ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

giovedì 26 gennaio 2012

San Remo,Brazil

Brasile. La Pentecoste di padre Marcelo
Cambia volto il cattolicesimo del più popoloso paese dell'America latina. I carismatici si propagano a milioni. E hanno una star in un sacerdote che riempie gli stadi predicando l'amore di Dio

di Sandro Magister


ROMA, 26 gennaio 2012 – Il Brasile, che sarà teatro della prossima Giornata Mondiale della Gioventù, è il paese con il più alto numero di cattolici del globo, davanti a Messico, Filippine, Stati Uniti e Italia.

Ma mentre fino al 1980 erano cattolici nove brasiliani su dieci, oggi gli appartenenti alla Chiesa di Roma sono scesi a due terzi della popolazione.

Gli altri sono passati in larga parte al protestantesimo. A un protestantesimo quasi tutto di tipo carismatico, pentecostale.

Celebrazioni festose, musica, canto, guarigioni, linguaggio ispirato: i caratteri del pentecostalismo sono vicini a quella religiosità popolare che la teologia della liberazione – in auge nella Chiesa cattolica brasiliana negli anni Settanta ed Ottanta – giudicava negativamente, accusandola di disimpegno sociale.

Intanto, però, anche dentro la Chiesa cattolica il pentecostalismo si propagava con rapidità travolgente. In una forma ortodossa, con il nome di Rinnovamento nello Spirito. E la gerarchia decise di dargli spazio. Il cardinale Cláudio Hummes, uno dei leader più in vista della Chiesa cattolica brasiliana, dalle giovanili simpatie per la teologia della liberazione si convertì a fervente sostenitore del Rinnovamento nello Spirito.

Oggi, secondo le stime di uno studioso attendibile come David Barret, i protestanti pentecostali e i cattolici carismatici totalizzano insieme, in Brasile, ottanta milioni di fedeli, il 40 per cento dell'intera popolazione. Di questi, i cattolici sarebbero circa 35 milioni.

Vaticano, intrighi a corte

Paolo VI non lo voleva più definire con l'antiquato termine di "corte", ma a quanto pare, l'entourage del Papa, con gli intrighi e i sospetti, sembra giunto dalla Versailles di Luigi XV. A discapito di Papa Benedetto e dei cattolici, che se ne stanno a guardare, ammutoliti. Non ci resta che... pregare. 
di Paolo Rodari (per Il Foglio)

Il comitato permanente dell’Istituto Toniolo, la “cassaforte” dell’Università Cattolica e dell’ospedale Gemelli, si riunisce domani per sancire l’entrata del cardinale Angelo Scola tra i suoi membri. L’arcivescovo di Milano prende il posto del notaio Giuseppe Camadini, storico rappresentante del cattolicesimo bresciano e della sua “finanza bianca”, recentemente dimessosi assieme all’economista Alberto Quadrio Curzio. L’entrata ufficiale di Scola è significativa non soltanto perché porterà presto il nuovo arcivescovo di Milano ad assumere la presidenza dell’Istituto al posto del cardinale Dionigi Tettamanzi, ma anche perché affossa definitivamente le aspirazioni del Vaticano che intendeva portare alla presidenza del Toniolo un suo uomo di fiducia, l’ex presidente della Corte costituzionale Giovanni Maria Flick.

De profundis..

GRANDI FUNERALI A CORTE!

S.E. il Cardinal Bertone
di Francesco Colafemmina

Molti di voi avranno visto ieri sera la trasmissione "Gli Intoccabili" condotta su La7 da Gianluigi Nuzzi. Argomento della trasmissione: la defenestrazione di Mons. Carlo Maria Viganò, ex segretario del Governatorato dello Stato Città del Vaticano ad opera del Cardinal Bertone e dei suoi accoliti. Purtroppo per il Cardinale e, ahimè, per il Santo Padre, a difendere la Santa Sede dall'accusa di essere una specie di piccola corte dei misteri, piena di inganni, invidie, ricatti, è stato chiamato in studio l'integerrimo professor Vian. Un uomo di cultura, equilibrato, un professore e un giornalista di altissimo profilo che tuttavia non ha una gran confidenza con il mezzo televisivo. Risultato: lo scandalo non può più essere arginato. Dunque tanto vale parlarne. E per farlo comincerò andando a ritroso...

