ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

martedì 2 ottobre 2012

Il cognome è..Gabriele o Bond?

DOSSIER SULLA P3 E LA P4, OLTRE A UNA SORTA DI OSSESSIONE PER LA FIGURA DI LUIGI BISIGNANI - NELLE MIGLIAIA DI PAGINE DI DOCUMENTI SEQUESTRATI NELL'ABITAZIONE DI PAOLO GABRIELE, “MOLTISSIME RIGUARDAVANO LA MASSONERIA E I SERVIZI SEGRETI” - A CIÒ SI AGGIUNGE UNA VERA E PROPRIA ATTIVITÀ DI DOSSIERAGGIO SU QUESTIONI SPINOSE COME IL CASO BOFFO, LE PROCEDURE INTERNE DI FUNZIONAMENTO DELLA GENDARMERIA VATICANA, E LA SCOMPARSA DI EMANUELA ORLANDI… -
Giacomo Galeazzi per "la Stampa"
PAPA E PAOLO GABRIELEPAPA E PAOLO GABRIELE
Dossier sulla P3 e la P4, oltre a una sorta di ossessione per la figura di Luigi Bisignani, oggetto di decine di carte. Nelle migliaia di pagine di documenti sequestrati nell'abitazione di Paolo Gabriele, «moltissime riguardavano la massoneria e i servizi segreti», hanno dichiarato in aula gli agenti della Gendarmeria che hanno effettuato le perquisizioni. Inoltre nell'abitazione in vaticano del corvo situata in via Egidio, vicino all'Osservatore Romano, sono stati rinvenuti manuali e documentazioni di intelligence con istruzioni su tecniche di pedinamento e di intercettazioni ambientali, oltre a numerose carte su modalità di spionaggio e di rilevazione di tracce.

Preparazione a celebrare i frutti del concilio v2 (nostra aetate)


Gerusalemme, nuovo raid anticristiano

L'ingresso del Cenacolino
L'ingresso del Cenacolino

A Gerusalemme ancora scritte ingiuriose sulla porta del convento dei francescani

Sul sito della Custodia di Terra Santa il titolo sopra alla foto è laconico: «Purtroppo, ancora una volta». Senza aggiungere altro. Ed è effettivamente così: c’è poco da aggiungere al nuovo raid anticristiano, avvenuto questa volta addirittura nella Città Vecchia di Gerusalemme. 
 Le solite frasi oltraggiose in ebraico nei confronti di Gesù sono state tracciate questa volta sulla porta del convento dei francescani sul monte Sion, il cosiddetto «Cenacolino», trattandosi del convento che si trova più vicino al Cenacolo, il luogo dell’Ultima Cena di Gesù che per la storia complessa di Gerusalemme da secoli non è più una chiesa cristiana.

CORVO ESPIATORIO O “DEPISTATORIO”?


 PAOLO GABRIELE PARLA E SMONTA IL TEOREMA VATICANO: “NON SOLO IO HO DATO DOCUMENTI ALLA STAMPA” - POI SI CONTRADDICE: “HO TRADITO LA FIDUCIA DEL PAPA MA HO AGITO DA SOLO” - È STATO DON GEORG A SPUTTANARLO: ALCUNE LETTERE PUBBLICATE DA NUZZI (TRA CUI QUELLA A VESPA) FURONO VISTE SOLO DA LUI - IL CORVO SI LAMENTA: CELLA MINUSCOLA, LUCE ACCESA 24H. LOMBARDI: “CONDIZIONI UMANE”…

1- GABRIELE SI DICHIARA INNOCENTE: "HO AGITO DA SOLO MA HO TRADITO IL PAPA"
Giacomo Galeazzi per http://vaticaninsider.lastampa.it/
PAPA E PAOLO GABRIELEPAPA E PAOLO GABRIELE
Paolo Gabriele contro tutti. Il giorno del corvo è una deposizione-choc che sparge veleni e sospetti in Curia e che dopo quattro mesi ha messo faccia a faccia l'ex maggiordomo papale con il suo principale accusatore, don Georg. Alla seconda udienza del processo ai suoi danni, l'ex aiutante di camera si dichiara innocente rispetto all'accusa di furto aggravato per la sottrazione di documenti dall'appartamento pontificio, ma ammette di aver tradito la fiducia di Benedetto XVI. Neppure uno sguardo per lui da don Georg, apparso teso e scuro in volto.
PAOLO GABRIELEPAOLO GABRIELE
"Riguardo al furto aggravato mi dichiaro innocente. Mi sento colpevole per aver tradito la fiducia che aveva riposto in me il Santo Padre, che io sento di amare come un figlio", ha spiegato stamattina l'ex aiutante di camera al collegio giudicante. Nel tempo «ho maturato la convinzione che è facile manipolare la persona che ha un potere decisionale così enorme», ha detto Paolo Gabriele nell'interrogatorio di oggi riferendosi al Papa. «A volte - ha aggiunto -, quando sedevamo a tavola, il Papa faceva domande su cose di cui doveva essere informato».

