ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

mercoledì 21 marzo 2012

Sogno di una notte di… Vaticano3

Me lo girano via mail. Come ho risposto lì, commento qui:

Un incubo.
Il sogno degli gnostici.
Il paradiso – rigorosamente escatologico (= novissimus) – dei santi.

Ed ecco un buon esempio di cosa successe, succede e succederebbe se si attuassero i sogni utopistici degli eretici.

DISCONTINUITÀ DEL CONCILIO NELLA CONTINUITÀ?


L’ERMENEUTICA DELLA RIFORMA : DISCONTINUITÀ DEL CONCILIO NELLA CONTINUITÀ? (secondo capitolo) 

di Paolo Pasqualucci
secondo capitolo
4. I Martiri sono morti per render gloria a Dio e convertire i pagani, assai più che per la “libertà religiosa”. Bisogna quindi accertare se le testimonianze rimasteci dei primi Martiri mostrino in loro il desiderio di sacrificarsi per la libertà religiosa nel senso moderno del termine, per tutti e per tutte le religionicome diritto universale della persona. Rileggendo gli Atti e le Passioni dei Martiri non si trova però traccia alcuna, a mio avviso, di riferimenti a siffatta “libertà”. Si ha anzi l’impressione che ai Martiri, che sembravano letteralmente posseduti dallo Spirito Santo, di questa famosa libertà importasse assai poco. Non voglio dire, con questo, che non sarebbero stati contenti di goderne. Non sono Donatista. Voglio solamente dire che nella loro testimonianza la sua rivendicazione resta generalmente implicita, come se costituisse un elemento secondario. Importava loro, soprattutto, non cadere nel grave peccato di apostasia. La morte era consapevolmente accettata e persino invocata per render gloria a Dio e come sacrificio per la conversione del mondo pagano. “Potessi io persuadere voi a farvi cristiani!” gridava alla folla persecutrice il martire Pionio mentre veniva condotto al supplizio, respingendo l’invito pressante ad abiurare per salvarsi la vita*1.

Sarà pure strisciante, ma lo scisma contro Roma è arrivato in Slovacchia

Il Forum teologico della Slovacchia è l’ultimo baluardo dell’antagonismo cattolico nato in Europa.

Medjugorje: l'insopportabile tristezza dell'ingannare i fedeli



Da Medjupedia: Medjugorje: l'insopportabile tristezza dell'ingannare i fedeli - La fabbricazione di Laurentin in relazione al figlio di una suora e a suo padre - Parte 2 - I fatti

Vai alla prima parte dell'articolo di Louis Bélanger (riduzione italiana)

Dopo la prima parte dell'articolo Medjugorje: The unbearable sadness of duping the faithful – Fr. Laurentin’s fabrication concerning the father of a nun’s child, intitolata The libel, Louis Bélanger, in Medjupedia, dedica la seconda parte, intitolata The facts, ad un esame della documentazione.
Essa, come già detto, fu consegnata, nel 1985, dall'allora cardinale Joseph Ratzinger, Prefetto della Congregazione per la dottrina della fede, al vescovo di Mostar, Pavao Žanić.

Quella che segue è una sintesi dell'articolo originale in inglese.

Il 9 gennaio 1977, 16 giorni prima della nascita del bambino, padre Tomislav Vlašić invia una lettera dattiloscritta ad MK (ex suor RK), che sta per partorire, e alla fine appone un Nota Bene di proprio pugno.
Medjupedia: Fonte 2 - Estratto 2:


Tu sarai davvero come la Madre di Dio, che ha accettato il suo particolare destino: è andata con il suo bambino dovunque era necessario. La Provvidenza di Dio ha accompagnato lei ed il Bambino ed anche se ciò le ha procurato sofferenze, è diventato la fonte della più grande gloria per lei. Se tu affronti questo come Lei ha fatto, non ti mancheranno serenità e prosperità nella vita. E Dio ti benedirà sempre. D'altronde, non sei obbligata a parlarne con nessuno. Devi dire semplicemente che il bambino è tuo e lasciare che gli altri pensino quello che vogliono.


Medjupedia: Fonte 2 - Estratto 4:


Dio! N.B. Se hai intenzione di parlare del padre del bambino, la cosa migliore sarebbe dire che la scorsa estate lui se n'è andato in Australia e che voi, lì, sistemerete tutto. Quando andrai lì, te la caverai. Puoi "dare" qualunque nome al padre, per soddisfare la curiosità della gente. Questo è il modo migliore per farlo. Ma tu devi essere coerente e ferma.

*****

Già in una precedente lettera dattiloscritta, del 7 dicembre 1976, padre Tomislav aveva invitato MK a non rivelare il nome del padre del bambino.
Medjupedia: Fonte 1 - Estratto 2:


Riguardo al padre del bambino, nessuno può costringerti a fornire informazioni su di lui.


Anche questa lettera contiene, alla fine, una piccola porzione di testo (cinque righi) scritta a mano da padre Tomislav.

