ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

giovedì 9 agosto 2012

Il lupo non perde nè pelo nè vizio


Elezioni Sicilia, ecco la lista dei sacerdoti: “Il lupo dormirà con l’agnello”

In Sicilia, la campagna elettorale per le elezioni regionali dell’ottobre prossimo si anima. Nessun prete tra i candidati ad un seggio all’Assemblea Regionale Siciliana, ma soltanto laici osservanti della dottrina della Chiesa e dei precetti del Vangelo. Don Lupo: "Le messe non diventeranno dei comizi elettorali questo è sicuro"

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Un nome ecumenico, “Uomini nuovi per una società di uguali e partecipi”, e uno slogan preso in prestito direttamente dal profeta Isaia, “il lupo dormirà con l’agnello”. In questo modo i sacerdoti siciliani tornano a fare politica in prima persona, dopo quasi cent’anni dalla fondazione del Partito Popolare da parte di don Luigi Sturzo.
Vatileaks, processo al maggiordomo che ha rubato (e diffuso?) le carte
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E’ ormai certo che nelle prossime ore verrà ufficializzato il rinvio a giudizio per Paolo Gabriele, l’ex aiutante di camera di Papa Benedetto XVI accusato di furto aggravato di documenti riservati e ora agli arresti domiciliari. Sembrano non esservi possibilità, infatti, che il giudice istruttore vaticano Piero Bonnet non si pronunci in questo senso.

Ante Cavalcolum


Video - I Frati Predicatori (Domenicani)

San Domenico di GuzmanNato nel 1170 a Caleruega, un villaggio montano della Vecchia Castiglia (Spagna), si distinse fin da giovane per carità e povertà. Convinto che bisognasse riportare il clero a quella austerità di vita che era alla base dell'eresia degli Albigesi e dei Valdesi, fondò a Tolosa l'Ordine dei Frati Predicatori che, nato sulla Regola agostiniana, divenne nella sostanza qualcosa di totalmente nuovo, basato sulla predicazione itinerante, la mendicità (per la prima volta legata ad un ordine clericale), una serie di osservanze di tipo monastico e lo studio approfondito. San Domenico si distinse per rettitudine, spirito di sacrificio e zelo apostolico.

Spiriti non divini


Per un discernimento degli spiriti: "Spirito Francescano", “Spirito del Concilio” e “Spirito di Assisi”




L'ultimo editoriale di "Annales Franciscani" (rivista di studi francescani a cura dei Francescani dell'Immacolata) è stato dedicato dal P. Paolo M. Siano, direttore della rivista, ad un'analisi di tre spiriti diversi ma accomunati da soggettivismo e relativismo: un presunto spirito francescano che s'accompagna allo spirito del Concilio, che viene letto finalmente alla luce dello spirito di Assisi. Di che spiriti si tratta?


Riportiamo un estratto dell'editoriale. Si può leggere la versione completa qui


L’autore osserva che in ambienti francescani: 

«Si riscontrano anche idee e tendenze che, forse maggiormente, polarizzano, l’attenzione di molti frati: filo-islamismo, filo-orientalismo e anti-integrismo cattolico. Tutto ciò rientra nei contenuti di un preteso e frainteso “spirito del Concilio (Vaticano II)” (di sicuro, “spirito” di vari Padri Conciliari, progressisti o liberali), che a sua volta si fonde con un vago “spirito di Assisi”». 

mercoledì 8 agosto 2012

Un'occasione mancata

ovveroCome neutralizzare la resistenza antimodernista

di Belvecchio

Il mese di agosto è quello durante il quale molti chierici vanno in vacanza: è in questo mese che, a partire dal Vaticano II, in molte chiese si constata la vacanza perfino della celebrazione della S. Messa. Tutto molto umano, d’altronde, e quindi “umanamente” ben comprensibile, se non fosse che qui parliamo della pratica della Fede.
È la vacanza della pratica della Fede che sconcerta!

martedì 7 agosto 2012

SACRILEGIO DILAGANTE

ARCHEOLOGITE  LITURGICA -



San Cirillo di Gerusalemme e la Comunione sulla mano
(6/96)
[A proposito della questione relativa alla cosiddetta "Comunione sulla mano", 
riproduciamo un articolo del R. P. Giuseppe Pace, S. B. D., 
pubblicato nel n° di gennaio 1990 del periodico Chiesa Viva
(Editrice Civiltà, via Galileo Galilei, 121, 25123 Brescia).]