Come darsi la zappa sui piedi


Donne, teologia, Vaticano. Trinomio perfetto

Una delle uditrici al Concilio Rosemary Goldie
Una delle uditrici al Concilio Rosemary Goldie 

A Roma dal 4 al 6 ottobre al Pontificio Ateneo Sant'Anselmo un importante appuntamento sul ruolo femminile al Vaticano II

Il femminile in teologia ha un nuovo inizio nel Novecento con il Vaticano II. E così, a 50 anni dall’evento conciliare, arriva il convegno internazionale «Teologhe rileggono il Vaticano II.

Assumere una storia, preparare il futuro». Il convegno si svolge a Roma dal 4 al 6 ottobre, presso il Pontificio Ateneo S. Anselmo, all’Aventino, sede della Confederazione benedettina. Il convegno è stato presentato oggi a Roma nel corso di un’affollata conferenza stampa. Marinella Perroni, docente di teologia e presidente del direttivo del «Coordinamento Teologhe Italiane» (www.teologhe.org) ha sottolineato che dal Concilio, nei fatti, si aprono le porte per una consapevole presenza femminile nella Chiesa.

Terza via?

BATMAN, GOTHAM CITY E LA TERZA VIA: DOVE PORTA E CHI LA BATTE?
Gotham City in uno splendido bozzetto di Anton Furst
di Francesco Colafemmina

Padre Michael Uwe Lang è andato via qualche mese fa. Se n'è tornato silenziosamente al Brompton Oratory dopo aver sperimentato le astute macchinazioni della Curia Romana. Estromesso dal suo ruolo di coordinatore del Maser in Liturgia Arte e Architettura Sacra dell'Università Europea ad opera dell'abate Zielinski è stato sostituito da don Salvatore Vitiello. 
Ricorderete l'operazione "nuovo fonte battesimale della Cappella Sistina", ebbene oggi ci troviamo dinanzi ad un'altra analoga operazione, non più nell'ambito dell'arte sacra, ma in quello dell'architettura sacra. Lo scopo? Presentare una "terza via" rispetto all'estremo modernismo CEI e al tradizionalismo sponsorizzato da padre Lang e dai vari Duncan Stroick e Steven Schloeder. Ma a guardar bene gli obiettivi sembrerebbero esser molto più banali...

FSSPX locuta?


"Roma deve cambiare le sue richieste se vuole arrivare all’accordo"

Franz Schmidberger
Franz Schmidberger

Per i lefebvriani il pensiero di Franz Schmidberger: «Non possiamo riconoscere la continuità del Vaticano II e la liceità della nuova messa». Nuove rivelazioni sulla lettera del Papa

Franz Schmidberger, superiore del distretto tedesco della Fraternità San Pio X e primo successore di monsignor Lefebvre alla guida dei lefebvriani, ha fatto il punto della situazione dei rapporti con la Santa Sede rivelando nuovi particolari sulla lettera inviata da Benedetto XVI al vescovo Bernard Fellay lo scorso giugno. L’intervista, che risale allo scorso 18 settembre, è consultabile qui.

Schmidberger ribadisce le richieste formulate dalla Fraternità per arrivare alla «normalizzazione» dei rapporti con Roma: «Innanzitutto, che ci sia permesso di continuare a denunciare certi errori del Concilio Vaticano II, vale a dire di parlare apertamente. In secondo luogo, che ci sia accordato di non utilizzare i libri liturgici del 1962, in particolare il messale. In terzo luogo, che ci sia sempre un vescovo nei ranghi della Fraternità, scelto al suo interno». 

SALUTAME DON GEORG!


NEL PROCESSO AL CORVO ESPIATORIO, IL SEGRETARIO PERSONALE DI RATZINGER, RESTA L’UNICO TESTIMONE COL CERINO IN MANO - HA VINTO IL CERCHIO MAGICO DI TARCISIO BERTONE, CHE HA SEMPRE POCO AMATO IL GANZO MONSIGNORE TEDESCO CHE DIVENTERA’ VESCOVO, MA NELLA SUA GERMANIA…