Errori eucaristici e liturgici

Pane lieviato (prosfora) dal quale viene tratta
la parte da consacrare nella "Messa bizantina".
Esorto l'amabile lettore che s'avventura in questo blog ad avere pazienza: purtroppo non sempre si possono dire cose dolci e piacevoli. A volte è necessario segnalare errori e distorsioni, se non altro per mostrare che non tutto può essere uguale a tutto, non tutto può essere intercambiabile.

I nostri bisnonni non si facevano grossi problemi: avevano una fede semplice e serena. Mai avrebbero immaginato le "fantasie" dei tempi attuali. Una delle "fantasie" riguarda proprio l'Eucarestia. Oggi non ci rendiamo minimamente conto che certe affermazioni presentate come "moderne" sono totalmente eversive.

Prendo a titolo d'esempio alcune frasi catechistiche d'un esponente d'un movimento cattolico.

Queste frasi sono come malattie mortali che possono raggiungere ogni dove. Prima che il virus si diffonda ulteriormente è bene individuarlo ed analizzarlo.

1) "Il pane e il vino non sono fatti per essere esposti, perché vanno a male… sono fatti per essere mangiati e bevuti. “Io sempre dico ai Sacramentini, che hanno costruito un tabernacolo immenso: se Gesù Cristo avesse voluto lEucarestia per stare lì, si sarebbe fatto presente in una pietra che non va a male".

In questa frase si mescolano verità e falsità: è un dolce avvelenato.

Nuzzi e i misteri del Vaticano: "Privilegi e corruzione"

 


«Beatissimo Padre, un mio trasferimento in questo momento provocherebbe smarrimento e scoramento in quanti hanno creduto fosse possibile risanare tante situazioni di corruzione e prevaricazione da tempo radicate nella gestione delle diverse Direzioni (del governatorato, l’amministrazione vaticana, nda)». È il 27 marzo del 2011. A rivolgersi in termini così drammatici direttamente a Benedetto XVI,  denunciando privilegi, corrutele e zone opache Oltretevere, è un sacerdote di primo piano. Carlo Maria Viganò, un monsignore che viene incaricato nell’estate del 2009 su fiducia del Santo Padre a controllare tutti gli appalti e le forniture del Vaticano.

mercoledì 25 gennaio 2012

De vaticanistis

Alcuni vaticanisti italiani non hanno idea di cosa stanno parlando
Da Rodari a Tornielli, i nostri vaticanisti non si distinguono né per obiettività né per esattezza d'informazione e sono l'emblema della Chiesa dialogante e pressappochista del Vaticano II. Eppure sono seguiti da una gran massa di persone che continuano ad acquisire le loro informazioni, spesso distorte e preconcette. 
Riprendo da Rorate Caeli questa tempestiva segnalazione odierna:


Nel suo commento pieno di luoghi comuni sulla riunione di oggi - la " Feria Quarta ", o Mercoledì, in cui si riunisce la Plenaria della Congregazione per la Dottrina della Fede - che avrebbe dovuto occuparsi, tra l'altro, delle ultime risposte della Fraternità San Pio X al preambolo dottrinale presentato dal cardinale Levada lo scorso settembre, come avevamo detto qualche giorno fa [ho inserito il nostro di link]. Paolo Rodari, vaticanista del quotidiano italiano Il Foglio, ha questa 'perla' :
« C’è un paradosso all’interno del pontificato in corso: il Papa che chiede a gran voce il rispetto della tradizione, fatica a trovare un accordo con “l’estrema destra” del mondo cattolico. Più facile, per lui, rinsaldare con gli anglicani, quella parte di cristianità maggiormente su posizioni liberal ».