La ghianda è una quercia in potenza; la quercia è una ghianda divenuta perfetta. Il ritornare ghianda per una quercia, posto che lo potesse senza morire, sarebbe un regredire. Per questo nella Mediator Dei (n. 51) Pio XII condannava l'archeologismo liturgico come antiliturgico con queste parole: «… non sarebbe animato da zelo retto e intelligente colui il quale volesse tornare agli antichi riti ed usi, ripudiando le nuove norme introdotte per disposizione della Divina Provvidenza e per mutate circostanze. Questo modo di pensare e di agire, difatti, fa rivivere l'eccessivo ed insano archeologismo suscitato dall'illegittimo concilio di Pistoia, e si sforza di ripristinare i molteplici errori che furono le premesse di quel conciliabolo e ne seguirono, con grande danno delle anime, e che la Chiesa, vigilante custode del Depositum Fidei affidatole dal suo divin Fondatore, a buon diritto condannò».

Il Tradizionamento?


LE FUTURIBILI MESSE TRIDENTINE DEL PAPA E IL TRADIZIONALISMO MA-ANCHISTA...

di Francesco Colafemmina

Voci di conciliaboli in merito ad una prossima messa in rito antico del Santo Padre si rincorrono negli ultimi giorni. A ciò si aggiunge la notizia di una petizione pubblica lanciata in Brasile affinché Papa Benedetto celebri almeno una messa secondo il messale del 1962 (ma il Papa legge le petizioni online?). Certo, sarebbe un magnifico exemplum, ma quanto gioverebbe alla causa dei cosiddetti "tradizionalisti"?

lunedì 6 agosto 2012

I traduzionalisti


Nelle traduzioni del messale la ricreazione è finita

messale
In coda al secondo tomo del suo “Gesù di Nazaret”, nell’appendice bibliografica, Benedetto XVI ha annotato:
“La stesura di questo capitolo [sull'ultima cena – ndr] era appena conclusa, quando apparve il volumetto elaborato in modo approfondito di Manfred Hauke, ‘Für viele vergossen. Studie sur sinngetreuten Wiedergabe des pro multis in den Wandlunggsworten’, Dominus-Verlag, Augsburg 2008″.
Sia il papa nel suo libro, sia Hauke nel suo saggio propugnavano il ritorno a una traduzione letterale del “pro multis” nelle parole della consacrazione del calice. Quando invece, ad esempio, i vescovi italiani propendevano nella loro quasi totalità per il mantenimento del “per tutti” nella traduzione del messale.
I vescovi italiani misero ai voti questo orientamento nel novembre del 2010. Quindi prima che il papa pubblicasse nel 2011 il secondo tomo di “Gesù di Nazaret”.
Ma il saggio di Hauke era già uscito fin dal 2008 anche in versione italiana, stampato da Cantagalli. E aveva la prefazione dell’allora segretario della congregazione per il culto divino, l’arcivescovo Malcolm Ranjith, oggi cardinale, che raccomandava vivamente il “per molti” sulla base della lettera inviata nel 2006 dalla sua congregazione a tutte le conferenze episcopali.