*****

MK risponde a padre Tomislav con una lettera non datata ma, in base al contenuto, scritta chiaramente prima del giorno 25 gennaio 1977 (quando nacque il bambino).
Medjupedia: Fonte 3 - Estratto 1:


Mio caro Tomo [diminutivo di Tomislav], ho ricevuto la tua lettera. Grazie per le preghiere e gli auguri. Per quanto riguarda la mia salute, visto che i giorni si avvicinano, non sto proprio male. Sto avendo dei mal di testa, ma dipende dal fatto che mi preoccupo troppo. Sono andata a farmi visitare e mi hanno detto che partorirò intorno al 10 febbraio. Ho ottenuto la dispensa dai voti. Mi sono confessata. Ora è tutto sistemato.
Sto solo pregando Dio di morire durante il parto poiché la mia vita è così terribile. Non la voglio. Preferirei cento volte esser morta piuttosto che qualcuno dei miei mi veda dare alla luce un un figlio illegittimo dopo 18 anni di vita religiosa. Per di più, sono costretta a mentire contro di me dicendo che ho avuto un figlio con questo o con quello. Non mi interessa questo genere di vita, in cui devo dipendere da quest'uomo anziano. […] Mio Tomo, mi sono coperta di disonore. Ognuno vuole essere ritenuto onesto. Neanche uno stupido dirà bugie contro sé stesso. Mi manca poco per diventare completamente pazza. […] Ora ho bisogno di tutto. […] Chi si prenderà cura di me?


Un altro brano della stessa lettera (Medjupedia: Fonte 3 - Estratto 2):


Inoltre, mi sto tenendo nascosta dai miei parenti come un serpente. Tomo, non ti preoccupare, non rivelerò la tua identità a nessuno - almeno per ora. Se ne parlerò a qualcuno, te lo farò sapere.
L'altro giorno, l'anziano ha cominciato a farmi domande su chi sia il padre e se abbia intenzione di sposarmi. Gli ho detto che non mi sposerò e che non rivelerò il suo nome a nessuno; allora ha smesso di farmi domande. Tomo, non arrabbiarti con me, ma cerca di capire che per me non è facile affrontare tutto ciò. Tu continui a dirmi di essere come Maria. Io lo accetto, ma lei aveva accanto a sé il suo Giuseppe in una terra straniera.

*****

Nel novembre 1984 il vescovo di Mostar, Pavao Žanić, riceve una lettera, imbucata in un ufficio postale tedesco, vicino ai confini con la Danimarca (come risulta da una nota apposta da mons. Žanić al termine della lettera), senza data e firmata con il solo nome di battesimo dell'ex suora M.
Medjupedia: Fonte 7 - Estratto 2:


Mi sembra che sia opportuno informarla, in nome del nostro amato Dio e della nostra fede. Se non la informassi, lo considererei un peccato. Il nostro amato Salvatore mi ha dato la forza di farle sapere tutto, eccellentissimo padre. Ho messo al mondo un bambino [cancellato nella lettera originale]. Ho lavorato a Zagabria prima di partire per la Germania. A Zagabria ho conosciuto il Rev. Tomislav Vlašić, che ora è a Medjugorje. La prego, mi perdoni, padre Vescovo, poiché voglio dirle che ho avuto un bambino, un figlio, da lui, dal reverendo Tomislav Vlašić. Da allora sono molto infelice. Mi sono dovuta trasferire in Germania per lavorare e anche per lasciare un ambiente in cui per me non era facile stare.


Tuttavia, come si è già accennato nella prima parte, MK (ex suor RK) quando, nello stesso mese di novembre 1984, ricevette la visita del vescovo Žanić, in Germania, negò di aver scritto questa lettera.


continua su

http://www.marcocorvaglia.com/medjugorje/da-medjupedia-medjugorje-linsopportabile-tristezza-dellingannare-i-fedeli-2-la-fabbricazione-di-laur.html

In cosa credono i santegidini


ECCO DOVE CERCARE GESU', IL LIBRO DI MONS. PAGLIA
E' uscito il nuovo libro del Vescovo di Terni Vincenzo Paglia e apprendo in diretta questa incredibile intervista rilasciata ai microfoni del TG1.
Anor più sconcertante, benchè significativa dello stato di apostasia regnante, è il commento del suo collega scrittore Scaglia con cui ha scritto questo nuovo libro.
Quello che io seguo:Gesù non di spalle
Non ho letto il libro, qui si tratta di mettere in evidenza le dichiarazione fatte al TG!.
L'intervista è visibile qui:
http://www.tg1.rai.it/dl/tg1/2010/edizioni/ContentSet-9b6e0cba-4bef-4aef-8cf0-9f7f665b7dfb-tg1.html?refresh_ce

La commentatrice chiede come domanda principale cosa sia rimasto degli insegnamenti e della carità di Gesù, sulla base dei contenuti del libro e se è possibile "ancora un patto tra il Figlio di Dio e l'uomo"
Cosa?
Un altro?
Ma che farneticazione è questa?

NEANCHE VANNA MARCHI HA MAI OSATO TANTO!

MEDJUOGORJE: "VEGGENTE" IMPONE LE MANI E BENEDICE DUE RELIGIOSI. 

Pontifex.Roma 
Dopo i casi "Mamma Ebe", "Damanhur" e "Vanna Marchi" pensavo di aver assistito al top della blasfemia e dell'inganno; come studioso di sette e scrittore cattolico di demonologia /apologetica da più di 10 anni, non ero mai incappato in una situazione così palesemente scismatica e disobbediente, per giunta a danno di 2 religiosi plagiati. Questo modo di agire non è cattolico, non si può definire tale neanche sotto tangente, sotto minaccia o sotto tortura. La "veggente" protagonista di tale bestemmia per la cattolicità può, al massimo, rientrare nella setta dei pentecostali. ...

martedì 20 marzo 2012

Evoluzionismo: quando il darwinismo entra nelle redazioni cattoliche…

  Darwin non si tocca!  Chi lo fa, rischia il linciaggio mediatico. Non per mano dei soliti atei razionalisti o gnostici scientisti. No, si tratta del solito “fuoco amico”, un quotidiano cattolico, “Il Cittadino” di Lodi. Che ha dedicato addirittura due articoli ad una conferenza dal titolo Evoluzionismo. Il tramonto di un’ipotesi, promossa lo scorso 11 marzo a Montanaso dall’associazione “AttivaMente” con relatore  il prof. Roberto de Mattei, introdotto dal prof. Mario Palmaro.

