ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

martedì 22 novembre 2011

Buon viaggio!?

Cosa succede in Italia e nel mondo?

Stretta di mano massonica (vedi approfondimento)  tra Monti ed il Papa Ratzinger (fonte)
http://scienzamarcia.blogspot.com/2011/11/cosa-succede-in-italia-e-nel-mondo.html

Auspicio per la tanto attesa Consacrazione al Cuore Immacolato di Maria?

RUSSIA: oltre 50mila fedeli in due giorni per la Santa Cintura della Vergine a Mosca


Nina Achmatova
La reliquia, tra le più venerate del mondo ortodosso, termina nella cattedrale di Cristo Salvatore il suo tour della Russia. In migliaia hanno atteso fino a 18 ore per vederla.
 
Mosca (AsiaNews 21-11-2011) – La Santa Cintura della Vergine, una delle reliquie più venerate del mondo cristiano ortodosso, è arrivata nella capitale russa, termine di un tour del Paese partito il 24 ottobre da San Pietroburgo. Nei primi due giorni della sua esposizione (19 – 20 novembre) alla cattedrale di Cristo Salvatore, dove è esposta fino al 27 novembre, sono giunti oltre 50mila fedeli. Chi è stato più fortunato ha aspettato sei ore prima di entrare., altri sono arrivati ad attese anche di 18 ore sotto i primi accenni di nevicate dell’autunno moscovita.
 

Ad majora?


Il cardinal Joachim Meisner
Il card. Meisner "scomunica" Weltbild

di Vito Punzi
22-11-2011


«Oramai è da tempo che lo dico: dobbiamo uscirne […] non si può essere proprietari di un’impresa che diffonde cose così dozzinali e un tale lerciume». Ha detto così il cardinale Joachm Meisner, arcivescovo di Colonia, in un’intervista rilasciata a Welt Online, il sito d’informazione che di recente ha rilanciato la scandolosa questione di Weltbild, ovvero il colosso dei media e delle vendite online con sede in Augsburg, di proprietà di 12 diocesi tedesche, dell’Unione delle Diocesi di Germania e dell’Ufficio d’Assistenza Spirituale ai Soldati di Berlino, accusato ormai da alcuni anni di diffondere libri di contenuto erotico, pornografico e perfino anticattolico e satanico solo per la necessità di tenere testa, con i 775 titoli disponibili, alla concorrenza di Amazon.

La questione aveva raccolta la protesta di molti cattolici, ma sul punto i vescovi tedeschi continuanavano a tentennare, evitando di prendere una posizione chiarificatrice. Ora però, finalment,e qualcosa si è mosso.

Meglio tardi che mai..

Roma: presentazione del libro sulla conversione del filosofo ateo Antony Flew

E’ stato l’ateo più importante e incisivo della seconda metà del ’900, il paladino intellettuale di punta dell’ateismo “colto”, il padre dell’ateismo filosofico-scientifico. Il britannico Antony Flew è colui che ha coniato la nota “parabola del giardiniere” per sottolineare che le proposizioni teologiche sono infalsificabili e, di conseguenza, non informative. E’ il padrino dei cosiddetti “New atheist”, Richard Dawkins su tutti.
Eppure, dopo una grande carriera accademica alle spalle fra Oxford e gli Stati Uniti, nel dicembre 2004, ad un convegno a New York, ha annunciato di essersi completamente sbagliato. Alla luce delle ultime scoperte della biologia(specialmente il Dna) e della fisica, ha dichiarato di essersi arreso all’evidenza razionale dell’esistenza di Dio.

Ultima tempora?