L’ermeneutica della continuità conciliare:


Benedicto “una cum” Caifa

“Gli ebrei non condannarono Gesù″

Il Papa reinterpreta tre vangeli:

Repubblica.it 06 Agosto 2012
Il volume, intitolato Gesù di Nazaret. Dall’ingresso in Gerusalemme fino alla risurrezione, sarà presentato alla stampa giovedì 10 marzo. Benedetto XVI  affronta i temi più delicati della storia. Dalla figura di Giuda a quella di Ponzio Pilato, dalle date dell’Ultima Cena e della Pasqua, fino alla morte del Nazareno

FERMI TUTTI! SPUNTA UN SECONDO CONSISTENTE ARCHIVIO DI PAOLETTO, SPUNTATO DOPO UNA SECONDA PERQUISIZIONE,


1- A FINE DI GIUGNO A CASTEL GANDOLFO DOVE, ALL'INTERNO DELLA VILLA PONTIFICIA, L'EX MAGGIORDOMO AVEVA IN DOTAZIONE UN PICCOLO ALLOGGIO - 2- LA PRIMA PERQUISIZIONE L’AVEVANO FATTA UN PO’ COSÌ? ALLA PROSSIMA GLI TROVERANNO IN CASA I VESTITI DI EMANUELA ORLANDI, LE CARTE DEL BANCHIERE CALVI E L’INNESCO DELLA BOMBA DI BOLOGNA, UN MODELLINO DELL’AERO DI USTICA E LE LETTERE DI MORO - 3- MA DAVVERO PAOLO GABRIELE HA FATTO TUTTO DA SOLO SENZA COMPLICI, NÉ PRESSIONI? - 4- NEL TAM TAM SI È PARLATO CON INSISTENZA DI CITTADINI ITALIANI COINVOLTI, PROBABILMENTE ANCHE GIORNALISTI CHE AVREBBERO FATTO DA TRAMITE CON GIANLUIGI NUZZI -

Franca Giansoldati per Il Messaggero



PAOLO GABRIELEPAOLO GABRIELE
Alla fine di questa settimana si concluderà la prima puntata della vicenda giudiziaria di Paolo Gabriele, l'ex maggiordomo accusato di furto aggravato per avere portato via di nascosto dall'appartamento del pontefice valanghe di carte, appunti, lettere e memo riservati. Un episodio senza precedenti. Forse è anche per questo che in Vaticano, in attesa della sentenza del giudice istruttore Piero Bonnet, tutti attendono il suo rinvio a giudizio.
PADRE GEORG PAOLO GABRIELE PAPA BENEDETTO XVIPADRE GEORG PAOLO GABRIELE PAPA BENEDETTO XVI
Del resto le prove raccolte nella fase istruttoria sono gravi e particolarmente robuste. Si dice che ad aggravare la posizione di Paoletto non ci sia solo l'archivio sequestrato dai gendarmi alla fine di maggio nella sua abitazione vicino a porta Sant'Anna, dove sono state rinvenute carte trafugate dalle stanze pontificie.

Si spara al corvo o si spera..?


Il punto su Vatileaks.
Verso la sentenza per Paolo Gabriele
06/08/2012 | Andrea Gagliarducci

Paolo Gabriele
Paolo Gabriele
La logica va contro la tesi dell´esecutore solitario. Perché se pure Paolo Gabriele sia stato colui che ha portato i documenti all´esterno, difficilmente si fanno azioni di questo tipo se non spinti da un "ambiente" che incoraggia l´operazione.

I tempi della fine?

Cardinal holidays

La parola d’ordine per prelati e monsignori in vacanza è austerità Ratzinger a “castello” lavora e fa scuola. L’era Wojtyla ormai è finita

La lunga talare nera filettata di rosso resta nell’armadio, appesa su grucce ottocentesche pronta per un nuovo inizio, il lavoro ordinario che solitamente riprende dopo la festa dell’Assunta e cioè dopo metà agosto. Oggi, anche per i cardinali di Santa romana chiesa, è tempo di vacanze: clergyman d’ordinanza su pantaloni scuri, perché va bene vestire casual ma senza esagerare. Certo, c’è anche chi osa di più, soprattutto dopo i travolgenti anni del pontificato di Karol Wojtyla. Fu Giovanni Paolo II a sdoganare, anche per i porporati, il look da montanaro: camicia a scacchi, pantaloni alla zuava e scarponi chiodati. Un look spaventevole per i monsignori che si erano a mala pena abituati alla buriana post conciliare, ma un portamento che ha fatto scuola tanto che ancora oggi sono diversi i principi della chiesa di passaggio sulle montagne italiane che accettano il rischio di farlo proprio. Certo, i tempi sono cambiati.