Carlo Tecce per il "Fatto quotidiano"
0pap65 georg gaenswein0PAP65 GEORG GAENSWEIN
Un giorno i puristi vaticani chiesero a don Georg Gaenswein, segretario personale di Benedetto XVI, di non scegliere campi troppi in vista per le partitelle a tennis o viali troppo scoperti per le corse mattutine. Volevano proteggere l'immagine del sacerdote tedesco che assiste il Papa e l'accompagna ovunque, sempre un passo indietro, spesso in abiti laici, mai trafelato.
TARCISIO BERTONE CON LE CUFFIETARCISIO BERTONE CON LE CUFFIE
Ora che la caccia ai corvi è aperta e il processo pure, il Vaticano trascura l'invidiato Georg, inserito nell'elenco dei testimoni di Paolo Gabriele in forma assolutamente anonima. Vuol dire che il monsignore tedesco, aspirante vescovo, sarà un protagonista fondamentale nel procedimento a carico del maggiordomo Paoletto, che rischia sei anni di carcere ma confida nell'epilogo più classico: la grazia papale, l'oblio.

lunedì 1 ottobre 2012

DIO E LA MATEMATICA

L’idea che un personaggio televisivo come Piergiorgio Odifreddi (un ex seminarista convertito al comunismo e all’ateismo militante, senza alcun vero merito scientifico) può far passare, è che tra matematica e religione ci sia una perfetta incomunicabilità. Di qua i numeri, da un’altra parte Dio. La storia della matematica è però lì a dirci il contrario.
Partiamo da Pitagora, il celebre filosofo greco al cui nome è associato il teorema forse più famoso di tutti i tempi, sempre citato al principio di ogni storia della matematica (magari insieme ad Archimede).
Pitagora aveva le idee molto chiare: la matematica non è una invenzione dell’uomo, ma una scoperta. E’ la realtà stessa ad essere intessuta di matematica, fondata sul numero.

I nuovi profeti della nuova evangelizzazione

Un ex 'itinerante' ci parla di Kiko e Carmen
Kiko si premurerà di dichiarare subito che Daniel è "un demonio" che "distruggerà tutto", mentre Carmen stabilirà che nessun neocatecumenale avrebbe mai più comprato i suoi libri, e Daniel verrà immediatamente ostracizzato e dimenticato dai suoi stessi fratelli di comunità...


Daniel Lifschitz, classe 1937, è un ebreo convertitosi al cattolicesimo. Ha avuto occasione di entrare nel Cammino Neocatecumenale nel 1973, diventandone poi "catechista itinerante" per portare il Cammino in Turchia, in Africa e negli USA.

Dopo aver impiegato ventitre anni per completare il Cammino, lo lascerà.

Lo stesso Kiko si premurerà di dichiarare subito che Daniel è "un demonio" che "distruggerà tutto", mentre Carmen stabilirà che nessun neocatecumenale avrebbe mai più comprato i suoi libri, e Daniel verrà immediatamente ostracizzato e dimenticato dai suoi stessi fratelli di comunità.

Niente male come trattamento per uno che decide di abbandonare. Vogliamo solo far notare che questo non avviene in nessun altro ambiente cattolico: né nei conventi, né negli altri movimenti ecclesiali, né nelle comunità monastiche e religiose, né nelle associazioni cattoliche... Si verificano censure del genere solo quando uno decide di lasciare il Cammino. Non farà meraviglia, dunque, che il Cammino venga qualificato come "setta".

Vatileaks, chi è la vittima?

Da sinistra: Padre Georg, Domenico Giani e il Card. Bertone

Domani si celebrerà in Vaticano la seconda udienza del processo a Paolo Gabriele, l’ex aiutante di camera del Papa accusato di furto aggravato. In attesa che l’imputato venga interrogato dai giudici in aula, sono nati su internet diversi gruppi di sostegno al corvo: per citarne alcuni “Io sto col maggiordomo”, “Giustizia per Paoletto”, ecc. Perché giustizia per Paoletto? Mi vien da pensare: la vittima è lui o le vere vittime dell’affaire “Vatileaks” sono altre?

Vatileaks, nel processo emerge il ruolo ambiguo degli 007 del Papa

Stanno emergendo diverse incongruenze nell'indagine sul 'corvo'. Interrogatori senza avvocati, perquisizioni in territorio italiano, la Gendarmeria al centro dell'attenzione.



Questo articolo è apparso anche sul Secolo XIX del 1 ottobre

E' risultato evidente fin dalla prima udienza che il ruolo degli uomini della sicurezza vaticana nel processo all'ex maggiordomo del Papa Paolo Gabriele sul caso della fuga di documenti riservati dal Vaticano, sia stato decisivo.