Giudizi taglienti:

“Avvenire” intervista Klaus Berger

di Andrea Galli
Klaus Berger, classe 1940, docente emerito all’università di Heidelberg, è uno dei più autorevoli studiosi del Nuovo Testamento in Germania. È guardato con simpatia dal grande pubblico, con cui ha sempre cercato di tenere aperto un canale di comunicazione – dagli articoli sui quotidiani ai tanti libri divulgativi come Jesus, che nel 2004 ha avuto un riscontro di vendite inusuale. Con i colleghi teologi e biblisti ha invece spesso incrociato le lame, a partire dagli anni ’60 con la sua critica di Rudolf Bultmann e della sua scuola. Il prossimo 9 febbraio, a Roma, sarà lui – con la lectio magistralis «Gesù mette fine all’invisibilità di Dio» – ad aprire il convegno su Gesù organizzato dal comitato per il Progetto culturale Cei (fino all’11), prosecuzione ideale del simposio su Dio del dicembre 2009.

Ma non dicevano che non esiste?

25 gennaio 2012 -
L’articolo più interessante del giorno è senza dubbio l’apertura della pagina culturale di Avvenire. Roberto Beretta intervista il filosofo Claudio Tarditi, ricercatore in filosofia all’università di Torino, che ha scritto per Lindau “Il diavolo, probabilmente. Ripensare Satana oggi”.
In un’intervista intitolata “Vade retro diavolo scatenato“, Tarditi fonda una “demonologia razionale” tornando sulle tesi del filosofo René Girard e ridà cittadinanza al diavolo nel pensiero contemporaneo.

ANCHE QUESTO E' FRUTTO DEL CASO!

Inizia lo spettacolo blasfemo a Milano e guarada caso.....
Non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire...
Terremoto nel Nord Italia. Paura da Milano al Veneto
Mercoledì, 25 gennaio 2012 - 09:16:00
Una scossa di terremoto ha appena fatto 'tremare' Milano. Non si conosce ancora l'entita', ma e' stata sentita chiaramente in centro citta'. Molte persone si sono radunate fuori dai palazzi. La forte scossa è stata avvertita poco dopo le 9 del mattino. 
Alcuni edifici sono stati fatti evacuare e molte persone si sono riversate per le strade. In molti casi è stato infatti attivato il sistema di allarme che ha lanciato l'ordine di evacuazione.

Milano di registi ed arcivescovi..

Dalla Milano dei Padri della Chiesa e del Card Schuster alla Milano di Castellucci


Se qualcuno mettesse, al posto dell’amabile Volto di Gesù Cristo Nostro Signore, la fotografia di Romeo Castellucci oppure quella della direttrice artistica del teatro Parenti di Milano, Andrée Ruth Shammah, scatterebbero le denunce. Nell'esecrabile spettacolo di Castellucci ad emergere sono soltanto la bruttura e il fetore, in tutti i sensi, che bene evidenziano, però, l’abisso nel quale è giunta la cultura di quell’Occidente nato dal Cristianesimo cattolico e dalla sua insuperata capacità di sublimare le grandezze classiche (filosofia greca e diritto romano). 
L’ “opera” arriva in Italia e precisamente a Milano, la città di sant’Ambrogio (339/340-397), di sant’Agostino (354-430), di san Carlo Borromeo (1538-1584), del Cardinale Schuster (1880-1954)… la città che contribuì, con le sue maestose chiese, con la sua Fede, con i suoi Padri della Chiesa a convertire il geniale John Henry Newman (1801-1890). Il Cardinale, beatificato da Benedetto XVI nel 2010, scrisse nell’autunno del 1846: 
«Nella città di sant’Ambrogio uno comprende la Chiesa di Dio più che non nella maggior parte degli altri luoghi, ed è indotto a pensare a tutti quelli che sono sue membra.

