Il Cardinale Ciappi, il teologo di papi, da Pio XII a Giovanni Paolo II (all’inizio del suo pontificato): “Il Terzo Segreto dice che la grande apostasia nella Chiesa inizia dal suo vertice. La conferma ufficiale del segreto de La Salette (1846): “La Chiesa subirà una terribile crisi. Essa sarà eclissata. Roma (il Vaticano) perderà la fede e diventare la sede dell’Anticristo “.
ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...
Conformista, vil razza dannata. La lezione di Giorgio Gaber
Scritto nel 1992 questo brano di Giorgio Gaber è ancora più attuale di vent’anni fa. Quella del conformista è una razza che non teme l’estinzione e la repressione. Anzi, prolifera là dove i regimi politici, culturali e ideologici si fanno più pressanti e serrati. E tempi come quelli che stiamo vivendo sembrano veramente il brodo di cultura in cui questa razza trova il suo elemento naturale. Nel 1992 Gaber non poteva prevederlo, ma oggi, nel 2021 a tutte le declinazioni del conformista bisogna solamente aggiungere quella di “vaccinista”. Buon ascolto.
Io sono un uomo nuovo Talmente nuovo che è da tempo Che non sono neanche più fascista Sono sensibile e altruista orientalista Ed in passato sono stato un po’ sessantottista
Da un po’ di tempo ambientalista Qualche anno fa nell’euforia mi son sentito Come un po’ tutti socialista
Io sono un uomo nuovo Per carità lo dico in senso letterale Sono progressista Al tempo stesso liberista antirazzista E sono molto buono sono animalista
Non sono più assistenzialista Ultimamente sono un po’ controcorrente Son federalista
Il conformista È uno che di solito sta sempre dalla parte giusta Il conformista Ha tutte le risposte belle chiare dentro la sua testa È un concentrato di opinioni Che tiene sotto il braccio due o tre quotidiani
E quando ha voglia di pensare pensa per sentito dire Forse da buon opportunista Si adegua senza farci caso E vive nel suo paradiso
Il conformista È un uomo a tutto tondo che si muove Senza consistenza il conformista S’allena a scivolare dentro il mare della maggioranza È un animale assai comune Che vive di parole da conversazione
Di notte sogna e vengon fuori i sogni di altri sognatori Il giorno esplode la sua festa Che è stare in pace con il mondo E farsi largo galleggiando il conformista Il conformista
Io sono un uomo nuovo E con le donne c’ho un rapporto straordinario Sono femminista Son disponibile e ottimista europeista
Non alzo mai la voce sono pacifista Ero marxista-leninista E dopo un po’ non so perché mi son trovato Cattocomunista
Il conformista Non ha capito bene che rimbalza meglio di un pallone il conformista Areostato evoluto che è gonfiato dall’informazione È il risultato di una specie Che vola sempre a bassa quota in superficie
Poi sfiora il mondo con un dito e si sente realizzato Vive e questo già gli basta E devo dire che oramai Somiglia molto a tutti noi il conformista Il conformista
Io sono un uomo nuovo Talmente nuovo che si vede a prima vista Sono il nuovo conformista
Altri erano stati indottrinati dal male. Alcuni ci erano semplicemente cascati, perché il male è per definizione menzogna ingannevole. Altri avevano piena comprensione, ed amavano la menzogna.
Molti non capivano. Non avevano letto abbastanza, non avevano visto abbastanza. Non avevano voluto vedere. Accade, quando onestamente pensi che il male non esista, o che accada solo altrove, ad altri. Ignari. Ignavi.
Perché è sempre così che il male si diffonde nel mondo. Non tutti sono cattivi. La maggior parte del tempo. Ma tutti questi una cosa l’avevano in comune.
L’avrebbero pagata cara.
Non nel senso che qualcuno gliel’avrebbe fatta pagare. Ma nel senso che nessun male è senza conseguenze. E quando queste arrivano, i ciechi vedono, i sordi odono, i pavidi si lamentano, gli idioti comprendono. Talvolta. I malvagi gioiscono, come si gioisce del male. Anche per loro c’è un prezzo. Un prezzo infinito, che può essere ripagato solo con una moneta eterna. Un soldo che non possiedono, di cui non vedrebbero necessità o senso, se non fosse stato per il male che ha permesso di svelarlo. Tutti costoro, quando ogni cosa sarà evidente, comprenderanno.
Quello che permise il male siamo noi.
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