Il Papa e i segni nel cielo
Il Vaticano è perplesso, e anche certamente imbarazzato; perché nei viaggio in Africa che si è appena concluso, secondo molti fedeli, non in contatto fra di loro, ci sarebbero stati in cielo fenomeni analoghi a quelli che si sono verificati nel corso delle apparizioni più famose del secolo scorso, come Fatima e le Tre Fontane. Una parente di un vescovo avrebbe scattato una documentazione fotografica o video dell'accaduto, che sarebbe stata consegnata al Segretario di Stato, il cardinale Tarcisio Bertone.
 Il Vaticano è perplesso, e anche certamente imbarazzato; perché nei viaggio in Africa che si è appena concluso, secondo molti fedeli, non in contatto fra di loro, ci sarebbero stati in cielo fenomeni analoghi a quelli che si sono verificati nel corso delle apparizioni più famose del secolo scorso, come Fatima e le Tre Fontane.  Una parente di un vescovo avrebbe scattato una documentazione fotografica o video dell’accaduto, che sarebbe stata consegnata al Segretario di Stato, il cardinale Tarcisio Bertone. 
All'indomani della messa celebrata da Benedetto XVI nello Stadio de l'Amitié di Cotonou, anche i vescovi del Benin si interrogano sullo straordinario fenomeno che ha consentito alle 8 del mattino agli 80 mila fedeli presenti di vedere insieme la luna e il sole, un evento rarissimo in Africa a quella latitudine, che ha suscitato grande stupore nella folla, come ha riferito ai giornalisti il direttore della Sala Stampa della Santa Sede, padre Federico Lombardi. Tanto più che non pochi fedeli hanno dichiarato di aver visto anche il sole muoversi e risplendere senza accecare, così da poterlo guardare a lungo senza problemi (anche chi abbassava gli occhi e li rialzava non aveva nessun disturbo visivo).

lunedì 21 novembre 2011

PIJO TUTTO

CHIESA PIO TUTTO - IL VATICANO MUNGE A DOVERE LO STATO ITALIANO SPREMENDO MILIONI DI EURO PER GLI ENTI RELIGIOSI (L’ANNO SCORSO DISTRIBUITI SOLDI A PIOGGIA A 95 ISTITUTI) - NEL 2011 I VESCOVI INTASCHERANNO OLTRE 750 MLN € MA SOLO IL 7,5% DEI CONTRIBUTI PUBBLICI FINISCE IN CARITÀ AI PAESI POVERI E OLTRETEVERE NON PAGANO NEANCHE PER LO SMALTIMENTO DELLE ACQUE DI SCARICO (TANTO ALLA FINE I DEBITI LI RIPIANANO I CITTADINI) - E ORA CHE SI RITROVANO BEN 3 MINISTRI CHE FARANNO?…

Brano tratto dal libro "I senza Dio", di Stefano Livadiotti, pubblicato da "il Fatto quotidiano"
STEFANO LIVADIOTTI I SENZA DIO
I negoziatori della revisione concordataria del 1984, evidentemente consapevoli del papocchio che andavano allestendo, avevano previsto la possibilità di una revisione dell'aliquota: era stato stabilito che l'8 per mille potesse diventare, per esempio, il sette o il nove, a seconda dell'andamento del suo gettito e delle spese reali della Chiesa. Il compito di monitorare la situazione, e introdurre ogni tre anni gli aggiustamenti eventualmente necessari, era stato affidato, come nella migliore tradizione, a una commissione bilaterale.
Fin da subito, se ne sono ovviamente perse le tracce.... Ma ci sono tanti modi di mungere lo Stato ed è sperabile - ma non è detto - che Monti riesca a introdurre qualche salutare taglio! Il primo comma dell'articolo 6 dei Patti Lateranensi del 1929 stabilisce che l'Italia deve assicurare al Vaticano "un'adeguata dotazione d'acqua di proprietà". Come puntualmente avviene da allora con i 5 milioni di metri cubi consumati annualmente all'interno delle sacre mura.

Apologia della Tradizione


“Apologia della Tradizione” di Roberto de Mattei

(di Cristina Siccardi su “Messainlatino“) ” Il Concilio Vaticano II ha prodotto documenti, ma non è, esso stesso, un documento: come ogni Concilio è innanzitutto un evento, un momento della storia della Chiesa che, come tale, si pone su di un piano fattuale e non veritativo. Mentre il dogma formula una verità, che una volta formulata trascende per così dire la storia, il Concilio, i Concili, nascono e muoiono nella storia e dagli storici possono essere giudicati.” (R. de Mattei)
Sulla copertina dell’ultimo libro di Roberto de Mattei c’è san Gerolamo (347-419/420); si tratta del celebre affresco «San Gerolamo nello studio» (ca. 1480) di Domenico Ghirlandaio (1449-1494) e conservato nella chiesa di Ognissanti a Firenze. I libri aperti e i cartigli, con scritte in greco e in ebraico, rimandano alla sua attività: fu il primo traduttore della Bibbia dal greco e dall’ebraico al latino, la cosiddetta Vulgata.
Ghirlandaio ha voluto raffigurarlo pensieroso, mentre pone il suo sguardo a chi lo osserva. Questo Dottore della Chiesa, garante della Tradizione cattolica, guarda noi, ci scruta e con il viso appoggiato alla mano sinistra, mentre l’altra mano è in atteggiamento di scrittura, sembra dire: «ma che ne avete fatto della Tradizione che vi abbiamo consegnato»?

