novecento, la psicanalisi è sempre stata giudicata negativamente dalla Chiesa cattolica, e per una ragione ben precisa: ignorando l’esistenza dell’anima, essa muove da una concezione del tutto immanentistica dei fatti della mente e concepisce lo “scavo interiore” non come una tappa nel cammino verso la chiarificazione spirituale, di cui non le importa nulla, ma come una operazione puramente intellettuale, nella quale i fattori morali non contano affatto e il cui unico scopo è arrivare alla “verità” dell’inconscio, come se in questo vi fosse la parola definitiva a proposito di ciascuno. La condanna, perché di una condanna si è trattato, con la proibizione per sacerdoti e seminaristi di rivolgersi alle sue tenere cure, riguardava dunque sia questioni di merito che di metodo: la sopravvalutazione e quasi l’assolutizzazione dell’inconscio, da un lato, e, nell’inconscio, della sfera degli istinti sessuali; e la “discesa agli inferi”, dall’altro, condotta con la spregiudicatezza e con la superbia intellettuale di chi ritiene di poter padroneggiare tutte le forze in gioco, senza alcuna percezione dei rischi e senza la minima traccia di umiltà e di deferenza, non diciamo di devozione, verso le dimensioni superiori e le forze in esse operanti, qualificano la psicanalisi come una concezione ed una pratica (pseudo) scientifica fondamentalmente non cristiana, se non proprio anti-cristiana; se è vero, come è vero, che al nocciolo della concezione cristiana dell’uomo vi è la consapevolezza della sua natura spirituale e della sua vocazione soprannaturale. È chiaro che la psicanalisi giudicata più negativamente era quella freudiana, apertamente materialista, razionalista e pansessualista, apertamente atea e a-morale; più possibilista era l’atteggiamento nei confronti di quella adleriana e soprattutto di quella junghiana, non però del tutto positivo, anzi, carico di riserve e di cautele, per la loro comune origine immanentista e per la somiglianza di molti loro procedimenti.

La strategia del fraintendimento

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«MOLTI ANTICRISTI SONO APPARSI»


      Dicevamo la volta scorsa che le tesi del magistero morale di Bergoglio sono sovrastate da due certezze: l’assenza del fidem servavi e le tendenze centrifughe con gli orientamenti antiromani. Orientamenti deplorati, con pubbliche proteste, anche da elementi della Gerarchia fedeli al valore e alla forza della Chiesa Dogmatica. Sono stati proprio costoro a “beneficiare” della rimozione (dai loro incarichi) confermata dalla moltiplicazione di nomine allineate all’ideologia del Padrone del Palazzo. Ai malcapitati defenestrati si contrappone la sistematica avanzata dei Presuli “ammanicati” ed in sintonia con la pastorale del Magistero dittatoriale e ambivalente.
      Intendiamo ora concentrarci sulla fedeltà dottrinale aderente alla narrazione biblica riguardante i segni dei tempi e l’avvento dell’anticristo precisando che l’indiscussa realtà che affronteremo non può essere posta, con faziose e disgustose insinuazioni, sullo stesso piano della mitologia. Una simile e doverosa precisazione rimanda al tono personalistico del Magistero romano le cui disquisizioni consolidano l’ampia libertà di sciogliere e legare con l’oscuramento dell’ortodossia, della serietà scientifica, della purezza della fede e della carità fraterna. Va anche precisato che in mancanza di precise norme di Fede nessuna valida risposta viene data alle domande angoscianti, allo smarrimento e alle già fragili miserie del popolo contemporaneo.

"Ogni popolo ha i governanti che merita".


Specchietti per catto-allodole


L’anticipazione dei contenuti di un libro-intervista rilasciata da Francesco ad un sociologo ha suscitato molto clamore su un punto particolare della vita di Bergoglio: ha ammesso di essere ricorso alla psicanalisi (freudiana) per un periodo della sua vita.
Questo aneddoto ha monopolizzato l’attenzione dei vari commentatori e rinfocolato le passioni sul web, con interventi di ogni genere. Una cosa che però è stata notata molto meno è che – per l’ennesima volta – i cattolici sono caduti in una trappola mediatica, focalizzando la loro attenzione su una cosa del tutto trascurabile tra i contenuti del libro che uscirà a breve, i cui contenuti che per il momento sono stati fatti trapelare sono veramente sconvolgenti per la Fede cattolica, dato che sono il pensiero dell’occupante del Soglio di Pietro.