La Scienza e il Miracolo Eucaristico di Lanciano



Dovendo preparare una conferenza sulla Sindone per i miei studenti, visto che il gruppo AB del sangue che è stato trovato su di essa è lo stesso del Sudario di Oviedo e del sangue delMiracolo Eucaristico di Lanciano (1), nel comporre le slides e i commenti mi sono interessato nuovamente di quest’ultimo prodigio di cui ho già parlato in uno dei miei primi post.
Arrivato alle verifiche sperimentali effettuate dal prof. Linoli nel 1971, che ha scoperto che la carne del Miracolo in cui si è trasformata l’Ostia è una sezione di cuore umano che era ancora vivo nel momento dell’evento (2), mi sono chiesto come avrebbero reagito i miei studenti alla notizia. In effetti gli esami con risultati così clamorosi sono stati effettuati solo da due professori, anche se autorevoli: Linoli, primario di Analisi Cliniche e di Anatomia patologica all’Ospedale di Arezzo, e Bertelli, ordinario di Anatomia Umana all’Università di Siena. 
Già mi aspettavo i commenti un po’ dissimulati o anche sarcastici degli alunni del tipo  ‘e se si sono sbagliati (in buona o cattiva fede)?’. E perciò mi sono chiesto come fare per prevenire questi 'dubbi'.

martedì 24 gennaio 2012

L'eloquenza dei segni


                                                                   Disposizione ecclesiastica in un edificio attuale

In questo blog ho spesso segnalato come il linguaggio nella liturgia sia importante e nulla è affidato al caso. 

L'orientamento tradizionale, quello "conservatore" e, infine, quello "progressista" sono ben riconoscibili e ognuno ha un messaggio differente da dare.

Inutile rimarcare che nella liturgia cristiana ha senso solo l'orientamento tradizionale, dal momento che gli altri due alla fine non sono che un "gioco" con la realtà del sacro, per quanto motivato da vari ragioni più o meno apparentemente sostenibili e serie.

Nella foto ho voluto porre un esempio di disposizione "progressista" che obbedisce, nello specifico, ai bisogni di un particolare movimento cattolico. Soluzioni simili, però, si possono trovare anche in altri ambiti ecclesiali cattolici.

La mia analisi vuole aiutare i lettori ad "interpretare" il messaggio che si riceve quando si entra in un tempio.

Ermeneutica artistica

Piero Manzoni come ermeneuta dell’arte sacra contemporanea


Scelgo di pubblicare questo banalissimo articolo in una ricorrenza non banale, la messa in scena del teatro blasfemo di Romeo Castellucci, Sul concetto di volto nel Figlio di Dio, tristemente noto per il lancio di escrementi su un bel ritratto del Cristo.
Dovremmo riflettere attentamente sul fatto che un arte ormai ridottasi a pura merda, non può che battere due strade: o fare ammenda del proprio errore e  convertirsi radicalmente, oppure colma di frustrazione passare a gettar merda sui capolavori altrui.