Aggiornamento per genitori/esorcisti



Intervista al dottor Renato Cocchi sulle capacità del nostro cervello
di captare e decodificare messaggi letti o cantati al contrario.
Tratto da http://www.centrosangiorgio.com/subliminale/articoli/pagine_articoli/intervista_renato_cocchi.htm 
Nel 1997, dopo che un giornale locale aveva dato notizia di una conferenza tenuta dal nostro Centro in quel di Milano, fummo contattati dal Dott. Renato Cocchi, specialista in Psicologia Medica e Neurologia, Direttore Sanitario e Primario della Casa di Cura Villa Silvia a Senigallia (Ancona). Il Dott. Cocchi, in base ai suoi studi e alla sua grande esperienza professionale, fu in grado di fornirci preziose notizie a riguardo delle abilità della nostra mente di percepire e decodificare parole lette o cantate a rovescio. Resosi disponibile, il Dott. Cocchi è stato intervistato dal giornalista romano Carlo Climati1. Pur partendo da un campo d'indagine estraneo al tema che stiamo trattando, il Dott. Cocchi è giunto nel corso delle proprie ricerche personali a conclusioni che sembrano avvalorare l'ipotesi di una reale efficacia del backmasking.
Carlo ClimatiDott. Cocchi, Lei conosce il problema dei «messaggi nascosti» nella musica rock? 
Dott. Renato Cocchi«Sì, ne ho letto per caso sui giornali; poi ho letto il suo libro e ascoltato gli esempi riportati nell'audiocassetta allegata 2. Non ci possono essere dubbi sulla loro esistenza».
Carlo ClimatiSecondo Leiil cervello umano è in grado di decifrare parole rovesciate? E se lo è, in che modo? 
Dott. Renato Cocchi«Il cervello umano ha questa capacità. Ogni segnale che va al nostro cervello produce due immagini (engrammi 3): una normale, nell'emisfero dominante, e una rovesciata o all'incontrario, nell'emisfero non dominante. In altri termini, in ogni persona con dominanza emisferica a sinistra per il linguaggio (vale a dire: quasi tutti), se io invio "Roma", il cervello di sinistra riceve regolarmente "Roma", ma quello di destra riceve contemporaneamente "Amor"».

Funere acerbo non mersit

Gnocchi, la messa negata: 6 riflessioni in margine

Interrompo la letargite – che in realtà è un silenzio causato dal sormontare di troppi impegni in poco tempo, e dalla forza zero di aggiornare il blog – stimolato dal fatto tristissimo e recente destinato a passare alla storia della Chiesa come il “Caso Gnocchi”: quando un parroco di provincia nega le esequie a un defunto, causa la cattolicità del defunto che eccede gli ideologismi della canonica. La vicenda è nota e per le fonti rimando all’articolo di cronaca pubblicato su Riscossa Cristiana.
A me piacerebbe fare 6 brevi appunti in margine al “Caso” e all’articolo, per vedere se siamo già arrivati al tragico “in Ecclesia nulla salus” o se facciamo in tempo a scamparlo.

De ritis est disputandum!

Rito bergamasco, esequie negate

Andrea Tornielli Lun Nov 21, 2011 08:43 
A Bergamo, nella Chiesa che ha dato i natali a uno dei Papi più amati degli ultimi secoli, il beato Giovanni XXIII, le disposizioni stabilite dal suo successore felicemente regnante sono considerate un optional. Chi scrive, come già sapete, non è tradizionalista né segue la liturgia secondo l’antico rito. Personalmente m’infastidisce un po’ anche il sentir definire la messa preconciliare «messa di sempre», come se quella antica fosse una costruzione cristallizzata e mai modificata nel tempo e come se quella che seguo io, insieme alla stragrande maggioranza dei fedeli cattolici, fosse invece un’assoluta e astrusa novità «inventata a tavolino».
Ma quanto è capitato ad Alessandro Gnocchi, che si è visto negare in parrocchia la messa antica per le esequie del padre, rappresenta un fatto grave, che dovrebbe far pensare. Qui non c’entra il tradizionalismo, non c’entrano le beghe sul messale. C’entra l’obbedienza a una legge promulgata dal Papa che ha valore universale e non è (meglio, non dovrebbe) essere sottoposta a interpretazioni interessate che ne stravolgano il contenuto.

