RVC Commenta la Strana Visita di Kerry dal Pontefice. En Attendant Biden…
Cari amici e nemici di Stilum Curiae, Romana Vulneratus Curia (RVC) ha visto e letto un articolo che mi era sfuggito, l’ha commentato e ha mandato il tutto alla vostra attenzione. Il commento, ovviamente è ironico, e si prende delle libertà…Buona lettura…
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Lo Sapevate? Biden è Democristiano e Kerry è un Ebreo Convertito Al Cattolicesimo…
RVC a Tosatti, allego un articolo su Kerry in visita da Bergoglio: (“KERRY IN VISITA DAL PAPA PER STOPPARE LA FRONDA ANTI BIDEN FRA I CATTOLICI”).
Poiché lei è stato vaticanista e collaboratore de La Stampa per una vita, suppongo sia rimasto addolorato nel leggere l’articolo allegato. Se non lo ha letto, lo legga, e vedrà che troverà che ci son alcuni punti che gli autori hanno toccato, ma non senza capire bene di che cosa parlavano: comunione, aborto, esclusione dall’Eucarestia, prima per Kerry, poi per Biden.
Poi ci danno conferma ufficiale che Biden, sul piano personale, è contrario all’aborto, ma su quello politico non può esserlo, ecc.
Biden, secondo presidente USA cattolico, è democristiano? Credevo fosse democratico. (ma alla fine che differenza c’è?)
Il pezzo è centrato su Kerry democratico, ebreo, ex segretario di stato con Obama, disoccupato con Trump, riciclatosi con Biden quale suo ambasciatore internazionale sul tema clima.
Quando il Kerry va a Roma dal Papa, si professa di fede cattolica (ovviamente felicemente divorziato e risposato conformemente alle indicazioni dell’encliclica bergogliana Amoris Laetitia).
Quando sta in USA ricorda a tutti le sue origina ebraiche, che il suo vero nome è Kohn-Lowe e fu il nonno all’inizio del secolo scorso a cambiare il nome in Kerry (forse perché c’e una imbarazzante malattia che ha il nome di Lowe-Kohn?).
Mr. Kerry, (detto lo spilungone per la sua altezza di 1.95 m) è a Roma per convincere il governo Draghi ad accelerare la transizione green e ridurre subito il riscaldamento globale perché “è a rischio la sopravvivenza di tutti” (non per il Covid, ma per l’uso di aria condizionata a Palazzo Montecitorio, Palazzo Chigi e Palazzo Apostolico. Solo l’ambasciata americana di via Veneto ha diritto ad usarla).
Il pezzo è mal concepito e non merita in sé commenti; il suo contenuto sta in un messaggio: “Senti Papa Bergoglio, di’ ai tuoi cattolici americani di non rompere la scatole al Presidente Biden sul tema aborto, chiaro? Altrimenti ti togliamo i supporti che ti abbiamo fornito dal 2013!”.
In pratica, caro Bergoglio, segui il consiglio di Chelsea Clinton, che quando è stata invitata a Roma in Vaticano dal card Ravasi a parlare di mente, anima e corpo, ha mandato un messaggio del tipo: “Voglio spiegare a Papa Bergoglio che non è cristiano vietare l’aborto e negare assoluzione e comunione a chi lo ha praticato”.
Card. Burke, confidiamo in te!
RVC
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Joe Biden, il cattolico, non ha mai dato segni di nervosismo per questa storia della comunione. Però negli Stati Uniti se ne discute. Tanti, in specie i conservatori che operano presso l'episcopato americano, pensano che l'eucarestia non possa essere concessa a chi si dice pro aborto e pro eutanasia. Il caso è di scuola. Da quando Donald Trump ha salutato la Casa Bianca, i vescovi americani hanno iniziato a monitorare Biden e le sue politiche. Il fatto che abbia destrutturato passo passo le disposizioni pro life del predecessore può non aver aiutato. Comunque è nata una commissione vescovile, la cosiddetta "commissione Biden", che si è proposta anche lo scopo di studiare a fondo gli indirizzi politici del presidente Dem. Cattolico significa universale, ma non nel senso che tutto va bene. Poi dev'essere successo qualcosa. O comunque la commissione deve aver manifestato volontà di impedire la comunione al successore di The Donald.