Festa pagana

Festa pagana

(di Gianfranco Amato) Dall’Inghilterra giunge un’interessante lezione per tutti coloro che si ostinano a ritenere Halloween un’innocente festicciola per fanciulli mascherati. Questi gli antefatti della vicenda che ha coinvolto Tom Wilson, l’ex sindaco di Nuneaton, ridente cittadina situata nel cuore dell’Inghilterra, e nota per aver dato i natali alla celebre scrittrice vittoriana Mary Anne Evans, meglio nota con lo pseudonimo maschile di George Eliot.
Nell’ottobre del 2009 Tom Wilson declinò l’invito, rivoltogli nella sua veste istituzionale, di partecipare formalmente ad un evento celebrativo della nota festa di Halloween. Fin qui nulla di male. I problemi per Wilson cominciarono quando ebbe la disavventura di dichiarare, in un’intervista al quotidiano britannico Telegraph, che i motivi del rifiuto risiedevano nelle sue convinzioni religiose. Poiché si trattava di una «celebrazione pagana», Wilson affermò che non intendeva aver nulla a che fare con essa, né intendeva associarla ufficialmente alla comunità che egli rappresentava. L’incauto sindaco si spinse oltre dichiarando che quella festa nasconde in realtà lati oscuri, deriva dall’antico culto del dio Samhain, Signore della Morte, e che non appare per nulla sano far partecipare bimbi ad una simile ricorrenza senza avere l’esatta consapevolezza di cosa vi stia dietro.
Inevitabile la furia e la protesta dei pagani, giunti persino a presentare una formale denuncia al Consiglio comunale di Nuneaton, sul presupposto che le affermazioni di Wilson, oltre ad apparire «inappropriate e offensive», integrassero anche una vera e propria discriminazione nei confronti degli stessi pagani. Il Council’s standard sub-committee, una sorta di commissione d’inchiesta comunale sui comportamenti degli amministratori, dopo più di due anni di accurata inchiesta, ha ora emesso il proprio verdetto. Tre sono i “capi d’imputazione” per i quali l’ex sindaco Tom Wilson è stato riconosciuto colpevole. Il primo è quello di «non aver trattato il prossimo con rispetto».
Il secondo è relativo al fatto di «essersi comportato in modo tale da porre l’amministrazione comunale nella spiacevole situazione di venir accusata di atteggiamenti discriminatori e di violazione della normativa sull’uguaglianza». Il terzo, infine, è quello di «aver agito in maniera tale da compromettere il prestigio di una carica pubblica». Al povero Wilson è stata, quindi, affibbiata una dura censura scritta e l’obbligo di scrivere una pubblica lettera di scuse.
Dopo l’udienza della Commissione, l’ex sindaco si è rammaricato per la particolare severità della punizione inflittagli, precisando, peraltro, che dall’ottobre del 2009, ovvero da quando è accaduto l’episodio contestato dai pagani, lui non ha mai ricevuto personalmente una singola lamentela né verbale né scritta da parte di chicchessia. Si è poi sfogato criticando lo spreco di tempo e di denaro dei contribuenti per l’inchiesta durata due anni e cinque mesi su una simile vicenda.
Questa surreale vicenda di Tom Wilson è rivelatrice di alcuni aspetti interessanti. Ancora una volta conferma, ad esempio, come i pagani in Gran Bretagna siano entrati ufficialmente a far parte delle categorie “protette” dalla politically correctness, insieme alle donne, agli omosessuali, ai neri, ai disabili, ai trans, ai musulmani, et similia.
Ricordo, tra l’altro, che il 10 maggio 2010 il Ministero britannico degli Interni ha ufficialmente riconosciuto la Pagan Police Association, un’organizzazione di poliziotti pagani (sono oltre 500 tra agenti e ufficiali, inclusi druidi, streghe e sciamani), autorizzando i membri ad assentarsi dal lavoro durante le relative feste religiose. Oggi, infatti, i dirigenti della polizia danno alle celebrazioni pagane la stessa considerazione tenuta per il Natale dei cristiani, il ramadan dei musulmani e la pasqua degli ebrei. Halloween è una delle otto feste pagane ufficialmente riconosciute dal Ministero degli Interni.
Andy Pardy, capo della polizia di Hemel Hempstead nell’Hertfordshire, che è cofondatore della Pagan Police Association e adoratore delle antiche divinità vichinghe, tra cui il dio Thor dal martello distruttore e Odino dall’occhio ciclopico, quando diede l’annuncio ufficiale del riconoscimento da parte del Ministero degli Interni, precisò l’importanza per i poliziotti pagani di poter «finalmente celebrare le proprie festività religiose e lavorare in altre giornate, come Natale, che per essi non hanno nessunissima rilevanza». Sono stati pure nominati tre assistenti spirituali pagani per le forze di polizia, e le nuove disposizioni normative oggi consentono, inoltre, agli stessi pagani di prestare giuramento in tribunale su ciò che «essi considerano sacro».
Come si vede, l’episodio dell’ex sindaco di Nuneaton svela retroscena illuminanti sulla reale natura della festa di Halloween. Gli ingenui cattolici che ancora si ostinano a non considerarla una festa pagana sono serviti. (Gianfranco Amato)http://www.corrispondenzaromana.it/festa-pagana/

Il volpetto..