Don Camillo a fumetti, ed è subito boom



Don Camillo


di Antonio Giuliano
19-11-2011


E così dopo essersi azzuffati per anni sugli schermi televisivi, il prete e il sindaco più famosi d’Italia se le suonano ora tra le nuvole di un fumetto. Don Camillo e Peppone e i personaggi della straordinaria saga di Mondo Piccolo di Giovanni Guareschi rivivono grazie all’iniziativa di una giovane casa editrice milanese, la ReNoir Comics.

Il suo direttore editoriale, Giovanni Ferrario, 41 anni, da grande appassionato di fumetti non ha resistito al fascino degli eroi della Bassa: «Da cattolico amo Guareschi e mi son chiesto come mai nessuno avesse ancora pensato di tradurre la sua opera in fumetti. Anche perché i fantastici film con Fernandel e Gino Cervi contengono solo alcuni racconti, amalgamati giustamente con l’aiuto di trucchi cinematografici.

Dessert

Témoignage chrétien alla frutta, è la crisi del progressisimo cattolico

Témoignage chrétien
Che il cattolicesimo tradizionalista francese sia vivo e vegeto lo dicono tante cose. Tra queste le recenti proteste avanzate da 1.500 “integralisti” – così li definiscono i principali giornali di Francia – nei confronti dello spettacolo teatrale “Sul concetto di volto nel figlio di Dio” di Romeo Castellucci giudicato “cristianofobico e blasfemo”.
E il cattolicesimo del dissenso? “Non pervenuto”, spiega il Monde in un reportage dedicato al prestigioso settimanale cattolico progressista Témoignage chrétien nel quale, riportando la notizia che dopo settant’anni di glorioso impegno la rivista soffre pesanti difficoltà economiche, mette in luce una verità amara: mancano i lettori perché manca un mondo che al cattolicesimo di sinistra si riferisce.
Per sopravvivere c’è chi ha avanzato una proposta choc: togliere l’aggettivo “chrétien” dalla testata, al fine di stampare un prodotto che si rivolga il più possibile a un pubblico vasto.

domenica 20 novembre 2011

Un tapiro per Don Curzio

Un tapiro per Don Curzio

Qualcuno forse si ricorderà delle contestazioni che mossi l’anno scorso a Don Curzio Nitoglia a proposito dei rapporti tra la Chiesa cattolica e il Terzo Reich. Don Curzio, il 3 luglio 2010, aveva scritto un articolo intitolato KASPERLA ‘SHOAH’E LA VERA “CATASTROFECONCILIARE[1], cui, il giorno dopo, avevo opposto il post DONCURZIO NITOGLIA È DIVENTATO NAZISTA?[2].
Nei giorni successivi intregrai il detto post con ulteriori contributi (il lettore interessato potrà rintracciarli nel relativo archivio di luglio 2010[3]).

Nel frattempo, sulla medesima questione, ho trovato due interessanti ragguagli, meritevoli di riesumazione. Ricordiamo innanzitutto cosa aveva scritto Don Curzio:

“I primi rapporti tra Chiesa cattolica e nazionalsocialismo furono buoni. Si guastarono dopo il 1935 e soprattutto nel 1937 quando fu promulgata l’enciclica Mit brennender Sorge di Pio XI, la quale però va letta alla luce della nota del cardinal Eugenio Pacelli, come abbiamo scritto su questo stesso sito, che distingueva tra elementiestremisti e neopagani del partito (Rosenberg e Goebbelsel’ala più equilibratache aveva in Hitler il suo moderatore. Dopo la Repubblica di Weimar, il cattolicesimo tedesco, come la Chiesa romana, vedeva il nemico numero uno nella «modernità di stampo illuminista e liberale, della secolarizzazione, del kulturkampf e della rivoluzione d’Ottobre”[4].

Breve catechismo sul modernismo



Breve catechismo sul modernismo, III p
di Fabrizio Cannone

Proponiamo un’ulteriore scelta delle opinioni moderniste con relativo commento esplicativo. Purtroppo tali convinzioni, benché già condannate dal Sant’Uffizio fin dal 1907, sono tuttora radicate in ambito cattolico.