D'altro canto i testimoni chiamati in causa sulla posizione dei due imputati sono per la maggior parte agenti e guardie svizzere. Su ben 13 testi infatti indicati nel corso della prima udienza da accusa e difesa per i due imputati (l'altro è Claudio Sciarpelletti, tecnico informatico della Segreteria di Stato), 7 erano uomini della Gendarmeria vaticana e uno il vice comandante delle guardie svizzere William Kloter. Con una particolarità però: quest'ultimo, insieme al capo della Gendarmeria Domenico Giani e all'agente Gianluca Guzzi Broccoletti, non testimonieranno, almeno per ora, in quanto erano stati convocati per l'accusa di favoreggiamento di Sciarpelletti, la cui posizione è stata stralciata e la data del processo da definirsi. Quando questo procedimento verrà celebrato si chiariranno aspetti che aiuteranno a illuminare l'intera vicenda.

CORVO O MARIONETTA?


PAOLO GABRIELE SOSTIENE DI AVER FATTO TUTTO DA SOLO, MA NELL’INTERVISTA A NUZZI DISSE “SIAMO UNA VENTINA” - LE PERIZIE PSICHIATRICHE LO HANNO DEFINITO “MANIPOLABILE E SUGGESTIONABILE DA ALTRI”. SI PARLA DI ALMENO 4 INDIZIATI - IL TECNICO SCIARPELLETTI SI DICHIARA INNOCENTE - NUZZI: “GABRIELE È UN CORAGGIOSO CHE HA SVELATO TRAME ILLECITE. SE MI ACCUSANO DI RICETTAZIONE, MI CONSEGNO AI GIUDICI ITALIANI”…

1- PROCESSO AL CORVO TRACCE E SOSPETTI SUI POSSIBILI COMPLICI
Gian Guido Vecchi per il "Corriere della Sera"
PAPA E PAOLO GABRIELEPAPA E PAOLO GABRIELE
Chissà se durante l'interrogatorio di domattina, nella seconda udienza del processo, Paolo Gabriele chiarirà almeno in parte le troppe incongruenze che accompagnano la storia di Vatileaks. Il maggiordomo con la passione per l'«intelligence» che voleva raddrizzare la Chiesa perché si sentiva «infiltrato dello Spirito Santo», fotocopiava carte riservate dallo studio del Papa e stampava nottetempo documenti dalla Rete per capire il «sistema» Vaticano - i gendarmi gli hanno trovato in casa 82 scatoloni di carte - ha sostenuto dopo l'arresto del 23 maggio di aver fatto tutto da solo.

CLEMENZA PER CLEMENS


LO STORICO SEGRETARIO DEL PAPA NON SARA’ IN AULA NEL PROCESSO A PAOLETTO. DON GEORG GAENSWEIN INVECE TESTIMONIERA’ - DIETRO VATILEAKS UNA LOTTA TRA “VECCHI” E “NUOVI” FEDELISSIMI DI RATZINGA ZETA - DALLA FAIDA POLACCA TRA I PIU’ STRETTI COLLABORATORI DEL PAPA AI TEMPI DI WOJTYŁA SI E’ PASSATI A QUELLA TEDESCA, MA LA MUSICA E’ SEMPRE LA STESSA: VELENI E LOTTE DI POTERE…

Giacomo Galeazzi per "la Stampa"
Josef ClemensJOSEF CLEMENS
La strana gioia di essere «espunto» dalle carte processuali. «Dopo tante fantasie adesso si torna alla normalità delle cose vere», commenta seraficamente monsignor Josef Clemens coi fedelissimi. Il tribunale che processa il «corvo» ha fatto giustizia delle ombre «infondate» che incombevano su di lui spingendo fuori dall'aula la pesante ipotesi di un suo coinvolgimento in fratricide lotte di potere dentro l'appartamento papale.
Nell'austero Palazzo del Sant'Uffizio abita il prelato su cui maggiormente si sono indirizzate voci e sospetti nello scandalo Vatileaks: il vescovo Josef Clemens, storico segretario di Ratzinger e oggi «numero due» del dicastero dei Laici. «Ora devo approfondire e leggere le carte, ma di certo è una buona notizia di cui essere lieti», ha osservato a caldo monsignor Clemens con chi gli ha manifestato la propria vicinanza a pochi istanti dalla conclusione dell'udienza.

La Messa di sempre


  
  Oh se tutti i preti che hanno scoperto la profondità e la bellezza e la verità della grande Tradizione della Chiesa, avessero con decisione abbracciato la celebrazione della Messa di sempre, ora le cose non starebbero così! Certo, perché se è vero che tutti i fedeli hanno il dovere di vigilare sulla propria vita cristiana, questa vigilanza è gravissimo dovere di ogni sacerdote. Un dovere non solo per sé, ma anche per il popolo santo di Dio.