Castellucci e l'angelo (decaduto) dell'Arte



Antonio Socci ha scritto qualche giorno fa una lettera aperta a Romeo Castellucci riguardo allo spettacolo “Sul concetto di volto nel Figlio di Dio”, cercando di mettere in luce la presunta buona fede del regista teatrale. Una chiave interpretativa, quella del giornalista toscano, suggestiva e controcorrente,  ma onestamente troppo forzata. Dipingere Castellucci come un mistico dei nostri tempi mi è sembrato, infatti, eccessivo. 

Proprio ieri leggevo un articolo di Rino Camilleri in merito ad una intervista che l'artista avrebbe rilasciato alla rivista australiana Real Time Arts nel 2002. 

Tra le tante cose che vi si possono leggere, emergono dichiarazioni a dir poco pesanti come la seguente in cui Castellucci tessendo le lodi dell'angelo decaduto afferma: 

"The Angel of Art is Lucifer. He is the first Being who puts on and assumes the costume and the clothes of another in order to Be. He has duplicated language and has translated it. The art of transformation is for him alone. He comes from the region of Non-being. The only way for him to return to the zone of Being is to write the name of another with his voice, with his body–and this is what the theatre is ".

Ovvero:

"L'Angelo dell'Arte è Lucifero. È lui il primo che assume le sembianze e le fattezze di un altro. È Lui il primo ad aver sdoppiato il linguaggio, salvo poi tradurlo. È Lui il primo, e l'unico, ad aver dominato l'arte della trasformazione. Egli proviene dalla zona del non-essere. L'unica possibilità per lui di tornare alla zona dell'Essere è farlo con la voce, il corpo, il nome di un altro. A questo serve il teatro".

Ora che è emerso l'illustre modello a cui l'artista si ispira, non vi sembra tutto più chiaro?

lunedì 23 gennaio 2012

Gospa news

IL DODICESIMO ANNIVERSARIO DELLA MORTE DEL VESCOVO ŽANIĆ
KIUM, 2012-01-12
In occasione del dodicesimo anniversario della morte di Mons. Pavao Žanić, già Vescovo della Diocesi di Mostar-Duvno e Amministratore Apostolico di Trebinje-Mrkan, il suo successore, il Vescovo Ratko Perić, ha celebrato la Santa Messa serale nella Cattedrale di Maria Madre della Chiesa a Mostar, per il riposo dell’anima del defunto Vescovo. Alcuni assistenti del defunto Vescovo Pavao hanno concelebrato la Messa: il Parroco della parrocchia della Cattedrale Mons. Luka Pavlović, il Cancelliere della Curia Diocesana Don Ante Luburić, ed il maestro del coro della Cattedrale Don Dragan Filipović. Il Vescovo Ratko ha parlato ai fedeli dell’eroica opposizione del Vescovo Žanić nei confronti dell’ideologia comunista, confutando così i recenti attacchi contro la sua nobile figura di Vescovo, nella consapevolezza di dover dire la verità riguardo al Vescovo, cosicché non siano diffuse bugie e calunnie nei suoi confronti!

Se il carnevale entra in Chiesa


Olanda, strane danze in una chiesa
OLANDA, STRANE DANZE IN UNA CHIESA

Singolare e inopportuna rappresentazione in una chiesa protestante olandese

GIACOMO GALEAZZIROMA

Fiumi di birra e lap dance in chiesa. A Santa Caterina, storico edificio sacro di Doetinchem che sorge sulla piazza centrale della città dell’Olanda orientale (60mila abitanti nella provincia di Gheldria), il pastore protestante Klaas Bakker ha offerto ospitalità alla cerimonia annuale della «società del carnevale». Gli organizzatori, contrariamente agli accordi presi con le autorità religiose locali, hanno issato un palo nella navata centrale di quello che fino alla riforma protestante è stato uno dei luoghi principali del cattolicesimo della regione.