21) La Rivelazione, che costituisce l’oggetto della Fede Cattolica, non si è conclusa con gli Apostoli.
Effettivamente si pensa, si dice e si scrive che la Rivelazione si dà e si fa nella storia e negli uomini, ed essendo l’umanità sempre nuova ed in evoluzione, la Rivelazione si coniuga in rinnovati modi e stili di pensiero, benché essi esprimano contenuti diversi ed opposti. Certi autori come Lutero, Calvino, Wellhausen o Karl Barth ci hanno insegnato a leggere meglio la Bibbia e dunque se essa materialmente non cambia, noi la capiamo meglio, molto meglio di come la capirono i Padri e i Dottori della Chiesa... Coloro che vogliono sopprimere le formule dogmatiche sostengono che esse erano comprese un tempo in modo diverso da oggi e domani saranno dunque inutili. La Rivelazione, concludono, per non essere sterile deve adattarsi a linguaggi, riferimenti, comprensioni nuove e sempre diverse.
22) I dogmi, che la Chiesa presenta come rivelati, non sono verità cadute dal cielo, ma l’interpretazione di fatti religiosi, che la mente umana si è data con travaglio.
Funesta conseguenza dell’evoluzionismo teologico. Si dice: il messaggio di Cristo non sta in vuote formule del passato, ma nell’amore verso il Figlio di Dio fatto carne, sangue e storia; che oggi si ammetta l’omosessualità o l’onanismo, laddove la Bibbia li condanna duramente, è del tutto accidentale e secondario. Sarebbe tradire la Bibbia quella di ridurla a formulette da mandare a memoria: questo l’errore del pre-Concilio, che finalmente stiamo superando! Dato che la cultura umana cambia senza sosta, anche le espressioni della Chiesa debbono cambiare: nessun fissismo dogmatico!

Cattolici «ammaestrati» o, se preferite, «cattolici adulti»


C’è stata sempre una caratteristica di alcune persone che mi ha dato ogni volta fastidio: erano le «pagelle» stilate dagli avversari, che facevano una loro stima del cattolicesimo mio o di altri o del movimento o associazione di cui si era parte. Per cui si era «buoni» o «cattivi» a seconda degli interessi in gioco. In più, questo atteggiamento portava a distinguere tra «I» cattolici (sempre vituperati) e «tu-che-non-sei-come-gli-altri», che eri per l’occasione il buono di turno.
Ho sempre sostenuto di non dover chiedere il permesso a nessuno per essere quello che sono, e che non mi interessano le graduatorie tra cattolici.

OPERA DI DIO?


L' OPUS DEI IMPONE LA CENSURA
di Emanuela Provera.
Il caso del sito OpusLibros.org conferma che l' Opera, eletta a prelatura personale da Wojtyla, rimane fedele al cliché di "segretezza" che la contraddistingue. La vicenda legale avviata contro il sito, rende evidenti la volontà di censura e la mancanza di libertà di espressione
Il sito www.opuslibros.org, attivo dal 2000, raccoglie diversi documenti e numerose testimonianze che spiegano cos'è l' Opus Dei, nota istituzione della Chiesa cattolica eretta a prelatura personale [...]

sabato 19 novembre 2011

Il mistero vertiginoso della Grazia

Il mistero vertiginoso della Grazia nella riflessione di Teresa di Lisieux
di Francesco Lamendola - 17/11/2011
Il 19 ottobre 1997, sotto il pontificato di Giovanni Paolo II, Teresa di Lisieux (1873-1897), già proclamata santa nel 1925 sotto Pio XI, veniva dichiarata Dottore della Chiesa: la trentatreesima persona a ricevere questo altissimo riconoscimento teologico e, come donna, la terza, dopo Santa Caterina da Siena e Santa Teresa D’Avila, entrambe proclamate tali nel 1970,  da Paolo VI.
Ma cosa aveva fatto questa mistica francese,  entrata in un convento di suore carmelitane e poi morta di tubercolosi a soli ventiquattro anni, per meritare un così solenne riconoscimento della propria eccellenza spirituale e intellettuale?
Di fatto, pochi personaggi della Chiesa moderna, a parte Padre Pio da Pietrelcina, hanno suscitato tante discussioni tante controversie, tanti appassionati dibattiti, come la piccola carmelitana che, prendendo i voti, aveva assunto il nome di Santa Teresa del Bambino Gesù e del Volto Santo, e che era divenuta, dopo la sua morte, patrona dei missionari (pur non essendosi mai allontanata dal suo convento di Lisieux) e, insieme a Giovanna d’Arco, patrona di Francia.