La Chiesa democratica voluta da Papa Francesco

Oggi la Neo-Chiesa non può salvare,è chiusa per restauro



La chiesa vicino a casa mia è sempre in ristrutturazione, per questo viene chiusa frequentemente. Incredibilmente ogni settimana la sua facciata viene dipinta con un colore diverso; una settimana il bianco e l’altra il verde. Il parroco non decide mai per un colore, vuole essere democratico e segue la scelta del colore fatta da un fedele. 
In realtà, egli ha spiegato che nel fare così tanti cambiamenti, presenta ai fedeli la Chiesa democratica voluta da Papa Francesco. Secondo lui, cambiare il colore tutti i giorni trasmette ai fedeli l’idea della Chiesa in cammino, perché i fedeli sanno che il bianco precede il verde e così via. Il problema è che raramente si ha la confessione, la Messa e l’Eucaristia, perché la ristrutturazione è sinonimo di chiusura e nessuno rimane in un ambiente in costante restauro.

Contro il “Regno sociale di satana”

IL SACRO CUORE DI GESÙ E IL CUORE IMMACOLATO DI MARIA



Prologo

Pio XII nell’Enciclica Haurietis aquas (1956) “dopo aver trattato ampiamente del culto di latria dovuto al S. Cuore di Gesù, espone sinteticamente le ragioni per cui ad un tale culto va intimamente associato anche quello dovuto al Cuore Immacolato di Maria” (G. ROSCHINI, Dizionario di Mariologia, Roma, Studium, 1960, p. 333).

Maria Madre di Dio e Corredentrice secondaria è anche Madre dei cristiani e della Chiesa di Cristo

Il Papa scrive: “Era giusto, infatti, che Colei, la quale era stata associata nell’opera della rigenerazione dei figli di Eva alla vita della grazia, fosse da Gesù stesso proclamata Madre spirituale dell’intera umanità” (AAS 38 [1956] p. 332).

Siccome Maria è Madre di Dio e Corredentrice (secondaria e subordinata a Cristo, unico Redentore principale) del genere umano è anche  Madre dei cristiani e di coloro che hanno in sé la vita soprannaturale della grazia santificante. Infatti come riceviamo, in maniera principale, la grazia per la morte cruenta di Cristo; così la otteniamo, in maniera secondaria, per la morte mistica di Maria ai piedi della croce. Ella è Madre dei cristiani, dei santi e della Chiesa, che è il Corpo Mistico di cui Cristo è il Capo, Maria il collo e lo Spirito Santo l’anima.


In Infernum detrusi?

Amoris Laetitia, l'ambiguità è un grande pericolo


Padre Vincent Twomey, importante teologo morale, si aggiunge alla lista di teologi e vescovi preoccupati per le conseguenze che sta avendo nella Chiesa la molteplicità di interpretazioni dell'esortazione post-sinodale. A dimostrazione che a quasi un anno e mezzo dalla sua pubblicazione, e a quasi un anno dalla nascita dei Dubia, la mancanza di una risposta continua a suscitare disagio e a generare perplessità.

Ogni occasione è buona per modificare..

A proposito del logo “LOVE & PEACE”scelto da papa Francesco  per il suo viaggio in Myanmar (la Birmania dei vecchi testi scolastici)




Lo stile grafico ricorda molto il logo scelto per il giubileo della misericordia, un perfetto stile modernista, ambiguo e ingannevole, che dice e non dice, adatto a tutti i climi politici e religiosi.
Un cattolico che conservi ancora un  barlume di lucidità, di vera fede, non può non chiedersi subito ”ma la vera pace, non è quella che ci ha porta Nostro Signore Gesù Cristo?” (“Io vi do la pace, non come ve la dà il mondo…”), e allora di quale pace parla Bergoglio, cosa vuol darci ad intendere tacendo o apertamente negando le parole di Cristo, lui che è (o dovrebbe essere) il Suo Vicario? Ha forse dimenticato il severo ammonimento di Nostro Signore ”chi mi rinnegherà dinanzi al mondo anch’io lo rinnegherò dinanzi al Padre Mio”?

Ogni occasione è buona, per il Nostro, per rifilarci vecchi slogan sessantottini fritti e rifritti, che nessun contestatore sopravvissuto all’epoca della contestazione generale si sognerebbe più di proporre (penso a Mario Capanna, a Daniel Cohn Bendit, ai cd “capelloni”, ecc.) .

Riflettere se modificarle..


RVC HA FINITO LE VACANZE. CON UNO SCOOP: UN DOCUMENTO INEDITO DELLA CONFERENZA GNOSTICA ITALIANA.