domenica 30 settembre 2012

SARA’ IL PROCESSO A SCIARPELLETTI LA RESA DEI CONTI DI VATILEAKS


- IL PROCESSO ALL’INFORMATICO PROMETTE SCINTILLE: CONVOCATO COME TESTE MONSIGNOR CARLO MARIA POLVANI, RESPONSABILE DEL CENTRO DOCUMENTAZIONE DELLA SEGRETERIA DI STATO, E NIPOTE DEL NUNZIO APOSTOLICO NEGLI STATI UNITI, CARLO MARIA VIGANÒ (EX NUMERO DUE DEL GOVERNATORATO DEL VATICANO) - FU IL TRASFERIMENTO DI VIGANO’ A SCATENARE IL VORTICE DI VELENI…

Maria Antonietta Calabrò per il Corriere della Sera
Il processo all'informatico Claudio Sciarpelletti è stato stralciato ma la lista dei testimoni che saranno ascoltati nel suo caso con i nomi in chiaro è stata già fornita. Tra essi spicca il nome di monsignor Carlo Maria Polvani, responsabile del Centro documentazione della Segreteria di Stato, incaricato di tenere i contatti tra la Segreteria di Stato e i media vaticani, Osservatore Romano e Radio Vaticana e CTV, il capo dell'ufficio di Sciarpelletti (e che sarà sentito proprio per questo durante il dibattimento).
LARCIVESCOVO CARLO MARIA VIGANO jpegLARCIVESCOVO CARLO MARIA VIGANO JPEG
Un incarico non di primissimo piano nella nomenclatura vaticana, sicuramente sconosciuto all'opinione pubblica, ma strategico. Un nome che tuttavia negli anni scorsi è venuto alla ribalta in quanto nipote dell'attuale nunzio apostolico negli Stati Uniti, Carlo Maria Viganò, l'ex numero due del Governatorato della Città del Vaticano, il cui trasferimento a Washington ha dato fuoco alle polveri dello scandalo di Vatileaks, all'inizio di quest'anno.
Zio e nipote sono saliti agli onori della cronaca all'inizio del 2009, quando un attacco micidiale contro monsignor Viganò era arrivato dalla Francia.

PROCESSO O PROCESSIONE?


 (ANCHE IL VATICANO AMA LA SCENEGGIATA) - L’”INFILTRATO DELLO SPIRITO SANTO” RESTA L’UNICO IMPUTATO IN UN PROCESSO-LAMPO. RESTANO SULLO SFONDO MA FUORI DALL’AULA NOMI PESANTI, SCENARI DA INTRIGO INTERNAZIONALE, LOTTE DI POTERE IN CURIA - E IL FINALE E’ GIA’ SCRITTO: RATZINGA ZETA CONCEDERA’ LA GRAZIA - OLTRETEVERE LE RESE DEI CONTI SI SERVONO FREDDE E SI SPARA COL SILENZIATORE…

Giacomo Galeazzi per La Stampa
PAOLO GABRIELE IN AULAPAOLO GABRIELE IN AULA
Per chi si definisce un «infiltrato dello Spirito Santo» e si attribuisce la missione di proteggere il Papa, in fondo è una vittoria. Nessuno gli farà più ombra. Paolo Gabriele resta l'unico imputato in un processo-lampo. Restano sullo sfondo ma fuori dall'aula nomi pesanti, scenari da intrigo internazionale, lotte di potere in Curia. Del resto «Paoletto» ha già confessato.
PAPA E PAOLO GABRIELEPAPA E PAOLO GABRIELE
Ha agito da solo, ha detto nel corso dell'istruttoria, per creare uno choc salutare, per «aiutare il Papa», che vedeva circondato da «male e corruzione». Ora l'unico protagonista sarà lui: rischia una condanna fino a sei anni. Stralciato Claudio Sciarpelletti, l'informatico che sarà processato «a data da destinarsi», nell'aula vaticana il quadro invece di allargarsi si focalizza sempre più sulle responsabilità di «Paoletto»: i giudici hanno persino deciso di escludere dagli atti del processo l'articolo di «Die Welt» che ipotizzava il coinvolgimento in Vatileaks del cardinale Paolo Sardi, ex responsabile della stesura dei testi papali, del vescovo Joseph Clemens, ex segretario del cardinale Ratzinger, e di Ingrid Stampa, storica collaboratrice del Pontefice tedesco.