Verzé, santo e bancarottiere

Dietro il tracollo del San Raffaele non c’è la pia frode, c’è Faust

Un miliardo e mezzo di debiti, accuse di bancarotta fraudolenta, appropriazione indebita, false fatturazioni con annessi sospetti di fondi neri per almeno tre milioni e mezzo di euro partiti per l’estero; e ora l’arresto del consulente Pietro Daccò, dopo il suicidio del vicepresidente Mario Cal a luglio, mentre la prospettiva del fallimento non è affatto scongiurata, nonostante l’intervento fifty-fifty dello Ior vaticano con l’industriale genovese Malacalza. Nelle brutte storie che segnano la storia recente della Fondazione San Raffaele del Monte Tabor, l’iscrizione nel registro degli indagati del suo dominus e ispiratore, il novantunenne don Luigi Verzé, già allievo e segretario di don Giovanni Calabria, non rende giustizia, nella sua burocraticità di atto dovuto, alle dimensioni epiche di una catastrofe che solo in secondarissima istanza è di natura economico-amministrativa. Sbaglierebbe di grosso, infatti, chi volesse interpretare il volo spezzato del San Raffaele come la solita, banale, volgare storia di malaffare all’italiana. Sbaglierebbe anche chi volesse inserire la vicenda in un serial dietrologico a mezza strada tra Dan Brown e Beppe Grillo sulle spregiudicate finanze dei soliti preti che predicano bene e razzolano male.

La verità è che don Verzé ha razzolato esattamente come ha predicato, ed è sulla natura delle sue prediche superomistico- religiose che ci si dovrebbe soffermare per capire che cosa è successo.

IL "MOSTRO" DI CRISTALLO

 STATI UNITI, QUANDO IL "MOSTRO" DI CRISTALLO DIVENTA CATTOLICO
La diocesi di Orange, California, sborsa 57 milioni di dollari per la Crystal Cathedral, il singolare edificio di una comunità protestante finita in bancarotta. "Un'operazione conveniente".
Mauro Pianta - Torino.
È finita persino in una corrosiva parodia dei Simpson. È una chiesa vivacemente naïve che assomiglia fragorosamente a un gigantesco centro commerciale. [...]
Eccola qui la celebre “Crystal Cathedral”, l’edificio quartier generale di una congregazione protestante fondata nel 1955 dal pastore Robert H. Schuller nella città di Garden Grove, contea di Orange, California. Una congregazione che, nel 2010, dopo anni di lotte intestine, ha dichiarato ufficialmente il proprio stato di bancarotta. Di qui la necessità di mettere sul mercato e vendere la gigantesca struttura (2736 posti).

Mario Monti: niente di nuovo sotto il sole Vaticano

"Sia Monti che Draghi, come Ciampi, hanno conservato stili di vita e abitudini familiari assai simili nonché una solida fede, coltivata senza ostentazione, come insegnano i padri gesuiti."
Paolo Conti - Corriere della Sera -Mercoledì 16 Novembre 2011
segnalato su Gesuitinews.it
Dopo aver letto i miei due post precedenti
 I Gesuiti che in Italia allevano la classe dirigete compreso Mario Draghi e Mario Monti controllato dai Gesuiti, alcuni di voi, specie se laici, si staranno sicuramente chiedendo il perché così tanti personaggi della nostra classe dirigente siano legati in un modo o nell'altro alla Chiesa Cattolica Romana. La risposta è che purtroppo la democrazia in questo paese non è mai esistita e il diritto agli incarichi pubblici di prestigio pare essere riservato solo alla borghesia Cattolico Romana Gesuita, o a chi le stà simpatico, con poche eccezioni.