Due personalità, entrambe con curriculum accademico, che parla da solo. Ma “Il Cittadino” ha fatto opinione più che cronaca: falsando le regole, ha emesso sentenze anziché fatti. Oltre tutto, denigrando faziosamente lo stesso de Mattei, proponendone un profilo disgustosamente a senso unico, tutto in negativo, senza nulla riconoscergli.

Don Ricossa cade ancora su Donoso Cortés

Don Francesco Ricossa, sull’ultimo numero di Sodalitium (n°65[1], febbraio 2012, p. 14), persevera nell’ascrivere il consultore del Sillabo[2] Donoso Cortés al

“Tradizionalismo cattolico dell’età della Restaurazione, condannato dalla Chiesa per il suo fideismo, anche se non tutti i suoi esponenti sono stati condannati (de Maistre, de Bonald, Donoso Cortes, Lamennais, Ventura di Raulica, Gioberti, Bonnetty e gli Annales de philosophie chrétienne, Ubaghs e la scuola di Lovanio, Bautain ecc.)”.

Che dire? Perseverare est diabolicum.

perchè suocera intenda....?

Diario Vaticano / Preti contro il celibato. In Austria si replica
La prima ondata di disobbedienza tra il clero è di un secolo fa. Roma reagì con durezza e tutto finì con un piccolo scisma. Il cardinale Brandmüller propone che si faccia così anche oggi, contro i nuovi ribelli

di ***
 CITTÀ DEL VATICANO, 20 marzo 2012 –  “Come nacque uno scisma”: è questo il titolo di un articolo apparso nei giorni scorsi su "L'Osservatore Romano" a firma del cardinale bavarese Walter Brandmüller (nella foto). Un articolo di taglio storico ma con espliciti riferimenti all’attualità.

Un articolo che fin dall’inizio si richiama al movimento antiromano "Los von Rom", nato in Austria tra l'Ottocento e il Novecento, che "riuscì a spingere circa centomila cattolici austriaci ad allontanarsi dalla Chiesa".

Questo movimento – prosegue il cardinale entrando nell'attualità – "venne ripreso all'indomani del Concilio Vaticano II". Ma non solo. "Tendenze analoghe sembrano di tanto in tanto riemergere anche ai nostri giorni in taluni appelli alla disobbedienza nei confronti del papa e dei vescovi".

Gospisti

  

Pontifex.RomaHo ricevuto una lettera riguardante il mio recente articolo su Medjugorie, nella quale mi si dice: “non condivido” perché è un articolo su cui non si è fatta una completa ed equilibrata informazione. Ad esempio: per le migliaia di conversioni; per la perfetta salute dei presunti “veggenti”, dichiarate da due commissioni mediche; per la non esatta interpretazione di “sincretismo”; per il contrasto tra i frati di Medjugorie e il Vescovo; per il clima soprannaturale (?) che vi si respira e di preghiera … Segue poi una lista di dichiarazioni che sarebbero di prova della veridicità delle “apparizioni”. Tutto qui. Nessuna prova, nessun documento. Ed è il solo scritto che abbia finora ricevuto ad hoc! Mi permetto, perciò, di trattare ancora dell’argomento, alla luce del dogma e non delle impressioni e mozioni cardiache sui “veggenti”, sull’atmosfera di pietà, sulle presunte o vere conversioni: tutte cose che hanno niente a che fare con la “realtà” o no delle “apparizioni” , alle quali, comunque, nessuno è obbligato a credere!
I teologi di teologia mistica forniscono vari criteri per discernere le manifestazioni divine autentiche dalle contraffazioni. Sono criteri d’ordine obiettivo sulla natura e il contenuto dottrinale dei fatti. Quindi, non basta stabilire la salute fisica e l’equilibrio psichico dei “veggenti”, perché l’inganno diabolico va ben oltre, e la contraffazione può dare somiglianze notevoli nelle manifestazioni.
Vediamo alcuni casi nella storia della Chiesa.

Un aiutino alla Gospa..?

MEDJUGORJE: QUANDO IL DIRETTORE SPIRITUALE DEI "VEGGENTI", MOLESTATORE DI SUORE, FU FOTOGRAFATO MENTRE SCRIVEVA I MESSAGGI DELLA GOSPA


Pontifex.RomaDella indegna vita di Tomilav Vlasic [1] ne parlerò in altri articoli, non per voler giudicare in maniera temeraria, ma solo per riportare documentazione reale ed oggettiva, in Italia ben mascherata dai fan di padre Fanzaga, di Radio Maria e della Gospa; nondimeno per evitare che, alla sua morte, venga "canonizzato" abusivamente anche questo personaggio, che fu colpevole di scandali, abusi, menzogne, disobbedienza e quanto di peggio possa esistere nella vita di un religioso. Con questo non voglio sostituirmi a Dio, ci mancherebbe, io non sono la Gospa che "canonizza" gli eretici [2], bestemmia contro lo Spirito Santo, si antepone a Pietro (il Papa) [2], pronuncia eresie e minaccia [3]; io faccio il giornalista cattolico, non sono corruttibile e scelgo la strada della VERITA', per mettermi a tacere devono uccidermi. Perché non ricordare, dato che ci siamo, il messaggio del 25 dicembre 2010: "Cari figli, oggi io e mio Figlio Gesù desideriamo darvi l’ abbondanza della  gioia e della pace affinché ciascuno di voi sia gioioso portatore e testimone della pace e della gioia nei luoghi dove vivete. Figlioli siate benedizione e siate pace. Grazie per aver risposto alla mia chiamata".