E le immagini della ballerina di lap dance in chiesa hanno suscitato scandalo nei Paese Bassi. Quanto accaduto a Doetinchem è l’ultimo degli episodi che hanno visto gli edifici sacri trasformati in «location» decisamente improprie.

Ai neocatecumenali il diploma. Ma non quello che si aspettavano

Diario Vaticano / 
La Santa Sede ha approvato i riti che scandiscono le tappe del loro catechismo. Ma le particolarità con cui essi celebrano le messe restano sempre sotto osservazione. Alcune sono consentite. Altre no

di ***

CITTÀ DEL VATICANO, 23 gennaio 2012 – Prima dell’udienza con Benedetto XVI di tre giorni fa, dentro il Cammino neocatecumenale correva voce che in quell'occasione sarebbero state definitivamente approvate le “liturgie” del movimento ecclesiale fondato da Francisco "Kiko" Argüello e Carmen Hernández:

> "Placet" o "Non placet"? La scommessa di Carmen e Kiko


Tali voci davano addirittura per pronto il documento di convalida.

TRIDUO ECUMENICO PER IL 24 GENNAIO/3

3° giorno            (23.1.2012) 

Avvicinarsi all' ingresso del teatro * almeno un'ora prima dell'inizio dello spettacolo o delle prove, con una borsa piena di barattoli (o sacchetti biologici) contenenti pomodori pelati (ammessi anche quelli in scatola, non biologici) e alzando gli occhi al cielo per invocare la protezione di S.Raffaele per ottenere una mira precisa, inforcati occhiali da vista, mirare non alle persone ma direttamente all'ingresso del teatro, possibilmente centrando l'architrave in  muratura superiore al portone, di modo che il liquido poltaceo, possa sgocciolare serenamente come dopo un temporale, senza dire nulla (o al più : questa è d'artista ma è GRATIS! chi la fa, la lanci, chi non la fa la riceva...)


* Teatro F. Parenti via Pier Lombardo, 14 (zona corso Lodi) Milano

domenica 22 gennaio 2012

LA CHIESA E LA STORIA

 di mons. Brunero Gherardini

Stampa
Premessa:
miccoliIntorno al volume di Giovanni Miccoli sulla Chiesa dell’anticoncilio e sulla marcia su Roma dei tradizionalisti, ove si eccettui la recensione di Lucetta Scaraffia sull’Osservatore Romano, da parte cattolica s’è fatto un gran silenzio, a livello di teologi e storici seri, intendo, oltre che di Gerarchia. Per questo reputo opportuno, al fine d’una più larga e sollecita diffusione, affidare in anteprima al sito Riscossa Cristiana un articolo come al solito assai lucido, puntuale ed approfondito nelle sue argomentazioni che mons. Brunero Gherardini ha voluto scrivere per il mio Bollettino “Una Voce dicentes” il cui primo numero del 2012 non potrà uscire se non nella primavera. La faziosità, l’inconsistenza storica e la nullità teologico-ecclesiologica del libro di Miccoli non potranno facilmente sfuggire ai lettori.
Dante Pastorelli
=========================== 
LA CHIESA E LA STORIA
di Mons. Brunero Gherardini
Credo opportuno far notare che alla storia ho abbinato non il Cristianesimo, bensì la Chiesa. Questa è una specificazione di quello e se di quello intendessi parlare, dovrei far un discorso non solo più generico, ma anche molto più vasto. Mi limito alla Chiesa, anche per un motivo contingente, ch’emerge da una recente pubblicazione dello storico G. Miccoli. Questi, non so a quale titolo e con quale competenza, le rivolge le seguenti parole:
La questione centrale, sottesa alle scelte da compiere, sta ancora una volta nel tipo di rapporto che la Chiesa di Roma intende stabilire con la storia: sta, per dire più precisamente, nel suo modo di pensarsi nella storia: riconosce di farne pienamente parte, come ne fa parte il Vangelo cui si richiama, o se ne sottrae perché portatrice intangibile delle contingenze umane, di un messaggio che ha saputo mantenere inviolato e inalterato nel corso di due mila anni?(1).