Il vaticano e il NWO (New World Order)


Il documento emesso dal pontificio consiglio della giustizia e della pace (vedi qui) dal titolo: “Per una riforma del sistema finanziario e monetario internazionale nella prospettiva di un’autorità pubblica a competenza universale“ lascia molto l’amaro in bocca. Apparentemente è mosso da nobili principi, e cioè quelli riassunti nella prefazione: “la Chiesa, lungi dal pretendere minimamente d’intromettersi nella politica degli Stati, “non ha di mira che un unico scopo: continuare, sotto l’impulso dello Spirito consolatore, la stessa opera del Cristo, venuto nel mondo per rendere testimonianza alla verità, per salvare, non per condannare, per servire, non per essere servito”»
Peccato che poi, sia nel titolo, che nel contenuto, il documento sia una esortazione ad ungoverno mondiale come soluzione dei problemi derivanti dalla crisi economico-finanziaria mondiale. Già sarebbe stato da criticare se fosse stato di provenienza laica, cioè se un qualunque partito o movimento politico lo avesse proposto (e spiego dopo perchè sono contrario alla globalizzazione (*)): ma che venga dalla Chiesa di Cristo, questo no, proprio non lo riesco a mandar giù.
Ad esempio:

TEMPI PEGGIORI?

ROMA-ECÔNE QUALCHE DECENNIO FA. TEMPI PEGGIORI? Mentre qui sul territorio, nella realtà, le istanze dottrinali sono “l’ultima ruota del carro”
29-IX-2012
S. Michele Arcangelo
 «Troviamo una [limitata, ndr] soluzione pratica. Fate una dichiarazione attenuata sul Concilio e il nuovo Messale [che quindi, nel contesto di una tale presentazione, più che costituire un accordo dottrinale – e men che meno una piena accettazione generale o un annullamento – sembra piuttosto avere attinenza con l'istanza del favorire un “clima sociale” non troppo ostile alla regolazione pratico-canonica della questione, ndr], un po’ nello stile della formula che vi ha presentato Jean Guitton. In questo caso vi verrebbe accordato un Vescovo per le ordinazioni, si troverebbe un accomodamento con i Vescovi diocesani e voi continuereste come avete fatto finora. Chiedete un Cardinale protettore, fate le vostre proposte» (il card. Joseph Ratzinger a mons. Marcel Lefebvre, colloquio a Roma 14 luglio 1987).

sabato 29 settembre 2012

Quello che (mutatis mutandis..) non sentiremo mai dalla CEI

Ricollocate al centro dell’universo l’uomo e la sua dignità
di Mahmoud Ahmadinejad - 27/09/2012


E’ l’ottavo discorso di Mahmoud Ahmadinejad all’Onu, il più bello, il più emozionante, il più completo. Il presidente dell’Iran non tralascia un solo problema del mondo senza averne parlato; parla di tutto quello che non va, in tutto il mondo ed in questo senso il suo discorso è realmente qualcosa di unico. Ecco la traduzione della versione integrale del suo discorso, un’esclusiva di Radio Italia IRIB. 

Meglio soli?


                                                      Sarto,  Siri?

In un sermone per la Festa di San Pio X, mi è capitato di pronunciare «quasi un’eresia»: mi sono chiesto ad alta voce se Giuseppe Sarto avesse disobbedito a Paolo VI contro la distruzione della Chiesa se, invece di morire come Papa Pio X nel 1914, fosse morto come cardinale nel, diciamo, 1974. All’interno della Fraternità San Pio X questo deve suonare come un’eresia, perché: per favore, come si può svilire in questo modo la saggezza del celeste patrono della FSSPX? Ma la domanda non è oziosa.

Anamnesi o nemesi?

Un secolo fa l’ergastolo al cameriere infedele


Benedetto XV
BENEDETTO XV

Rudolph Gerlach, un giovane e aitante monsignore di origini bavaresi: una spia anti italiana al fianco di Benedetto XV



Un «cameriere segreto» con la passione dell’intelligence, ben introdotto nell’appartamento pontificio. Un Papa di nome Benedetto, un alto funzionario discreto e affidabile di nome Monti che ha giocato un ruolo chiave per aiutare il Vaticano in un momento difficile… Si apre Oltretevere il processo all’aiutante di camera Paolo Gabriele, reo confesso per aver sottratto e divulgato documenti riservati provenienti dalla scrivania papale, ma la spy story che raccontiamo si è svolta quasi cent’anni fa: il Papa era Benedetto XV, al secolo Giacomo Della Chiesa, il cameriere segreto un giovane e aitante monsignore di origini bavaresi, Rudolph Gerlach. E Monti – Carlo – era il direttore dell’ufficio per gli Affari del Culto nonché ambasciatore ufficioso del governo italiano presso il Vaticano.

Il vero Imputato


Benedetto XVI
Benedetto XVI

Il processo si rivela per quello che è: momento della verità in uno scontro fra una Chiesa in crisi, uno Stato forse fittizio e una Modernità spietata che in realtà accusa il Pontefice

 Processo al maggiordomo. Un bel titolo per un thriller d’una volta, di quelli alla Agatha Christie. Il maggiordomo, si sa, è sempre il colpevole. Nel caso poi del processo che sta svolgendosi in Vaticano, la colpevolezza pare provata e il colpevole reo confesso. Il punto è che le cose non si chiuderanno con la sua confessione, che anzi spalanca dinanzi a noi la prospettiva di scenari impensabili e complessi. 