Una occasione per riflettere

interrogazione
Un Professore universitario di filosofia in un noto College sfidò i suoi studenti con la seguente domanda: “Dio ha creato tutto ciò che esiste?
Un coraggioso studente rispose: “Sì, lo ha fatto!” “Dio ha davvero creato tutto?” ribadì il Professore.
Sì Signore, sicuramente!” rispose lo studente.
Il Professore allora disse: “Se Dio ha creato tutto, allora ha creato il male; e, dato che il male esiste, e secondo il principio che le nostre opere definiscono chi siamo, allora possiamo supporre che Dio sia malvagio!
Lo studente rimase in silenzio e non poté rispondere alla definizione ipotetica del Professore. Egli, fiero di sé, si vantò con la classe che, ancora una volta, aveva dimostrato l’inutilità di una fede religiosa.

Un altro studente alzo la mano e disse: “Posso farle io una domanda, Signor Professore?” “Ma certo!” disse lui.

Crimen laesae maialitatis


di Luisella Saro
da CulturaCattolica.it

Non è che le scimmie abbiano iniziato delle pitture e gli uomini le abbiano finite. Il pitecantropo non disegnò una renna neanche alla peggio, l’homo sapiens la disegnò e bene, (…) il cavallo selvaggio non era un impressionista, come il cavallo da corsa non è un post-impressionista”.
(G. K. Chesterton, L’uomo eterno)

Notizia dell’ultima ora. Praticamente uno scoop di CulturaCattolica.it. Verrà emanata a breve, in tutte le scuole di ogni ordine e grado, una circolare. Vietato dire ad una studentessa “scusa, abbi pazienza, ma hai un cervello da gallina!”. Vietatissimo, in classe, che un insegnante così si rivolga a degli studenti distratti: “spiego queste cose a voi e mi sembra di dare le perle ai porci!”.

Espressioni offensive per gli allievi? Genitori sul piede di guerra? Macché! A chi vuoi che importi dei ragazzi!? Le frasi suddette – così si leggerà nella circolare – sono altamente e intollerabilmente offensive per le galline e per i maiali. No, non mi sono bevuta il cervello! Siccome il buongiorno si vede dal mattino, è dai banchi di scuola che deve iniziare l’educazione del bambino, destinato a diventare giovane ecologista e bravo animalista, come si conviene ad una società civile che più civile non si può: la nostra.

lunedì 19 marzo 2012

Ciechi "veggenti"

LA GOSPA E I "VEGGENTI", DIO LIBERI MEDJUGORJE DALLE VOSTRE OFFESE ALLA VERGINE MARIA

Pontifex.RomaMedjugorje è nella regione croato-cattolica dell’Erzegovina e sarebbe rimasta nel suo anonimato se un giorno, il 24 giugno 1981, alcuni giovani non avessero affermato d’aver visto la Madonna (in lingua croata: “Gospa”) sulla collina delPodbrdo, ai piedi del quale domina la Chiesa Parrocchiale. Ma le presunte visioni, poi, non avvennero più sul monte, ma nelle case, nell’ufficio parrocchiale e in chiese.La prima “apparizione” avvenne il 24 giugno 1981, festa di S. Giovanni Battista. I protagonisti furono: Ivanka Ivankovic (nata il 21 aprile 1966); Vicka Ivankovic (nata il 3 luglio 1964); Mirjana Dragicevic (nata il 18 marzo 1965); Ivan Dragicevic (nato il 25 maggio 1965); Marija Pavlovic (nata il 1° aprile 1965); Jakov Colo (nato il 3 giugno 1971). Questi ultimi due si inserirono nel gruppo il secondo giorno. Parteciparono solo alla prima “apparizione”, ma non più alle altre. Mirjana Dragicevic cessò di vedere la Madonna il 25 dicembre 1982. La rivide ancora due volte il 18 marzo 1983 e 1984. Una sera del 1981, in chiesa, vide la Madonna anche il parroco Jozo Zovko, il quale venne, poco dopo, arrestato.
Fino ad oggi (anno 2007), le presunte “apparizioni”, in tutto sarebbbero 35.000, avvenute in luoghi diversi, quasi che la “Gospa” li seguisse ovunque dove essi si trovavano. In breve tempo si formarono pellegrinaggi che neppure la polizia comunista di Tito riuscì nè ad arginare nè a fermare; anzi, poi, si formò, in un successo mediatico, sostenuto e diffuso, in Italia, da “Radio Maria”.

I pastori di Satana.

Olanda, sul web sexy shop online per cristiani credenti


BRUXELLES, 18 MAR – Si chiama 'il giardino dell'amore' ed e' un sexy shop online fatto su misura per i fedeli cristiani olandesi con l'obiettivo di aiutarli a liberare la loro sessualita' senza cadere nella pornografia: l'iniziativa e' stata lanciata su internet da Marc Angenent, ex pastore protestante.

Dagli USA arrivano le “baby esorciste”


Teenage Exorcists
Non dicono di essere in grado di scacciare i demoni ma affermano di saper riconoscere i demonopatici e che Dio li libera attraverso le loro preghiere. Si chiamano Brynne, (17 anni), Tesse (17 anni) e Savannah (20 anni), fanno parte di una comunità evangelica degli Stati Uniti  e sono conosciute come le “Teenage Exorcists”.