I Cristiani e Israele


cristiani
Oggi ai Cristiani si pone un problema di coscienza a causa dell'attuale Stato di Israele.

La maggior parte di essi, provando un senso di colpa dopo il così detto "olocausto hitleriano", si è affrettata a riconoscerlo, mentre gli altri si rifiutano di farlo per due ragioni:

1) Perché sono scioccati dall'ingiustizia compiuta verso il popolo Palestinese, che è stato scacciato via dalla loro Terra natia con la violenza, o è stato lì schiacciato dagli Israeliani.

2) Per ragioni legate alla fede dei Cristiani in Gesù e alla testimonianza a Lui dovuta.

Il soggetto di questo studio è delicato, in grado di suscitare reazioni, deve essere detto in anticipo che il problema non è trattato con uno spirito antisemita.

Noi ci sentiamo esortati dalla compassione per una giustizia sociale e religiosa.

Noi combattiamo per la libertà religiosa di ognuno e ovunque, anche in Israele dove speriamo che ai milioni di Palestinesi - Cristiani e Musulmani - sarà concesso di ritornare dalle autorità Israeliane, che si rifiutano di reintegrarli, perché non sono Ebrei. Non è questo un atteggiamento razzista?

Per chiarire il problema, dobbiamo porre a noi stessi questa domanda:

per un Cristiano cosa significa riconoscere lo Stato di Israele?

TRIDUO ECUMENICO PER IL 24 GENNAIO/2

2° giorno            (22.1.2012) 



Avvicinarsi all' ingresso del teatro * da singoli o in piccoli gruppi, almeno un'ora prima dell' apertura o inizio dello spettacolo, con una borsa piena di barattoli (o sacchetti biologici) contenenti uova (ammesse anche di struzzo) e alzando gli occhi al cielo per invocare la protezione di S.Raffaele per ottenere una mira precisa, inforcati occhiali da vista, mirare non alle persone ma direttamente all'ingresso del teatro, possibilmente centrando l'architrave in  muratura superiore al portone, di modo che il liquido poltaceo, possa sgocciolare serenamente come dopo un temporale, senza dire nulla (o al più : questa è d'artista ma è GRATIS! chi la fa, la lanci, chi non la fa la riceva...)


* Teatro F. Parenti via Pier Lombardo, 14 (zona corso Lodi) Milano

sabato 21 gennaio 2012

Il Magistero “luogo teologico”

Per gentile concessione di “sì sì no no”, pubblico questo testo che - oltre a perfezionare la nostra formazione - ci soccorre proprio in questo momento di sconcerto e disorientamento determinati dalla controversa approvazione delle celebrazioni presenti nel "Direttorio Catechetico del Cammino Neocatecumenale", tuttora tra l'altro secretato, con la quale sembra si sia toccato il fondo della fumisteria ermeneutica.

Il Magistero “luogo teologico”

«La Dottrina sacra o della Fede viene annunziata dalla Chiesa poiché è divinamente rivelata e non è rivelata poiché annunziata dal Magistero della Chiesa.
Il Magistero non è la causa del carattere della divina Rivelazione annunziata dalla Chiesa, ma è solo uno strumento o un mezzo stabilito da Dio, per il quale il Rivelato viene interpretato e quindi da noi conosciuto con certezza» (A. LANG, Die Loci teologici des Melchior Cano und die dogmatischen Beweises, Monaco, 1925, p. 82).

***
Prologo