Corvi & polli ?


MA QUALE CORVO! UN POLLO! - INTERVISTA ALL’AVVOCATO DI PAOLO GABRIELE, CARLO FUSCO, ESPONENTE DI PRIMO PIANO DEI FOCOLARINI - “PAOLETTO VOLEVA AIUTARE IL PAPA, POI, LE BUONE INTENZIONI SONO SCIVOLATE SU ESITI DIVERSI” - “AVREBBE VOLUTO APPROFONDIRE ALCUNE SITUAZIONI PER CAPIRLE MEGLIO” - SICURO DEL RINVIO A GIUDIZIO DEL MAGGIORDOMO, L’AVVOCATO RAFFORZA LA TESI DEL “HA FATTO TUTTO DA SOLO” E CERCA IN OGNI MODO DI TENERSI BUONO BERTONE…

Angelo Agrippa Per il Corriere del Mezzogiorno
«Macché Corvo e Corvo. Paolo voleva soltanto aiutare il Papa: avrebbe voluto approfondire alcune situazioni per capirle meglio. Certo, è discutibile che si aiuti qualcuno, tantomeno il Santo Padre, prendendone i carteggi. Ha comunque scritto una lettera confidenziale a Benedetto XVI in cui immagino gli abbia spiegato il suo stato d`animo».
PAOLO GABRIELE SOSIA DI GALEAZZO CIANOPAOLO GABRIELE SOSIA DI GALEAZZO CIANO
Carlo Fusco è l`avvocato di Paoletto Gabriele, il cameriere del Papa arrestato e ora ai domiciliari per il caso Vatileaks. Casertano di Sparanise, 48 anni, Fusco ha studiato Giurisprudenza alla Luiss e poi conseguito il dottorato in diritto canonico all`Università Lateranense, presso la quale ha ottenuto anche il baccelierato in filosofia e quello in teologia. E dopo aver lavorato come funzionario a Farmindustria, si è specializzato all`Istituto Mistyci Corporis di Loppiano e a Montet, in Svizzera. Dal `94 è socio dello studio legale Sciumé e dal `96 è avvocato della Rota Romana. Inoltre, dal 2001 è postillatore per le Cause dei Santi e professore alla Pontificia Università Urbaniana. Ma soprattutto è un esponente di primo piano del diffuso Movimento dei Focolarini, fondato da Chiara Lubich.

Attenti al lupo!

SFILA IN PROCURA (TACCO 12) EMANUELA TALENTI, LA SHOWGIRL AMICA DI FORMINCHIONI - SUI VERSAMENTI SUL SUO CONTO CORRENTE TANTI “NON RICORDO… - “IN QUESTO PROCEDIMENTO I PRESUNTI CORRUTTORI PRIVATI STANNO DENTRO MENTRE IL PRESUNTO CORROTTO STA FUORI E NON RENDE INTERROGATORIO” - LA DICHIARAZIONE BOMBA E’ DEL DIFENSORE DI COSTANTINO PASSERINO, UNO DEI PRINCIPALI INDAGATI DELL’INCHIESTA SULLE TANGENTI DELLA SANITA’ MILANESE…