Povertà modernista

IL COMUNE DI OLBIA: STALLA TRASFORMATA IN RESIDENZA DI LUSSO CON PISCINA.
«Giù la villa milionaria di don Verzé»
I periti del San Raffaele: sanatoria per venderla. Lunedì al Tribunale fallimentare la proposta per saldare i debiti ai fornitori
La villa di don Verzé in Sardegna
Sulla collina di Spiritu Santu ora sono in molti a scommettere sull'arrivo delle ruspe. In quest'angolo della Gallura, a due passi da Olbia, sorge la Casa Rossa , tutto meno che una delle vecchie case cantoniere dell'Anas. La definizione esatta è nelle carte di lavoro della Fondazione Monte Tabor, alla guida dell'ospedale San Raffaele: «Villa con piscina ad uso abitativo del Presidente, costruita in adiacenza del costruendo ospedale di Olbia». Il Presidente era il prete-manager don Luigi Verzé, scomparso lo scorso 31 dicembre, ma la cui storia continua ad essere costellata di scandali e miracoli.

Modernisti ma non liturgisti vaticani

Il latino dei tempi moderni non è l’inglese. Londra lo sa, Roma doesn’t

La regola del buon costume è che non si deve parlare male dei morti. Quando il soggetto in questione, poi, è una lingua allora non solo bisogna osservare rispetto, ma spesso anche invocarne la resurrezione. Così Tim de Lisle del More Intelligent Life, il magazine dell’Economist, alla domanda su quale sia la lingua più utile da studiare ha risposto: il latino. Perché il latino è rigoroso e complesso. Il latino è una forma mentis, educa alla comprensione e al rispetto delle regole, insegna l’importanza che assumono le strutture grammaticali e sintattiche nella comunicazione. Spesso anche nella vita. Dice De Lisle: “Se il tuo lavoro ha a che fare con le parole, il latino è la lezione di Pilates che ti accompagnerà per sempre, fortificando l’anima”. Si potrebbe quasi dire “aerobica del linguaggio”, quindi, con effetti tonificanti sul cervello, un vero toccasana psico-linguistico.

Mappa della chiesa ribelle contro Benedetto XVI


Germania, Austria e ora Svizzera. Ma anche Irlanda e Belgio

Questa cartina mostra i luoghi in cui sono nati i movimenti "scismatici" all'interno della chiesa cattolica che il Foglio sta raccontando da oltre un anno. Dai 143 teologi che volevano svegliare la chiesa dalla “tomba” del celibato fino a quello che sta succedendo oggi nella diocesi di Coira, in Svizzera, passando per la chiesa Irlandese, belga, tedesca e austriaca.


L’evidenza dei miracoli

 in memoria della scoperta di J.C. Maxwell

i Giorgio Masiero*
*fisico e docente universitario

Agli stolti che m’irridono perché credo ai miracoli chiedo come essi siano così ciechi da non vederne la presenza diffusa in Natura. Mi basta, o Signore, “guardare le cose che hai fatto”, come Agostino; ammirare “il cielo stellato sopra di me e la legge morale dentro di me”, come Kant. Di recente sono stato a Lourdes: non sono andato a vedere gli storpi che prendono a camminare o i ciechi che acquistano la vista, ma solo per ringraziarti, Dio mio. Con riverenza mi sono bagnato all’oceano di bontà accudente quel mare di dolore, che là si concentra ogni giorno da ogni continente: vi sono tante delusioni che nelle persone sensibili aprono la strada alla sfiducia, ma là ho visto il miracolo che la sofferenza e Dio non sono necessariamente una contraddizione, ma possono essere la soluzione di chi trova l’Assoluto sull’orlo dell’abisso. Nella mia esperienza, Signore, e per la mia sensibilità, i miracoli più evidenti sono le leggi naturali, che Tu ottimo legislatore hai scelto e che la nostra limitata ragione si spiega in parte, e non tanto i casi che la nostra ὕβρις non si spiega affatto e presume fuori di quelle leggi. Un fenomeno naturale che mi lascia incantato sono le onde elettromagnetiche.

domenica 18 marzo 2012

MEDJUGORJE, LA GOSPA, PADRE LIVIO FANZAGA E LA SETTA SCISMATICA.


Pontifex.RomaVi prego di leggere con molta attenzione la presente e di non "cestinarla" per il sol fatto che il titolo può sembrare un "giudizio temerario", c'è ben altro. Qualche giorno fa ho pubblicato un primo articolo riguardante alcune dicerie su delle catechesi attribuite allo stimatissimo ed autorevole padre Livio Fanzaga, direttore di Radio Maria, nelle quali molti ascoltatori sostenevo essere presenti pastorali eretiche e non cattoliche; uso il forse perché all'epoca di fatti, quando alcuni ascoltatori di Radio Maria sollevavano il dubbio, non vi erano prove certe ma solo dicerie.  Come già specificavo in articolo, sono un ascoltatore di Radio Maria e non avevo mai notato nulla di strano, tuttavia riflettendo mi sono reso conto di non poter esprimere un giudizio certo, in quanto è mia abitudine cambiare stazione allorché padre Livio parla della Gospa e mi sintonizzo su Radio Mater. In sostanza, ...
... sempre ipotizzando e basandomi su dicerie popolari (apparenti dicerie e con tanto di FORSE MACROSCOPICO), supponevo una possibile posizione sedevacantista, scismatica ed eretica di padre Livio, dato che mi era giunta voce che il padre da anni anteponeva l'autorità della Gospa, qui in Terra, a quella di San Pietro che è il Papa, meglio noto come Vicario di Cristo in Terra ed insigniva arbitrariamente la Gospa stessa del potere di canonizzare, per giunta dei pubblici peccatori.