venerdì 18 novembre 2011

8 x 1000

LOTTO PER MILLE - LO STATO ITALIANO SGANCIA PIÙ DI UN MILIARDO € L'ANNO PER PAGARE GLI STIPENDI DEI PRETI-À-PORTER PER I QUALI PERÒ BASTANO 361 MILIONI - E GLI ALTRI SOLDI DOVE FINISCONO? NELLE SANTE REDAZIONI DELLE GAZZETTE PONTIFICIE! “AVVENIRE”, IL QUOTIDIANO DELLA CEI, È RIUSCITO A INCASSARE NEL 2010, PIÙ DI 5 MLN € - “FAMIGLIA CRISTIANA” E “IL GIORNALINO” SI SONO SPARTITI 618 MILA € - CON I SOLDI DEI CITTADINI VENGONO FINANZIATI GIORNALI COME “L'APPENNINO CAMERTE”, “L'AURORA DELLA LOMELLINA” E “GENTE VENETA”…

Stefano Livadiotti per "l'Espresso"

PAPA RATZINGER                                                                          
Più di un miliardo l'anno dallo Stato italiano per pagare gli stipendi dei preti. Per i quali però bastano 361

milioni. E le altre centinaia?   In un'inchiesta, tutta la verità su business e privilegi del Vaticano. Ecco un'anticipazione   
                                                                                                                                     SAN PIETRO

Il grande fratello austriaco della Gospa

Medjugorje in diretta a Vienna
Il cardinale Christoph Schönborn ha celebrato una messa nella cattedrale Viennese di Santo Stefano il 17 novembre come parte di un evento ripreso dalla televisione che includeva una testimonianza di un veggente di Medjugorje, che aveva promesso un'apparizione della vergine Maria immediatamente prima della messa.
                             Marco Tosatti

Il cardinale Christoph Schönborn ha celebrato una messa nella cattedrale viennese di Santo Stefano il 17 novembre come parte di un evento ripreso dalla televisione che includeva una testimonianza di un veggente di Medjugorje, che aveva promesso un’apparizione della vergine Maria immediatamente prima della messa. Ivan Dragicevic, uno dei veggenti che affermano di ricevere apparizioni delle Vergine regolarmente orami da decenni, ha parlato nella cattedrale, in un evento che è stato offerto in streaming dal vivo.

Il programma prevedeva un’apparizione alle 18.40. Dragicevic ha affermato che laMadonna avrebbe benedetto tutti i presenti, e che la benedizione si sarebbe estesa a quanti assistevano alla trasmissione via internet. Il cardinale Schönborn ha una storia di appoggio ai veggenti di Medjugorje. Nel 2010 si è scusato con il vescovo Ratko Peric di Mostar (la diocesi di Medjugorje) per avergli creato difficoltà per aver espresso pubblicamente il suo appoggio durante una visita “privata” compiuta nel luogo delle visioni nel dicembre 2009.

In seguito ha accolto i veggenti a Vienna e ha lodato i loro sforzi. Il fenomeno di Medjugorje, che ha creato molti problemi fra i francescani del posto e i vescovi della Bosnia Erzegovina, è ancora sotto studio. E d’altronde un vero e proprio procedimento non può cominciare fino a quando il fenomeno non sia concluso; il che, secondo quanto affermano i veggenti, non è, dal momento che le apparizioni proseguono. L’anno scorso il Vaticano ha creato una commissione speciale per studiare il fenomeno di Medjugorje. La commissione, presieduta dal card. Camillo Ruini, exvicario del Papa per Roma e già presidente della Conferenza episcopale italiana ha tenuto varie riunioni. Fino ad ora non è stata emessa nessuna comunicazione ufficiale.



Il mistero di Bruno Gröning, guaritore miracoloso di Herford

bruno groning
                                                                                 di Mara Macrì - 17 Novembre 2011
Fin dalla prima infanzia, Bruno Gröning dimostra di possedere rare qualità, alla sua presenza guariscono persone ed animali
Uno dei principali obiettivi della teoria e della ricerca sociologica, implica l’identificazione dei molteplici aspetti della società evidenziandone i fenomeni che la caratterizzano. Il presente elaborato si colloca in quella tradizione di studi che fa proprio questo principio, trattando una tematica complessa e controversa: la 'guarigione miracolosa'.
Tale evento sovrannaturale, quando accade, trova prevalentemente una sua spiegazione nella religione perché rappresenta, generalmente, per gli esseri umani il ponte ufficiale tra l’uomo e la divinità. Dio s’incarna in Gesù Cristo per ribaltare ogni concetto dogmatico attraverso la Sua parola taumaturgica e trasforma gli uomini da servi peccatori a figli di un Padre buono. Gesù li guarisce salvandoli per mezzo della fede, sostenendo che i suoi discepoli possono compiere le stesse azioni “nel Suo nome” in quanto dotati dei doni dello Spirito Santo, e per tali motivi legittimati a proseguirne l’opera salvifica.