Emilio Randacio per La Repubblica
Un vestitino a fiori attillato, scarpe tacco 12 e occhiali scuri calati sul volto. Si è presentata così, ieri pomeriggio, Emanuela Talenti alla procura di Milano. In qualità di testimone, la presentatrice televisiva è entrata nell'inchiesta sulla fondazione Maugeri. Per i poco avvezzi di gossip, la Talenti è stata fino al 2004 la compagna del governatore della Lombardia, Roberto Formigoni.
VIGNETTA BENNY DA LIBERO INVISTO A SCOMPARIRE PER FORMIGONIVIGNETTA BENNY DA LIBERO INVISTO A SCOMPARIRE PER FORMIGONI
E proprio sui rapporti finanziari con l'esponente politico del Pdl, i pm milanesi, Laura Pedio e Antonio Pastore, ieri le hanno voluto chiedere spiegazioni in merito ad alcuni versamenti effettuati dal governatore, su conti a lei riconducibili. Fino al 2009, anche 5 anni dopo la fine della loro storia, alla Talenti sarebbero arrivate somme che il rapporto degli investigatori che costituisce la base dell'inchiesta calcola intorno ai 135mila euro. Non si conoscono le spiegazioni date dalla showgirl, che avrebbe però opposto molti «non ricordo» alle domande dei magistrati.

sabato 4 agosto 2012

SACRO BORDELLO -


 NEI PROSSIMI GIORNI LA “SENTENZA” SU PAOLETTO GABRIELE: RINVIO A GIUDIZIO O, MENO PROBABILMENTE, DI PROSCIOGLIMENTO - NEL PRIMO CASO SI ANDRÀ AD UN PROCESSO: UNA OPERAZIONE DI TRASPARENZA CHE POTREBBE CHIARIRE LE REALI DIMENSIONI DI UNA VICENDA IN CUI FINORA IL MAGGIORDOMO DLE PAPA È L’UNICO INDAGATO (PER FURTO AGGRAVATO) - ESISTE ANCHE LA POSSIBILITÀ CHE RATZINGER LO PERDONI…

PAOLO GABRIELEPAOLO GABRIELE
C'è attesa per la decisione che riguarda Paolo Gabriele, accusato di aver sottratto documenti dallo studio papale.

Nella seconda parte della settimana il promotore di giustizia Nicola Picardi dovrà aver stilato la requisitoria e il giudice istruttore Piero Bonnet redatto la «sentenza», che sarà o di rinvio a giudizio o, meno probabilmente, di proscioglimento.

Nel primo caso si andrà ad un processo, con la pubblicità degli elementi e riscontri di indagine: una operazione di trasparenza che potrebbe chiarire le reali dimensioni di una vicenda in cui finora Gabriele è l'unico indagato, furto aggravato è l'imputazione. 

Com'eran santi i preti di una volta..

Pontifex.RomaUomo di preghiera Lunghi momenti di preghiera davanti tabernacolo, un’autentica intimità con Dio, un abbandono totale alla sua volontà, un volto trasfigurato…ecco quello che toccava il cuore di coloro che lo incontravano e che lasciava intravedere la profondità della sua vita di preghiera e della sua unione con Dio. Fu questa la sorgente di un’autentica amicizia con Dio e di una grande gioia : « Moi Dio, io vi amo, ed il mio unico desiderio è quello di amarvi fino all’ultimo sospiro della mia vita ». Tale amicizia sottintendeva una reciprocità: come due pezzi di cera, precisava Giovanni-Maria Vianney, che fusi insieme non possono più essere separati o identificati. La stessa cosa accade alla nostra anima con Dio, quando ci mettiamo in preghiera. Al centro, l’Eucaristia celebrata ed adorata « Egli è lì » esclamava il santo Curato, guardando il tabernacolo. Uomo dell’Eucaristia, celebrata ed adorata, affermava: « Non c’è niente di più grande dell’Eucaristia ». Ciò che maggiormente lo commuoveva era il constatare che Dio era lì, per noi, presente nel tabernacolo : « Egli ci attende ! ». La coscienza della presenza reale di Dio nel Santissimo Sacramento costituì per lui la più grande grazia e la più grande gioia. Donare Dio agli uomini e gli uomini a Dio : ecco perché il sacrificio eucaristico divenne ben presto il cuore delle sue giornate e della sua pastorale.