Eretico o erotico? Purché sia Fratelenzo.

Enzo Bianchi commenta il poema biblico “Nel Cristianesimo non dovrebbe esserci  angoscia verso la sessualità: è realtà voluta da Dio”

Incontro un parrocchiano entusiasta dell’incontro in San Filippo: “una lettura erotica, che è preghiera“.
Mia reazione – senza erezione – circa l’entusiasmo per questa ventata di erotismo innocentista nel teologhese para-cattolico:
 D’altro canto abbiamo a che fare con Fratelenzo. Fratelenzo è quello che sulle colonne del quotidiano cattolico La Stampa si esprimeva così lo scorso 11 Marzo:
C’è da rallegrarsi a ritrovare nelle librerie un’opera come Essere cristiani di Hans Küng, a quasi quarant’anni dalla prima pubblicazione: “un’introduzione all’essere cristiani … una piccola ‘summa’ della fede cristiana” secondo le parole stesse dell’autore, volta a presentare “non un Vangelo diverso, ma lo stesso Vangelo di sempre, riscoperto per il nostro tempo”. (QUI)

Gesu' e Maometto

luca capozzi: Gesu' e Maometto, guardate, ed ognuno tragga le sue conclusioni

sabato 17 marzo 2012

L’ERMENEUTICA DELLA RIFORMA

 : DISCONTINUITÀ DEL CONCILIO NELLA CONTINUITÀ? - di Paolo Pasqualucci
Per gentile concessione del direttore della rivista, Prof. Mons. Brunero Gherardini, pubblichiamo in versione integrale l’articolo di Paolo Pasqualucci, L’ermeneutica della Riforma: discontinuità del Concilio nella continuità?, apparso su ‘Divinitas’, Nova Series, LIV, 2011, n. 3, pp. 284-312.


di Paolo Pasqualucci
(primo capitolo)


Recentemente è apparsa in rete la traduzione italiana di un articolo pubblicato nel 2010 su ‘Nova et Vetera’ da Martin Rhonheimer, professore di etica e filosofia politica all’Università Pontificia della S. Croce, dedicato all’ “ermeneutica della riforma”, in sé stessa ed esemplificata nella nozione di “libertà religiosa”. L’articolo fa ben comprendere che cosa intenda dire il Pontefice attualmente regnante con l’espressione “ermeneutica della riforma”, come tale non immediatamente accessibile(1). Tuttavia, esso sembra creare più problemi di quanti non ne risolva e ha già suscitato pertinenti repliche. Anche dal punto di vista non specialistico del semplice credente, penso si possa sollevare qualche interrogativo concernente: la definizione stessa di questa “ermeneutica”; la rappresentazione dei primi Martiri cristiani quali sostenitori della “libertà religiosa” in senso moderno; il modo in cui viene esposta la dottrina preconciliare, che condannava la “libertà religiosa” quale frutto dell’individualismo agnostico e miscredente del Secolo; la coerenza della nuova dottrina con la Tradizione della Chiesa.

Ma chi ha detto che i corvi sono sleali?


Monsignor Becciu: "Indagine a tutto campo contro "corvi" sleali"

Ill sostituto della Segreteria di Stato, monsignor Angelo Becciu

In un'intervista all'Osservatore Romano a cura del direttore Vian, il sostituto della Segreteria di Stato afferma che l’indagine sulla fuga di documenti riguarda «tutti gli organismi della Santa Sede».

Redazione Roma 
La Segreteria di Stato ha disposto un'accurata indagine che riguarda tutti, nessuno escluso, gli organismi della Santa Sede, condotta a livello penale dal Promotore di giustizia del Tribunale vaticano e a livello amministrativo svolta dalla stessa Segreteria di Stato, mentre una commissione ad hoc è stata incaricata da papa Benedetto XVI di fare luce sull'intera vicenda: lo annuncia il sostituto della Segreteria di Stato, monsignor Angelo Becciu, in un'intervista raccolta dell'"Osservatore Romano", dal direttore Giovanni Maria Vian.

 Il Papa è «sempre al corrente», è «addolorato», ma «sereno» e dà testimonianza di «determinatezza». La slealtà verrà punita, per fare giustizia anche degli «stereotipi» sulla Curia, che non è un luogo di «complotti e carrierismi», ma una realtà al servizio della Chiesa. Obiettivo: ricomporre una
«atmosfera di fiducia», base per poter lavorare.

Vergogna vaticana! Al soldo di satana premio nobel della pace *

Siria: Vaticano, missione umanitaria e’ iniziativa ‘benedetta’
16 Marzo 2012 – 14:27
(ASCA) – Citta’ del Vaticano, 16 mar – ”La missione umanitaria (Invasione dell’ONU ndr) e’ una iniziativa benedetta, che incoraggiamo con forza. C’e’ bisogno di uno sforzo urgente: anche se non abbiamo ancora i particolari sul suo svolgimento, e’ un intervento apprezzabile e tanto atteso. Speriamo che, nel campo dell’assistenza umanitaria, si attivino sforzi e interventi sempre maggiori”: e’ quanto dichiara all’Agenzia vaticana Fides mons. Mario Zenari, Nunzio Apostolico in Siria, commentando l’annuncio di una imminente missione umanitaria in Siria, iniziativa congiunta fra Onu, governo siriano, Organizzazione per la Cooperazione Islamica.
Sull’esodo di profughi, che continua verso il Libano e la Turchia, il Nunzio afferma: ”L’esodo preoccupa noi tutti in Siria. L’uscita forzata dalla propria patria, in queste condizioni di sofferenza, muove a compassione: soffriamo insieme con loro. (Ma non li sosteniamo affatto!) Sono povere famiglie che lasciano in fretta e furia la propria vita, la casa, gli affetti, verso un futuro ignoto di precarieta’. Nell’insieme, la gente soffre ed e’ stanca per il lungo conflitto (Quasi quasi partiamo con una bella esportazione di democrazia all’uranio impoverito e fosforo!): ieri erano 12 mesi ed stato un momento di riflessione, triste e doloroso, in questa primavera che tarda ad arrivare, mentre le speranze della gente si affievoliscono”, dice Mons. Zenari. ”La situazione e’ davvero complicata, ma la questione piu’ grave e’ che non si vede la fine del tunnel”, precisa il Nunzio.