San Paolo contro le ideologie

Il nuovo libro del cardinal Biffi


La questione del pansessualismo (omosessualità) e le ragioni censurate del rifiuto cristiano

Pubblichiamo la “digressione XI”, intitolata “L’ideologia della omosessualità”, tratta dal nuovo libro del cardinale Giacomo Biffi, “Dodici digressioni di un italiano cardinale”, in libreria in questi giorni per l’editore Cantagalli
Riguardo al tema oggi emergente dell’omosessualità, la concezione cristiana ci dice che bisogna sempre distinguere il rispetto dovuto alle persone, che comporta il rifiuto di ogni loro emarginazione sociale e politica (salva la natura inderogabile della realtà matrimoniale e famigliare), dal rifiuto di ogni esaltata “ideologia dell’omosessualità”; rifiuto che è doveroso.
La questione è seria, rilevante e di bruciante attualità. Per fortuna, la parola di Dio ci aiuta ad approfondirla correttamente, offrendoci un magistero vincolante per ogni credente, che per altro non dovrebbe essere disatteso da nessun ricercatore senza pregiudizi. C’è a questo proposito una pagina della Lettera ai Romani, davvero ammirevole per la chiarezza e il rigore teologico (Rm 1,18-32).

Deboli!... coi poteri forti!

Anche la Cei benedice Monti: "Dia una iniezione di fiducia"

Colloquio a Fiumicino tra il neo premier e Bendetto XVI prima del voto a Montecitorio. La Cei promuove il governo tecnico: "Ora serve coesione nazionale"

di  - 
I vescovi benedicono il premier Mario Monti e il governo tecnico che proverà a traghettare il Paese fuori dalla crisi economica. Dalla Chiesa italiana è, infatti, arrivato un pieno via libera e un incoraggiamento al nuovo esecutivo.
Il premier Mario Monti e il papa Benedetto XVI
Il premier Mario Monti e il papa Benedetto XVI
Ingrandisci immagine
In mattinata Monti ha accolto papa Benedetto XVI a Fiumicino: un saluto cordiale e sorridente, poi i due hanno scambiato qualche parola e il premier ha accompagnato il Santo Padre fino alla scaletta dell’aereo che lo ha portato in Benin.

I seminaristi di una volta, quando c'era ancora la Chiesa Cattolica

 Il martirio di Rivi riscrive la storia
«Il martirio di Rolando Rivi riscrive la storia. Quella storia nella quale tanta parte di cultura cattolica ha preferito non entrare». Il vescovo di San Marino mons. Luigi Negri spiega il significato dell’ormai imminente beatificazione del seminarista di Castellarano (Reggio Emilia), ucciso il 13 aprile 1945 a soli 14 anni in odium fidei da due partigiani comunisti.
Nel suo ruolo di presidente del Comitato Amici di Rolando Rivi, che da 6 anni promuove la causa di beatificazione del seminarista di San Valentino, Negri parla di Rolando come di un martire, il cui sacrificio è in grado di dare verità storica ad una pagina oscura della nostra storia.

Funere mersit acerbo

Il funerale latino negato

(di Alessandro Gnocchi e Mario Palmaro su “Il Foglio” del 17/11/2011) Storia di un prete zelante che non concede a un fervente cattolico la celebrazione nel “rito di sempre”
Qui si parla di un fatto personale, ma il lettore non tema importune ondate emotive. Il vantaggio di lavorare in due è che uno racconta quanto gli è accaduto e l’altro ci mette le opinioni, così si salvaguarda il necessario distacco professionale.
Ci fosse stato il Peppone di Guareschi, mio padre avrebbe compiuto l’ultimo viaggio con la sua messa, quella in latino ricamata di oremus, dominusvobiscum e Kyrie eleison splendidi e secolari. Ma ci voleva giusto quel Peppone che, infischiandosene del Consiglio comunale al completo, in piena Repubblica, come capo dei comunisti ordinò di portare al cimitero la vecchia maestra del paese nella bara coperta dalla sua bandiera, quella ricamata con lo stemma del re. Purtroppo, mio padre non ha avuto la fortuna di morire sotto l’amministrazione del comunista Giuseppe Bottazzi.