Violenze dentro l'Opus Dei



L'Opus Dei (Opera di Dio) è stata ribattezzata da molti critici Octopus Dei (Piovra di Dio) per via della sete di denaro che questa Società di Dio, per mezzo di Dio, si è fatta notare nel corso di questi anni. Fondata da JoseMaria Escrivà de Balaguer, è nata con lo scopo di recuperare dalla società menti brillanti e lavoratori come banchieri, medici, avvocati, manager ecc. Lo scopo era/è di fruttare queste persone e il loro lavoro "servendo" Dio. Essendo una Sette segreta a tutti gli effetti (e definita in alcuni casi, Massoneria bianca, poichè vi faceano parte molte persone collegate sia alle Massoneria e al Vaticano), poiché non si sa il suo effettivo giro di danaro (Stimato intorno ai tre miliardi di dollari), e non si sa chi e quante persone ci lavorano dentro.

Piccole Assisi crescono


MESSAGGIO A MONASTERO BUDDHISTA IN GIAPPONE PER 25ESIMO INCONTRO

Papa: Importante l'impegno dei leader religiosi per la Pace

Lo scrive Benedetto XVI in un messaggio, a firma del cardinale segretario di Stato Tarcisio Bertone, al ven. Kojun Handa in occasione del 25.mo anniversario dell'incontro interreligioso di preghiera di Hieizan, sul Monte Hiei, nei pressi di Kyoto, dove sorge un monastero buddista tendai

Diario del Web Vaticano  
Papa: Importante l'impegno dei leader religiosi per la Pace
Ingradisci
CITTÀ DEL VATICANO - «L'impegno dei leader religiosi per la causa della pace è della massima importanza» nella società attuale: lo scrive Benedetto XVI in un messaggio, a firma del cardinale segretario di Stato Tarcisio Bertone, al ven. Kojun Handa in occasione del 25.mo anniversario dell'incontro interreligioso di preghiera di Hieizan, sul Monte Hiei, nei pressi di Kyoto, dove sorge un monastero buddista tendai.

La chimica della "nuova religione" e i suoi dei.

LiborGate impallidisce di fronte alla Geoingegneria del Pianeta
Nell'articolo di Philip Ridley sotto tradottodal titolo LiborGate dwarfed by geo-engineering of entire planet, vengono fornite prove ulteriori sugli 'esperimenti' clandestini di geoingegneria che stanno avvenendo a quanto pare senza alcuna consapevolezza e dibattito pubblico. Mi raccomando state tranquilli, non preoccupatevi, non protestate, non fate alcuna iniziativa di opposizione, perché a salvarci ci penseranno gli alieni buoni dei "filantropi" Rockefeller, che si preoccupano della nostra evoluzione e che ci porteranno in una nuova era di luce, unendo tutti i popoli all'intero di una Nuova Religione Mondiale di "pace" e "sicurezza" per tutti; infine tutti giubileremo nel salto quantico collettivo (in un'altra dimensione di esistenza, perché nel pianeta non rimarrà quasi più nessuno) cantando il "TUTTOE'UNO" di Theilardiana memoria; se vi hanno detto, infatti, che a rilasciare le scie chimiche sono degli alieni cattivoni superiori in tutto alla razza umana, non potranno che essere dei 'superiori' alieni new age a 'salvarci', perché lo sforzo di liberarci dai nostri alieni cattivoni, a quanto pare molto intelligenti e astuti, è sicuramente fuori dalla portata delle nostre ridotte capacità umane; quindi state a casa e pregate il nuovo Cristo New Age e aspettate l'arrivo del Commando Ashtar, meditando con i precetti di qualche Guru tibetano finanziato dalla Fondazione Rockefeller.
p.s.: e magari c'è anche qualcuno che pensa che questa mia introduzione sia cosa seria!

di
 Philip Ridley
The Economic Voice
24 Luglio 2012
traduzione:
 http://nwo-truthresearch.blogspot.it

venerdì 3 agosto 2012

UN GRANDE SCISMA NELLA CHIESA E FUTURA TRIBOLAZIONE MAGNA


– Profezia di San Francesco d’Assisi (1182/1226)


L’EDITORIALE DEL VENERDI
di Arai Daniele
Poco prima di morire (1226), San Francesco d’Assisi, avendo convocato i fratelli, li avvertì di grandi tribolazioni future.
Fu la «profezia» molto importante in cui si trova la parola «sterminatore», poi ripetuta anche dal Venerabile Bartolomeo Holzhauser per definire Lutero che si è gloriato di questo nome.