Romana Vulneratus Curia, RVC per gli amici, sembra finalmente aver deciso di concludere le sue lunghissime vacanze, e ci ha mandato un aggiornamento di carattere pastorale e spirituale. Ve lo offriamo a vostra edificazione, soprattutto domenicale. Pare che questa volta abbia messo le mani su un documento della, Conferenza Gnostica Italiana ( CGI), destinata a sostituire con misericordia, ovviamente, precedenti obsolete organizzazioni ecclesiali, che non rispondevano più alle esigenze della Nuova Chiesa.

sabato 2 settembre 2017

Cosa ci attende nel prossimo futuro?


01_“Regnum Christi” per “Regnum Mariae”: Il Trionfo ed il Cuore di Maria

Cosa ci attende nel prossimo futuro? Secondo la promessa di Maria, il Trionfo del suo Cuore Immacolato che si imporrà nel mondo dopo tutta la purificazione che la Giustizia divina attuerà per mezzo di castighi esemplari che l’umanità empia sta attirando inesorabilmente su di sé. Ma cosa stiamo aspettando veramente? Se come dice san Pietro il credente deve essere « pronto sempre a rispondere a chiunque (…) domandi ragione della speranza » (1 Pt 3, 15) che è in lui, il discorso vale anche per quella nella realizzazione della promessa relativa al Trionfo del Cuore Immacolato. Dobbiamo essere in grado di determinare la natura di questa realtà che nutre le aspettazioni dei giusti. Di cosa si tratta?
 Una prima luce in proposito si scopre a partire dalla relazione che intercorre tra il Cuore di Maria e il Trionfo.
Si può dire che esso sia l’estensione nel mondo della dimensione più intima che interessa il Cuore di Maria: la VITTORIA DEFINITIVA, PERFETTA E COMPLETA SUL REGNO DEL MALE, DEL PECCATO, IL TRIONFO DEL BENE, LA PERFETTA E PIENA CONFORMITÀ ALLA VOLONTÀ DEL SIGNORE, RE DEL CIELO E DELLA TERRA.

La perdita della speranza


CHE DIAVOLO CI STA SUCCEDENDO?

Incubi progressisti e la voce del pifferaio magico. La benda che abbiamo sui nostri occhi: siamo stati condizionati a non pensare con la nostra testa ma a lasciare che qualcun altro pensi per noi e guai a svegliarci dal sonno 
di Francesco Lamendola  
 

A volte si cercano le risposte sui libri, o nella filosofia, o chissà dove, quando le si ha lì davanti, proprio lì, sotto il naso. Succede. E succede che si pensa sempre che le risposte a una domanda difficile debbano essere, anch’esse, estremamente difficili; talmente difficili, che solo in pochi, in pochissimi, potrebbero essere capaci di decifrarle, posto che riescano ad arrivarci. E invece, magari, le risposte sono semplici, di una semplicità addirittura disarmante: proprio perché nessuno pensa che lo siano, tutti ci girano attorno e non le notano neppure, non le degnano d’uno sguardo, benché siano proprio lì, chiare ed evidenti, purché si lasci cadere la benda dagli occhi. Perché è la benda che abbiamo sugli occhi, che c’impedisce di vedere le cose che abbiamo davanti; e, fuor di metafora, è il blocco mentale da cui siamo affetti, che ci inibisce di trarre le logiche deduzioni da tutti quei fatti che pure la nostra mente è in grado di registrare; ma poi si rifiuta di fare la somma e si perde in ricerche astruse, si mette a cercare la verità lungo strade improbabili, si dilunga e si attarda per sentieri impossibili, che non conducono da nessuna parte. In altre parole, siamo stati condizionati a non pensare con la nostra testa, ma a lasciare che qualcun altro pensi per noi; siamo stati programmati per vedere solamente le cose che fanno comodo a qualcun altro, e per non vedere assolutamente le cose che tornerebbero utili a noi.

Oltre gli Esercizi spirituali di Sant’Ignazio?


Papa Francesco e la psicanalisi           


Per sei mesi, una volta a settimana, padre Jorge Mario Bergoglio ha incontrato una psicoanalista ebrea. “Mi ha aiutato molto, quando avevo 42 anni”. C’è tanto altro, ma anche questo, nel racconto di Papa Francesco che emerge da un nuovo libro intervista con il sociologo francese Dominique WoltonPolitique et société (edizioni L’Observatoire), in uscita il 6 settembre. Come documenta Fabio Martini sulla Stampa, la confessione del pontefice è rivoluzionaria. La Chiesa ha lungo guardato con sospetto, spesso con aperta ostilità, a Sigmund Freud e alla psicoanalisi.