Al termine dei primi lavori era trapelata una riflessione in corso. I toni comunque non erano stati proprio concilianti. Non si spiega altrimenti la presa di posizione della Congregazione per la Dottrina della Fede che, dopo aver tuonato contro le benedizioni alle coppie omosessuali dei vescovi tedeschi, ha deciso che era il caso d'intervenire sulla querelle presidenziale e dottrinale americana. Negli Usa prevalso (o comunque ha fatto capolino con una certa incidenza) la linea rigida dell'episcopato americano. E l'ex Sant'Uffizio ha subito spento le fiamme, Il cardinal Ladaria, come riporta la rivista gesuitica America Magazine, è stato chiaro, ammonendo i vescovi sui loro compiti.
Per il cardinale i presuli "dovrebbero raggiungere e impegnarsi in un dialogo con i politici cattolici all’interno delle loro giurisdizioni che adottano una posizione pro-choice riguardo alla legislazione sull’aborto, l’eutanasia o altri mali morali, come mezzo per capire la natura delle loro posizioni e la loro comprensione dell’insegnamento cattolico", come si legge sul blog di Sabino Paciolla, che ha affrontato la questione con tutti i particolari del caso. Il porporato che Bergoglio ha scelto per guidare la Congregazione che fu di Joseph Ratzinger, pur lasciando qualche margine alle decisioni dei vescovi degli States, ha anche aggiunto che "sarebbe fuorviante se una tale dichiarazione desse l’impressione che l’aborto e l’eutanasia da soli costituiscano le uniche questioni gravi dell’insegnamento morale e sociale cattolico che richiedono il massimo livello di responsabilità da parte dei cattolici". Significa che i presuli a stelle e strisce non sono nella facoltà di "scomunicare" Joe Biden.
Se Ladaria, nel caso delle benedizioni alle coppie gay dei vescovi tedeschi, era apparso a favore dei conservatori, oggi dal Vaticano arriva una voce che guarda alla bioetica con uno sguardo meno monolitico. Equilibrio è forse la parola chiave per spiegare le recenti prese di posizione di una delle Congregazioni essenziali della Santa Sede (non che le altre non lo siano). Per ora non è arrivata una vera e propria reazione dei vescovi conservatori, ma è possibile che qualcuno abbia storto il naso. Biden, per la destra ecclesiastica, è il fautore di quella "colonizzazione ideologica" che lo stesso papa Francesco contesta. Ma insomma la lettera di Ladaria eviterà possibili incidenti diplomatici o imbarazzi liturgici: si pensi al presidente degli Stati Uniti d'America che non riceve la comunione durante una Messa per avere il quadro completo della discussione. Ci si sbraccerà in ogni caso.
Il fatto che aperture su eutanasia e aborto non vengano considerate condizioni sufficienti per non accedere alla comunione susciterà le critiche della base dei conservatori. Non sarà strano assistere a commenti sull'"ennesimo" attacco alla dottrina del corso bergogliano. La materia è complessa e Ladaria ha lasciato intendere che il primo compito è dialogare. I tradizionalisti direbbero che il "dogma" del dialogo vuole superare in gerarchia la verità delle scritture e che non può. Emerge una forte polarizzazione: l'era Trump non è finita. O meglio, l'ex presidente può non abitare più presso la Casa Bianca, ma il dibattito americano è fortemente animato da spirito di contrapposizione. E forse è anche per questo che il cardinal Luis Francisco Ladaria, che comunque motiva dottrinalmente il suo, che non è un semplice punto di vista, ha evitato di fornire supporto alla via oltranzista.
Francesco Boezi
0https://www.ilgiornale.it/news/cronache/vescovi-usa-e-vaticano-scontro-comunione-biden-1946119.html
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