Se la colpevolezza è certa, il responso della corte e la pena non lo sono altrettanto. Gli osservatori sono colpiti non solo dalla segretezza, ma anche dalla semplicità e quasi dalla povertà dell’apparato. 

SONO UN UOMO O UN MAGGIORDOMO?



- PROCESSO LAMPO (E INDOLORE) A PAOLO GABRIELE: SI CHIUDE IL 6 OTTOBRE - STRALCIATA LA POSIZIONE DELL’INFORMATICO SCIARPELLETTI - PAOLETTO PRESENTE IN AULA IN COMPLETO GRIGIO, E’ TESO E SILENZIOSO - ASSENTI DUE TESTIMONI IMPEGNATI COL PAPA: LA “MEMORES” CRISTIANA CERNETTI E DON GEORG - GABRIELE RISCHIA FINO A QUATTRO ANNI PER IL FURTO DI DOCUMENTI RISERVATI MA RATZINGA LO GRAZIERA’, PARAPAPA’…

E' arrivato nell'aula del tribunale vaticano da solo, scortato dai gendarmi ma senza l'accompagnamento di alcun familiare, e con qualche minuto di anticipo sull'orario fissato per l'udienza, le 9.30, Paolo Gabriele, ex maggiordomo del Papa, a giudizio per furto aggravato in seguito all'inchiesta sul trafugamento dei documenti riservati del Papa. Gabriele ha assistito impassibile allo svolgersi della prima udienza durata circa due ore e un quarto.

Spennato il corvo è l'ora degli avvoltoi!


Dai vescovi un sostegno al Monti bis

Cardinale Angelo Bagnasco
Cardinale Angelo Bagnasco

Pesa la buona gestione del dossier Imu sugli immobili ecclesiastici

 La competizione resta aperta, e sarà bene che la politica non bruci alcun ponte dietro a sé…». Le parole, all’apparenza un po’ criptiche, pronunciate dal cardinale Angelo Bagnasco nella prolusione di lunedì scorso, possono essere tradotte così: non date per liquidata l’esperienza dell’attuale governo. I vertici della Cei, dopo Monti, vedono ancora Monti. L’annunciata disponibilità che il presidente del Consiglio ha manifestato ieri per la prima volta così esplicitamente, va dunque nella direzione auspicata anche dalla Chiesa.

Corvo bianco non avrai il mio scalpo!

Bianchi al sinodo dei Vescovi 2012
                                          dialoghi D.C& G.P
 Bianchi nominato come auditore esperto al sinodo dei Vescovi.
Noi che qui sosteniamo diverse tesi e approfondimenti sul Priorissimo, cosa dovremmo dire fare e pensare ?

Chi gioca col corvo?

PER LA PRIMA VOLTA UN PROCESSO VERO E PROPRIO

Corvo in Vaticano, via al processo

Alla sbarra l'ex maggiordomo del Papa Paolo Gabriele e un informatico, Claudio Sciarpelletti

L'ex maggiordomo del Papa Paolo Gabriele (Ap)
Per la prima volta nello Stato della Città del Vaticano si celebrerà un processo vero e proprio. Imputati Paolo Gabriele, ex maggiordomo del Papa e Claudio Sciarpelletti, informatico che lavora in Vaticano, accusati di furto aggravato il primo e favoreggiamento il secondo. A giudicare Gabriele e Sciarpelletti un collegio composto da Giuseppe Dalla Torre del Tempio di Sanguinetto, presidente del tribunale vaticano e rettore dell'università Lumsa, dal professor Paolo Papanti Pelletier e dal giudice aggiunto Venerando Marano. A ricoprire il ruolo dell'accusa, come già nella fase istruttoria, sarà il promotore di giustizia vaticano Nicola Picardi.

La Verità sulla Magia


  
            Nel 1994 la Conferenza episcopale toscana ha pubblicato una nota pastorale del titolo: "A proposito di magia e di demonologia", in cui si sottolineava che tenendo conto del dilagare delle pratiche magiche, sia sotto l'aspetto dell'occultismo e dell'esoterismo che del sincretismo religioso e dei nuovi gruppi settari, si richiede negli operatori pastorali una reale conoscenza del fenomeno della magia, delle tendenze di pensiero e di prassi a cui essa rimanda e delle deformazioni mentali che induce negli stessi soggetti da evangelizzare. Oggi il fenomeno dell'impressionante ritorno alle pratiche  magiche che in Italia coinvolgerebbe oltre 12 milioni di persone, preoccupa molto i vescovi, perché è indice di una grave situazione di smarrimento esistenziale, sia per i presupposti di pensiero che per i comportamenti pratici che suppone.  Si può dichiarare senza timore di essere smentiti che il secolo d'oro della stregoneria e della magia non è il Trecento e neppure il Seicento, ma è proprio questo nostro ventunesimo secolo.