Versus populum bovem!


Daniela Yeshua: Oltraggio alla Santa Eucaristia - e furto sacrilego - a Costa Rica

Sapere, per pregare.


Io so, quali sono i poteri che costituiscono il Nuovo Ordine Mondiale
[1]Vi prego cari amici di Stampa Libera di leggere con calma e di soppesare le affermazioni contenute in questo post. Molti di voi privatamente e attraverso mail ci rivolgono domande. In questo post si possono leggere alcune debite risposte.
Conoscerete in molti il monologo e profetico pensiero di Pier Paolo Pasolini del “Io So”. Ebbene, supponiamo che qualcuno voglia mettere altra carne al fuoco sui fatti che secondo il nostro autore-regista-poeta-intellettuale hanno “antropologicamente modificato” la nostra stessa natura di persone libere, ebbene ci stareste a spronarlo per andare ancora più a fondo, magari fondando con lui Borghi Rurali chiamati di Xenobia o lo lascereste morire come fu per Pasolini, in quello squallido 2 novembre nell’idroscalo di Ostia? Ebbene, qui su Stampa Libera mi sento di lasciare questa testimonianza, e lo faccio da uomo libero che pur amando il Papato e tutti i Papi, considera questi ultimi, da Giovanni 23 a Benedetto 16 dei Falsi Profeti.

Poveri noi...|


Le donne che fecero il Concilio Vaticano II

Concilio Vaticano II
Concilio Vaticano II

In una recensione sull'Osservatore Romano il raccontro inedito del ruolo delle uditrici laiche nel saggio di Adriana Valerio

Redazione Roma
In un bel saggio la storica e filosofa Adriana Valerio (Madri del Concilio. Ventitré donne al Vaticano II (Roma, Carocci Editore, 2012, pagine 165, euro 16) presenta le personalità delle ventitré convocate, nero vestite e nero velate, narrando le vicende che fecero nella loro presenza silenziona, in aula, ma anche ai loro concreti e reali interventi. Un saggio che propone una aspetto troppo spesso trascurato nella ricostruzione dell'evento che ha cambiato la chiesa.

Vaticano e denari.


 Il terremoto Moneyval non è finito

Un nuovo presidente per lo IOR. Il futuro del cardinale Nicora. Sono in arrivo altre scosse. Ma intanto l'operazione di trasparenza voluta da Benedetto XVI ha fatto cadere ogni alibi. È un esempio obbligato per tutte le istituzioni cattoliche

di Sandro Magister

ROMA, 3 agosto 2012 – Pochissimi l'hanno letto e nelle librerie nemmeno è arrivato, con le sue cinquecento pagine di testo e di allegati. Ma il rapporto che Moneyval ha pubblicato a metà luglio su Vaticano e finanza ha segnato uno spartiacque storico.

Per la prima volta la Santa Sede ha sottoposto i suoi istituti e le sue leggi al giudizio di un arbitro esterno, internazionale. Per la prima volta si è fatta assegnare un voto e dettare i compiti da un'autorità secolare. In una materia, come Dio e Mammona, nella quale ha tanto peccato.

Nel trionfo del cuore Immacolato di Maria


Dante e i peccati della Chiesa

Dante Alighieri
Dante Alighieri

L’Osservatore Romano cita il sommo poeta e Sant’Ambrogio: “Felice il crollo cui segue una ricostruzione”
redazione roma

«Felice il crollo cui segue una ricostruzione», se anche il «peccato» ha una sua «provvidenza». Lo scrive il teologo dell’Osservatore romano, Inos Biffi, a proposito di Dante e sant’Ambrogio e della percezione che questi hanno del peccato nella Chiesa.