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Centro studi Giuseppe Federici – Per una nuova insorgenza

Comunicato n. 27/12 del 12 marzo 2012, San Gregorio Magno
Una testimonianza da incorniciare: cristiani d’Oriente e farisei d’Occidente
Sacerdote giordano risponde ad Alain Juppé: In Iraq, come in Siria, gli eserciti stranieri creano solo guai
di Rif’at Bader
Al ministro francese degli esteri, che si è vantato per l’impegno del suo Paese a favore dei cristiani d’oriente, padre Rif’at Bader ribatte che la fuga dei cristiani dall’Iraq sta a testimoniare il contrario. La follia di esportare la democrazia con le armi anche in Siria. Se l’occidente vuole fare davvero qualcosa per il Medio oriente (non solo per i cristiani) occorre potenziare l’educazione, i media, la sanità, ma soprattutto collaborare a risolvere il problema israelo-palestinese.
Amman (AsiaNews) – Il p. Rif’at Bader, direttore del Centro di studi e comunicazione nella capitale giordana, ha risposto in questi giorni a un articolo del ministro francese degli esteri, Alain Juppé, apparso su diversi giornali mondiali. Nell’articolo, Juppé rivendicava un ruolo di difesa dei cristiani svolto dalla Francia e invitava i cristiani di Siria a combattere con più decisione contro Bashar Assad. Ecco la risposta che padre Bader ci ha inviato (traduzione dal francese a cura di AsiaNews).
Eccellenza, Sig. Ministro,
Ho letto, come altri, il suo articolo «I cristiani d’oriente e le primavere arabe» (nel giornale La Croix del 28/2/2012), tradotto in diversi giornali, anche i nostri giornali locali in Giordania, fra cui El Rai del 1/3/2012.
Le scrivo oggi dalla Giordania, sebbene El Rai dice che voi non parlate dei cristiani di Giordania e che ciò che lei ha scritto è solo una sottolineatura personale. Vorrei farle notare, signor ministro, che per i cristiani d’oriente, l’identità cristiana è ovunque la stessa, anche se vi sono differenze nel livello di sicurezza e di libertà che permette a ogni cittadino di dedicarsi in tutta tranquillità al proprio lavoro per lo sviluppo del Paese. Ma il suo articolo, firmato da lei come ministro degli esteri e come ministro europeo, ha senza dubbio un peso di ufficialità.
In ogni caso desidero ringraziarla per aver parlato nel suo articolo della « presenza » dei cristiani. Purtroppo, il nostro giornale locale ha tradotto in arabo [questo termine] con «esistenza». Ho consultato il giornale in francese e ho notato che lei parla di «presenza» e non di «esistenza». Forse i giornali arabi si sono sbagliati traducendo e sostituendo presenza con esistenza? Oppure non rimane altro che la semplice idea dell’esistenza geografica e demografica, mettendo da parte una presenza efficace e cooperante, che lavora in positivo, come è stato nel passato, nel presente e nel futuro? Eccellenza, la differenza fra esistenza e presenza è grande.
Nel suo articolo lei ha parlato dei nostri fratelli cristiani in Iraq. Essi sono stati massacrati e il loro numero è diminuito. In effetti, per loro, vi è un problema di esistenza, più forte ancora di quello della presenza, e non si troverà soluzione a questo problema se non con un periodo di pace.
Ma lei eccellenza, non ha parlato delle cause che hanno portato al problema dell’esistenza per i cristiani d’oriente. Ciò che succede in Palestina-Terra Santa da decine di anni, si ripercuote in Iraq e i due casi sono simili per cause e risultati : voglio dire l’intromissione militare di Stati stranieri nei Paesi e nei popoli. Ciò ha strappato il mondo arabo in piccoli Paesi e ha senz’altro influenzato i cristiani.
I cristiani, come i musulmani, hanno dovuto abbandonare Gerusalemme, la Città Santa, e altre città e villaggi e la causa essenziale è stata l’occupazione israeliana. Allo stesso modo, i cristiani dell’Iraq sono stati dispersi senza possibilità di ritorno, a causa dell’occupazione militare americana, sostenuta da molti Paesi occidentali.
Per caso, scrivo questo articolo proprio dopo aver salutato una famiglia irakena (la famiglia Rassam), che è rimasta per più di otto anni nella nostra parrocchia in Giordania. Essi hanno bussato a tutte le porte delle ambasciate e alla fine l’ambasciata della Nuova Zelanda ha avuto pietà di loro ed essi dovranno partire entro due giorni.
Le dico la verità, ho il cuore grosso per la loro partenza, pensando che essi non torneranno più. Ma chi ha causato loro queste sfortune e queste sofferenze? Chi è stata la causa della loro partenza, senza poter vedere il loro amato Paese? Non avrebbero potuto i Paesi occidentali mettere tutta la loro influenza per instaurare la pace e il benessere invece di inondarci di parole belle ma vuote? Tutti gli sforzi del Consiglio di sicurezza Onu e tutti i Paesi civilizzati hanno spinto il mondo a guardare le immagini lugubri di un ex presidente giudicato, condannato e impiccato, e che ha lasciato dietro di sè un sacco di mali. E soprattutto lo stato miserabile dei cristiani che bussano alle porte delle vostre ambasciate in una maniera degna di pietà.