29 SETTEMBRE DEDICAZIONE DI SAN MICHELE ARCANGELO



Concússum est mare, et contrémuit terra,
ubi Archángelus Michaël descéndit de coelo.

Si scosse il mare e tremò la terra,
quando l'Arcangelo Michele discese dal Cielo
   Sancte Michaël Archángele, defénde nos in praelio,
contra nequítiam et insídias diáboli esto praesídium.
Imperet illi Deus, súpplices deprecámur:
tuque, Princeps milítiae coeléstis,
Sátanam aliosque spíritus malígnos,
qui ad perditiónem animárum pervagántur in mundo,
divína virtúte, in inférnum detrúde.
Amen.

O San Michele Arcangelo, difendici nella lotta,
sii nostro presidio contro la malizia e le insidie del diavolo.
Che Dio lo soggiochi, noi lo domandiamo supplicando:
e tu Principe delle milizie celesti,
Satana e gli altri spiriti maligni,
che vanno errando a perdizione delle anime,
per la potenza divina, caccia nell'inferno.
Amen.


 In dedicatióne Sancti Michaëlis
 Archángeli

“Signore Iddio onnipotente, abbi pietà per la tua sposa, la Chiesa, scaccia i lupi rovinatori di anime, e risparmia il tuo gregge, Signore mio Dio”.                                           Atanasio di Alessandria e San Michele

venerdì 28 settembre 2012

SANTA ILDEGARDA E LA CADUTA DEI DEMONI

Pontifex.Roma
Il 7 ottobre 2012 il papa Benedetto XVI proclamerà la monaca benedettina tedesca santa Ildegarda di Bingen dottore della Chiesa universale. Per l’occasione l’editrice Gribaudi di Milano stamperà un mio semplice libretto sulla abbadessa medioevale. E’ interessante la visione di Ildegarda riguardo alla caduta degli angeli cattivi. Scrive Ildegarda: “ Vidi poi un’enorme moltitudine di lampade viventi, molto luminose che, ricevendo un fulgore di fuoco, raggiunsero uno splendore purissimo. Ed ecco apparire un lago molto lago e profondo, che aveva un’apertura come di un pozzo, da cui esalava un fumo di fuoco con molto fetore. Da essa usciva una terribile nebbia oscura, allargandosi fino a toccare qualcosa simile a una vena che sembrava essere piena d’inganno e attraverso cui penetrò un luminoso paese (il paradiso), soffiandole contro una nube candida (simbolo di Eva), la quale era uscita da una bella forma di un uomo, che portava moltissime stelle ...

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DA QUI A DACCÒ - I SOLDI DELLA REGIONE LOMBARDIA SONO FINITI IN OGNI ANGOLO DEL MONDO - IL MASSONE SVIZZERO SANDRO FENYO, CHE SUBENTRÒ NEL 2010 A GIANCARLO GRENCI COME FIDUCIARIO DI PASSERINO E DACCÒ, DENUNCIA ALTRI 20 MLN € DI INVESTIMENTI NASCOSTI IN SVIZZERA E TRANSITATI IN DIVERSI PARADISI FISCALI PER POI ESSERE PRELEVATI DA DACCÒ PRIMA CHE SCOPPIASSE LO SCANDALO SANITÀ - IL FILO CHE UNISCE MASSONERIA E CL...

1 - LOMBARDIA OFFSHORE. ALTRI 20 MILIONI NASCOSTI IN SVIZZERA. E UNA RETE DI CONTI TRA SINGAPORE E PANAMA. È IL NUOVO FRONTE DELL'INCHIESTA SU FORMIGONI
Paolo Biondani per "l'Espresso"
ROBERTO FORMIGONI MANI ALZATEROBERTO FORMIGONI MANI ALZATE
Nella saga dei tesorieri ciellini che hanno inguaiato Roberto Formigoni spuntano altri 20 milioni di euro. Una barca di soldi ormeggiati in società anonime nei più impenetrabili paradisi fiscali, da Singapore al Delaware, da Panama alle Bahamas. Ma in gran parte ritirati in contanti alla vigilia degli arresti. Un nuovo tesoro nascosto, insomma, che si aggiunge agli oltre 70 milioni di fondi neri scoperti nei mesi scorsi dai magistrati milanesi che hanno arrestato Piero Daccò e Antonio Simone, i lobbisti sanitari di Comunione e liberazione. Ora accusati tra l'altro di aver corrotto il presidente della Lombardia con regali da sultano per almeno 7,8 milioni.