Nel suo articolo lei dice di aver ricevuto i feriti di “Sayidat Annajat”, della chiesa di Nostra Signora del Perpetuo Soccorso, e avete fatto bene, ma il re Abdallah ben Hussein di Giordania vi ha preceduto, aprendo una porta grande per ricevere i nostri fratelli dell’Iraq in un numero molto superiore a quello che lei cita. E sono le Nazioni unite, le istituzioni cristiane, come la Caritas Giordania, ad aver offerto aiuti sanitari e cibo, e continuano a farlo fino ad ora. Perciò, la questione supera l’accettazione di qualche ferito e di qualche famiglia. É tempo di fermare simili crimini, non solo quelli contro i cristiani e coloro che pregano nei luoghi di culto, ma i crimini contro l’umanità.
Chi ha preparato il terreno per questo « lavoro » nei luoghi di preghiera? Non sono stati i governi occidentali che hanno fato credere al mondo la presenza e il pericolo delle armi chimiche e la necessità di detronizzare il dittatore? Non avrebbero fatto meglio a cercare mezzi educativi e umani, invece di tentare [di applicare] una democrazia illusoria con la forza dei carri armati?
E non è forse l’occupazione straniera la causa essenziale di quanto vediamo oggi? Da generazioni non sentivamo di chiese bruciate o distrutte, mentre la gente prega ; bisognava attendere il 21mo secolo per vedere questi orrori in diretta sulle catene televisive? E la causa, signor Ministro, non è chiara esteriormente; essa è nascosta, dopo l’arrivo di gruppi estremisti e di slogan che gridano il bisogno di eliminare l’altro. Ma nonostante tutto, la vera causa viene dall’esterno.
I cristiani d’oriente sono una parte integrante del loro popolo, sono stati fedeli nel loro lavoro e in una maniera esemplare hanno servito la loro società e le loro Chiese, nella misura in cui i differenti governi hanno dato loro la libertà di farlo. La Primavera araba non è una catastrofe per i cristiani, anche se è vero che alcuni Paesi dovrebbero fare più sforzi per la democratizzazione. Ad ogni modo il problema non sono i cristiani, i cristiani fanno parte del loro popolo e quel che succede agli altri succede anche a loro, nel bene e nel male. La vera Primavera araba è di lasciare che i popoli scelgano da sé i loro capi e non decidere voi per loro.
Ora, dopo aver accolto tanti rifugiati siriani in Giordania, dobbiamo riflettere: siamo sul punto di un nuovo esodo, un esodo dei cristiani che vanno a mettersi davanti alle vostre ambasciate e a bussare le vostre porte? Spero di no. Spero piuttosto che le promesse che lei cita nel suo articolo si realizzeranno.
Se migliaia di cristiani se ne partono dalla Siria, essi saranno accompagnati da altri non cristiani. La catastrofe non è solo per i cristiani, ma umana e nazionale. A ciò aggiunga: dove andranno i cristiani irakeni che si erano rifugiati in Siria da diversi anni? Eccoli di nuovo profughi. Che cosa può fare di più se non promesse, che non nutrono, né arricchiscono nessuno?
In passato la Francia ha contribuito al programma di tutela straniera, e ogni grande nazione ha scelto una Chiesa particolare verso la fine del periodo ottomano. Ma oggi i cristiani d’oriente non hanno più fiducia nella tutela straniera. Ciò che oggi essi ricercano è un lavoro sincero ed efficace, pulito e senza sordidi guadagni, per continuare il piano di pace nel Medio oriente. Il problema maggiore è la questione palestinese e la possibilità per i fedeli di giungere ai Luoghi santi.
Cosa fa l’Europa quando a una persona di Betlemme si impedisce di arrivare al Santo Sepolcro, a meno di 10 km da casa sua? Il Patriarca latino ha costruito diverse case per alloggiare le famiglie a Gerusalemme e nelle vicinanze, e non abbiamo mai sentito di un governo straniero che abbia aiutato in questo progetto. Non è forse vero che i governi stranieri non aiutano che a parole?
I cristiani che hanno assistito al Sinodo della Chiesa cattolica [delle Chiese in Medio oriente - ndr] in Vaticano, hanno trovato l’aiuto e l’incoraggiamento delle Chiese europee, attraverso un contributo reale, giunto da organismi ecclesiali come la Caritas che sostengono le scuole, le università, gli ospedali, le associazioni locali. Oggi è necessario anche sostenere i mezzi di comunicazione e i centri di studio perchè i cristiani d’oriente abbiano una parola da dire e il mondo li ascolti. Lei ha detto che ascolta la voce dei cristiani d’oriente e questi non parlano dei loro governi ; ciò che essi richiedono è che lei continui a lavorare per la pace e ciò contribuirà alla sicurezza, alla giustizia, all’uguaglianza e alla cittadinanza per tutti, non solo per una parte.
Signor ministro, noi la ringraziamo per la sua sollecitudine, ma gli abitanti di questi Paesi – e i cristiani fra loro – attendono qualcosa di più delle sue parole.
Padre Rif’at Bader
Sacerdote del Patriarcato Latino- Giordania
Direttore del Centro cattolico di studi e comunicazioni
Fonte: Asia News